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SUPPLEMENTO AL
PROSPETTO INFORMATIVO
relativo all’Offerta Pubblica di sottoscrizione e vendita di azioni ordinarie di
Con sede Legale in Via Niccolò Tommaseo, 7, 35131 Padova, iscritta al Registro delle Imprese di Padova al numero 256099, P. IVA n. 01029710280 e codice fiscale n. 02622940233, registrata presso l’Albo delle Banche e presso l’Albo dei gruppi bancari in qualità di capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare Etica al n. 5018.7. Capitale sociale al 31 dicembre 2015 i.v. 54.353.670
Banca Popolare Etica S.c.p.a. è emittente, offerente nonché soggetto che effettua il collocamento delle azioni oggetto di offerta.
Supplemento ex articolo 94, comma 7, e 95-bis, comma 2, del D.Lgs n. 58/98 ed ex articolo 8 del Regolamento Consob n.11971/1999 come modificato e integrato, depositato presso la Consob in data 23 marzo 2017, a seguito di autorizzazione alla pubblicazione comunicata con nota del 22 marzo 2017, protocollo n. 0036475/17, al prospetto informativo relativo all’Offerta Pubblica di azioni ordinarie di Banca Popolare Etica S.c.p.a. depositato presso la CONSOB in data 4 agosto 2016 a seguito di comunicazione dell’autorizzazione alla pubblicazione con nota del 3 agosto 2016 protocollo n. 0072549/16, come modificato dal supplemento depositato presso la Consob in data 7 dicembre 2016, a seguito di autorizzazione alla pubblicazione comunicata con nota del 7 dicembre 2016, protocollo n.
0108360/1.
Il Supplemento al Prospetto Informativo è disponibile presso il sito internet www.bancaetica.it nonché presso la sede dell’Emittente in Padova, via Tommaseo 7, presso le Filiali dell’Emittente e presso i suoi promotori finanziari. La traduzione in spagnolo del Supplemento sarà altresì disponibile presso la Succursale spagnola dell’Emittente con sede in Bilbao, nonché sul sito internet in lingua spagnola dell’Emittente www.fiarebancaetica.coop.
Ai sensi dell’articolo 95-bis, secondo comma del TUF, hanno diritto a revocare la propria richiesta di adesione all’Offerta coloro che hanno avanzato richiesta di adesione dal 1 febbraio 2017 sino alla data di pubblicazione del Supplemento, esercitabile entro tre giorni lavorativi successivi alla pubblicazione del Supplemento, mediante disposizione scritta da consegnare nelle filiali della Banca.
L’adempimento di pubblicazione del presente Supplemento al Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
2 AVVERTENZEPERL’INVESTITORE
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento i destinatari dell’Offerta sono invitati a valutare attentamente le informazioni contenute nel prospetto nel suo complesso e gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui opera, nonché agli strumenti finanziari offerti, riportati nella Sezione I, Capitolo 4 “Fattori di rischio” dello stesso Prospetto.
L’Offerta si inserisce nell’ambito di in una campagna di capitalizzazione straordinaria e di allargamento della base sociale effettuata dall’Emittente ed è funzionale al prioritario obiettivo del rafforzamento patrimoniale di Banca Popolare Etica, finalizzato:
- ad assicurare anche in relazione ai programmi di sviluppo, equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza;
- a sostenere, conseguentemente, lo sviluppo dell’attività di Impiego.
Sebbene non sia stato fissato un limite minimo o massimo di aumento di capitale sociale, l’Emittente ha stimato un aumento di capitale di Euro 6 milioni nell’ambito dell’Offerta oggetto del Prospetto Informativo.
In particolare si richiama l’attenzione degli investitori su quanto di seguito indicato:
1. Le Azioni di Banca Popolare Etica S.c.p.a. presentano i rischi di illiquidità tipici di un investimento in strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato italiano o estero, né negoziati su un sistema multilaterale di negoziazione, né oggetto di un’attività di internalizzazione sistematica.
Inoltre l’Emittente non assume impegni di riacquisto. Pertanto, gli investitori potrebbero trovarsi nella impossibilità di rivendere a terzi le proprie Azioni, in quanto le richieste di vendita potrebbero non trovare contropartita, o conseguentemente, non essere eseguiti in tempi ragionevolmente brevi e/o a prezzi in linea con le proprie aspettative e trovarsi conseguentemente nella condizione di dover accettare un prezzo inferiore a quello di sottoscrizione. (Cfr. Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafi IV.III.1 e IV.III.2 “Rischio di illiquidità delle Azioni” e “Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo”)
2. Il prezzo delle azioni di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, che non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 c.c. che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative può essere maggiorato di un sovraprezzo determinato dall’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del Consiglio di Amministrazione nonché secondo quanto previsto dall’articolo 19 dello Statuto Sociale.
Non si può escludere che a seguito di una eventuale futura diminuzione del valore patrimoniale dell’Emittente per effetto di eventuali risultati negativi dell’Emittente, possa determinarsi una riduzione del valore patrimoniale delle Azioni rispetto a quello preso a riferimento per la determinazione del prezzo d’Offerta. Si evidenzia che il sovrapprezzo di emissione così come determinato dall’assemblea dei soci dell’Emittente non è supportato da alcuna perizia di esperto indipendente.
Si evidenzia che il prezzo di eventuali future offerte dell’Emittente potrebbe essere diverso ed anche inferiore al prezzo al quale le azioni vengono emesse o vendute nell’ambito della presente Offerta.
Dal confronto dei dati dell'Emittente al 31 dicembre 2015 rispetto ad un campione di Banche quotate e non quotate selezionate dall’Emittente, si rileva un peggior posizionamento dell’Emittente relativamente al P/E rispetto alla media delle popolari quotate e non quotate e un peggior posizionamento dell’Emittente relativamente al P/BV unicamente rispetto alle Banche Popolari quotate.
