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MOTIVAZIONE DEL SUPPLEMENTO

Nel documento SUPPLEMENTO AL PROSPETTO INFORMATIVO (pagine 10-0)

Il presente Supplemento è stato predisposto al fine di integrare il Prospetto Informativo dell’Emittente depositato presso la CONSOB in data 4 agosto 2016, a seguito di approvazione comunicata da quest’ultima con nota del 3 agosto 2016, protocollo n. 0072549/16, (di seguito, il

“Prospetto Informativo”) come modificato dal primo supplemento depositato presso la Consob in data 7 dicembre 2016, a seguito di autorizzazione alla pubblicazione comunicata con nota del 7 dicembre 2016, protocollo n. 0108360/1 (di seguito “Primo Supplemento”), dando conto del fatto che:

- il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 9 febbraio 2017, ha approvato gli schemi di bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 al fine di trasmettere alla Banca d’Italia i dati sui fondi propri e, più in generale, quelli richiesti dalla Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013. Detti schemi contabili approvati dal Consiglio di Amministrazione e non sottoposti a revisione contabile evidenziano un utile di esercizio di euro 4.318 migliaia in aumento di euro 3.560 migliaia rispetto a quello registrato nell’esercizio precedente pari a Euro 758 migliaia (corrispondente ad un incremento del 470%) ed un utile consolidato di 6.083 migliaia, di cui 4.627 migliaia di pertinenza della capogruppo, in aumento di euro 2.381 migliaia rispetto all’esercizio precedente pari ad Euro 3.702 migliaia di cui 1.857 migliaia di pertinenza della capogruppo (corrispondente ad un incremento del 64%). L’Emittente ha comunicato al pubblico tali stime di risultato in data 13 febbraio 2017 ai sensi e per gli effetti dell’articolo 109 del Regolamento Emittenti.

- Con l’occasione il Prospetto Informativo è stato aggiornato anche (i) con le informazioni relative all’adeguatezza patrimoniale, alla rischiosità del credito e agli indicatori di liquidità al 31 dicembre 2016, oggetto delle più recenti segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia, non sottoposti a revisione contabile da parte della Società di Revisione; (ii) con le risultanze del nuovo procedimento di SREP avviato dalla Banca d’Italia in data 13 gennaio 2017 che si concluderà in 90 giorni dall’avvio salve ipotesi di sospensioni o interruzioni dei termini; e (iii) con gli esiti dell’ispezione di Banca d’Italia sulla controllata Etica SGR comunicati da quest’ultima alla Banca in data 20 gennaio 2017.

Il presente Supplemento apporterà, pertanto, modifiche ed integrazioni ai seguenti paragrafi del Prospetto Informativo: Avvertenze, Elemento B7, B9 e D1 della Nota di Sintesi, Paragrafi 3.2, 4.1, 4.3 dei Fattori di Rischio, 5.1.5, 9.1. e 13 della Sezione I e Paragrafi 4.6 e 5.1.5. della Sezione II.

Si precisa che i termini in maiuscolo non definiti nel presente Supplemento hanno il medesimo significato agli stessi attribuito nelle “Definizioni” e nel “Glossario” del Prospetto Informativo.

I rinvii ai Capitolo e ai Paragrafi si riferiscono ai Capitoli e ai Paragrafi del Prospetto Informativo.

Le modifiche al Prospetto Informativo così come modificato dal Primo Supplemento sono segnalate in neretto (per le aggiunte) e barrato (per le eliminazioni). Con la dicitura

“(..Omissis..)” si intendono richiamare le parti non modificate del Prospetto Informativo pubblicato come integrato dal Primo Supplemento.

11 PARTE 2.1DICHIARAZIONEDIRESPONSABILITÀ

Indicazione delle persone responsabili

Banca Popolare Etica S.c.p.a. con sede in via Tommaseo 7, Padova, rappresentata legalmente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Ugo Biggeri, munito dei necessari poteri, si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nel presente Supplemento al Prospetto Informativo.

