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Academic year: 2021

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CONCLUSIONI

Nei prossimi anni l’Unione Europea punterà moltissimo sull’economia digitale mettendo al centro della propria Agenda Digitale la diffusione del Cloud Computing attraverso l’armonizzazione dell’ Offerta Cloud, lo sviluppo di Partnership tra Pubblico e Privato e la promozione dei servizi.

Riporto la notizia poiché genesi di questo lavoro di tesi; da questa politica europea dipenderà anche la gestione di un settore fortemente macchinoso e ancora minacciato dalle nuove tecnologie: il cinema, per l'appunto.

Per questa ragione si è scelto di approfonidre lo stato critico del mondo della produzione cinematografica attraverso gli elementi che ne determinano la crisi economica: la continua minaccia televisiva, il fenomeno home video, internet e molti altri ancora.

Con questo studio si è voluto, pertanto, fare luce sulle modalità con cui la crisi cinematografica interessa durettamente gli operatori del settore, professionisti e aziende, non solo in senso empirico ma seguendo un approfondimento pragmatico circa le nuove tendenze tecnologiche e il contributo che esse rappresentano per il miglioramento di un sistema produttivo.

Le numerose risorse tecnologiche (telefonia, cloud service, internet mobile, modalità tablet, ecc...), oggi parte integrante del lavoro di produzione cinematografica, inducono il settore ad una oramai inevitabile "conversione totalizzante" al digitale.

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L’evoluzione rappresenta un aspetto fondamentale della nostra esistenza.

Tendiamo ad un continuo miglioramento di noi stessi ma anche di ciò che ci circonda, tanto da considerare tutto ciò che non evolve come un qualcosa privo di vita. Gli studi e i trattati sul rapporto 'cinema- innovazione', molto spesso, si soffermano solo su alcuni elementi strettamente tecnici quali il sonoro, il colore, la computer grafica, ecc ...

Invenzioni queste che hanno indubbiamente contribuito, nel corso del tempo, al miglioramento del sistema produttivo, accrescendo l'attrattiva agli occhi del pubblico, di generazione in generazione, sempre più esigente, ma che cedono il posto a nuovi strumenti integrati e trasversali.

Nella presente trattazione, infatti, si è cercato di evidenziare il ruolo, ulteriore e necessario allo sviluppo di un'intera macchina, che le nuove tecnologie digitali rappresentano sulla reale portata economica e sui benefici del fenomeno.

Potremmo dire infatti, alla luce di quanto analizzato, che l'innovazione tecnologica è sul punto di far entrare l'umanità in una nuova era. Di fatto siamo testimoni di un cambiamento che dal tutto si ramifica; mai nella storia le scoperte scientifiche hanno dato luogo ad applicazioni tecniche così rapide che hanno modificato radicalmente le abitudini e gli equilibri professionali. L'esplosione informatica applicata nell'industria conduce a una multimedialità crescente delle operazioni e dei sevizi burocratici, figurando, potremmo dire, come il nuovo "sistema nervoso delle società contemporanee". Questi supporti, adeguatamente integrati alle operazioni di sistema esecutivo cinematografico, si traducono nella diversificazione della produzione, nel miglioramento della qualità, nella miglior utilizzazione delle risorse e nel perfezionamento dei metodi di gestione. In altre parole nell'incremento della produttività.

Fatta luce, inoltre, sulla dicotomia che riguarda l'espressione "digitale", quindi la differenza tra ciò che è prodotto con strumenti digitali e ciò che

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è prodotto su supporti digitali, si sono dunque potute approfondire le singole fasi che compongono la realizzazione di un film e che godono oggi dell'apporto di queste nuove tendenze tecnologiche.

Quindi alla digitalizzazione totalizzante del cinema si è affiancato il tema delicato di una incapacità di adattare le nuove risorse ai vecchi stilemi produttivi. Confrontando costantemente le teorie con l'esperienza riportata del film documentario La Memoria degli Ulitmi (regia di Samuele Rossi, 2013 EchiVisivi produzione cinematografica Srl) si è potuto comprendere il processo tecnico che induce ad una crescita esponenziale delle potenzialità gestionali e creative che interessano le produzioni indipententi.

