Solidi assialsimmetrici: tubi, serbatoi, dischi
Lecture 16
Introduzione
• Con il termine «solidi assialsimmetrici» intendiamo
quei componenti riconducibili a solidi di rotazione (tubi, dischi, etc.)
• Obiettivo: determinazione dello stato di
sforzo/deformazione conseguente all’applicazione di sollecitazioni (principalmente carico di pressione)
• Tubi spessi vs tubi a parete sottile: nei secondi lo spessore è trascurabile rispetto al raggio.
• Corpo cilindrico cavo soggetto a pressione interna e/o esterna
• Geometria e sollecitazione assialsimmetrica
• Stato di sforzo bidimensionale o tridimensionale
• La trattazione che ne deriva è applicabile ad altri organi meccanici quali mozzi, dischi, serbatoi, etc.
Tubi a parete spessa
Testo di riferimento
V.I. Feodosev
Resistenza dei materiali
Editori Riuniti – University press
Ipotesi:
• Tubo a pareti spesse
• Simmetria assiale geometrica e di carichi
• Carico e sforzi costanti lungo l’asse del cilindro
• Materiale lineare elastico
• Piccoli spostamenti / piccole deformaioni
r
Sistema di riferimento in coordinate polari: (r, , z)
Tubi a parete spessa: deformazioni
Deformazione radiale r:
• u spostamento radiale
A
A’
B
B’
𝜀 𝐴 𝐵 𝐴𝐵
𝐴𝐵
𝑑𝑢 𝑑𝑟
z
r
Sistema di riferimento in coordinate polari: (r, , z)
Deformazione circonferenziale :
• u spostamento radiale
Deformazione assiale zè non nulla ed indipendente da u
𝜀 2𝜋 𝑟 𝑢 2𝜋𝑟 2𝜋𝑟
𝑢
𝑟
Tubi a parete spessa: equilibrio delle forze
• Equilibrio in direzione radiale:
𝑑𝜎 𝑑𝑟
𝜎 𝜎
𝑟 0
dz
r
σ
zdϕ
𝑑 𝜎 𝑟
𝑑𝑟 𝜎 0
𝑑𝑉 𝑆𝑑𝑟𝑑𝜙
𝜎 𝑑𝜎 𝑟 𝑑𝑟 𝑑𝜙𝑑𝑧 𝜎 𝑟𝑑𝜙𝑑𝑧 𝜎 𝑑𝑟𝑑𝑧𝑑𝜙 0
Legge di Hooke generalizzata
Assumendo di conoscere 𝜎
𝜀 1
𝐸 𝜎 𝜈 𝜎 𝜎
𝜀 1
𝐸 𝜎 𝜈 𝜎 𝜎
𝜎 𝐸
1 𝜈 𝜀 𝜈𝜀 𝜈
1 𝜈 𝜎 𝐸
1 𝜈
𝑢
𝑟 𝜈 𝑑𝑢 𝑑𝑟
𝜈
1 𝜈 𝜎
𝜎 𝐸
1 𝜈 𝜀 𝜈𝜀 𝜈
1 𝜈 𝜎 𝐸
1 𝜈
𝑑𝑢
𝑑𝑟 𝜈 𝑢 𝑟
𝜈
1 𝜈 𝜎
Tubi a parete spessa: problema di Lamé
Sostituendo nell’equazione d’equilibrio
𝑑 𝑢 𝑑𝑟
1 𝑟
𝑑𝑢 𝑑𝑟
𝑢
𝑟 0
𝑑 𝜎 𝑟
𝑑𝑟 𝜎 0
𝑑 𝑑𝑟
𝑑𝑢 𝑑𝑟
𝑢
𝑟 0
𝑑 1 𝑑
𝑢𝑟 0
Si dimostra che la risultante assiale di forze uniformemente distribuite agenti su una superficie di forma qualsiasi è pari alla pressione moltiplicata per l’area proiettata della superficie sul piano ortogonale all’asse
