DEL CHOLÈRA
INDICO
ESPOSIZIONE DE'
SINTOMI E BREVI CENNI PER...
Giovanni Francesco De Provenzale
m
DigiiEflcfbyGoogk
CHOLÈRA INDICO
FEK ISTRUZIONE DBL FOFOLO
GIOVANNI FRANCESCO DR FROVENZAIX
IiBnOBS OKOBARtaDI HXDICIIIXTIOBIOO-I^TiaA, (MIMIOA RBI.I.*imKni*LB B
BBAU
VnTTIBinA DIrifAJlOOIOCOBBIIMDOBSTX DBtLB tHFBBIAU X«BAUachaobhibdb*sBOBoonudivijib«sb, .IH¥im»A,m
ooBTovA; obli,'italiav*insona»
,I.BTTBBB,BD ASTI, X DIAI.TBB MCIBTA.'ESPOSIZIONE
DE' SINTOMI
BOLOGNA
«ELIA «nOCUAm JUBOQU
DigilizetìbyCoOgle
INTRODUZIONE
mi
eraìffiòto ilGholira ìaSin quando
cimineida
parlarsenefra
noieoa falche
sollecitudine e ricercamento*Sa- ranno ben pUi
di cìnqiumesi dacché con
varjamfei rnVoccone
di tenera*j^i^o^,
SfWfidi
unanime
sentimentoms hanno,
ia- eoraggiatoa
pubblicarelecosea me
note intornoa
questomorbo
distruggitore.Ma.
iolontano
per
indolea
renderedi ragionpubblica
limiei tenidInfiori,ho
serbato sinoad ora
silenzio.E eomecchà venutomi
alle TnofUtoltrealcune
altreMenarla,
ut^.Optà"scolo
stampato
inMùdena da G.
VìaceniU eCompagno
Fase,t,"ed abbia
teibensì tro- vatemolteutili nozioni,ina rispettoalla seriedé
Sintomi delmorbo
indiscorsomi
siasembrato alcun poco mancante; ho
perciò deliberiìtodirompere
quelsilenzio all'unico4
intendimento di
non
rimanereinutilea
mìei similie difar
conoscerea
chinon
èMe^
dico
t
interaseriedeisintomicheprecedono questa malattìa
eV accompagnano
nelsuo
corso.
È
statoquindimio
pensierodiattenermiad.
u4a.forma
didirepiana
'esemplice,dichiarando
bene checofiquestomio
breve scrittonon
intendo recare offesaa
nessuno^menà poi
d-tfarla 4»
censoreima, solamente àA.fiantrppo,
pnerquanto
.ì(irip^ suo
onw
di giovareiàV^Umanità seam animo di menomare
l'estimazionedovuta a qu^
dottiMedicifche
hanno
indirizzatole ricer-che
ioroallacmossenza
diquestamaiat-
Pertanto
i:s'tìatonùche.sitrovanodescrittiaeU'mmdetto
Opusoolatwrowo. da
/«•itoftarote.
cont^segnbti
C9tt4ae
virgole,ai•fuùli-faccio precedere la necessaria distin^
«inwv A.
questi,séguiranaoquelli t cheho
oedàtof.obbliatie £he per V
e^perienga ibo^^ui^
. •. -l^-
Cùgniziotti necessarie
a premetttrn a lume
delPopolo.
Li
Medicide*tempi andati parlarono àt dua sfteoiedi Cbolèra (i):Non T
ebberoper ooata-£ioie{a)te
r
anooUamarooo Umido
,a1*altro Secco.Fttrumidoìnteaeroqnaado con lonimo im- petoe violenza, tantoperboooa,quantoperl'ino Tengono emeiselordide materie bilioiaeoagn-
vità di sintomi(3).Peraeooo* allorché tanto anpo- riormente,ohe infèrìonnents aiapieganooopioù flaticonviolenzae(jnaù aansa interrnzzions.
Avvertironopoigli«otìolùnadeunii apie^ud ilCholèraseccoperlopià eoggetU d'ambidna ìleaaiattacoaUaagraTe ipocondrìaiienelladon- netravagliatedaUt«rismofraoB.
L*
uno
el'altro di ^piMtiGholèran moo
1901.-(i)Galenoritienacba m1« denomlnaiìon* deiwìa da- notì laDaturadìqaMia morbo,cioè,chediiU'inrermoli emettODOcollèricheobiliotoeTaruiuonitantouperìor»
mante,quantoinferiorniBnto,».Meth.a.Lib. 7.
C
(a)Hippocrate,Tialliuno,Foterio,Amato Lniiuno, Panoaroli,GioranniCollo,Tnlplo,Thimai,Zaento Lnai- tano,Braiarola,Hear Enrioo,Foreaii>Giavanni Michala Fehrt Hannemaiit adaltri.
, (3) Cala,libi4*C»p.xt.eoil
v
aiuìma=
biliaanpnt iiifnq[iwarampit primniaaqaaaainùli**daindautin ea.
noena caro lotaetn vidanr^ intecdunalba, RonniiBiqnaDt aisnitvai «arif•
6
fre OBserrati inEuropa,eqaantoall'umido Wil- iatoriporuiloaao diano maliguo epidenùoa(i)
.
Riverio di altro assai fieroj cheohìam&peatìlm- ùale(a).Sydenhamio paradi na'epidemiooohe dominòinLondranel1669(ì);
ma
in tutti questi oasiledejezioai divomitoe seoessosìaonosempre osservate bìlldse'anzi con elisione dibile—
,
laddove nelCholèiaìndioo di rado visitrova bi- lee in poohiraìma craantìtàquandosìpresenta
.
' Stabil&on'cipatéj^i
Wemà
mediciantiohtunadi- stinzionifra ilCholèraMorbus, e VIpercatarti^
'ossiavomito esecessocopioso di mistematerie 'allebiliose,avata riflessione alladiversitàdelle 'prodnttrìoi cagioni
=
potenzenocive=:dell*una edell'altradìqueste infermità.Insegnaronopro- Irenire l'ìperoatarsi—
Hypercatarsis=:speoialmen- tedalla gliiottonerìa=
abingluvie=
odall'abu-so di drastìoì
=
purgantiforti—
in soggetti il 'caisistemanervososiamoltoeoitabile.' Serva questadottrina da
sommi
Medici edo- enìdella fedecomune
a noitramandata dicon- forto d'ognunonelcaso, oheper avventareun
'(|ua1cheCholèra oIpercatarsi insorgesse fra noi ondenonabbia a spaventarsifuor diragione so- spettando d'invasione dello stranieromorboìotor*
"noal
^ale
patioa tenere proposito.<i)InPhar.Ration.Tohi.-S.3.pag. 119.
fa)Obnr. Horb.lefrtqnantintB
M.
Opp.Lngd. Batav.1764.daCholfiraìiotha-vm«eil Tr.Observ.diMorb. Aoni* caob4<C.a<ji.aSg. ,
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Del Ckoléra
Indico^ e brevi cenni da>notarsi
prima
dipassare alla Sintomatólogia.
IlCholèraladtoo coDOMnntosìda molti anni a qassta patteè
morbo
oontagioio,ilqualenoarì<spetta età,eeBSOjo condizione, esioomanioaanolis aqnalohedistanzadell*individuoinfettoalsano
.
£
causato dann contagiojui generisnonanoora bennoto.Intornoadessohoioperò fatta alcune riflessioni»leqnali se qui voleisi esporretroppomi
allontanerei dal propostomiassanto Osservo inoltreobe qaeitocontagiomedesimovaria digra- dì» essendoilanoeffetto relativo,chea^sce pì&o
tneoosollecitamente innnaPopolazionedinnt data lodalità a preferenza di nn' altra; cosìda in- dividuo ad individao,percuiè più omeno
fn- tale.Ciòè incontrastabilepercbè comprovatodal-'r
en)erienza.
Ne'miei viaggibo potato convìncermi obe qne^
stocontagiolasciatnooieindelebiliàinnaparti- colareaffinitàaqueiTÌseeri dicui or ora terrb parola>
come
1*hannotattì lìcontagi a certe parti delcorpoamano
ovespeoialmente ngìsoono conpiùimperoeconefiettidiversi.Attacca esso prìnoipalmenteconterribileferocial'esofago, lo stomaco, ilpiloro,1*intestino duodenoildutto ooldooo, 1*intestino-digitino e-il fegato. Dello tatodi questi visceri (come
di altre parti dopo morte)ns tonò aggiustato dieoor»)allórohè ini.8
em
io aocoDoìo d*avens
• fare 1*eipoiiit»- ne(i).
