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Salvaguardia del paesaggio naturale ed umanizzato dei M.ti Iblei: la Cava del Prainito (Rosolini, Siracusa)

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(1)

Quad. Bot Amb. Appl, 19 (2008): 87-106.

Salvaguardia del paesaggio naturale ed umanizzato dei M.ti Iblei: la Cava del Prainito (Rosolini, Siracusa)

F. B. F.

RONSISVALLE,

A.

ZIMMITTI

& G. A.

RONSISVALLE

Dipartimento di Botanica dell'Università degli Studi di Catania, via A. Longo 19 - 95125, Catania.

ABSTRACT. - Protection of the natural and anthropic landscape of the lblei Mounts: the Prainito quarry (Rosolini, Siracusa) -

The quarry of Prainito, typical river valley located along the southeast side of the Ibleo plateau, is mentioned

as an area of great natural, historical and archeologically interest.

The stream flows throughout its length by the homonymous valley near Rosolini (Syracuse ), which hosts aspects of natu- ral vegetation rather preserved especially in steeper and less accessible walls, not affected by coltivations.

T

he observed plant associations are recorded and some chorological types phito-geographically remarkable are pointed out.

T

he quarry, which houses prehistoric settlements of the ancient Bronze (III end of the first half of the second millennium B

C)

is reported as an ecological coriidor of the Sicilian ecological network, R.E

.S; an appropriate intervention for envi- ronmental recovery in the extra fluvial area is suggested.

Key words: conservation, landscape, quarry Prainito.

INTRODUZIONE

La Cava del Prainito è

una valle fluviale che conferisce

un peculiare assetto paesaggistico ad una parte del versante sud-orientale dell'altopiano ibleo.

Questo territorio degli Iblei rappresenta un ambiente

alquanto singolare che si contraddistingue dal resto della Sicilia anche sotto il profilo geomorfologico.

Ne

l suo insieme costituisce un vasto altopiano, più o

meno

inciso e progressivamente degradante verso la costa,

solcato da numerosi corsi d'acqua, che nel passato hanno esercitato un'intensa erosione lungo le dorsali calcaree, modellando le ripide scarpate nei caratteristici valloni.

Questi ambienti, intesi localmente come

"cave",

con-

traddistinti da pareti in genere molto acclivi,

sono abba-

stanza singolari e di notevole bellezza paesaggistica.

Gran parte delle cave iblee si dipartono a ventaglio

dalle pendici dì M.te Lauro, che con i suoi 986 m. raggiun- ge la quota più elevata del territorio.

I corsi d'

acqua che scorrono sul fondo di questi valloni

determinano condizioni microclimatiche più mesiche rispetto al territorio circostante, consentendo l'insediamen- to di formazioni vegetali estremamente interessanti.

Il fiume Prainito, che attraversa in tutta la sua lunghez-

za la

profonda valle omonima, ricade nel territorio di

Roso

lini, al confine con Modica e Noto (I.G.M. 1 :25.000, F.

276 I SE) (Fig. 1). Tale corso d'acqua ha una lunghezza di quattro chilometri e settecento metri ed è interrotto, a valle della cava, da un impianto di estrazione e lavorazione della roccia calcarea. Più a valle, le acque si versano nel Tellaro.

Il fiume presenta un tipico regime torrentizio e, pertan-

to

,

durante i mesi più piovosi si raggiungono i livelli di piena, mentre nella stagione asciutta, in diversi tratti, le acque non scorre più in superficie, ma in subalveo.

La Cava del Prainito si

descrive come area di notevole

interesse naturalistico, purtroppo sottoposta a consistente disturbo antropico.

Sono evidenti le tracce, riferite anche ad epoche remo- te, di un passato ricco di storia a cui afferiscono le numero- se testimonianze archeologiche.

Lungo il suo corso il Prainito

è

interessato, in più punti, da prelievi d' acqua, sia presso le sorgenti sia nell' alveo, che rischiano di compromettere il delicato ecosistema fluviale per l' eccessivo abbassamento della soglia del minimo deflusso vitale.

Tali prelievi interessano nondimeno le sorgenti di mag- giore portata, come quelle delle Povere Donne: qui la lus- sureggiante vegetazione igrofila rischia di scomparire.

IL PAESAGGIO UMANIZZATO, GLI INSEDIAMENTI ARC H

EOLOGICI

La Cava del Prainito custodisce, lungo le sue rupi sco- scese, interessanti testimonianze archeologiche che metto- no in luce l' intensa frequentazione antropica del sito sin da epoche remote.

Alcuni gruppi di tombe a grotticella artificiale scavate nelle pareti calcaree risalgono all' età del Bronzo antico (fine del III - prima metà del II millennio a.C

.); si osserva-

no poi numerosi manufatti, quali abitazioni rupestri, ipogei funerari, opere di canalizzazione delle acque

, gradini inta-

gliati nella roccia, realizzati in età tardo-antica (BUSCEMI

&

TOMASELLO, 2008).

(2)

A

questi preziosi documenti dell'antichità si aggiungono manufatti più o meno recenti, quali fornaci per la produzio-

ne

di

calce, alcuni

mulini ad acqua, le tipiche costruzioni rurali,

semplici

cumuli regolari di pietre, che arricchiscono il genuino paesaggio umanizzato di questi luoghi.

È proprio in tali siti,

benché talora impervi e inospitali,

che si manifestano singolari esempi di paesaggio umanizza- to,

con un'armonia di forme che un occhio attento riesce a

cogliere e valutare.

LA MORFOLOGIA DEL TERRITORIO

Il corso d'acqua

è

alimentato essenzialmente dalle sor-

genti delle Povere Donne, poste ad una quota di circa 200 m s.l.m., e, dopo un breye percorso alquanto tortuoso, affluisce

nel Fiume Tellaro.

Le pareti rocciose della Cava sono costituite da un'alter- nanza di biocalcareniti cementate di colore

bianco-grigia- stro in strati

e banchi irregolari di

spessore

compreso tra poche decine di centimetri a 2-3 metri e

di calcareniti mar-

nose giallastre scarsamente cementate. Queste strutture,

400 P mm

300 200 100 80

60 30

To

4 20

,I

20 10

o

G F M A

o

riconducibili al membro Irminio della

"Formazione

Ragusa" si riferiscono all

'A

qui taniano-Langhiano

inferiore (Miocene medio-inferiore). Nella

porzioné

più alta della Cava sono presenti calciruditi e calcareniti (GRASSO, 1997).

Presenti anche alcuni depositi litoidi formati da brecce e ciottoli probabilmente provenienti dal crollo delle pareti roc-

ciose,

successivamente ripresi e

cementati,

nel

corso degli anni, grazie all'azione delle acque di scorrimento fluviale.

Questi depositi sono particolarmente

visibili in corri-

spondenza di una paleoansa fluviale presso

il Mulino

Grotte, posta a circa 5 metri più in alto rispetto

all'attuale corso del fiume.

I suoli

sono bruno calcarei con alti tenori di carbonati e

costituiti da argilla e limo sabbioso

frammisti a conglome-

rati a diversa granulometria.

IL CLIMA

Il territorio in esame è interessato da un

clima

tipica- mente mediterraneo caratterizzato da piogge concentrate nel periodo autunnale-invernale, e da un deficit idrico in quello primaverile-estivo.

La valutazione delle condizioni climatiche del territorio

indagato è stata

realizzata sulla base dei dati termo-pluvio- metrici ottenuti per la stazione di Rosolini da ZAMPINO et al.

(1997). Tali dati evidenziano un valore di precipitazioni medie annue pari a 575,8 mm e una temperatura

media

annua di 17,7

°C.

Secondo la classificazione bioclimatica proposta da RlvAS

MARTINEZ et al.

(1993) e ripresa da SCELSI &

SPAMPINATO (1998) per determinare le caratteristiche biocli- matiche dei Monti lblei, il territorio ricade nella fasce bio- climatiche

termo mediterranea secca superiore, per quanto

concerne gli ambiti più aridi caratterizzati da associazioni a macchia dell 'Oleo-Ceratonion, e

termomediterranea supe- riore subumida inferiore limitatamente ad alcuni

ambienti del fondo cava caratterizzati da residui di lecceta del

Pistacio-Quercetum ilicis.

