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PCSLKRA⋅⋅⋅⋅=⋅ dove: A = perdita di suolo per unità di area e di tempo;

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Capitolo 1 Il metodo USLE appilicato al bacino dell’Ombrone

Pistoiese

Figura 1 Province e comuni interessati dal Bacino

1.1 La formula

Questo modello fu sviluppato per prevedere le perdite di suolo annuali medie di un lungo periodo causate da fenomeni di erosione laminare ed incanalata (interrili e rilil)

L’equazione di tipo moltiplicativo è la seguente:

P

C

S

L

K

R

A

=

dove:

A = perdita di suolo per unità di area e di tempo; [t ha –1 y –1]

R = fattore pioggia e ruscellamento (erosività della pioggia; aggressività climatica) è il valore dell'indice di erosione della pioggia al quale può essere aggiunto il valore del ruscellamento causato dallo scioglimento della neve o dall' irrigazione quando questo si manifesta in maniera significativa;

(2)

K = fattore di erodibilità del suolo, rappresenta la perdita di suolo per ogni unità di R, misurata su parcelle standard lunghe 22,13 m, con il 9% di pendenza, lavorate nel senso della pendenza e mantenute a maggese nudo;

L = fattore lunghezza, rappresenta il rapporto tra le perdite di suolo relative ad una data lunghezza dell'appezzamento rispetto a quella standard di 22,13 m (72,6 piedi);

S = fattore pendenza, è il rapporto tra le perdite di suolo con una data pendenza rispetto a quella standard del 9%;

C = fattore colture e tecniche colturali, è il rapporto tra le perdite di suolo con colture e tecniche colturali specificate rispetto a quelle relative al maggese lavorato e mantenuto privo di vegetazione; P = fattore pratiche conservative, è il rapporto tra le perdite di suolo in presenza di tecniche conservative (lavorazione secondo le curve di livello, colture a strisce,sistemazioni idraulico agrarie) e quelle relative ad appezzamenti lavorati i coltivati a rittochino e privi di opere sistematorie.

Poiché i fattori L, S, C e P sono adimensionali, l'unità di misura delle perdite ci suolo (A) deriva dal prodotto di R per K. Pertanto se la valutazione di R e K è stata effettuata con unità di misura del sistema anglosassone, A sarà espresso in tonnellate/acro; s invece è stato utilizzato il Sistema Internazionale A sarà espresso in kg/mq o in t/ha ;[ acro X 2,242 = t/ha]. Per quanto riguarda l'unità di tempo a cui si riferisce A questa di pende dal periodo per il quale è stato valutato R; generalmente si fa riferimento ad u valore di R medio annuale. Di conseguenza A viene generalmente espresso in t/ha/anno L'applicazione di detta equazione richiede una specificazione del significato e il metodi di valutazione di ciascuno dei fattori che la compongono.

1.2 Fattore (R): erosività della pioggia

Il valore numerico di R viene determinato o attraverso la valutazione diretta dell'indice di erosione della pioggia (EI30) (Wischmeier 1959), dato per ciascun evento piovoso dal prodotto dell'energia

totale (E) per l'intensità massima della pioggia registrata in 30 minuti (I30) e riportata a valore

orario. Il valore dell'EI30 così ottenuto viene quindi diviso per 100 per ottenere il relativo valore del

fattore R di quel dato evento. La sommatoria degli R dei vari eventi piovosi consente di quantificare il valore del fattore pioggia (R) su base annuale.

100 30 I E Ri = ⋅

= Ri R i I log 89⋅ +

erosività del singolo evento erosività media annua

Per quanto riguarda l’Energia totale (E) del singolo evento piovoso è dato ,come previsto dal manuale dell’ Agricoltura (1978),da:

i

(3)

(cm/h) intensità media della pioggia nell’intervallo di tempo considerato Ii i i i =E ⋅Δh 1

= Ei E

E energia cinetica specifica

energia dell’ evento Facendo attenzione a questi accorgimenti:

• Fra un evento e un altro devono passare almeno 6 ore.

• Non si considerano eventi la cui altezza cumulata di pioggia risulti inferiore ai 13 mm. • Si considera come tetto massimo per l’intensità di pioggia ( ) Ii

h cm

Imax = 76⋅ , le gocce

raggiungono infatti in corrispondenza di tale valore la loro massima dimensione.