(Cfr. Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafi IV.III.1 e IV.III.2 “Rischio di illiquidità delle Azioni” e
“Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo”)
3. La sottoscrizione di Azioni implica l’assunzione dei rischi tipici connessi ad un investimento in capitale rischio. L’investimento in azioni comporta il rischio di perdita, anche integrale, del capitale
3 investito laddove l’Emittente sia sottoposto a procedure concorsuali o venga a trovarsi in una situazione di dissesto o rischio di dissesto che comporta l’applicazione di misure di risoluzione tra cui il “bail-in”. In particolare, la normativa italiana di attuazione della BRRD (ossia, il Decreto Legislativo 180/2015) prevede che la Banca d’Italia disponga di una serie di misure per la gestione della crisi dell’intermediario (tra le quali la riduzione o conversione di azioni, di altre partecipazioni e di strumenti di capitale e l’adozione di misure di risoluzione dell’intermediario oppure la liquidazione coatta amministrativa). Fra le misure di risoluzione rientra il c.d. bail-in o “salvataggio interno”, che consiste nella riduzione dei diritti degli azionisti e dei creditori o nella conversione in capitale dei diritti di questi ultimi. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli azionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotta, azzerata, ovvero fortemente diluita la propria partecipazione, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo IV.I.10 “Rischio connesso all’investimento in azioni dell’Emittente e ai meccanismi di risanamento e risoluzione delle crisi di imprese”).
4. Con riferimento all’Emittente, si segnala che l’esercizio 2015 si è chiuso con un utile netto di 758 migliaia euro, in flessione rispetto all’esercizio 2014 che presentava un utile di 3.188 mila euro. La flessione è dovuta principalmente (i) alle rettifiche su crediti per Euro 8,258 migliaia a fronte di Euro 5.539 nel 2014 (ii) agli effetti dell’opzione floor su mutui che ha avuto un impatto negativo a conto economico per 1.265 migliaia di Euro contro un provento di 3.112 migliaia di Euro nel 2014 e (iii) ai contributi ai fondi per la risoluzione delle crisi bancarie e ai fondi istituiti ai sensi della Direttiva DGSD che hanno inciso per Euro 788 migliaia.
La redditività complessiva dell’Emittente al 31 dicembre 2015 ha subito la flessione significativa dovuta oltre che al risultato di esercizio più modesto rispetto all’esercizio 2014 anche principalmente al decremento della voce “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, riferita alla variazione di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita in contropartita delle riserve di valutazione (al netto delle imposte). Tale ultima variazione di valore si riferisce quasi esclusivamente ai titoli di Stato italiano detenuti nel portafoglio dei titoli disponibili per la vendita.
Il ridimensionamento della redditività complessiva dell’Emittente al 31 dicembre 2015 ha inciso significativamente sulla redditività complessiva di Gruppo, anch’essa in flessione, malgrado il contributo positivo della controllata Etica SGR. (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafo IV.I.1 “Rischio relativo ai risultati di esercizio e alla diminuzione del ROE”).
5. Gli schemi contabili di bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2017, elaborati per le dovute segnalazioni di vigilanza, riportano delle stime di risultato per l’esercizio 2016. Con riferimento a tali stime di risultato, comunicate al pubblico in data 13 febbraio 2017, si segnala che sebbene siano accompagnate dalla dichiarazione della società di revisione che concorda sul fatto che tali informazioni sono sostanzialmente in linea con i risultati definitivi che saranno pubblicati nei prossimi bilanci separato e consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, alla data del Supplemento, le procedure di revisione dei bilanci al 31 dicembre 2016 sono ancora in corso e la data di presumibile rilascio del relativo giudizio da parte della società di revisione è il 13 o 14 aprile 2017. Inoltre si segnala che tali stime di risultato potrebbero subire delle variazioni in sede di approvazione del progetto di bilancio separato dell’Emittente e del bilancio consolidato prevista per il 30 marzo 2017 per effetto di eventi successivi o di informazioni ad oggi non disponibili (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafo IV.I.1-bis “Rischio relativo alle stime dei risultati di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2016”)
6. Si richiama inoltre l’attenzione dei destinatari dell’Offerta oggetto del Prospetto Informativo sulle esposizioni dell’Emittente relative al credito deteriorato che è aumentato nel triennio 2013-2015, il cui trend è confermato nel primo trimestre 2016 e nel terzo e quarto trimestre 2016 con particolare
4 riguardo alle sofferenze. Il raffronto con i dati di sistema al 30 giugno 2016 (ultima data di rilevazione da parte di Banca d’Italia) evidenzia un rapporto di copertura dei crediti deteriorati dell’Emittente al 31 dicembre 2016 pari a 39,14% inferiore rispetto a quello del sistema delle Banche Meno Significative pari a 43,6%, così come per il rapporto di copertura delle inadempienze probabile pari a 25,52% a fronte del dato di sistema pari al 26,3%. Si evidenzia che eventi quali l’incidenza della negativa congiuntura generale, eventuali comportamenti fraudolenti da parte dei clienti o evoluzioni sfavorevoli nei mercati in cui gli stessi operano comportano il rischio che si verifichino insolvenze a carico dei soggetti finanziati con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Con riferimento ai Grandi Rischi si segnala che al 31 dicembre 2016, l’esposizione verso due controparti bancarie e l’esposizione verso il ministero del Tesoro superano il limite regolamentare del 25% (rapporto fra l’esposizione con la controparte e il Patrimonio di vigilanza). (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo IV.I.5
“Rischio di credito”).
7. L’Assemblea dei soci dell’Emittente ha perseguito sin dalla costituzione una politica di rafforzamento patrimoniale della Società con riferimento alla destinazione degli utili. Infatti, dalla costituzione della Banca alla Data del Supplemento, non è mai stata deliberata la distribuzione di utili ai soci a titolo di dividendo. (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafo IV.III.3
“Rischio connesso alla distribuzione dei dividendi”).
8. Nel novembre 2016 l’Emittente ha chiesto ed ottenuto un rating da un’agenzia non registrata ai sensi del Regolamento N.1060/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio come successivamente modificato ed integrato. Si segnala che non essendo registrata ai sensi del citato Regolamento comunitario N.1060/2009, l’agenzia che ha emesso il rating non è sottoposta a vigilanza da parte dell’ Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA- European Securities and Markets Authority) o di altra autorità di vigilanza nazionale o comunitaria. Conseguentemente, il rating emesso dalla stessa non può essere considerato un elemento utile su cui fondare consapevoli scelte in materia di investimento.
L’Emittente, quindi, non dispone di un rating emesso da una agenzia di reting registrata ai sensi del Regolamento N. 1060/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio e ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo del grado di solvibilità e di rischiosità dell’Emittente (cfr Sezione Prima, Capitolo 4, Paragrafo 4.1.20
“Rischi relativi all’assenza di rating dell’Emittente e delle azioni”, del Prospetto).
9. La Banca, nello svolgimento della presente Offerta si trova in una posizione di conflitto di interessi essendo al contempo l’Emittente, l’offerente e il collocatore delle Azioni (si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo IV.III.3 “Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di offerta”).
