Il Paragrafo 3.2 “INDICATORI DI RISCHIO” del Prospetto come modificato dal Primo Supplemento è modificato come segue:
Indicatori relativi al rischio di credito e di concentrazione (..Omissis..)
Le Seguenti tabelle contengono la sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la clientela dell’Emittente al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016. I dati al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016 riportati nel Supplemento sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
31-dic-16 Categorie (in
migliaia di Euro) Crediti lordi Rettifiche di valore
Crediti Netti
incidenza crediti
lordi
% di copertura
Incidenza crediti netti Crediti deteriorati 65.444 25.613 39.831 8,72% 39,14% 5,52%
sofferenze 22.901 15.688 7.213 3,05% 68,50%
1,00%
Inadempienze
probabili 36.922 9.423 27.499 4,92% 25,52%
3,81%
14 Di seguito il confronto con i dati di sistema:
Rischiosità del credito 31-dic-16 30-sett-16 30-giu-16
31-mar-16
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 39,14% 41,68% 43,6% 39,46%
Crediti deteriorati lordi/impieghi lordi 8,72% 8,81% 20,2% 9,16%
Sofferenze lorde/ impieghi lordi 3,05% 2,86% 11,8% 2,75%
Rapporto di copertura delle sofferenze 68,50% 75,39% 57,6% 78,16%
Inadempienze probabili lorde/impieghi lordi 4,92% 5,54% 7,3% 5,98%
Rapporto di copertura delle inadempienze probabili 25,52% 26,48% 26,3% 23,81%
15
Esposizioni scadute lorde/impieghi lordi 0,75% 0,42% 1,1% 0,43%
Rapporto di copertura delle esposizioni scadute 8,93% 12,44% 9,1% 9,53%
(1) Si evidenzia che non sono disponibili dati di sistema riferiti alla data del 31 dicembre 2016, del 30 settembre 2016 e del 31 marzo 2016.
(2) Sono “banche significative” quelle vigilate direttamente dalla Banca Centrale Europea, mentre sono
“banche meno significative” quelle vigilate dalla Banca d’Italia in stretta collaborazione con la BCE (a tale ultima categoria appartiene l’Emittente). Fonte dei dati: Banca d’Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2/2016, novembre 2016, tavola 4.1.
L’analisi dei dati dell’Emittente al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 evidenzia un incremento delle sofferenze rispetto al dato riferito al 31 marzo 2016. Il confronto con i dati di sistema in particolare riguardo al rapporto di copertura evidenzia un più alto grado di copertura delle sofferenze dell’Emittente rispetto al sistema, ma un rapporto di copertura più basso dell’Emittente rispetto al sistema, riferito in generale al credito deteriorato.
(..Omissis..)
Le seguenti tabelle indicano, alla data del 31 dicembre, 30 settembre e al 31 marzo 2016, l’ammontare dei crediti considerati come deteriorati a seguito dell’applicazione della definizione di forbearance delle esposizioni da parte dell’EBA nonché le consistenze delle “performing exposures” e “non performing exposures”.
Crediti forborne
deteriorati (in migliaia di euro)
31 dicembre 2016 30 settembre 2016 31 marzo 2016
INADEMP. PROB. 12.140 12.128 13.067
SCADUTO 0 134 191
SOFFERENZA 1.302 1.334 0
Totale complessivo 13.442 13.596 13.258
Crediti forborne performing e non performing
31 dicembre 2016 30 settembre 2016 31 marzo 2016
Esposizioni deteriorate (non-performing exposures with forbearance measures)
13.442 13.596 13.258
Altre esposizioni oggetto di concessione
(forborne performing exposures)
16.197 22.056 23.153
Totale (migliaia di euro) 29.639 35.652 36.411
(..Omissis..)
Si specifica che il costo del rischio riferito all’Emittente esposto nella seguente tabella è calcolato come rapporto tra la Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (Voce 130a del Conto Economico) e i Crediti verso clientela. (Voce 70 dell'Attivo dello Stato Patrimoniale).
