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Academic year: 2022

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(1)

AFORISMA AFORISMA

“ I Bambini Non Sono dei Piccoli Adulti”

“ I Bambini Non Sono

dei Piccoli Adulti”

(2)

Nei bambini esistono differenze negli enzimi coinvolti nel metabolismo e nel trasporto

dei farmaci.

• Identificare “finestre di vulnerabilità”

correlate all’età

• Le reazioni avverse ai farmaci (ADR) nei bambini sono diverse da quelle degli adulti.

Nei bambini esistono differenze negli enzimi coinvolti nel metabolismo e nel trasporto

dei farmaci.

• Identificare “finestre di vulnerabilità”

correlate all’età

• Le reazioni avverse ai farmaci (ADR) nei bambini sono diverse da quelle degli adulti.

DIFFERENZE FARMACOLOGICHE NELL’ETÀ

PEDIATRICA RISPETTO A QUELLA ADULTA

(3)

VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEI DIVERSI COMPARTIMENTI DELL’ORGANISMO IN RELAZIONE

ALL’ETÀ

(4)

BIODISPONIBILITÀ DI ALCUNI FARMACI NEL

NEONATO RISPETTO ALL’ADULTO

(5)

SVILUPPO DELLE ISOFORME DEGLI ENZIMI

EPATICI UMANI CITOCROMO P-450 (CYP)

(6)

VARIAZIONI POSTNATALI DELL’EMIVITA

SIERICA DELL’AMPICILLINA

(7)

SVILUPPO DELLA FUNZIONE RENALE

Prematuro Età del neonato

Primi 3 giorni Primi 3 giorni 2 settimane 8 settimane 1 anno

(8)

VARIAZIONI DELLA CLEARANCE DEI FARMACI

IN RELAZIONE ALLO SVILUPPO

(9)

VARIAZIONI DELLA CLEARANCE EPATICA DELLA

BROMOSULFTALEINA DURANTE L’INFANZIA

(10)

I PRIMI 20 PIU’ PRESCRITTI FARMACI IN ETA’ PEDIATRICA

I PRIMI 20 PIU’ PRESCRITTI FARMACI IN ETA’ PEDIATRICA

11. Salbutamolo 12. Flunisolide 13. Cefuroxime 14. Oxatomide 15. Rokitamicina 16. Cefprozil

17. Domperidone 18. Fluticasone 19. Loratadina 20. Aciclovir

11. Salbutamolo 12. Flunisolide 13. Cefuroxime 14. Oxatomide 15. Rokitamicina 16. Cefprozil

17. Domperidone 18. Fluticasone 19. Loratadina 20. Aciclovir 1. Amoxicillina

2. Beclometasone inalante 3. Amoxicillina+Ac. Clavul.

4. Claritromicina 5. Cefacloro

6. Azitromicina 7. Salbutamolo 8. Cefixima

9. Ceftibuten 10. Cetirizina 1. Amoxicillina

2. Beclometasone inalante 3. Amoxicillina+Ac. Clavul.

4. Claritromicina 5. Cefacloro

6. Azitromicina 7. Salbutamolo 8. Cefixima

9. Ceftibuten 10. Cetirizina

(11)

ANTIBIOTICI MAGGIORMENTE PRESCRITTI IN ETA’ PEDIATRICA

ANTIBIOTICI MAGGIORMENTE PRESCRITTI IN ETA’ PEDIATRICA

1.Cefalosporine (38%).

2.Penicilline (34,3%) 3.Macrolidi (26%).

(Studio Nazionale Prospettico su 100 Pediatri di Base e 1111 pazienti ambulatoriali affetti da infezioni delle alte vie

respiratorie)

1. Cefalosporine (38%).

2. Penicilline (34,3%) 3. Macrolidi (26%).

(Studio Nazionale Prospettico su 100 Pediatri di Base e 1111 pazienti ambulatoriali affetti da infezioni delle alte vie

respiratorie)

(12)

SCELTA DEGLI ANTIBIOTICI IN FUNZIONE DELL’ETA’ PEDIATRICA

SCELTA DEGLI ANTIBIOTICI IN FUNZIONE DELL’ETA’ PEDIATRICA

1. L’Amoxicillina è il più utilizzato (40,7%) al di sotto dei 2 anni.

2. L’Amoxicillina + Ac. Clavulanico (28,4%) e

Cefalosporine (29,8%) sono più prescritti tra i 2-7

anni, periodo di massima esposizione agli antibiotici.

