• Non ci sono risultati.

SACRA ET PRETIOSA. Oreficeria dai monasteri di Palermo Capitale. a cura di Lina Bellanca, Maria Concetta Di Natale, Sergio Intorre, Maria Reginella

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SACRA ET PRETIOSA. Oreficeria dai monasteri di Palermo Capitale. a cura di Lina Bellanca, Maria Concetta Di Natale, Sergio Intorre, Maria Reginella"

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

SACRA ET PRETIOSA

Oreficeria dai monasteri di Palermo Capitale

a cura di

Lina Bellanca, Maria Concetta Di Natale, Sergio Intorre, Maria Reginella

Fotografie di Dario Di Vincenzo

(2)

Sacra et Pretiosa.

Oreficeria dai monasteri di Palermo Capitale

Palermo, monastero di Santa Caterina al Cassaro, 28 dicembre 2018 - 31 maggio 2019 a cura di Lina Bellanca, Maria Concetta Di Natale,

Sergio Intorre, Maria Reginella

Sacra et Pretiosa. Oreficeria dai monasteri di Palermo Capitale / a cura di Lina Bellanca, Maria Concetta Di Natale, Sergio Intorre, Maria Reginella – Palermo : New digital frontiers, 2019.

In copertina: Maestranze trapanesi, Ostensorio, rame dorato, corallo, smalti, prima metà XVII secolo, Palermo, Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis.

ISBN: 978-88-5509-030-8

Iniziativa promossa dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana - Dirigente Generale Ing. Sergio Alessandro - RUP Soprintendente Arch. Lina Bellanca - Supporto al RUP Arch. Giuseppe Dragotta

(3)

Sacra et Pretiosa. Oreficeria dai monasteri di Palermo Capitale Palermo, monastero di Santa Caterina al Cassaro,

28 dicembre 2018 - 31 maggio 2019 a cura di

Lina Bellanca

Maria Concetta Di Natale Sergio Intorre

Maria Reginella

Comitato scientifico

Presidente

Don Giuseppe Bucaro

Lina Bellanca Evelina De Castro Maria Concetta Di Natale Sergio Intorre

Maria Reginella Salvatore Anselmo

Rosalia Francesca Margiotta Pierfrancesco Palazzotto Giovanni Travagliato Maurizio Vitella

Progetto scientifico

Maria Concetta Di Natale Sergio Intorre

Ideazione e realizzazione allestimenti Lina Bellanca

Coordinamento tecnico-organizzativo Nicole Oliveri

Coordinamento restauri Gaetano Correnti

Restauratori Sergio Boscia Roberta Civiletto Italo Giannola Sergio Ingoglia Cetta Lotà Cecilia Mazzarella Cesare Tinì Anna Tschinke

Progettazione grafica e comunicazione on line Sergio Intorre

Redazione Sergio Intorre

Rosalia Francesca Margiotta

Coordinamento editoriale Valeria Patti

Ringraziamenti

Arcidiocesi di Palermo

Arcivescovo S.E. Mons. Corrado Lorefice

Don Giuseppe Bucaro, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Don Walter Bottaccio, Don Antonio Bruno,

Don Sergio Catalano, Don Saverio Cento, Suor Maria Chiara Costan- zo, Don Pietro Leta, Don Giacomo Milianta, Don Antonio Porretta, Mons. Giuseppe Randazzo, Mons. Filippo Sarullo, Fra’ Gesualdo Ventura

Arcidiocesi di Monreale

Arcivescovo S.E. Mons. Michele Pennisi

Don Pietro Macaluso, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Don Nicola Gaglio Parroco della Cattedrale di Monreale Mons. Rosario Bacile, Don Mariano Colletta,

Don Bernardo Giglio, Padre Antonino La Versa, Don Vincenzo Pizzitola, Don Vittorio Rizzone

Diocesi di Trapani

Vescovo S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli

Mons. Pietro Messana, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Don Aldo Giordano

Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis Dott. Evelina De Castro, Direttore

Archivio di Stato di Palermo Dott. Claudio Torrisi

Soprintendenza Regionale ai BB.CC.AA. di Trapani

Dott. Vito Vaiarello, Dirigente della sezione per i Beni architetto- nici e storico - artistici