In questo modo sono stati elaborati i dati di pioggia aggregati a 30 minuti, a partire dall’ anno 1997 fino a oggi, dei pluviometri del servizio Idrografico Nazionale e dell’A.R.S.I.A..Nei vari anni di registrazione dei dati disponibili sono

Tipo: precipitazione [mm] Codice: 1249 Nome: Cireglio_auto Strumento: Pe Aggregazione: at_30min Data_in: 01/01/2004 00:00

Data_fin: 31/12/2004 24:00 Ecum h cum h>13mm aggr. 30' i30/2 E*dh 0 Ri

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,2 0,2 0 4,172041 4,172041 0 0,2 0 0,4 0,4 0 8,356124 12,52816 0 0,6 0 0,2 0,4 0 4,172041 16,70021 0 0,8 0 0 0,4 0 0 16,70021 0 0,8 0 0,2 0,4 0 4,172041 20,87225 0 1 0 0 0,4 0 0 20,87225 0 1 0 0,2 0,4 0 4,172041 25,04429 0 1,2 0 0 0,4 0 0 25,04429 0 1,2 0 0 0,4 0 0 25,04429 0 1,2 0 0,2 0,4 0 4,172041 29,21633 0 1,4 0 0,2 0,4 0 4,172041 33,38837 0 1,6 0 0 0,4 0 0 33,38837 0 1,6 0 0,2 0,4 0 4,172041 37,56041 0 1,8 0 0 0,4 0 0 37,56041 0 1,8 0 0,2 0,4 0 4,172041 41,73245 0 2 0 0,2 0,4 0 4,172041 45,90449 0 2,2 0

(4)

0,4 0,4 0 8,356124 54,26062 0 2,6 0 0,2 0,4 0 4,172041 58,43266 0 2,8 0 0 0,4 0 0 58,43266 0 2,8 0 0,2 0,4 0 4,172041 62,6047 0 3 0 0 0,4 0 0 62,6047 0 3 0 0 0,4 0 0 62,6047 0 3 0 0,2 0,4 0 4,172041 66,77674 0 3,2 0 0 0,4 0 0 66,77674 0 3,2 0 0 0,4 0 0 66,77674 0 3,2 0 0 0,4 0 0 66,77674 0 3,2 0 0,2 0,4 0 4,172041 70,94878 0 3,4 0 0 0,4 0 0 70,94878 0 3,4 0 0,2 0,4 0 4,172041 75,12082 0 3,6 0 0,2 0,4 0 4,172041 79,29287 0 3,8 0 0 0,4 0 0 79,29287 0 3,8 0 0 0,4 0 0 79,29287 0 3,8 0 0,2 0,4 0 4,172041 83,46491 0,33386 4 0 0 0 999 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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state scelte le stazioni pluviometriche più significative ed interpolati i rispettivi dati col metodo dei topoieti calcolati tramite l’ausilio del GIS. Una volta introdotte le coordinate delle stazioni in una carta georeferenziata del bacino si sono disegnate le aree d’influenza e calcolati i rispettivi R, successivamente con una media pesata l’R di bacino del rispettivo anno e infine l’R medio anno facendo una media sugli anni di osservazione .

tot ferruccia ferruccia baggio cireglio baggio Baggio

A

A

R

A

R

A

R

R

2000

=

2000

+

2000

+

2000

+

PL PL

A

R

2000

8

2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997

R

R

R

R

R

R

R

R

=

+

+

+

+

+

+

+

R

2004

Il risultato così ottenuto è:

cm

ton

ha

(6)

Figura 3 Esempio calcolo topoieti con strumenti GIS

1.3 Fattore (K): erodibilità del suolo

L'.erodibilità del suolo, cioè la sua suscettibilità all'erosione, è valutala nella USLE mediante il fattore K. È un fattore quantitativo che indica le perdite di suolo, determinate sperimentalmente in parcelle standard, per ciascuna unità del fattore R. La parcella dard ha una lunghezza di 22,13 m, una pendenza costante del 9%, è mantenuta continuativamente a maggese nudo ed è lavorata nel senso della massima pendenza (a rittochino).

La parcella standard deve essere lavorata e mantenuta priva di vegetazione (maggese nudo) per almeno due anni prima di effettuarvi le misure di perdite di suolo. Successivamente, durante la fase sperimentale, la parcella viene annualmente arata, sistemata (preparazione del letto di semina) come se dovesse essere seminata e soggetta a lavori complementari per impedire la crescita della vegetazione spontanea e per rompere l’eventuale crosta superficiale.

