• Non ci sono risultati.

COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena"

Copied!
76
0
0

Testo completo

(1)

COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 61 DEL 28/10/2016

Oggetto: APPROVAZIONE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DELL'ACCORDO DI VALORIZZAZIONE DELL'EX CONVENTO ED EX CARCERE DI SAN DOMENICO E DELLA CHIESA DI SAN LORENZO IN PONTE.

L’anno duemilasedici, il giorno ventotto del mese di ottobre alle ore 08:45, nell'apposita Sala del Comune, a seguito di regolare convocazione effettuata dal Presidente, si è riunito il Consiglio Comunale per deliberare sulle proposte all'Ordine del Giorno.

Il Presidente Sig. FIASCHI LEONARDO, riconosciuta la validità dell'adunanza, accertato il numero legale dei Consiglieri presenti, dichiara aperta le seduta.

Alla trattazione dell'argomento in oggetto, risultano:

BASSI GIACOMO Presente FIASCHI LEONARDO Presente MARRUCCI ANDREA Presente BARTALINI GIANNI Presente ANGUTI MARIA GRAZIA Assente BOLDRINI PATRIZIA Presente FERRINI FEDERICA Presente

MALQUORI ALESSIA Presente CALONACI MATTEO Presente PIETRONI MASSIMO Presente CALVARESI ELENA Presente MENNUCCI ANTONELLO Presente ROSSI GIUSEPPE Presente

Assiste e cura la redazione del presente verbale il Segretario COPPOLA ELEONORA.

Sono inoltre presenti in qualità di Assessori Esterni: Guicciardini Niccolo', Antonelli Marco, Taddei Carolina.

(2)

Oggetto: APPROVAZIONE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DELL ACCORDO DI VALORIZZAZIONE DELL EX CONVENTO ED EX CARCERE DI SAN DOMENICO E DELLA CHIESA DI SAN LORENZO IN PONTE.

IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che:

- il Comune di San Gimignano ha acquisito a titolo gratuito, in quota di proprietà indivisa con la Regione Toscana, il complesso immobiliare denominato ex carcere ed ex convento di San Domenico, ai sensi dell’art. 5 comma 5 del D.Lgs. n. 85/2010 (c.d. “Federalismo demaniale culturale”), sulla base di un Accordo di Valorizzazione per la riqualificazione, la salvaguardia e la tutela del bene siglato in data 04.08.2011, modificato da successivo Atto d’integrazione del 29.09.2014, tra il Comune di San Gimignano, la Regione Toscana, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e l’Agenzia del Demanio - Filiale di Toscana e Umbria, nonché dei successivi Atti di trasferimento siglati in data 29.11.2011 (rep. 1477) e 01.11.2014 (rep. 1609), ai sensi delle deliberazioni C.C. 28.06.2011, n. 49 e 29.07.2014, n. 57;

- il Comune di San Gimignano ha acquisito a titolo gratuito l’immobile denominato Chiesa di San Lorenzo in Ponte, ai sensi del succitato art. 5 comma 5 del D.Lgs. n. 85/2010, sulla base di un Accordo di Valorizzazione per la riqualificazione, la salvaguardia e la tutela del bene siglato in data 04.08.2011, modificato da successivo Atto d’integrazione del 29.09.2014, tra il Comune di San Gimignano, la Regione Toscana, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e l’Agenzia del Demanio - Filiale di Toscana e Umbria, nonché del successivo Atto di trasferimento siglato in data 29.11.2011 (rep. 1478), ai sensi delle deliberazioni C.C. 28.06.2011, n. 49 e 29.07.2014, n. 57;

Richiamato l’atto di indirizzo del Consiglio Comunale n. 76 del 30.11.2015 con cui:

- si approvava l’avvio delle procedure necessarie alla realizzazione di una consultazione pubblica per la raccolta di manifestazioni di interesse per la valorizzazione del San Domenico, da realizzarsi, di concerto con la Regione Toscana;

- si dava atto che alla materiale estrinsecazione degli atti necessari alla pubblicazione della suddetta consultazione pubblica avrebbe provveduto il Dirigente del Settore Servizi alla Cultura e alla Persona, Dr. Valerio Bartoloni;

Ricordato che la suddetta consultazione pubblica avrebbe dovuto:

- essere finalizzata ad avviare un confronto qualificato e costruttivo con tutti i soggetti interessati ad intervenire o contribuire, direttamente o indirettamente, allo sviluppo del San Domenico, acquisendo proposte e idee che possano indirizzarne la valorizzazione, e potrà fornire elementi di orientamento per i successivi percorsi di valorizzazione e l’immissione sul mercato del compendio (nella sua interezza o per singoli lotti) secondo tempi e procedure da individuarsi;

- essere rivolta a soggetti vari (operatori economici, associazioni, fondazioni, persone fisiche, enti in forma singola o associata od altro) che, singolarmente o nel loro complesso, abbiano interesse, diretto o indiretto, ad intervenire e/o contribuire alla rifunzionalizzazione del San Domenico;

- richiedere proposte di valorizzazione che potessero riguardare sia aspetti relativi al recupero, riqualificazione e trasformazione del San Domenico sia aspetti relativi al riuso e alla gestione e interessassero l’intero complesso immobiliare; in via residuale potevano concernere anche, previo inquadramento generale, porzioni unitarie del medesimo (singoli lotti, unità d’intervento, ecc.);

(3)

- richiedere proposte di valorizzazione che evidenziassero le caratteristiche essenziali della rifunzionalizzazione, in coerenza con le finalità culturali e le prescrizioni urbanistiche indicate e potranno suggerire un’eventuale nuova distribuzione dei volumi e quant’altro si ritenga utile ai fini del perseguimento delle proposte avanzate;

- richiedere proposte di valorizzazione che rispettassero il principio della sostenibilità tecnico-economico-gestionale di massima delle riqualificazioni suggerite, i cui oneri saranno a carico del soggetto attuatore, anche attraverso forme di partenariato pubblico- privato;

Ricordato altresì che tale consultazione pubblica non costituiva in alcun modo una procedura di gara o un’offerta al pubblico, non avrebbe dovuto avere alcun carattere vincolante per il Comune e costituire alcun titolo o condizione né posizioni di vantaggio o prelazione o di altro tipo di diritto rispetto ad eventuali successive decisioni assunte dal Comune nella sua discrezionalità amministrativa;

Dato atto che, con determinazione n. 560 del 21.12.2015, il Dirigente del Settore Servizi alla Cultura e alla Persona dava avvio alle procedure necessarie alla realizzazione di una consultazione pubblica per la raccolta di manifestazioni di interesse per la valorizzazione del San Domenico, approvando il relativo schema di Avviso;

Rilevato che l’Amministrazione Comunale, di concerto con la Regione Toscana ed in collaborazione con la Fondazione Patrimonio Comune dell’ANCI, ha proceduto a verificare la presenza di potenziali soggetti privati interessati alla valorizzazione del San Domenico anche tramite altre azioni divulgative e ricognitorie rispetto alla consultazione pubblica (partecipazione al MIPIM di Cannes, incontri con operatori economici nazionali impegnati sul tema delle valorizzazioni immobiliari, incontri con operatori economici del territorio valdelsano e toscano, redazione e stampa di video e materiali cartacei promozionali, ecc.);