16 Rischiosità del credito 31/03/2016 30/09/2016 31/12/2016
Costo del rischio di credito 0,04% 0,30% 0,49%
E’ aumentato il costo del rischio di credito dell’Emittente nel periodo considerato, tuttavia si evidenzia che il dato al 31 marzo 2016 è poco significativo in quanto il costo del rischio del credito del primo trimestre è già quasi totalmente assorbito nella chiusura dell’esercizio precedente.
(..Omissis..)
Nella seguente tabella è riportato il dato delle rettifiche su crediti per gli esercizi considerati. Il Dato al 31 dicembre 2016 è tratto dagli schemi contabili approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2016. Le procedure di revisione sul progetto di bilancio sono in corso alla data del presente Supplemento.
Dati in migliaia di Euro 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2013
Rettifiche su crediti 3.540 8.258 5.539 3.723
(..Omissis..)
Grandi Rischi
31-dic 30-sett 31-mar
(importi in migliaia di Euro) 2016 2016 2016
n° Posizioni 6 6 5
Importo nominale 823.704 790.108 610.958
Importo ponderato 130.214 115.907 88.726
Grandi rischi clientela(val nominale)/Crediti netti clientela 113,78% 115,52% 93,81%
Grandi rischi clientela(val nominale)/Crediti netti clientela
al netto delle esposizioni vs Ministero del Tesoro 19,15% 16,20% 12,81%
Nel periodo considerato il rapporto Grandi rischi clientela (val nominale)/Crediti netti clientela è prima aumentato fra marzo e settembre 2016 per poi diminuire al 31 dicembre 2016. La flessione dell’ultimo trimestre è dovuta principalmente per effetto dell’aumento dell’esposizione dell’Emittente in titoli di Stato Italiano.
Si evidenzia tuttavia che il rapporto Grandi rischi clientela (val nominale)/Crediti netti clientela è aumentato anche se considerato al netto delle esposizioni vs Ministero del Tesoro in quanto si è aggiunta rispetto al periodo precedente l’esposizione verso una controparte bancaria, con sede a Roma. Al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016, l’esposizione verso due controparti bancarie con sede a Roma e a Trento e l’esposizione verso il Ministero del Tesoro superano il limite regolamentare del 25% (rapporto fra l’esposizione con la controparte e il Patrimonio di vigilanza).
Patrimonio di vigilanza, requisiti patrimoniali a fronte dei vari rischi e coefficienti prudenziali
(..Omissis..)
Di seguito si riportano i dati al 31 marzo, al 30 settembre e al 31 dicembre 2016, tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
17
Totale Capitale di Classe 2 (Tier 2
- T2) 11.728 10.203 10.479 11.728 10.205 10.483
Totale fondi propri 82.707 86.028 89.946 91.513 88.598 92.591
B) Requisiti Patrimoniali di Vigilanza
Rischio di credito e di controparte 42.319 44.253 44.413 43.415 45.414 45.636 Rischio di aggiustamento della
valutazione del credito 1.116 1.098 805 1.116 1.098 805
Rischio di mercato 0 0 0 0
Rischio operativo 5.181 5.182 5.755 6.168 6.168 88.793
C) Attività di rischio ponderate e coefficienti di vigilanza
Attività di rischio ponderate 528.931 631.657 637.157 542.686 658.491 669.300
Rapporto RWA /Totale Attivo 41,27% 42,3% 40,9% 41,8% 43,6% 42,5%
I requisiti patrimoniali dell’Emittente e del Gruppo al 31 dicembre 2016 migliorano nell’ultimo trimestre 2016 rispetto al 30 settembre 2016 per la maggiore patrimonializzazione conseguita per effetto dell’aumento di capitale realizzato mediante l’Offerta.
18 (..Omissis..)
A conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP) condotto sul Gruppo Banca Popolare Etica, facendo seguito alla lettera n. 1074811/15 del 12.10.2015 (precedente SREP), la Banca d’Italia, con comunicazione del 13 gennaio 2017, in linea con la Direttiva 2013/36/UE (CRDIV) – così come recepita in Italia – e in conformità con quanto previsto dall’EBA con le Guidelines on common SREP, ha rivisto i livelli di capitale aggiuntivo rispetto ai requisiti minimi normativi, richiesti a fronte della rischiosità complessiva di ciascun Gruppo.