Nella fattispecie se agisce la sola pressione interna p, la risultante assiale delle forze è
𝐹 𝑝 𝜋𝑟
Determinazione dello sforzo assiale
• Il numeratore è pari alla risultante delle forze assiali e il denominatore l’area della corona circolare;
• Il loro rapporto rappresenta lo sforzo assiale agente nel mantello cilindrico
r
er
i𝜎 𝐹
𝐴
𝑝 𝜋𝑟 𝑝 𝜋𝑟
𝜋𝑟 𝜋𝑟
Integrando una volta:
Integrando una seconda volta,
𝑑 𝑑𝑟
1 𝑟
𝑑 𝑢𝑟
𝑑𝑟 0
Problema di Lamé1 𝑟
𝑑 𝑢𝑟
𝑑𝑟 𝐶
𝑢 𝐶 𝑟 𝐶
𝑟
• Ricordando le definizioni delle deformazioni:
• Le costanti sono determinate dalle condizioni al contorno
Tubi a parete spessa: soluzione caso generale
𝜎 𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝐶 1 𝜈 1 𝑟
𝜈
1 𝜈 𝜎
𝜎 𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝐶 1 𝜈 1 𝑟
𝜈
1 𝜈 𝜎
𝑟 𝑎 ⇒ 𝜎 𝑝
𝑟 𝑏 ⇒ 𝜎 𝑝
• Sostituendo
• Da cui
𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝐶 1 𝜈 1 𝑎
𝜈
1 𝜈 𝜎 𝑝
𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝐶 1 𝜈 1 𝑏
𝜈
1 𝜈 𝜎 𝑝
𝐶 1 𝜈
𝐸
1 1 𝜈
𝑝 𝑎 𝑝 𝑏
𝑏 𝑎
𝜈 𝐸 𝜎
𝐶 1 𝜈
𝐸
1 1 𝜈
𝑎 𝑏
𝑏 𝑎 𝑝 𝑝
• In caso di forze di pressione in direzione assiale
Tubi a parete spessa: soluzione caso generale
𝑢 1 𝜈 𝐸
𝑝 𝑎 𝑝 𝑏
𝑏 𝑎 𝑟 1 𝜈
𝐸
𝑎 𝑏 𝑟
𝑝 𝑝
𝑏 𝑎
𝜈
𝐸 𝜎 𝑟
𝜎
,𝑝 𝑎 𝑝 𝑏
𝑏 𝑎 ∓ 𝑎 𝑏 𝑟
𝑝 𝑝
𝑏 𝑎
• In caso di forze di pressione in direzione assiale
• Senza forza assiale
𝑢 1 2𝜈 𝐸
𝑝 𝑎 𝑝 𝑏
𝑏 𝑎 𝑟 1 𝜈
𝐸
𝑎 𝑏 𝑟
𝑝 𝑝
𝑏 𝑎
𝑢 1 𝜈 𝐸
𝑝 𝑎 𝑝 𝑏
𝑏 𝑎 𝑟 1 𝜈
𝐸
𝑎 𝑏 𝑟
𝑝 𝑝
𝑏 𝑎
Casi particolari: tubo soggetto a sola pressione interna
𝜎
,𝑝𝑎
𝑏 𝑎 1 ∓ 𝑏 𝑟
𝑝 𝑝
𝑝 0
Applicando il criterio di Tresca per i materiali duttili
Nel caso di tubo internamente pressurizzato,
Risultato: al raggio interno la tensione equivalente supera di due volte la pressione interna!
Questo rende difficile dimensionare i tubi oltre certe pressioni.
𝜎 𝜎 𝜎 𝜎 𝜎
𝜎 𝑝 𝑏 𝑎
𝑏 𝑎 𝑝 𝑝 2𝑏
𝑏 𝑎
Tubo di piccoli spessori con pressione interna
𝜎 𝑝 𝑎 𝛿 𝑎
𝑎 𝛿 𝑎 𝑝 𝑎 𝛿 𝑎
𝛿 2𝑎 𝛿 𝑏 𝑎 𝛿
𝜎 𝑝 𝑏 𝑎
𝑏 𝑎
𝜎
,𝑝𝑎
𝑏 𝑎 1 ∓ 𝑏 𝑟
𝜎 𝑝 2𝑎
𝑏 𝑎
𝜎 𝑝 2𝑎
𝜎 𝜎 𝑝 𝑎
b/a> 4 può essere considerato come avente spessore infinito
𝜎
,∓𝑝 𝑎 𝑟 𝑏 → ∞
𝜎
,𝑝𝑎
𝑏 𝑎 1 ∓ 𝑏 𝑟
𝜎 𝜎 𝜎 2𝑝
Componenti di sollecitazione entrambe di compressione
Senza componente assiale
Tubo pressurizzato esternamente
𝜎
,𝑝𝑏
𝑏 𝑎 1 ∓ 𝑎 𝑟
𝑝 0
𝑝 𝑝
𝜎 𝜎 𝜎 𝜎 𝜎 0 𝑝 2𝑏
𝑝 2𝑏