Considerato che la consultazione pubblica si è espletata dal 21.12.2015 al 31.05.2016 ed ha visto la partecipazione di n. 22 operatori economici operanti nel settore culturale ed edilizio ed ha evidenziato un concreto interessamento alla partecipazione ad una successiva procedura di gara per l’affidamento in concessione del San Domenico;

Preso atto delle specifiche risultanze di tale consultazione, così come riportate nella

“Relazione sulla consultazione pubblica per la raccolta di manifestazioni di interesse per la valorizzazione dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico” redatta dal Dirigente del Settore Servizi alla Cultura e alla Persona in data, in atti presso il Servizio Cultura dell’ente;

Rilevato che, dalle adesioni alla consultazione formalmente pervenute, nonché dai relativi contatti verbali intervenuti fra l’Amministrazione Comunale e gli operatori economici partecipanti alla consultazione, è emersa l’opportunità di procedere ad alcune modifiche ed integrazioni al vigente Accordo di Valorizzazione del San Domenico – ed in particolare al “Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte di San Gimignano”, quale Allegato “B” dell’Accordo di Valorizzazione ed Allegato “F” dell’Atto di trasferimento del San Domenico a Comune di San Gimignano e Regione Toscana -, al fine di creare le più ottimali condizioni di interesse ad una eventuale partecipazione a procedure di gara per la riqualificazione del compendio da parte degli operatori economici;

Constatato che la principale delle modifiche e integrazioni del vigente Accordo di Valorizzazione del San Domenico suggerite da tutti i potenziali soggetti interessati alla riqualificazione del bene ai fini di una concreta possibilità di riqualificazione del medesimo concerne l’inserimento, tra le funzioni e destinazioni d’uso attualmente previste

(4)

dall’Accordo, della funzione “ricettiva”, consistente in “spazi per attività ricettive” (strutture ricettive e servizi annessi, hospitality, foresteria, ecc.), comunque delimitati e contenuti in superfici non esuberanti l’insieme delle altre funzioni previste, ritenuti i soli in grado di consentire un reintegro delle notevoli risorse economiche necessarie al restauro, al ripristino, alla gestione e alla valorizzazione del bene, a fronte di una eventuale concessione che, seppur di durata ultradecennale, non potrebbe tradursi in alcuna forma di alienazione del compendio;

Considerato che la funzione ricettiva, già recepita negli strumenti urbanistici comunali, non risulta espressamente prevista ma neanche esclusa dall’Accordo di Valorizzazione del San Domenico;

Rilevato che la funzione ricettiva, tra le destinazioni d’uso del San Domenico:

- risulterebbe pienamente in linea con i “parametri per l’attribuzione del patrimonio” di cui all’art. 2 del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85 “Attribuzione a Comuni, Province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio, in attuazione dell’art. 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, nonché coi principi generali del plesso normativo vigente in materia di federalismo demaniale;

- andrebbe ad aggiungersi ad altre funzioni di preminente valore culturale ma di residuale redditività previste dall’Accordo di Valorizzazione (spazi dedicati a botteghe e attività artigianali, esercizi per la ristorazione e promozione dei prodotti tipici del territorio, ecc.), le quali però, da sole, non consentirebbero nemmeno lontanamente un ammortamento dei notevoli costi di investimento per il recupero del compendio;

- sarebbe contenuta entro limiti percentuali predeterminati (gli spazi per attività ricettive non potrebbero comunque eccedere il 35% della superficie lorda esistente) e troverebbe una effettiva concretizzazione, in fase di pianificazione e successiva realizzazione progettuale, soltanto nel rispetto delle finalità e della disciplina dell’Accordo di Valorizzazione, del Codice dei Beni Culturali e delle altre vigenti normative in materia e delle disposizioni della competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio;

Ritenuto pertanto che una funzione ricettiva del San Domenico non possa essere esclusa da qualsiasi ipotesi di valorizzazione del complesso senza rischiare che vengano meno le condizioni di “idoneità finanziaria necessaria a soddisfare le esigenze di tutela, gestione e valorizzazione” del compendio di cui all’art. 2, c. 5 del succitato del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85;

Considerato che, dalla scadenza dei termini previsti dall’Avviso per la consultazione pubblica per la raccolta di manifestazioni di interesse per la valorizzazione del San Domenico, l’Amministrazione Comunale ha avviato contatti con tutti gli enti facenti parte del Tavolo Tecnico Operativo per la valorizzazione del San Domenico (Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Toscana, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, Polo Museale della Toscana, Agenzia del Demanio. Filiale di Toscana e Umbria e Regione Toscana) onde valutare congiuntamente la perseguibilità della proposta di modifica e integrazione del vigente Accordo di Valorizzazione inerente l’inserimento della funzione ricettiva, unitamente ad altre meno rilevanti proposte di modifica-integrazione del Programma di Valorizzazione – Schema direttore degli interventi inerenti: una semplificazione dell’elenco delle funzioni del San Domenico; l’eliminazione della pianificazione previsionale dei costi di recupero del compendio strettamente legata alla preliminare ipotesi di riqualificazione; nonché piccole modifiche inerenti le destinazioni artistico-culturali previste per la Chiesa di San Lorenzo in Ponte; le quali non altererebbero minimamente la ratio dell’Accordo ma rispecchierebbero semplicemente una più aggiornata situazione rispetto a quanto previsto al momento della stipula degli atti di trasferimento dei beni;

(5)

Considerato che le suddette proposte di modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione in oggetto risultano perfettamente in linea con le indicazioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo;

Richiamata la deliberazione G.C. 19.09.2016, n. 147, con cui:

● si approvavano le suddette proposte di modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte di San Gimignano, quale Allegato “B”

dell’Accordo di Valorizzazione ed Allegato “F” dell’Atto di trasferimento del San Domenico a Comune di San Gimignano e Regione Toscana, ai fini di una condivisione delle medesime da parte degli enti facenti parte del Tavolo Tecnico per l’attuazione dell’Accordo di Valorizzazione del San Domenico (Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Toscana, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, Polo Museale della Toscana, Agenzia del Demanio. Filiale di Toscana e Umbria e Regione Toscana);

● si dava mandato al Sindaco e al Dirigente del Settore Servizi alla Cultura e alla Persona di predisporre e sottoscrivere gli atti necessari alla condivisione da parte degli enti facenti parte del Tavolo Tecnico per l’attuazione dell’Accordo di Valorizzazione del San Domenico delle modifiche e integrazioni di cui al succitato punto 1, dando atto che ad una formale modificazione e integrazione del vigente Accordo di Valorizzazione dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e della Chiesa di San Lorenzo in Ponte si sarebbe proceduto soltanto tramite successivi atti del Consiglio Comunale e del competente organo della Regione Toscana quale ente comproprietario in quota indivisa del San Domenico;

Considerato che, in data 20.09.2016, il Tavolo Tecnico Operativo per la valorizzazione del San Domenico dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte ha approvato le proposte di modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione in oggetto, come attestato dal relativo Verbale della seduta sottoscritto dagli enti facenti parte del Tavolo Tecnico Operativo;

Viste le suddette proposte di modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte di San Gimignano, quale Allegato “B” dell’Accordo di Valorizzazione ed Allegato “F” dell’Atto di trasferimento del San Domenico a Comune di San Gimignano e Regione Toscana, così come riportate nello schema di atto di “Modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte di San Gimignano” (Allegato 1) e nei relativi allegati 1/A, 1/B, 1/C, 1/D, uniti come parti integranti e sostanziali alla presente deliberazione;

