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Capitolo 2: Determinazione e catalogazione dei reperti

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Academic year: 2021

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Capitolo 2: Determinazione e catalogazione dei reperti

Nel MSNT sono conservati numerosi reperti di elefanti fossili. Durante il lavoro di tesi questi reperti sono stati catalogati e gli sono stati assegnati 185 numeri

d’inventario. Ogni numero di catalogo può rappresentare una parte scheletrica isolata, come un molare, oppure può rappresentare più parti scheletriche

sicuramente riferibili ad un unico individuo. Ventinove reperti trovati sono calchi, soprattutto di molari, per molti dei quali è stato possibile rintracciare i musei in cui sono conservati gli originali.

Oltre a catalogare questo materiale, si è tentato anche la sua determinazione. Per molti reperti, è stato possibile arrivare alla definizione della specie, in alcuni casi ci si è limitati a determinare il genere; in altri casi si è riuscito solo ad attribuire il reperto all’ordine dei proboscidati.

Per ogni reperto si è tentato anche di recuperare tutte le informazioni storiche ricavabili dai vecchi cartellini, dalle pubblicazioni e dalle vecchie catalogazioni, per ripercorrere la storia del reperto e per riuscire a rintracciare il luogo di ritrovamento dei fossili. Purtroppo molti resti non portano più tali indicazioni, quindi in Museo risultano presenti dei reperti, catalogati e determinati, di cui non si conosce il luogo di ritrovamento.

2.1 Ricerca del materiale

Il lavoro svolto per questa tesi è cominciato con la ricerca del materiale di elefanti conservato nel MSNT. Il materiale si trovava sparso in diversi magazzini e parte era in esposizione. La ricerca del materiale non è stata facile. I magazzini che contengono il materiale paleontologico sono tre. Molti reperti paleontologici, un tempo

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si trovano ancora nei contenitori usati per il trasloco delle collezioni da Pisa a Calci, avvenuto a partire dal 1985 (AA. VV. 2002). Solo una parte del materiale del vecchio museo è stata catalogata in questi anni, visto il gran numero di reperti che

componevano le diverse collezioni paleontologiche. Durante il lavoro preliminare svolto per la tesi, si è quindi proceduto alla ricerca in ogni magazzino, scatola per scatola, di tutto il materiale.

Dopo aver rintracciato tutto il materiale di elefanti, i reperti già catalogati sono stati divisi da quelli ancora da catalogare.

2.2 Registrazione

Ogni reperto da catalogare è stato preso, ripulito dalla polvere accumulata negli anni, è stato siglato con un numero di inventario, scritto in modo leggibile e con penna indelebile direttamente sul reperto. In seguito è stato compilato un cartellino. La cartellinatura si può considerare come una registrazione sull’esemplare. Ogni esemplare deve essere provvisto di cartellino su cui sono stati annotati i dati

essenziali: località, data, raccoglitore, eventualmente collezione, dati sull’acquisto e se possibile la determinazione. Il cartellino deve essere ben chiaro e ben collegato all’esemplare, infatti un esemplare senza cartellino serve solo per l’esposizione e per uso didattico. Il reperto con il cartellino è stato imbustato in sacchetti di plastica trasparente sui quali è stato riportato il numero di catalogo; l'uso dei sacchetti di plastica serve per evitare l'accumulo di polvere ed anche per evitare la perdita dei cartellini. La registrazione o la catalogazione ad inventario ha uno scopo

prevalentemente amministrativo ed è prescritto da precise disposizioni di legge. Consiste nella registrazione dell’esemplare su un registro cronologico di entrata, dove vengono riportati i dati del cartellino, mettendo in evidenza i dati

amministrativi. Un idoneo sistema di catalogazione valorizza le collezioni museali e rende il materiale utilizzabile da parte degli studiosi e del pubblico in generale. Trasforma i dati riguardanti i reperti in informazioni. La catalogazione viene fatta

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utilizzando opportune schede nelle quali, oltre ai dati richiesti dalla legge si devono reperire informazioni di utilità scientifica, come l’attribuzione sistematica del reperto, la provenienza e i dati cronostratigrafici, i dati bibliografici (Fig. 14). Quando sono presenti i vecchi cartellini si riportano anche le loro indicazioni all'interno della scheda.

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Inizialmente nelle schede sono stati inseriti i dati riportati dai vecchi cartellini, e sono stati assegnati ai reperti le indicazioni sistematiche valide un tempo, ad esempio tutti i reperti di elefantidi sono stati riferiti al genere Elephas, come era prassi fare all’inizio dello scorso secolo, e tutti i reperti di mastodonte sono stati riferiti al genere

Mastodon, genere non considerato più valido da molto tempo. L’utilizzo delle vecchie nomenclature nelle catalogazioni è servito per poter associare parte dei reperti ai materiali descritti nelle vecchie pubblicazioni.

2.3 Determinazione dei reperti

Si è poi passati alla determinazione dei reperti. E’ stato possibile determinare con certezza solo i molari, visto che la sistematica dei proboscidati è basata quasi esclusivamente su di questi. Per le difese e per il post craniale, si sono utilizzate le indicazioni sistematiche riportate dai vecchi cartellini, quando questi mancavano si è preferito indicare la sola appartenenza all’ordine o al genere.

Le indicazioni dei vecchi cartellini non sono sempre esatte, spesso infatti non sono basate su studi sistematici ma sul luogo di ritrovamento del reperto. Infatti, i reperti erano spesso determinati basandosi sull’abbondanza relativa di una specie di

proboscidato in un determinato livello geologico di una regione geografica.

Mantenendo valide queste indicazioni, si può incorrere in errore. Infatti, prima del ‘900 i reperti venivano scavati dai contadini, dopo scoperte casuali avvenute durante i loro lavori nei campi. Dopo avere scavato i reperti, questi venivano venduti a degli incettatori che a loro volta li rivendevano ai musei. Dopo tutti questi passaggi, molte informazioni riguardanti il luogo di ritrovamento dei reperti andavano perse. Inoltre nei musei, quando mancavano le indicazioni di provenienza, venivano assegnati ai reperti delle indicazioni generiche date in base alla somiglianza del reperto con altri reperti già presenti nelle collezioni. Ad esempio si trovano spesso delle indicazioni generiche, come “Valdarno Superiore”, su reperti che per aspetto e per tipo di

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fossilizzazione si somigliano ma che in realtà non provengono con certezza dallo stesso luogo.