Dichiarazione di responsabilità

Banca Popolare Etica S.c.p.a. come sopra rappresentata, attesta che, essendo stata adottata tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto Informativo già integrato dal Primo supplemento, così come modificato dal presente Supplemento al Prospetto Informativo sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.

PARTE 2.2MODIFICHEALLANOTADISINTESI

1) All’Elemento B7 del Prospetto così come modificato dal Primo Supplemento sono aggiunte le seguenti informazioni:

(..Omissis..) Adeguatezza Patrimoniale

Le seguenti tabelle contengono informazioni sui requisiti patrimoniali regolamentari e quelli previsti da Banca d’Italia ad esito dell’ultimo dello SREP effettuato nel 2015 (comunicazione del 12 ottobre 2015) nonché ad esito dello SREP 2016 (comunicazione di avvio del procedimento del 13 gennaio 2017) nonché i requisiti patrimoniali dell’Emittente e del Gruppo nel triennio 2013-2015 e al 31 marzo 2016.

CET 1 ratio Tier 1 ratio Total Capital Ratio Requisito complessivo

regolamentare

7% 8,5% 10,5%

Soglia minima regolamentare

4,5% 6,0% 8,00%

Riserva di

conservazione del capitale (buffer)

2,5% 2,5% 2,5%

Esiti SREP 2015

Requisito complessivo 7% 8,5% 10,5%

Soglia minima

componente vincolante

4,9% 6,6% 8,8%

Riserva di

conservazione del capitale (buffer)

2,1% 1,9% 1,7%

Esiti SREP 2016

12

Al Gruppo, in sede di SREP 2016, non è stato richiesto alcun requisito aggiuntivo in termini di Capital Guidance.

Gli esiti dello SREP 2016 saranno definitivi a partire dalla data di conclusione dell’iter del procedimento (90 giorni dal 13 gennaio 2017, salvi eventuali sospensioni o interruzioni dei termini).

(..Omissis..)

Di seguito si riportano i requisiti patrimoniali dell’Emittente e del Gruppo al 31 marzo, 30 settembre e 31 dicembre 2016.

Dalla data del Prospetto Informativo alla Data del Supplemento non sono stati effettuati nuovi SREP dalla Banca d’Italia e pertanto non mutano le informazioni riportate al riguardo nel Prospetto Informativo.

Gli indicatori di vigilanza dell’Emittente sono in linea con i valori richiesti dallo SREP2015 e dallo SREP 2016 una volta divenuto efficace.

2) L’Elemento B9 è sostituito dal seguente:

B7 – Previsioni o stime di utile

Gli schemi contabili di bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2017 al fine di effettuare le segnalazioni statistiche di Vigilanza (nel seguito gli “Schemi di Bilancio”) evidenziano un utile di esercizio di euro 4.318 migliaia in aumento di euro 3.560 migliaia rispetto a quello registrato nell’esercizio precedente pari a Euro 758 migliaia (corrispondente ad un incremento del 470%) ed un utile consolidato di 6.083 migliaia, di cui

13 4.627 migliaia di pertinenza della capogruppo, in aumento di euro 2.381 migliaia rispetto all’esercizio precedente pari ad Euro 3.702 migliaia, di cui 1.857 migliaia di pertinenza della capogruppo (corrispondente ad un incremento del 64%). Le stime di risultato sopra riportate, comunicate al pubblico in data 13 febbraio 2017, potrebbero subire delle variazioni in sede di approvazione del progetto di bilancio separato dell’Emittente e del bilancio consolidato prevista per il 30 marzo 2017 per effetto di eventi successivi o di informazioni ad oggi non disponibili.