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Si informano gli investitori che, ai sensi dell’articolo 95-bis, secondo comma del TUF, hanno diritto a revocare la propria richiesta di adesione all’Offerta coloro che hanno avanzato richiesta di adesione dal 1 febbraio 2017 sino alla data di pubblicazione del Supplemento, esercitabile entro tre giorni lavorativi successivi alla pubblicazione del Supplemento, mediante disposizione scritta da consegnare nelle filiali della Banca.
In caso di revoca della richiesta di adesione all’Offerta a seguito della pubblicazione di Supplemento, le somme depositate dal revocante ai fini dell’adesione all’Offerta saranno rese disponibili dall'Emittente entro il decimo giorno lavorativo successivo alla data del Consiglio di Amministrazione che prende atto della revoca.
5 AVVERTENZE CON EVIDENZA DELLE MODIFICHE:
AVVERTENZE PER L’INVESTITORE
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento i destinatari dell’Offerta sono invitati a valutare attentamente le informazioni contenute nel prospetto nel suo complesso e gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui opera, nonché agli strumenti finanziari offerti, riportati nella Sezione I, Capitolo 4 “Fattori di rischio” dello stesso Prospetto.
L’Offerta si inserisce nell’ambito di in una campagna di capitalizzazione straordinaria e di allargamento della base sociale effettuata dall’Emittente ed è funzionale al prioritario obiettivo del rafforzamento patrimoniale di Banca Popolare Etica, finalizzato:
- ad assicurare anche in relazione ai programmi di sviluppo, equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza;
- a sostenere, conseguentemente, lo sviluppo dell’attività di Impiego.
Sebbene non sia stato fissato un limite minimo o massimo di aumento di capitale sociale, l’Emittente ha stimato un aumento di capitale di Euro 6 milioni nell’ambito dell’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo.
In particolare si richiama l’attenzione degli investitori su quanto di seguito indicato:
1. Le Azioni di Banca Popolare Etica S.c.p.a. presentano i rischi di illiquidità tipici di un investimento in strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato italiano o estero, né negoziati su un sistema multilaterale di negoziazione, né oggetto di un’attività di internalizzazione sistematica.
Inoltre l’Emittente non assume impegni di riacquisto. Pertanto, gli investitori potrebbero trovarsi nella impossibilità di rivendere a terzi le proprie Azioni, in quanto le richieste di vendita potrebbero non trovare contropartita, o conseguentemente, non essere eseguiti in tempi ragionevolmente brevi e/o a prezzi in linea con le proprie aspettative e trovarsi conseguentemente nella condizione di dover accettare un prezzo inferiore a quello di sottoscrizione. (Cfr. Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafi IV.III.1 e IV.III.2 “Rischio di illiquidità delle Azioni” e “Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo”)
2. Il prezzo delle azioni di cui all’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo, che non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 c.c.
che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative può essere maggiorato di un sovraprezzo determinato dall’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del Consiglio di Amministrazione nonché secondo quanto previsto dall’articolo 19 dello Statuto Sociale. Non si può escludere che a seguito di una eventuale futura diminuzione del valore patrimoniale dell’Emittente per effetto di eventuali risultati negativi dell’Emittente, possa determinarsi una riduzione del valore patrimoniale delle Azioni rispetto a quello preso a riferimento per la determinazione del prezzo d’Offerta. Si evidenzia che il sovrapprezzo di emissione così come determinato dall’assemblea dei soci dell’Emittente non è supportato da alcuna perizia di esperto indipendente.
Si evidenzia che il prezzo di eventuali future offerte dell’Emittente potrebbe essere diverso ed anche inferiore al prezzo al quale le azioni vengono emesse o vendute nell’ambito della presente Offerta.
Dal confronto dei dati dell'Emittente al 31 dicembre 2015 rispetto ad un campione di Banche quotate e non quotate selezionate dall’Emittente, si rileva un peggior posizionamento dell’Emittente relativamente al P/E rispetto alla media delle popolari quotate e non quotate e un peggior posizionamento dell’Emittente relativamente al P/BV unicamente rispetto alle Banche Popolari quotate.
6 (Cfr. Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafi IV.III.1 e IV.III.2 “Rischio di illiquidità delle Azioni” e
“Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo”)
3. La sottoscrizione di Azioni implica l’assunzione dei rischi tipici connessi ad un investimento in capitale rischio. L’investimento in azioni comporta il rischio di perdita, anche integrale, del capitale investito laddove l’Emittente sia sottoposto a procedure concorsuali o venga a trovarsi in una situazione di dissesto o rischio di dissesto che comporta l’applicazione di misure di risoluzione tra cui il “bail-in”. In particolare, la normativa italiana di attuazione della BRRD (ossia, il Decreto Legislativo 180/2015) prevede che la Banca d’Italia disponga di una serie di misure per la gestione della crisi dell’intermediario (tra le quali la riduzione o conversione di azioni, di altre partecipazioni e di strumenti di capitale e l’adozione di misure di risoluzione dell’intermediario oppure la liquidazione coatta amministrativa). Fra le misure di risoluzione rientra il c.d. bail-in o “salvataggio interno”, che consiste nella riduzione dei diritti degli azionisti e dei creditori o nella conversione in capitale dei diritti di questi ultimi. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli azionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotta, azzerata, ovvero fortemente diluita la propria partecipazione, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo IV.I.10 “Rischio connesso all’investimento in azioni dell’Emittente e ai meccanismi di risanamento e risoluzione delle crisi di imprese”).
4. Con riferimento all’Emittente, si segnala che l’esercizio 2015 si è chiuso con un utile netto di 758 migliaia euro, in flessione rispetto all’esercizio 2014 che presentava un utile di 3.188 mila euro. La flessione è dovuta principalmente (i) alle rettifiche su crediti per Euro 8,258 migliaia a fronte di Euro 5.539 nel 2014 (ii) agli effetti dell’opzione floor su mutui che ha avuto un impatto negativo a conto economico per 1.265 migliaia di Euro contro un provento di 3.112 migliaia di Euro nel 2014 e (iii) ai contributi ai fondi per la risoluzione delle crisi bancarie e ai fondi istitutiti ai sensi della Direttiva DGSD che hanno inciso per Euro 788 migliaia.
La redditività complessiva dell’Emittente al 31 dicembre 2015 ha subito la flessione significativa dovuta oltre che al risultato di esercizio più modesto rispetto all’esercizio 2014 anche principalmente al decremento della voce “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, riferita alla variazione di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita in contropartita delle riserve di valutazione (al netto delle imposte). Tale ultima variazione di valore si riferisce quasi esclusivamente ai titoli di Stato italiano detenuti nel portafoglio dei titoli disponibili per la vendita.