A
prefenireifnnntiefiettidalmorbo dioai sì tratu».èdimestìeiiattendere«ocantaiiKato bIUieriedeiaìntomicbane precedono,ilsnoiTol- gimentoondeporvicon efficaoiailnecemrio
ri- paro;primario scopo al gnaledebbonononaolo teadere lemediche cure,ma
qaells ancoradi ogninno.Diqaeiti eeenimi tonoìoteto oconparmi per 'ort > eoib airiateodimentoohe ancora ohinoa èmedicopoiaa essere digioTamentoalinonmiia qoandovi tiieootrìquellepettnrbuionìdella
qiuH paHo
aldìmoatiamento.
'Prima peròdi entrarein taledetenzione,aìamì lecitonotareleseguenti treooie alume sempre maggioredelPopolo.
l'rimoIche conmoltacautelanonaologìk il
Uedieof
ma
bensìgliassistenti e rinfermom»-
desìmoaidebbonocondurreiallonbècompa
rilo— o nigUeramenU
,poiobà questomorboeonsem
tan- te volteun
periodo nel quale anooedonoesacer- basìoni.Secondo» ohe anobedopolacouTalesoensa, la qualeòlunga»è duopocondursicon moltoac- corgimento,essendofacilelareoìdiTailaqnalei poi irreparalnleeinbrevetempocessalavita
.
Tersoiohenonin tutti soggetti*liqualiTen- gono daqaeata malattìaaorpren
n
otierva,prima checestilaTjt»«eom^tti
1*intera aerie do^gaentinntomi.
(t)
K
potagnlrfcfon» eonaltriFatdoelfÌlprotMta la*3.°
Segni
cheprecedono
losvolgimeTito del<
Cholèra
Indico notatineW Opuscolo
Fascic,i.odi cui diediun cenno
néU' introdai^me
,
M
Debolezsa,tremore abbtttimenfodellemetn- M brs,dolore dicapo,Tcrtìginì* sopore, prìra-„ziooe dì appetito,ìnqaìetudine>affaDoo,ve- 3,glit>palpitaxione dionore,lenuxioneoppreiii- jpTBallo«uolnoolodel ottore» moleiti altMiutiTt
0
di freddoeeildooon«odori freddi.Segiùobbiìati inquesta ttetsaprecedeiaa*
Sensodi piooolepODtareallagola,agi*ipocon- dri, tensioniallemani acoompagoataaloane volte daalteroatirooalonallapiaau delle
medeume
*•dalle Tolte oosttnte;nauseatalvoltadi«10111100*
nn
certo lenio Dell*imoTeatrocome
senooai aentisae gonfio d* aria; distensione agi*ipocondri percui grave addiviene larespirazione. Avvici- nandosi lo avolgìmento delmorbo*le orinesifanno^•oaiseioaiaopprimono;,simanifesta alletempia
nn
senso distrincioientooome
sefiisaero forte- mente«BDptesK
da unamano:
HpcaTfamenn
sn- doretfoallafronteom paMagpe»
oriTìdo di frsd- doiM
ipolsiù
mostiano nvqaentie
dori.Seguono
lisegnidescrittinell'Opuscolo, iquali indicanoV imminente
comparsa
delMorbo.
góAll'iifeliotempo o snitito dopo,
anco nn
f)oontinnoborborigmo (rumore)nelbaasoventi-e
„ CODgonfiezza delmedeHìmo;nausea,forteatrÌQ-
^gimento
allefauoi,sensazioDe di sazietàe pìe-„
nezza diatomaco.Beapresto sviluppasiilCito- j,lèrastesso,chesimaoireita dietrovarie com-y,pletescariofaealvinecon abbondanteperdìudi
„
fluidiacquOBO-sierosicagionando braoiore all'anO)„
edietroilvomitodiaimilimaterieperlo più^
inodoreesenzasapore, bianchiccie>miste a jomateria glutinosa globosa.Non
siravvisa quasi, y,maibile,opochissimas0àtto.Ilrespiroaiag-„gravasemprepiù neltempo stesso, edè
ao
„ compagnatoda gravi affanni, daoppressione e
„
dasensazione distringimentoallaregione del„
cuore,e frequentiedinterrottisospiritengono3,dietro.Alterano nel basso ventre-ìdolori-eil gfbraciere:cresceiltenesmo ela.vomìtnriBÌons», 3Bleorinerimanifeitanosoane»o Bonodel tatto
Segnifihhliati inquestoprimo ftat»
dellamalattia
'4«m
iiamteóa
ol»pjrt^tuaeulanonme
OlgllizBctbyGoogle
preDdelaform»didolora laninaante. rogione
•uperiora del fegatotìmoatra dolente•,deopi oonToliiTÌsimauifeitanoalladitadelb Att^«T piedit mioaooia dieaaarìuìone
—
teàrtìttdSwA—
airino.
5."
Seguono
i.«egsJiWWStti «dt Ópmcolo
che iniicanoV aumento madore
del
morbo.
_ Ineitioenilile È la jets,»ivi»imoèildMiasnii _ diBCqaafreddaonde ammerzarein qaalohe
modo
ZV
iniopportaljile arsura,chemanifeatasiallatau-"
oieInnsol'esofago. L'impietndino ginnge in _ brevea gradoule da non permetterealiinler- _
mo
ninnmomento
tranquillo nellamedesimapo-"
siaione.Laboccasifasecca,laImpna
Imda,
"
bianca, balbnzieote.ToatoloeatromiU oomin-
"
ciano a divenir freddeida primasimamlestano
-^-Aoloàaonti,poisnooedonoconvulsioni e spa- , amifortissimi particolarmente sjle
diU
delloma- S ni
edei piedi od ali» sure dolto.gami».che aiettendonoposciaalventre,ailombi ed ali»J>Tnin«ìijiÌBrioTe del torace. ., .ims»
^lol.n*rin.Alib'«Ua^eUk.!«I
A'n tm
iu m HV
Signi oMIiofiiit«iieite
lUU A amatM
.
rnilenniinnli rineeUe un «rto prurito« fillibdoue
andE
elle&<lo>tteewt*
<><,>angni- Ai««mnun
loaee.U Umu
oh»si rucontracoperta dino*appanaturabianoaRtn, nondirado presentaparealcunescrepulature atre
=
fitsura con fondonero=.
Ildolore poiohesorprende nelleeore=: polpedellegambe=
nonsolo io oerti incontri palesalaEpaitìoacontrazione,àgonfiexa netmnscoligemelK=
miueoli dellapolpadallagambe =
;ma
beoancfaeinduce1*infermo con- trarrelegambe
oredeodotrovarae rittoro.6:
Segni susseguentidescrittinell'Opuscolo, i guatianruùtcHino la
noa
lontana
mòrte,
-in<aìlj '.'
„
Debolen &
ilpolso e talvoltaappenajwtoèt?„tibtle;gliocchiaodirengonorossi, ritreì,imqio-'
„bili,incavati nelle orbite,esonoràrcondatida
„strìscialivida. Ilvolto del paziente diventasmno-
0
to, edunadebolezza o sposatezza ognor ore-„
icente aannucialanusiimatristeazaerimmir
^ Dentemortale agonìa.
Qnando
ilbcÌTÌdo:della a'«aperfioiedelcorpoprogrediscefinollillami-
^
dezza, che vapropagandolialla fossetta-;dello„stomacoedalialingna,saocedonosudori fredr
„ di,rugosasifalapelle delle ditatanto delle
„ mani,che dei piedi; improvvisamenie cessano
^idolori edimotispasmodici e convulsivi ìo- dnoono ad unostato dipanliU,'eqnaadi^final- finente,ailegi^- di 'an'
appalta
mgBwàinftp*»^nwoede
1*abolÌBooè itakoA- s ÌMU
Ma*--Dlgitiz«tbyGoOgle
mina
eripnienuco
mi» •Il l'nid»imciibi»,solVoltoo10110«•tnDutl;«lloi»limotto o
Segni obbUati in questo ultimottadio dell' infermità.