Il problema fondamentale nella determinazione dello scheletro post craniale è dovuto alla mancanza di studi sistematici basati su di questo. Infatti, nello scheletro non esistono dei caratteri certi per la definizione della specie, a volte anche del

genere, vista l’elevata variabilità intraspecifica dovuta al sesso ed all’età dell’animale. Anche nella determinazione delle difese spesso ci si è fermati all’ordine od al genere. Questa scelta è dovuta in parte alle condizioni in cui si trovavano molte difese, infatti alcune erano solo dei frammenti troppo piccoli per essere di qualsiasi utilità

diagnostica; alcune invece, quasi intere e ben conservate, rientravano nel range di variabilità di diverse specie.

Una delle parti principali di questo lavoro è stata quella della determinazione dei molari. I molari degli elefantidi sono grandi, formati da una serie di lamelle di dentina ricoperte di smalto e unite tra loro alla base (colletto) dove si originano le radici. Lo spazio tra una lamella e l’altra è riempito da cemento. Con l’usura le lamelle perdono il rivestimento apicale di smalto ed espongono la dentina. Si viene così a formare una superficie d’usura caratteristica formata da creste trasversali di smalto alternate a settori di dentina e di cemento. I denti successivi si distinguono per le crescenti dimensioni e per il maggior numero di lamelle che li compongono. I denti anteriori sono progressivamente usurati fino alla radice, perduti e sostituiti dai successivi in modo che in ogni momento non vi sono in genere più di due paia di denti in funzione; nella maturità rimane solo l’ultimo paio di denti tanto nella mascella quanto nella mandibola. La diagnosi specifica degli elefanti è basata sull’identificazione dei denti e sulla loro posizione nella serie dentaria anche se questa non è molto facile poiché i molari sono strutturalmente simili tra loro e si distinguono solo per il numero di lamelle che li formano e per le dimensioni assolute (Azzaroli 1990, Ferretti 1998). Esistono tuttavia ampi campi di sovrapposizione tra denti successivi, per questo l’attribuzione ad una classe dentaria od ad un’altra non è certa. Inoltre vi è un’elevata sovrapposizione dimensionale inter-specifica, quindi anche la determinazione della specie non è sempre possibile.

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I principali parametri utilizzati nella determinazione dei denti sono (Fig 15-16) :

- Lunghezza totale: misurata secondo l’asse centrale del dente

- Larghezza massima: misurata perpendicolarmente all’asse mediano delle lamelle - Altezza massima: misurata parallelamente all’asse mediano delle lamelle dal loro apice alla loro base (si prende solo nei molari che hanno un certo numero di lamelle non usurate)

- Formula lamellare: Numero totale di lamelle che compongono il dente, tranne la prima e l’ultima lamella, chiamate anche “talloni”

- Frequenza lamellare: numero di lamelle in 10 cm di superficie occlusale

L’evoluzione degli elefanti è caratterizzata dalla tendenza all’ipsodonzia ed all’aumento del numero delle lamelle dentarie; in questo processo le lamelle diventano più sottili e si assottiglia anche il loro rivestimento di smalto. Il numero delle lamelle cresce dal primo al terzo molare, nel quale le ultime lamelle si formano nell’alveolo quando la parte anteriore del dente è già distrutta dall’usura.

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Figura 15: Misure prese sui molari. Terzo molare inferiore sinistro di Elephas (P.) antiquus (MSNT I 12639) di Monte delle Gioie (Roma), vista occlusale.

Figura 16: Misure prese sui molari. Terzo molare inferiore sinistro di Elephas (P.) antiquus (MSNT I 12639) di Monte delle Gioie (Roma), vista linguale.

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I valori medi utilizzati nella determinazione dei molari, sono riportati nelle tabelle inserite qui di seguito. I dati delle tabelle sono ricavate dai lavori di Ferretti (1998) e di Ferretti & Palombo (2004).

Dente Lunghezza Larghezza Altezza Numero lamelle Frequenza lamellare

M 3 203 100 140 9 4

m 3 205 94 / 9 4

Tabella 1: Valori medi in millimetri usati per determinare i molari di Mammuthus cf. rumanus/meridionalis.

Dente Lunghezza Larghezza Altezza Numero lamelle Frequenza lamellare

M 2 212 89 120 9 5

m 2 204 83 103 10 5,5

M 3 269 101 131 13 5

m3 282 91 112 12 5,5

Tabella 2: Valori medi in millimetri usati per determinare i molari di Mammuthus meridionalis.

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Dente Lunghezza Larghezza Altezza Numero lamelle Frequenza lamellare

M 2 198 87 / 13 8

m 2 290 75 150 12 5

M 3 303 119 / 18 7

m 3 320 80 121 18,5 6,5

Tabella 3: Valori medi in millimetri usati per determinare i molari di Mammuthus trogontherii.

Dente Lunghezza Larghezza Altezza Numero lamelle Frequenza lamellare

M 2 216 96,5 106 15,5 /

m 2 180 66 137 16,5 9,5

M 3 271 99 198 22 8

m 3 273 88 137 22 8,5

Tabella 4: Valori medi in millimetri usati per determinare i molari di Mammuthus primigenius.

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Dente Lunghezza Larghezza Altezza Numero lamelle Frequenza lamellare

M 2 219 79 160 12 6

m 2 254 74 138 13 6

M 3 280 90 170 14 5-5,5

m 3 298 82 147 15 5,5-6

Tabella 5: Valori medi in millimetri usati per determinare i molari di Elephas (P.) antiquus.

2.4 Utilizzo di dati ricavati dalla vecchia catalogazione del Museo

Dopo aver determinato i reperti, il lavoro successivo è stato quello di tentare di associare il materiale alle informazioni ricavate dai registri che aveva compilato il Professor Giannelli alla fine degli anni sessanta, quando il materiale si trovava ancora a Pisa. Le collezioni del Regio Museo Geologico e Paleontologico di Pisa

comprendevano diverse migliaia di reperti raccolti in 400 anni di storia del Museo, organizzate in sette grandi stanze (Canavari 1928). Il museo fu purtroppo

bombardato durante la seconda guerra mondiale, e fu quindi chiuso al pubblico. Parte del materiale fu danneggiato ed alcune collezioni andarono perse (AA. VV. 2002). Inoltre nella grande confusione che scaturì dai bombardamenti molti reperti furono spostati e molti cartellini andarono persi. Un tentativo di “catalogazione” del materiale fu fatto dal Professor Giannelli che in 4 registri descrisse, sala per sala, il

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materiale presente nel Museo (Fig. 17). Questa catalogazione era molto sommaria e serviva a registrare la situazione presente nel Museo. Spesso veniva solo indicata la presenza di ossa fossili, altre volte invece la determinazione era più precisa e si rifaceva al cartellino associato al reperto.