Rosolini (SR) J 37 m

B. Tellaro

A.O.P

36

p 575.8 T 17.7

P(mm)

T (OC)

G

=

97.7 G

=

10.8

F

=

60.2 F

=

11.2

M

=

53.2 M

=

12.6

A

=

30.4 A

=

15.1

M

=

18.3 M

=

18.6

G

=

6.9 G

=

22.5

L

=

4.4 L

=

25.4

A

=

10.4 A

=

25.9

s =

37.1

s =

23.3

o =

87.2

o =

19.4

N

=

85.2 N

=

15.8

o =

84.9 D

=

12.3

Fig. 2 - Termoudogramma della stazione di Rosolini (da ZAMPINO & al., 1997).

88

(3)

L VEGETAZIONE

Il paesaggio vegetale di Cava Prainito, naturalisticamen- te così ricco ed interessante, racchiude talune tipologie che

si compenetrano e si susseguono al mutare delle condizioni

pedoclimatiche del sito.

Analizzando la composizione della vegetazione attuale, lungo il tracciato in cui si sviluppa la Cava, si percepisce il ruolo del disturbo antropico esercitato nel corso delle epo- che più o meno recenti. Talune attività dell'uomo, quali il taglio di certe essenze arboree, l'esercizio del pascolo,

l'in- sediamento di aree agricole, gli incendi, hanno determinato

diverse modificazioni nella composizione della vegetazione originaria, con affermazione di fitocenosi alquanto degrada- te ed aspetti secondari.

Nonostante il persistente degrado dell'ambiente circo-

stante,

i relitti aspetti di vegetazione naturale di Cava Prainito racchiudono ancora un elevato interesse sia sotto il profilo paesaggistico che geobotanico.

Gli aspetti di vegetazione naturale più rappresentativi, rilevati lungo il fondovalle

, si arricchiscono della presenza

delle ripisilve con predominanza di Platanus orientalis e lembi di vegetazione ad elofite dei Magnocaricetalia.

I versanti non troppo acclivi e con suolo più maturo ospitano formazioni termofile a lecci'o e lentisco riferibili al

Pistacio-Quercetum

ilicis, mentre la vegetazione a macchia presente presso i cigli della Cava e sulle emergenze roccio-

se

è riferibile al Myrto-Lentiscetum e all'Oleo-

Euphorbietum dendroidis. Sono, invece, le pareti ad anda-

mento verticale e subverticale che consentono di osservare

aspetti

di vegetazione casmofila del Dianthion rupicolae.

Sui vecchi terrazzamenti, un tempo adibiti a colture, gli

aspetti

post-colturali sono rappresentati da formazioni step- piche dei

Lygeo-Stipetea,

cui sono riferibili anche le prate- rie presenti lungo i pendii frequentemente percorsi dagli incendi. Le numerose concavità delle rocce calcaree sono

colonizzate da una vegetazione terofitica effimera riferita agli Stipo-Trachynietea

distachyae.

Le indagini condotte hanno consentito di riconoscere le

associazioni

vegetali, che sono trascritte nello schema sin- tassonomico di seguito riportato e riferito a precedenti con-

siderazioni

sintassonomiche avanzate da BRULLO

et al.

(2002).

Schema sintassonomico della vegetazione rilevata presso

la

Cava del Prainito.

QUERCETEA ILICIS Br.-Bl.

ex A. & O. Bolòs 1947

QUERCETALIA ILICIS Br.-Bl.

ex

Molinier 1934

em.

Rivas-Martinez 197 5

QUERCION ILICIS Br. Bl.

ex

Molinier 1934

em.

Brullo, Di Martino

&

Marcenò 1977

Pistacio-Quercetum ilicis Brullo

&

Marcenò 1985 PISTACIO-RHAMNETALIA ALATERNI Rivas-

Martinez

197 5

OLEO-CERATONION Br.-Bl. 1936 em. Rivas-Martinez 1975

Myrto-Lentiscetum (Molinier

1954 em. O. Bolòs

1962)

Rivas-Martinez 1975

Oleo-Euphorbietum dendroidis Trinajstic 1974

QUERCO-FAGETEA Br.-Bl

&

Vlieger in Vlieger 1937 POPULETALIAALBAE Br.-Bl.

ex Tchou 1948

PLATANION ORIENTALIS I.

&

V. Karpati 1961 Platano-Salicetum pedicellatae Barbagallo

,

Brullo

&

Fagotto 1979

PHRAGMITO-MAGNOCARICETEA Klika m Klika

&

Novac 1941

MAGNOCARICETALIA Pignatti 1954 MAGNOCARICION Koch 1926

Cyperetum longi Micevski 1957

LYGEO-STIPETEA Rivas Martinez 1978 HYPARRHENIETALIA Rivas Martinez 1978

HYPARRHENION HIRTAE Br.-Bl., P. Silva

&

Rozeira 1956

Hyparrhenietum hirto-pubesentis A. e O. Bolòs

&

Br. Bl. in A. e O. Bolòs 1950

STIPO-TRACHYNIETEA DISTACHYAE Brullo m Brullo, Scelsi

&

Spampinato 2001

TRACHYNIETALIA DISTACHYAE Rivas-Martinez 1978

TRACHYNION DISTACHYAE Rivas-Martinez 1978 Thero-Sedetum caerulei Brullo 1975

ASPLENIETEA TRICHOMANIS (Br.-Bl. in Meier

&

Br.- Bl. 1934) Oberd. 1977

ASPLENIETALIA GLANDULOSI Br.-Bl. in Meier

&

Br.-Bl. 1934

DIANTHION RUPICOLAE Brullo

&

Marcenò 1979 Putorio

calabricae-Micromerietum microphyllae

Brullo

&

Marcenò 1979

LE ASSOCIAZIONI VEGETALI

1 -

Myrto-Lentiscetum (MOLINIER 1954

EM.

O. BOLÒS 1962) RlvAS-MARTINEZ 1975 - (Tab. 1)

In alcune aree prospicienti i versanti della cava si osser- va una macchia bassa termofila a sclerofille, come Pistacia lentiscus L., Myrtus

communis L.,

ed altre specie dei Pistacio-Rhamnetalia

alterni,

quali Olea

europaea

L. var.

sylvestris Brot., Prasium majus L., Chamaerops

humilis L., Ceratonia

siliqua

L., Salvia fruticosa Miller, ecc. Questa vegetazione

è

ascrivibile, dal punto di vista fitosociologico, al

Myrto-Lentiscetum, associazione

legata principalmente ad ambienti costieri e, talora, dell

'

intemo con clima partico- larmente arido (BARTOLO

et al., 1982).

Tale formazione rappresenta la vegetazione climacica

dei settori più aridi dell

'

area studiata, benché la sua espan-

sione risulta oggi rallentata o arrestata da fattori antropoge-

ni che tendono a favorire il diffondersi di aspetti erbacei di

tipo steppico.

(4)

~N A

H G

Fig. 3 - Transect della vegetazione di Cava Prainito nel tratto a valle di Cozzo Tondo: A-Myrto-Lentiscetum; B - Oleo-Euphorbietum dendroidis; C - Pistacio-Quercetum ilicis; D - Platano-Salicetum pedicellatae; E - Cyperetum longi; F - Helichryso-Ampelodesmetum mauritanici; G - Hyparrhenietum hirto-pubescentis; H - Putorio-Micromerietum microphyllae; I - Thero-Sedetum caerulei.