Constatato che tali modifiche e integrazioni non alterano i termini giuridici e le finalità sostanziali del vigente Accordo di Valorizzazione del San Domenico e della Chiesa di San Lorenzo in Ponte e dei successivi atti di trasferimento degli immobili a Comune e Regione Toscana;

Dato atto che le modifiche e integrazioni ed il testo modificato definitivo del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi approvati con il presente atto, una volta sottoscritti, costituiranno formale modifica e integrazione, ad ogni effetto di legge, dell’

“Accordo di Valorizzazione ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte” sottoscritto in data 04.08.2011 e del relativo atto di “Integrazione dell’Accordo di Valorizzazione del 4 agosto 2011 ex Art. 112, comma 4, del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex

(6)

carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte” sottoscritto in data 29.09.2014;

Preso atto che con Delibera di Giunta Regionale n.1039 del 25 ottobre 2016, la Regione Toscana, in qualità di Ente comproprietario del complesso immobiliare del San Domenico, ha approvato le medesime proposte di modifica ed integrazione del Programma di Valorizzazione in oggetto;

Ritenuto pertanto di approvare le suddette proposte di modifica e integrazione in allegato;

Acquisiti i pareri favorevoli, sotto il profilo della regolarità tecnica e contabile, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267;

Uditi gli interventi come da verbale di seduta;

Il Presidente: invita i Capigruppo ad esporre le dichiarazioni di voto.

Il Consigliere Comunale Massimo Pietroni Capogruppo di “San Gimignano 5 Stelle”:

Dichiarazione di voto contrario.

Il Consigliere Comunale Giuseppe Rossi Capogruppo di “Sangifutura per il Cambiamento”:

Dichiarazione di voto contrario.

Il Consigliere Comunale Andrea Marrucci Capogruppo di “Centrosinistra per San Gimignano”: Dichiarazione di voto favorevole.

Tutto ciò premesso;

Con la seguente votazione resa ai sensi di legge, in forma palese per alzata di mano e proclamata dal Presidente del Consiglio Comunale:

Presenti n. 12 Votanti n. 12 Favorevoli n. 8

Contrari n. 4 (Pietroni, Calvaresi, Mennucci, Rossi) Astenuti n. 00

DELIBERA

1) di approvare, per i motivi di cui in narrativa, le proposte di modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte di San Gimignano, quale Allegato “B” dell’Accordo di Valorizzazione ed Allegato “F” dell’Atto di trasferimento del San Domenico a Comune di San Gimignano e Regione Toscana, così come riportate nello schema di atto di “Modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte di San Gimignano” (Allegato 1) e nei relativi allegati 1/A, 1/B, 1/C, 1/D, uniti come parti integranti e sostanziali alla presente deliberazione;

2) di dare atto che le modifiche e integrazioni ed il testo modificato definitivo del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi approvati con il presente atto, una volta sottoscritti, costituiranno formale modifica e integrazione, ad ogni effetto di legge, dell’ “Accordo di Valorizzazione ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte”

(7)

sottoscritto in data 04.08.2011 e del relativo atto di “Integrazione dell’Accordo di Valorizzazione del 4 agosto 2011 ex Art. 112, comma 4, del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte”

sottoscritto in data 29.09.2014;

3) di dare mandato al Dirigente del Settore Servizi alla Cultura e alla Persona di sottoscrivere l’atto di Modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte di San Gimignano di cui allo schema unito come parti integranti e sostanziali al presente atto.

Tutto ciò premesso;

IL CONSIGLIO COMUNALE

Con la seguente votazione resa ai sensi di legge, in forma palese per alzata di mano e proclamata dal Presidente del Consiglio Comunale:

Presenti n. 12 Votanti n. 12 Favorevoli n. 8

Contrari n. 4 (Pietroni, Calvaresi, Mennucci, Rossi) Astenuti n. 00

DELIBERA

di rendere il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs.

Approvato e sottoscritto con firma digitale:

Il Presidente Il Segretario

FIASCHI LEONARDO COPPOLA ELEONORA

(8)

MODIFICA E INTEGRAZIONE DEL

“PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE - SCHEMA DIRETTORE DEGLI INTERVENTI”

DELL’EX CONVENTO ED EX CARCERE DI SAN DOMENICO E CHIESA DI SAN LORENZO IN PONTE DI SAN GIMIGNANO

L’anno 2016, il giorno ___ del mese di ___________, in _________________________________;

TRA LE SEGUENTI PARTI:

– Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Toscana, rappresentato da ___________, nato a ____ il _____, il quale interviene al presente atto non in proprio ma nella sua qualità di ____________________________, a ciò designato con atto ____ n. ___ del _______________, in esecuzione del mandato ricevuto con atto _________, n.___;

– Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, rappresentata da ___________, nato a ____ il _____, il quale interviene al presente atto non in proprio ma nella sua qualità di ____________________________, a ciò designato con atto ______

n. ___ del ________________, in esecuzione del mandato ricevuto con atto _________, n.___;

– Polo Museale della Toscana, rappresentato da ___________, nato a ____ il _____, il quale interviene al presente atto non in proprio ma nella sua qualità di ____________________________, a ciò designato con atto ______ n. ___ del ____________, in esecuzione del mandato ricevuto con atto _________, n.___;

– Agenzia del Demanio - Filiale di Toscana e Umbria, rappresentata da ___________, nato a ____

il _____, il quale interviene al presente atto non in proprio ma nella sua qualità di ____________________________, a ciò designato con atto ______ n. ___ del ________________, in esecuzione del mandato ricevuto con atto _________, n.___;

– Regione Toscana, rappresentata da ___________, nato a ____ il _____, il quale interviene al presente atto non in proprio ma nella sua qualità di ____________________________, a ciò designato con atto ______ n. ___ del ________________, in esecuzione del mandato ricevuto con atto _________, n.___;

– Comune di San Gimignano, rappresentato dal Dr. Valerio Bartoloni, nato a Roma il 20.07.1967, il quale interviene al presente atto non in proprio ma nella sua qualità di Dirigente dell’Unità di progetto “Gestione dell’Accordo di Valorizzazione del San Domenico” e del Settore Servizi alla Cultura e alla Persona, a ciò designato con Decreto del Sindaco n. 22 del 29.08.2014, in esecuzione del mandato ricevuto con deliberazione CC. _________, n.___;

(9)

Premesso che:

- il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, l’Agenzia del Demanio - Filiale di Toscana e Umbria, la Regione Toscana, la Provincia di Siena ed il Comune di San Gimignano hanno sottoscritto, in data 04.08.2011, l’ “Accordo di Valorizzazione ex Art. 112. Comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.