Dopo aver letto i registri del Professor Giannelli ed aver trascritto tutti i dati riferiti ai reperti di elefanti, si è tentato di associare gli esemplari presenti in Museo con quelli descritti dal Professor Giannelli.

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Il catalogo è stato molto utile, perché ha permesso di rintracciare delle informazioni riguardanti alcuni reperti che riportavano dei numeri di vecchie catalogazioni, ma che non avevano più associati i cartellini con le indicazioni, cartellini che si sono persi durante il trasloco delle collezioni, i cui dati erano stati registrati dal Professor

Giannelli. Quindi alcuni reperti che non avevano più validità scientifica, perché senza cartellino, l'hanno ritrovata grazie alle informazioni trovate in questi cataloghi. Qui di seguito sono riportate le voci riguardanti gli elefanti presenti nel catalogo del Professor Giannelli. Le voci evidenziate sono quelle riferibili ai reperti presenti odiernamente in museo e riconducibili alle indicazioni del catalogo. Le voci non evidenziate non sono state associate ai reperti o perché erano troppo vaghe, e quindi potevano adattarsi a più reperti, o perché i reperti corrispondenti sono andati persi.

Catalogo cassetti e pezzi isolati:

-frammento di difesa di Elephas -dente di Elephas

-calco di dente da latte di Elephas meridionalis (Valdarno Superiore) I 12672

-frammenti di ossa di Elephas antiquus (frammento di zigomatico, sinfisi mentoniera) (Cantiere Orlando, Livorno) I 12634 - I 12633

-difesa destra di Elephas antiquus (Pliocene - Valdarno Superiore - 12761 serie verde) -difesa di Elephas antiquus (Post Pliocene - Arezzo - 12381 serie verde) I 12708

-difesa di Elephas

-porzione di difesa di Elephas -porzione di difesa di Elephas

-difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - Valdarno Superiore - 12758 serie verde) I 14660

-calco di porzione di mascellare di Elephas armeniacus con 2° molare da latte (Grotta Grande della Addaura) I 12663

-testa di femore di Elephas antiquus (Argentario) I 12636

-condilo occipitale destro di Elephas antiquus (Quaternario, Cantiere Orlando, Livorno - 12366 serie verde) I 12631

-condilo occipitale sinistro di Elephas antiquus (Quaternario, Cantiere Orlando, Livorno – 11 - 12367 serie verde) I12632

-frammenti di difesa in pessime condizioni -frammenti di ossa di grandi dimensioni (Elephas)

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-porzioni di difesa (Monte Tignoso) I 12659 – I 12637

-frammenti di ossa di Elephas (con numeri scritti a matita) -omero sinistro di Elephas (12353 serie verde) I 12611

-porzione di difesa di Elephas antiquus (Post Pliocene- panchina di Livorno - 12378 serie verde - 23)

I14658

-porzione di difesa di Elephas (Panchina di Livorno - 12379 serie verde - 24) I 14657

-3 frammenti di ossa di Elephas

-frammenti di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - Marti, Pisa - 42) I 14659

-molare inferiore sinistro di Elephas antiquus (Quaternario - Botro Maspino, Arezzo) -frammento di difesa di Elephas

Sala Capellini

-ultimo molare inferiore di Elephas planifrons (Valle Bufalotta, Roma - 32) I 12696

-molare di Elephas

-calco di molare di Elephas priscus (Pliocene - destra del Tevere - ferrovia di Civitavecchia) I 14636

-ultimo molare superiore di Elephas trogontherii (Valle Bufalotta, Roma) I 12689

-ultimo molare superiore di Elephas trogontherii (Malpasso, Roma) I12702

-ultimo molare superiore di Elephas meridionalis (Monte delle Gioie, Roma) I 12701

-ultimo molare inferiore di Elephas planifrons (Lari, Pisa) I 12686

-molare di Elephas

-frammento di mascellare con molare di Elephas -2 molari di Elephas

-3 calchi di molari di Elephas

-molare inferiore dx di Elephas antiquus (Quaternario - Cantiere Orlando, Livorno - 7 - I12363 serie verde) I 12602

-molare superiore di Elephas antiquus (Cantiere Orlando, Livorno - 12361 serie verde - 5) I 12597

-molare inferiore di Elephas antiquus (Cantiere Orlando, Livorno - 12364 serie verde - 8) I12585

-molare di Elephas (Cantiere Orlando, Livorno - 12362 serie verde - 6) I 12633

-molare penultimo superiore sx di Elephas antiquus (Livorno - 12376 serie verde - 20) I 12589

-porzione di mascella con penultimo molare superiore dx di Elephas antiquus (12375 serie verde 19)

I 12575

-porzione di ultimo molare inferiore dx di Elephas meridionalis (Valdarno Superiore - 5 cat. d’Achiardi) -porzione di mandibola con molare di Elephas meridionalis (Pliocene - San Regolo, Pisa, Valdarno Inferiore) I 12577

-porzione di mandibola dx con primo molare di Elephas antiquus (Quaternario - Grotta di San Ciro, Sicilia) I 14634

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-porzione inferiore di tibia di Elephas antiquus (Post Pliocene - Arezzo) I 14511

-porzione di mandibola dx con molare di Elephas antiquus (Quaternario - Botro Maspino, Arezzo) -molare di Elephas

-molare di Elephas (7) -molare di Elephas

-calco di molare di Elephas antiquus (Arezzo) I 12653

-calco di molare ante penultimo di Elephas antiquus (Pleistocene - Tor di Quinto) I12656

-calco di ante penultimo e penultimo molare inferiore di Elephas antiquus (Post Pliocene - Rignano, Roma) I 12658

-calco di ultimo molare da latte e primo vero molare superiore di Elephas antiquus (Pleistocene - Monteverde) I 12657

-calco di primo e secondo molare superiore di Elephas antiquus ( Rignano, Roma) I 12662

