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Lavoro domestico: i contributi Inps 2021

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Lavoro domestico: i contributi Inps 2021

27 Gennaio 2021 | Autore: Noemi Secci

Contributi 2021 colf e badanti: come si calcolano e si versano, fasce orarie di retribuzione, quali rischi coprono, adempimenti.

L’Inps, in base alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo

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comunicata dall’Istat, ha illustrato, con una nuova circolare [1], in relazione al lavoro domestico, i contributi Inps 2021 a carico dei datori di lavoro e di colf e badanti.

Per quanto riguarda la contribuzione per l’anno 2021, considerando la variazione percentuale negativa verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo, sono state confermate le fasce di retribuzione pubblicate per il 2020, su cui calcolare i versamenti dovuti per i lavoratori domestici. La contribuzione risulta comunque più elevata per via degli aumenti di retribuzione stabiliti dal nuovo contratto collettivo.

Il rapporto di lavoro dei collaboratori domestici non è, difatti, disciplinato soltanto dagli accordi tra le parti, cioè dal contratto tra il lavoratore e il datore di lavoro: le regole fondamentali del rapporto sono stabilite dalla legge e dai contratti collettivi, come previsto per la generalità dei lavoratori subordinati. Il contratto collettivo, lo ricordiamo, è un accordo sottoscritto dai sindacati e dalle associazioni dei datori di lavoro, con cui si disciplinano gli aspetti giuridici ed economici del rapporto lavorativo non riservati alla legge.

Il contratto collettivo nazionale per il lavoro domestico, sottoscritto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Federcolf, Fidaldo e Domina, contiene gli aspetti fondamentali della disciplina di questo rapporto di lavoro ed è stato recentemente rinnovato. L’aspetto principale relativo ai rinnovi riguarda l’abolizione della formale suddivisione in categorie (colf, badanti, babysitter): è ugualmente presente, riorganizzata, la suddivisione in livelli sulla base delle mansioni svolte e dell’esperienza, ma riguarda la categoria unica degli assistenti familiari.

Ma procediamo con ordine e osserviamo come si calcola, a quanto ammonta e quando si versa la contribuzione dovuta per colf e badanti.

Calcolo contributi lavoratori domestici 2021

Per capire quanto bisogna pagare a titolo di contribuzione dei lavoratori domestici, è necessario prima capire il meccanismo di calcolo dei contributi.

Diversamente da quanto avviene per la generalità dei dipendenti, i contributi di colf e badanti si calcolano sulla paga oraria, e non sulla retribuzione mensile; il calcolo, inoltre, non avviene applicando una percentuale, cioè un’aliquota, alla

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paga, ma l’aliquota (pari al 19,9675%, di cui il 17,4275 è il contributo Ivs, invalidità- vecchiaia- superstiti; è dovuta un’addizionale dell’1,40% per i lavoratori a termine) si applica sulla fascia in cui rientra la retribuzione oraria; bisogna poi moltiplicare i contributi così calcolati per il numero delle ore di lavoro prestate.

La paga oraria, nel dettaglio, è composta in questo modo:

retribuzione oraria concordata;

valore convenzionale di vitto e alloggio, frazionato ad ore, se dovuto;

tredicesima mensilità, frazionata ad ore.

Per trovare la paga oraria effettiva, da utilizzare come base per calcolare i contributi, bisogna sommare:

la paga oraria contrattuale;

il rateo orario di tredicesima (che corrisponde alla quota oraria diviso 12:

ad esempio, per una paga oraria di 9 euro, il rateo di tredicesima da sommare è pari a 0,75, cioè 9 diviso 12);

l’importo orario di vitto e alloggio, se dovuto (che si ricava in questo modo: valore convenzionale giornaliero Inps di vitto e alloggio, per il numero delle giornate lavorate, diviso il numero di ore lavorate).

Dalla paga oraria si ricava il contributo orario utilizzando le tabelle Inps, pubblicate annualmente: ogni tabella contiene le diverse fasce di retribuzione oraria effettiva, a ciascuna delle quali è collegato il contributo orario corrispondente.

Per capire qual è il contributo orario da pagare, è dunque sufficiente verificare in quale fascia retributiva è ricompresa la paga oraria.

Il calcolo dei contributi dovuti per ciascun trimestre si ottiene, poi, moltiplicando la contribuzione oraria per il numero delle ore retribuite nel periodo.

Le ore retribuite trimestralmente si ricavano moltiplicando le ore retribuite ogni settimana per le settimane del trimestre di riferimento, considerando che:

la settimana decorre dalla domenica al sabato, per cui contano solo le settimane del trimestre che si concludono con il sabato (logicamente, le ore successive all’ultimo sabato devono essere contate nel trimestre solare successivo);

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qualora dalla somma delle ore e delle frazioni di ora il numero ottenuto non sia intero, l’ammontare va arrotondato all’unità superiore.

Per chi è in difficoltà col calcolo dei contributi, sul sito dell’Inps è prevista una specifica applicazione guidata, di semplice utilizzo.

Aumento della retribuzione oraria 2021

Di seguito, gli aumenti 2021 previsti per la paga oraria minima dei lavoratori domestici, a seconda del livello d’inquadramento:

A: 4,57 euro AS: 5,39 euro;

B: 5,72 euro;

BS: 6,06 euro;

C: 6,4 euro;

CS: 6,74 euro;

D: 7,78 euro;

DS: 8,12 euro.

