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La scelta dei servizi da inserire all’interno dell’area è suggerita dallo studio del contesto circostante e delle strutture attualmente esistenti giudicate inadeguate alla cittadinanza residente

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Academic year: 2021

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44 2.2 L’ITER PROGETTUALE

Il punto di partenza della proposta progettuale che verrà descritta di seguito è costituito dalle numerose problematiche e dalle considerazioni nate dall’analisi degli interventi di riqualificazione previsti dal Piano Regolatore Generale e dall’inquadramento territoriale, che sono stati ampiamente analizzati nei capitoli precedenti a questo.

Le indicazioni comunali prevedono un miglioramento della qualità urbana, con la creazione di luoghi capaci di costituire identità e coesione sociale con un’attenzione particolare al carattere storico dei luoghi e ad una coordinazione globale che produca un centro abitato dotato di qualità, caratteristica molto importante poiché la qualità della vita è strettamente collegata all’ambiente in cui viviamo.

Ad oggi l’area attorno al lotto preso in esame si presenta come il risultato di interventi successivi non coordinati che hanno portato, negli anni, allo sviluppo di molti edifici residenziali costruiti a distanza ravvicinata e circondati da scarse aree destinate a verde. Come emerso dall’analisi storica fin dalle origini questa zona della città si è distinta per il forte carattere naturalistico, che, a oggi, è rintracciabile solo nei parchi delle ville storiche destinate ad uso pubblico. Per quanto riguarda però gli spazi esterni alle abitazioni, orientati a migliorare la qualità dell’ambiente di vicinato, l’area analizzata presenta delle carenze. Mancano infatti luoghi che favoriscono i rapporti interpersonali e la socializzazione, dove gli adulti, ma soprattutto i bambini possano relazionarsi con i coetanei, imparando a conoscere l’ambiente in cui vivono.

In una società che vede troppo spesso bambini barricati in casa, ipnotizzati davanti alla televisione, oppure affidati a operatori specializzati nelle attività strutturate del consumo formativo, sportivo e di tempo libero, la città si presenta come un luogo ostile, caratterizzato da un’alta presenza di traffico, da divieti imposti dai regolamenti condominiali negli spazi residenziali e dallo sfruttamento di ogni metro quadrato di suolo urbano.

L’intervento che viene proposto in questa tesi si pone l’obiettivo di creare un luogo di aggregazione sociale e un punto di riferimento all’interno del

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quartiere, attraverso la creazione di spazi verdi, l’organizzazione di percorsi pedonali, l’inserimento di servizi e dell’elemento piazza.

La scelta dei servizi da inserire all’interno dell’area è suggerita dallo studio del contesto circostante e delle strutture attualmente esistenti giudicate inadeguate alla cittadinanza residente.

Il quartiere, infatti, presenta elementi sporadici legati al piccolo commercio al dettaglio, per ovviare a questo problema si prevede l’inserimento di piccoli fondi commerciali che svolgono un’importante funzione di servizio per gli abitanti, soprattutto per le persone più anziane, contribuendo a favorire i rapporti di vicinato e aiutando a costruire un’identità per i residenti.

La presenza delle scuole e dei musei nelle immediate vicinanze dell’area ha invece suggerito la progettazione di un centro didattico-interattivo per bambini, una realtà che si propone come strumento di supporto per l’attività scolastica e come luogo di aggregazione, dove i bambini possano crescere sperimentando e sentendosi protagonisti dello spazio messo a loro disposizione, giocando da soli, in compagnia di coetanei o dei loro genitori.

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46 Analizzando la viabilità e i punti di accesso al lotto, e tenendo conto delle indicazioni degli strumenti urbanistici, sono state analizzate varie ipotesi di organizzazione degli spazi.

Nelle schede normative il Comune individua come possibili zone destinate all’edificazione residenziale una striscia di terreno parallela a Via Goito verso la parte nord-ovest e altre zone nella parte sud-ovest, oltre a indicare Via dell’Ambrogiana come un itinerario storico da sottoporre a provvedimenti di moderazione del traffico. In seguito all’analisi delle viabilità che si articola attorno al lotto è stata ipotizzata la concentrazione dei parcheggi nella zona sud-est, dalla quale è facilmente raggiungibile Viale Nazario Sauro, strada che il Piano Regolatore Generale indica come viabilità primaria urbana da riqualificare come asse dei servizi e come linea di forza per il trasporto pubblico.