In tali condizioni il valore dei fattori lunghezza, pendenza, colture e pratiche antierosive (L, S, C, P) è uguale ad 1 e pertanto il valore di K è determinato dal rapporto tra le perdite di suolo misurate e l'erosività della pioggia (K = A/R). Il valore K dell' erodibilità . dipende in una tale situazione soltanto dalle caratteristiche del suolo che ne influenzano suscettibilità all'erosione. Anche in questo caso detto valore deve essere considerato medio di un periodo sufficientemente lungo in modo da essere rappresentativo delle diverse caratteristiche pluviometriche, delle variabili

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condizioni fisiche e chimiche del suolo nei vari periodi stagionali e delle differenti condizioni di umidità del nel momento in cui si verificano gli eventi piovosi erosivi.

L'erodibilità in genere aumenta con l'incremento della frazione limosa e della sabbia molto fine e diminuisce con l'aumentare del contenuto di sostanza organica come si puo’ osservare nella seguente tabella preparata dall'Agricultural Research Service degli USA (1975).

TESSITURA CONTENUTO IN SOSTANZA ORGANICA

< 0,5% 2% 4%

sabbia 0,05 0,03 0,02

sabbia fine 0,16 0,14 0,10

sabbia molto fine 0,42 0,36 0.28

franco sabbioso 0,12 0,10 0.08

franco sabbioso fine 0,24 0,20 0.16

franco sab. molto 0,44 0,38 0.30

sabbioso franco 0,27 0,24 0. 19 franco 0,38 0.34 0.29 limoso franco 0,48 0,42 0.33 Limoso 0,60 0,52 0.42 argilloso franco 0,28 0,25 0.21 Sabbioso argilloso 0,14 0,13 0.12 Limoso argilloso 0,25 0,23 0,19 Argilloso 0,13-0,29

Figura 4 Valori di K (in unità anglosassoni) in funzione della tessitura e della s.o.

1.3.1 Monogramma (Wischmeier e Smith,1978)

La misura diretta, su parcelle a maggese nudo sottoposte a pioggia naturale, richiede per le ragioni sopra indicate mollo tempo ed è inoltre costosa. Per ovviare a tale inconveniente Wischmeier e Mannering (1969) presero in esame 15 caratteristiche del suolo maggiormente correlate con l'erosione e ne derivarono un'equazione che però proprio per il numero dei termini che la componevano risultò di scarso valore applicativo. Tali considerazioni consentirono successivamente (Wischmeier e al.. 1971 ) di mettere a punto un monogramma, facilmente utilizzabile, per la valutazione dell 'erodibilità. L'utilizzazione di

monogramma richiede infatti soltanto la conoscenza delle seguenti caratteristiche del terreno: % di limo (0,002 -0,05 mm)+ % di sabbia molto fine (0,05 -0,10 mm);

% sabbia (0,10-2 mm); % di sostanza organica; struttura;

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permeabilità.

Le classi tessiturali sono quelle della classificazione americana (USDA) con l'inclusione della sabbia molto fine ( 0,05 -0,10 mm) nel limo.

I dati granulometrici vengono valutali dal parametro M che deriva dal prodotto della percentuale del limo (0,l -0,002 mm) per la differenza tra 100 e la percentuale di argilla.

La struttura del suolo è codificata secondo la seguente classificazione: granulare molto fine;

granulare fine;

granulare media i o grossolana; poliedrica. lamellare o massiva.

La permeabilità è codificala secondo la seguente classificazione: rapida (> 12.7 cm/h)

da moderata a rapida (> 6.4 - < 12,7) moderata (> 2.0 - < 6.4)

da lenta a moderata (> 0,5 - < 2,0) molto lenta (< 0.1).

Il valore del K può essere ricavato per via grafica (fig.6 ) entrando nel monogramma col l'appropriata percentuale del limo più la sabbia molto fine e procedendo orizzontalmente verso destra fino ad incontrare la curva corrispondente alla percentuale della sabbia. Si procede quindi verticalmente fino ad incontrare la curva della percentuale di sostanza organica e da questa, muovendosi orizzontalmente verso destra, fino ad incontrare la curva corrispondente al codice di struttura. Sul bordo destro del primo settore del grafico si può leggere un valore approssimativo del K. Dal punto di incrocio con una delle curve della struttura si traccia una retta verticale, verso il basso, fino ad incontrare una delle curve della permeabilità e da questo punto si procede orizzontalmente verso sinistra fino ad incontrare l'ordinata posta sulla sinistra del secondo settore del grafico dove si legge il valore dell'erodibilità.