In considerazione del fatto che gli Schemi di Bilancio non sono stati assoggetti a revisione contabile, l’Emittente dichiara che:

a) gli Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2016 sono approvati da Banca Popolare Etica S.c.p.a. in qualità di persona responsabile delle informazioni finanziarie in oggetto;

b) La società di revisione contabile, incaricata della revisione legale dei conti, concorda sul fatto che le informazioni finanziarie riferite all’esercizio 2016 di cui al precedente paragrafo 13.1, sono sostanzialmente in linea con i risultati definitivi che saranno pubblicati nei prossimi bilanci separato e consolidato dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, sottoposti a revisione contabile;

c) Le informazioni finanziarie in oggetto non sono state sottoposte a revisione. In particolare, le procedure di revisione dei bilanci al 31 dicembre 2016 sono ancora in corso e la data di presumibile rilascio del relativo giudizio da parte della società di revisione è il 13 o 14 aprile 2017.

3) All’Elemento D1 è aggiunto il seguente fattore di Rischio

IV.1.1. Bis Rischio relativo alle stime dei risultati di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2016

PARTE 2.3MODIFICHEALLASEZIONEI Modifiche al Capitolo 3, Paragrafo 3.2.

Il Paragrafo 3.2 “INDICATORI DI RISCHIO” del Prospetto come modificato dal Primo Supplemento è modificato come segue:

Indicatori relativi al rischio di credito e di concentrazione (..Omissis..)

Le Seguenti tabelle contengono la sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la clientela dell’Emittente al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016. I dati al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016 riportati nel Supplemento sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.

31-dic-16 Categorie (in

migliaia di Euro) Crediti lordi Rettifiche di valore

Crediti Netti

incidenza crediti

lordi

% di copertura

Incidenza crediti netti Crediti deteriorati 65.444 25.613 39.831 8,72% 39,14% 5,52%

sofferenze 22.901 15.688 7.213 3,05% 68,50%

1,00%

Inadempienze

probabili 36.922 9.423 27.499 4,92% 25,52%

3,81%

14 Di seguito il confronto con i dati di sistema:

Rischiosità del credito 31-dic-16 30-sett-16 30-giu-16

31-mar-16

Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 39,14% 41,68% 43,6% 39,46%

Crediti deteriorati lordi/impieghi lordi 8,72% 8,81% 20,2% 9,16%

Sofferenze lorde/ impieghi lordi 3,05% 2,86% 11,8% 2,75%

Rapporto di copertura delle sofferenze 68,50% 75,39% 57,6% 78,16%

Inadempienze probabili lorde/impieghi lordi 4,92% 5,54% 7,3% 5,98%

Rapporto di copertura delle inadempienze probabili 25,52% 26,48% 26,3% 23,81%

15

Esposizioni scadute lorde/impieghi lordi 0,75% 0,42% 1,1% 0,43%

Rapporto di copertura delle esposizioni scadute 8,93% 12,44% 9,1% 9,53%

(1) Si evidenzia che non sono disponibili dati di sistema riferiti alla data del 31 dicembre 2016, del 30 settembre 2016 e del 31 marzo 2016.

(2) Sono “banche significative” quelle vigilate direttamente dalla Banca Centrale Europea, mentre sono

“banche meno significative” quelle vigilate dalla Banca d’Italia in stretta collaborazione con la BCE (a tale ultima categoria appartiene l’Emittente). Fonte dei dati: Banca d’Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2/2016, novembre 2016, tavola 4.1.

L’analisi dei dati dell’Emittente al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 evidenzia un incremento delle sofferenze rispetto al dato riferito al 31 marzo 2016. Il confronto con i dati di sistema in particolare riguardo al rapporto di copertura evidenzia un più alto grado di copertura delle sofferenze dell’Emittente rispetto al sistema, ma un rapporto di copertura più basso dell’Emittente rispetto al sistema, riferito in generale al credito deteriorato.

(..Omissis..)

Le seguenti tabelle indicano, alla data del 31 dicembre, 30 settembre e al 31 marzo 2016, l’ammontare dei crediti considerati come deteriorati a seguito dell’applicazione della definizione di forbearance delle esposizioni da parte dell’EBA nonché le consistenze delle “performing exposures” e “non performing exposures”.