Tab. 1 - Myrto-Lentiscetum (Molinier 19S4 em. O. Bolòs 1962) Rivas-Martinez 197S

numero rilevavamento 1 2 3 4

quota (m) 260 260 24S 230

superficie (mq).

so

40 20 30

copertura (%) 100 100 90 80

inclinazione (0) 20 30 10 10

esposizione

s s

NE

s

altezza veg. arbust. (cm) 180 180 160 160

altezza veg. erbacea (cm)

so so so so

numero delle specie 21 19 19 14

Diff. Associazione

p Pistacia lentiscus L. 3 3 4 4

NP Myrtus communis L. 1 1 +

Car. Ali. (Oleo-Ceratonion) e Ord. (Piastacio-Rhamnetalia alatemi)

p Olea europea L. sylvestris Brot. 2 +

p Ceratonia siliqua L. 1 +

Ch Prasium majus L. 1 +

p Euphorbia dendroides L. 1 + +

p Salvia fruticosa Miller + 1

NP/P Chamaerops humilis L. + +

Car. Cl. (Quercetea ilicis)

p Rhamnus alaternus L. 2 3 + +

p Pistacia terebinthus L. 2 2 1 1

NP Smilax aspera L. 1 1 1 +

Ch Ruta chalepensis L. + 1 + +

G/NP Asparagus acutifolius L. 1 +

Ch Teucriumflavum L. 1 + +

p Rubia peregrina L. 1 + +

NP Euphorbia characias L. + +

Altre specie

H Acanthus mollis L. + +

H Hyparrhenia hirta Stapf. + +

Ch Coridothynus capitatus (L.) Reichenb. + + +

NP Phlomis fruticosa L. + + +

H Stipa bromoides (L.) Dorfl. + + +

H Daucus carota L. + 1

H Ampelodesmos mauritanicus (Poiret) Dur. + 1

H Dittrichia viscosa (L.) Greuter +

G Orchis italica Poir. +

(5)

2 -

Oleo-Euphorbietum dendroidis

TRINAJSTIC 1974

(Tab. 2)

Gli ambienti rupestri, posti su pendii alquanto accentua- ti ed abbastanza soleggiati, ospitano una vegetazione arbu- stiva caratterizzata dalla presenza· e talora dominanza di

Euphorbia dendroides.

Gli aspetti descritti nella Tab. 2 rientrano nell'Oleo-

Euphorbietum dendroidis, alleanza dell'Oleo-Ceratonion, dei Pistacio-Rhamnetalia alterni; elementi di questi sintaxa sono:

Olea europea

var. sylvestris,

Ceratonia siliqua, Pistacia len- tiscus, Chamaerops humilis, Teucrium fruticans,

ecc.

Questo aspetto di macchia tipicamente termo-xerofila, a differenza di taluni ambienti rocciosi costieri, nelle aree interne assume talora un ruolo di sostituzione dei boschi scomparsi, oltre al ruolo primario di vegetazione edafofila in ambienti fortemente scoscesi e con suolo scarso.

Nell'area Iblea, circostante la nostra area di studio, è stata

suggerita la presenza della subass. typicum dell'Oleo- Euphorbietum dendroidis, subassociazione frequente in

Sicilia.

Tab. 2 -

Oleo-Euphorbietum dendroidis TR!NAJSTIC

1974

numero rilevavamento

quota (m) superficie (mq) copertura (%) inclinazione (0) esposizione

altezza veg. arborea (m) altezza veg. arbust. (cm) altezza veg. erbacea (cm) numero delle specie Car. Associazione NP/P Euphorbia dendroides L.

Car. All. (Oleo-Ceratonion) e Ord. (Piastacio-Rhamnetalia alatemi)

P Olea europea L. sylvestris Brot.

P Ceratonia siliqua L.

Ch Prasium majus L.

P Pistacia lentiscus L.

P/P Chamaerops humilis L.

NP Teucriumfruticans L.

p G/ p

p Ch

p p

Car. Cl. (Quercetea ilicis)

Rhamnus alaternus L.

Asparagus acutifolius L.

Smilax aspera L.

Teucrium flavum L.

Euphorbia characias L.

Pistacia terebinthus L.

Altre specie

H Daucus carota L.

H Bituminaria bituminosa (L.) Stirton H Ampelodesmos mauritanicus (Poiret) Dur.

H Hyparrhenia hirta Stapf.

Ch Silene fruticosa L.

Ch Dianthus rupicola Biv.

H/Ch Asperula aristata L. fil. subsp. scabra (Presi.) Nym.

P Salvia fruticosa Miller Ch Anthirrihinum siculum Miller Ch Ruta chalepensis L.

3

-Pistacio-Quercetum ilicis

BRULLO & MARCENò 1985 -

(Tab. 3)

I versanti della Cava esposti a settentrione presentano condizioni climatiche tali da favorire la presenza di residue leccete del Pistacio-Quercetum ilicis.

Questa formazione, descritta come lecceta più termofila tra quelle presenti in Sicilia, si rinviene in quei tratti acci- dentati e ombreggiati della Cava in cui si

è

depositato un adeguato ed evoluto substrato.

La vegetazione, fisionomicamente dominata da Quercus

i/ex,

ha come specie differenziale

Pistacia lentiscus

ed

è

ricca in elementi del Quercion

ilicis

e dei

Quercetea ilicis

quali: Pistacia

terebinthus, Ruscus aculeatus, Tamus com- munis, Asparagus acutifolius, Rhamnus alaternus, Euphorbia characias,

ecc. Ben rappresentati diversi ele- menti tipici dell' Oleo-Ceratonion quali Ceratonia

siliqua, Olea europea

var. sylvestris, Euphorbia dendroides, che denotano l'attitudine prettamente xerica degli ambienti esa- minati.

1 180 20 90 lS

s

3

2SO

so

19

3

2

2 + 1

+

+

2 170 40 90 30 s

3

2SO

so

17

3

2

2

+ 1 +

+ 1 I

3 170 20 90 20 s

3,S

200 so

21

4

2

2 1 1

2 + 1 1 1

+

+ 1 1 +

4 lSO

30

80 lS

s

3 200 so

17

4

2 +

+

+ + + 1

+ 1 1 + +

+

s

120 20 80 20

s

3

so lSO 16

3

2 + 1 2 + 1

+

+

+ + I

+ + +

(6)

Tab. 3 - Pistacio-Quercetum ilicis BRULLO & MARCENÒ 1985 numero rilevavamento

quota (m) superficie (mq) copertura (%) inclinazione (0)

esposizione

altezza veg. arborea (m) altezza veg. arbust. (cm) altezza veg. erbacea (cm) numero delle specie Diff Associazione

p Olea europea L. var. sylvestris Brot.

p Pistacia lentiscus L.

p Ceratonia siliqua L.

p Clematis cirrhosa L.

Car. All. (Quercion ilicis) e Ord. (Quercetalia ilicis)

p Quercus ilex L.

G/Ch Ruscus aculeatus L.

G Tamus communis L.

G/NP Asparagus acutifolius L.

NP

Rosa sempervirens L.

p Aristolochia altissima Desf.

NP

Hippocrepis emerus (L.) Lassen subsp. emeroides (Boiss. & Spruner) Lassen

Car. Cl. (Quercetea ilicis)

NP

Smilax aspera L.

p Clematis cirrhosa L.

G/NP Asparagus acutifolius L.

p Rhamnus alaternus L.

p Rubia peregrina L.

Ch Teucriumflavum L.

Altre specie

p Hedera helix L.

H Acanthus mollis L.

p V itis vinifera L.

p Crataegus monogyna Jacq.

G Adiantum capillus veneris L.

G Arum italicum Miller G Allium subhirsutum L.

G Cyclamen hederifolium Aiton.

Interessante, in tali aspetti di

vegetazione, è

la presenza di

Aristolochia altissima, rara fanerofita lianosa a corotipo sud-mediterraneo,

presente

in

alcune località del Nord Africa e nella Sicilia sud-orientale.

4 -

Platano-Salicetum pedicellatae BARBAGALL , BRULLO

& FAGOTTO

1979 - (Tab. 4)

Lungo il corso d'acqua, che scorre sul letto fluviale della

Cava Prainito, in presenza di suoli

tipicamente alluvionali,

si

riscontra la caratteristica associazione mesofila

ripale

ascrivibile al Platano-Salicetum pedicellatae, caratterizzata dalla dominanza di Platanus orientalis.

Il Platano, presente in Italia nel Cilento e in Calabria, occupa in Sicilia l'estremo lembo occidentale del

suo area-

1 2 3 4 5

160 160 160 170 120

80 70 80 70 80

100 100 100 100 100

10 15 10 15 10

N N N N N

4 5 4 4 5

200 150 200 200 150

50 40 50 40 50

19 22 21 19 16

2 2 2 3 2

2 l 3

1 2

5 4 5 4 3

l 2 2 +

3 2 2

2

+ + +

1 +

l +

3 3 2 2

2 1 + +

2 1 l

1 2

1 +

3 3 4 3 +

+ +

+

1 +

+ + + +

1 1 1 I +

+ +

+ + 2

le di distribuzione, con presenze localizzate principalmente lungo le cave degli Iblei e le fiumare dei Peloritani.