Oltre gli
ennmti
legniforieridell'immìnento morte,lonod>oooliderarsipor eneoiegnenti.Lo
«utodella iàooìarngouj lelabbraImM
, legengive loolorate,identicome
impaiutid
o- moreviaoido rnginoRO,illividumeelleunghie»il singultojlamancanza di forao evomitare ea dimettere' le evaouazioui per1'ano e»muoTeni
pellotto;ilviviaiimo',ami
atrooo dolorealloacro- bioolo delcoore con aenaanonecome
ae vi tolse piantatounchiodo.Un
aenao di dolorealla volte coniapondo«1 dot*)nonaolocimaloultimover- tebre deltoraoe, ohe aovventemenioai estende«oraall'intn fta le loapolo
=
tralespalle=
le-coelide ladifonouepoatotioredell'eaofagoie1
m-
oesiantetremoredel labbro inferiore.
AH
appariredi qaeati. tintomiirtotaiti,poohi momenlt
nmanjo-
nodi vita,laqwlo HO»
lai»tritemm
«ottom
oolpo di tetano 1"I. r- i.
„(a) All'infermo MpraTian»unaapainiodlca
n^iea*
par«Um <^«i
ilcorpo«arò, oil'capolotoa'ioanrvaaU ribJafiBS«i(faWÌMlmi-Oief
apjdla»daiiMo.dlS?^«&i«5» IlitSuaKi MMielf
I»Illlioi|ali,M>,eai
]anMimÉhrta6oeo~
«4.k>u\!) <i^\^'-=^ «Joui4
7'" -^0, -
.
SP£;RANZE pi GUARIGIONE.
Segni
descrìttineW
avvertitoOpuscolo
.„ Se primadelle spasmodìofaeooDTuIaiont
"sjvengono emesseo perboooa,o perseceuo m»-
„
teriebiliosealleacqaose e flaide aooiate,efOP
nonlìaumentailfreddoalleinembia.i>°èitacim^
i^A^bilelaguarigione. i 5 ^'!ì\ì-,-^ììI^Segni ohhliati chedannofidaeté^i^ìi»'.i^'i diguarigione. ' I^'Joloftid
' Cosìpuresel'ìofermocon moltoardóredimaC- te leilrme,se le-stèèia 'SOtlogiallastre, ae laou-
^
fi-ttoVa^tiì6il)iaa dtftìtopoitaalsudore; »e HibinnìBòèlasmaoìanelletnembra,ssinGnesno- cedel'universalesudore eprendel'infermoun
placidosonno:allorasicheilMedicoeoa qualche fondamentopuòsperare della viteria; giacobè.quftf stomorbosìrisolveperurina,operBudflref,:.o jter qnalobapia|;aartifìoialechesiapraall'infer-mo
nelle ìiueriorìestremità.Non
deapoi re- oate fiduciae lusingaladoratadì questomale oltre le48 ore,come
datalunosipretende, per la ragìoueavvertita delperiodo-ohetalvolta con- ervft di esacerbazione.Meno
pericolosoèpoi,.ÌICbolèra iadipD,.Beallo letobtmlodaloupre fusettadelio itogìaeonon n
ttaano qaalìi gièmi ntoleiUe .she Ii9>asoen«.nate
=
Mentodiefàodo=
e-mA U
«aiùipoii-DigiliiedbyCo
]5
dente dolore circaleultimeTertehredeltorioe:
ete1*iofennononleotegrave itrinnineotoagi' i- pooondri=:
^ncAi
namaiìdIiù aiaoorge tremoresilabro inreiiore.Eccomigìantoallameta che
mi
era prefiiio»eeme
unadellaprÌDcipalicose delle qaaliè pro- ficuoassai alPopolo essere istruttoperlaragione ooeimatadaprima.Non
oso eutrareneidivisa- mentifpettantialmetodocnrativo, ilqualeperi nonpnò,
nòdehb* essere eguale iotattigli indi- vidui.Osservosoltaoto,che sebbenesieno eccel- lentie vantaggiasili metodipreservativi eca- ntivipropostiepitbblioatìsin*oradavalentiMe-
dia;nonsonoessiperò estensivi epossibiliapor-"liin nsointutte le classidelPopolo di ano StatoedanchedinnaProvincia
.
Pertanto, secon miaventuravedròbeneaccolti qaestimieipochi cennij
mi
fktò allora coraggiodi esporrequanto repatoabenedell*umanità,siain- tornoalMetododipreservaueoeooniet quello di onrapossibileadefiettnarùda obianqne ed ovnn- qua convantaggio acon economiajmireprinoi- iacui tenderdeenontantolapradenzadel vernofquantolozelo de*Medicifilantropi.
Iddiocisalvituttida tanta
umana
calamità1.. .CHOLÈRA INDICO
ISTRUZIONI AL POPOLO
•m» nuBBETisn
dali^contaoiou anmon
CHE a
PATERTAGIOVANNI FRANCESCO DE PROVENZALE
ZKVTTOIIBIH FILO)OrTA>kliniCtHÀE CHIRURGIA;
X CHIHIGA RELL'lniFinCALB C SCALEURIVEBIITA' DIritA;tOCIOCOAHUPOtlDEHTIDELLE IMPEBIALI X MALIACOADKKIBDS'OIOBOOFILIDIT1I«»U, DI >»TOIA,SIOOBIOHA;DIUi'HALIAVADI
HUBW,
UnXXBX,KO ARTI» K SI AliTM tOCUTA'Fasqicol»
17.BOLOGNA
KELLA (irOClAPU1IAUI8U lUt.
«7
INTRODUZIONE
FattOTme Quiprofici-
D.Ang. Ep.
Era
necessarioche fossero inprima dalPopolo Konosciutiisintomi tuttijcheprecedonolotviu^
po
del Cholèra ludiooj e cheaccompagnanoiltuo cono,perchèeipotesse megliomutare
l'impor- tanzadeldiffendersidaglieffettidell*ÌDrauoO*oontagìoia cheproduce
,
Perlochiiohoreso dipubblica ragiona
V
e- àtesaseriedei dettisintomi,laqualeda
altrii stata inpartedescrittae inparte passatalotto silenzio,A
ciònonson io già stato indottodall'idea di spaventareilPopolo medesimo;ma
soltantodallabrama
d"istruirlo eragionevolmente piegarload
«bbedireai medici precetti,ancorché, perl'ap' perente propriafisica sHuaùone, ataluno sem^
trassestrano dover far uso di quello di cui,al- l'opinarsua,stimanonaver bisogno.
Dovreiora dimostrarecomeilcooUgio,chege- nera ilGliolèraIndico neicaldissimiClimi, ivi
dt^a
agire nel corpoumano
contanta Jerocia(i)"(0 NéUt «Ode
n^và
inhmìsàmomm/o»
«noipossaegualmente,trasportatoche Mia in altré diversetopografiche situazioni,abbenchè in queste sia statagrandelamortalità,
Converebbepureche deisiaconoscereperquali ragionidi fatto debbano insorgere nelcorso di questaterribileinfermità tantiesìstranisintomi
da me
e.'posti.Sarebbepur duopotenerparaladeglieffettiche realmentepuò produrrequestacontagio nel corpo
umano;
effettida nonconfondersicon altririsut^tamentichesisonoosservatisind'oranellepra' ticateAulopsie=rSezionidei cadaveri
—
Ommettoperò di ragionare di tutte queste cose, abbenchèlo avessiprimaideato, unicamenteper assecondare la bramaaltrui,quellacioè diafi frettare alpopola, per cuiscrivo, lacogniaioné dèi
modo
di preservazioneecura dìuntantomataàNon
pertantomièduopopremettere alcune coroa
maggioreistruzionedelPopolomedesvna,printai dientrare nelladettamateriafla qualilom
l»teguenti
torotu' qualiilmorbosisviluppa>eanetivedrànel
Mn»
.
jFaseieolo.
Inaltra topografiche iiluazioniilmorbo dà anchspiù or»
divitaetempo maggioreacura.
NegliIndiani la pellesifaneramentresonoancorale-, mivivi:icapellifacilmentejìstaccanodulialorotesta,-
comelabarba. i
-
M
eontraria,tecondolerelazioni dìKàsiÌMr, edaltri, la pelle de'martinel clima dellaGermania, a4diviene di ua ealorito«ucido,giallD-turcliino.*
',1Cenni perconoscer» e curar» laCkoliraEpiiunicaéet''' XtattoraA.li.KostUr.