42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte”, nonché, in data del 29.09.2014, il relativo atto di “Integrazione dell’Accordo di Valorizzazione del 4 agosto 2011 ex Art. 112. Comma 4, del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte. San Gimignano”;

- il Comune di San Gimignano, la Regione Toscana, la Provincia di Siena e l’Agenzia del Demanio - Filiale di Toscana e Umbria hanno sottoscritto, in data 29.11.2011, l’ “Atto di attribuzione e trasferimento a titolo non oneroso al Comune di San Gimignano, alla Regione Toscana e alla Provincia di Siena del compendio immobiliare denominato Ex convento ed ex carcere di San Domenico in San Gimignano, ai sensi dell’art. 5, comma 5 del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85” (Rep.

n. 1477 del Comune di San Gimignano);

- il Comune di San Gimignano, la Regione Toscana e la Provincia di Siena hanno sottoscritto, in data 01.10.2014, l’ “Atto di trasferimento a titolo non oneroso al Comune di San Gimignano e alla Regione Toscana di porzione del compendio immobiliare denominato Ex convento ed ex carcere di San Domenico in San Gimignano, di proprietà della Provincia di Siena” (Rep. n. 1609 del Comune di San Gimignano);

- il Comune di San Gimignano e l’Agenzia del Demanio. Filiale di Toscana e Umbria hanno sottoscritto, in data 29.11.2011, l’ “Atto di attribuzione e trasferimento a titolo non oneroso al Comune di San Gimignano dell’immobile denominato Chiesa di San Lorenzo in Ponte, ai sensi dell’art. 5, comma 5 del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85” (Rep. n. 1478 del Comune di San Gimignano);

- in forza dei suddetti atti, il Comune di San Gimignano e la Regione Toscana hanno acquisito a titolo gratuito, in quota di indivisa, la proprietà del complesso immobiliare denominato Ex convento ed ex carcere di San Domenico; il Comune di San Gimignano ha acquisito a titolo gratuito la proprietà dell’immobile denominato Chiesa di San Lorenzo in Ponte;

- il Comune di San Gimignano e la Regione Toscana hanno acquisito la proprietà dei suddetti beni immobili impegnandosi al rispetto delle prescrizioni e condizioni previste nel succitato “Accordo di Valorizzazione ex Art. 112. Comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte” del 04.08.2011 – unito quale parte integrante e

(10)

sostanziale in Allegato F all’ “Atto di attribuzione e trasferimento a titolo non oneroso al Comune di San Gimignano, alla Regione Toscana e alla Provincia di Siena del compendio immobiliare denominato Ex convento ed ex carcere di San Domenico in San Gimignano, ai sensi dell’art. 5, comma 5 del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85” sottoscritto in data 29.11.2011 e in Allegato D all’

“Atto di attribuzione e trasferimento a titolo non oneroso al Comune di San Gimignano dell’immobile denominato Chiesa di San Lorenzo in Ponte, ai sensi dell’art. 5, comma 5 del D.Lgs.

28 maggio 2010, n. 85” sottoscritto in data 29.11.2011 –, nonché nel relativo “Atto di Integrazione dell’Accordo di Valorizzazione ex Art. 112. Comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte” sottoscritto in data del 29.09.2014;

- ai sensi dell’ Art. 3 dell’ “Accordo di Valorizzazione ex Art. 112. Comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte”, il Comune di San Gimignano e la Regione Toscana si impegnano a realizzare un programma di interventi di cui al Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi unito come parte integrante e sostanziale in Allegato B al suddetto Accordo di Valorizzazione, così come modificato nel “Cronoprogramma di massima – Complesso di San Domenico e relativo Fabbisogno economico di massima” e nel “Cronoprogramma di massima – Chiesa di San Lorenzo in Ponte e relativo Fabbisogno economico di massima” uniti quali parti integranti e sostanziali negli Allegati I e II dell’atto di “Integrazione dell’Accordo di Valorizzazione ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte”, come recepiti nei relativi succitati atti di trasferimento delle proprietà dell’Ex convento ed ex carcere di San Domenico e della Chiesa di San Lorenzo in Ponte;

- in data 20.09.2016, nella seduta del Tavolo Tecnico Operativo per la valorizzazione dell’Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte svoltasi presso la sede del Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Toscana, le parti suelencate hanno convenuto di procedere ad alcune modifiche ed integrazioni al vigente Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi, al fine di prefigurare le più ottimali condizioni per una riqualificazione e valorizzazione dell’Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte, così come attestato da specifico Verbale della seduta del Tavolo Tecnico Operativo;

SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE.

(11)

Art. 1

Le premesse costituiscono parti integranti e sostanziali del presente atto.

Art. 2

Le parti approvano le modifiche e integrazioni del vigente Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte – quale Allegato B dell’ “Accordo di Valorizzazione ex Art. 112. Comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte”

sottoscritto in data 04.08.2011, nonché parte dell’Allegato F dell’ “Atto di attribuzione e trasferimento a titolo non oneroso al Comune di San Gimignano, alla Regione Toscana e alla Provincia di Siena del compendio immobiliare denominato Ex convento ed ex carcere di San Domenico in San Gimignano, ai sensi dell’art. 5, comma 5 del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85”

sottoscritto in data 29.11.2011 e parte dell’Allegato D dell’ “Atto di attribuzione e trasferimento a titolo non oneroso al Comune di San Gimignano dell’immobile denominato Chiesa di San Lorenzo in Ponte, ai sensi dell’art. 5, comma 5 del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85” sottoscritto in data 29.11.2011, così come modificato tramite atto di “Integrazione dell’Accordo di Valorizzazione del 4 agosto 2011 ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte. San Gimignano” sottoscritto in data 29.09.2014 – riportate come parti integranti e sostanziali al presente atto negli Allegati A, B e C, pervenendo alla condivisione del testo modificato definitivo del suddetto Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi riportato in Allegato D al presente atto.

Art. 3

Le parti attestano che le modifiche e integrazioni ed il testo modificato definitivo del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi in allegato approvate con il presente atto costituiscono formale modifica e integrazione, ad ogni effetto di legge, dell’ “Accordo di Valorizzazione ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte” sottoscritto in data 04.08.2011 e del relativo atto di “Integrazione dell’Accordo di Valorizzazione del 4 agosto 2011 ex Art. 112, comma 4, del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte” sottoscritto in data 29.09.2014.

(12)

Letto, approvato e sottoscritto.

Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Toscana, __________________

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, ______________

Polo Museale della Toscana, __________________

Agenzia del Demanio - Filiale di Toscana e Umbria, __________________

Regione Toscana, __________________

Comune di San Gimignano, Dr. Valerio Bartoloni

Allegati:

A) Modifica-integrazione del Programma di Valorizzazione – Schema direttore degli interventi dell’Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte;

B) Proposta di Valorizzazione – Complesso di San Domenico. Schema grafico;

C) Proposta di Valorizzazione – Complesso di San Domenico. Layout Mix funzionale. Relazione esplicativa dello Schema grafico;

D) Testo modificato definitivo del Programma di Valorizzazione – Schema direttore degli interventi dell’Ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte.

(13)

MODIFICA-INTEGRAZIONE DEL

“PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE – SCHEMA DIRETTORE DEGLI INTERVENTI”

DELL’EX CONVENTO ED EX CARCERE DI SAN DOMENICO E CHIESA DI SAN LORENZO IN PONTE DI SAN GIMIGNANO

Legenda: barrato: da eliminare; rosso: da modificare e/o integrare.

PROPOSTA DI VALORIZZAZIONE – COMPLESSO DI SAN DOMENICO Capitolo 2 – Mix funzionale e vision progettuale, pagine 29-31

Il mix funzionale individuato nella proposta di valorizzazione prevede oggetto della valorizzazione prevederà una forte commistione tra destinazioni d’uso e funzioni di prevalente interesse pubblico al fine di perseguire la migliore valorizzazione del complesso e l’integrazione della struttura nel sistema culturale del centro

Tali funzioni possono essere così sintetizzate potranno essere le seguenti:

▄ Spazi per attività ricettive (strutture ricettive e servizi annessi, hospitality, foresteria, ecc.).