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Figura 5 – Monogramma per la valutazione dell’ indice di erodibilità K.(Wischmeier e Smith,1978).Le unità di K sono relative alle unità originali di R Foot-tons/acre-inch.Se si esprime R in unità metriche e S.I. ( t metriche/ha-cm) il valore trovato va moltiplicato per il fattore di conversione , 1,3.Le caratteristiche degli aggregati e della permeabilità sono riferite al Soil Survey Manual (1951).

1.3.2 La carta pedologica

Dal momento che non esiste ancora una carta pedologica della toscana con una scala più dettagliata dell’ 1:250000 si è dovuto lavorare su più fronti per cercare di raccogliere i dati podologici necessari, collaborando con enti locali che lavorano sul territorio:il comune di Pistoia,le associazioni dei coltivatori, il laboratorio di analisi Demetra.

Il comune ha fornito i dati riguardanti il proprio territorio raccolti nell’ambito dello studio “Valutazione dell’ impatto ambientale delle pratiche vivaistiche e studio della vulnerabilità intrinseca della falda nel territorio Pistoiese”realizzato in collaborazione con ARPAT. La carta del suolo (fig. 7) è stata scannerizzata, digitalizzata e georeferenziata; al fine di poter essere utilizzata in ambiente GIS.

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Figura 6 – Carta pedologica del Comune di Pistoia

Per il resto del bacino si è dovuto ricorrere ad analisi puntuali effettuate dalle aziende agricole per ottenere sovvenzioni europee. Il laboratorio Demetra ha fornito le analisi granolumetriche a tre fasi e le % di sostanza organica relative ai vari campioni che sono stati poi georeferenziati grazie alla collaborazione dei responsabili delle diverse associazioni dei coltivatori.

Confrontando i dati ottenuti con la carta litologica (fig.10) e delle aree geologiche, scaricate direttamente dal sito dell’Autorità di bacino dell’Arno , e spazializzando i dati puntuali all’interno delle stesse tipologie geologiche, è stata ricostruita una carta Pedologica dell’ intero bacino dell ‘ Ombrone Pistoiese (fig.9) .

A questo punto ,essendo già in possesso della carta della permeabilità , fornita dall’ Autorità di bacino , si avevano tutti i dati necessari alla valutazione del parametro K; l’unica difficoltà ancora da risolvere era poter passare ,con facilità,da analisi della composizione del terreno a tre fasi a quelle a cinque , come richiesto dal monogramma di Wischmeier. Osservando i fusi granulometrici completi (fig.11) di alcuni campioni si è calcolata una percentuale media di sabbia molto fine variabile fra il 7% e il12% del totale. Per ciascuna classe di tessitura sono stati calcolati quindi i diversi valori di K in base alla permeabilità (fig. 12).

(11)
(12)

Figura 8

(13)

Figura 10

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1 2 3 4 % S. O. CAPANNACCE 0,16 0,2 0,24 0,28 3,38 CASAL 0,24 0,28 0,33 0,37 2,35 FERRUCCIA 0,22 0,28 0,31 0,34 0,42 MONTALE 0,23 0,28 0,34 0,39 1,51 OLMI 0,33 0,37 0,41 0,45 2,21 via del Goraio 0,29 0,33 0,38 0,42 2,11 via del Mulino 0,32 0,36 0,38 0,44 1,89 BURIANO 0,18 0,22 0,26 0,3 3,58

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1.4 Fattore Morfologico (LS)

II fattore morfologico tiene conto degli effetti della lunghezza degli appezzamenti