Crediti forborne

deteriorati (in migliaia di euro)

31 dicembre 2016 30 settembre 2016 31 marzo 2016

INADEMP. PROB. 12.140 12.128 13.067

SCADUTO 0 134 191

SOFFERENZA 1.302 1.334 0

Totale complessivo 13.442 13.596 13.258

Crediti forborne performing e non performing

31 dicembre 2016 30 settembre 2016 31 marzo 2016

Esposizioni deteriorate (non-performing exposures with forbearance measures)

13.442 13.596 13.258

Altre esposizioni oggetto di concessione

(forborne performing exposures)

16.197 22.056 23.153

Totale (migliaia di euro) 29.639 35.652 36.411

(..Omissis..)

Si specifica che il costo del rischio riferito all’Emittente esposto nella seguente tabella è calcolato come rapporto tra la Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (Voce 130a del Conto Economico) e i Crediti verso clientela. (Voce 70 dell'Attivo dello Stato Patrimoniale).

16 Rischiosità del credito 31/03/2016 30/09/2016 31/12/2016

Costo del rischio di credito 0,04% 0,30% 0,49%

E’ aumentato il costo del rischio di credito dell’Emittente nel periodo considerato, tuttavia si evidenzia che il dato al 31 marzo 2016 è poco significativo in quanto il costo del rischio del credito del primo trimestre è già quasi totalmente assorbito nella chiusura dell’esercizio precedente.

(..Omissis..)

Nella seguente tabella è riportato il dato delle rettifiche su crediti per gli esercizi considerati. Il Dato al 31 dicembre 2016 è tratto dagli schemi contabili approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2016. Le procedure di revisione sul progetto di bilancio sono in corso alla data del presente Supplemento.

Dati in migliaia di Euro 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2013

Rettifiche su crediti 3.540 8.258 5.539 3.723

(..Omissis..)

Grandi Rischi

31-dic 30-sett 31-mar

(importi in migliaia di Euro) 2016 2016 2016

n° Posizioni 6 6 5

Importo nominale 823.704 790.108 610.958

Importo ponderato 130.214 115.907 88.726

Grandi rischi clientela(val nominale)/Crediti netti clientela 113,78% 115,52% 93,81%

Grandi rischi clientela(val nominale)/Crediti netti clientela

al netto delle esposizioni vs Ministero del Tesoro 19,15% 16,20% 12,81%

Nel periodo considerato il rapporto Grandi rischi clientela (val nominale)/Crediti netti clientela è prima aumentato fra marzo e settembre 2016 per poi diminuire al 31 dicembre 2016. La flessione dell’ultimo trimestre è dovuta principalmente per effetto dell’aumento dell’esposizione dell’Emittente in titoli di Stato Italiano.

Si evidenzia tuttavia che il rapporto Grandi rischi clientela (val nominale)/Crediti netti clientela è aumentato anche se considerato al netto delle esposizioni vs Ministero del Tesoro in quanto si è aggiunta rispetto al periodo precedente l’esposizione verso una controparte bancaria, con sede a Roma. Al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016, l’esposizione verso due controparti bancarie con sede a Roma e a Trento e l’esposizione verso il Ministero del Tesoro superano il limite regolamentare del 25% (rapporto fra l’esposizione con la controparte e il Patrimonio di vigilanza).

Patrimonio di vigilanza, requisiti patrimoniali a fronte dei vari rischi e coefficienti prudenziali

(..Omissis..)

Di seguito si riportano i dati al 31 marzo, al 30 settembre e al 31 dicembre 2016, tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.

