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Formazione per educatori ACR e animatori GVSS Azione Cattolica di Verona

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Academic year: 2022

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COL-LEGATI COL-LEGATI

Quando internet è l'unica via Quando internet è l'unica via

Formazione per educatori ACR e animatori GVSS

Azione Cattolica di Verona

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Ciao a tutti,

siamo qui oggi per fare il secondo incontro di formazione per educatori di quest’anno con una modalità un po’ diversa, più adatta alla situazione.

Vi proponiamo quindi una serie di provocazioni, alcune in testo, altre in video, accompagnate da delle domande per riflettere sul tema proposto. Puoi vivere questo momento di formazione da solo oppure insieme al gruppo educatori in base alle possibilità più sicure.

Per iniziare ad entrare nel tema della formazione vi consigliamo di guardare la puntata “Caduta libera” della serie tv Black Mirror (Episodio 1 della stagione 3).

La serie è disponibile su Netflix, che sfortunatamente ha rimosso il periodo di prova gratuito, quindi è necessario avere un account valido per guardarla. In alternativa è possibile guardarla insieme a chi possiede un profilo, ovviamente nel rispetto delle norme anti-covid.

ll centro diocesano è sollevato da ogni responsabilità a riguardo 😀

Buona formazione Buona formazione

INTRODUZIONE INTRODUZIONE

Ora la formazione può iniziare.

Se hai deciso di seguire la formazione in gruppo, questo è il momento di riunirsi

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PREGHIERA PREGHIERA

Lettura dal Vangelo secondo Giovanni

(Gv 15,1-8)

Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca;

poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

Riflessione al brano evangelico di don Luigi Maria Epicoco

Che immagine suggestiva ci dà oggi Gesù nel Vangelo: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo (...) Io sono la vite, voi i tralci». Abbiamo così un intreccio di relazioni spiegate attraverso un intreccio di immagini. La prima è l’immagine di intimità che ogni vignaiolo ha con la propria vite. È tra le mani di quel vignaiolo e la fecondità della vite che viene fuori prima l’uva e poi il vino. Questo è innanzitutto ciò che è Gesù con il Padre. E noi dove siamo in tutto ciò? Noi siamo in Gesù, come un ramo attaccato al tronco di una vite. La nostra relazione è una relazione di strettissima vita con Gesù stesso. È dall’attaccamento a Lui che dipende tutto. Un tralcio che volesse vivere staccato dal tronco non riceverebbe nient’altro se non la secchezza della morte. Perché è dal tronco che passa la vita anche nei rami. Gesù è per noi necessario non accessorio. Il cristianesimo è innanzitutto la fede nella “necessità di Cristo”.

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PREGHIERA PREGHIERA

Preghiera Semplice (San Francesco d'Assisi)

Oh Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch'io porti amore, dove è offesa, ch'io porti il perdono, dove è discordia, ch'io porti la fede, dove è l'errore, ch'io porti la Verità,

dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia, dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Oh Maestro, fa che io non cerchi tanto:

ad essere compreso, quanto a comprendere.

Ad essere amato, quanto ad amare.

Poichè è dando che si riceve, perdonando che si è perdonati, morendo che si risuscita a Vita Eterna. Amen.

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Alla luce della puntata che hai appena visto trovi la realtà distopica di queste serie esagerata ma attuale o ritieni che sia eccessivamente non realistica, al solo scopo di produrre intrattenimento?

Pensi che l’utilizzo di internet o dei social possa arrivare ad influenzare la vita a questo livello?

Pensi che i contenuti creati per i bambini possano essere “educativi” oppure sono proiettati alla pubblicità?

Come pensi che i social intervengano nella vita dei ragazzi?

Come prima cosa vi invitiamo a cominciare la riflessione guardando il terzo episodio di Paese Reale, disponibile su Rai Play dal titolo “Scontro generazionale”. Rai Play non richiede un abbonamento a pagamento, ma solo l’accesso con un account, che può essere anche Google o Facebook. In particolare, nel guardare la puntata, presta attenzione dal minuto 19:40 al 23:25 e dal 29:32 alla fine.