E quali sono questi nuovi strumenti? Si è parlato di wetransfer, google drive, passando per drop box fino all'analisi di whatsapp messanger;

parliamo di Cloud Computing, ossia un insieme di tecnologie che permettono, sotto forma di un servizio offerto da un Internet Service Provider al cliente, di memorizzare, archiviare ed elaborare dati grazie all'utilizzo delle risorse hardware e software distribuite e catalogate virtualmente in Rete. Risultato? Il Cloud Computing cambia radicalmente gli strumenti a supporto del business; la sua affermazione, nei prossimi anni, è pressoché scontata. E ciò rappresenta un passaggio storico a cui tutti gli operatori del settore ed i principali responsabili dei processi esecutivi sono chiamati a rispondere.

Possiamo dire che oggi l'influenza della tecnologia sulla produzione cinematografica, risulta essere -oggettivamente- un elemento atto al miglioramento degli strumenti professionali e ad una gestione più vantaggiosa delle operazioni tecnico-amministrative. Di conseguenza attraverso questo trattamento è stato possibile individuare i vantaggi che le innovazioni digitali hanno apportato al processo produttivo di una

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qualsivoglia opera filmica, analizzando gli strumenti e i processi economico-artistici già consolidati (e oggetti di grandi interrogativi) e le nuove formule ancora in via di sperimentazione. Si è accennato, opportunamente , ad un fondamenti del nuovo cinema, poiché, stabilita la connessione imprescindibile tra l'idea e la sua produzione esecutiva, urge ripensare ai modelli produttivi e alla loro accessibilità.

Non è emersa, proseguendo, esclusivamente la problematica di natura tecnica (come integrare i nuovi strumenti ai modelli produttivi), ma anche quella legata alla nuova frontiera dei supporti digitali al servizio del Cinema in virtù di un radicale abbattimento dei costi e ripensamento del processing project. Questo perché, dato lo stato delle cose, oggi, l'intera macchina produttiva auspica ad una ripresa dell’industria cinematografica attraverso i nuovi strumenti digitali.

Nella seconda parte della tesi, muovendo dai modelli professionali e dalle interazioni necessarie allo sviluppo di un porgetto filmico, si è partiti da un interrogativo: è forse vero che la rivoluzione informatica sta creando un nuovo modello di business cui sono chiamate direttamente a rispondere e interagire le produzioni indipendenti che per loro natura sono costrette a fronteggiare problematiche di carattere economico? Per aver ignorato questo cambiamento in itinere, nel mondo cinematografico, molti progetti di sviluppo sono falliti.

Esiste indubbiamente una dialettica stretta fra cultura e tecnologia che ci porta a dire quanto questo sia lo scenario adatto affinché i piccoli pesci possano navigare -con tenacia e consapevolezza- nel grande mare, forti di nuovi e potenti strumenti e e induttori di un radicale cambio di rotta.

Creativity vs Financing, questa la formula che sintetizza la problematica e che nella sua dicotomia mostra la soluzione.

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Il contesto digitale è lo spazio aperto che fornisce un ampio margine di manovra per agire, consapevoli che stabilire un piano d'azione articolato per lo staff, creare figure ad hoc e tracciare una road map, permetterebbe un avanzamento ed un margine di correzione di tutti quei processi atti al migliormento del proprio business cinematografico.

Golia, un gigante, pieno di armi e di cattive intenzioni, fu scelto dai filistei per sfidare il popolo ebraico: era il loro guerriero più forte, armato fino ai denti. A sfidarlo si fece avanti un pastore piccolo, apparentemente fragile e disarmato. Tutti i bookmaker della zona avevano scommesso, senza dubbi. Trasformare una minaccia (quella digitale) in una risorsa:

questo è il passo necessario affinché il mito di Davide possa compiersi e l'universo cinematografico potersi affidare a impavidi disposti a combattere contro Golia.

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