Lino Figuccio, Funzionario

Allestimenti

Ditta Busarredi snc di Nunzio e Piero Busalacchi Ditta CISTO dell’Ing. Carmelo Prestigiacomo

Assicurazioni e Trasporti TSR Raimondi Spedizioni

Tipografia e stampa

New Digital Frontiers - Palermo University Press

Santo Cillaroto, Dario Di Vincenzo, Giuseppe Dragotta, Maria Carmela Ligotti, Claudia Oliva, Francesco Randazzo, Da- niela Ruffino, Mirko Siino

(4)

Sia Vincenzo Mortillaro

1

che successivamente Gaspare Palermo

2

datano la fondazione del monastero del SS.

Salvatore delle monache basiliane all’epoca normanna, riprendendo quanto riferito da Tommaso Fazello

3

e Rocco Pirri

4

. Il monastero crebbe rapidamente in di- mensioni e prestigio, sia grazie alle numerose dona- zioni ricevute da Ruggero e da Federico II

5

, sia per la tradizione, non a caso avversata da alcune fonti, che Costanza d’Altavilla e Santa Rosalia fossero state monache basiliane del Monastero

6

. Il riferimento a quest’ultima contribuì a determinare a partire dal XVII secolo la reiterazione dell’iconografia della santa in vesti basiliane

7

. La chiesa venne riedificata ed ampliata una prima volta nel 1528, per volontà della badessa Caterina Ventimiglia, in una struttura che le fonti ri- portano a tre navate con cappelle laterali e abside tra due cappelle minori

8

. La badessa Giovanna Caruso nel 1682 ottenne dall’arcivescovo Palafox l’autorizzazione ad ingrandire ulteriormente la chiesa, indice di una condizione economica sempre più florida, e il progetto fu affidato all’architetto Paolo Amato

9

. Quest’ultimo realizzò un impianto centrico dodecagonale, preve- dendone l’arricchimento con un vasto apparato de- corativo

10

. I lavori della decorazione proseguirono a rilento per tutto il XVIII secolo

11

. La chiesa, devastata insieme al monastero da un violento bombardamento nel 1943, è stata recentemente restaurata e riaperta al pubblico. Nell’ambito delle ricerche sulle collezioni condotte presso la Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, sulla base di riscontri presso i fondi archivistici del Museo Nazionale, sono attualmente in corso studi su materiali marmorei di cultura gaginiana e tardo-rinascimentale provenienti dalla chiesa del SS.

Salvatore, oggi conservati presso la Galleria, tra cui una statua di Santo Vescovo e una di San Giovanni Battista, riconducibili all’originaria presenza nella chiesa di una o più cone marmoree

12

.

Doveva contribuire alle sontuose rituali celebrazioni liturgiche l’ostensorio in corallo (Fig. 1), che poggia su una base ottagonale articolata su due livelli, il primo decorato con una teoria di losanghe in corallo, il se- condo con testine di cherubino alate in corallo e smalti bianchi in corrispondenza dei vertici dell’ottagono.

Dalla base si slancia un tronco di piramide fittamente decorato con puntini, virgole, gocce e fiori stilizzati, su cui si innesta un nodo piriforme anch’esso decorato con testine di cherubino in corallo, non più presenti, e ali in corallo e smalti bianchi. Un’ulteriore testina di cherubino alata fa da raccordo tra il fusto e la raggiera, costituita da una teoria alternata di fiamme e lance.

Completa la raggiera un giro continuo in argento e pietre colorate con piccoli fiori all’estremità di ciascun raggio. Un altro giro in argento e pietre colorate enfa- tizza la circonferenza della sfera, decorata con un fitto ornato di virgole, gocce, baccelli e puntini. L’opera giunse dal monastero del SS. Salvatore al Museo Na- zionale di Palermo nel 1882

13

e da lì transitò nelle col- lezioni della Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis. I due elementi in argento e pietre colorate, ormai pienamente storicizzate per quello che riguarda l’insieme dell’opera, sono frutto di un’integrazione posteriore, come già notato da Antonio Daneu

14

, pro- babilmente per la perdita nel tempo delle rosette ter- minali della raggiera. Elementi simili si ritrovano già in ostensori in argento della fine del XVII secolo, come quello della chiesa di San Domenico di Palermo

15

o

L’ostensorio in corallo del monastero del SS. Salvatore di Palermo

Sergio Intorre

(5)

108 Sergio Intorre

Fig. 1. Maestranze trapanesi, Ostensorio, rame dorato, corallo, smalti, pietre trasparenti, gialle, verdi e bianche, metà XVII secolo, Palermo, Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis.