INTRODUZIONE INTRODUZIONE

Dopo aver guardato Black Mirror e Paese Reale,

ti vorremmo proporre alcune domande di riflessione:

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Ti proponiamo ora l’esplorazione di diverse tematiche relative ai social e ad internet in generale, ma con l’accento posto sull’utilizzo che ne viene fatto dalle fasce di età coinvolte dall’Azione Cattolica.

Ogni paragrafo è diviso in due parti:

Alla fine dell’ultimo paragrafo è riportata la sitografia, contenente i link alle informazioni appena presentate.

Può essere anche un'ottima occasione se vuoi approfondire un concetto che ti è sembrato particolarmente interessante.

A concludere potete trovare degli spunti pratici e concreti, sul tema, per aiutarvi ad organizzare le attività.

Una parte descrittiva, in cui viene esplorato un concetto chiave dell’argomento. I dati e le informazioni che presentiamo sono reali, e sono liberamente consultabili.

Una parte più individuale e introspettiva, nella quale ti vengono proposte delle domande relative alla tematica appena trattata. I quesiti sono posti in modo tale da permetterti di riflettere sul paragrafo e sulle informazioni appena ricevute, pensando soprattutto alla tua esperienza in AC.

INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

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Internet e i social media sono diventati indispensabili nella vita di tutti i giorni per la

maggior parte delle persone nel mondo. Oggi, più di 4,5 miliardi di persone utilizzano internet e l'86,6% di queste è attiva sui social media.

L'UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK L'UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK

E DI INTERNET NEL 2020 E DI INTERNET NEL 2020

Il report 2020 dell’agenzia we are social rivela che gli accessi da mobile sono aumentati del 2,4%, portando

complessivamente al 99% la percentuale degli utenti che accede direttamente da mobile e confermando ancora una volta l’importanza del “mobile first”.

In Italia sono quasi 50 milioni le persone online e 35 milioni quelle presenti ed attive sui canali social: in media si spendono circa 6 ore al giorno connessi ad internet e 1 ora e 57 minuti sui social.

Anche nel nostro Paese quasi il 98% della popolazione è attivo sui social da mobile, e fra il 74%

e l’81% è parte di una community e interagisce con altri utenti in rete.

Molte persone sono consapevoli del rischio nell’utilizzo di internet: più di una persona su due ha infatti espresso preoccupazione per la tematica delle fake news (52%) e del trattamento dei dati personali (59%) da parte delle piattaforme e delle aziende.

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La piattaforma preferita dagli Italiani è YouTube, a seguire è la famiglia di app di Facebook (WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, nell'ordine).

Ed è proprio Instagram la piattaforma che registra la crescita più evidente, dal 55% al 64%.

In forze anche Pinterest, che vede un salto dal 24% al 29%.

In crescita anche TikTok che vede un'adozione all'11%; i soi utenti appartengono prevalentemente dalla generazione Z.

Vi lasciamo qui di seguito alcune immagini, già esplicative, che riportano l’età media dell’utilizzo dei social:

L'UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK L'UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK

E DI INTERNET NEL 2020

E DI INTERNET NEL 2020

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Come reagisci davanti a questi numeri? Sono i numeri che ti aspettavi?

Effettivamente noti questa differenza fra la tua generazione e quelle successive?

E con gli educatori più giovani o più vecchi di te?

Riscontri queste percentuali di utilizzo dei social fra i tuoi ragazzi? E fra i tuoi coetanei?

Interpreti questo aumento dell’utilizzo come un sintomo negativo o indice di progresso?

L'UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK L'UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK

E DI INTERNET NEL 2020 E DI INTERNET NEL 2020

DOMANDE

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Sara Konrath, Ricercatrice presso l’Università del Michigan, nonché direttrice dell’IPEAR, (Interdisciplinary Program on Empathy and Altruism Research), ha diretto uno studio volto a valutare l’evoluzione di empatia e narcisismo su un periodo di trenta anni, su circa 14.000 studenti dei college americani.

Prima di soffermarci sugli esiti di questo studio, facciamo un ripasso su cosa sono questi tratti di personalità.