▄ Spazi dedicati a botteghe e attività artigianali (piani terra e seminterrati dei blocchi 2, 3, 4 e del corpo di fabbrica 7 esterno al chiostro, ad esclusione della porzione di testa di quest’ultimo, occupata dal Corpo Foresetale dello Stato ed esclusa dalla Proposta di Valorizzazione) articolati principalmente in laboratori e vetrine luoghi per la rivendita di prodotti tipici della cultura locale e toscana; tra questi sono compresi cantine spazi da destinare alla promozione e degustazione di prodotti tipici della tradizione enogastronomica del territorio. A tal fine è prevista una preventiva selezione delle indicazione di alcune attività artigianali di eccellenza da insediare, così da escludere il posizionamento di attività commerciali non autoctone per la produzione, vendita, promozione e valorizzazione prioritaria dei prodotti tipici della cultura locale e toscana.

▄ Spazi per uffici e servizi pubblici operativi e di rappresentanza disponibili per ospitare Amministrazioni e Enti pubblici (piano primo del blocco 3 e piani superiori del corpo di fabbrica n. 7 esterno al chiostro, ad esclusione della porzione di testa di quest’ultimo, occupata dal Corpo Forestale dello Stato ed esclusa dalla Proposta di Valorizzazione).

▄ Ufficio di informazione e promozione turistica (blocco 1) andrà a identificare il nuovo nucleo d’ingresso del Complesso di San Domenico in sostituzione dell’attuale Comando dei Vigili Urbani e al piano superiore permetterà il collegamento con il camminamento di ronda.

▄ Spazi per associazioni locali (piano primo del blocco 2) l’intero piano primo dell’ala ovest, oggi già parzialmente utilizzato a tal fine, sarà dedicato ad accogliere associazioni, circoli e comitati di interesse sociale, culturale, artistico ecc.

▄ Uno Spazio museale, Spazi museali ubicato nell’intero corpo di fabbrica della Chiesa di Santo Spirito (blocco 5), la cui area tematica dovrà le cui aree tematiche dovranno essere oggetto di attenta pianificazione al fine di divenire elemento attrattore di flussi turistici, anche differenziati.

Tale tematizzazione sarà inoltre definita in relazione al Sistema museale Sangimignanese, e delle Terre Senesi, anche considerando la possibilità di coinvolgere soggetti attivi sul territorio. quali la Fondazione Musei Senesi e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Accanto ai format più tradizionali, volti alla tutela e alla divulgazione del patrimonio identitario del territorio, potrà

(14)

intrattenimento fortemente interattiva e catalizzatrice di emozioni, il cui fine si pone a cavallo fra l’approccio didattico-culturale-ludico e ricreativo. Oltre a ciò sono auspicabili percorsi di didattica del paesaggio, con l’ausilio di apparati didascalici ed esplicativi, individuabili soprattutto sul

“camminamento di ronda”.

▄ Sala conferenze Spazi per conferenze e attività similari, da realizzare all’ultimo piano del blocco 5 la cui gestione potrà essere affidata anche alle Amministrazioni che eventualmente occupino gli spazi per uffici e servizi pubblici. Tale spazio potrà Tali spazi potranno ospitare eventi, e congressi e altre analoghe iniziative. per una capienza complessiva di circa 300 partecipanti.

▄ Esercizi per la ristorazione e promozione di prodotti e di esperienze sensoriali tipici del territorio (locali ad uso ristorante e caffetteria) ubicati prevalentemente ai piani terra e primo del blocco 4 dai quali si ha la migliore visuale panoramica. La predisposizione di tali spazi è volta prioritariamente alla promozione e valorizzazione dei prodotti tipici della tradizione enogastronomica del territorio, quale operazione culturale di diffusione della conoscenza dei prodotti e delle tradizioni rurali toscane, anche nell’ambito di progetti di più ampio respiro tesi alla valorizzazione delle esperienze sensoriali legate alla tradizione medievale toscana di cura naturale del corpo e dell’alimentazione. A tal fine è prevista una preventiva selezione dei gestori, così da escludere il posizionamento di attività ristorative non autoctone.

▄ Uno Spazio Spazi per eventi e attività culturali, formative, educative, ludiche, ricreative varie da realizzarsi nell’ex ora d’aria, la cui gestione si ritiene possa essere affidata anche al gestore degli spazi destinati alla ristorazione, ma dall’Amministrazione Comunale utilizzabile per ospitarvi eventi del già ricco calendario di manifestazioni artistiche e musicali. Tale spazio Tali spazi si ritiene possano offrire la massima flessibilità di configurazione spaziale e consentire la realizzazione di spettacoli a sedere, concerti e iniziative similari o eventi privati come banqueting, cerimonie, eventi aziendali, ecc. fino ad un massimo di circa 1.700 spettatori.

▄ Si rimarca che la distribuzione spaziale delle destinazioni d’uso è stata sarà studiata al fine di ottimizzare i sistemi di collegamento (orizzontale e verticale), le visuali panoramiche, le necessità di riservatezza, l’accessibilità veicolare per ospiti e mezzi di servizio e quant’altro necessario ai fini di un’adeguata valorizzazione del compendio.

▄ In fase di progettazione architettonica potranno tuttavia essere ammesse variazioni anche significative al mix funzionale e all’ubicazione delle funzioni ipotizzate al fine di ottimizzare le relazioni funzionali e consentire eventuali adeguamenti conseguenti a esigenze strutturali o architettoniche ora non prevedibili.

Nelle tavole che seguono viene rappresentato nu layout preliminare al fine di riportare sinteticamente l’articolazione delle destinazioni funzionali previste per ciascun piano.

Capitolo 2 – (Layout Mix funzionale), pagine 32-35

Sostituire con lo Schema grafico Layout Mix funzionale e la Relazione esplicativa dello Schema grafico (vedi files allegati).

Capitolo 2 – (Determinazione Costi di restauro e note esplicative, Analisi introiti e Costi gestionali e note esplicative, Ipotesi di suddivisione in Fasi di intervento e relativi Costi di realizzazione), pagine 37-45

Eliminare

(15)

PROPOSTA DI VALORIZZAZIONE – CHIESA SAN LORENZO IN PONTE Capitolo 4 – Ipotesi funzionale e Vision progettuale, pagina 57

Uso artistico / culturale

La proposta di valorizzazione prevede la possibilità di utilizzare gli spazi della chiesa per attività per attività di tipo artistico e culturale quali:

▄ mostre di arte sacra, moderna e contemporanea;

▄ concerti di musica sacra, classica o contemporanea;

▄ piccole rappresentazioni teatrali o letture di testi;

▄ visite ed altre iniziative culturali, includendo San Lorenzo in Ponte nel circuito dei Musei Civici delle chiese di San Gimignano.

