A conclusione di questo lavoro riassumiamo gli aspetti più importanti e gli obiettivi raggiunti.

6 Conclusioni

A conclusione di questo lavoro riassumiamo gli aspetti più importanti e gli obiettivi raggiunti.

Innanzitutto abbiamo visto una descrizione formale del generatore di tipo magnetic frill e analizzato la letteratura esistente a riguardo in modo da avere tutti gli elementi per poter scegliere una modellizzazione affidabile e computazionalmente efficiente. Successivamente abbiamo tradotto il modello scelto in linguaggio Fortran creando delle subroutine che permettono il calcolo del campo e.m. all’interno di un codice MoM.

Infine siamo riusciti a dimostrarne la validità nella rappresentazione di alimentazioni in cavo coassiale per antenne dipolari e a monopolo su piano di massa.

Tutto ciò ci ha consentito, all’interno del codice MoM integrato in ambiente ADF, di poter affiancare, il modello magnetic frill al delta gap già implementato. Di conseguenza, il tool di progettazione e.m. nato in I.D.S., consente ora all’utente di poter scegliere tra due modelli di generatori.

Nella seconda parte di questo documento si presenta la progettazione di un’antenna per

comunicazioni satellitari da mezzi mobili con doppio fascio per un utilizzo ottimale. Essa è stata

realizzata con una struttura a patch alimentata con pin multipli, per avere una polarizzazione

circolare (rhcp), disposti in modo tale da eccitare i modi TM

voluti. Le dimensioni compatte e il

basso profilo rendono l’antenna poco ingombrante e di facile installazione.