(fattore lunghezza, L) e della pendenza (fattore pendenza S) sull'entità dell'erosione. Nella USLE i due fattori sono indicati singolarmente anche se in pratica vengono valutati congiuntamente.Il fattore morfologico, LS, rappresenta il rapporto esistente, a parità degli fattori, tra le perdile di suolo di un appezzamento di data pendenza e lunghezza rispetto a quelle di un appezzamento «standard» di 22.13 m di lunghezza e con il 9% di pendenza. Il valore di detto rapporto per le diverse combinazioni lunghezza-pendenza può essere ricavato direttamente utilizzando un apposito grafico (fig. 13) nel quale si entra con un appropriato valore della lunghezza dell'appezzamento e si procede verticalmente fino ad incontrare la curva corrispondente alla pendenza. Dal punto di intersezione si procede orizzontalmente fino ad incontrare l'asse delle ordinate dove è indicato il valore del fattore S. Il valore del fattore L-S può anche essere calcolalo con le seguenti espressioni:

(

0.065 0.045 0.0065 2

)

) 13 . 22 1 ( s s LS = m⋅ + ⋅ + ⋅ pendenza %

(

65.41 4.56 0.065

)

13 . 22 1 2 + + ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ = senα senα LS m pendenza in gradi dove: 1 = lunghezza dell'appezzamento, in m; α = angolo della pendenza, in gradi; s = pendenza, in percento;

m = esponente pari a 0.5 con pendenze del 5% o superiore; 0,4 con pendenze comprese tra il 3% ed il 5%; 0,3 con pendenze tra 1% e 3%; 0,2 con pendenze inferiori a 1%

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Figura 12

Poiché tali espressioni derivano da dati sperimentali ricavati su pendenze comprese tra il 3% ed il 18%e su lunghezze oscillanti tra 9 e 90 m. i valori del fattore LS relativi a pendenze e lunghezze al di fuori di tali limiti sono extrapolati e quindi, non essendo verificati sperimentalmente, non se ne conosce l'attendibilità.

Per una migliore comprensione degli effetti delle caratteristiche morfologiche è necessario analizzare singolarmente il fattore lunghezza (L) ed il fattore pendenza (S).

1.4.1 Fattore lunghezza (L)

Per lunghezza del versante si intende la distanza compresa tra il punto in cui si origina lo scorrimento superficiale delle acque e il punto in cui queste si riversano nella rete idraulica (scoline canali ecc.),oppure fino al punto in cui,per una diminuzione della pendenza, si ha deposizione del materiale trasportato. I dati sperimentali indicano che le perdite di suolo per unità di area aumentano proporzionalmente con l'aumentare della lunghezza elevata ad un esponente «m» i cui valori, precedentemente indicati, variano in funzione della pendenza. Su pendenze accentuate soggette ad intensi fenomeni di ruscellamento incanalato (rill), il valore dell'esponente «m» può anche essere sensibilmente superiore a 0.5,

Il fattore L che rappresenta il rapporto tra le perdite di suolo relative ad un appezzamento di data lunghezza rispetto a quella standard di 22,13 m può essere valutato con la seguente espressione:

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L = (1/22,13)m

dove i simboli sono gli stessi utilizzati nelle espressioni sopra riportate per il fattore LS.

1.4.2 Fattore pendenza (S)

Le perdite di suolo aumentano sensibilmente con l'aumentare della pendenza,ciò è facilmente comprensibile considerando l'accentuato movimento delle particene

a seguito dell'azione di distacco operato dalle gocce di pioggia e sopratutto della crescente velocità delle acque di scorrimento superficiale. Il fattore S viene valutato con le seguenti espressioni:

S = 65,41 sen2 a + 4,56 sen a + 0.065

S = 0,065 + 0,045 s + 0,0065 s2

In particolare nella prima di queste due espressioni, utilizzala per la reali. della fig. 15, il fattore S viene valutato come una funzione del seno dell'angolo di pendenza. Ciò in considerazione non solo del fatto che sia le forze di impatto

delle gocce sulla superficie del terreno che lo sforzo di taglio dell'azione fluente delle acque,funzioni del seno dell'angolo della pendenza, ma anche perché la valutazione di S, su pendenze superiori al 18%, risulta più attendibile.

1.4.3 Il Modello Digitale del terreno

Nel nostro caso è stato calcolato il fattore LS avvalendosi delle formule sopra elencate e del DTM fornito dalla Regione Toscana.

Il Modello Digitale del terreno usato ha una definizione molto elevata , il territorio è stato infatti suddiviso in celle dalle dimensioni di 10m x 10m,ciascuna delle quali contiene le seguenti informazioni :

(18)

• Pendenze % e in gradi • Accumulo

• Direzione di flusso

A causa dell’ alta definizione del modello sono state necessarie numerose ore di simulazioni al computer e la suddivisione della bacino in più parti.