• Cilindro pieno e pressione esterna
• Foro piccolo e pressione interna
• Raggio esterno grande e pressione interna
• 𝑎 0 𝑝 0
• 𝑏 0 𝑝 𝑝 • 𝜎 𝑝
• 𝜎 𝑝
• 𝑎 ≪ 𝑏 𝑝 0
• 𝑏 0 𝑝 𝑝
• 𝜎 0
• 𝜎 2p
• a 0 𝑝 𝑝
• 𝑏 → ∞ 𝑝 0
• 𝜎 𝑝
• 𝜎 𝑝
• La soluzione tecnologica del tubo composto serve a ridurre la tensione circonferenziale in corrispondenza della superficie interna del tubo pressurizzato al fine di garantirne la
resistenza a valori di pressione elevati non sopportabili con un semplice aumento dello spessore del mantello
• La pressione esterna vie realizzata sul tubo interno attraverso un’interferenza meccanica: il tubo esterno ha un diametro interno inferiore al diametro esterno del tubo interno
• L’interferenza viene temporaneamente annullata attraverso riscaldamento del tubo esterno
Tubi composti
Cilindro interno
Cilindro esterno
𝑟 𝑐 𝑟 𝑎
𝑟 𝑏
𝑟 𝑐 ∆
𝑝
Spostamento superfici di contatto
Cilindro interno
Cilindro esterno
𝑢
𝑢
Spostamento senza forza assiale (caso generico)
Tubi composti
𝑢 1 𝜈
𝐸
𝑐
𝑐 𝑎 𝑝 1 𝜈
𝐸
𝑎 𝑐 𝑐 𝑎 𝑝
𝑢 1 𝜈 𝑐
𝑝 1 𝜈 𝑏 𝑐
𝑝
Per cilindri dello stesso materiale
𝑝 𝐸∆
2𝑐
𝑐 𝑎 𝑏 𝑐
𝑏 𝑎
𝑢 1 𝜈 𝐸
𝑝 𝑟 𝑝 𝑟
𝑟 𝑟 𝑟 1 𝜈
𝐸
𝑟 𝑟 𝑟
𝑝 𝑝
𝑟 𝑟
Condizione di uguale resistenza
𝜎 𝜎
Composizione delle tensioni
Tubi composti: composizione delle tensioni
𝜎
,𝑝 𝑟 𝑝 𝑟
𝑟 𝑟 ∓ 𝑟 𝑟 𝑟
𝑝 𝑝 𝑟 𝑟
𝜎 𝜎 𝜎 𝑝 𝑏 𝑎
𝑏 𝑎 𝑝 2𝑐
𝑐 𝑎 𝑝
𝜎 𝜎 𝜎 𝑝𝑎
𝑏 𝑎 1 𝑏
𝑐 𝑝 𝑏 𝑐
𝑏 𝑐
𝑝𝑎
𝑏 𝑎 1 𝑏
𝑐 𝑝
𝑝 𝑏 𝑐 𝑎
𝑝 𝑏 𝑐
Condizioni di Gadolin
∆ 2𝑝 𝐸
𝑐𝑏 𝑏 𝑐
𝑏 𝑐 𝑎 𝑐 𝑏 𝑐
𝑝 𝐸∆
2𝑐
𝑐 𝑎 𝑏 𝑐
𝑏 𝑎
𝜎 𝑝 2𝑏
𝑏 𝑎 1 1
𝑏
𝑏 𝑐 𝑐
𝑐 𝑎
𝜎 𝑝 𝑏
𝑏 𝑎
per𝑐 𝑎𝑏
Ricordando
Tubi composti: confronto con tubo semplice
𝜎 𝑝 𝑏
𝑏 𝑎
𝜎 𝑝 2𝑏
𝑏 𝑎
𝜎 𝜎
𝑏 𝑎
2𝑏
• Il principio dei cilindri composti può essere ripetuto più e più volte al fine di contenere pressioni molto elevate
• Es. Cannone «Schwerer Gustav»
progettato nel 1930, peso 1334 ton., 47 m lungo, calibro 800 mm, lanciava proiettili dal peso di 7 ton.
Con una gittata massima di 47 Km
Tubi composti: pressione di contatto
• Disco a spessore costante h, in rotazione con velocità angolare costante ω.
• Sul generico elemento per effetto della rotazione agisce la forza centrifuga dP.
• La forza dP è pari al prodotto della massa dell’elemento per l’accelerazione centrifuga.
