PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO 100% SUAP
Parametro 2.7
Interoperabilità tra Front End e Back End
I presenti materiali sono stati
predisposti a cura di InfoCamere
Indice
I vantaggi dell’interoperabilità
Interoperabilità con Back-Office comunali – Soluzioni operative Soluzione 1 - Interoperabilità via PEC e utilizzo piattaforma camerale Soluzione 2 - Interoperabilità via WebService con protocollazione interna Soluzione 3 – Interoperabilità via WebService con protocollazione esterna
Soluzione 4 - Interoperabilità tramite ‘Scrivania a Servizi’ con protocollazione esterna Struttura della pratica SUAP – Specifiche tecniche e di formato – La normativa vigente Struttura della pratica SUAP – Specifiche tecniche e di formato – La composizione 1
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I vantaggi dell’interoperabilità 1
1. Consolidamento front office nazionale
Perseguendo l’obiettivo dell’interoperabilità con un numero sempre maggiore di piattaforme di back office, il sistema di front office messo a disposizione dal Sistema Camerale diventa il punto di riferimento per imprenditori o intermediari che usufruiscono di un’interfaccia standard per la presentazione di procedimenti SUAP.
2. Compliance normativa continua
Tutte le evoluzioni normative sono presidiate dal Sistema Camerale che procede, secondo il proprio ruolo istituzionale, ad analizzarle, implementarle e a «inoltrarle» ai sistemi di back-office integrati comunicando esclusivamente i dettagli tecnici di
adeguamento indispensabili.3. Arricchimento funzionale back office comunale
L’interoperabilità di informazioni strutturate, normate e validate favorisce la specializzazione degli applicativi di back office che
possono sfruttarle per un arricchimento funzionale dei sistemi.
Interoperabilità via PEC, con protocollazione interna
Interoperabilità via WebService, con protocollazione interna
Interoperabilità via WebService, con protocollazione esterna
Interoperabilità tramite ‘Scrivania a Servizi’, con protocollazione esterna
Interoperabilità con Back-Office comunali – Soluzioni operative
2
3 Soluzione 1
Interoperabilità via PEC e utilizzo piattaforma camerale
1) L’utente o impresa accede alla piattaforma di Front-Office e presenta la propria istanza 2) La Scrivania Suap recepisce la pratica, a cui assegna protocollo interno
3) Da quel momento, la pratica è «lavorabile» in Scrivania ed è possibile l’inoltro per competenza agli enti terzi ed al gestionale di Back-Office mediante PEC
Gestionale di Backoffice
canali
4 Soluzione 2
Interoperabilità via WebService con protocollazione interna
1) L’utente o impresa accede alla piattaforma di Front-Office e presenta la propria istanza 2) La Scrivania Suap recepisce la pratica, a cui assegna protocollo interno
3) Da quel momento, la pratica è «lavorabile» in Scrivania ed è possibile l’inoltro per competenza agli enti terzi ed al gestionale di Back-Office via webservice
Front-Office SUAP
Area protetta dal sistema di autenticazione
Scrivania SUAP
Generazione Pratica
DB Gestionale di
Backoffice Protocollazione
Utenti e Imprese
connessioni
interne esistenti esterne esistenti
Sistema Comunale
5 Soluzione 3
Interoperabilità via WebService con protocollazione esterna
1) L’utente o impresa accede alla piattaforma di Front-Office e presenta la propria istanza 2) La Scrivania Suap recepisce la pratica, a cui assegna il protocollo restituito dal sistema esterno
3) Da quel momento, la pratica è «lavorabile» in Scrivania ed è possibile l’inoltro per competenza agli enti terzi ed al gestionale di Back-Office via webservice (con o senza PDD)
Front-Office SUAP
Area protetta dal sistema di autenticazione
Scrivania SUAP
Generazione Pratica
DB
Gestionale di Backoffice
Utenti e Imprese
Protocollo canali
web services
via browser connessioni
interne esistenti esterne esistenti porta di dominio
Sistema Comunale
Gestionale di Backoffice
6 Soluzione 4
Interoperabilità tramite ‘Scrivania a Servizi’ con protocollazione esterna
1) L’utente o impresa accede alla piattaforma di Front-Office e presenta la propria istanza 2) La Scrivania Suap recepisce la pratica
3) La Scrivania Suap trasmette la pratica al gestionale di Back-Office che provvede alla protocollazione
4) Da quel momento, la pratica è «lavorabile» direttamente sul gestionale di Back-Office mediante la Scrivania a Servizi
canali
web services via browser
7 Struttura della pratica SUAP
Specifiche tecniche e di formato – La normativa vigente
Ai sensi dell'art. 4, comma 7, il regolamento prevede che le istanze verso lo sportello SUAP siano telematiche.
Nel presente articolo si definiscono le regole tecniche per la formazione di tali istanze, indicate con il termine di pratiche telematiche SUAP o semplicemente pratiche SUAP.
Art. 5 dell’Allegato Tecnico (Domande telematiche al SUAP) DPR 160/2010
Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività
produttive, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
8 Struttura della pratica SUAP
Specifiche tecniche e di formato – La composizione
1 modello-riepilogo (obbligatorio)
file informatico in formato xml con nome:
“<codice-pratica>.SUAP.xml”
1 distinta-del-modello-riepilogo (obbligatorio)
documento in formato PDF/A o altro formato indicato dal gruppo tecnico, con firma digitale:
“<codice-pratica>.SUAP.PDF.P7M” *
Eventuali allegati firmati: “<codice-pratica>.<NNN numero progressivo nella pratica>.PDF.P7M”* 1..n modello-attività
file informatico in formato xml con nome:
“<codice-pratica>.NNN.MDA.xml”
dove NNN è un progressivo numerico che serve a individuare univocamente ciascun file MDA.xml
1..n distinta-del-modello-attività
(obbligatorio), documento in formato PDF/A con firma digitale:
“<codice-pratica>.NNN.MDA.PDF.P7M”
dove NNN è un progressivo numerico che serve a individuare univocamente ciascun file
MDA.PDF.P7M *
* Qualora il file fosse firmato con la cosiddetta firma PDF, il nome sarebbe il seguente “<codice- pratica>……PDF” non essendo previsto per tali file l’estensione .P7M