Traimion» dal Tedescodi Jt. Seaiisxi. Viennai63i.
J>.17.Staiodelàsdavère.
8.
Motivi di fatto, che
danno
conoscimento alPopolo quanto possa
esserglidinocumento
titemere l'invasione del Ckolcra ìndico.No.
^eeilPopoloipaTentarsiperciò dichel!|»r- Jaesiscrive sulCholèra Indico.Abbiabeiwl ogoiiino cura(timettereinpratica all'uopoquelleprecausio- ridettaledalla saTieziadeiMagiiiraiiSaniloriie dal dotiiMcdiri,equellefaciliaporsi in praticada chiim- cjne.dfilleqrnillimo
diicorso.Intantodebboa ragione incoraggiartutti,acomune utilità
;giacclièivarj palemidell'animooperano la meglio,oinpeggio«uÌnostroBsico,come no fanno ffiele DMerraBìonl dicommi Med|£i, tuttocchè1«
scienzadelle passioni, eiaancorafr* ififtB^!t^»TC»!^^
quanta ne abbiano parlatoImoderniPatologi »
«»
si»dettocon paee loro. >'
Quelloche difatto«ivedeperl'esperiMMai.a, cheunadelleprincipalicagioni,loqualistabiliscono nell'uomoattitudine
=
predisposizione, chiamata dai Medici=
acontrarrecontagioseinfezioni,ma
spe- cialmenteilCholèra Indico;|oiio ap|inntoilumore,ilquale tende a indebolirelaforzavitale. IIriaCQldQmento puredoli'immaninnzione generainnoi l'apprensione,dal che ne seguonol'esitanza,ilcontmuo vivereirrequieto snltatema cheaccada, o nO qaeijo.
che.sipaventa,edi cuitaluno
A
sjgonwntaal^ol»parlarne^
0)
-Tali perturbazioni di anìniotlteraiioIn itngolarmo- dar azione cerebrale,non che il aittemanerreo;
U
qualealterazionenonpuòcessare,se nonvienetolta lacagione,clielaproduce.
Ond'ècheinquesto casolostomaco nelisentegr^- veperiurbamenio,essendota vitalitàdiquestoviace- Te sottopostaall'impero degli organicerebrali
'
Da
ciò'avviene 1indigestione,l'inappeteiua enna diminuzione di nutrimento.Nelcasopertantodiso^Mttocbe rino a noi giunger dovesseladifFutionodel eoatoffo chesenersil
Pp^-
ra Indico èappuntoloatomaooohe
&
doopecomtr- vereioatteiato potslbilinents.
Parimentigli avvertitipatemi d'animo&aiio
A
eh»'«ecade ancora dimlnaaione etalvoltaop^anìoiw dd-.
r
insensibiletraspirato .Neivasi lattei,per laragionemedesima, nascono con- trazionidiversedalproprioparticolarmodolorodia- gire;cosetutte,che portanoad unastato di attitudine
«contrarre quella malattia, che halasuaprtncipal
•ede eounane'visceridestinatia riparareleperdite, f)hedicontinuofa lamacchinaumana
.
'Glikperoid necessariofugare perqaaato èpoa>
•ìbileil pericolodiformate io noiateisilo«Mt»di pndi^odtiwiea centnurie quella
mUttia
.
„itraimmaginazionenon mene*dìstriluppsrde*morbi,
„
che ad aumentarlaferocia,solaicorgiamodelpari I,efficacenella|iiirÌgiooBdialrnnemalattie,oraglioi^j,dinsrj,odal tutto inntililinedj,nonavrebbero,potuto
M
recarealona vantsaiio„.CtrilleMedianadallo Spirito Part. T.*Pag.'gj.•> Re*
pdi perGennaro deTania Stanp. iSeS.
DigilizeòbyCoOgle
9-
.i'^Brevicenni di
fatto
alPopolo per ad
•non
deeabbandonarsi a grave
timorenella supposizioneancora de fra
leItalianeCon-
.trade insorger dovesseilCkolèra
Indicoper
gualcheimpreveduta, o non abbastanza
cu^rata
occasione*Se per entroleopere del plbinsigniViaggiatoriai fiiTannoledovale rjcercbe;sirileveràchetuttiimol- iticonMgiorihanno origine e cunaneicaldiclini!.
Egualmente
m
ciriporteremo a quello cheasterisoo- nonelleloroopere Mediciinsigni;ovviamente sìri- marràpersuasiche,trasportati talimorbiinEuropa,non ebberomailungadurau,eche dì certuniinparti- colarenonseneha ora chela lasciatacimemoria.-^."-Infatti11Berìéìnonhagradi,carne-&i.gli £diq>
'pell'appoplesfa}giacché colpisce"d'cMoqnaìfitlmii»
-gHIndiani L'%fin/>niJ^<tfano^tetano èmalatUa che comuaenientenelleIndiestesseassaleiFanciulli.
L'Elefantiasiè malattìaendemicadei caldiclimici anzi ardenti della Sorlaed'Egitto.Duevoltesiève- dutapercliètrasportataneltempodelle Crociatenel' l'ItaliaeDell'Europa,
ma
vidurò pocotempo.-'hk pate-hafonte pereone nell'Egiito, nelT Etiopia;
'ooel li'^ifè"proprio puredell'
E
liopia,dell'Africa, edelSenegal. Questo,èuD-lporbo contagiosoe fero*::ce,clieattaccaleparligentilalìcomeilvenereo.
Ia
/ucvenereapoi'èoriginariaitipaesicaldi,scopèrti neli494-
11Vajuoloèproveniente daicaldiclimi,edt làfu a noi trasportato.Il
Caump
èmalattiacomunea Ja- va-Questomorboè contagiosoesomigliantissimo alla Scabia: attaccaesso leascelle,ilpetto,laingoinfi, 'Ivolto 2eaneca untormentoso pizzicore.L* Epianè malacila propriadell'Isola diSan Da- ningo,frequente,efastragesenzalimite.Lafebbr*
gialiaappartieneall'Americaecositant' altrimorbi.
SedunquetuttiimorbicoDtagiosihanno fonte pe- renneneicaldiclimi;ese,quandosonostatitraspor- tatiinEuropaperimprevedute circostanze, o perin-"
'curia,(i)V esperienza ha dimostrato, che sebbene ab- biano arrecato gravedannoallePopola-ziooiinon per»
tantolaloroduratahaavutouncertolìmite, e p{it^
nontonoinsorti;perchènonsipotràugoalmeate rite^
nere delCfaolèrauidieof- '
Lerelazioniinfatti,chebIbantioda Viennaore
à
manifestò(a)neri4-Settembre del corrente anno;
>»
nouna prova che questomorboèdiminuitodiforza equindiminoreè etala ivilastrage,che inaltrilu|^
£hi,comeaitileTadallaTavolariportatainfine•
IO.
^
'È (iui»°°Bt>U^-Ki»BB>o ^ comprovato-daifatti ,
eliè
u
jyropagiti^ontfdél,CAo/èra Indiconon è1'effetto(i)In luliaquellicheritornaronodalUcrociata diTerrd BantBvi portarohola lel'bra
,
(b)Dafedeli.noi iue,cheho avuto sono(tatoassicurato,
«kainFUnnalìtnanifiitÒ
U
CholèraIndicomedimttlé ntaaìonidei Signori l/ngaresldimorantiinFitimaeeiUlo^To aguuitdiVugh»TÌa, ove ptrìaeopaMirìtd*i Cffifo*
diaiÌM/atnmoggufr.ttngt, .
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«1unmorbosoprincipio esiliente nell' ari&atmoaforìca, ilquale pereuasidiffonda eall'uomosicomunicM;
ma
dellatraifuiionecontagiusa sviluppatasiInIndivi duo MalatoalSano,o comunicatoilcontado mede- timodaluogoinluogocolmegzodipersoMvenuleda paesiiafettidovasiera già manifestatoio mediante ancora marciedaltri effetti(i).Sisainoltrecheessendosiquestomorbosviluppato nelleprigionidiPrernsìà
„
laCittàsipreservòmediau-„teun cordonesaniiarioaU'iiiiornodellecarcerime-
QuesiaverilA sìconosceràvieppiià,sescorransigli Opuscolifinora da chiarissimiMedicipubblicatiin- torno a questainalaitia.Egualmente,sesileggeranno tuttigliufiìciali rapportiinpropoùlo.Infine;sesi riiletleal movimentoaccadutodelle popolazioni da unaRegioneall'altrada non molti annittquesta par>
te;siscorgerannolefavoTevolicitcostauBa alla sua di£FuaioDe. Questo fieromorbohsempre rimastone*
passatitempi comeserratonelleorientaliRegieniper lamancanza appuntodipropizieoccassioni, ondepcH tersidiffondereallorché in quelleandava regnando,
eperciòsièreputatodaTìievenoT(a)da Delon
,(3)a
da Bonzio[4)comesoltanto epiilemico.