𝑑𝑃 𝑑𝑚𝜔 𝑟 𝑑𝑚 𝜌𝑑𝑉 𝛾
𝑔𝑑𝑉
• In maniera analoga ai cilindri pressurizzati, riscriviamo l’equazione di equilibrio
• Per la relazione di congruenza e ricordando la definizione delle deformazioni in funzione del solo spostamento radiale u
Dischi in rotazione: relazione di equilibrio
𝑑𝑃 𝛾
𝑔 ℎ · 𝑟 · 𝑑𝜙 · 𝑑𝑟 𝜔 𝑟 𝑑 𝜎 𝑟
𝑑𝑟 𝜎 𝛾
𝑔𝜔 𝑟
𝑑 𝑑𝑟
1 𝑟
𝑑 𝑢𝑟 𝑑𝑟
1 𝜈 𝛾
𝐸𝑔 𝜔 𝑟
• Integrando due volte rispetto ad r,
• Sostituendo nell’espressioni delle componenti di deformazione e poi nel legame costitutivo, otteniamo
𝑢
1 𝜈8𝐸
𝛾
𝑔𝜔
𝑟 𝐶 𝑟 𝐶 𝑟
𝜎 𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝐶 1 𝜈 1 𝑟
𝛾𝜔
8𝑔 1 3𝜈 𝑟
𝜎 𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝐶 1 𝜈 1 𝑟
𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑟
• In assenza di sollecitazioni esterne la tensione radiale al raggio esterno va a zero
• Se l’albero e il disco formano un corpo unico il punto appartiene al disco
Disco pieno
𝜎 0
𝜎 𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑏 𝑟 𝜎 𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑏 1 3𝜈 3 𝜈 𝑟
Andamento parabolico Al centro le
𝐶 0
𝑟 0
𝜎 𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑟 0
𝐶 1 𝜈
𝐸
𝛾𝜔
8𝑔 𝑏 3 𝜈 1 𝜈
• In assenza di sollecitazioni esterne la tensione radiale al raggio esterno va a zero:
• In assenza di sollecitazioni interne la tensione radiale al raggio esterno va a zero:
𝜎 0
𝜎 0 𝜎 𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝐶 1 𝜈 1 𝑎
𝛾𝜔
8𝑔 1 3𝜈 𝑎 0
𝜎 𝐸
1 𝜈 𝐶 1 𝜈 𝐶 1 𝜈 1 𝑏
𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑏 0
𝐶 1 𝜈 1 𝜈
𝐸
𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑏 𝑎
𝐶 1 𝜈 1 𝜈
𝐸
𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑎 𝑏
• Stato di sforzo:
Disco forato
𝜎 𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑏 𝑎 𝑎 𝑏
𝑟 𝑟
𝜎 𝛾𝜔
8𝑔 3 𝜈 𝑏 𝑎 𝑎 𝑏 𝑟
1 3𝜈 3 𝜈 𝑟
Diagrammi per 𝑏 5𝑎
• Riscriviamo l’equazione di equilibrio considerando che lo spessore del disco non sarà costante
2𝜎 𝑙𝑑𝑟𝑑𝜙
2 𝜎 𝑙𝑟𝑑𝜙
𝜎 𝑙𝑟𝑑𝜙 𝜎 𝑙𝑑𝑟𝑑𝜙 𝑟 𝑑
𝑑𝑟 𝜎 𝑙 𝑑𝑟𝑑𝜙 𝑑
𝑑𝑟 𝜎 𝑙 𝑑𝑟 𝑑𝜙 𝛾𝜔
𝑔 𝑙𝑟 𝑑𝜙𝑑𝑟 0
𝜎 𝑙 𝜎 𝑙 𝑟 𝑑
𝑑𝑟 𝜎 𝑙 𝛾𝜔
𝑔 𝑟 𝑙 0
𝑙 𝑙 𝑟
• Imponiamo la condizione di uniforme resistenza:
Si definisce disco di uniforme resistenza un disco in cui in ogni punto la tensione radiale è uguale alla tensione circonferenziale ed è costante.
Disco a uniforme resistenza
𝜎 𝜎 𝜎
𝜎 𝑟 𝑑𝑙 𝑑𝑟
𝛾𝜔
𝑔 𝑟 𝑙 0 ln 𝑙 𝛾𝜔
2𝑔𝜎 𝑟 ln 𝐶
• Condizione al contorno 𝑙 𝑙 per 𝑟 𝑏
𝑙 𝑙 𝑒 𝐶 𝑙 𝑒
• Una delle dimensioni (lo spessore) è considerevolmente minore delle altre due
• Teoria particolare (o a momenti nulli), si assume che gli sforzi siano uniformemente distribuiti attraverso lo spessore
• Caratterizzata dalla geometria della superficie mediana e dalla legge di variazione dello spessore
• Il comportamento di numerosi componenti la cui superficie mediana è una superfice di rotazione è riconducibili al
comportamento di membrane (caldaie, serbatoi, cisterne, etc.)
