1. Introduzione
Questa tesi è l’elaborato finale di un percorso di studio, ricerca ed espe- rienza con il video e la scuola iniziato nella primavera del 2008.
Infatti dal marzo all’agosto 2008 ho lavorato come borsista per conto del CI.CO. dell’Università di Pisa 1. per lo svolgimento di ricerche sul tema:
“Indagine su forme di educazione all’immagine nella scuola (Val di Non, TN)”.
La sede dello svolgimento della mia borsa di studio per i primi tre mesi è stata il paese di Nanno (TN) in Val di Non, dove si trova appunto il Cen- tro Multimediale Zoom presso il quale facevo attività di ricerca.
Al progetto per il Centro Multimediale Zoom 2. ho lavorato insieme ad Ilaria Luperini ed Andreina Di Brino (entrambe borsiste CI.CO. come me), Philippe Chabert (Direttore Artistico di Zoom) e Sara Franch (Coor- dinatrice di Zoom); questo è stato lo staff operativo per questo primo an- no d’avvio sperimentale.
Dal mese di marzo al maggio 2008 sono stata quindi impegnata nell’atti- vità del Centro in Trentino; in loco ho lavorato con Ilaria, Philippe e Sara, mentre Andreina si occupava del sito web di Zoom da Pisa 3. .
L’attività di Zoom si estendeva a tutta la Valle vedendo coinvolte diverse realtà e persone nei nostri lavori video.
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1. Vedi in Appendice il paragrafo 5.1.: “L’Ati di Zoom”.
2. Vedi il capitolo 2.1.: “Genesi del progetto Centro Multimediale Zoom”.
3. http:// nanno.arte.unipi.it
Un Centro multimediale in fase d’avvio iniziale richiedeva molto impegno e conoscenza tecnica per poter far fronte alle richieste del territorio; bi- sognava riuscir a mettere a disposizione la nostra esperienza di tecnici dell’audiovisivo per gli abitanti del posto che desideravano raccontare le loro memorie e/o partecipare alle nostre attività.
Essendo soltanto in tre a creare concretamente le opere video il lavoro era molto intenso; principalmente io mi occupavo delle riprese video per laboratori ed interviste e di fotografare il territorio durante gli spostamenti nella Valle.
Philippe conduceva gli incontri ed a me e Ilaria spettava il compito di realizzare concretamente il materiale video; devo dire che fortunatamen- te c’è stata da subito una divisione “naturale” del lavoro tra noi due: io mi dedicavo alle riprese e lei al montaggio.
Abbiamo condotto diversi laboratori e interviste alle persone del posto, ma come da dicitura del titolo della mia borsa di studio io mi sono occu- pata principalmente dell’attività video con la scuola.
Nei capitoli che seguono spiegherò più dettagliatamente il lavoro svolto nei laboratori con le due scuole; i due percorsi di indagine: uno sulla memoria con la media di Revò (TN) e l’altro sul ritratto con i ragazzi del liceo di Cles (TN).
In particolare mi sono dedicata alla realizzazione del video finale per la scuola media C. A. Martini di Revò; il laboratorio qui condotto si intitola- va “da oggi a ieri” ed i ragazzi hanno affrontato un viaggio nel tempo partendo dal presente, dai loro ricordi e passando a quelli dei genitori e dei nonni per restituire un quadro del cambiamento della Val di Non in questi ultimi cento anni circa.
Negli ultimi mesi, avendo già da tempo finito gli esami, mi stavo avvici- nando alla tesi finale ed al voler realizzare un video per l’occasione; pro- prio facendo questa esperienza di borsista, avendomi colpito il tema del
cambiamento ed il lavorare con i ragazzi della scuola, è nata l’idea per questo video-tesi.
Inizialmente avevo l’intenzione di realizzare un documentario sul cam- biamento della Valle e dei suoi usi e costumi attraverso tre testimonianze femminili: di Alida (una ragazzina conosciuta al laboratorio con la media di Revò), sua madre e sua nonna.
Successivamente, dato che nei mesi di giugno, luglio ed agosto ho lavo- rato al sito di Zoom assieme ad Andreina da Pisa, ho rivisto la mia idea:
mantenendo il tema del cambiamento ho spostato la mia attenzione sul- la scuola.
In un certo modo il cambio di sede mi ha permesso di realizzare un lavo- ro video che fosse la diretta e “logica” conseguenza alla mia esperienza come borsista che mi ha vista impegnata da subito con l’attività video nella scuola.
Nei successivi capitoli spiegherò il perché della mia scelta d’espressione attraverso il linguaggio del documentario ed il perché del mio interesse verso il video applicato alla scuola; qui posso brevemente accennare che le protagoniste del video sono due donne che vivono a Pisa, in To- scana e non in Trentino, con esperienza diretta nella realtà scolastica.
Ad Emma e Giulia, le mie intervistate, ho rivolto le domande e le curiosi- tà che mi son sorte mentre facevo le riprese durante i laboratori con i ra- gazzi di Cles e Revò: ho visto un cambiamento nella scuola, negli inse- gnanti e negli alunni che mi ha incuriosita portandomi fino alla realizza- zione di questa piccola indagine.
Nella prima parte di questo testo scritto racconto brevemente la genesi del progetto Centro Multimediale Zoom ed il passaggio dal mio lavoro lì alla mia tesi, nella seconda e terza parte parlo di video e scuola e del documentario. Facendo una ricerca teorica ho scoperto svariati esempi di applicazione del cinema nella scuola; un uso del mezzo con uno sco- po didattico ben preciso che vede coinvolti diversi registi e scuole da
anni. Parlando del documentario sottolineo invece le modalità tecniche e formali che mi interessano di questo genere cinematografico eviden- ziando quindi anche gli aspetti che ho adottato per realizzare il mio do- cumentario; nonché descriverò tutto l’iter di realizzazione.
Nell’appendice ho riportato due documenti integrali di Zoom: i diari di la- voro scritti da Sara Franch e redatti da me dove vengono descritti gli in- contri periodici che ci coinvolgevano durante il periodo di lavoro a Zoom nei quali facevamo il punto della situazione del lavoro svolto volta per volta ed un riassunto scritto da Daniele Passigli (Direttore tecnico-ammi- nistrativo di Zoom) che descrive la fase progettuale di Zoom. Infine, sempre nell’appendice, ci sono delle brevi descrizioni dei tre enti che partecipano e hanno permesso l’avvio del Centro: il CI.CO. dell’Universi- tà di Pisa, l’Associazione “Formazione 80” di Torino e la Cooperativa “La Coccinella” di Cles (TN).
Quindi in questa calda estate mi son dedicata a tempo pieno sia al lavo- ro come borsista aiutando Andreina nell’inserimento di materiale video, fotografico e cartaceo nel sito di Zoom nei locali del Dipartimento di ela- borazione immagini del Dipartimento di Storia della Arti “San Matteo”, con la collaborazione di Federico Bianchi, sia alla mia tesi finale com- prensiva di video e parte scritta; cercando di chiudere con impegno e costanza il mio importante capitolo di vita dedicato allo studio. Come un cerchio che si chiude: un percorso di studi che và dalla scuola all’univer- sità per finire (chissà che non mi apra invece nuove strade di interesse- studio-lavoro!) con un elaborato finale di ricerca sul video e la scuola.