(6)

L’ostensorio in corallo del monastero del SS. Salvatore di Palermo 109

quello della chiesa del Gesù di Casa Professa

16

. L’opera in questione può essere accostata agli analoghi esem- plari custoditi nelle collezioni di Palazzo Abatellis, anch’essi in mostra, provenienti dai monasteri dell’As- sunta e di San Vito e dai conventi di Santa Ninfa dei Crociferi e di San Nicolò da Tolentino

17

. Se il primo è datato al 1635 su solide basi documentarie, è pur vero che la produzione di opere trapanesi di questa tipologia e con questo tipo di decorazione dovette proseguire ben oltre la metà del XVII secolo, quando la tecnica del

retroincastro cominciò a cedere gradualmente il passo

alla cucitura e all’impiego di altri materiali preziosi, a

causa del sopravvenuto esaurimento dei banchi di co-

rallo vicini alla costa

18

. Ciò potrebbe indurre a datare

l’ostensorio del SS. Salvatore alla metà del XVII secolo,

in continuità con la produzione precedente e coeren-

temente con gli esemplari già citati di Santa Ninfa dei

Crociferi e San Nicolò da Tolentino, analoghi per tec-

nica e materiali, che possono supporsi coevi.

(7)

Sergio Intorre 110

Note

1 V. Mortillaro, Guida per Palermo e pei suoi dintorni, Palermo 1829, p. 100.

2 G. Palermo, Guida istruttiva per Palermo e suoi dintorni ri- prodotta su quella del Cav. D. Gaspare Palermo dal beneficiale Girolamo Di Marzo-Ferro regio cappellano dei Reali Veterani, Palermo 1858, p. 484.

3 T. Fazello, De Rebus siculis. Decades duæ, Palermo 1560, I, 5, f. 179.

4 R. Pirri, Notitia prima Ecclesiae Panormitanae, Palermo 1630, ff. 113, 220.

5 G. Palermo, Guida istruttiva..., 1829, p. 484.

6 G. Palermo, Guida istruttiva..., 1829, pp. 484-485; A. Mon- gitore, Dell’Istoria sagra di tutte le chiese, conventi, monasteri, spedali ed altri luoghi pii della città di Palermo. I monasteri e i conservatori del XVIII secolo, ms. della Biblioteca Comunale di Palermo ai segni QqE7, f. 14r.

7 Sull’iconografia di Santa Rosalia v. M.C. Di Natale, Santa Ro- salia nelle Arti Decorative, introduzione A. Buttitta, con con- tributi di P. Collura e M.C. Ruggieri Tricoli, Palermo 1991, pp. 16-23.

8 G. Palermo, Guida istruttiva..., 1829, p. 487.

9 Su Paolo Amato v. M.C. Ruggieri Tricoli, Paolo Amato: la co- rona e il serpente, Palermo 1983.

10 S. Piazza, Un disegno per la chiesa del SS. Salvatore a Palermo, in “Annali del barocco in Sicilia”, 2, 1995, pp. 98-103; Idem, Il cantiere della chiesa del SS. Salvatore a Palermo, in L’archi- tettura del Settecento in Sicilia, Atti del Seminario (Palermo, 1989) a cura di M. Giuffrè, Palermo 1997, pp. 79-86.

11 G. Palermo, Guida istruttiva..., 1829, pp. 491-492.

12 Si ringrazia per la cortese indicazione la Dott.ssa Evelina De Castro, Direttore della Galleria Regionale della Sicilia di Pa- lazzo Abatellis.