• Soluzioni tanto più accurate quanto minore è lo spessore rispetto alle altre dimensioni
• Non valida in prossimità di singolarità: linee angolose, incastri,
Teoria delle membrane
• Equilibrio delle forze lungo la normale alla superficie
• Equazione di Laplace 𝜎
𝜌
𝜎 𝜌
𝑝 ℎ
𝑝𝑑𝑠 𝑑𝑠 𝜎 ℎ𝑑𝑠 𝑑𝜃 𝜎 ℎ𝑑𝑠 𝑑𝜑 0
𝑑𝜃 𝑑𝑠
𝜌 , 𝑑𝜑 𝑑𝑠 𝜌
• Equilibrio delle forze lungo l’asse di simmetria
Terzo sforzo principale trascurabile
Teoria delle membrane
𝜎 2𝜋𝑟ℎ sin 𝜃 𝑃
0 𝜎 𝑝
𝜎 ~𝑝𝜌 𝜎 ~𝑝𝜌
Teorema 1
Teorema 2
Per una superficie soggetta alla pressione di un fluido, la componente verticale delle forze di pressione è uguale al peso del liquido contenuto nel volume sopra la superficie
Su 𝑑𝐹,
𝑑𝑃 𝑝𝑑𝐹 𝛾𝑥𝑑𝐹
𝑃 𝑝 cos 𝜑 𝑑𝐹 𝑑𝐹′ 𝑑𝐹 cos 𝜑 𝑃 𝑝 𝑑𝐹′ 𝑝𝐹′
Recipiente sferico
• Raggio R, spessore h
• Pressione interna p
Esempio 1
𝜎 𝜌
𝜎 𝜌
𝑝 ℎ
𝜌 𝜌 𝑅
𝜎 𝜎 𝑝𝑅
2ℎ 𝜎 𝜎 𝜎 𝑝𝑅
2ℎ
Recipiente cilindrico
• Raggio del cilindro R, spessore h
• Pressione interna p
Equilibrio lungo l’asse
Dati dall’equazione di Laplace
𝜎 𝜌
𝜎 𝜌
𝑝 ℎ
𝜌 ∞, 𝜌 𝑅,
𝜎 𝑝𝑅
ℎ 𝜎 𝜎 𝜎 𝑝𝑅
ℎ 𝜎 2𝜋𝑅ℎ 𝑃 𝑝𝜋𝑅 𝑝𝑅
2ℎ 𝜎 𝑝𝑅
2ℎ
• Equilibrio circonferenziale
• Equilibrio assiale
Teoria delle membrane: equazioni di Mariotte
𝜎 𝐹
𝐴
𝑝𝐷𝐿 2𝑠𝐿
𝑝𝐷 2𝑠 𝜌 ∞ 𝑒 𝜌 𝐷/2
𝜃 𝜋
2 𝑒 𝐹 𝑝𝜋 𝐷 2
𝐹 𝑝 𝜋
4 𝐷 𝑝𝐷
• Nel fondo e nel mantello di pari spessore le deformazioni circonferenziali non sono uguali.
Tipicamente il fondo è più rigido (si deforma meno)
• Nelle zone di collegamento nascono delle sovratensioni che garantiscono la congruenza delle deformazioni
• Congruenza degli spostamenti radiali.
• Serbatoio cilindrico:
• Fondo semisferico:
Interazione fondo‐mantello
𝜀 𝜎
𝐸
𝜈
𝐸 𝜎 𝜎 𝑝𝑅
𝐸ℎ 1 𝜈 2
𝜀 𝜎 𝜈
𝜎 𝜎 𝑝𝑅
1 𝜈
𝑝𝑅 𝜎 𝑝𝑅
ℎ 𝜎 𝑝𝑅
2ℎ
• Imponendo l’uguaglianza delle deformazioni radiali:
𝜀 𝜀
ℎ ≅ 0.41ℎ ℎ
ℎ
1 𝜈 2 𝜈
• La congruenza delle deformazioni comporta un peggioramento dello stato di tensione nella zona di
transizione fondo‐mantello
• L’adozione di fondi con profilo più schiacciato comporta
sovrasollecitazioni via via crescenti