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1.5 Fattore copertura vegetale (C)

Questo fattore tiene conto degli effetti della copertura del suolo, della successione

delle colture, del loro livello produttivo, della durata delle varie fasi vegetative. delle pratiche colturali, della gestione dei residui colturali e della distribuzione dell'erosività della pioggia.

Il valore del fattore C nella USLE rappresenta il rapporto tra le perdite di suolo in determinate condizioni colturali o di copertura e quelle relative alla parcella standard (maggese nudo) nelle stesse condizioni di aggressività climatica, di suolo e di morfologia . La valutazione di questo fattore non o sempre semplice per la variabilità, anche nello so ambiente, delle colture, delle successioni colturali, delle lavorazioni e tecniche colturali, del modo con cui vengono gestiti i residui delle colture (interrati con la lavorazione, lasciati sulla superficie del terreno o asportati dal campo) e della quantità degli stessi residui. Inoltre la copertura del suolo varia sia durante le varie fasi vegetative, sia in funzione della densità di investimento e della fertilità del suolo e la sua efficacia dal punto di vista conservativo, dipende oltre che dal tipo di copertura (aerea o a stretto tatto con il terreno), anche dal periodo nel quale si manifestano le piogge più erosive. Queste infatti produrranno una erosione molto più intensa se si verificano durante le fasi vegetative nelle quali la coltura non offre un sufficiente grado di copertura del suolo. Il valore del fattore C per una data coltura o sistema colturale può quindi essere differente

da località a località a seconda della distribuzione dell'erosività della pioggia nei vari mesi dell' anno. Da quanto sopra detto seppure in forma schematica, risulta evidente che la scelta oculata delle colture e del modo con cui queste vengono gestite influenza sensibilmente l'entità dell'erosione. Essa rappresenta, in definitiva, uno dei mezzi più efficaci per contrastare il fenomeno erosivo. Proprio per la difficoltà di gestire su larga scala tutti questi fattori che influenzano il parametro C si è preferito ricorrere a valori medi reperiti in letteratura.Per quanto riguarda pascoli e non coltivi è stata utilizzata la tabella seguente (fig. 16).

copertura a contatto col suolo copertura

arerea Tipo % di copertura

(21)

Assente 0 G 0,45 0,2 0,1 0,042 0,013 0,003 0 W 0,45 0,24 0,15 0,091 0,043 0,011 ERBE ALTE 25 G 0,36 0,17 0,09 0,038 0,013 0,003 O PICCOLI W 0,36 0,2 0,13 0,083 0,041 0,011 ARBUSTI, 50 G 0,26 0,13 0,07 0,035 0,012 0,003 ALTEZZA MEDIA W 0,26 0,16 0,11 0,076 0,039 0,011 CADUTA 75 G 0,17 0,1 0,06 0,032 0,011 0,003 GOCCE= 50cm W 0,17 0,12 0,09 0,068 0,038 0,011 ALBERI 25 G 0,42 0,19 0,1 0,041 0,013 0,003 SENZA ARBUSTI W 0,42 0,23 0,14 0,089 0,042 0,011 SOTTOSTANTI 50 G 0,39 0,18 0,09 0,04 0,013 0,003 Hmed caduta=4 m W 0,39 0,21 0,14 0,087 0,042 0,011 75 G 0,36 0,17 0,09 0,039 0,012 0,003 W 0,36 0,2 0,13 0,084 0,041 0,011

Figura 15-G=copertura rappresentata da foraggere e da uno strato di materiali vegetativi in decomposizione di circa 5 cm di spessore

W=copertura rappresentata da erbacee principalmente a foglia larga con poche radici laterali,da residui decomposti,od ambedue

1.5.1 Valutazione del fattore C per i boschi

Boschi indisturbati

I suoli sono e arane rizzai i da elevate velocità di i infiltrazione e da un elevato contenuto di sostanza organica, oltre che essere coperti da uno strato di rilevante spessore di materiale vegetale in decomposizione che li protegge dall'azione erosiva delle acque di scorrimento superficiale e dall'impatto delle gocce di pioggia. I valori del fattore C possono essere desunti dalla seguente tabella (fig. 17)

Figura 16

- Boschi pascolati, bruciati o tagliati

In questi casi i valori del fattore C sono più elevati di quelli riportati nella (fig. 16) Wischmeier e Smith (1978) consigliarono infatti di utilizzare i valori riportati nella tab. in fig. 16 moltiplicati per

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un coefficiente pari a 0.7 per tenere conto dell'elevato tenore di sostanza organica che si accumula nel tempo nello strato superficiale del suolo.