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Contestualmente allo studio urbanistico dell’area è stata condotta anche la progettazione del centro didattico-interattivo per bambini, che verrà analizzato nel dettaglio nel corso del prossimo capitolo, che, posizionato intenzionalmente al centro del lotto con l’obiettivo di creare un punto di riferimento per lo spazio di aggregazione, costituisce il nodo attorno al quale si sviluppano il verde e la piazza in relazione all’importanza che essi assumono all’interno del progetto.

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48 Il lotto presenta una forma fortemente irregolare che, costituendo un vuoto urbano tra gli edifici residenziali, può essere sfruttata per l’inserimento di un elemento che permetta di ricucire e donare uniformità al quartiere stesso.

Partendo da questo presupposto, e traendo ispirazione dall’esempio di alcuni architetti famosi, è stata studiata una trama regolare e geometrica al fine di unificare la totalità dell’area e contribuire a definire gli elementi che fanno parte del progetto, quali le residenze, la viabilità e i percorsi. In particolare è stata analizzata l’architettura di Peter Eisenman, che organizza il progetto urbano attraverso una serie di griglie e giaciture che derivano da una lettura della città e delle sue stratificazioni. È stata presa in considerazione l’installazione temporanea “Il giardino dei passi perduti”

realizzata all’interno del Museo di Castelvecchio a Verona, che instaura un dialogo tra il vecchio e il nuovo, ma anche tra l’esterno e l’interno, tra l’edificio e il luogo.

Figura. 2.7 La griglia rossa protagonista dell’installazione Il giardino dei passi perduti di Eisenman che si estende anche nelle sale interne del museo

Prendendo quindi ispirazione dall’arte di Eisenman e ponendo al centro dell’attenzione il luogo e le sue stratificazioni, è nata un’idea architettonica di layer, tale processo ha avuto inizio con la definizione di due griglie, che sovrapposte hanno determinato uno spazio fruibile a diversi livelli, permettendo di distinguere gli spazi per i bambini, per gli adulti, per il gioco, per il relax e per il commercio.

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La prima griglia (indicata in figura con il colore verde), nasce dall’individuazione di due elementi importanti del contesto urbano: il giro delle carrozze, posizionato lungo Via dell’Ambrogiana, rilevante da un punto di vista storico, e Piazza Villa Chayes, che costituisce una delle poche aree verdi della zona. La seconda griglia (indicata con il colore blu), è stata sovrapposta alla prima ma leggermente ruotata, ed ha permesso una migliore organizzazione dello spazio.

All’interno di questa trama è stato possibile far emergere gli spazi liberi, i percorsi e i volumi edificati, trovando un dialogo non solo tra i vari elementi presenti, ma anche tra l’interno del centro didattico-interattivo e l’esterno, come vedremo nel capitolo successivo.

Giro delle carrozze

Piazza Villa Chayes

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50 Dalle indicazioni degli strumenti urbanistici, dai dati sulla quantità residenziale da realizzare e dall’utilizzo della griglia, sono state definite le tipologie abitative e la loro distribuzione sul territorio.

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Giunti a questo punto della progettazione si è notato che il progetto così definito risultava troppo rigido, soprattutto nel la divisione degli spazi e delle funzioni. È stato quindi inserito un elemento di collegamento con il preciso scopo di unificare l’area, rendendo l’intervento più armonico.

Prendendo spunto dal progetto di rinnovamento di Tadao Ando per Piccadilly Gardens a Manchester, alle due griglie che creano una maglia regolare e rigida è stato sovrapposto un elemento curvo.

Figura. 2.8 Piccadilly Gardens a Manchester

In seguito all’inserimento di questo elemento curvilineo il verde si espande come un’onda lungo tutto il lotto, creando spazi attrezzati e non destinati a un’utenza variegata mentre la maglia dei percorsi sia stradali che pedonali continua a seguire l’ortogonalità delle griglie.

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52 Dopo aver individuato le varie destinazioni d’uso del suolo, l’attenzione si è concentrata sullo studio del verde e delle sue attrezzature, partita da un’attenta documentazione sui parchi urbani, che ha portato a dividere il lotto in aree diversamente attrezzate a seconda dell’utenza a cui sono rivolte.

Nel capitolo successivo verrà analizzata nello specifico la proposta urbanistica presentata, con il riferimento ai dati di progetto.

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