In particolare la Banca d’Italia ha avviato il procedimento relativo all'imposizione di un requisito patrimoniale aggiuntivo, ai sensi dell’art. 67-ter, comma 1, lett. d) del D. Lgs. 385/1993 (TUB) per i Gruppi bancari, prevedendo che il Gruppo BPE a partire dalla data di conclusione dell’iter del procedimento (90 giorni dal 13 gennaio 2017, salvi eventuali sospensioni o interruzioni dei termini), sarà tenuto ad applicare nel continuo i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, fermo il rispetto del requisito di capitale minimo previsto dall’art. 92 del Regolamento (UE) n. 575/2013:
- coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari al 6,0%, composto da una misura vincolante del 4,8% (di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,3 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
- coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 7,6%, composto da una misura vincolante del 6,4% (di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,4 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
- coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 9,8%, composto da una misura vincolante dell’8,5% (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,5 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale.
CET 1 ratio Tier 1 ratio Total Capital Ratio Requisito complessivo
regolamentare
7% 8,5% 10,5%
Soglia minima regolamentare
4,5% 6,0% 8,00%
Riserva di
conservazione del capitale (buffer)
2,5% 2,5% 2,5%
Esiti SREP 2015
Requisito complessivo 7% 8,5% 10,5%
Soglia minima
componente vincolante
4,9% 6,6% 8,8%
Riserva di
conservazione del capitale (buffer)
2,1% 1,9% 1,7%
Esiti SREP 2016
Requisito complessivo 6% 7,6% 9,8%
Soglia minima componente
4,5%+0,3%=4,8% 6%+0,4%=6,4% 8%+0,5%=8,5%
19
Al Gruppo, in sede di SREP 2016, non è stato richiesto alcun requisito aggiuntivo in termini di Capital Guidance.
Gli indicatori di vigilanza dell’Emittente sono in linea con i valori richiesti dallo SREP2015 e dallo SREP 2016 una volta divenuto efficace.
(..Omissis..)
Indicatori relativi al rischio di liquidità e leva finanziaria
(..Omissis..)
I dati al 31 marzo 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
Data di Riferimento Indice LCR (1) Indice NFSR (2)
31/03/2016 951% 146%
30/09/2016 1.122% 173,39%
31/12/2016 1.395% 173,44%
(1) Valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, 70% dal 01 gennaio 2016 e 100% dal 01 gennaio 2018 come definite dal Regolamento UE 575/2013 (CRR).
20 (2) Alla data del Supplemento al Prospetto non è stata ancora definita una soglia minima regolamentare ma nell’ambito del Comitato di Basilea è stata proposta una soglia minima del 100%.
Al 31 dicembre 2016 l’indice LCR aumenta per effetto dell’andamento della raccolta e degli impieghi. Nel periodo considerato, infatti. la raccolta è cresciuta più che proporzionalmente degli impieghi.
Alla Data del Supplemento, l’Emittente rispetta i limiti regolamentari degli indici LCR e NFSR.
(..Omissis..)
Data di Riferimento Loan to deposit ratio (3)
31/03/2016 58,91%
30/09/2016 58,93%
31/12/2016 59,02%
(3) Il Loan to deposit ratio è il non è un indicatore regolamentare e pertanto non è prevista una soglia minima.
Il Loan to deposit ratio è il rapporto fra l’ammontare totale degli impieghi lordi e l’ammontare totale della raccolta diretta. Con riferimento all’Emittente tale rapporto è rimasto sostanzialmente stabile nel periodo considerato.
(..Omissis..)