(16)
(17)

PROPOSTA DI VALORIZZAZIONE - COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Legenda

Aree non idonee ad ospitare attività

ricettive Aree idonee per collegamenti verticali,

passaggi e servizi vari Aree idonee ad ospitare

anche attività ricettive Area di proprietà

demaniale non ricompresa nella proposta di valorizzazione

Area vocata a spazi per eventi e attività culturali, formative e ricreative varie

Area destinata a parco, tematico e non, e ad

attività culturali, formative e ricreative varie

Aree destinate a percorrenze pubbliche e

spazi aperti

Camminamento di ronda vocato a progetti di didattica e cultura del

1

2

3

(18)

PROPOSTA DI VALORIZZAZIONE – COMPLESSO DI SAN DOMENICO Layout Mix funzionale

Relazione esplicativa dello Schema grafico

A seguito di una puntuale valutazione sulla conformazione architettonica e storico-artistica del complesso dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico, effettuata sulla base dei dati emersi dall’analisi tecnica e strutturale del fabbricato (fasi evolutive della struttura, analisi della situazione vincolistica, interventi di risanamento conservativo, ecc.), elaborata sia in sede di redazione del

“Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi” (allegato B dell’Accordo di Valorizzazione) sia nell’ambito del “Progetto Preliminare per il risanamento e la valorizzazione del Complesso di San Domenico”, si è giunti all’elaborazione dello Schema grafico del Layout Mix funzionale, che indica una preventiva ipotesi di distribuzione ottimale delle destinazioni e funzioni d’uso compatibili con la tutela e valorizzazione del San Domenico.

Lo Schema prevede una suddivisione tra le principali aree del compendio, comunque suscettibile di variazioni in fase di progettazione architettonica definitiva, con lo scopo di individuare aree che potrebbero, per configurazione strutturale e dislocazione funzionale, ospitare anche attività ricettive.

Gli spazi per attività ricettive non potranno comunque eccedere il 35% della superficie lorda esistente, stimata in circa 7.140 mq.

Le aree del compendio, ed altri spazi esterni, individuate come idonee ad ospitare anche attività ricettive sono indicate in colore giallo e suddivise numericamente in tre sotto-aree (1, 2, 3).

Per quanto concerne l’area 1 (ala nord), occorre specificare che:

● la parte semi-interrata, un tempo destinata ad opificio del carcere ed anticamente a cantine, frantoio e granaio del convento, dovrà mantenere il proprio assetto distributivo originario, costituito da un ampio corridoio di accesso, voltato a botte, comunicante lateralmente con le stanze voltate a crociera che prendono luce dal lato nord. E’ perciò verosimile che difficilmente essa potrà essere utilizzata per funzioni tecniche ed accessorie riferite alla destinazione ricettiva, eventualmente ubicata nei due piani superiori, che consentano un’adeguata valorizzazione di detti ambienti semi- interrati;

● il piano terra ed il primo piano presentano caratteristiche idonee ad accogliere funzioni ricettive grazie all’esistente assetto distributivo, molto simile tra i due piani, costituito: al piano terra, da un

(19)

corridoio che si affaccia sul lato nord del chiostro, a servizio di una serie di celle monastiche con volte a botte, suddivise in epoca ottocentesca in celle carcerarie; al primo piano, da un medesimo corridoio che si sviluppa centralmente rispetto a due ordini di celle, coperte da volte a padiglione ribassato, che si affacciano sia sul lato nord del complesso sia sul lato nord del chiostro.

Per quanto concerne l’area 2 (ala ovest), occorre specificare che:

● nonostante gli stravolgimenti succedutisi, in una zona specifica di quest’area è ancora possibile leggere l’originario volume del refettorio, con la presenza di parti affrescate e decorazioni emerse da alcuni saggi compiuti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Questi ambienti, per il loro valore testimoniale e la loro identità spaziale, nell’ambito di una destinazione comunque ricettiva dell’area in questione, si prestano più ad accogliere funzioni comuni e di fruizione pubblica che ne valorizzino l’originale mansione (reception, sala soggiorno, sala lettura, spazi relax, ecc.) che non spazi per camere e servizi;

● nelle altre parti dell’area, la suddivisione spaziale ripropone in larga massima lo schema distributivo dell’area 1, con un corridoio centrale e due ordini di celle sui lati lunghi, che si affacciano sul chiostro e sull’esterno, che possono essere adibite a funzioni ricettive, ed in particolare a camere da letto.

Per quanto concerne l’area 3 (Sud), occorre specificare che:

● un’eventuale destinazione ricettiva di quest’area, anche nell’ipotesi di una ricomposizione dell’intero fabbricato attraverso l’acquisizione del corpo edilizio rimasto escluso dal trasferimento a Comune e Regione Toscana in quanto sede del Corpo Forestale dello Stato (indicato in colore blu scuro nello schema allegato) non potrà prevedere la chiusura dell’attuale vicolo, che separa detta area dal perimetro sud della Chiesa, il quale dovrà rimanere di percorrenza pubblica.

L’individuazione delle aree del compendio indicate in colore grigio e destinate a funzioni sia di collegamento verticale tra i piani sia di collegamento orizzontale di passaggio tra le varie aree del San Domenico, nonché all’allocazione di servizi accessori, è frutto di un’analisi di dettaglio svolta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, anche tramite l’esecuzione di sopralluoghi, nella fase esplorativa iniziale, propedeutica alla redazione del “Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi” (allegato B dell’Accordo di Valorizzazione).

(20)

REAG per Comune di San Gimignano - Rif. n° 6044

Approvato con Atto di modifica e integrazione al Programma di Valorizzazione – Schema direttore degli interventi sottoscritto in data__________________

SAN GIMIGNANO – Complesso di San Domenico e Chiesa San Lorenzo in Ponte

Programma di Valorizzazione – Schema direttore degli interventi

allegato “B”

(21)

SEZIONE A

Capitolo 1

Il complesso di San Domenico

1.1 - Cronologia dello sviluppo storico del compendio di San Domenico 1.2 - Analisi dimensionale

1.3 - Analisi tecnica e strutturale del manufatto

1.4 - Analisi dello stato di conservazione della struttura 1.5 - Situazione vincolistica MIBAC

1.6 - Determinazione degli interventi di risanamento conservativo

p. 3

Capitolo 2 Proposta di Valorizzazione - Complesso di San Domenico p. 28

SEZIONE B

Capitolo 3

La Chiesa San Lorenzo in Ponte

3.1 - Inquadramento generale e cenni storici 3.2 - Analisi dimensionale

3.3 - Stato di conservazione e determinazione degli interventi di ripristino

p. 39

Capitolo 4 Proposta di Valorizzazione - Chiesa San Lorenzo in Ponte p. 47

SOMMARIO

(22)

1. IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

SEZIONE A

(23)

Lo studio del Complesso di San Domenico è stato condotto attraverso diversi livelli di indagine i cui risultati hanno permesso di evidenziare potenzialità e criticità utili all’individuazione di un’adeguata ipotesi di valorizzazione del compendio.

Di seguito una breve presentazione delle attività svolte e riportate in questa sezione:

1.1 - Cronologia dello sviluppo storico del compendio di San Domenico 1.2 - Analisi dimensionale

1.3 - Analisi tecnica e strutturale del manufatto

Al fine di verificare le condizioni strutturali del Compendio di San Domenico in data 8 luglio 2010 è stato effettuato un sopralluogo da partedell’Ing. Curti, in qualità di esperto strutturista.

1.4 - Analisi dello stato di conservazione della struttura 1.5 - Situazione vincolistica MIBAC

1.6 - Determinazione degli interventi di risanamento conservativo CAPITOLO 1.0 Premessa

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

(24)
(25)
(26)

Limitando il campo di indagine ad un’analisi strutturale qualitativa, senza ausilio di campionature sui materiali, prove di laboratorio o prove di carico, è stato condotto un esame dello stato di fatto, avendo particolare cura di evidenziare quei fenomeni o quei fattori che possono comportare situazioni di criticità strutturale in un possibile intervento di recupero edilizio del complesso.