17

Totale Capitale di Classe 2 (Tier 2

- T2) 11.728 10.203 10.479 11.728 10.205 10.483

Totale fondi propri 82.707 86.028 89.946 91.513 88.598 92.591

B) Requisiti Patrimoniali di Vigilanza

Rischio di credito e di controparte 42.319 44.253 44.413 43.415 45.414 45.636 Rischio di aggiustamento della

valutazione del credito 1.116 1.098 805 1.116 1.098 805

Rischio di mercato 0 0 0 0

Rischio operativo 5.181 5.182 5.755 6.168 6.168 88.793

C) Attività di rischio ponderate e coefficienti di vigilanza

Attività di rischio ponderate 528.931 631.657 637.157 542.686 658.491 669.300

Rapporto RWA /Totale Attivo 41,27% 42,3% 40,9% 41,8% 43,6% 42,5%

I requisiti patrimoniali dell’Emittente e del Gruppo al 31 dicembre 2016 migliorano nell’ultimo trimestre 2016 rispetto al 30 settembre 2016 per la maggiore patrimonializzazione conseguita per effetto dell’aumento di capitale realizzato mediante l’Offerta.

18 (..Omissis..)

A conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP) condotto sul Gruppo Banca Popolare Etica, facendo seguito alla lettera n. 1074811/15 del 12.10.2015 (precedente SREP), la Banca d’Italia, con comunicazione del 13 gennaio 2017, in linea con la Direttiva 2013/36/UE (CRDIV) – così come recepita in Italia – e in conformità con quanto previsto dall’EBA con le Guidelines on common SREP, ha rivisto i livelli di capitale aggiuntivo rispetto ai requisiti minimi normativi, richiesti a fronte della rischiosità complessiva di ciascun Gruppo.

In particolare la Banca d’Italia ha avviato il procedimento relativo all'imposizione di un requisito patrimoniale aggiuntivo, ai sensi dell’art. 67-ter, comma 1, lett. d) del D. Lgs. 385/1993 (TUB) per i Gruppi bancari, prevedendo che il Gruppo BPE a partire dalla data di conclusione dell’iter del procedimento (90 giorni dal 13 gennaio 2017, salvi eventuali sospensioni o interruzioni dei termini), sarà tenuto ad applicare nel continuo i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, fermo il rispetto del requisito di capitale minimo previsto dall’art. 92 del Regolamento (UE) n. 575/2013:

- coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari al 6,0%, composto da una misura vincolante del 4,8% (di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,3 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale;

- coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 7,6%, composto da una misura vincolante del 6,4% (di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,4 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale;

- coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 9,8%, composto da una misura vincolante dell’8,5% (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,5 % a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale.

CET 1 ratio Tier 1 ratio Total Capital Ratio Requisito complessivo

regolamentare

7% 8,5% 10,5%

Soglia minima regolamentare

4,5% 6,0% 8,00%

Riserva di

conservazione del capitale (buffer)

2,5% 2,5% 2,5%

Esiti SREP 2015

Requisito complessivo 7% 8,5% 10,5%

Soglia minima

componente vincolante

4,9% 6,6% 8,8%

Riserva di

conservazione del capitale (buffer)

2,1% 1,9% 1,7%

Esiti SREP 2016

Requisito complessivo 6% 7,6% 9,8%

Soglia minima componente

4,5%+0,3%=4,8% 6%+0,4%=6,4% 8%+0,5%=8,5%

19

Al Gruppo, in sede di SREP 2016, non è stato richiesto alcun requisito aggiuntivo in termini di Capital Guidance.

Gli indicatori di vigilanza dell’Emittente sono in linea con i valori richiesti dallo SREP2015 e dallo SREP 2016 una volta divenuto efficace.

(..Omissis..)

Indicatori relativi al rischio di liquidità e leva finanziaria

(..Omissis..)

I dati al 31 marzo 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.

Data di Riferimento Indice LCR (1) Indice NFSR (2)

31/03/2016 951% 146%

30/09/2016 1.122% 173,39%

31/12/2016 1.395% 173,44%

(1) Valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, 70% dal 01 gennaio 2016 e 100% dal 01 gennaio 2018 come definite dal Regolamento UE 575/2013 (CRR).

20 (2) Alla data del Supplemento al Prospetto non è stata ancora definita una soglia minima regolamentare ma nell’ambito del Comitato di Basilea è stata proposta una soglia minima del 100%.

Al 31 dicembre 2016 l’indice LCR aumenta per effetto dell’andamento della raccolta e degli impieghi. Nel periodo considerato, infatti. la raccolta è cresciuta più che proporzionalmente degli impieghi.