Ma
allorclicha potuto farsi conoscere nelcorsodiquasi quattordici anni; hascorsouno spaziodiquarantaseimilaleghe, ehacosipersuasoiMedicidelsuo contagiosocaratte-(i)IlContagioelioprodurel'IndicoCkolirat dìnaiura sommain lolitevolatila, iviluppanHoiiquandomen
V
acpelia.(?)Thfvfnot Voysg.lib.II.Cap.lo.-''^'-"' (3)Uplunius Voyag. a„x.Ind:lorenult (4)Bonliui. Mc^dicina Induruin.
(5)InunpiibbliraioRapportalulleRegioni percorse dal CholiradalluogodisuaoneinenelleIndie orientali,giu- Umeatelinota„ cheilCholèradell'Indi»èanch'esso unapiitemoderna, Tultoehidifferentepermallitintomi
Neltiiipplementoperù dellaGazzetta
—
laVocedel- .laverità=
NsixiUi4-Agosto i83i. conente,aipro- pongonoisnffomigidisolfonelUnnpposizIoRé,ichs avendoilCholéraIndicopercorsotanteRegioni in .'„breve tempo ne possaesserela veracausa, scialai„d' insetti invisibili e velenosi,esistentinell'aria•
Si passainseguilonello stessosupplemento apar?- larediesp"ìFÌmenti fatticoisuffumigi predetti nella carceridiTrapanionde da quelleesiirparegliinsetti edelprofìcuorisultalo ottenutosi
,
Niunopurò, secondo a
me
consta, ha mai niegato 'CheisufTumigi dellozolfonon giovino apurgare1'a^- riacorrottadellecarceri,ead uccideregliinBettìin esseesistenti;nèchenonsienoutilijjerripiirgaregli Abituri della povera gente;anzi atal fine ioliprescrivo.Questistessisuffumigiosavano puregliAntichiper risanare,dicevanocbbÌ,lecamereoveerano morte personeditisichezza.Nessunoegualmentebaniegato chelozolfononsinsirsternamente einteriormente,
anzisenecommendal'usoin certimorbi cutanei.
Ma
perciò potrà ammettersi cheilCholèraIndici)siaeaii~satodaglisciamideidettiinsettiesistentinell'aria,e quindi laDottrina delChiarissimo Professore Acerbi dovràaversiper certariguardoall'origine deicontagii*
Trovoaltresìriferito.Che„unsoldatodisertò da ,,GonrjeanelRegnodiOremburgpertema del male,
„
e senzasoggiacervi egli stesso,diltuseisemidell'ìn-„
fezione inluoghi perloinnanziBanissimi, edove„
dapoinon tardò a scoppiarelamalattia. (Si legge ancoralapossibilitàdellacomunicazione diquesto„
contagioaltepersonebeaancheperfin6«a una„certadistanza.)
%
dtd Cholh-a d'Europa. Egli iitato tidvoltacmfìuocvit„
gueilo„,Perciò nelmio primoFaioicoloIocaniradi-' dosicoli'appelaÙTOd'Indi^ond.etogUm
lacunfaittr,Inunpubblicatoarticolodiletteradi dottoMedi- co.Ingleselirilevaancora„oheaPorto Lnigi(i)
„
(Isola Ubinriclo)sifeceroduegioinidi tegnìloforti soaricbe di canntmeapolvereaullarada, neidlffe-„
reati forti,nellastessaCittà,esullealturecheU
„
dominano,esiosmtvòsmMio miasensibilediminu- BÌoneneisiniomid'-ll'''j>;<]<'ijii.i.Ma
successiViimiTiii;li> "M-rlirapropone lase- guente accurara e;ì'hi~<.kn;!. --' ,,Sidoveva un.,talepiTeltort.'alriiriiii>,li.ilj.i cannone, oppure
,,lamalatiiapcrclrva!.i--..i!i>i/-iiì:isemedesiinaf„ Ioinclinoper quest'iilliin.ii<.n[<:ileiproposto dilem- ma,poiché anchenelle orienialiRegionifalo stessoil Cholèra Iodicodopounde(ermÌDau> tempo seosaIo sparo del cannone, e speoialmeiitequandocessanocerti infuocati•oamidiventi..
Modo
diallontanare tuttociò,chepuò
derenelPopolo
suscettibilitàa
contrarreV
infezionedel CholéraIndico.Notai nella data SintamatologìacheilcontagioItd fenerUf dal quale viene cagionatoilColèra Indico^ at<
taoca perlipecifica affinità conferocial'esolago,Io tomaco,ilpiloro,
V
intestinoduodeno,ilduttocole- docojr
intestinodigiuno 9IIfegato;percol la tea-(i)Porto LuigihaunaPopniaziansàiottomila nhìtanti, gio,cinijuantaogni giorno.Ilcunijgio inqunaiatventarata Iiolatìfuportala dalla fregata cbiaraara
=
Topaze—
che venivanel1819dalCt^lanove regnavaiimtrbo.Gi&oein- pNTateoipreeooV IndÌMOkaiintnoo proviene dau^'ii'Bìbilltàdelnerreoaisteniadi questivisceri vieneac- cresciutanon solo;
ma
prontamenteportataad uno staloconvulsivoespasmodico.
Stantepoilaleggedei consensi,la spasmodiadei nervi degliindicativisceri,sidiffondesopra l'intero o^nitnio; dalche nasconoitanti estrani sinto- mi,che nelconodella,divisata
nuUtUa
siommne
-e-venneroda
me
indicati .Airintendimento quindidiallontanarela suscettibi- litàa contrarrel'infezionedel contagio suindicato; è duopoben conosceretutto ciòchepuòalterare lo stato naturale delle funzioni proprie dell'alimentarei^ondotto, ove per ragionedellamembranamuccosaeglendnlelin- faticlieemitccose,die loInvestonoericuoprono;il c»>ntagiomedesimohacuita,sisvolgeesilimiliplica.
EglièperciòchedovendoiofarconoscerealPopolo gnelle cose,lequalinelgenere della vitagliposso- noesseredi pregiudizio; mièdnopo nonaccennarla solo,comealtrihanno usatone'foropubblicatiopu- scolisuirIrtdicoCItolèra, (daessichiamatoCholèra morbus');
ma
diffonilcrmialcunpoco, dividendoque- stamateriaindiversiparagraficoncirnentigliohbjet- ti,suiqnalileavvertenze sononecessarieafarsi.Vi contraporròanzi certi confronti incorrespettiviià ri- Bgnardantiiltenoredi vitadc^IiAbitatoridellecalde Regioni,affinchèilpopolomedesimocolparagone ac- quistimaggiori cognizioni difatto,epossa avere di seunacurapiitesattarelativamentealmodopreserva- tivoin linea delle cose,intornoallequalidiscendoa pórlare.Dei dbif e bevande
ingenerale^Icibie lebevandesollecitanolavegetaalone- eso- stengonoilprocessovitale•Varioperòè11grado e
reffèttoloro.SenzaentrarquiIn lun^;»disaminasul- lacognizione delmododiagiredei cibiedellebe- vande;basterà1"avvertirechepelcostante usodicerti solicibi ebevande, provengono all'uomodiverse Infer- mità;comepureingenerale perl'abnsodi tutti.Nel libro stessodegliEcclesiasticisiavvisa cheilCholéra MorbusAicuitennipropositonell'Art,i.Fascicoloi.*, viene causato dalla copiadei cibi(i).
Perloccbèsequesto genered'infermitànon contagiosa pu6esseredal disordinenellacopia e qualitàdei cibi cunata;quanto maggiormente non potràtrovarfavore per invadereilcorpoumanoquella,che viene prodot- tadaunfomitecoutaiiìoso,cioèilCholèrah'd'tco ?