Il ridimensionamento della redditività complessiva dell’Emittente al 31 dicembre 2015 ha inciso significativamente sulla redditività complessiva di Gruppo, anch’essa in flessione, malgrado il contributo positivo della controllata Etica SGR. Il peggiorare o il ripetersi degli eventi negativi che hanno inciso sui risultati di esercizio al 31 dicembre 2015 ovvero una eventuale ulteriore riduzione della forbice dei tassi ovvero un andamento negativo dei titoli di Stato ovvero altre dinamiche che incidano negativamente sulle voci del conto economico della Banca, potrebbero avere ulteriori effetti negativi sui risultati di esercizio al 31 dicembre 2016 e sui prossimi esercizi. (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafo IV.I.1 “Rischio relativo ai risultati di esercizio e alla diminuzione del ROE”).
5. Gli schemi contabili di bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2017, elaborati per le dovute segnalazioni di vigilanza, riportano delle stime di risultato per l’esercizio 2016. Con riferimento a tali stime di risultato, comunicate al pubblico in data 13 febbraio 2017, si segnala che sebbene siano accompagnate dalla dichiarazione della società di revisione che concorda sul fatto che tali informazioni sono sostanzialmente in linea con i risultati definitivi che saranno pubblicati nei prossimi bilanci separato e consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, alla data del Supplemento, le procedure di revisione dei bilanci al 31 dicembre 2016 sono ancora in corso e
7 la data di presumibile rilascio del relativo giudizio da parte della società di revisione è il 13 o 14 aprile 2017. Inoltre si segnala che tali stime di risultato potrebbero subire delle variazioni in sede di approvazione del progetto di bilancio separato dell’Emittente e del bilancio consolidato prevista per il 30 marzo 2017 per effetto di eventi successivi o di informazioni ad oggi non disponibili (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafo IV.I.1-bis “Rischio relativo alle stime dei risultati di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2016”).
Si segnala che il peggiorare o il ripetersi degli eventi negativi che hanno inciso sui risultati di esercizio al 31 dicembre 2015 ovvero una eventuale ulteriore riduzione della forbice dei tassi ovvero un andamento negativo dei titoli di Stato ovvero altre dinamiche che incidano negativamente sulle voci del conto economico della Banca, potrebbero avere ulteriori effetti negativi sui risultati di esercizio al 31 dicembre 2016 e sui prossimi esercizi.
6. Si richiama inoltre l’attenzione dei destinatari dell’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo sulle esposizioni dell’Emittente relative al credito deteriorato che è aumentato nel triennio 2013- 2015, il cui trend è confermato nel primo trimestre 2016 e nel terzo e quarto trimestre 2016 con particolare riguardo alle sofferenze. Il raffronto con i dati di sistema al 30 giugno 2016 (ultima data di rilevazione da parte di Banca d’Italia) evidenzia un rapporto di copertura dei crediti deteriorati dell’Emittente al 31 dicembre 2016 pari a 39,14% al 30 settembre 2016 pari a 41,68% inferiore rispetto a quello del sistema delle Banche Meno Significative pari a 43,6%, così come per il rapporto di copertura delle inadempienze probabile pari a 25,52% a fronte del dato di sistema pari al 26,3%. Si evidenzia che eventi quali l’incidenza della negativa congiuntura generale, eventuali comportamenti fraudolenti da parte dei clienti o evoluzioni sfavorevoli nei mercati in cui gli stessi operano comportano il rischio che si verifichino insolvenze a carico dei soggetti finanziati con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Con riferimento ai Grandi Rischi si segnala che al 31 dicembre 2016 al 30 settembre 2016, l’esposizione verso due controparti bancarie e l’esposizione verso il ministero del Tesoro superano il limite regolamentare del 25% (rapporto fra l’esposizione con la controparte e il Patrimonio di vigilanza). (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo IV.I.5 “Rischio di credito”).
7. L’Assemblea dei soci dell’Emittente ha perseguito sin dalla costituzione una politica di rafforzamento patrimoniale della Società con riferimento alla destinazione degli utili. Infatti, dalla costituzione della Banca alla Data del Supplemento Prospetto Informativo, non è mai stata deliberata la distribuzione di utili ai soci a titolo di dividendo. (Si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, paragrafo IV.III.3 “Rischio connesso alla distribuzione dei dividendi”).
8. Nel novembre 2016 l’Emittente ha chiesto ed ottenuto un rating da un’agenzia non registrata ai sensi del Regolamento N.1060/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio come successivamente modificato ed integrato. Si segnala che non essendo registrata ai sensi del citato Regolamento comunitario N.1060/2009, l’agenzia che ha emesso il rating non è sottoposta a vigilanza da parte dell’ Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA- European Securities and Markets Authority) o di altra autorità di vigilanza nazionale o comunitaria. Conseguentemente, il rating emesso dalla stessa non può essere considerato un elemento utile su cui fondare consapevoli scelte in materia di investimento.
L’Emittente, quindi, non dispone di un rating emesso da una agenzia di reting registrata ai sensi del Regolamento N. 1060/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio e ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo del grado di solvibilità e di rischiosità dell’Emittente (cfr Sezione Prima, Capitolo 4, Paragrafo 4.1.20
“Rischi relativi all’assenza di rating dell’Emittente e delle azioni”, del Prospetto).
8 9. La Banca, nello svolgimento della presente Offerta si trova in una posizione di conflitto di interessi essendo al contempo l’Emittente, l’offerente e il collocatore delle Azioni (si veda la Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo IV.III.3 “Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di offerta”).
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Si informano gli investitori che, ai sensi dell’articolo 95-bis, secondo comma del TUF, hanno diritto a revocare la propria richiesta di adesione all’Offerta coloro che hanno avanzato richiesta di adesione dal 1 febbraio 2017 dall’avvio dell’Offerta sino alla data di pubblicazione del Supplemento, esercitabile entro cinque tre giorni lavorativi successivi alla pubblicazione del Supplemento, mediante disposizione scritta da consegnare nelle filiali della Banca.
In caso di revoca della richiesta di adesione all’Offerta a seguito della pubblicazione di Supplemento, le somme depositate dal revocante ai fini dell’adesione all’Offerta saranno rese disponibili dall'Emittente entro il decimo giorno lavorativo successivo alla data del Consiglio di Amministrazione che prende atto della revoca.