-calco di ultimo molare di Elephas antiquus (Pleistocene - Monteverde) I 12664

-5 denti di Elephas (3 – 4 – 5 – 6 - 8) -porzione di molare di Elephas -dente di Elephas

-2 calchi di denti di Elephas

-calco di molare di Elephas con Pectinide I 14633

-calco di mandibola dx con 3° molare da latte di Elephas armeniacus (Grotta di San Teodoro) I 12663

-calco di dente di Elephas primigenius (Montecatini in Val di Nievole, originale a Firenze) I 14641

-molare di Elephas

-molare di Elephas antiquus (?) o Elephas meridionalis (?) (Post Pliocene - dintorni di Roma) -porzione di molare di Elephas meridionalis (Valdarno Superiore)

-calco di molare di Elephas primigenius (Pleistocene - Ponte Molle) I 12587

-calco di ultimo molare inferiore di Elephas antiquus (Pleistocene - Ponte Molle) I 12654

-dente di Elephas

-porzione di molare di Elephas meridionalis (Pliocene - Valdarno Superiore)

-calco frammento di teschio e molari di Elephas meridionalis (Grotta San Teodoro) I 12587

-molare superiore dx molto usurato di Elephas antiquus (?)

-calco di mandibola dx con 2° molare vero di Elephas africanus (Post Pliocene - Fossa della Garofola, Palermo) I 14631

-porzioni di denti di Elephas meridionalis (San Regolo, Pisa) I 12651 – I 12655

-molare di Elephas meridionalis (Terricciola) I 12618

-ultimo vero molare inferiore di Elephas antiquus (Pleistocene - Ponte Molle) I 14635

-terzo molare sx superiore di Elephas meridionalis (Pliocene - San Regolo, Valdarno Inferiore) I 12651

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-branca discendente sx di mandibola di Elephas -porzione di tibia di Elephas (27) I 12648

-vertebra dorsale di Elephas meridionalis (Pliocene - San Romano, Valdarno Inferiore) I 14682

-parte superiore di costa toracica di Elephas meridionalis (Pliocene - Chianni, Pisa) I 14687

-vertebra dorsale di Elephas meridionalis (Pliocene - San Romano, Valdarno Inferiore) I 14686

-ultima vertebra cervicale di Elephas meridionalis (Pliocene - Valdarno Superiore) -parte di femore di Elephas meridionalis (Pliocene - Marti, Pisa)

-porzione di osso lungo di Elephas meridionalis (Figline, Valdarno Superiore - 28) I 12649

-porzione di femore di Elephas meridionalis (Pliocene Superiore - Valdarno Superiore - 29) I 14672

-testa di femore di Elephas (26) I 14673

-testa di femore di Elephas meridionalis (Pliocene Valdarno Superiore - 25) I 14671

-frammento di pelvi (23) I 12620

-frammento di sacro di Elephas meridionalis (24 - nei pressi di Chianni) -frammento di scapola (22) I 12619

-frammenti ossei non identificati probabilmente di Elephas contrassegnati con numeri a matita -frammento di difesa di Elephas

-porzione di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - Valdarno Superiore - 12760 serie verde - 29)

I 14679

-estremità anteriore di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene- Valdarno Superiore - 12762 serie verde -31) I 12629

-porzione di difesa di Elephas antiquus (Quaternario – Livorno - 12380 serie verde – 25) I 12630

-frammento di difesa di Elephas (12768 serie verde - 37) I 12646

-porzione di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - Figline, Valdarno Superiore - 12759 serie verde - 28) I 12627

-estremità anteriore di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - San Regolo - 12770 serie verde - 39)

I 14685

-porzione di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - 12707 serie verde - 36) I 12640

-parte di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - Lari, Pisa - 41) I 12641

-sinfisi mentoniera di Elephas antiquus (Cantiere Orlando, Livorno -6) I 12633

-porzione di tibia, forse di Elephas con numero 9 scritto a matita

-estremità anteriore di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - Monte Foscoli, Valdarno - 12764 serie verde, 33) I 12628

-punta di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - Valdarno Superiore - 12763 serie verde - 32) I 12626

-parte di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - San Romano - 12769 serie verde - 38) I 12678

-porzioni di difesa di Elephas (12766 serie verde - 35) I 12644

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-calco di mandibola deformata di Elephas meridionalis (Pliocene - bacino di Leffe, Lombardia, 33)

I 14627

-porzione di testa di femore di Elephas con numero a matita

-porzione anteriore di difesa di Elephas meridionalis (Pliocene - Monte Foscoli, Val d’Era - 12765 serie verde - 34) I 14681

-mandibola di Elephas con molare sx

-difesa dx e sx di Elephas di grandi dimensioni

-difesa dx di Elephas antiquus (Cantiere Orlando, Livorno - I12036 serie verde) I 12614

-difesa sx di Elephas antiquus (Cantiere Orlando, Livorno - I12358 - I12360 serie verde)I 12615

-calco di piede di Elephas I 14648

-difesa di Elephas

-difesa di Elephas antiquus (Quaternario - panchina di Livorno, Lazzaretto di San Jacopo) I 12616

-difesa di Elephas

Inventario dell’istituto

-dente da latte di Elephas

-osso del piede di grandi dimensioni (Grotta Guttari) - Laghetto I 14425

-grossa vertebra (Monte Oliviero- presso prima porta - giacimento di farina fossile) I 14430

-ossa di Elephas (materiale di studio del dottor Tavani)

Galleria “Canavari”

-frammento di dente di Elephas (Castiglione di Bagnone) I 14425

-calco di dente di Elephas

-difesa di Elephas (Canale Mussolini) I 12280

-calco di molare di Elephas

-frammenti di ossa lunghe di mammiferi di grandi dimensioni (probabilmente Elephas) -grosso frammento di difesa di Elephas (Canale Mussolini) I 12225

-porzione di mascellare dx con m2 di Elephas meridionalis (Valdarno Superiore - 3 cat. d’Achiardi)

I 14656

-mandibola incompleta con molari di Elephas meridionalis (Pliocene - San Giovanni, Valdarno Superiore) I 12606

-due calchi di mandibole incomplete con denti di Elephas -frammenti di ossa di Elephas

-3° molare superiore dx di Elephas meridionalis (Pliocene - San Romano) -frammento di denti di Elephas

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-frammenti di difesa di Elephas