3. I Macrolidi (35,4) prevalgono nella prescrizione nel bambino grande tra i gli 8-14 anni.

1. L’Amoxicillina è il più utilizzato (40,7%) al di sotto dei 2 anni.

2. L’Amoxicillina + Ac. Clavulanico (28,4%) e

Cefalosporine (29,8%) sono più prescritti tra i 2-7

anni, periodo di massima esposizione agli antibiotici.

3. I Macrolidi (35,4) prevalgono nella prescrizione nel

bambino grande tra i gli 8-14 anni.

(13)

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DELLE SEGNALAZIONI A REAZIONI AVVERSE IN ETA’ PEDIATRICA

< 1 Anno 65 6 52

1-2 Anni 221 21 36

3-5 Anni 231 22 42

6-11 Anni 326 31 39

12-14 Anni 216 20 37

Totale 1059 100 39

Gruppo Età NumeroSegnalazioni

%

% Gravi

(14)

SUDDIVISIONE DEI FARMACI SOSPETTATI DI REAZIONI

AVVERSE PER GRUPPO ATC

(15)

ANTIBIOTICI MAGGIORMENTE PRESCRITTI IN ETA’ PEDIATRICA

ANTIBIOTICI MAGGIORMENTE PRESCRITTI IN ETA’ PEDIATRICA

SEGNALAZIONI DI EVENTI AVVERSI A FARMACI IN ETA’ PEDIATRICA SEGNALAZIONI DI EVENTI AVVERSI

A FARMACI IN ETA’ PEDIATRICA

Amoxicillina 114 9,8

Amoxicillina +

Acido Clavulanico 112 19,5

Cefaclor 56 24,3

Claritromicina 38 27,6

Ceftriaxone 37 30,8

Paracetamolo 34 33,7

Acido Niflumico 28 36,1

Azitromicina 23 38,1

Metoclopramide 22 40

Principio Attivo

Totale % Cumulativa

(16)

ERRORE TERAPEUTICO IN PEDIATRIA

Si possono distinguere:

1. Errore di pianificazione di una terapia 2. Errore di esecuzione della terapia

Si possono distinguere:

1. Errore di pianificazione di una terapia

2. Errore di esecuzione della terapia

(17)

FATTORI CHE CONTRIBUISCONO ALL’ERRORE TERAPEUTICO IN ETÀ PEDIATRICA

1. Mancanza di indicazioni riconosciute per l’uso pediatrico

2. Mancanza di dosaggi stabiliti sulla base di dati di farmacocinetica specifici per l’età pediatrica

3. Mancanza di formulazioni pediatriche con conseguente uso di forme non adatte e non biodisponibili

1. Mancanza di indicazioni riconosciute per l’uso pediatrico

2. Mancanza di dosaggi stabiliti sulla base di dati di farmacocinetica specifici per l’età pediatrica

3. Mancanza di formulazioni pediatriche con conseguente

uso di forme non adatte e non biodisponibili

(18)

PRINCIPI DA SEGUIRE NELLA

SOMMINISTRAZIONE DEGLI ANTIBIOTICI IN ETA’PEDIATRICA

PRINCIPI DA SEGUIRE NELLA

SOMMINISTRAZIONE DEGLI ANTIBIOTICI IN ETA’PEDIATRICA

1. Ritardare l’inizio della terapia antibiotica di 2-3 giorni in assenza di segni di infezione batterica: attesa

prudente, dal momento che non è efficace nel prevenire complicanze batteriche.

2. Scegliere molecole adeguate e non necessariamente antibiotici di 2° scelta.

3. La preoccupazione per germi resistenti

all’amoxicillina o per una scarsa “compliance” per somministrazioni giornaliere ripetute non è

giustificata nella maggioranza dei casi.