9 INDICE
PARTE 1 MOTIVAZIONE DEL SUPPLEMENTO ... 10
PARTE 2.1 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ ... 11
PARTE 2.2 MODIFICHE ALLA NOTA DI SINTESI ... 11
PARTE 2.3 MODIFICHE ALLA SEZIONE I ... 13
MODIFICHE AL CAPITOLO 3,PARAGRAFO 3.2. ... 13
MODIFICHE AL CAPITOLO 4,PARAGRAFO 4.1. ... 22
MODIFICHE AL CAPITOLO 4,PARAGRAFO 4.3. ... 31
MODIFICHE AL CAPITOLO 5,PARAGRAFO 5.1.5. ... 32
MODIFICHE AL CAPITOLO 9,PARAGRAFO 9.1. ... 33
MODIFICHE AL CAPITOLO 13 ... 36
PARTE 2.3 MODIFICHE ALLA SEZIONE II ... 37
MODIFICHE AL CAPITOLO 4,PARAGRAFO 4.6. ... 37
MODIFICHE AL CAPITOLO 5,PARAGRAFO 5.1.5. ... 37
10
PARTE 1MOTIVAZIONEDELSUPPLEMENTO
Il presente Supplemento è stato predisposto al fine di integrare il Prospetto Informativo dell’Emittente depositato presso la CONSOB in data 4 agosto 2016, a seguito di approvazione comunicata da quest’ultima con nota del 3 agosto 2016, protocollo n. 0072549/16, (di seguito, il
“Prospetto Informativo”) come modificato dal primo supplemento depositato presso la Consob in data 7 dicembre 2016, a seguito di autorizzazione alla pubblicazione comunicata con nota del 7 dicembre 2016, protocollo n. 0108360/1 (di seguito “Primo Supplemento”), dando conto del fatto che:
- il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 9 febbraio 2017, ha approvato gli schemi di bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 al fine di trasmettere alla Banca d’Italia i dati sui fondi propri e, più in generale, quelli richiesti dalla Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013. Detti schemi contabili approvati dal Consiglio di Amministrazione e non sottoposti a revisione contabile evidenziano un utile di esercizio di euro 4.318 migliaia in aumento di euro 3.560 migliaia rispetto a quello registrato nell’esercizio precedente pari a Euro 758 migliaia (corrispondente ad un incremento del 470%) ed un utile consolidato di 6.083 migliaia, di cui 4.627 migliaia di pertinenza della capogruppo, in aumento di euro 2.381 migliaia rispetto all’esercizio precedente pari ad Euro 3.702 migliaia di cui 1.857 migliaia di pertinenza della capogruppo (corrispondente ad un incremento del 64%). L’Emittente ha comunicato al pubblico tali stime di risultato in data 13 febbraio 2017 ai sensi e per gli effetti dell’articolo 109 del Regolamento Emittenti.
- Con l’occasione il Prospetto Informativo è stato aggiornato anche (i) con le informazioni relative all’adeguatezza patrimoniale, alla rischiosità del credito e agli indicatori di liquidità al 31 dicembre 2016, oggetto delle più recenti segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia, non sottoposti a revisione contabile da parte della Società di Revisione; (ii) con le risultanze del nuovo procedimento di SREP avviato dalla Banca d’Italia in data 13 gennaio 2017 che si concluderà in 90 giorni dall’avvio salve ipotesi di sospensioni o interruzioni dei termini; e (iii) con gli esiti dell’ispezione di Banca d’Italia sulla controllata Etica SGR comunicati da quest’ultima alla Banca in data 20 gennaio 2017.
Il presente Supplemento apporterà, pertanto, modifiche ed integrazioni ai seguenti paragrafi del Prospetto Informativo: Avvertenze, Elemento B7, B9 e D1 della Nota di Sintesi, Paragrafi 3.2, 4.1, 4.3 dei Fattori di Rischio, 5.1.5, 9.1. e 13 della Sezione I e Paragrafi 4.6 e 5.1.5. della Sezione II.
Si precisa che i termini in maiuscolo non definiti nel presente Supplemento hanno il medesimo significato agli stessi attribuito nelle “Definizioni” e nel “Glossario” del Prospetto Informativo.
I rinvii ai Capitolo e ai Paragrafi si riferiscono ai Capitoli e ai Paragrafi del Prospetto Informativo.
Le modifiche al Prospetto Informativo così come modificato dal Primo Supplemento sono segnalate in neretto (per le aggiunte) e barrato (per le eliminazioni). Con la dicitura
“(..Omissis..)” si intendono richiamare le parti non modificate del Prospetto Informativo pubblicato come integrato dal Primo Supplemento.
11 PARTE 2.1DICHIARAZIONEDIRESPONSABILITÀ
Indicazione delle persone responsabili
Banca Popolare Etica S.c.p.a. con sede in via Tommaseo 7, Padova, rappresentata legalmente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Ugo Biggeri, munito dei necessari poteri, si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nel presente Supplemento al Prospetto Informativo.
Dichiarazione di responsabilità
Banca Popolare Etica S.c.p.a. come sopra rappresentata, attesta che, essendo stata adottata tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto Informativo già integrato dal Primo supplemento, così come modificato dal presente Supplemento al Prospetto Informativo sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
PARTE 2.2MODIFICHEALLANOTADISINTESI
1) All’Elemento B7 del Prospetto così come modificato dal Primo Supplemento sono aggiunte le seguenti informazioni:
(..Omissis..) Adeguatezza Patrimoniale
Le seguenti tabelle contengono informazioni sui requisiti patrimoniali regolamentari e quelli previsti da Banca d’Italia ad esito dell’ultimo dello SREP effettuato nel 2015 (comunicazione del 12 ottobre 2015) nonché ad esito dello SREP 2016 (comunicazione di avvio del procedimento del 13 gennaio 2017) nonché i requisiti patrimoniali dell’Emittente e del Gruppo nel triennio 2013-2015 e al 31 marzo 2016.
CET 1 ratio Tier 1 ratio Total Capital Ratio Requisito complessivo
regolamentare
7% 8,5% 10,5%
Soglia minima regolamentare
4,5% 6,0% 8,00%
Riserva di
conservazione del capitale (buffer)
2,5% 2,5% 2,5%
Esiti SREP 2015
Requisito complessivo 7% 8,5% 10,5%
Soglia minima
componente vincolante
4,9% 6,6% 8,8%
Riserva di
conservazione del capitale (buffer)
2,1% 1,9% 1,7%
Esiti SREP 2016
12
Requisito complessivo 6% 7,6% 9,8%
Soglia minima componente vincolante
4,5%+0,3%=4,8% 6%+0,4%=6,4% 8%+0,5%=8,5%
Riserva di
conservazione del capitale (buffer)
1,2% 1,2% 1,3%
Al Gruppo, in sede di SREP 2016, non è stato richiesto alcun requisito aggiuntivo in termini di Capital Guidance.