-ramo mandibolare sx di Elephas meridionalis con molare (Pliocene - Fauglia, Pisa) -vertebra di Elephas (Chianni)

-mandibola di Elephas con denti -porzione di mandibola di Elephas

-frammento d’osso di mammifero di grandi dimensioni (probabilmente mandibola di proboscidato) (46) I 14654

-lamina di molare di Elephas

- due difese di Elephas (materiale del prof Tavani) -frammento di difesa di Elephas

-grossa vertebra (forse di Elephas)

-m superiore dx di Elephas antiquus, varietà nana (Grotta di Cucigliana - 139) I 14386

-m superiore sx di Elephas antiquus, varietà nana (Grotta di Cucigliana - 140) -frammento di molare di Elephas

-porzione di molare di Elephas primigenius (Post Pliocene - Fiastra, Camerino) I 13997

-frammento di difesa di Elephas

2.5 Utilizzo dei dati ricavati da pubblicazioni che riguardano il

materiale di elefanti presente in Museo

Per determinare alcuni reperti di elefanti del museo è stato usato il catalogo pubblicato da Caterini (1924). Caterini descrive alcuni esemplari fossili di

proboscidato, soffermandosi soprattutto su quelli mai descritti e dandone una breve descrizione. Inoltre segnala le diverse pubblicazioni che citano questi reperti. Le più significative sono quelle di Weithofer (1889) e di Depéret & Mayet (1923) che

descrivono i fossili italiani e toscani e citano alcuni reperti conservati nel Museo di Pisa. Tutti i dati di queste pubblicazioni sono stati riportati all'interno delle schede dei fossili corrispondenti.

Nella pubblicazione di Caterini sono riportati anche i riferimenti bibliografici relativi al ritrovamento di alcuni reperti di elefanti pubblicati sui Processi Verbali e sugli Atti della Società Toscana di Scienze Naturali.

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Tra le notizie dei Processi Verbali della Società Toscana, è importante l'articolo di Peruzzi (1882) che descrive il ritrovamento dei resti di Elephas (P.) antiquus nel Cantiere Orlando di Livorno. Questi reperti erano significativi per l'epoca, visto le grandi dimensioni che doveva avere l'animale al momento della sua morte. Peruzzi, dopo aver descritto il luogo e le condizioni di ritrovamento dei resti, elenca le parti scheletriche ritrovate. I resti del Cantiere Orlando destarono gran clamore all'epoca del ritrovamento, tanto che un giornale inglese, il “The illustraded London News”, riportò la scoperta in un articolo ed aggiunse una litografia dei reperti ritrovati (Fig. 18, 19).

Figura 18: Litografia dei resti di Elephas (P.) antiquus ritrovati nel Cantiere Orlando di Livorno, pubblicata sul giornale inglese “The illustraded London News”.

(19)

Figura 19: Difesa destra dell'Elephas (P.) antiquus del Cantiere Orlando di Livorno. Immagine tratta da Caterini 1924.

Sono interessanti anche le notizie ricavate dai Processi Verbali della Società Toscana riguardanti i reperti di Elephas (P.) antiquus ritrovati a Cucigliana(Pisa) da Acconci (1881b). L'Acconci descrive tutti i reperti trovati nella Grotta di Cucigliana ed attribuisce i due molari di proboscidato ritrovati all'ingresso della grotta ad una forma nana dell'Elephas (P.) antiquus. Alcuni autori, come Vaufrey (1929), hanno usato questi reperti per ipotizzare l'esistenza di “ isole” continentali, dove si sviluppavano fenomeni di nanismo determinati dall'isolamento geografico e

riproduttivo. Dalla revisione sistematica fatta in questo lavoro di tesi si è visto come i molari dell’elefante di Cucigliana non appartengono ad una specie nana, ma ad un animale molto vecchio, i cui molari sono in uno stadio avanzato d'usura. Le

dimensioni ridotte dei molari dipendono dalla perdita delle lamelle anteriori per via dell'usura. Dei due denti descritti e figurati da Acconci (1881b), solo uno è stato ritrovato nel Museo (Fig. 20).

(20)

Figura 20: Terzo molare destro di Elephas (P.) antiquus (MSNT I 14386) della Grotta di Cucigliana (Pisa).

Grazie alle vecchie pubblicazioni presenti nel Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, alcuni reperti che non erano più associati ai vecchi cartellini, sono stati determinati. Questo è stato fatto soprattutto con i calchi di alcuni molari. Ad esempio, grazie alla pubblicazione di Anca e Gemmellaro (1867) è stato possibile determinare 7 calchi di molari che non avevano più il vecchio cartellino (Fig. 21).

(21)

Figura 21: Immagine del terzo molare inferiore destro di Elephas (P.) mnaidriensis dei dintorni di Siracusa. Immagine tratta da Anca e Gemmellaro (1867); sotto la fotografia del calco dello stesso reperto presente nel museo (MSNT I 14632).

Grazie alla pubblicazione del Weithofer (1889) sono stati associati ad altri calchi le giuste indicazioni sistematiche, e le indicazioni riguardanti il museo che ospita attualmente l'originale. E' molto importante potere determinare con certezza i calchi, perché gli originali conservati in altri musei possono essere andati persi, come è successo per alcuni reperti conservati nel MSNT, quindi l'unica testimonianza di questi è legata alla presenza in altri musei delle loro riproduzioni.

(22)

2.6 Stato di conservazione del materiale

Dopo aver ricercato tutte le pubblicazioni che “citano” il materiale di proboscidati del Museo, ed avere riportato sulle schede dei fossili tutti i riferimenti bibliografici di queste, si è deciso di fotografare tutto il materiale, per documentare lo stato di

conservazione dei reperti.

In ogni scheda del fossile quindi è stato inserito tra le note il suggerimento di un intervento di restauro, che può variare dal semplice consolidamento per aumentare la solidità del reperto, al restauro effettivo del reperto per via della rottura in più parti di questo o alla preparazione del reperto che si trova ancora parzialmente inglobato nel sedimento.