Questa vegetazione a motivo della sua ecologia e per la presenza di Platanus orientalis, Nerium oleander, Melissa

romana,

rientra nel Platanion orientalis, alleanza dei

Populetalia albae

in seno alla classe Querce-Fagetea. S

i contraddistingue

per la presenza di: Salix alba,

Populus nigra, Ficus carica, Carex pendula, Arum italicum, Hedera helix, Clematis vitalba, Brachypodium sylvaticum.

Il Platano-Salicetum pedicellatae, che si attesta in gran

parte delle cave iblee, lungo le rive dei corsi d'acqua peren-

ni, nei tratti più rialzati e meno soggetti, durante le piene, ad

inondazione, costituisce delle fasce di vegetazione più

o

meno estese

verso

l' interno della riva fluviale.

(7)

Tab. 4-Platano-Salicetum pedicellatae BARBAGALLO, BRULLO & FAGOTIO

1979

numero rilevavamento

quota (m) superficie (mq) copertura (%) inclinazione (0) esposizione

altezza veg. arborea (m) altezza veg. arbust. (cm) altezza veg. erbacea (cm) numero delle specie

Diff. Associazione p Salix pedicellata

Desf.

Car. e Diff. All. (Platanion orientalis)

p Platanus orientalis L.

p Nerium oleander

Miller H

Melissa romana

Miller

Car. Ord. (Populetalia albae)

G Equisetum ramosissimum

Desf.

G Arum italicum

Miller

p Ficus carica L.

H

Carex remota L.

He/H

Carex pendula

Hudson

p Salix alba L.

p Vitis vinifera L. subsp. sylvestris (Gmelin) Hegit p Populus nigra L.

Car. Cl. (Querco-Fagetea) H Brachypodium sylvaticum (Hud.)

Beauv.

p Hedera helix L.

H Eupatorium cannabinum L.

p Clematis vitalba L.

H Plantago major L.

Altre specie

H Acanthus mollis L.

H/Ch Dorycnium rectum (L.)

Ser.

p Quercus ilex L.

G Adiantum capillus-veneris L.

p Rubia peregrina L.

Frequentemente

conferisce un assetto paesaggistico del

tutto

peculiare a questi singolari ambienti.

5 -Hyparrhenietum hirto-pubescentis A.& O. BoLòs

&

BR.-BL.-1950 -

(Tab.

5)

I tratti semirupestri della Cava con suoli meno evoluti o

degradati,

spesso poveri in componente organica, si distin-

guono per la presenza di una vegetazione erbacea ascrivibi- le all 'Hyparrhenietum hirto-pubescentis,

associazione

appartenente all' Hyparrhenion hirtae, ad ampia distribuzio- ne mediterranea,

rientrante nella classe dei Lygeo-Stipetea.

Questa associazione rappresenta uno degli aspetti più

frequenti negli ex coltivi tanto meno è da ritenere collegato, in genere,

alle serie di degradazione della macchia. È carat-

1 150 70 100 5 NE 10 450 50 19

2

4 1

I

1 1

1 1 2

2

+

3

2

3 4

5

150

150 150 120

80 50 80 50

100 100

• 90 80

N NE NE N

10 10 10

IO

500 500

400 450

40 40 50 50

19

16

14

14

2

3

2

2

4 5 4

+

2

I + I

2 +

+ + +

.

1

I

2

1

+ +

1 2 +

2

+

I +

2 + +

+ +

+ +

+

+

+

terizzata

dalla dominanza di Hyparrhenia hirta e Foto 1

-

Scorci di paesaggio umanizzato presenti nel territorio.

(8)

Tab. 5 - Hyparrhenietum hirto-pubescentis A.& O. BOLÒS & BR.-BL.-1950

numero rilevavamento 1 2 3 4 5

quota (m) 170 180 150 150 120

superficie (mq) 100 100 80 100 100

copertura (%) 90 90 90 80 80

inclinazione (0) 5 10 5 5 5

esposizione SE SE SE SE SE

altezza veg. erbacea (cm) 80 80 70 80 90

numero delle specie 26 24 19 18 16

Car. Associazione ed All.

(Hyparrhenion hirtae)

H Hyparrhenia hirta (L. ) Stapf. 4 5 3 4 2

H Andrpogon dystachyus L. 2 1 + 1 2

Ch Micromeria graeca (L.) Bentham 1 l 1 +

Ch Phagnalon saxatile (L.) Cass. l + +

H/Ch Lobularia maritima (L.) Desf. + + +

Car. Ord. (Hyparrhenietalia hirtae) e Cl. (Lygeo-Stipetea)

G Asphodelus ramosus L. 2 1 +

H Dactylis hispanica Roth 2 1 1 +

H Oryzapsis miliacea (L.) Asch. & Schw. 2 +

T/H Pallenis spinosa (L.) Cass. +

H Foeniculum piperitum Ucria +

G Charybdis maritima (L.) Speta + + 1

H Bituminaria bituminosa (L.) Stirton + + +

Ch Sedum sediforme (Jacq.) Pau. + + +

H Verbascum sinuatum L. 1 + +

G Asphodeline Lutea (L.) Rchb. 1 +

H Anthyllis vulneraria L. + + +

Altre specie

H Daucus carota L. 2 3 2

T A vena barbata Potter 2 3 2 +

H Smyrnium rotundifolium Miller l 1 + 1

T Sideritis romana L. 1 +

Ch Asparagus albus L. + + 1

T Thapsia garganica L. + 1 +

T Knautia integrifolia (L.) Berto!. 1 +

T Hordeum Leporinum Link +

H Carlina hispanica globosa Huter. 1 +

H Galactites elegans (All.) Soldano 1 +

G Convolvolus arvensis L. + + +

G Asparagus acutifolius L. + +

T Carlina lanata L. 1

H Onopordum illyricum L. (Cass.) +

Foto 2 - Il paesaggio dell'altopiano contraddistinto dalla Cava del Foto 3 - Tombe a grotticella artificiale dell'età del Bronzo.

Prainito.

(9)

Andropogon distachyus. Molto frequenti in questa forma- zione sono numerose emicriptofite e geofite steppiche, quali Dactylis hispanica, Oryzopsis miliacea, Pallenis spinosa, Asphodelus ramosus, Charybdis maritima, Bituminaria bituminosa, Foeniculum piperitum, Asphodeline lutea, ecc.

6 -

Helichryso-Ampelodesmetum mauritanici MINISSALE

1995 - (Tab. 6)

Lungo le pendici della Cava, si riconosce la presenza di un aspetto steppico fisionomicamente dominato da Ampelodesmos mauritanicus, attribuito . all'associazione Helychriso-Ampelodesmetum mauritanici, vegetazione prettamente erbacea, abbastanza diffusa nella Sicilia sud- orientale.

Questa associazione, che si ascrive all 'Avenulo-

Ampelodesmion mauritanici, alleanza della classe Lygeo- Foto 4 - Sorgente delle Povere Donne soprana.

Tab. 6 - Helichryso-Ampelodesmetum mauritanici MINISSALE 1995

numero rilevavamento 1 2 3 4

quota (m) 160 160 170 150

superficie (mq) 30 30 20 30

copertura (%) 90 90 90 80

inclinazione (0) 20 30 20 25

esposizione

s s s s

altezza veg. erbacea (cm) 250 250 200 200

numero delle specie 22 28 19 15

Car. Associazione

Ch Helichrysum hyblaeum Brullo + + +

Car. All. (A venulo-Ampelodesmion mauritanici)

H Ampelodesmos mauritanicus Poiret. Dur. et Sch. 4 4 3 3

Car. Ord. (Hyparrhenietalia hirtae) e Cl. (Lygeo-Stipetea)

G Asphodelus ramosus L. + + +

H Dactylis hispanica Roth. + +

T/H Pallenis spinosa (L.) Cass. + +

H Foeniculum piperitum Ucria 1 +

H Reichardia picroides (L.) Roth. + 1

G Charybdis maritima (L.) Speta 1 1 +

H Bituminaria bituminosa (L.) Stirton + +

H Anthyllis vulneraria L. 1 +

H Convolvulus althaeoides L. +

Ch Phagnalon saxatile Cass. +

H Hyparrhenia hirta (L.) Stapf. 1 +

H Carlina corymbosa L. 1 +

Ch Micromeria graeca (L.) Bentham 1 + 1

Altre specie

T A vena barbata Potter +

T Sideritis romana L. + + 1

NP Teucriumfruticans L. + +

NP Phlomis fruticosa L. 1 + +

p Salvia triloba L. 1 1 1

Ch Prasium majus L. 1 +

p Rhamnus alaternus L. 1 1

NP Euphorbia characias L. 1 +

T Knautia integrifolia (L.) Bertol. + +

G/H Cynodon dactylon (L.) Pers. + +

H Hypericum perfoliatum L. + +

NP

Teucriumflavum L. + 1 +

5 120 20 80 20

s

200 12

+

2

+ 1 +

+ 1

+ +

+

+

(10)

Stipetea,

annovera, oltre alla presenza di

Ampelodesmos mauritanicus,

anche Micromeria graeca, Carlina corymbo-

sa, ·Andropogon distachyus, Hyparrhenia hirta, Dactylis

hispanica, Anthyllis vulneraria maura, Bituminaria bitumi- nosa, Reichardia picroides, ecc.