Gli esiti dello SREP 2016 saranno definitivi a partire dalla data di conclusione dell’iter del procedimento (90 giorni dal 13 gennaio 2017, salvi eventuali sospensioni o interruzioni dei termini).
(..Omissis..)
Di seguito si riportano i requisiti patrimoniali dell’Emittente e del Gruppo al 31 marzo, 30 settembre e 31 dicembre 2016.
Coefficienti di Vigilanza
Requisito minimo regolamen- tare
Capital Conservation Buffer
Requisito minimo regolamen- tare + Capital conservatio n Buffer
Requisito minimo richiesto al Gruppo+
Capital conservati on Buffer
Gruppo Emittente
31/03 2016
30/09 2016
31/12 2016
31/03 2016
30/09 2016
31/12 2016
Common Equity Tier 1 Capital Ratio
4,5% 2,5% 7,0% 7,0% 12,59% 11,91% 12,27% 11,68% 12,00% 12,47%
Tier 1 Capital
Ratio 6,0% 2,5% 8,5% 8,5% 12,59% 11,91% 12,27% 11,68% 12,00% 12,47%
Total Capital
Ratio 8,0% 2,5% 10,5% 10,5% 14,44% 13,46% 13,83% 13,61% 13,62% 14,12%
Dalla data del Prospetto Informativo alla Data del Supplemento non sono stati effettuati nuovi SREP dalla Banca d’Italia e pertanto non mutano le informazioni riportate al riguardo nel Prospetto Informativo.
Gli indicatori di vigilanza dell’Emittente sono in linea con i valori richiesti dallo SREP2015 e dallo SREP 2016 una volta divenuto efficace.
2) L’Elemento B9 è sostituito dal seguente:
B7 – Previsioni o stime di utile
Gli schemi contabili di bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2017 al fine di effettuare le segnalazioni statistiche di Vigilanza (nel seguito gli “Schemi di Bilancio”) evidenziano un utile di esercizio di euro 4.318 migliaia in aumento di euro 3.560 migliaia rispetto a quello registrato nell’esercizio precedente pari a Euro 758 migliaia (corrispondente ad un incremento del 470%) ed un utile consolidato di 6.083 migliaia, di cui
13 4.627 migliaia di pertinenza della capogruppo, in aumento di euro 2.381 migliaia rispetto all’esercizio precedente pari ad Euro 3.702 migliaia, di cui 1.857 migliaia di pertinenza della capogruppo (corrispondente ad un incremento del 64%). Le stime di risultato sopra riportate, comunicate al pubblico in data 13 febbraio 2017, potrebbero subire delle variazioni in sede di approvazione del progetto di bilancio separato dell’Emittente e del bilancio consolidato prevista per il 30 marzo 2017 per effetto di eventi successivi o di informazioni ad oggi non disponibili.
In considerazione del fatto che gli Schemi di Bilancio non sono stati assoggetti a revisione contabile, l’Emittente dichiara che:
a) gli Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2016 sono approvati da Banca Popolare Etica S.c.p.a. in qualità di persona responsabile delle informazioni finanziarie in oggetto;
b) La società di revisione contabile, incaricata della revisione legale dei conti, concorda sul fatto che le informazioni finanziarie riferite all’esercizio 2016 di cui al precedente paragrafo 13.1, sono sostanzialmente in linea con i risultati definitivi che saranno pubblicati nei prossimi bilanci separato e consolidato dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, sottoposti a revisione contabile;
c) Le informazioni finanziarie in oggetto non sono state sottoposte a revisione. In particolare, le procedure di revisione dei bilanci al 31 dicembre 2016 sono ancora in corso e la data di presumibile rilascio del relativo giudizio da parte della società di revisione è il 13 o 14 aprile 2017.
3) All’Elemento D1 è aggiunto il seguente fattore di Rischio
IV.1.1. Bis Rischio relativo alle stime dei risultati di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2016
PARTE 2.3MODIFICHEALLASEZIONEI Modifiche al Capitolo 3, Paragrafo 3.2.
Il Paragrafo 3.2 “INDICATORI DI RISCHIO” del Prospetto come modificato dal Primo Supplemento è modificato come segue:
Indicatori relativi al rischio di credito e di concentrazione (..Omissis..)
Le Seguenti tabelle contengono la sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la clientela dell’Emittente al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016. I dati al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016 riportati nel Supplemento sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
31-dic-16 Categorie (in
migliaia di Euro) Crediti lordi Rettifiche di valore
Crediti Netti
incidenza crediti
lordi
% di copertura
Incidenza crediti netti Crediti deteriorati 65.444 25.613 39.831 8,72% 39,14% 5,52%
sofferenze 22.901 15.688 7.213 3,05% 68,50%
1,00%
Inadempienze
probabili 36.922 9.423 27.499 4,92% 25,52%
3,81%
14 Esposizioni
scadute 5.621 502 5.119 0,75% 8,93% 0,71%
Crediti in bonis 684.986 3.126 681.860 91,28% 0,46% 94,48%
Totale 750.430 28.739 721.691
30 sett 2016 Categorie (in migliaia di Euro)
Crediti lordi
Rettifiche di valore
Crediti Netti
incidenza crediti
lordi
% di copertura
Incidenza crediti netti
Crediti deteriorati 62.891 26.211 34.082 8,81% 41,68 5,00%
sofferenze 20.393 15.374 5.019 2,86% 75,39% 0,74%
Inadempienze
probabili 39.531 10.468 29.063 5,54% 26,48 4,27%
Esposizioni scadute 2.967 369 2.598 0,42% 12,44 0,38%
Crediti in bonis 650.767 3.502 647.265 91,19% 0,54 95,00%
Totale 713.658 29.713 681.347
31-mar-16 Categorie (in migliaia di Euro)
Crediti lordi
Rettifiche di valore
Crediti Netti
incidenza crediti
lordi
% di copertura
Incidenza crediti netti Crediti deteriorati 62.209 24.547 37.662 9,16% 39,46% 5,78%
sofferenze 18.682 14.602 4.080 2,75% 78,16% 0,63%
Inadempienze
probabili 40.579 9.664 30.915 5,98% 23,81% 4,75%
Esposizioni scadute 2.948 281 2.667 0,43% 9,53% 0,41%
Crediti in bonis 616.757 3.141 613.616 90,84% 0,51% 94,22%
Totale 678.966 27.688 651.278
(..Omissis..) Di seguito il confronto con i dati di sistema:
Rischiosità del credito 31-dic-16 30-sett-16 30-giu-16 31-mar-
16
(importi in percentuale) BPE (1) BPE (1)
Sistema banche meno significative
(2)
BPE (1)
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 39,14% 41,68% 43,6% 39,46%
Crediti deteriorati lordi/impieghi lordi 8,72% 8,81% 20,2% 9,16%
Sofferenze lorde/ impieghi lordi 3,05% 2,86% 11,8% 2,75%
Rapporto di copertura delle sofferenze 68,50% 75,39% 57,6% 78,16%
Inadempienze probabili lorde/impieghi lordi 4,92% 5,54% 7,3% 5,98%
Rapporto di copertura delle inadempienze probabili 25,52% 26,48% 26,3% 23,81%
15
Esposizioni scadute lorde/impieghi lordi 0,75% 0,42% 1,1% 0,43%
Rapporto di copertura delle esposizioni scadute 8,93% 12,44% 9,1% 9,53%
(1) Si evidenzia che non sono disponibili dati di sistema riferiti alla data del 31 dicembre 2016, del 30 settembre 2016 e del 31 marzo 2016.
