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Cyberbullismo Fabrizio Bettetti, Gerri Del Ben

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Academic year: 2021

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Cyberbullismo

Fabrizio Bettetti, Gerri Del Ben

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Sommario

 Cyberbullismo, cos’è?

 Confronto con il bullismo tradizionale

 Categorie di cyberbullismo

 Diffusione del fenomeno

 Come proteggersi?

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Cyberbullismo, cos’è?

• Il cyberbullismo (“bullismo online”) è un attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante la rete

• È un’evoluzione del bullismo tradizionale

• Secondo l’U.S. Department of Health & Human

Services può includere “messaggi di testo, e-mail

e gossip diffusi via posta elettronica o postati sui

social network, ma anche la pubblicazione di

video e foto imbarazzanti, la creazione di profili e

siti web falsi”

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Confronto con il bullismo tradizionale

• Rispetto al bullismo tradizionale, l’uso dei mezzi elettronici conferisce al cyberbullismo alcune caratteristiche proprie

• Esse sono

– anonimato del molestatore

– indebolimento delle remore etiche – assenza di limiti spaziotemporali

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Anonimato del molestatore

• In realtà è illusorio

– ogni comunicazione elettronica lascia sempre delle tracce

• Per la vittima, tuttavia, è

difficile risalire, da sola, al proprio molestatore

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Indebolimento delle remore etiche

• È una caratteristica strettamente correlata alla precedente

– spesso la gente fa o dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale

• Epoca di apatia

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Assenza di limiti spaziotemporali

• Il bullismo tradizionale

avviene in luoghi e momenti specifici

– per esempio nel contesto scolastico

• Il cyberbullismo investe la vittima ogni volta

che quest’ultima si collega al mezzo

elettronico utilizzato dal cyberbullo (per

esempio un social network)

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Categorie di cyberbullismo

• Flaming

– messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali

– potere bilanciato

• Molestie (harassment)

– spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno

– persistenza ed asimmetria di potere – reclutamento volontario

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Categorie di cyberbullismo

• Cyber-persecuzione (cyberstalking)

– harassment particolarmente insistente ed intimidatorio

• Denigrazione

– sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione

– spettatori passivi o, soprattutto, attivi – reclutamento involontario

• Sostituzione di persona (impersonation)

– farsi passare per un'altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili

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Categorie di cyberbullismo

• Outing

– “salvare” le confidenze spontanee di un coetaneo e, in un secondo momento, pubblicarle

• Trickery

– ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate

• Esclusione

– escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione

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Categorie di cyberbullismo

• Cyberashing (o happy slapping)

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Diffusione del fenomeno

• I più colpiti sono i bambini ed i ragazzi

– sono i più immersi nell’era di Internet e i più fragili psicologicamente

• Ma anche …

– personaggi pubblici (politici, youtuber, showman) – persone con problemi a livello psicologico o fisico – persone con nemici (questi ultimo possono essere

ex fidanzati/e, colleghi di lavoro invidiosi)

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Diffusione del fenomeno

• Il cyberbullismo è sempre più diffuso

• Un sondaggio statunitense del 2008-2009 ha rilevato che il 6% degli studenti tra i 6 ed i 12 anni sono stati vittime di atti di cyberbullismo; mentre uno studio del 2011 mostra che lo stesso è accaduto al 16% degli studenti tra i 9 ed i 12 anni

• Indagini del 2015 evidenziano che quasi la metà dei bambini ed adolescenti ammettono di essere stati vittima di cyberbullismo ed 1 su 4 afferma che l’episodio si è ripetuto più di una volta. In particolare 1 ragazzo su 4 di età compresa tra i 12 ed i 17 anni ha subìto un qualche episodio di cyberbullismo (Kaspersky Lab)

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Diffusione del fenomeno

• Le scuole hanno iniziato e stanno progressivamente aumentando le misure per combattere questo genere di abusi

– vengono organizzate vere e proprie lezioni per sensibilizzare i ragazzi in merito a questo fenomeno

• Le scuole hanno, però, un potere limitato e

possono monitorare solo parzialmente l’attività

online e l’interazione dei ragazzi con i social

media; inoltre sono incapaci di punire gli studenti

per azioni compiute in rete al di fuori dell’orario

scolastico

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Diffusione del fenomeno

• La diffusione di smartphone e tablet, unitamente alla facilità del loro utilizzo, ha generato un aumento di accesso alla rete da parte dei più piccoli sia per giocare che per cercare informazioni

• Purtroppo si sono anche registrati casi di

genitori che hanno partecipato alle azioni di

cyberbullismo dei loro figli

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Diffusione del fenomeno

• La cultura del “condividere tutto” sui social network (ormai una norma) ha alimentato il fenomeno

• Se qualcosa (una notizia imbarazzante, una foto personale) viene diffuso in rete, si è soliti pensare che la notizia arriverà a tutti e durerà per sempre. Per questo motivo le vittime del cyberbullismo sono doppiamente imbarazzate

• Alcuni studi del 2014, hanno rilevato che, in Europa, metà delle vittime di cyberbullismo soffre di depressione e nel 38% dei casi si arriva anche a tentativi di suicidio (LSE study)

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Diffusione del fenomeno

• I legislatori hanno progressivamente pensato a nuove leggi per prevenire e punire i criminali

– come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice Civile e del Codice Penale e, per quanto riguarda l’ordinamento italiano, del Codice della Privacy

– il cyberbullismo in Italia è un reato che non rispetta l’art. 3 della Costituzione Italiana. Si rischia da un risarcimento economico alla prigione

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Diffusione del fenomeno

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Come proteggersi?

• Sensibilizzare i genitori!

• Parlare, parlare e ancora … parlare!

– la consapevolezza è la prima arma per combattere il

cyberbullismo, fin da piccoli

• Interessarsi delle attività online di bambini e ragazzi

– capire cosa fanno i propri ragazzi sui social network e aggiungerli ai propri amici

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Come proteggersi?

• Incoraggiarli a parlare delle proprie esperienze online, in particolare di tutto ciò che non li fa sentire a proprio agio, e a dire quando si sentono minacciati

– è possibile bloccare certi numeri di telefono o certi contatti

• Stabilire assieme ai propri figli delle regole

precise rispetto a quello che possono o non

possono fare online e spiegare loro l’importanza

di tali regole. È bene ridefinire queste regole

quando i propri ragazzi crescono

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Come proteggersi?

• I divieti non funzionano mai!

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Come proteggersi?

• Usare un Parental Control

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Come proteggersi?

• Proteggere sempre il computer con un buon antivirus con Internet Security

• Non dimenticarsi degli smartphone dei propri ragazzi; in realtà sono dei computer molto sofisticati. La maggior parte degli smartphone include misure di Parental Control ed esistono app fidate in grado di filtrare i contenuti inappropriati o bloccare eventuali SMS fastidiosi

• Se dovesse capitare qualche episodio spiacevole,

stare vicino ai propri figli ed aiutarli

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Grazie per l’attenzione!

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