Degna

di attenzione

è

la presenza di un interessante endemismo ibleo,

Helichrysum hyblaeum, proposto come

specie caratteristica dell'associazione, la cui presenza appa- re qui estremamente localizzata o perfino assente negli ampelodesmeti più disturbati, percorsi da frequenti incendi.

Sotto l'aspetto dinamico questa formazione

è

da colle- gare alla consistente degradazione subita dalle formazioni forestali, un tempo ben rappresentate nel territorio ibleo.

Negli ambienti della Cava del Prainito la presenza degli ampelodesmeti

è

probabilmente connessa alla consistente frammentazione e scomparsa del

Pistacio-Quercetum ilicis

ed ai processi di rilevante degrado ambientale che interessa- no buona parte del territorio.

7 -

Cyperetum longi MICEVSKI

1957 - (Tab. 7)

Sulle sponde del Prainito, soggette nel corso della sta- gione estiva a temporaneo livello di magra, si afferma una

vegetazione

erbacea con prevalente presenza di

Cyperus longus, riferibile al Cyperetum longi, associazione di tipo

igrofilo che, per la presenza di specie quali Cirsium trium-

Tab. 7 -Cyperetum longi MICEVSKI 1957 numero rilevavamento quota (m)

superficie (mq) copertura(%)

altezza veg. erbacea (cm) numero delle specie Car. Associazione G/He Cyperus longus L.

Diff. subassociazione He/H Carex pendula Hudson

Car. All. (Magnocaricion) e Ord. (Magnocaricetalia) G Cirsium triumfetti Lacaita

H Epilobium parviflorum Schreber H Lythrum salicaria L.

H Carex otrubae Podp.

Car. Cl. (Phragmitetea) H/I Apium nodiflorum (L.) Lag.

H Rumex conglomerates Murray G Glyceria spicata Guss.

Altre specie H Mentha pulegium L.

H/Ch Dorycnium rectum (L.) Ser.

p Nerium oleander L.

NP Rubus ulmifolius Schott.

p Salix pedicellata Desf.

H P/antago major L.

G Equisetum ramosissimus Desf.

fetti, Epilobium parviflorum, Lithrum salicaria, Carex otru- bae,

si ascive al

Magnocaricion,

alleanza dei

Magnocaricetalia, classe Phragmito-Magnocaricetea.

Il

Cyperetum longi rappresenta l'associazione elofitica

maggiormente presente lungo i corsi d'acqua del territorio ibleo, dove in particolare

è

stata riconosciuta

(BARBAGALLO

et al.,

1979) la subass.

caricetosum pendulae, con Carex

Foto 5 - Vegetazione forestale riparia lungo il corso del Prainito.

1 2 3 4 5

150 150 150 150 130

10 10 20 15 10

100 100 90 100 80

90 80 80 70 90

16 15 11 9 13

4 5 4 3 4

3 2 2 2

1 2 + 2

3 1 1 +

1 1 1

+

2 1 +

+ 1 1 +

2 +

1 + 1

1 1 1 +

1 2 1 +

I 2 I +

+ + +

+ + +

(11)

pendula

come specie differenziale, solitamente presente nelle stazioni ben ombreggiate e con acque stagnanti.

Si tratta di aspetti vegetazionali tendenti ad occupare, frammentariamente lungo il corso d'acqua, i meandri flu-

v

iali meno movimentati, sottoposti a sedimentazione di materiale limoso. La modesta affermazione di questa vege- tazione

è

da attribuire alla sfavorevoli condizioni climatiche

e

d edafiche, discoste da quelle ottimali che esigono per il

Cyperetum longi suoli costantemente umidi e non soggetti a p

rolungata aridità estiva, condizioni che invece caratterizza- no la massima parte dei corsi d'acqua della Sicilia.

8 - Putorio-Micromerietum microphyllae

BRULLO &

MAR.CENÒ

1979

Gli ambienti dirupati, contraddistinti da pareti rocciose più o meno verticali, rientrano tra gli aspetti più rappresen-

tativi del paesaggio della Cava. Questi siti ospitano una v

egetazione che, per ecologia e composizione floristica, si riferisce al Putorio-Micromerietum microphy

llae,

associa-

Foto 6 - Particolare di Platanus orientalis.

zione endemica dell

'

area iblea e di Malta, appartenente all

'alleanza Dianthon rupicolae della classe Asplenietea tri- chomanis. Di solito si caratterizza per la prevalenza di spe-

T

a

b

. 8 -Putorio-Micromerietum micmphyllae BRULLO & MARCENÒ

1979

numero rilevavamento

quota (m) superficie (mq) copertura(%) inclinazione (0) esposizione numero delle specie Car. Associazione Np Putoria calabrica (L.) Pers.

H/Ch Asperula aristata L. fil. subsp. scabra (Presi.) Nym.

Ch Micrometria microphylla (D'Urv.) Bentham

Ch Ch Ch

H Ch

p Np H

Car. Ali. (Dianthion rupicolae) Antirrhinum siculum Miller

Dianthus rupicola Biv.

Silene fruticosa L.

Car. Ord. (Aspenetalia glandulosi) Melica minuta L.

Teucriumflavum L.

Car. Cl. (Asplenietea trichomanis) Ficus carica L.

Capparis spinosa L.

Hypochaeris levigata (L.) Ces. P. et G.

Altre specie P Rhamnus alaternus L.

P Pistacia terebinthus L.

Np/P Euphorbia dendroides L.

H Anthyllis vulneraria ssp. maura (Beck) Lindb G Allium obtusiflorum DC.

PN Erica multiflora L.

Ch Phagnalon saxatile (L.) Cass H Andropogon distachyus Sprengel Ch Sedum sediforme (Jacq.) Pau Ch Phagnalon rupestre (Rafin.) DC.

çh Centranthus ruber (L.) DC.

H Dittrichia viscosa (L.) W. Greuter

1

180 20 30 20

s

23

2 2

+ 1

+ 1 1 1 1

1

2

170 30 40 20 s

19

I 2 1

+ 1

+ 1 1 + + 1

3

150 20 50 30 s

16

+ I

+ I

+ +

+

+ + + +

4

150 30 30

35

s

13

2 + +

+

+

+ +

+ +

+ +

+ 5

120 20 20 20 s

10

2 1

+ 1 +

+ +

+

+

(12)

cie

rupicole specializzate, alcune delle quali endemiche e,

quasi tutte,

abbastanza rare. Un particolare interesse riveste

la presenza

di Putoria

calabrica, Dianthus rupicola, Micromeria microphylla, Silene fruticosa, Antirrhinum sicu- lum, Scabiosa eretica, ecc.

Si tratta di specie ad habitus xerofitico, pioniere e quin- di con gran capacità di adattamento a condizioni di scarsa

/

umidità, pertanto circoscritte a situazioni di microhabitat come quelle offerte da fessure e anfrattuosità presenti nella roccia calcarea.

9 - Thero-Sedetum caerulei

BRULLO

1975

(Tab.