1. Ritardare l’inizio della terapia antibiotica di 2-3 giorni in assenza di segni di infezione batterica: attesa

prudente, dal momento che non è efficace nel prevenire complicanze batteriche.

2. Scegliere molecole adeguate e non necessariamente antibiotici di 2° scelta.

3. La preoccupazione per germi resistenti

all’amoxicillina o per una scarsa “compliance” per somministrazioni giornaliere ripetute non è

giustificata nella maggioranza dei casi.

(19)

RACCOMANDAZIONI SULL’USO PRUDENTE DEGLI AGENTI ANTIMICROBICI NELLA MEDICINA UMANA

RACCOMANDAZIONI SULL’USO PRUDENTE DEGLI AGENTI ANTIMICROBICI NELLA MEDICINA UMANA

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 20.06.2001

1. L’uso degli agenti antimicrobici ha contribuito a migliorare la

salute. Tuttavia il loro impiego ha indotto in alcuni microrganismi lo sviluppo della cosiddetta “resistenza antimicrobica”.

2. Adozione di una “Strategia contro la minaccia microbica” dal momento che la resistenza antimicrobica accresce la morbilità e la mortalità dovute a malattie trasmissibili.

3. Esiste una correlazione tra il consumo crescente di agenti antimicrobici e l’aumento dei microrganismi resistenti.

4. Istituire sistemi di sorveglianza della prescrizione e del consumo di agenti antimicrobici.

1. L’uso degli agenti antimicrobici ha contribuito a migliorare la

salute. Tuttavia il loro impiego ha indotto in alcuni microrganismi lo sviluppo della cosiddetta “resistenza antimicrobica”.

2. Adozione di una “Strategia contro la minaccia microbica” dal momento che la resistenza antimicrobica accresce la morbilità e la mortalità dovute a malattie trasmissibili.

3. Esiste una correlazione tra il consumo crescente di agenti antimicrobici e l’aumento dei microrganismi resistenti.

4. Istituire sistemi di sorveglianza della prescrizione e del consumo di agenti antimicrobici.

(20)

RACCOMANDAZIONI SULL’USO PRUDENTE DEGLI AGENTI ANTIMICROBICI NELLA MEDICINA UMANA

RACCOMANDAZIONI SULL’USO PRUDENTE DEGLI AGENTI ANTIMICROBICI NELLA MEDICINA UMANA

5. Uso “prudente” degli agenti antimicrobici al fine di ridurne l’impiego inutile e improprio.

6. Migliorare le strategie per il controllo dell’igiene e delle infezioni negli ospedali e nelle comunità.

7. Sensibilizzazione per mezzo di informazioni durante la

formazione professionale e nel corso della vita lavorativa (ECM).

8. Istruzione mediante campagne informative rivolte ai cittadini in generale e ai pazienti in particolare.

9. Sostegno alla ricerca per affrontare il problema dei modi di diffusione della resistenza antimicrobica.

5. Uso “prudente” degli agenti antimicrobici al fine di ridurne l’impiego inutile e improprio.

6. Migliorare le strategie per il controllo dell’igiene e delle infezioni negli ospedali e nelle comunità.

7. Sensibilizzazione per mezzo di informazioni durante la

formazione professionale e nel corso della vita lavorativa (ECM).

8. Istruzione mediante campagne informative rivolte ai cittadini in generale e ai pazienti in particolare.

9. Sostegno alla ricerca per affrontare il problema dei modi di diffusione della resistenza antimicrobica.

(21)

VARIABILITÀ REGIONALE NEL CONSUMO

DI ANTIBIOTICI

(22)

CONSUMO REGIONALE DI ANTIBIOTICI CON NOTA

PER LIVELLO DI CONSUMO DEL RESTO DEGLI ANTIBIOTICI (ITALIA 2001)

(23)

VARIABILITÀ REGIONALE NELLA SPESA PROCAPITE

PER ANTIBIOTICI RIMBORSATI DAL SSN (ANNO 2001)

(24)

PRINCIPI ATTIVI PIÙ SEGNALATI

(25)

DISTRIBUZIONE DELLE SEGNALAZIONI DI REAZIONI

AVVERSE NELLE VARIE FASCE D’ETÀ

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