13 V. Abbate, Scheda 85, in L’arte del corallo in Sicilia, a cura di C. Maltese, M.C. Di Natale, Catalogo della Mostra (Museo Regionale Pepoli, Trapani, 1 marzo - 1 giugno 1986), Palermo 1986, p. 250.

14 A. Daneu, L’arte trapanese del corallo, Milano 1964, p. 136;

R. Vadalà, Scheda 56, in I grandi capolavori del corallo. I coralli di Trapani del XVII e XVIII secolo, catalogo della Mostra (Ca- tania, Palazzo Valle, Fondazione Puglisi Cosentino, 3 marzo - 5 maggio 2013) a cura di V.P. Li Vigni, M.C. Di Natale, V.

Abbate, Cinisello Balsamo 2013, p. 122, che riporta la biblio- grafia precedente; sull’opera in questione e gli altri ostensori in corallo nelle collezioni di Palazzo Abatellis v. anche M. Vitella, Arti decorative a Palazzo Abatellis: gli ostensori in corallo, in 1954-2014 - Sessanta anni della Galleria e delle sue collezioni a Palazzo Abatellis, a cura di G. Barbera, Messina 2015, pp.

109-115.

15 R. Vadalà, Scheda 95, in Splendori di Sicilia. Arti decorative dal Rinascimento al Barocco, Catalogo della Mostra (Albergo dei Poveri, Palermo, 10 dicembre 2000 - 30 aprile 2001) a cura di M.C. Di Natale, Milano 2001, p. 422.

16 Vedi I. Di Natale, infra.

17 Vedi P. Palazzotto e D. Fasone, infra.

18 A tal proposito v. M.C. Di Natale, Ad laborandum curallum, in I grandi capolavori del corallo..., 2013, p. 51.

(8)

Indice

Premesse

Sebastiano Musumeci

Sergio Alessandro 13

Antonella De Miro

Fabrizio Micari 17

Giuseppe Bucaro 19

Introduzione

Coralli e vite nascoste

Vittorio Sgarbi 23

Saggi

Sacra et Pretiosa: l’allestimento

Lina Bellanca 27

Sacra et Pretiosa - Oreficeria dai monasteri di Palermo Capitale

Maria Concetta Di Natale 35

Arredi sacri e preziosi del monastero domenicano di Santa Caterina a Palermo

Maria Reginella 43

Viaggiatori stranieri a Santa Caterina tra XVIII e XIX secolo

Sergio Intorre 57

La vita monastica: silenzio, liturgia e lavoro

Nicole Oliveri 69

Un busto del Redentore su modello di Alfonso Lombardi

Raffaele Casciaro 73

Teofania di fili preziosi nel monastero di Santa Caterina al Cassaro: le vesti sacre

Roberta Civiletto 81

La chiesa di San Nicolò da Tolentino a Palermo

Donata Fasone 89

La chiesa del Gesù a Casa Professa

Iolanda Di Natale 95

Il paliotto con l’Immacolata della Basilica di San Francesco d’Assisi di Palermo

Maurizio Vitella 101

(9)

300

L’ostensorio in corallo del monastero del SS. Salvatore di Palermo

Sergio Intorre 107

Il monastero e la chiesa del Carmine Maggiore di Palermo: gli argenti sacri

Salvatore Anselmo 111

Il monastero personale dei principi Moncada nella Palermo del Seicento: l’Assunta e l’ostensorio in corallo di suor Teresa dello Spirito Santo duchessa di Montalto

Pierfrancesco Palazzotto 119

La chiesa del monastero di Santa Ninfa dei Crociferi

Donata Fasone 125

Un monastero palermitano per le monache senza dote: S. Maria delle Grazie in S. Vito e il seicentesco osten- sorio in corallo

Pierfrancesco Palazzotto 129

Arte decorativa nel convento di San Domenico a Palermo: alcuni esempi

Maddalena De Luca, Gaetano Bongiovanni 133

Il monastero di Santa Maria di Valverde: Brocca e Bacile

Valeria Sola 139

La Casa dell'Olivella e il suo paliotto dell'altare maggiore

Valeria Sola 143

Le opere della chiesa di San Francesco di Paola a Palermo

Elvira D’Amico 149

L'abbazia di San Martino delle Scale: preziose opere

Maria Concetta Di Natale 155

Il pastorale del monastero femminile di San Castrense a Monreale

Lisa Sciortino 167

I reliquiari in argento dalla Cattedrale alla chiesa del Sacro Cuore dei Gesuiti di Monreale