Lanatura,comeha dispostaiudueclassiicibi,a cioèivegetabili canimali a sostenimentodell'uomo,e ruomopoi(tranne1'acqua)sièformaladiversebevan- de;cosìperben regolarele a>!Ìonidellavitaefuggire leinfermità;convieneusi»)degliuniche dellealtra colladovuta nioderazioneeriguardo, comelaSacra Scritturastessa(2), eleoperemedichetutteavvisano
.
Qualorapoievv!timorediqualche contagiosa domi- nante injaàone;ènecessariocheilPopoloconoscaa quali qualità dicibi edibevandedebbaattenersi, * iachemodoneabbia afaruso; delchenevengo pwciòoraatrattare in particolare.
Ciiiinparticolare.
Hannomoltainfluenzai ciliìafavorirel'invasione del contagio,che generailCholéra Indico perci&oh*' riguardalaloroqualità equantità
.
(0EcdesìaiticìCdp.3i.Ver.a3.Vigilia,rholèra,et torturaviroinfrumiD. Gap. Ver. 33.In multi*eoiiq esciscriiinfirmitas,etavidiusafprnpiu^abii ntqne ad cbo)«tsm
.
(a)ErelesÌBiticiCapiidentTer.84.Prepterenpalam nal*
V
obieiuut: qniauiemabiiìneat est adjieiétTÌlamiOgnunoqnìadi cheamilaconservazione della propria alute,nellatema Bpecialmenteio cuitiè;noa dee far usodi villovegetabile, clie tenda a sviluppar»
aria,o asciogliereilventre; specialmentepoiin(Quel- lepersone,lequalihanno languidaforzadigestiva,a che sono naturalmentedisposteallemossedicorpo.
Ziefruttatanto crude ed acide,quantoingenerale Jecotte,perquei Soggetti, che sonodispostiallefla- tulenzeemossadicorpo; èduopoastenersene,come dalleuve.
Un
pomoe pero dibuonaqualità, possonsì usare.LePesche mangiateincopia, siccomecontenganotm sugoBcidulo-dolce,debilitanolostomaco,cagiona^
POdoloridiventre,epromovonoladlarea.
Cou
puro le'albicocche.
I cetrioli ininsalata,comeusailbastoPopolo ail Villico;abfaenchi conditicon Aromi, sono tempre dif- ficiliadigerirsi,e aggravanolostomaco: DOciTÌssiml
^i
SODOperqueglino,obebannouno stomaco de-llMelone, in copiamangiaM,perlasostanzatnacil- laginosa,dicui>:dovizioso;turilanonsolaladigfr- atiune,
ma
promuoveladiarrea=
/tasso di ventre—
Lepatate dalla gentediContadorobustn e laboriosa sipossono usare,
ma
lepersoneagiatenedebbonomo- deratamente imbandireleloromense;perchèlePer^sone,che bannodeboleforzadigerente,non possono dal copioso usocherisentirnedanno.
ILegumiperlalorobncciiimassimamente, aggra- vanoloslomaco. Bisognapoiguardarseneancora per- chètantisononidod'insetti.
£
perùseinpreprudente cosalostarvilontano perl'ariacliesviluppano.IIcibodellecastagnenellepersonenonassuefatte;
sviluppa aria, eriescenocivo.
Ifunghi, oltreché sonounalimento sempresospetto, siccomeresistonoalleforzedigerentidello stomaco; co»i neitimori del (Colèra Indicononsonodausarsit
E
parlandodeitartufi,kassaimeglioobe la deliuafi9 vengamenotiel!emenpedeiNobili,che abbiano euì .dainconnareinfermità(,).
Tulleleradicidolci,chetiusanocotteeininsa- lata molesiaiiolostiimaco;noncosìquelledicicoria^
poiché queste abbucidanodimateriaBalino-estrattiva,a .usate,debjiamente ajutanoladigfstions.
:IjeCi|»lle,IbScalonio,l'aglioilccomecontengòno olioeteieoacre, dell'acido accetìcoefosforico;co^
4ennousarsi,
ma
eoa moderazione, e nongiàincopia comeopinalagemediContadoeilbassoPopolo,cre- dendodirendt^rsicosìindennedalconCrarinfezione;poichénel temuto evento,1'usoloro addivienesoT- verchiamente stimolante.
Laminestradimiglio,ilcopiosousodeilatticinie segnatametilepoidelformaggio dì pecorache esiga unafortedigestione,non aporta che nocumento; poi- ché cagionaun Cfiimo acreedelleSahunegasiriclie.
InfattimangiatoincopiaproducedoloriesciogliuMii- to dicorpo
.
Fraleramiconviene usar quelledìbue.Tacca a vitello,
ma
non Macellate dapii^giorni,massimeiieL>l'estivotempo.Dar bandoallapecora eall'agnello» abbenchècarnefacileadigerirsi,mentre molto atta aBCioglifreilventre. NoncosiÌl Capretto,essendo lasuacarneamica <Jellosloniaco.Per Io contrario quelladellaCapra,èassaiduraedifficileadigerisì.
Del majale maschiolacarnemagrapuòusarsi,
ma
con parsimonia;essaè perù più confacientealleper*abne dedite a molta fatica^comelo sonoìViiliciiaa- stiiperessereataleciboassuefatti.
-Lefritturedìpumiezuccanon fornisconounIO- concio ciboa chicchessia.
Ibrodinondebbono esseregiammaiabbondantidi grasso,moltomenolevivande.
(i)IlnfiniL'EiCÈfu JiFungorisultadaduo vocilatina
=
funus,etago,ciuè=
fiiGciciifunerali.Laouda ogna- no deeconoscerequantasiaperniciosoilcibodeifunghì.
So
V
uso delle geUttine (empiici,oltreche sonofacili adigerirai,ristoranoanche l'organismo.LeBftlsecomposte,nei varjpiatti, cliesiusanonelle UvÒIe nobili, sono nocive. Qnelladialiciecapperi con qualche pocodtpepe e odored'agliopel lessoò conveniente;cosipureilCren.
Eppurenecessario 1"astenersidai dolciperchènoa diradoilloroabuso produce scariche alvine elorini~
ni
=
dolori=
diventre.Que' Dolci però ove nel^composizione entranoAromi,comel'aoioe, la canella, ilcorjandro,convengono Fra.i'Canditi,
U
Paìiana Africana del Ruelio,volgarmente detto Liauaruoio, ò unfrnttodicui le agiatepereottepossono&r
uso, poichéfortiRcalostomaco.Parimentiil-Cedro can*dito.Lealtrefruttatuttomacillagioosecandite,non
possono che nuocere. '
Cr
Indianiegli£gi;ìiani,masticanotuttogiorno can- nedizuccheroe sidispongonocosi alladiarea,alla quale sovveniementevannosoggetti.Fraledrogheèprofìcuoilmoderato usodelpepe neronellevivande emassime nella minestra;oltrechò larende più graziosa.Così l'anicedibuon mattino masticatoed anchefralagiornata,ilcornino;ifiori difinocchio.Questiseniisodostomaticiediscuzientì perI'olioesale volatileche contengono. Lamistura poi di garofano,noce,moscata,anice,curìandolo,pe- pe,ezenzaro,volgarmente chiamataSpezierìa,della Jfuale lagentedelContadoeli bassoPopolosuole ranoimoltissimousare;nonè allostomacodi lutti confacenle.
E
poidariilcltersi,cheletantevoltevi sono mescolateerbeodoroseecose diversedalle de- scritte;ondeèbenevalersi diquelledroghe,lequali a primavistadatuttisipossono conoscere.
Nellaseriedei volatili,sihanno ascìegliereque- glino,chesicibanode'prodottivegetabili,e di questi anchelagente diContado può.fartuocomodamenla
«Twidone nelloropollajo.
.Si ifinquircgioulointornoaicibi detticoma-*
it#nenteda
—
p-asto—
Par che convengauncenno«neondiquelliohìanutida
^
magro=
.Fraipe»citonoda
uuni
quelli,chebanoo carne tenera.Debbonsi abbandonare peilocontrarioglial- tridicarneduracdimolla pinguedine,poichéque-' Bt!aggravanolosiomaco•11CraocLio,elerane nio- (licanicntc. INobiliabbandoainole oatciche, ipo- veri!ehiniache;mentresileune chelealtreabbon- danodialbumeesotiudidifficilissimadigestione.LaBollargli,ilCaviale,c]iicst'ultimomassime,cha èdiovadiSturioriesalaleeartefatte,richiedevigo- roseforzedistomaco perdigerirlo,ondei duopo.il non farne uso, od almeno con masiinuinndemuone.