9)

nella roccia calcarea, sono spesso interessate da una micro- vegetazione effimera, caratterizzata fisionomicamente da alcune terofi te succulente, descritte nell'associazione

Thero-Sedetum cerulei,

della classe Stipo-Trachynetea dis-

tachyae, che tende a costituire piccoli ma compatti tappeti,

intensamente colorati per la presenza di Sedum caeruleum,

Sedum Rubens, Sedum stellatum.

Numerose altre microfite pioniere, quali Plantago afra,

Briza maxima, Arenaria leptoclados, Trifolium campestre,

ecc., dotate di spiccata specializzazione, trovano il loro habitat ottimale in questi peculiari ambienti, dove, anche a Le concavità con sottile deposito di terriccio, frequenti motivo dell'assenza di marcata competitività, riescono ad

Tab. 9 - Thero-Sedetum caerulei BRULLO 1975

numero rilevavamento 1 2 3 4 5

quota (m) 180 180 170 150 120

superficie (mq) 1 2 20 30 20

copertura (%) 80 70 90 80 80

altezza veg. erbacea (cm) 10 7 5 7 7

numero delle specie 17 13 12 8 7

Car. Associazione

T Sedum caeruleum L. 4 3 3 4 4

T Sedum rubens L. 1 +

T Plantago afra L. + +

T Arenaria leptoclados (Rchb.) Guss. + +

Altre specie

T Sedum stellatum L. 2 + +

T Stipa capensis Thunb + + +

T Plantago lagopus L. 1 + +

T B riza maxima L. + 1 +

T Trifolium campestre Schreber + +

T Trifolium arvense L. 1 + +

T Anagallis arvensis L. 1 + +

T Nigella damascena L. + + 1

T Vicia sativa L. + 1

T Medicago minima (L.) Bartai 1 + +

T Gastridium ventricosum (Gouan) Sch.et Th. + +

H Poa bulbosa L. + +

T A vena barbata Potter 1 + +

Foto 7 - Particolare di Aristolochia altissima. Foto 8 - Fioritura di Dianthus rupicola subsp. rupicola.

(13)

insediarsi proficuamente, colonizzando siti anche poco ospitali.

Qui il substrato spesso non raggiunge che pochi centi- metri di spessore ed è generalmente molto povero d'acqua . anche nel periodo più piovoso e già in primavera manifesta i segni d'incipiente siccità. Le particolari condizioni di ari- dità rendono pertanto questi ambienti poco adatti all' inse- diamento di un gran numero di specie vegetali e solamente piccole terofite a fioritura precoce e con breve ciclo vegeta- tivo sono in grado di stanziarvisi, così da costituire consor- zi abbastanza omogenei.

CONCLUSIONI

Nonostante la persistente azione antropica esercitata su buona parte del territorio, sino ai giorni nostri, la Cava del Prainito suscita un profondo interesse, in quanto emergenza naturalistica da sottoporre ad adeguati interventi di salva- guardia, sia del paesaggio vegetale, sia dell'intero bene ambientale.

Gli aspetti di vegetazione descritti, abbastanza rappre- sentativi benché talora limitati ai siti meno accessibili, con- sentono talune considerazioni sui coefficienti di naturalità e/o antropizzazione.

Si evidenzia pertanto la consistente frammentazione degli aspetti naturali, in conseguenza della tendenza, tra- scorsa ed attuale, all'acquisizione di vaste aree destinate all'agricoltura.

Un'ulteriore e consistente azione di disturbo sull'inte i- tà dell'area è legata all'attività di una cava di calcar , attual- mente in esercizio, che richiederà un oculato int ento di ripristino ambientale in armonia con il recupero del consi- stente patrimonio naturalistico e storico-culturale del luogo in esame.

Si vuole anche richiamare, a sostegno della nostra pro- posta di protezione dell'intero ecosistema fluviale, la cre- scente sensibilità dimostrata, da ampi strati della società sulla tutela naturalistica riferita alla costruzione di reti eco- logiche, anche in aree a forte antropizzazione.

L'individuazione di taluni collegamenti ecologici, all'in- terno del territorio, connessi al corridoio fluviale del Prainito, suggerisce, altresì, politiche volte alla trasforma- zione dell'area in "nodo" o porzione di corridoio della rete di riequilibrio ecologico degli Iblei.

In questo senso è utile ricordare, al fine di accrescere i collegamenti con l'intero territorio circostante, l'esigenza di stimolare opportuni interventi di deframmentazione utili allà continuità paesaggistica del territorio nel rispetto delle unità di paesaggio riconosciute nell'intera area.

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55-121, Roma.

RIASSUNTO - La Cava del Prainito, tipica valle fluviale situata lungo il versante sud-orientale dell'altopia- no ibleo, viene menzionata come area di notevole interesse naturalistico e storico-archeologico.

Il Torrente Prainito scorre per tutta la sua lunghez- za attraverso l'omonima valle, presso Rosolini (Siracusa), che ospita aspetti di vegetazione natura- le abbastanza integra, soprattutto lungo pareti più acclivi e meno accessibili, non interessate da inter- venti colturali.

Sono descritte le associazioni vegetali rilevate e si evidenziano talune tipologie corologiche fitogeo- graficamente interessanti.

La cava, che custodisce insediamenti preistorici del Bronzo antico (fine del III - prima metà del II mil- lennio a.C.), viene segnalata come corridoio ecolo- gico della rete ecologica siciliana (R.E.S) e si pro- pone un adeguato intervento di recupero ambienta- le nell'area extrafluviale.

(14)

APPENDICE 1 - Elenco floristico.

Taxon

Tipo corologico Forma Status biol. IUCN Acanthaceae

Acanthus mollis L. OMed. H scap

Adiantaceae

Adiantum capillus-veneris L. Boreo-Trop. G rhiz

Anof!,ramma leptophylla (L.) Link Boreo-Trop. T caesp

Alliaceae

Allium ampeloprasum L. Med. Gbulb

Allium obtusiflorum DC. End. Sic. Gbulb

Allium subhirsutum L. Med. Gbulb

Allium triquetrum L. OMed. Gbulb

Anacardiaceae

Pistacia lentiscus L. Med. P caesp

Pistacia terebinthus L. Med. P caesp

Apiaceae

Ammi majus L. Med. Tscap

Ammoides pusilla (Brot.) Breistr. Med. T scap

Apium nodiflorum(L.) Lag. Paleotemp. H scap

Daucus carota L. subsp. carota Euro-Med. H bienn

Eryngium campestre L. Euro-Med.-Iran.-Tur. H scap

Ferula communis L. Med. H scap

Foeniculum vulf!.are Miller subsp. piperitum (Ucria) Coutinho Med. H scap

Kundmannia sicula (L.) DC. Med. H scap

Pimpinella anisoides Briganti End. lt. Centr-merid. e Sic. H scap

Pimpinella peref!.rina L. Med. H bienn

Ridolfi,a sef!,etum Moris Med. T scap

Scandix pecten-veneris L. Euro-Med. T scap

Smvrnium olusatrum L. Med. H bienn

Smyrnium rotundifolium Miller EMed. Hbienn

Thapsia f!.arf!.anica L. Med. H scap

Tordvlium apulum L. Med. Tscap

Apocynaceae

Nerium oleander L. Med. P caesp

Araceae

Arisarum vu/f!,are Targ.-Tozz. Med. G rhiz

Arum italicum Miller Med.-Atl. G rhiz

Biarum tenuifolium (L.) Schott Med. Grhiz

Araliaceae

Hedera helix L. Paleotemp. P lian

Arecaceae

Chamaerops humilis L. OMed. NP

Aristolochiaceae

Aristolochia altissima Desf. SO-Med. P lian LR

Aristolochia rotunda L. Euro-Med. Gbulb

Asparagaceae

Asparaf!,us acutifolius L. Med. Gbulb

Asphodelaceae

Asphodeline lutea (L.) Rchb. EMed. Grhiz

Asphodelus ramosus L. Med. G rhiz

Aspleniaceae

Asplenium onopteris L. Euro-Med. H ros

Ceterach offi,cinarum DC. Euro-Med. -Iran. -Tur. H ros

Asteraceae

Anthemis arvensis L. subsp. arvensis Euro-Med. -Iran. -Tur. Tscap

Artemisia arborescens L. Med. NP

Bellis annua L. Med. Tscap

Bellis perennis L. Euro-Med. H ros

Bellis sylvestris Cvr. Med. H ros

Calendula arvensis L. subsp. arvensis Euro-Med.-Iran.-Tur. Tscap

Carduus corymbosus Ten. CMed. Tscap

Carlina corymbosa L. Med. H scap

Carlina lanata L. Med. Tscap

Carlina sicula Ten. CMed. H scap

Carthamus lanatus L. subsp. lanatus Med.-Iran.-Tur. Tscap

Centaurea nicaeensis All. OMed. H bienn

100

(15)