(2) Sono “banche significative” quelle vigilate direttamente dalla Banca Centrale Europea, mentre sono
“banche meno significative” quelle vigilate dalla Banca d’Italia in stretta collaborazione con la BCE (a tale ultima categoria appartiene l’Emittente). Fonte dei dati: Banca d’Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2/2016, novembre 2016, tavola 4.1.
L’analisi dei dati dell’Emittente al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 evidenzia un incremento delle sofferenze rispetto al dato riferito al 31 marzo 2016. Il confronto con i dati di sistema in particolare riguardo al rapporto di copertura evidenzia un più alto grado di copertura delle sofferenze dell’Emittente rispetto al sistema, ma un rapporto di copertura più basso dell’Emittente rispetto al sistema, riferito in generale al credito deteriorato.
(..Omissis..)
Le seguenti tabelle indicano, alla data del 31 dicembre, 30 settembre e al 31 marzo 2016, l’ammontare dei crediti considerati come deteriorati a seguito dell’applicazione della definizione di forbearance delle esposizioni da parte dell’EBA nonché le consistenze delle “performing exposures” e “non performing exposures”.
Crediti forborne
deteriorati (in migliaia di euro)
31 dicembre 2016 30 settembre 2016 31 marzo 2016
INADEMP. PROB. 12.140 12.128 13.067
SCADUTO 0 134 191
SOFFERENZA 1.302 1.334 0
Totale complessivo 13.442 13.596 13.258
Crediti forborne performing e non performing
31 dicembre 2016 30 settembre 2016 31 marzo 2016
Esposizioni deteriorate (non-performing exposures with forbearance measures)
13.442 13.596 13.258
Altre esposizioni oggetto di concessione
(forborne performing exposures)
16.197 22.056 23.153
Totale (migliaia di euro) 29.639 35.652 36.411
(..Omissis..)
Si specifica che il costo del rischio riferito all’Emittente esposto nella seguente tabella è calcolato come rapporto tra la Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (Voce 130a del Conto Economico) e i Crediti verso clientela. (Voce 70 dell'Attivo dello Stato Patrimoniale).
16 Rischiosità del credito 31/03/2016 30/09/2016 31/12/2016
Costo del rischio di credito 0,04% 0,30% 0,49%
E’ aumentato il costo del rischio di credito dell’Emittente nel periodo considerato, tuttavia si evidenzia che il dato al 31 marzo 2016 è poco significativo in quanto il costo del rischio del credito del primo trimestre è già quasi totalmente assorbito nella chiusura dell’esercizio precedente.
(..Omissis..)
Nella seguente tabella è riportato il dato delle rettifiche su crediti per gli esercizi considerati. Il Dato al 31 dicembre 2016 è tratto dagli schemi contabili approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2016. Le procedure di revisione sul progetto di bilancio sono in corso alla data del presente Supplemento.
Dati in migliaia di Euro 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2013
Rettifiche su crediti 3.540 8.258 5.539 3.723
(..Omissis..)
Grandi Rischi
31-dic 30-sett 31-mar
(importi in migliaia di Euro) 2016 2016 2016
n° Posizioni 6 6 5
Importo nominale 823.704 790.108 610.958
Importo ponderato 130.214 115.907 88.726
Grandi rischi clientela(val nominale)/Crediti netti clientela 113,78% 115,52% 93,81%
Grandi rischi clientela(val nominale)/Crediti netti clientela
al netto delle esposizioni vs Ministero del Tesoro 19,15% 16,20% 12,81%
Nel periodo considerato il rapporto Grandi rischi clientela (val nominale)/Crediti netti clientela è prima aumentato fra marzo e settembre 2016 per poi diminuire al 31 dicembre 2016. La flessione dell’ultimo trimestre è dovuta principalmente per effetto dell’aumento dell’esposizione dell’Emittente in titoli di Stato Italiano.
Si evidenzia tuttavia che il rapporto Grandi rischi clientela (val nominale)/Crediti netti clientela è aumentato anche se considerato al netto delle esposizioni vs Ministero del Tesoro in quanto si è aggiunta rispetto al periodo precedente l’esposizione verso una controparte bancaria, con sede a Roma. Al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016, l’esposizione verso due controparti bancarie con sede a Roma e a Trento e l’esposizione verso il Ministero del Tesoro superano il limite regolamentare del 25% (rapporto fra l’esposizione con la controparte e il Patrimonio di vigilanza).
Patrimonio di vigilanza, requisiti patrimoniali a fronte dei vari rischi e coefficienti prudenziali
(..Omissis..)