Riflettasioradivolotal vitto de'poveii Indiani• 'Il vitto vegetabiledi cui fannoluonelle India i
=
Parlari=
die è laclaueln)ìiqadi quei popoli,
i quello cheli,predispone,aL.C!&>in'f> Jij^ico
.
'.Malockeà,Knskns', Cauairì,jligìì?*
ono
illorocibo ordinario(0-
Mangianopure in copialiteme eiefo- gliedicertapiantachiamatainArabo Axis. impastano ancoralefogliedelladettapiantacon oppioezucchero, edisifattoimpastomangianosulriflesso d'eccitarsi r appetitoe ristorarsidallefatiche;epelcopioso uso che ne fanno, taniicadonoaterracomeubriachi,e
liaddormentanoall'ariaaperta. Nel Malabar,ed in Cambajamangianoque' popoli inabbondanzadiun certofrattocotto,chehailsaporedei nostritartufi , ilqualechiamano Carpata;coùdeiDattolì inquanti- tà.ParimentiiFollonicottilaacquaohenaicoiio sul' fìwtodiuncertocardo,iquali sonosimiliainoatii
()Repnui suparnao dMcriveredettagliatamentea!Leg- gitorichosimalìdotti cibi,ecomedogliIndianiTenghi-.
nocnoinaii.
Ha
perchè acqnìiurtenepostatin'idta* luttil'intenderààia tntduno
prodottive^iabiU.IlGaf
•aTÌètinaradicachomanpanoper pano
.
Sa
sjmra^i.Questi^cardo cliiamanoHacuh, edi tant'al- trierra«igie frullisipascono.(i)
Di rodo usano cnrnp.nnn maiperòcoloro,checre- dononellaMeirmpsicosi.Peressiil
Mays =
Formen- ione volgarmente dello—
eilliSso,sonopasto rtobilia- BÌmo.lirisopoilocondisconocoli'oliocavato daSemi efrullidipiarne.Qui merital'óssurvarccheìnaicnni luoghideicaldiclimiilriso lo conservanoin masse all'ariaaperta,mescolatoviunterzo del loro sale a dueterzi diriso. WellILgilIopoiècomunissinto il vedere coiuenratoinquestomodoe ingrandimasseRiso.
Rapportopoialmiseroemeschino viveredeipopoli dtiUeorientaliRegioni,sesifermeràlaconsiderarono solo nell'infimaclassedegliAbiiantidelCeylan; baste- jàilsapereche con pochissima spesasimantiene ua- Ceylanese.Quelloche siè finqui notatodeefar comprenderelo etatodiidiosyngraàa,comediconoi Medici, dei popoli delleorientaliRegioni (a), e pren-
ci)Ilmriodo<l>vila,e1'iieoóelle(]ii»ii[àvegetabili deicibinegli1t><IìjiiìnonèloMlmenie uniforme.
Tantodiiinà,eliodilàd.ilGangevieonodiverseroli- eionj,elinguaggi; elapopoliiziaiieè divisainpiùcUisi
.
Virio è perciòiltenordivita fraloro.LaClasseperù nperìore u«adei riguardi,ma<»imaincenicasi,allapro- pria talnte,comeinalcune uots, nonlameinquello Fa- scicoloiquantodelaaccsMivoovviamentBpotràognuno lilevare.DilàdalGange,«partioolunnnntB nell'iauin»
ovealiatal'anticaEaisa Indiana, oh» èIdolatra, la ijualo baeoninetudinitutte proprio di vìvere';parein circottan'- sadiqualchepredominanteMorboìlanatura pingequelli delle Glatiì inperioriadmaredi certa loroparucolaripra*
canùoni
.
(ajlihsyngrmiatcioèlaparticolareproprietàdimiei corpi. Riflettopuro a questoproposito,oneseiPopolidel- lecaldeRegionihannounapartìeolareJdusyngTUiaamo- tivo dellaqualitàdeidin,de' qualifannouso;anche qneglinodellafredde ContradedelJVonl,oveilCSieUr^
IgitizedbyCoOgle
33 dervì normagliEuropei perla scella dellealimentari sostanzenellaloroqualità equaniità,nonmenoche nellebevande intorno allequalipeuabrevementea parlare,
Perlochèsultimore,ne!qualesiè delfieromorbo, nonpotriilcontagio dieloproduce trovar
cam^
aper- toolleBtra^«come oe^elaUìa,tulleMlobii noitro cootnde.
Bevandein particolare.
È
duopo1'astenersidalmolto vino, massime poi non bene purgato o acido.Cosìdatuttique'tìuÌ,chesi puòsospettaresieno artefatti,dellaqual cosanonsolo sidilettanoiMercatantinei portidiniare,ma
beo ancheinostriViiiaj=
Cancvari=
Ilvinopercii»èduo{lO averlosincero,eusarlo moileratarnenle,aiTinchè promovalareazionevitale nelvascolaresistema=^vasi delsangue, enelsisieoianerveo
—
intuttiinervi~
Parimentil'dvercuradinonubriacarsi,cnmesuoles- serdileziadel bassopopolo. Guardarsi dallosmotlera- tousodei liquori,abbenchègiovinelmattino, mas- simepeipoveri,unpocodiacquavitaanisata, oro- solio cosi d'altod'anice(f)odimentapeperitc,perchè masfimanieiitel'olioetereodella
menu
pepetita, è .unicissjjnQdelio stomaco e delleiotestlna.Indicosiè mnnirettaco e difTotoeoa mageìorfarsa,oh»in altri>Aegiuni,iiuiinepotevanoraancaro atteso la qualità dei grosiolani,
tom
,ediffirìlìsiìniicibiadigerirsisìani- mili-chevegewJtili,ma|iiùpoianimali,dicuicottaoto-""(i)ComigliDilmedicouso del roiolio anisatualmattino 'almtireA\eaia,sairiilesiOchecertipopolidellacalde
regionie •pa<:ialment«gliEgìwani, qnando domini'-
»indeoB)dalmafn.
acquaeoi a
MaAaUf,
• .iafwi noiesiiiiaa<34
Della birra pure parcamentesìdeefaruso,
U
qua- leseèrecenteein islatodifennentazione, anzicho giovare,cngionaflatulenze, eneisoggettidiatomar.o debole,dolori eallevolteaii:;he colici.Sepoièvec- chiaditroppo,produceaciditànellostomaco.Unapoidellecagioni,che vieppiù rendeproclivii popolidellecalderegioni al CfiolèraIndicoquellasì èdiubriacarsiatuttopoterecoli'Arahicosidettoin Arabo, oRakiinGrego, ojiroinIndiano
~
acquavite—
credendo diacquistartivigore>e quidebbonotare che illoro
ac^^
èfattodiversamente dal nostro.Fra gli altrineformanounocoiDattili,che è fordssimo^fatalmente)emigliore delnostro,perchè più grato Nons'accorgonopoiqueimiseripopoli,chementre perlaforzadelcaldo,che regnanelclimaloro; la parteacquosadel ìangaevienedissipata, eiliquori fortiincopiauiati,nonpossono cheesser lorodigra- vedanno.
Ocoore pare cheìpoveriabbianol'avvertenza) quan- dosonosodati,dinonbéreacquafredda.Dopoqual- chetempoperjtdi riposo, possono'eSsI prenderedel Tino inacquato.Lepersone agiatenondennoabusare dì bevandegelate.La Limonea,loScìloppodìaceto- sa, diRibesrosso,VAgrodiCedro, loscìloppodì Flamboèinacquasciolti;sonosalubribevande.Ipo- veridennoristorarsiancoraconacqua cavata da qual- chetempodal pozzo,allaquale possono mescolare un pocodiacetoezucchero.
NelmattinoilCioccolatonon tanto dolce,ilcaSti cheècoroborante perlostomaco, edanche alquanto astringente; sonobevande acconcie.
Illatteio loconsiderofralebevande,poichécon frequenzasiusa mescolatocol cafièethè.Eglièotti-
mo
alimento;dì auil'uomo
abbisognane'primiistan- tidel nascer suo.
L'esperienzapetA'oÌ dimostra chedessonelcorso dellavitanonèatutti,nèintutte ]e_elà^conracÌcDte.