Alla Data del Supplemento, l’Emittente rispetta i limiti regolamentari degli indici LCR e NFSR.

(..Omissis..)

Data di Riferimento Loan to deposit ratio (3)

31/03/2016 58,91%

30/09/2016 58,93%

31/12/2016 59,02%

(3) Il Loan to deposit ratio è il non è un indicatore regolamentare e pertanto non è prevista una soglia minima.

Il Loan to deposit ratio è il rapporto fra l’ammontare totale degli impieghi lordi e l’ammontare totale della raccolta diretta. Con riferimento all’Emittente tale rapporto è rimasto sostanzialmente stabile nel periodo considerato.

(..Omissis..)

Data di Riferimento Leverage Ratio (4)

31/03/2016 6,586%

30/09/2016 5,31%

31/12/2016 5,22%

(4) Un altro indicatore introdotto dalla CRR è l’indice di leva finanziaria, Leverage Ratio, determinato in base al rapporto tra il Tier1 ed un denominatore basato sulle attività ed elementi fuori bilancio non ponderati per il rischio. Le esposizioni devono essere riportate al netto degli aggiustamenti regolamentari previsti nella determinazione del T1 al fine di evitare il doppio computo; infatti le poste dedotte integralmente dal patrimonio non contribuiscono alla leva finanziaria e vanno dedotte anche dalla misura dell’esposizione. L’indicatore diverrà vincolante nel 2018, la fase transitoria di osservazione durerà fino al 1° gennaio 2017.

In relazione al leverage ratio non è ancora previsto un requisito minimo regolamentare che sarà definito dagli appositi organi competenti, sebbene il Comitato di Basilea abbia indicativamente previsto una soglia del 3% in via sperimentale fino al 2017.

L’Emittente presenta un livello di indicatore di leverage al 31 dicembre 2016 e al 30 settembre 2016 superiore al 3%.

(..Omissis..)

Alla Data del Supplemento non ci sono stati incrementi di liquidità derivanti da operazioni di rifinanziamento con BCE ulteriori rispetto a quanto indicato nel Primo Supplemento.

Informazioni relative all’esposizione verso titoli di debito sovrano

21 (..Omissis..)

I dati al 31 marzo 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.

Titoli di debito sovrano per portafoglio contabile

31-mar 30-set 31-dic

(in migliaia di euro) 2016 2016 2016

attività finanziarie detenute per la negoziazione 7.924 8.196 5.976

- di cui debito sovrano 0 0 0

Voce di bilancio 20 20 20

% incidenza del debito sovrano 0,0% 0,0% 0,0%

attività finanziarie disponibili per la vendita 526.578 602.215 576.426

- di cui debito sovrano 518.502 591.189 566.255

Voce di bilancio 40 40 40

% incidenza del debito sovrano 98,47% 98,17% 98,24%

attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 80.205 110.088

- di cui debito sovrano 0 80.205 110.088

Voce di bilancio 50 50 50

% incidenza del debito sovrano 0 100,00% 100,00%

totale attività finanziarie 534.502 690.616 692.490

- di cui debito sovrano 518.502 671.394 676.343

% incidenza del debito sovrano 97,01% 97,22% 97,67%

totale attivo 1.282.730 1.493.594 1.556.539

% incidenza del debito sovrano 40,42% 44,95% 43,45%

Nel periodo considerato l’esposizione dell’Emittente verso titoli di debito sovrano aumenta fra marzo e settembre 2016 per poi subire una flessione al 31 dicembre 2016 rispetto al 30 settembre 2016 di circa 1,5 punti percentuali sul totale dell’attivo.