Data di Riferimento Leverage Ratio (4)
31/03/2016 6,586%
30/09/2016 5,31%
31/12/2016 5,22%
(4) Un altro indicatore introdotto dalla CRR è l’indice di leva finanziaria, Leverage Ratio, determinato in base al rapporto tra il Tier1 ed un denominatore basato sulle attività ed elementi fuori bilancio non ponderati per il rischio. Le esposizioni devono essere riportate al netto degli aggiustamenti regolamentari previsti nella determinazione del T1 al fine di evitare il doppio computo; infatti le poste dedotte integralmente dal patrimonio non contribuiscono alla leva finanziaria e vanno dedotte anche dalla misura dell’esposizione. L’indicatore diverrà vincolante nel 2018, la fase transitoria di osservazione durerà fino al 1° gennaio 2017.
In relazione al leverage ratio non è ancora previsto un requisito minimo regolamentare che sarà definito dagli appositi organi competenti, sebbene il Comitato di Basilea abbia indicativamente previsto una soglia del 3% in via sperimentale fino al 2017.
L’Emittente presenta un livello di indicatore di leverage al 31 dicembre 2016 e al 30 settembre 2016 superiore al 3%.
(..Omissis..)
Alla Data del Supplemento non ci sono stati incrementi di liquidità derivanti da operazioni di rifinanziamento con BCE ulteriori rispetto a quanto indicato nel Primo Supplemento.
Informazioni relative all’esposizione verso titoli di debito sovrano
21 (..Omissis..)
I dati al 31 marzo 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
Titoli di debito sovrano per portafoglio contabile
31-mar 30-set 31-dic
(in migliaia di euro) 2016 2016 2016
attività finanziarie detenute per la negoziazione 7.924 8.196 5.976
- di cui debito sovrano 0 0 0
Voce di bilancio 20 20 20
% incidenza del debito sovrano 0,0% 0,0% 0,0%
attività finanziarie disponibili per la vendita 526.578 602.215 576.426
- di cui debito sovrano 518.502 591.189 566.255
Voce di bilancio 40 40 40
% incidenza del debito sovrano 98,47% 98,17% 98,24%
attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 80.205 110.088
- di cui debito sovrano 0 80.205 110.088
Voce di bilancio 50 50 50
% incidenza del debito sovrano 0 100,00% 100,00%
totale attività finanziarie 534.502 690.616 692.490
- di cui debito sovrano 518.502 671.394 676.343
% incidenza del debito sovrano 97,01% 97,22% 97,67%
totale attivo 1.282.730 1.493.594 1.556.539
% incidenza del debito sovrano 40,42% 44,95% 43,45%
Nel periodo considerato l’esposizione dell’Emittente verso titoli di debito sovrano aumenta fra marzo e settembre 2016 per poi subire una flessione al 31 dicembre 2016 rispetto al 30 settembre 2016 di circa 1,5 punti percentuali sul totale dell’attivo.
FATTORI DI RISCHIO
22 Modifiche al Capitolo 4, Paragrafo 4.1.
Al Capitolo IV della Sezione I, relativo ai Fattori di Rischio, sono apportate le seguenti modifiche:
1) E’ aggiunto il fattore di rischio IV.1.1.-Bis Rischio relativo alle stime dei risultati di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2016
Gli schemi contabili di bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2017 al fine di effettuare le segnalazioni statistiche di Vigilanza (nel seguito gli “Schemi di Bilancio”) evidenziano un utile di esercizio di euro 4.318 migliaia in aumento di euro 3.560 migliaia rispetto a quello registrato nell’esercizio precedente pari a Euro 758 migliaia (corrispondente ad un incremento del 470%) ed un utile consolidato di 6.083 migliaia, di cui 4.627 migliaia di pertinenza della capogruppo, in aumento di euro 2.381 migliaia rispetto all’esercizio precedente pari ad Euro 3.702 migliaia di cui 1.857 migliaia di pertinenza della capogruppo (corrispondente ad un incremento del 64%). Con riferimento a tali stime di risultato, comunicate al pubblico in data 13 febbraio 2017, si segnala che sebbene siano accompagnate dalla dichiarazione della società di revisione che concorda sul fatto che tali informazioni sono sostanzialmente in linea con i risultati definitivi che saranno pubblicati nei prossimi bilanci separato e consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, alla data del Supplemento, le procedure di revisione dei bilanci al 31 dicembre 2016 sono ancora in corso e la data di presumibile rilascio del relativo giudizio da parte della società di revisione è il 13 o 14 aprile 2017. Inoltre si segnala che tali stime di risultato potrebbero subire delle variazioni in sede di approvazione del progetto di bilancio separato dell’Emittente e del bilancio consolidato prevista per il 30 marzo 2017 per effetto di eventi successivi o di informazioni ad oggi non disponibili (Cfr. Sezione I, Paragrafo 13.2. come aggiornato).