L'EMPATIA è quella facoltà che permette di comprendere lo stato d’animo o la situazione emotiva di un’altra persona, di

“mettersi nei suoi panni”, presupposto per porre in atto comportamenti di vicinanza emozionale. Normalmente presente fin da quando siamo piccoli, essa testimonia una intrinseca e fisiologica capacità di base di connessione tra le persone.

GLI ASPETTI NEGATIVI DEI GLI ASPETTI NEGATIVI DEI

SOCIAL E DI INTERNET SOCIAL E DI INTERNET

IL NARCISISMO invece è l’atteggiamento di chi tende a esaurire la propria personalità nella esclusiva considerazione ed esaltazione di sé, ovvero di chi si “innamora” della propria immagine, come nel mito di Narciso. Ciò può portare la persona a restare indifferente agli altri, ad ignorarne o disprezzarne il valore e le opere.

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Dallo studio sopracitato è emerso un notevole calo della capacità di provare empatia che si è ridotta di ben 40% in trenta anni, con un crollo soprattutto dopo l’anno 2000, ed un concomitante aumento del tratto “narcisismo” nello stesso campione.

Questi dati sul calo dell’empatia sono stati confermati negli ultimi anni da numerose altre ricerche svolte sia su studenti senior dei college, che su matricole universitarie.

Inoltre, ricerche su campioni rappresentativi della popolazione generale hanno messo in luce che le persone nate dopo gli anni ’80, mostrano un grado di empatia più basso di tutta la popolazione trasversalmente.

Una ricerca della stessa autrice del 2018 ha evidenziato che le persone che si muovono più facilmente a compassione passano meno tempo sui social media rispetto alle persone più ego-centrate e narcisistiche. Viceversa, è stato altresì visto che chi ha difficoltà a percepire e ad elaborare le proprie emozioni utilizza i social media molto più spesso di chi è maggiormente in contatto con i propri sentimenti e le proprie emozioni. Esempi di questo atteggiamento così poco empatico li possiamo vedere in diverse situazioni “social”!

Conosciamo tutti i “LEONI DA TASTIERA”, che sotto i post di personaggi famosi o pubblici danno il peggio, con insulti e commenti cattivi, senza pensare al fatto che dall’altra parte c’è una persona che legge.

GLI ASPETTI NEGATIVI DEI GLI ASPETTI NEGATIVI DEI

SOCIAL E DI INTERNET

SOCIAL E DI INTERNET

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Oppure ancora, abbiamo presente le infinite discussioni sotto i post politici in cui le persone lanciano insulti terribili che spesso diventano minacce inviate per messaggio privato, lasciando la persona che aveva solo provato a spiegare un diverso punto di vista spaventata.

Le uniche emozioni che traspaiono in questo quadro sono emozioni di rabbia e frustrazione.

Non è l’emozione in sé a preoccupare, tutti possiamo provare rabbia dinanzi a una frase dai contenuti per noi non condivisibili. Oltre l’emozione c’è di più: c’è una mancata regolazione emotiva, c’è una tendenza all’azione, c’è una totale cecità verso l’altro.

Un altro scenario è quello del fenomeno del CYBERBULLISMO.

Online i bulli sono molto più numerosi che nella vita reale, questo perché sui social non si ha la possibilità di vedere la reazione dell’altro alle nostre parole, e quindi diventa più facile mostrarsi arroganti.

Facciamo un esempio concreto: se una persona (bambino o adulto che sia) insulta una caratteristica dell’aspetto esteriore della persona che ha di fronte, ha immediata percezione del male che ha fatto, e questa reazione dà un feedback alla persona sul proprio comportamento, aiutandolo a regolarsi.

Se la stessa critica viene data online, la persona “insultante” non riceve nessuna risposta circa la gravità del proprio comportamento, che al contrario viene rinforzato dai vari “mi piace” e quindi ripetuto in altre situazioni. Quindi essere cyber-bulli risulta molto più “semplice” che esserlo nella vita reale.