Spessoadalcunipromovenausea, ad aluitensiotiedì
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ventre, flatulenze, dolorie scioglimentodìcorpo:ond'è che nellatemaincuisiè,fadnopo eMeremoltoguar- dineliineirusarlo,emassimeneiratirotempo, che è quella stagione,nellaqualeognunodebb'ftTeremag- giorriguardoallapropria «alute
.
i3.
modo come abbia a
contenersiilPopolo
nel Vestirefnelle AbitOfioiA e nelUtPulitezza
delproprio corpo.Vettin.
ffitognamantenereilcorpo 'nìoderatunente coperto
•tegoutreil vestiarioa tenor della statone,e diostat cambiar£ento ohe nasce nella stagionemedesima.
Un
corpetto difinissimo scottosullacarne perle agiate personeèsempreutilissimo, nemai può nuocerean- chenellastagioneestiva. Sìcambia esirasciugaal- l'opportunità Ipoveripossonovalersidiuncorpetto dilanafina, cliècon quel leggerpizzicore,che arre- ca,mantieneinaltivitiilacule,Incircostanza disu- dore,conviene aver curailicambiarsieasciuttarbene lapelle,nè mai,sudali,^sporsiallaventilazione.1puverlelagentedìConiado,allorchésonoBada- tipossonofarameno,puressi,d' e sporsiallaventi- lazione, eavercuradiasciugarsiallameglio dalBil*
dorè,primadipassareall'ariaapertadinuovo.
Sono di massima, chenelpopolidellefredde Regio- ninellequaliilCholèra Indicosìèmanifestato,o'ai- Aiamoltoconirihuiiopredisporli, arimanereinfettidot contagiosoprincipio, lanon curauzadelcontinuopas~
saggio dalle Stufeailuoghiaperti, Parinifiitllaman- canzanelminuto popolo d'indossarvesliineiilaaccon- ce allanecessaria difesadalrigoredelclima, come
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arebbesfttoduopointaleemergente;giacché è noto che questa Classe appuntoèslatapiùdolle altresog- gettaall'infezionemorbosa
-
E
necessariopure maiiienercipiediascintti,emas- BÌniefraledita,qualunqueessersivoglialasiagio' ne,e difenderelepiautedall'umidità.Ipoveri emassimepoiliContadini hannosu que- sto particolaredisepochissimiicura.ScaUisul ter- xeno freddo e rugiadosocamminano,esonopiù.gelosi diconservarelescarpelorochelasalute.
É
vera peialtroche l'ahitudiuelìrende indennidaquellema- lattie, allequalianderebbe prontamentesottopostoun
uomo
diversamente assuefatto.Non
pertantovanno pur essisoggettia gravi infermità,appuntopercliùnon8Ì riguardano dacertepernicioseintliienzedipendentidal loro proprio generedivita.Nelcasoperi dellatemu- ta invasione,osodire,cheommcteudoleprefatecau- tele sicontrarcbbeBenxa. menocciiiniu^i<iorfacilità 1*in fez!OH del contagio, thepioUiiceWC
liniera Indico. Ipopoli dellecalde Regioni,lianuoassaipocacura disemedesimi. Copertidisudare, siespongono a.guegVimpetuosiTenti,che sebbenecaldi,rasciugalo- roinun'Istantelap^lle.
A
cielonubiloìo, umido e baldo,sulnudoterrenotantisiaddormentanodinot^tetempoincora; ect^l.aìprediapougonoalCholèrat Franoi,ove questo morbocontagioso nonregnaj vediamo purecomeiVillicinell'èsiivo temporiscal- datidalla fatica,sìstendonosulterrenoall'imbrunir del giorno,esov?Rntemeutcalbaglior della lunasi addormeiilanonelrugiadosoterreno. Perloceliè vanno soggetti afebbri periodiclieedancoperniciose.
Ma
.nel timoreincuisiè, questaabitudinepoLrcbb'es- .Kie pereulfatale, piùnell'estivo tempo.che nel
verno -
Serva ancora per regola generale,riguardoalleve- timenta,cheriasoiràcosasempredisommovantag- gio
U
riscaldarbène, e per conseguenza ripurgaregli&bitiprima d'indossarli.Intempoestivo possonola-
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teluiiespostialsole,eA'InTemoftlfuoco.Alloicbè poisonoraffreddati,unosipu&TesHre*
Questa aYTvrtenza è dm
me
raccomantUt*muaimeai Villicidelplano,incui di preferenzasivederlieII Ckolèra Indico snoldominare,eRtabilirsi, emassimo ove ratmosIVrn i'-umida,tantointempoestivo,che snolessereiifÌ)l)iosa, quantonelrigidoveruo; si di huonmattino,clicnel(ranionlardelSole.Clonvienepure cambiarsispessodibiancheria.Ino- striVillici,sidelpiano che del monte-,non ne sono certamente sprovcduti;peroiòa qoesta praticasipos- sono attenere.IpoverituETeraniioiloro cencinellac- qua,ecosì lavatieasciatalichesieno,ne oseramio^
Egualmenteconvieneregolarsiriguardoallabiancheria daletto,e passarla piùchesìpniipelcaloredel faoco.
Veroèche lamiseria è grandissima;
ma
OgiMUH»nelpropriostato,nell'emergente dicui siteme;i ddopoche abbia curadiconservaretuttaquellanet- tesEa,e1nelvestiario ebiancheria, comenell'abita- zionecheglièpoEsibile. Si sainfattiche „ilCko^
„lèraIndicoinvernn Paeseè statopiù miteemeno
„ mortaleche inVienna, eche pochi della Classe
„agiatasonorimastivitimadiquestoiìeromorbo.Le
„personemalnudrite,trascuratenellapolitezzadel
„corpo, malriparate dallevestitnentae disordinate
„nellorovivere;sonostatelepiù esposteaincodtisn
talmalattia. ,
É
opportunonegliabitaticonservarelamaggior pu- litezza. Seciòèfacileadeffettuarsinellaclassedel popolo che ha comodità; nonèperòcosadifficilea praticarsidaipoveriedallagente Villica.LiberidennoessereanchegliabituridoUe immon- dezze,eco^gelosamenteconservarli;ecomeledo*
viziosepersone possou purgarl'ariadelleloroabita- tìavàcoiprofumi prewiltti dalle SanitailedilcipUiMi
33
pfiicasiiucuisìicmedicoiiUglogainfezione, e (ra gli aliriprofumidiquellidi Smith, (comecchéin- nocuiallarespirazione), cosiipoveri elageme di ContadosidelPiano chedelMonie, lo ponnofare conmezzoatuttifacile,comòsegue.
Simettano deicarboniaccesiin qualchevaso di terra;tìalgettidentrounpizzicodizolfo,un pugno disalee difogliediciprejso,esilascichelama- teriasfumi afinestreaperte. Questapraricadeesiusa- remassime nel mattino ogni giorno perliberarel'am- biente dalle notturne mlazlonie aliticorrotti,o»e hannodormitolepersone. Coal conservare l'abitazione libera dallumiditi e dall'aria rimasta per deltempo cbiuia
.
Glorerà pura a render sana l'abitazione, dopo ri- purgata,comeaiè detto,l'aria,l'innaffiareilsuolo con acetoovesiastata bolitadellamenta,o menta- atro
0);
oppuredeicopidigarofani,Siriconoaceiàsimiliiieiitedi mollautilitàperogni Classe delpopoloiltenerenegliangolidellecamere mucchidisj)entocarbone minutaieallorchésìscorgerà nmido,ocomesefosso statobagnato,allora sidovrà prontamente cangiare.
Diquesto carbonepoiipoverisene possono valere perfarfuoco. Dalle personecomodepuòtenersiil carbone entro apposito cauette.
L'intraprendere questa oostmnanza,nellatemenzain coisiè;farà generalmente riconoscerne1'utilità; né ègiàinvenzionmìa,ne confessoilvero;
ma
appresa nemiei viaggi, percuiho potuto convìncermi dellaua
efficacia .Esortotuttia conservare pural'aria delleabiiazio-
(i)Saràutilepraticaancoraconiervarsnellocasa il fuocoacceio,emasiimeinmexeoagliabituriinbracière in tempodi ariaumidaonebbiosa. DopoMecniioil tipur»degliambientisidovrannoofaiudere
le fineiire ,
enaprirle soloperripni^radisuoroiloeaU,'