Alcuni reperti sono stati anche parzialmente restaurati. Ad esempio, alcune parti scheletriche in cattivo stato di conservazione del Mammuthus cf. rumanus/meridionalis di Lajatico (MSNT I 14661) (Fig. 22, 23) sono state consolidate per aumentarne la solidità ed impedire così ulteriori rotture e perdite di informazioni. Per il

consolidamento dei pezzi è stato utilizzato il mowilith 50, diluito in alcool. I pezzi sono stati spennellati manualmente con il consolidante, aumentando la percentuale di indurente dopo le prime applicazioni. Nel restauro di questo esemplare si è tentato anche di eliminare parte delle vecchie preparazioni che compromettevano la leggibilità del reperto, anche se le parti scheletriche di questo elefante

(23)

Figura 22: Mandibola di Mammuthus cf. rumanus/meridionalis (MSNT I 14661), a sinistra figurata da Ramaccioni nel 1936, a destra fotografata nello stato attuale.

Figura 23: Epistrofeo del Mammuthus cf. rumanus/meridionalis di Lajatico (MSNT I 14661). A sinistra figurato da Ramaccioni nel 1936, a destra fotografato nello stato attuale.

(24)

Sono stati inoltre preparati i resti del tarso-metatarso del Mammuthus di Lari (MSNT I 14670) portati in Museo nel 2003, dopo la scoperta casuale in uno sbancamento per lavori agricoli. I resti, arrivati in Museo ancora inglobati nel sedimento, erano in parte in connessione anatomica, si è quindi tentato di mantenere la connessione di questi, cercando di eliminare più sedimento possibile. Il reperto è stato poi

consolidato con il mowilith.

Figura 24: Zampa posteriore sinistra di Mammuthus (MSNT I 12670) trovata a Lari nello sbancamento per lavori agricoli. A sinistra nel momento del ritrovamento, ancora in connessione anatomica, a destra parte della zampa dopo la preparazione ed il consolidamento.

Molti altri reperti di proboscidato avrebbero necessità di essere restaurati, consolidati o preparati.

(25)

2.7 Compilazione delle schede

Dopo aver cercato tutti i reperti, averli registrati, catalogati, fotografati e dopo aver ricercato tutta la bibliografia relativa, sono state riscritte le schede ed i cartellini dei fossili riportando le indicazioni sistematiche attuali, le determinazioni dei reperti ed i riferimenti bibliografici (Fig. 25). Oltre a queste indicazioni nelle note sono stati riportati i dati più significativi ricavati dai vecchi cartellini. Si è aggiunto anche lo stato di conservazione del reperto e, per i reperti più deteriorati, il suggerimento di un intervento conservativo.

(26)

Tutte le schede, sono poi state trascritte anche nel database di catalogazione dei fossili del Museo, in formato Access. Questo sistema di catalogazione serve per rendere fruibile il materiale anche per altri studiosi. Qui di seguito è riportata una tabella con i dati più significativi ricavati dalla compilazione delle schede.

museo

NUMINV GENERE SPECIE COMPOSIZ LOC PROV

I12218 Elephas antiquus Denti (frammento di difesa) Canale

Mussolini

Latina

I12221 Elephas antiquus Ossa (frammento indeterminato) Canale

Mussolini

Latina

I12225 Elephas antiquus Denti (frammento di difesa) Canale

Mussolini Latina

I12280 Mammuthus primigenius Denti (difesa) Canale

Mussolini

Latina

I12345 Elephas antiquus Denti (frammento di difesa) Canale

Mussolini

Latina

I12357 Elephas antiquus Denti (lamina di molare) Canale

Mussolini

Latina

I12401 Mammuthus primigenius Ossa (porzione distale di ulna dx) Canale

Mussolini Latina

I12454 Mammuthus primigenius Ossa (porzione distale di radio dx) Canale

Mussolini

Latina

I12511 Mammuthus primigenius Ossa (porzione di omero sx) Canale

Mussolini

Latina

I12542 Elephas antiquus Denti (lamina di molare) Canale

Mussolini

Latina I12575 Elephas (P) antiquus Ossa-denti (porzione di mascellare con M2 dx) Livorno Livorno I12577 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (ramo mandibolare sx con m2) San Regolo

(presso San Miniato)

Pisa

I12578 Elephas (P) mnaidriensis Ossa-denti (calco di palato e mascellari con M3 dx e M3 sx)

Grotta di San Teodoro

I12580 Mammuthus meridionalis Denti (m3 dx)

I12581 Elephas (P) antiquus Denti (M3 sx)

I12582 Mammuthus cf rumanus / meridionalis

Denti (m3 dx)

I12583 Elephas (P) antiquus Denti (M3 dx)

I12584 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di M)

I12585 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di m3 sx) Cantiere

Orlando

Livorno I12586 Elephas (P) antiquus Denti (calco di m3 sx)

I12587 Mammuthus primigenius Ossa-denti (calco di porzione di mandibola con

m3 sx) Ponte molle Roma

I12589 Elephas (P) antiquus Denti (M2 sx) Livorno Livorno

I12590 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di M2 o M3)

I12591 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (mandibola con frammenti di m1 dx, m2 dx em2 sx)

(27)

museo

NUMINV GENERE SPECIE COMPOSIZ LOC PROV

I12592 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (frammento sx della mandibola con m3 usurato)

I12593 Elephas (P) antiquus Denti (ultimo molare da latte)

I12594 Elephas (P) antiquus Denti (M1 sx)

I12595 Elephas (P) antiquus Denti (M2 dx)

I12596 Elephas (P) antiquus Denti (M3 sx) Cantiere

Orlando

Livorno

I12597 Elephas (P) antiquus Denti (m3 dx) Cantiere

Orlando

Livorno

I12601 Elephas (P) antiquus Denti (M2 dx)

I12602 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di m3 dx) Cantiere

Orlando Livorno

I12604 Elephas (P) antiquus Denti (M3 sx e M3 dx su basamento che riproduce il palato)

I12605 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (ramo mandibolare sx con m3) I12606 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (mandibola con m2 dx, m2 sx e m3

sx)

San Giovanni

I12611 Elephas (P) antiquus Ossa (omero sx) Botro Maspino Arezzo

I12612 Mammuthus cf rumanus /

meridionalis Denti (difesa sx) Lajatico Pisa

I12613 Mammuthus cf rumanus / meridionalis

Denti (difesa dx) Lajatico Pisa

I12614 Elephas (P) antiquus Denti (difesa sx) Cantiere

Orlando

Livorno

I12615 Elephas (P) antiquus Denti (difesa) Cantiere

Orlando

Livorno

I12616 Elephas (P) antiquus Denti (difesa) Lazzaretto di

San Jacopo Livorno I12617 Mammuthus primigenius Denti (difesa sx)