2) Al fattore di Rischio IV.I.5. Rischio di credito sono aggiunte le seguenti informazioni:
(..Omissis..)
Le Seguenti tabelle contengono la sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la clientela dell’Emittente al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016. I dati al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016 riportati nel Supplemento sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
31-dic-16 Categorie (in
migliaia di Euro) Crediti lordi Rettifiche di valore
FATTORI DI RISCHIO Di seguito il confronto con i dati di sistema:
Rischiosità del credito 31-dic-16 30-sett-16 30-giu-16
31-mar-16
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 39,14% 41,68% 43,6% 39,46%
Crediti deteriorati lordi/impieghi lordi 8,72% 8,81% 20,2% 9,16%
Sofferenze lorde/ impieghi lordi 3,05% 2,86% 11,8% 2,75%
Rapporto di copertura delle sofferenze 68,50% 75,39% 57,6% 78,16%
Inadempienze probabili lorde/impieghi lordi 4,92% 5,54% 7,3% 5,98%
Rapporto di copertura delle inadempienze probabili 25,52% 26,48% 26,3% 23,81%
Esposizioni scadute lorde/impieghi lordi 0,75% 0,42% 1,1% 0,43%
Rapporto di copertura delle esposizioni scadute 8,93% 12,44% 9,1% 9,53%
(1) Si evidenzia che non sono disponibili dati di sistema riferiti alla data del 31 dicembre 2016, del 30 settembre 2016 e del 31 marzo 2016.
FATTORI DI RISCHIO
24 (2) Sono “banche significative” quelle vigilate direttamente dalla Banca Centrale Europea, mentre sono “banche meno significative” quelle vigilate dalla Banca d’Italia in stretta collaborazione con la BCE (a tale ultima categoria appartiene l’Emittente). Fonte dei dati: Banca d’Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2/2016, novembre 2016, tavola 4.1.
L’analisi dei dati dell’Emittente al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 evidenzia un incremento delle sofferenze rispetto al dato riferito al 31 marzo 2016. Il confronto con i dati di sistema in particolare riguardo al rapporto di copertura evidenzia un più alto grado di copertura delle sofferenze dell’Emittente rispetto al sistema, ma un rapporto di copertura più basso dell’Emittente rispetto al sistema, riferito in generale al credito deteriorato, fermo restando che l’Emittente ha un più alto grado di copertura delle sofferenze rispetto al sistema.
(..Omissis..)
Le seguenti tabelle indicano, alla data del 31 dicembre, 30 settembre e al 31 marzo 2016, l’ammontare dei crediti considerati come deteriorati a seguito dell’applicazione della definizione di forbearance delle esposizioni da parte dell’EBA nonché le consistenze delle “performing exposures” e “non performing exposures”.
Crediti forborne
deteriorati (in migliaia di euro)
31 dicembre 2016 30 settembre 2016 31 marzo 2016
INADEMP. PROB. 12.140 12.128 13.067
SCADUTO 0 134 191
SOFFERENZA 1.302 1.334 0
Totale complessivo 13.442 13.596 13.258
Crediti forborne performing e non performing
31 dicembre 2016 30 settembre 2016 31 marzo 2016
Esposizioni deteriorate (non-performing exposures with forbearance measures)
13.442 13.596 13.258
Altre esposizioni oggetto di concessione
(forborne performing exposures)
16.197 22.056 23.153
Totale (migliaia di euro) 29.639 35.652 36.411
(..Omissis..)
Si specifica che il costo del rischio riferito all’Emittente esposto nella seguente tabella è calcolato come rapporto tra la Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (Voce 130a del Conto Economico) e i Crediti verso clientela. (Voce 70 dell'Attivo dello Stato Patrimoniale).
