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probabilmente lo sarà nel prossimo ufficio di Presidenza che si terrà domani. La

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Analisi

Si segnala che l’esame del d.lgs. relativo al test relativo al test di proporzionalità da

effettuarsi prima dell’adozione di una nuova regolamentazione sulle professioni (A.G. 186), in Commissione Giustizia della Camera, deve essere ancora ricalendarizzato e

probabilmente lo sarà nel prossimo ufficio di Presidenza che si terrà domani. La

Commissione sta aspettando, come rilevato più volte, il parere della Conferenza Stato- Regioni che dovrebbe pervenire proprio nella seduta di domani (fonte).

Detto questo, vi comunico che ieri la Commissione Bilancio (chiamata ad esprimere delle mere osservazioni sul testo), dopo l’illustrazione dell’atto ha chiesto dei chiarimenti al Governo per verificare che la clausola di invarianza finanziaria del provvedimento sia effettivamente fondata in relazione alle varie attività richieste dal d.lgs.

Preciso che il Relatore Misiti (M5S) non ha esposto considerazioni sull’articolo oggetto di nostre osservazioni (ovvero l’art. 4, Non discriminazione, giustificazione sulla base di motivi di interesse generale, proporzionalità).

Per il resto, il Relatore ha indicato che in tutti i casi in cui la regolamentazione interessi le professioni riconducibili agli Ordini professionali, su cui è richiesto il parere da parte delle amministrazioni competenti alla vigilanza, andrebbe confermato che le amministrazioni interessate possano svolgere le attività istruttorie avvalendosi delle sole risorse umane e strumentali già previste ai sensi della legislazione vigente.

In merito all’esercizio della vigilanza da esercitarsi a “valle” circa l’attuazione delle disposizioni che limitano l’accesso alle professioni regolamentate o il loro esercizio, pur considerando che la disposizione sembrerebbe per lo più interessare gli Ordini

professionali, che non sono da considerarsi PA a fini di contabilità nazionale, ha chiesto delucidazioni circa il novero dei soggetti interessati se il medesimo sia suscettibile di contemplare, per talune professioni, anche l’eventuale coinvolgimento di altre

Amministrazioni Pubbliche e nel caso confermare che possano esercitare la “vigilanza” a risorse umane e strumentali che sono già previste ai sensi della legislazione vigente.

La Viceministra all’Economia Castelli si è riservata di far pervenire le delucidazioni

richieste.

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