1.5.2 Il progetto CORINE

I dati necessari per la corretta valutazione del parametro C , sono stati reperiti grazie al progetto Corine , un programma europeo che ha come obbiettivo la ricostruzione di carte dell’ uso del suolo , tramite l’ analisi d’ immagini da satellite , di tutta l’Europa. Grazie a questo servizio della Comunità Europea è possibile scaricare gratuitamente da internet le carte di ciascuna regione Italiana , in formato shepe (valido per l’utilizzo in GIS) , con la precisione della scala

1: 100000 ,ottimale per le dimensioni di un bacino come quello dell’ Ombrone Pistoiese (circa 500 Kmq). Nella tabella seguente ( fig. 18) si trovano i valori di C scelti per le diverse categorie d’ uso del suolo e una primaria interpretazione dei codici usati nel progetto Corine ( per ulteriori precisazioni vedere “ Legenda Corine “ negli allegati).

Figura 17

code C 1. Aree

artificiali 1.1 Aree urbanizzate 111 0

112 0

1.2 Zone industriali, commerciali e reti di

comunicazione 121 0

2.Aree agricole 2.1 Terre arabili 211 0,12 2.2 Colture permanenti 221 0,451

223 0,3

2.3 Praterie 231 0,04

2.4 Zone agricole eterogenee 241 0,12

242 0,12

243 0,12

3 Boschi ed ambienti

seminaturali 3.1 Boschi e foreste 311 0,004

312 0,004

313 0,004

3.2 Ambienti con vegetazione arbustiva e/o

erbacea 322 0,11

324 0,05

3.3 Spazi aperti con/senza vegetazione 334 0,05 5. Superfici in

acqua 5.1 Acque continentali 511 0

(23)

1.6 Fattore pratiche conservative (P)

Nella USLE il fattore P rappresenta il rapporto tra le perdite di suolo in appezzamenti con una determinata pratica conservativa e quelle relative ad appezzamenti coltivati secondo le linee di massima pendenza. Le pratiche conservative considerate in questo fattore sono la lavorazione e coltivazione secondo le curve di livello (contouring), l'alternanza, nel senso della pendenza, di fasce di differenti colture con andamento parallelo alle curve di livello (contour stripcropping) ed i canali-terrazze (terracing). Da un punto di vista conservativo sono molto efficaci e facilmente applicabili anche alcune altre tecniche agronomiche quali le lavorazioni conservative (lavorazione minima (minimum tillage), semina sul sodo (sod seeding), ecc.), il mantenimento dei residui delle precedenti colture sulla superficie del terreno, la scelta di colture che per la loro densità offrono una elevata copertura del suolo e l'adozione di rotazioni che prevedano un'alta percentuale di colture protettive e miglioratrici della fertilità. Gli effetti conservativi di queste pratiche agronomiche non sono però considerati in questo fattore in quanto vengono valutati nel fattore C.

Lavorazione e coltivazione secondo le curve di livello(contouring)

L'efficacia di questa pratica è massima su pendenze comprese tra il 3 e l'8% e diminuisce progressivamente al di sotto e al di sopra di detti valori di pendenza.

1.6.1 Canali-terrazze

I canali-terrazza, sono più efficaci nel controllo dell'erosione delle altre pratiche conservative sopra elencate. Essi dividono la lunghezza della pendice in segmenti di lunghezza corrispondente alla interdistanza tra due successivi canali-terrazza. Con questo sistema pertanto tale interdistanza rappresenta la lunghezza dell'appezzamento che con le altre pratiche conservative è invece l'intera lunghezza della pendice. Ciò comporta una riduzione delle perdite di suolo per unità di area pari alla radice quadrata del numero di fasce, di uguale lunghezza, in cui è stata suddivisa la pendice. Le perdite di suolo unitarie, su pendenze uguali o maggiori del 5%, sono infatti proporzionali alla radice quadrata della lunghezza dell'appezzamento. Questo effetto non viene però valutato dal fattore P della USLE, ma determina una riduzione del fattore lunghezza (L). Questa nel caso di canali-terrazza a base larga, è rappresentata dalla distanza tra il colmo dell'arginello a monte e la base del solco del canale-terrazza adiacente verso valle. Nel caso di canali-terrazza con fronte a valle ripido (inerbito), la lunghezza da utilizzare per valutare il fattore LS è pari alla distanza esistente tra il punto in cui inizia la coltivazione (immediatamente a valle del fronte inerbito) e la base del solco del successivo canale-terrazza verso valle.