Rischiosità del credito 31/03/2016 30/09/2016 31/12/2016
Costo del rischio di credito 0,04% 0,30% 0,49%
E’ aumentato il costo del rischio di credito dell’Emittente nel periodo considerato.
(..Omissis..)
FATTORI DI RISCHIO
25 Nella seguente tabella è riportato il dato delle rettifiche su crediti per gli esercizi considerati. Il Dato al 31 dicembre 2016 è tratto dagli schemi contabili approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2016. Le procedure di revisione sul progetto di bilancio sono in corso alla data del presente Supplemento.
Dati in migliaia di Euro 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2013
Rettifiche su crediti 3.540 8.258 5.539 3.723
3) Al fattore di Rischio IV.I.6. Rischio connesso all’esposizione verso il debito sovrano sono aggiunte le seguenti informazioni:
(..Omissis..)
I dati al 31 marzo 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
Titoli di debito sovrano per portafoglio contabile
31-mar 30-set 31-dic
(in migliaia di euro) 2016 2016 2016
attività finanziarie detenute per la negoziazione 7.924 8.196 5.976
- di cui debito sovrano 0 0 0
Voce di bilancio 20 20 20
% incidenza del debito sovrano 0,0% 0,0% 0,0%
attività finanziarie disponibili per la vendita 526.578 602.215 576.426
- di cui debito sovrano 518.502 591.189 566.255
Voce di bilancio 40 40 40
% incidenza del debito sovrano 98,47% 98,17% 98,24%
attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 80.205 110.088
- di cui debito sovrano 0 80.205 110.088
Voce di bilancio 50 50 50
% incidenza del debito sovrano 0 100,00% 100,00%
totale attività finanziarie 534.502 690.616 692.490
- di cui debito sovrano 518.502 671.394 676.343
% incidenza del debito sovrano 97,01% 97,22% 97,67%
totale attivo 1.282.730 1.493.594 1.556.539
% incidenza del debito sovrano 40,42% 44,95% 43,45%
Nel periodo considerato l’esposizione dell’Emittente verso titoli di debito sovrano aumenta fra marzo e settembre 2016 per poi subire una flessione al 31 dicembre 2016 rispetto al 30 settembre 2016 di circa 1,5 punti percentuali sul totale dell’attivo.
(..Omissis..)
4) Al fattore di Rischio IV.I.7. Rischio di concentrazione degli impieghi sono aggiunte le seguenti informazioni:
(..Omissis..)
FATTORI DI RISCHIO
26 Grandi Rischi
31-dic 30-sett 31-mar
(importi in migliaia di Euro) 2016 2016 2016
n° Posizioni 6 6 5
Importo nominale 823.704 790.108 610.958
Importo ponderato 130.214 115.907 88.726
Grandi rischi clientela(val nominale)/Crediti netti clientela 113,78% 115,52% 93,81%
Grandi rischi clientela(val nominale)/Crediti netti clientela
al netto delle esposizioni vs Ministero del Tesoro 19,15% 16,20% 12,81%
Nel periodo considerato il rapporto Grandi rischi clientela (val nominale)/Crediti netti clientela è prima aumentato fra marzo e settembre 2016 per poi diminuire al 31 dicembre 2016. La flessione dell’ultimo trimestre è dovuta principalmente per effetto dell’aumento dell’esposizione dell’Emittente in titoli di Stato Italiano. Si evidenzia tuttavia che il rapporto Grandi rischi clientela (val nominale)/Crediti netti clientela è aumentato anche se considerato al netto delle esposizioni vs Ministero del Tesoro in quanto si è aggiunta rispetto al periodo precedente l’esposizione verso una controparte bancaria, con sede a Roma. Al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016, l’esposizione verso due controparti bancarie con sede a Roma e a Trento e l’esposizione verso il Ministero del Tesoro superano il limite regolamentare del 25% (rapporto fra l’esposizione con la controparte e il Patrimonio di vigilanza).
(..Omissis..)