- -

- - - - - -

Chamaeleon R1tmmifer (L.) Cass. SMed. H ros -

Chrysanthemum coronarium L. Med. Tscap

Chrysanthemum seRetum L. Med. Tscap

Cirsium triumfetti Lacaita CMed. H bienn

Coleostepus myconis (L.) Cass. Med. Tscap

Conyza bonariensis (L.) Cronq. Avv. Tscap

ConYZa canadensis (L.) Cronq. Cosmop. Tscap

Crevis leontodontoides All. OMed. H ros

Cynara cardunculus L. Med. H scap

Dittrichia viscosa (L.) Greuter Med. H scap

Euvatorium cannabinum L. Euro-Med. H scap

Evax vv11.maea (L.) Brot. Med. T rept

Galactites eleRans (Ali.) Soldano Med. H bienn

Helichrysum hyblaeum Brullo End. Iblei Ch suffr

vu

Hyoseris radiata L. Med. H ros

Hvvochoeris achyrophorus L. Med. Tscap

Hypochoeris leviRata (L.) Ces. P. et G. S Med. H ros

La.ctuca serriola L. Euro-Med.-Iran-Tur. H scap

Leontodon hisvidus L. Euro-Med. H ros

Onopordum lllyricum (L.) Cass. Med. H bienn

Pallenis spinosa (L.) Cass. Med. H bienn

Pha1malon saxatile (L.) Cass. OMed. Ch stiffr LR

Pulicaria dysenterica (L.) Bernh. ·- Euro-Med. H scap

Pulicaria odora (L.) Rchb. Med. H scap

Reichardia vicroides (L.) Roth Med. H scap

Scolymus 11.randi/lorus Desf. Med. H scap

Scolymus hispanicus L. Med. H bienn

Senecio vulRaris L. Paleotemp. Tscap

Silybum marianum (L.) Gaertner Paleotemp. Tscap

Sonchus asver (L.) Hill Cosmop. Tscap

Sonchus olearaceus L. Cosmop. H bienn

Tolpis virRata (Desf.) Berto!. Med. H scap

Tolvis umbellata Bertol. Med. Tscap

Tra11.ov0Ron vorrifl,orus L. Med. Tscap

Urosvermum dalechamvii (L.) Schmidt Med. H scap

Urospermum picroides (L.) Schmidt Med. Tscap

Xanthium italicum Moretti NMed. Tscap

Borafdnaceae

Anchusa azurea Mili. Euro-Med. -Iran-Tur. H scap

BoraRO officinalis L. Med. Tscap

Cerinthe major L. Med. Tscap

CvnoRlossum cheirifolium L. OMed. H bienn

Cynoglossum creticum Miller Med.-Iran.-Tur. H bienn

Echium italicum L. subsp. siculum (Lacaita) Greuter & Burdet End. Sic. H bienn

Echium plantaRineum L. Med. H bienn

Heliotrovium eurovaeum L. Euro-Med. -Iran-Tur. Tscap

Brassicaceae

Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande Euro-Med. H bienn

Biscutella maritima Ten. SO.-Med. Tscap

Brassica fruticolosa Cyr. subsp. fruticolosa OMed. H scap

Brassica nigra (L.) Koch Euro-Med. Tscap

Capsella rubella Reuter Med. Tscap

Diplotaxis erucoides (L.) DC. Med.-Iran.-Tur. Tscap

Hirschfeldia incana (L.) Lagr. Med. H scap

Lobularia maritima (L.) Desv. Med. Ch suffr

Raphanus raphanistrum L. subsp. raphanistrum Euro-Med. Tscap

Sinapis arvensis L. subsp. arvensis Euro-Med. Tscap

Sinapis vubescens L. S Med. Ch suffr

Cactaceae

Opuntia ficus-barbarica A. Berger Nat. (Neotrop.) p succ

Campanulaceae

Campanula erinus L. Med. Tscap

Capparidaceae

Capparis spinosa L. Med.-Iran.-Tur. NP

Caprifoliaceae

Sambucus nig ra L. Euro-Med. P caesp

Caryophyllaceae

Arenaria leptoclados (Rchb) Guss. Paleotemp. Tscap

(16)

Cerastium f!.lomeratum Thuill. Circumbor. T scap Dianthus rupicola Biv. subsp. rupicola End. lt. Centr-merid. e Sic. Ch suffr

Gypsophila arrostii Guss. End. It. merid. e Sic. Ch suffr

Petrorhaf!.ia illyrica (Ard.) P.W. Bali. & Heywood subsp. haynaldiana EMed. H caaesp

Silene alba (Miller) Krause Paleotemp. H bienn

Silene coeli-rosa (L.) Godron OMed. T scap

Silene colorata Poiret subsp. colorata Med. Tscap

Silene f!.allica L. Euro-Med. Tscap

Silene latifolia Poiret Med. H bienn

Silene vulf::aris (Moench) Garcke subsp. anf::ustifolia (Miller) Havek Med. H scap

Stellaria media (L.) Vill. OMed. Tscap

Stellaria nef!.lecta Weihe Euro-Med. Tscap

Chenopodiaceae

Beta macrocarpa Guss. Med. Tscap

Colchicaceae

Colchicum cupanii Guss. Med. Gbulb

Convolvulaceae

Calystef::ia sepium (L.) R Br. Paleotemp. H scand

CalysteRia sylvatica (Kit.) Griseb. Med.-Iran.-Tur. H scand

Convolvulus althaeoides L. Med. H scand

Convolvulus arvensis L. Paleotemp. G rhiz

Convolvulus cantabrica L. Euro-Med. T scap

Convolvulus elef::antissimus Miller OMed. H scand

Convolvulus siculus L. Med. Tscap

Convolvulus tricolor L. subsp. pentapetaloides (L.) O. Bolòs et J. Vigo Med. Tscap Crassulaceae

Sedum caeruleum L. S Med. Tscap

Sedum dasyphyllum L. Euro-Med. Ch succ

Sedum rubens L. Med.-Atl. Tscap

Sedum sediforme (Jacq.) Pau Med. Ch succ

Umbilicus horizontalis (Guss.) DC. Med.-Trop. Gbulb

Umbilicus rupestris (Salisb.) Dandy Med.-Trop. Gbulb

Cucurbitaceae

Bryonia dioica Jacq. Med. G rhiz

Ecballium elaterium (L.) A. Rich. Med. Gbulb

Cyperaceae

Carex dystachia Desf. Med. H caesp

Carex otrubae Podp. Euro-Med.-Iran.-Tur. H caesp

Carex pendula Hudson Euro-Med.-Iran.-Tur. H caesp

Cyperus lonf!.us L. subsp. lonf!.us Circumbor. G rhiz

Dioscoreaceae

Tamus communis L. Med.-Atl. G rad

Dipsacaceae

Knautia intef!.rifolia (L.) Berto!. Euro-Med. Tscap

Sixalis atropurpurea (L.) Greuter & Burdet subsp. maritima (L.) Greuter &

Mcd. Tscap

Burdet Equisetaceae

Equisetum ramosissimus Desf. Boreo-Trop. G rhiz

Equisetum telmateia Ehrh. Circumbor. G rhiz

Ericaceae I

Erica multiflora L. Med. NP

I

Euphorbiaceae

Chrozophora tinctoria (L.) A. Juss .. Med.-Iran.-Tur. Tscap

Euphorbia characias L. OMed. NP

Euphorbia ceratocarpa Ten. End. It. Centr-merid. e Sic. Ch suffr

Euphorbia dendroides L. Med. NP

Euphorbia helioscopia L. Paleotemp. Tscap

Euphorbia peplus L. Circumbor. Tscap

Euphorbia pinea L. Med. NP

Mercurialis annua L. Paleotemp. Tscap

Ricinus communis L. Nat. (Paleotrop.) P scap

Fagacea e

Quercus ilex L. Med. P scap

Gentianaceae

Blackstonia perfoliata (L.) Hudson Euro-Med. Tscap

Geraniaceae

Erodium malacoides (L.) L'Hér Med. Tscap

Geranium lucidum L. Paleotemp. Tscap I

(17)

