5. La Copeptina

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5. La Copeptina

5.1. Definizione

La copeptina (CP) è il frammento C-terminale della pre-pro- vasopressina, proormone sintetizzato ed escreto dall’ipotalamo in quantità equimolari alla vasopressina e quindi marker indiretto dell’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

L’interesse nei confronti della copeptina deriva da instabilità e breve emivita della sua molecola progenitrice, caratteristiche che ne rendono difficoltoso l’uso routinario, in primis nella valutazione del bilancio dell’acqua nell’organismo umano.

A tal proposito alcuni studi si sono proposti di dosare questo ormone in un campione di popolazione, valutando differenze a seconda del sesso, dell’età, dello stato di salute dei soggetti in questione e di altri eventuali fattori che ne influenzassero l’andamento.

In vivo è stata dimostrata stabilità della copeptina su campioni di

plasma con EDTA, eparina e citrato per almeno 7 giorni a

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temperatura ambiente e per 14 giorni a 4°C. La copeptina (mediana 4,2 pmol/L; range 0-12,9 pmol/L nella femmina, 0-19,1 pmol/L nel maschio) è risultata dosabile nella quasi totalità dei pazienti in buone condizioni di salute, in assenza di correlazioni con l’età, ma con valori considerevolmente maggiori negli uomini piuttosto che nelle donne. Digiuno, esercizio fisico ed il carico idrico influenzano invece tali dosaggi.

Il dosaggio della copeptina è risultato essere in definitiva una valida alternativa alla misurazione diretta della AVP (r 0,78 e P<0,0001).

Considerato che la AVP risulta elevata in diverse condizioni

morbose quali scompenso cardiaco, infarto miocardico, polmoniti

severe, shock settico o comunque in situazioni di elevato stress

endogeno, questa sua diretta correlazione con la copeptina ha

conseguentemente incrementato l’interesse nei confronti di

questa nuova molecola.