FATTORI DI RISCHIO

22 Modifiche al Capitolo 4, Paragrafo 4.1.

Al Capitolo IV della Sezione I, relativo ai Fattori di Rischio, sono apportate le seguenti modifiche:

1) E’ aggiunto il fattore di rischio IV.1.1.-Bis Rischio relativo alle stime dei risultati di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2016

Gli schemi contabili di bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2017 al fine di effettuare le segnalazioni statistiche di Vigilanza (nel seguito gli “Schemi di Bilancio”) evidenziano un utile di esercizio di euro 4.318 migliaia in aumento di euro 3.560 migliaia rispetto a quello registrato nell’esercizio precedente pari a Euro 758 migliaia (corrispondente ad un incremento del 470%) ed un utile consolidato di 6.083 migliaia, di cui 4.627 migliaia di pertinenza della capogruppo, in aumento di euro 2.381 migliaia rispetto all’esercizio precedente pari ad Euro 3.702 migliaia di cui 1.857 migliaia di pertinenza della capogruppo (corrispondente ad un incremento del 64%). Con riferimento a tali stime di risultato, comunicate al pubblico in data 13 febbraio 2017, si segnala che sebbene siano accompagnate dalla dichiarazione della società di revisione che concorda sul fatto che tali informazioni sono sostanzialmente in linea con i risultati definitivi che saranno pubblicati nei prossimi bilanci separato e consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, alla data del Supplemento, le procedure di revisione dei bilanci al 31 dicembre 2016 sono ancora in corso e la data di presumibile rilascio del relativo giudizio da parte della società di revisione è il 13 o 14 aprile 2017. Inoltre si segnala che tali stime di risultato potrebbero subire delle variazioni in sede di approvazione del progetto di bilancio separato dell’Emittente e del bilancio consolidato prevista per il 30 marzo 2017 per effetto di eventi successivi o di informazioni ad oggi non disponibili (Cfr. Sezione I, Paragrafo 13.2. come aggiornato).

2) Al fattore di Rischio IV.I.5. Rischio di credito sono aggiunte le seguenti informazioni:

(..Omissis..)

Le Seguenti tabelle contengono la sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la clientela dell’Emittente al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016. I dati al 31 dicembre 2016, al 30 settembre 2016 e al 31 marzo 2016 riportati nel Supplemento sono tratti dalle segnalazioni di vigilanza a Banca d’Italia e non sono sottoposti a revisione contabile da parte della società di revisione.

31-dic-16 Categorie (in

migliaia di Euro) Crediti lordi Rettifiche di valore

FATTORI DI RISCHIO Di seguito il confronto con i dati di sistema:

Rischiosità del credito 31-dic-16 30-sett-16 30-giu-16

31-mar-16

Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 39,14% 41,68% 43,6% 39,46%

Crediti deteriorati lordi/impieghi lordi 8,72% 8,81% 20,2% 9,16%

Sofferenze lorde/ impieghi lordi 3,05% 2,86% 11,8% 2,75%

Rapporto di copertura delle sofferenze 68,50% 75,39% 57,6% 78,16%

Inadempienze probabili lorde/impieghi lordi 4,92% 5,54% 7,3% 5,98%

Rapporto di copertura delle inadempienze probabili 25,52% 26,48% 26,3% 23,81%

Esposizioni scadute lorde/impieghi lordi 0,75% 0,42% 1,1% 0,43%

Rapporto di copertura delle esposizioni scadute 8,93% 12,44% 9,1% 9,53%

(1) Si evidenzia che non sono disponibili dati di sistema riferiti alla data del 31 dicembre 2016, del 30 settembre 2016 e del 31 marzo 2016.

FATTORI DI RISCHIO

24 (2) Sono “banche significative” quelle vigilate direttamente dalla Banca Centrale Europea, mentre sono “banche meno significative” quelle vigilate dalla Banca d’Italia in stretta collaborazione con la BCE (a tale ultima categoria appartiene l’Emittente). Fonte dei dati: Banca d’Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2/2016, novembre 2016, tavola 4.1.

L’analisi dei dati dell’Emittente al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 evidenzia un incremento

L’analisi dei dati dell’Emittente al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2016 evidenzia un incremento

Nel documento SUPPLEMENTO AL PROSPETTO INFORMATIVO (pagine 10-0)

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