GLI ASPETTI NEGATIVI DEI GLI ASPETTI NEGATIVI DEI

SOCIAL E DI INTERNET

SOCIAL E DI INTERNET

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Come questi fenomeni “web” portano poi a un calo del livello di empatia generale, come quello ritrovato dallo studio di Sara Konrath? Potrebbe sembrare che tra questa cattiveria virtuale e il comportamento reale non ci sia legame, ma così non è, come evidenziato dallo studio di Sara Konrath. Inoltre ciascuno di noi potrebbe fare una riflessione sulla società attuale e delle considerazioni: se sia o meno aumentato l’odio e la cattiveria.

GLI ASPETTI NEGATIVI DEI GLI ASPETTI NEGATIVI DEI

SOCIAL E DI INTERNET SOCIAL E DI INTERNET

Comunque virtuale e realtà hanno un collegamento, soprattutto per i più piccoli che sono nati immersi nel digitale, in quanto il meccanismo ripetuto all’infinito (che io dica una cosa bella o brutta non ho nessuna reazione da parte dell’altro, e quindi mi sento libero di poterlo ripetere) porta alla diminuzione dell’empatia.

Quindi è proprio come se mancasse l’allenamento a regolare il proprio comportamento in funzione della reazione dell’altro. La situazione sanitaria attuale poi porta ad un aumento dei contatti web e ad una diminuzione di quelli reali, con conseguente calo dell’attenzione all’altro.

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GLI ASPETTI NEGATIVI DEI GLI ASPETTI NEGATIVI DEI

SOCIAL E DI INTERNET SOCIAL E DI INTERNET

DOMANDE

Osservando i tuoi ragazzi riesci a vedere una difficoltà nel riconoscere lo stato emotivo dell’altro rispetto alle generazioni dei non nativi digitali?

Hai mai pensato che come educatore ACR o GVSS dovresti educare i ragazzi all’empatia?

Considerando che i ragazzi attualmente stanno sperimentando la didattica a distanza, e la sospensione di tante attività sociali extra, temi che questa situazione possa avere effetti negativi su di loro? Quali?

Se hai visto i tuoi ragazzi in presenza, hai notato un cambiamento in loro da questo punto di vista (calo dell’empatia) prima e dopo i mesi del lockdown?

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Ad oggi i social ed il mondo di internet più in generale riguardano la vita di tutti, in primo luogo quella di bambini ed adolescenti. Ciò che avete letto poco fa ci da un’idea negativa del mondo di internet. Ma non c’è solo questo lato. Proviamo a vedere in cosa i social e internet possono esserci d’aiuto. Di solito gli adolescenti usano i social per diletto, per “ammazzare il tempo”. Ma non è detto che ci sia solo questo tipo di utilizzo. Infatti, se analizziamo la miriade di video su TikTok, social sempre più utilizzato dai giovani per la condivisione di video, possiamo ascoltare e vedere moltissimi adolescenti e giovani che raccontano la propria storia ed esperienze di vita, velando le vere emozioni e importanti messaggi che vengono nascosti con l’ironia. Di video di questo genere se ne trovano sempre di più, probabilmente perché i più giovani preferiscono raccontare se stessi ad una telecamera, condividendo il video con milioni di sconosciuti, piuttosto che parlare con i propri familiari. Hanno la percezione che i genitori, ed in generale gli adulti della società, abbiamo smesso di ascoltare la loro voce e le loro storie. Condividendo le loro esperienze cercano qualcuno che li ascolti, che capisca cosa stanno vivendo, che voglia entrare in relazione con loro. Inoltre, tutti questi video hanno moltissimi commenti contenenti storie simili.

Dare uno sguardo a questo social in questo periodo (prima che venga invaso dagli adulti) ci può aiutare a capire le storie degli adolescenti con cui ci relazioniamo, imparando a comprendere ciò che non raccontano nemmeno ai loro genitori. È come aprire la “porta della loro cameretta”, perché ci permette di essere davvero vicino alla realtà di quello che provano gli adolescenti in queste esperienze.

... E GLI ASPETTI POSITIVI

... E GLI ASPETTI POSITIVI

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Ma non possiamo negare che la tecnologia mobile ormai faccia parte della nostra vita in moltissimi aspetti, intrecciando costantemente online e offline; quindi è inevitabile che i mezzi digitali faranno parte della vita del bambino sempre di più nel corso degli anni.