Geranium robertianum L. Circumbor. T scap

Geranium rotundifolium L. Euro-Med. Tscap

Guttiferae

Hyvericum hircinum L. subsp. maius (Aiton) N. K. B. Robson Med. NP

Hyacyntthaceae

Bellevalia romana (L.) Sweet Med. Gbulb

Charybdis maritima (L.) Speta (=UrRinea maritima (L.) Baker) Med. Gbulb

Leovoldia carnosa (L.) Pari. Euro-Med. Gbulb

Ornithogalum arabicum L. Med. Gbulb

Ornithogalum gussonei Ten. Med. Gbulb

Iridaceae

Crocus lonRiflorus Rafin. CMed. Gbulb

Gladiolus italicus Miller Med.-Iran.-Tur. Gbulb

Gynandriris sisyrinchium (L.) Parl. Med. Gbulb

Hermodactylus tuberosus (L.) Salisb. NMed. G rhiz

Romulea bulbocodium (L.) Seb. et Mauri Med. Gbulb

Juglandaceae

Juglans regia L. Nat. (SW-Asiat.) P caesp

Labiatae

Ajuga chamaepitys (L.) Schreber Med. Tscap

Ajuga orientalis L. EMed. H scap LR

Ballata rupestris (Biv.) Vis. NEMed. Ch frut

Calamintha nepeta (L.) Savi Euro-Med. Ch suffr

Coridothymus capitatus (L.) Reichenb. Med. Ch frut

Lamium pubescens Bentham End. lt. merid. e Sic. H scap

Marrubium vulgare L. Paleotemp. H scap

Melissa offi,cinalis L. subsp. altissima (Sm.) Arcangeli Med. H scap

Mentha suaveolens Ehrh. Euro-Med. H scap

Micromeria Rraeca (L.) Bentham subsp. Rreca Med. Ch suffr

Micromeria microphylla (D'Urv.) Bentham End. lt. Centr-merid. e Sic. Ch suffr LR

Origanum vulgare L. subsp. virudulum (Martin-Donos) Nyman Med.-Iran.-Tur. H scap

Phlomisfruticosa L. EMed. NP

Prasium majus L. Med. Ch frut

Salvia fruticosa Miller EMed. P caesp

vu

Sideritis romana L. OMed. Tscap

Stachys ocymastrum (L.) Briq. OMed. Tscap

Teucrium capitatum L. Med. Ch suffr LR

Teucrium (lavum L. subsp. flavum Med. Ch frut

Teucriumfruticans L. Med. NP

Leguminosae

Anthyllis tetraphylla L. Med. T scap

Anthyllis vulneraria L. subsp. maura (Beck) Linde OMed. H scap

Bituminaria bituminosa (L.) Stirton Med. H scap

Ceratonia siliqua L. EMed. P scap

Coronilla valentina L. Med. NP

Dorycnium rectum (L.) Ser. Med. H scap

Hivvocrepis emerus (L.) Lassen subsp. emeroides (Boiss. & Spruner) Lassen Med. NP

Hippocrepis unisiliquosa L. Euro-Med. Tscap

Hymenocarpus circinnatus (L.) Savi Med. H scap

Lathyrus articulatus L. - Med. Tscap

Lathvrus cicera L.

\

Med. Tscap

Lathyrus clymenum L. Med. Tscap

Lotus edulis L. Med. Tscap

Lotus ornithovodioides L. Med. Tscap

MedicaJw minima (L.) Bartal Euro-med. Tscap

Medicago orbicularis (L.) Bartal Med.-Iran.-Tur. Tscap

Medicago volymorpha L. Med.-Iran.-Tur. Tscap

Medicago scutellata (L.) Miller Med. Tscap

Melilotus sulcatus Desf. Med. Tscap

Onobrychis caput-galli Lam. Med. Tscap

Ononis vusilla L. Euro-med. H scap

Ononis ramosissima Desf. Med. Ch suffr

Pisum sativum subsp. elatius (Bieb.) Asch. et Gr. Med. Tscap

Scorpiurus muricatus L. Med. Tscap

Spartiumjunceum L. Nat. Med. P caesp

Tetra)!,onolobus purpureus Moench Med. Tscap

Trifolium arvense L. Euro-Med. -Iran. -Tur. Tscap

Trifolium campestre Schreber Euro-Med. Tscap

(18)

Trifolium J!,lomeratum L. Med.-Atl. Tscap

Trifolium stellatum L. Med.-Iran.-Tur. Tscap

Vicia bithynica (L.) L. Med. Tscap

Vicia hybrida L. Med. Tscap I

Vicia sativa L. ssp. sativa Med.-Iran.-Tur. Tscap

Vicia villosa Roth subsp. varia (Host) Korb. Med. Tscap

Linaceae

Linum bienne M iller Med.-Atl. Tscap

Linum strictum L. Med.-Iran.-Tur.\ Tscap

Lvthraceae )

Lythrum junceum Banks & Sol. Med. / H scap

Lythrum salicaria L. Paleotemp. H scap

I

Malvaceae I

Malva eretica Cav. Med. T scap I

Malva nicaeensis Ali. Med. Tscap I

Malva sylvestris L. Euro-Med. H scap

Moraceae

Ficus carica L. NMed. P scap

Myrtaceae

Myrtus communis L. Med. P caesp

Oleaceae

Olea europea L. var. sylvestris Brot. Med. P caesp I

Olea europea L. var. europea Med. P scap

Onagraceae

Epilobium hirsutum L. Circumbor. H scap

Epilobium parvif/,orum Schreber Euro-Med. H scap

Orchidaceae

Anacamptis pyramidalis (L.) Rich. Euro-Med. Gbulb

Barlia robertiana (Loisel.) Greuter Med. Gbulb

Ophrys bertolonii Moretti NMed. Gbulb

Ophrys bombylif/,ora Link Med. Gbulb

Ophrys calliantha Bartolo & Pulv. End. Sic. Gbulb

Ophrys discors Bianca in Guss. End. Sic. Gbulb

EN

Ophrys fusca Link Med. Gbulb I

Ophrys incubacea Bianca OMed. Gbulb I

Ophrys lunulata Pari. End. Sic. Gbulb

LR

Ophrys lutea Cav. Med.-Atl. Gbulb

Ophrys lutea Cav. subsp. minor (Tod.) O. & E. Danesch Med. Gbulb

Ophrys panormitana (Tod.) So6 End. Sic. Gbulb I

Ophrys speculum Link Med. Gbulb

LR

Ophrys tenthredinifera Willd. Med. G bulb

Orchis anthropophora (L.) Ali. Med.-Atl. Gbulb

Orchis collina Banks & Sol. ex Russe) Med. Gbulb

Orchis italica Poir. Med. Gbulb I

Orchis longicornu Poir. OMed. G bulb

Orchis papilionacea L. subsp. vandiflora (Boiss) H. Baumann OMed. Gbulb

Serapias linJ!,ua L. Med.-Atl. Gbulb I

Serapias vomeracea (Burm.f.) Briq. Med.-·Atl. Gbulb

Papaveraceae

Fumaria capreolata L. Euro-med. Tscap

I

Glaucium flavum Crantz Circumbor. H scap

Pavaver hvbridum L. Paleotemp. Tscap

Papaver rhoeas L. Paleotemp. Tscap

Plantaginaceae

PlantaJ!,o bellardii Ali. subsp. bellardii Med. Tscap

Plantago lagopus L. Med. Tscap

Plantago lanceolata L. Circumbor. H ros I

Plantaf!.O major L. subsp. major Cosmop. H ros

PlantaJ!,o psyllium L. Med. T scap I

Plantago serraria L. Med. H ros I

Platanaceae

Platanus orientalis L. EMed. P scap

Plumbaginaceae

Plumbaf!.O europaea L. Med. Ch frut

Poaceae

Aef!.y[ops J!,eniculata Roth Med.-Iran.-Tur. Tscap

Ampelodesmos mauritanicus (Poiret) Dur. et Sch. OMed. H caesp

AndropoJ!,on distachyus L. Med. H caesp I

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