Di seguito si riportano i dati al 31 marzo, al 30 settembre e al 31 dicembre 2016, tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
17 Patrimonio di Vigilanza Basilea
III EMITTENTE GRUPPO
Coefficienti e Fondi Propri al 31-mar 30 sett 31-dic 31-mar 30 sett 31-dic
(in migliaia di Euro) 2016 2016 2016 2016 2016 2016
A) Fondi Propri
Totale Capitale primario di Classe
1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 70.980 75.825 79.467 79.785 78.393 82.108
Totale Capitale di Classe 2 (Tier 2
- T2) 11.728 10.203 10.479 11.728 10.205 10.483
Totale fondi propri 82.707 86.028 89.946 91.513 88.598 92.591
B) Requisiti Patrimoniali di Vigilanza
Rischio di credito e di controparte 42.319 44.253 44.413 43.415 45.414 45.636 Rischio di aggiustamento della
valutazione del credito 1.116 1.098 805 1.116 1.098 805
Rischio di mercato 0 0 0 0
Rischio operativo 5.181 5.182 5.755 6.168 6.168 88.793
C) Attività di rischio ponderate e coefficienti di vigilanza
Attività di rischio ponderate 528.931 631.657 637.157 542.686 658.491 669.300
Rapporto RWA /Totale Attivo 41,27% 42,3% 40,9% 41,8% 43,6% 42,5%
Capitale primario di Classe 1 /Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
11,68% 12,00% 12,47% 12,59% 11,91% 12,27
% Soglia minima di vigilanza CET1
capital ratio 4,50% 4,50% 4,50% 4,50% 4,50% 4,50%
Capital Conservation Buffer 2,50% 2,50% 2,50% 2,50% 2,50% 2,50%
Soglia minima CET1 capital ratio
+ Capital Conservation Buffer 7,00% 7,00% 7,00% 7,00% 7,00% 7,00%
Capitale di Classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
11,68% 12,00% 12,47% 12,59
% 11,91% 12,27
% Soglia minima di vigilanza Tier1
capital ratio 6,0% 6,0% 6,00% 6,00% 6,00% 6,00%
Capital Conservation Buffer 2,50% 2,50% 2,50% 2,50% 2,50% 2,50%
Soglia minima Tier1 capital ratio
+ Capital Conservation Buffer 8,50% 8,50% 8,50% 8,50% 8,50% 8,50%
Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
13,61% 13,62% 14,12% 14,44% 13,46% 13,83%
Soglia minima di vigilanza Total
Capital Ratio 8,00% 8,00% 8,00% 8,00% 8,00% 8,00%
Capital Conservation Buffer 2,50% 2,50% 2,50% 2,50% 2,50% 2,50%
Soglia minima Total capital ratio
+ Capital Conservation Buffer 10,50% 10,50% 10,50% 10,50% 10,50% 10,50%
I requisiti patrimoniali dell’Emittente e del Gruppo al 31 dicembre 2016 migliorano nell’ultimo trimestre 2016 rispetto al 30 settembre 2016 per la maggiore patrimonializzazione conseguita per effetto dell’aumento di capitale realizzato mediante l’Offerta.
18 (..Omissis..)
A conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP) condotto sul Gruppo Banca Popolare Etica, facendo seguito alla lettera n. 1074811/15 del 12.10.2015 (precedente SREP), la Banca d’Italia, con comunicazione del 13 gennaio 2017, in linea con la Direttiva 2013/36/UE (CRDIV) – così come recepita in Italia – e in conformità con quanto previsto dall’EBA con le Guidelines on common SREP, ha rivisto i livelli di capitale aggiuntivo rispetto ai requisiti minimi normativi, richiesti a fronte della rischiosità complessiva di ciascun Gruppo.
In particolare la Banca d’Italia ha avviato il procedimento relativo all'imposizione di un requisito patrimoniale aggiuntivo, ai sensi dell’art. 67-ter, comma 1, lett. d) del D. Lgs. 385/1993 (TUB) per i Gruppi bancari, prevedendo che il Gruppo BPE a partire dalla data di conclusione dell’iter del procedimento (90 giorni dal 13 gennaio 2017, salvi eventuali sospensioni o interruzioni dei termini), sarà tenuto ad applicare nel continuo i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, fermo il rispetto del requisito di capitale minimo previsto dall’art. 92 del Regolamento (UE) n. 575/2013:
- coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari al 6,0%, composto da una misura vincolante del 4,8% (di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,3 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
- coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 7,6%, composto da una misura vincolante del 6,4% (di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,4 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
- coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 9,8%, composto da una misura vincolante dell’8,5% (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,5 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale.
CET 1 ratio Tier 1 ratio Total Capital Ratio Requisito complessivo
regolamentare
7% 8,5% 10,5%
Soglia minima regolamentare
4,5% 6,0% 8,00%
Riserva di
conservazione del capitale (buffer)
2,5% 2,5% 2,5%
Esiti SREP 2015
Requisito complessivo 7% 8,5% 10,5%
Soglia minima
componente vincolante
4,9% 6,6% 8,8%
Riserva di
conservazione del capitale (buffer)
2,1% 1,9% 1,7%
Esiti SREP 2016
Requisito complessivo 6% 7,6% 9,8%
Soglia minima componente
4,5%+0,3%=4,8% 6%+0,4%=6,4% 8%+0,5%=8,5%
19 vincolante
Riserva di
conservazione del capitale (buffer)
1,2% 1,2% 1,3%
Al Gruppo, in sede di SREP 2016, non è stato richiesto alcun requisito aggiuntivo in termini di Capital Guidance.
(..Omissis..)
Di seguito si riportano i requisiti patrimoniali dell’Emittente e del Gruppo al 31 marzo, 30 settembre e 31 dicembre 2016.
Coefficienti di Vigilanza
Requisito minimo regolamen- tare
Capital Conservation Buffer
Requisito minimo regolamen- tare + Capital conservatio n Buffer
Requisito minimo richiesto al Gruppo+
Capital conservati on Buffer
Gruppo Emittente
31/03 2016
30/09 2016
31/12 2016
31/03 2016
30/09 2016
31/12 2016
Common Equity Tier 1 Capital Ratio
4,5% 2,5% 7,0% 7,0% 12,59% 11,91% 12,27% 11,68% 12,00% 12,47%
Tier 1 Capital
Ratio 6,0% 2,5% 8,5% 8,5% 12,59% 11,91% 12,27% 11,68% 12,00% 12,47%
Total Capital
Ratio 8,0% 2,5% 10,5% 10,5% 14,44% 13,46% 13,83% 13,61% 13,62% 14,12%
Gli indicatori di vigilanza dell’Emittente sono in linea con i valori richiesti dallo SREP2015 e dallo SREP 2016 una volta divenuto efficace.
(..Omissis..)
Indicatori relativi al rischio di liquidità e leva finanziaria
(..Omissis..)
I dati al 31 marzo 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
Data di Riferimento Indice LCR (1) Indice NFSR (2)
31/03/2016 951% 146%
30/09/2016 1.122% 173,39%
31/12/2016 1.395% 173,44%
(1) Valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, 70% dal 01 gennaio 2016 e 100% dal 01 gennaio 2018 come definite dal Regolamento UE 575/2013 (CRR).