Ad oggi tutte le professioni stanno diventando sempre più tecnologiche, richiedendo conoscenze e competenze che un adulto di oggi è costretto ad imparare dopo molti anni di lavoro svolto “tradizionalmente”. Invece, il vantaggio dei nativi digitali è che essendo immersi nella tecnologia fin da bambini l’utilizzo dei media digitali è per loro più immediato e “naturale”, facilitando l’ingresso nel mondo del lavoro. Per questo motivo, dato che la tecnologia continuerà a far parte della vita, escludere i bambini dal mondo digitale potrebbe avere un effetto negativo sulla loro futura carriera, scolastica e lavorativa.

Abbiamo parlato di adolescenti, ma cosa possiamo dire dei bambini?

La questione della relazione tra bambini ed internet ha cominciato ad emergere con coloro che sono nati alla fine degli anni ’90.

Ad oggi i bambini sono esposti sempre più precocemente alla tecnologia e all’uso di internet. Già dai primi anni di vita i bambini sanno muoversi su un dispositivo mobile meglio di un adulto. Siamo coscienti che internet possa esporre i bambini a contenuti negativi, per questo motivo i genitori tendono a controllare costantemente l’uso dei media digitali e a limitarne l’accesso ai figli, cercando di bilanciare le attività online e quelle offline.

... E GLI ASPETTI POSITIVI

... E GLI ASPETTI POSITIVI

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DOMANDE

I tuoi ragazzi usano TikTok o altri social come spazio per raccontare loro stessi?

Pensi che il gruppo ACR/GVSS possa essere un posto dove raccontarsi al pari dei social?

Altrimenti, quali accortezze potresti prendere perchè ciò avvenga?

Qual è l’età giusta per iniziare ad usare i social secondo te?

Quali sono secondo te i punti di forza dei social e di internet per un bambino o ragazzo del 2020?

Quali strumenti vanno forniti ai ragazzi affinché possano sfruttare al meglio tutte le risorse di internet?

Inoltre, i media digitali permettono di imparare qualsiasi cosa e quindi di poter accedere più facilmente alla cultura, in qualunque momento ed in qualunque luogo del mondo.

Come abbiamo detto poco sopra, la nostra vita offline e quella online sono sempre più intrecciate, a tal punto da poter considerare quest’ultima, quella “digitale” come un’estensione della nostra vita “reale”. Dato che esiste questa stretta relazione tra queste due parti della nostra vita sarebbe ottimale provare a ricercare un rapporto più sano con la tecnologia, in modo da poter prendere il meglio, rimanendo sempre consapevoli dei rischi.

... E GLI ASPETTI POSITIVI

... E GLI ASPETTI POSITIVI

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Alla luce di tutte le riflessioni di oggi e considerando la situazione attuale che ci porta a sfruttare sempre di più questi mezzi digitali, come educatori come siamo chiamati ad abitare questo spazio?

Pensi che la spiritualità sia fuori da questi spazi?

Con questa formazione abbiamo voluto rischiare un po’ sperimentando una modalità diversa da quella del webiner, altrimenti unico modo per portare avanti il cammino formativo in questo tempo.

Adesso vorremmo sapere la tua opinione, per poter capire se abbiamo fatto centro!

Per favore, compila qui il “questionario di gradimento”

A concludere potete trovare qui degli spunti pratici e concreti, sul tema, per aiutarvi ad organizzare le attività.

CONCLUSIONI CONCLUSIONI

Dopo aver risposto anche a queste ultime domande ti lasciamo questi ultimi interrogativi per fare

sintesi su quello che abbiamo discusso oggi.

Il Centro Diocesano ACR e Giovani e la Commissione Formazione

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Contenuti digitali We are social Dgline

L'utilizzo dei social network e di internet nel 2020

State of mind Quotidiano Molise Milano psicologia Apa

Gli aspetti negativi dei social e di internet

Be Unsocial: tiktok

Be Unsocial: generazione alpha e tecnologia

Be Unsocial: generazione Alpha sensibilità e giochi We are social

Gli aspetti positivi

SITOGRAFIA

SITOGRAFIA

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