Da un punto di vista di zonizzazione sismica il Comune di San Gimignano è stato classificato dal Servizio Sismico della Regione Toscana in Zona 3 (area con modesto rischio sismico).

Gli immobili che compongono il complesso di San Domenico sono soggetti a vincolo da parte della Sovrintendenza ai Beni Architettonici della Regione Toscana.

Queste premesse vengono evidenziate perché è importante ricordare come tutti gli interventi di consolidamento strutturale che dovranno essere effettuati sugli immobili dovranno essere sottopostiall’esame dei suddetti Enti e daquest’ultimi autorizzati.

Dall’analisi strutturale condotta dall’ing. Curti, esperto strutturista, emerge che il complesso edilizio esaminato non presenta particolari criticità da un punto di vista strutturale; nonostante i molti anni di semi abbandono, il manufatto non evidenzia lesioni, fessurazioni o cedimenti atti a fare emergere situazioni di cinematismo statico o assestamenti degni di nota (se non per limitate porzioni riportate in seguito).

La situazione di abbandono dei locali, con conseguente mancanza di manutenzione, non ha fino ad ora compromesso lo schema strutturale degli edifici, anche se logicamentec’è da supporre che se tale situazione dovesse persistere ancora i fenomeni di umidità e di infiltrazione di acque meteoriche potrebbero iniziare ad innescare situazioni di degrado.

I vari interventi che si sono susseguiti sugli edifici si possono anche facilmente leggere staticamente per l’impiego di materiali e tecnologie costruttive diverse; si va infatti dalle volte a botte, a vela e a crociera a solai piani in legno o con putrelle in acciaio fino ad arrivareall’impiego di travetti prefabbricati in cemento.

CAPITOLO 1.3 Analisi tecnica e strutturale del manufatto

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Analisi del fabbricato:

premesse

Analisi strutturale

(27)

Analisi tecnica e strutturale del manufatto

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

CAPITOLO 1.3

Documentazione fotografica: impieghi di materiali e tecnologie costruttive diverse

(28)

Il sistema portante verticale è esclusivamente fatto da murature portanti in laterizio e pietre locali, con modesto impiego di architravi in corrispondenza di alcune aperture.

Queste murature hanno nella grande maggioranza un notevole spessore e appaiono senza lesioni di tipo strutturale, segno che le stesse sono di buona fattura e conservazione, ancora in grado di supportare i sovraccarichi a cui sono demandate le portate dei solai, senza richiedere particolari interventi di ripristino.

La notevole inerzia che presentano tali murature è in grado di garantire, da un punto di vista qualitativo, anche una buona risposta di sicurezza antisismica del complesso edilizio, con ausilio di interventi idonei non particolarmente invasivi descritti in seguito.

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Analisi tecnica e strutturale del manufatto CAPITOLO 1.3

Documentazione fotografica:

sistema portante verticale

(29)

Il sistema di incatenamento delle volte in acciaio necessita una completa revisione, in quanto appare in più parti rimaneggiato, e in altre addirittura lacunoso, senza che per altro questo fattore abbia portatoall’innesco di situazioni critiche.

Tale considerazione è comunque legata alla tipologia di intervento edilizio che si dovrà sviluppare e che dovrà prendere in esame la rispondenza alle Norme Antisismiche, richiedendo queste ultime in modo inderogabile il corretto funzionamento strutturale del sistema di incatenamento delle volte spingenti.

Anche questa tipologia di intervento non risulta essere particolarmente complessa (se non legata allo spessore delle murature portanti) e ricade in quegli interventi che ordinariamente vengono effettuati nella ristrutturazione edilizia dei fabbricati storici.

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Analisi tecnica e strutturale del manufatto CAPITOLO 1.3

Documentazione fotografica: sistema di incatenamento

(30)

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Analisi tecnica e strutturale del manufatto

Le situazioni più critiche emerse durante il sopralluogo riguardano sostanzialmente due sole zone: la Manica Nord e la Manica Est.

Il muro perimetrale nord del complesso monastico presenta evidenti fenomeni di mancata verticalizzazione con spanciamenti e deformazioni.

È evidente che tali fenomeni sono stati già oggetto di interventi di consolidamento anche in tempi molto lontani:

infatti sono presenti sul lato esterno del fabbricato contrafforti in muratura di notevoli dimensioni, mentre dall’interno dei locali non compaiono in modo visibile effetti di ribaltamento o distacco sulle murature o sui solai, segno evidente che questi sono già stati a suo tempo o ricostruiti in modo da legarsi rigidamente alla muratura perimetrale o comunque rappezzati in modo tale da ristabilire tale continuità.

Manica Nord CAPITOLO 1.3

Documentazione fotografica: criticità Manica Nord

(31)

Le maggiori criticità interessano il corpo porticato e i locali accessori aggiunti in ampliamento sulla Manica Est originaria.

Si ritiene siano mancati adeguati collegamenti orizzontali tra i due corpi di fabbrica, o comunque dei cedimenti differenziati fondazionali hanno minato la stabilità di alcuni orizzontamenti costituenti il porticato: sarà quindi opportuno in fase di ristrutturazione e nel caso del mantenimento di tali superfetazioni, di intervenire con consolidamenti idonei atti a superare tali problematiche.

Manica Est

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Analisi tecnica e strutturale del manufatto CAPITOLO 1.3

Documentazione fotografica: criticità Manica Est

(32)

Gli interventi di consolidamento strutturale che saranno connessi al progetto di ristrutturazione edilizia del complesso di San Domenico, da questa prima analisi qualitativa, non paiono presentare problematiche particolarmente complesse, principalmente per il buono stato conservativo dell’opera e per la notevole inerzia delle murature portanti, anche di buona qualità costruttiva e nonostante i molti rimaneggiamenti chel’edificio ha subito nei secoli.

In seguito a queste prime valutazioni, prima della stesura del progetto esecutivo di intervento, sarà necessario procedere alle seguenti analisi tecnico scientifiche in grado di fornire al progettista delle opere strutturali di consolidamento gli strumenti per correttamente operare progettualmente:

- Relazione geologico tecnica atta a determinare la situazione geomeccanica del sito su cui sorge il complesso edilizio, possibilmente estesa anche a ridosso dei terrazzamenti che costituiscono la parte esterna in prossimità al camminamento di guardia sui lati nord e ovest;

- Prove di laboratorio sulle murature portanti estese alle varie tipologie riscontrate, mediante carotature di campioni significativi delle stesse;

- Prove con martinetti a piastra sulle murature in sito, al fine di determinare le pressioni a cui attualmente le stesse sono soggette e riscontrare eventuali anomalie di carico;

- Prove di laboratorio sugli altri materiali costituenti alcuni solai quali putrelle in ferro e travi in legno, nonché l’acciaio delle catene di volte e archi.

- Eventuali prove di carico su solai a discrezione del progettista, anche se da questa prima analisi qualitativa non sono emerse situazioni di particolare degrado.

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Analisi tecnica e strutturale del manufatto

Conclusioni analisi strutturale CAPITOLO 1.3

(33)

Per una prima stima degli interventi di consolidamento da effettuarsi si ritiene utile attenersi alle linee guida fornite dal Servizio Sismico della Regione Toscana che suggeriscono gli interventi migliorativi sui fabbricati del patrimonio edilizio storico esistente.

Tali linee guida rimarcano inoltre la necessità di ridurre al minimo le demolizioni su muri portanti e di spina, soprattutto ai piani inferiori, e di regolarizzare verticalmente le aperture nelle strutture portanti murarie.