5) Al fattore di Rischio IV.I.8. Rischio di liquidità sono aggiunte le seguenti informazioni:
(..Omissis..)
I dati al 31 marzo 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
Data di Riferimento Indice LCR (1) Indice NFSR (2)
31/03/2016 951% 146%
30/09/2016 1.122% 173,39%
31/12/2016 1.395% 173,44%
(1) Valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, 70% dal 01 gennaio 2016 e 100% dal 01 gennaio 2018 come definite dal Regolamento UE 575/2013 (CRR).
(2) Alla data del Supplemento al Prospetto non è stata ancora definita una soglia minima regolamentare ma nell’ambito del Comitato di Basilea è stata proposta una soglia minima del 100%.
(..Omissis..)
Al 31 dicembre 2016 l’indice LCR aumenta per effetto dell’andamento della raccolta e degli impieghi. Nel periodo considerato, infatti. la raccolta è cresciuta più che proporzionalmente degli impieghi.
FATTORI DI RISCHIO
27 Alla Data del Supplemento, l’Emittente rispetta i limiti regolamentari degli indici LCR e NFSR.
(..Omissis..)
Data di Riferimento Loan to deposit ratio (3)
31/03/2016 58,91%
30/09/2016 58,93%
31/12/2016 59,02%
(3) Il Loan to deposit ratio è il non è un indicatore regolamentare e pertanto non è prevista una soglia minima.
Il Loan to deposit ratio è il rapporto fra l’ammontare totale degli impieghi lordi e l’ammontare totale della raccolta diretta. Con riferimento all’Emittente tale rapporto è rimasto sostanzialmente stabile nel periodo considerato.
(..Omissis..)
Data di Riferimento Leverage Ratio (4)
31/03/2016 6,586%
30/09/2016 5,31%
31/12/2016 5,22%
(4) Un altro indicatore introdotto dalla CRR è l’indice di leva finanziaria, Leverage Ratio, determinato in base al rapporto tra il Tier1 ed un denominatore basato sulle attività ed elementi fuori bilancio non ponderati per il rischio. Le esposizioni devono essere riportate al netto degli aggiustamenti regolamentari previsti nella determinazione del T1 al fine di evitare il doppio computo; infatti le poste dedotte integralmente dal patrimonio non contribuiscono alla leva finanziaria e vanno dedotte anche dalla misura dell’esposizione. L’indicatore diverrà vincolante nel 2018, la fase transitoria di osservazione durerà fino al 1° gennaio 2017.
In relazione al leverage ratio non è ancora previsto un requisito minimo regolamentare che sarà definito dagli appositi organi competenti, sebbene il Comitato di Basilea abbia indicativamente previsto una soglia del 3% in via sperimentale fino al 2017.
L’Emittente presenta un livello di indicatore di leverage al 31 dicembre 2016 e al 30 settembre 2016 superiore al 3%.
(..Omissis..)
6) Al fattore di Rischio IV.I.9. Rischi Connessi all’adeguatezza patrimoniale sono aggiunte le seguenti informazioni:
(..Omissis..)
Di seguito si riportano i dati al 31 marzo, al 30 settembre e al 31 dicembre 2016, tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.
Patrimonio di Vigilanza Basilea
III EMITTENTE GRUPPO
Coefficienti e Fondi Propri al 31-mar 30 sett 31-dic 31-mar 30 sett 31-dic
(in migliaia di Euro) 2016 2016 2016 2016 2016 2016
A) Fondi Propri
FATTORI DI RISCHIO
28 Totale Capitale primario di Classe
1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 70.980 75.825 79.467 79.785 78.393 82.108
Totale Capitale di Classe 2 (Tier 2
- T2) 11.728 10.203 10.479 11.728 10.205 10.483
Totale fondi propri 82.707 86.028 89.946 91.513 88.598 92.591
B) Requisiti Patrimoniali di Vigilanza
Rischio di credito e di controparte 42.319 44.253 44.413 43.415 45.414 45.636 Rischio di aggiustamento della
Rischio di credito e di controparte 42.319 44.253 44.413 43.415 45.414 45.636 Rischio di aggiustamento della