I12618 Mammuthus meridionalis Denti (M3 sx)

I12619 Mammuthus meridionalis Ossa (frammento di scapola sx con cavità glenoidea)

Valdarno Superiore I12620 Mammuthus meridionalis Ossa (frammento di bacino dx con cavità

acetabolare)

Chianni Pisa

I12622 Mammuthus meridionalis Ossa (costa toracica) I12623 Mammuthus meridionalis Ossa (frammento di costa) I12624 Mammuthus meridionalis Ossa (frammento di costa) I12625 Mammuthus meridionalis Ossa (frammento di costa)

I12626 Mammuthus meridionalis Denti (punta di difesa) Valdarno

Superiore

I12627 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) Figline

Valdarno Firenze

I12628 Mammuthus meridionalis Denti (estremità anteriore di difesa) Montefoscoli I12629 Mammuthus meridionalis Denti (estremità anteriore di difesa) Valdarno

superiore

I12630 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di difesa) Livorno

I12631 Elephas (P) antiquus Ossa (condilo occipitale dx) Cantiere

Orlando

(28)

museo

NUMINV GENERE SPECIE COMPOSIZ LOC PROV

I12632 Elephas (P) antiquus Ossa (condilo occipitale sx) Cantiere

Orlando

Livorno

I12633 Elephas (P) antiquus Ossa (sinfisi mentoniera) Cantiere

Orlando Livorno

I12634 Elephas (P) antiquus Ossa (frammento di cranio) Cantiere

Orlando

Livorno I12635 Mammuthus primigenius Denti (calco di m1 dx)

I12636 Elephas (P) antiquus Ossa (testa di femore sx) Monte

Argentario

Grosseto

I12637 Elephas (P) antiquus Denti (frammento di difesa) Monte Tignoso Livorno

I12639 Elephas (P) antiquus Denti (m3 sx) Monte delle

Gioie Roma

I12640 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) San Romano Pisa

I12641 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) Cevoli, nei

pressi di Lari Pisa

I12642 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) Valdarno

Superiore I12643 Elephas (P) antiquus denti (porzione di difesa)

I12644 Mammuthus o Elephas

Denti (porzione di difesa)

I12645 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) San Romano Pisa

I12646 Mammuthus o Elephas

Denti (porzione di difesa)

I12647 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) Valdarno

Superiore I12648 Mammuthus meridionalis Ossa (porzione prossimale di femore sx) Valdarno Superiore

I12649 Mammuthus meridionalis Ossa (frammento di femore dx) Figline

Valdarno Firenze

I12650 Mammuthus o Elephas

Denti (porzione di M)

I12651 Mammuthus meridionalis Ossa-denti 8porzione di M3 sx con frammento di palato)

San Regolo (presso San Miniato)

Pisa

I12652 Loxodonta africana Denti (porzione di molare inferiore)

I12653 Elephas (P.) antiquus Denti (calco di molare) Arezzo Arezzo

I12654 Elephas (P) antiquus Denti (calco di m2 dx) Ponte Molle Roma

I12655 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (frammento di mascellare con porzione di M3 dx)

San Regolo (presso San Miniato)

Pisa

I12656 Elephas (P) antiquus Denti (calco di piastra dentaria del m2 dx) Tor di Quinto Roma I12657 Elephas (P) antiquus Denti (calco della piastra dentaria dell'ultimo

molare da latte e M1 dx)

Monte Verde Roma I12658 Elephas (P) antiquus Denti (calco della piastra dentaria del m2 e

dell'm3 sx)

Rignano Roma

I12659 Elephas (P) antiquus Denti (frammento di difesa) Monte Tignoso Livorno

I12660 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di M dx) Valdarno

Superiore

I12661 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di molare) Valdarno

Superiore

I12662 Elephas (P) antiquus Denti (calco di piastra dentaria di M1 e M2 dx) Rignano Roma I12663 Elephas (P.) melitensis Ossa-denti (calco di ramo mandibolare sx con

2 molare da latte)

Grotta grande dell'Addaura

(29)

museo

NUMINV GENERE SPECIE COMPOSIZ LOC PROV

I12664 Elephas (P) antiquus Denti (calco di m3 logorato) Monte Verde Roma

I12665 Mammuthus cf

meridionalis/trogontherii

Denti (porzione di m1 sx)

I12666 Mammuthus meridionalis Denti (M2 sx)

I12667 Elephas (P.) mnaidriensis Denti (calco di M2 dx) Corso Vittorio

Emanuele

Palermo I12668 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di m dx)

I12669 Mammuthus cf rumanus / meridionalis

Denti (porzione di molare) Sedia del

Diavolo

Roma

I12670 Elephas (P) antiquus Denti (M1)

I12671 Mammuthus o

Elephas Denti (porzione di difesa)

I12672 Mammuthus o Elephas

Denti (calco del secondo premolare da latte dx)

I12673 Mammuthus o Elephas

Denti (3 porzioni della stessa difesa) I12674 Mammuthus o

Elephas

Denti (porzione di difesa) I12675 Mammuthus o

Elephas Denti (frammento di molare)

I12676 Mammuthus o Elephas

Denti (frammento di m) I12677 Mammuthus o

Elephas

Denti (frammento di molare) I12682 Mammuthus o

Elephas

Denti (calco di ramo mandibolare dx con m2 da latte)

Grotta di San Teodoro I12683 Mammuthus o

Elephas Denti (calco di primo molare)

I12685 Mammuthus trogontherii Denti (M3 dx)

I12686 Mammuthus cf rumanus / meridionalis

Denti (m3 sx) Lari Pisa

I12687 Mammuthus trogontherii Denti (porzione di m2 sx o di m3 sx)

I12688 Mammuthus meridionalis Denti (M3 dx)

I12689 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di m2 o m3) Valle Bufalotta Roma

I12690 Elephas (P) antiquus Denti (m3 sx)

I12691 Elephas (P) antiquus Denti (m2 dx)

I12692 Elephas (P) antiquus Denti (M1 dx)

I12693 Elephas (P) antiquus Denti (M2 sx) Cava Nera

Molinario

Roma I12694 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di m2 sx)

I12695 Mammuthus meridionalis Denti (m2)

I12696 Mammuthus cf rumanus /

meridionalis Denti (m3 dx) Valle Bufalotta Roma

I12697 Mammuthus meridionalis Denti (M1 dx) Pietrafitta Perugia

I12698 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di M3 dx)