Parametrizzando tale tipologia di interventi e prendendo per analogia altri interventi simili su edifici con caratteristiche storico-architettoniche confrontabili, si possono valutare, di larga massima, importi derivanti dai consolidamenti strutturali valutabili in circa 300 – 400 €/mq per le superfici lorde interessate alla ristrutturazione.

A tale ammontare devono essere aggiunte le voci di costo relative alle altre opere edili, impiantistiche, artistiche ecc..

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Analisi tecnica e strutturale del manufatto CAPITOLO 1.3

(34)

CAPITOLO 1.3

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Manufatto originario ed opere ante 1841: minime demolizioni per aperture e varchi, in % variabile in funzione del tipo di solaio sorretto: maggiore possibilità di intervento con volte a crociera, minore con volte a botte.

Post 1950: nessuna limitazione di intervento da p.

interventi 1841 - 1950:

verificare eventuale interazione statica delle murature con le solette voltate.

Interventi 1841 per conversione a carcere:

verificare la presenza di attività di collaborazione strutturale tra murature e solette.

Sintesi possibilità di intervento sulle strutture in relazione alla tipologia costruttiva e alla datazione storica

dei singoli elementi

Analisi tecnica e strutturale del manufatto

corpo forestale (escluso)

(35)
(36)
(37)
(38)

CAPITOLO 1.5

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Situazione vincolistica MIBAC

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio con lettera Prot. N. 15653 del 16.12.2008, ha definito quali siano gli interventi preliminari“necessari ed indispensabili” che dovranno essere effettuati sulla struttura carceraria in esame, definita “monumento importante sia volumetricamente che storicamente nella città di SanGimignano”.

Gli interventi preliminari che il MIBAC prescrive per poter“elaborare un progetto di consolidamento e restauro di tutto il complesso finalizzato al riuso totale dell’immobile destinato ad uso pubblico”, schematizzati nella planimetria nella pagina a seguire, sono i seguenti:

Analisi dettagliata del manufatto, da effettuarsi anche a mezzo di saggi stratigrafici su:

1) Strutture portanti

2) Pareti interne, per la verificadell’eventuale presenza di affreschi e decorazioni 3) Murature, per la lettura esatta del nucleo originario

Demolizione delle superfetazioni esterne:

1) Palazzina delle guardie

Nota: nel corso del Tavolo Tecnico tenutosi in loco il 14 dicembre 2010 è stato possibile chiarire che la locuzione non interessa la porzione oggi occupata dal vigili urbani bensì una porzione del blocco di isolamento posto al margine sud est del complesso, già citata quale superfetazione oggetto di demolizione.

2) Garage, centrali termiche, cucine e bloccod’isolamento

(39)

CAPITOLO 1.5

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Situazione vincolistica MIBAC

3) Sopraelevazione del muro di camminamento delle guardie e relative tettoie di riparo

Nota: le mura mostrano alcuni livelli di stratificazione storica:l’originario muro di recinzione in pietrame, le arcate cieche in mattoni (metà XIX secolo), la sopraelevazione del 1871 e quella del 1882 (di mezzo metro).

Nel corso del Tavolo Tecnico tenutosi in loco il 14 dicembre 2010 viene rettificatal’indicazione espressa nel documento MIBAC riguardo alla necessità di demolire l’ultimo ordine di sopraelevazione del camminamento di guardia, che, al contrario, si ritiene debba essere oggetto di salvaguardia.

Demolizione delle superfetazioni interne:

1) Tramezzi e tamponamenti (realizzati per la suddivisione degli spazi nelle celle dei detenuti);

2) Solai che hanno eliminato le altezze voltate (piani mezzanini del blocco 2 e blocco 5);

3) Scale di collegamento.

Nota: nel corso del Tavolo Tecnico tenutosi in loco il 14 dicembre 2010 viene condiviso che la necessità di demolizione dei corpi scala citati viene rimandata ad un’analisi di dettaglio conseguente alla predisposizione di idonei elaborati progettuali.

Analisi dello stato di degrado delle mura che cingono il complesso di San Domenico, che“essendo in un tratto in forte pendio manifestano fenomeni di scivolamento a valle con conseguenze dannose per le soprastanti strutture nonché per i cunicoli sottostanti lacittà”.

(40)

CAPITOLO 1.5

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Situazione vincolistica MIBAC

Garage (1 livello)

Cucine e deposito (un livello)

Blocco isolamento (tre livelli) Piano mezzanino : blocco 5 Garage (1 livello)

Tramezzi di suddivisione celle (realizzate dopo 1841)

Piano mezzanino : blocco 2 INDICAZIONI SOPRINTENDENZA

Demolizione di superfetazioni quali:

MURATURE ORIGINARIE MURATURE 1841 MURATURE 1841 - 1950 MURATURE POST 1950

corpo forestale (escluso)

(41)

CAPITOLO 1.6 Interventi di risanamento conservativo

IL COMPLESSO DI SAN DOMENICO

Un intervento di restauro conservativo su un complesso architettonico con valore storico e testimoniale quale quello in esame, deve necessariamente individuare modalità di rifunzionalizzazione che rispettino la natura e la storia del manufatto, al fine di prevedere interventi minimi, meno invasivi possibile e compatibili con lo stesso.

Prima di qualsiasi intervento di risanamento deve essere effettuata una campagna conoscitiva su tutte le parti che compongono l’ex carcere, così da individuare le stratificazioni storiche intervenute nei secoli e definire le eventuali patologie relative al processo di degrado che potrebbe aver intaccato alcuni elementi lapidei e murari, nonché gli intonaci e le pareti affrescate.

Si riportano di seguito analisi ed indagini preliminari in situ che si ritiene debbano essere effettuate su tutti i corpi di fabbrica:

Saggi su murature e volte al fine di accertare l’eventuale presenza di affreschi (eventualmente con l’ausilio di tecnologie specifiche quali la termografia, gli ultrasuoni, analisi chimico fisiche, ed altro) o rinvenire la presenza di elementi decorativi lapidei;

Rinvenimento affreschi

A Campagna

conoscitiva preliminare

Rinvenimento elementi lapidei (Porticato del Chiostro)

Riferimenti

Documenti correlati

di approvare le modifiche al piano triennale dei fabbisogni di personale 2018/2020 in materia di assunzioni a tempo determinato come da allegato “sub A” alla

DATO ATTO che tale campagna di sensibilizzazione coinvolge una varietà di soggetti, (dagli ascoltatori alle centinaia di associazioni ed i più importanti attori istituzionali,

“M’illumino di Meno”, una grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità sostenibile ideata da Caterpillar di Radio 2, che culminerà il 23

1) di costituirsi in giudizio al fine di far valere e tutelare gli interessi dell'Ente nel ricorso promosso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

1) di costituirsi in giudizio al fine di far valere e tutelare gli interessi dell'Ente nel ricorso promosso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

al fine di attribuire l'ordine progressivo di ciascuna delle liste ammesse alla competizione elettorale nei collegi plurinominali per l'elezione dei rappresentanti della Camera

al fine di attribuire l'ordine progressivo di ciascuna delle liste ammesse alla competizione elettorale nei collegi plurinominali per l'elezione dei rappresentanti della Camera

212 e s.m.i., in ciascun centro abitato del Comune avente più di 150 abitanti, sono stati individuati i luoghi ed è stato determinato il numero degli spazi per l’affissione