(24)

I valori del fattore P da utilizzare quando si voglia mantenere l'erosione, nella zona compresa tra due canali-terrazza limitrofi, entro limiti accettabili sono quelli indicati per la lavorazione e coltivazione secondo le curve di livello. Nel caso in cui la USLE venga utilizzata per la valutazione della parte dell'erosione totale di un bacino (gross erosion) imputabile alle aree sistemate a canali-terrazza, i valori del fattore P sono notevolmente più bassi. Tale riduzione deriva dal fatto chegran parte dei materiali erosi nella zona compresa tra due canali-terrazza contigui si depositano (circa i 4/5) nel canale e non escono dall'area sistemata e di conseguenza non contribuiscono all'erosione totale del bacino.

Per i motivi suddetti , nel nostro caso, il parametro P è sempre stato considerato uguale ad uno, tranne ,appunto, nel caso della presenza di terrazze, usate in particolar modo nella coltivazione degli ulivi (P= 0,12).

(25)

1.7 Metodo di calcolo e risultati

Una volta raccolti tutti i dati necessari e tradotti nei relativi fattori della formula dell’ USLE sono stati digitalizzati ,e georeferenziati , al fine di poter essere usati in ambiente GIS.

Con l’ ausilio del programma Arc-view sono quindi stati sovrapposti i diversi strati informativi: • Carta Pedologica

• Carta dell’ uso del suolo • Carta delle pendenze • Carta geologica

• Carta della permeabilità • DTM

• Erosività della pioggia • Erodibilità del terreno

Il bacino è così stato suddiviso in aree omogenee per

pendenza,erodibilità,copertura vegetale, pratiche agricole ,permeabilità e per ognuna di esse è stato calcolato il fattore L ,la superficie e quindi il fattore A , cioè l’erosione media annua ,in tonnellate, per ettaro.

Per avere una visone più chiara del problema è stato scelto di calcolare i mm di terreno erosi in anno nei diversi punti del bacino con le seguenti procedure:

Superficie A ton= ⋅ Superficie ton m ton hero ⋅ ⋅ = 3 7 . 1 (mm)

Con i dati ottenuti è stata costruita una mappa dell’ erosione del bacino (fig. 19)

Al fine di poter individuare le zone maggiormente a rischio erosione e poter realizzare un piano di intervento.

I risultati dell’analisi indicano un erosione annua , su tutto il bacino,pari a 2.375.412 tonnellate, corrispondente ad uno spessore medio di terreno asportato pari a circa 2,79 mm e quindi non trascurabile.

(26)

In particolare è interessata da un erosione superiore al cm un area complessiva di circa 16,5 Kmq per la quale sono stati previsti diversi interventi di ingegneria naturalistica come sarà illustrato nel terzo capitolo di questa tesi.

Figura 18

Per poter meglio definire l’entità del problema e soprattutto cercare di capire quanto del materiale eroso si allontana dal bacino è necessario calcolare il Rapporto di Sedimentazione , dato dal rapporto fra il materiale eroso sui versanti in un anno,appena calcolato , e la quantità di trasporto solido che in un anno oltrepassa la sezione di chiusura del bacino. Per fare ciò è necessario stimare la portata solida medio annua di tutti i corsi d’ acqua presenti. Non essendo disponibili stazioni di misura della portata solida è stato necessario ricorrere a nozioni di geomorfologia che ci permettessero di fare un valutazione del trasporto a partire da parametri facilmente misurabili. I procedimenti adottati saranno illustrati nel capitolo successivo.

Figura

Figura 1 Province e comuni interessati dal Bacino  1.1 La formula
Figura 2 esempio di foglio di lavoro utilizzato per il calcolo di  R (vedi allegati)
Figura 3 Esempio calcolo topoieti con strumenti GIS
Figura 4 Valori di K (in unità anglosassoni) in funzione della tessitura e della s.o.
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