Lisa Sciortino 171

«Ad laudem Divini nominis et honorem gloriosissimae Dei Genetricis et semper Virginis Mariae». L’abbazia di Santa Maria di Altofonte

Rosalia Francesca Margiotta 175

Tre argenti dalla chiesa di San Francesco d'Assisi a Ciminna

Carolina Griffo 179

Una testimonianza della vita contemplativa francescana: il Calice con le virtù teologali delle clarisse di Termini Imerese

Giuseppe Ingaglio 183

(10)

301

Le opere della chiesa della Badia di Caccamo

Salvatore Anselmo 187

La chiesa del Santissimo Salvatore e monastero dell’Ordine di San Benedetto (Badia Grande) di Alcamo

Roberta Cruciata 191

Un monastero per due Ordini: il SS. Salvatore di Corleone

Rosalia Francesca Margiotta 195

Il complesso monastico di Santa Maria Maddalena di Corleone

Rosalia Francesca Margiotta 201

La chiesa e il monastero di San Nicolò di Bisacquino.

Note su uno scrigno d'arte perduto

Rosalia Francesca Margiotta 215

Il turibolo architettonico tardogotico dal monastero olivetano di San Leonardo a Chiusa Sclafani

Giovanni Travagliato 219

Il baculo pastorale “gaginesco” di Paolo Gili per il monastero normanno di San Michele Arcangelo a Mazara del Vallo

Giovanni Travagliato 225

Il restauro del portale medievale del chiostro del convento di S. Caterina in Palermo

Stefania Caramanna 233

Interventi conservativi sui beni tessili: il baldacchino d’altare della chiesa di Santa Caterina al Cassaro e il pa- liotto della chiesa di San Francesco di Paola di Palermo

Roberta Civiletto 237

La bellezza ritrovata: diario dietro le quinte

Gaetano Correnti 241

Considerazioni sui restauri dei manufatti in ceroplastica del monastero di Santa Caterina

Italo Giannola 245

Il monastero di Santa Caterina d’Alessandria in Palermo:

conoscere per conservare

Renata Prescia, Rosario Scaduto 249

L’orologio del monastero di S. Caterina d’Alessandria

Antonino Aurelio Piazza 259

Manutenzione e restauri delle opere mobili di Santa Caterina

Sergio Ingoglia, Concetta Lotà, Cesare Tinì, Anna Tschinke 261

Bibliografia

a cura di Sergio Intorre 267

Riferimenti

Documenti correlati

Nel 2017 i quantitativi di rifiuti speciali gestiti (al netto dei rifiuti da C&D) sono stati pari a 9.267.313 t (di cui il 91% non pericolosi) e il 66% di queste sono state

Anche questo album, composto da una ventina di stampe all’albumina, è completamente dedicato alla città di Venezia e, come spesso avveniva per raccolte

Si inserisce nel fermento culturale dell’Ottocento palermitano – regi- stratosi non solo nella pittura ma anche nei linguaggi architettonici, con apporti significativi da parte di

dal 1998 ad oggi docente nel Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale su argomenti vari di medicina Generale, sulle medicine non convenzionali: agopuntura, omeopatia

Abbate V., Dalla quadreria privata alla pinacoteca pubblica: origini e vicende delle raccolte seicentesche della Galleria regionale della Sicilia, in Pittori del Seicento a

a) l'indicazione dei dati identificativi del numero del lotto per il quale la stessa è proposta; b) l'indicazione del prezzo offerto, che non potrà essere inferiore

Della estesa proprietà facevano parte cinque distinti palazzi: il palazzo Florio-Fitalia (fu la residenza di Ignazio jr. e della moglie, Franca Jacona di San Giuliano, la celebre

“Per sensazioni ed immagini lontane, di quando ci sono venuto per la prima volta verso il 1930, spesso riesco ad estrarre dal bellissimo caos che è Palermo una città