Sono poi aumentate le indennità sostitutive di vitto e alloggio:

pranzo o cena 1,93 euro;

alloggio 1,67 euro.

Per ulteriori approfondimenti e per conoscere gli aumenti delle paghe mensili:

Guida al contratto di lavoro domestico.

Osserviamo ora le tabelle dei contributi 2021 per i lavoratori domestici

Contributi lavoratori domestici 2021

La tabella mostra i contributi orari per i lavoratori domestici assunti a tempo indeterminato ed a termine, i primi non soggetti all’addizionale per la disoccupazione.

Gli importi tra parentesi, inseriti nelle colonne relative al contributo orario, sono quelli a carico del lavoratore, che devono essere trattenuti dalla sua busta paga, e versati trimestralmente dal datore, assieme ai contributi a suo carico.

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Il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non è dovuto solo se il rapporto è fra coniugi o tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi (nelle ipotesi in cui la legge lo consenta: ad esempio, il rapporto di lavoro domestico tra coniugi è consentito solo se il coniuge non lavoratore è titolare di assegno di accompagnamento).

Fascia oraria di retribuzione

Contributo orario Lavoratori

Domestici a tempo indeterminato

Lavoratori Domestici a

termine

Retribuzione effettiva

Retribuzione convenzionale

Con quota

CUAF

Senza quota CUAF

Con quota

CUAF

Senza quota CUAF

fino a € 8,10 € 7,17 € 1,43

(0,36)

€ 1,44 (0,36)

€ 1,53 (0,36)

€ 1,54 (0,36) oltre € 8,10 e

fino a € 9,86 € 8,10 € 1,62

(0,40)

€ 1,63 (0,41)

€ 1,73

(0,41) € 1,74(0,41)

oltre € 9,86 € 9,86 € 1,97

(0,49)

€ 1,98 (0,49)

€ 2,11 (0,49)

€ 2,12 (0,49) oltre le 24 ore

settimanali € 5,22 € 1,04

(0,26)

€ 1,05 (0,26)

€ 1,12 (0,26)

€ 1,12 (0,26)

Aliquote contributi lavoratori domestici 2021

Il contributo orario dovuto è così suddiviso:

fondo pensioni lavoratori dipendenti: gran parte della contribuzione pagata va al F.P.L.D., e serve a coprire l’assicurazione Ivs, invalidità vecchiaia e superstiti (in pratica, serve per la pensione dei lavoratori domestici); l’aliquota è pari al 17,4275%;

Aspi: la quota Aspi serve per assicurare il dipendente contro la disoccupazione; nel caso in cui il rapporto sia a termine, è dovuta un’addizionale dell’1,40%;

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Cuaf: La Cassa unica assegni familiari serve per finanziare l’erogazione degli assegni al nucleo familiare (Anf) ai lavoratori domestici;

maternità: i contributi versati alla Gestione maternità servono all’erogazione dell’indennità alle lavoratrici domestiche per il periodo di astensione obbligatoria (2 mesi prima del parto e 3 mesi successivi, oppure un mese più 4 mesi, qualora la lavoratrice si avvalga della flessibilità);

Inail: la quota Inail copre l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;

fondo garanzia Tfr: la quota versata a tale fondo serve a coprire il dipendente dal rischio del mancato pagamento della liquidazione da parte del datore di lavoro.

Di seguito, la tabella contributiva per i rapporti non assoggettati al contributo addizionale per la disoccupazione.

Successivamente, la tabella contributiva per i rapporti assoggettati al contributo addizionale per la disoccupazione

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Quando e come si pagano i contributi lavoratori domestici 2021

Anche per quest’anno, i termini per il pagamento dei contributi, che devono essere versati trimestralmente, sono:

primo trimestre: 1-10 aprile;

secondo trimestre: 1-10 luglio;

terzo trimestre: 1-10 ottobre;

quarto trimestre: 1-10 gennaio.

I contributi possono essere versati utilizzando i bollettini Mav, inviati dall’Inps e precompilati con gli importi dovuti. Nel caso siano intervenute variazioni orarie, dal

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sito dell’istituto, alla sezione Servizi online, è possibile indicare le variazioni e stampare un altro bollettino Mav con gli importi conformi. Le variazioni degli importi possono essere richieste anche agli operatori del circuito di pagamento o del call center.

I Mav possono essere pagati presso:

sportelli postali;

tabaccherie convenzionate (Circuito Reti Amiche);

sportelli bancari e sito internet Unicredit;

online, direttamente sul sito web dell’Inps, alla pagina Portale dei Pagamenti, utilizzando una carta di credito ed immettendo il codice del rapporto ed il codice fiscale del datore di lavoro;

tramite contact center Inps-Inail, utilizzando una carta di credito.

La contribuzione dovuta può essere variata dagli operatori del circuito di pagamento, del call center Inps, oppure tramite procedura online.

Deduzione contributi 2021 lavoratori domestici

I contributi versati per i collaboratori domestici nell’anno 2021 possono essere dedotti nella dichiarazione dei redditi (sia nel modello 730 che nel modello redditi).

In particolare, la deduzione è possibile sino a un massimo di 1.549,37 euro annui.

[1] Circ. Inps 9/2017.

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