I12699 Elephas (P) antiquus Denti (M3 dx) Valle Bufalotta Roma

I12700 Elephas (P) antiquus Denti (quarto premolare da latte superiore dx)

(30)

museo

NUMINV GENERE SPECIE COMPOSIZ LOC PROV

Gioie

I12702 Elephas (P) antiquus Denti (m3 dx) Malpasso Roma

I12703 Mammuthus o Elephas

Denti (porzione di difesa) I12704 Mammuthus o

Elephas Denti (frammento di difesa)

I12705 Mammuthus o Elephas

Denti (frammento di difesa) I12706 Mammuthus o

Elephas

Denti (frammento di difesa)

I12708 Elephas (P) antiquus Denti (porzione di difesa) Arezzo Arezzo

I12709 Mammuthus o Elephas

Denti (frammento posteriore di molare) Castiglione di Bagnone

I12716 Mammuthus Ossa (corpo dell'omero sx)

I12717 Mammuthus o Elephas

Ossa (metacarpale) I12718 Mammuthus o

Elephas

Ossa (vertebra toracica) I12719 Mammuthus o

Elephas

Ossa (calco di 7 ossa carpali) I12720 Mammuthus o

Elephas Ossa (porzione sx di mandibola)

I12721 Mammuthus o Elephas

Ossa (porzione di ulna) I12722 Mammuthus o

Elephas

Ossa (porzione del corpo della tibia) I12723 Mammuthus o

Elephas

Ossa (porzione prossimale di tibia)

I12724 Mammuthus Ossa (porzione e vari frammenti di ulna sx) Collesalvetti Livorno

I13773 Elephas antiquus Denti (lamina di molare) Canale

Mussolini

Latina

I13774 Elephas antiquus Denti (lamina di molare) Canale

Mussolini

Latina

I13775 Elephas antiquus Denti (lamina di molare) Canale

Mussolini

Latina

I13776 Elephas antiquus Denti (porzione di difesa) Canale

Mussolini Latina

I13781 Elephas antiquus Denti (frammento di difesa) Canale

Mussolini

Latina

I13794 Elephas antiquus Denti (frammento di lamina di molare) Canale

Mussolini

Latina

I13796 Elephas antiquus Denti (frammento di difesa) Canale

Mussolini

Latina

I13797 Elephas antiquus Denti (porzione di difesa) Canale

Mussolini Latina

I13996 Mammuthus primigenius Denti (m3 sx) Fano Teramo

I13997 Mammuthus primigenius Denti (m3 molto usurato) Fiastra Camerino

I14386 Elephas (P.) antiquus Denti (m3 dx molto usurato) Cucigliana Pisa

I14425 Mammuthus o Elephas

Ossa (frammento di tibia) Grotta Guatteri-

Laghetto I14430 Mammuthus o

Elephas

Ossa (vertebra cervicale) Monte Olivieto Siena

I14463 Mammuthus o Elephas

Ossa (piramidale sx) Valdarno

(31)

museo

NUMINV GENERE SPECIE COMPOSIZ LOC PROV

I14511 Mammuthus o Elephas

Ossa (vertebra dorsale) Arezzo Arezzo

I14627 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (calco di mandibola deformata con

molari Leffe Bergamo

I14630 Mammuthus o Elephas

Ossa-denti (calco di mandibola con m1 e m2 sx da latte, m2 e m3 dx da latte, calco di palato con m1 e m2 sx da latte e m1 e m2 dx da latte) I14631 Elephas (P.) mnaidriensis Ossa-denti (calco di porzione di mandibola dx

con m2)

Fossa della Garofala

Palermo

I14632 Elephas (P.) mnaidriensis Denti (calco di m3 dx) Dintorni di

Siracusa Siracusa

I14633 Elephas (P.) mnaidriensis Ossa (calco di m3 dx con pecten) Dintorni di Palermo

Palermo I14634 Elephas (P.) mnaidriensis Ossa-denti (calco di ramo mandibolare dx con

m1)

Grotta di San Ciro

I14635 Elephas (P.) antiquus Denti (calco di m3 sx) Ponte Molle Roma

I14636 Elephas (P.) antiquus Denti (calco di M2 o M3 dx) Civitavecchia

I14637 Elephas (P.) antiquus Denti (calco di m3 dx) I14638 Mammuthus primigenius Denti (calco di m1 o m2 sx) I14639 Elephas (P.) antiquus Denti (calco di porzione di molare)

I14640 Elephas (P.) antiquus Denti (calco di M1 sx) Darsena di

Livorno

Livorno I14641 Mammuthus primigenius Denti (calco di porzione posteriore di molare) Montecatini in

Val di Nievole I14648 Mammuthus meridionalis Ossa (calco delle ossa della zampa anteriore

sx: carpo, metacarpo, falangi su basamento.

Leffe Bergamo

I14652 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (porzione di mandibola sx con m3)

I14654 Mammuthus Ossa (porzione della mandibola sx)

I14656 Mammuthus meridionalis Ossa-denti (mascellare dx con M2) Valdarno

Superiore

I14657 Elephas (P.) antiquus Denti (porzione di difesa) Livorno Livorno

I14658 Elephas (P.) antiquus Denti (porzione di difesa) Livorno Livorno

I14659 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) Marti Pisa

I14660 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) Valdarno

Superiore

I14661 Mammuthus cf rumanus/meridionalis Ossa Lajatico Pisa

I14662 Mammuthus cf rumanus/meridionalis Ossa-denti (porzione tibia sx, 2 ultime falangi,2 porzione metatarsale, porzione di scapola, frammento di cuneiforme, corpo vertebrale, 2 frammenti di costa, trapezio, 5 frammenti di vertebre (articolazione pre e post zigapofisi))

Lajatico Pisa

I14663 Mammuthus cf rumanus/meridionalis Ossa (frammenti indeterminati) Lajatico Pisa I14664 Mammuthus o

Elephas Denti (porzione di difesa)

I14665 Mammuthus o Elephas

Denti (porzione di difesa) I14666 Mammuthus o

Elephas

Denti (porzione di difesa) I14667 Mammuthus o

Elephas

Denti (porzione di difesa) I14668 Mammuthus o

(32)

museo

NUMINV GENERE SPECIE COMPOSIZ LOC PROV

I14669 Mammuthus o Elephas

Denti (porzione di difesa)

I14670 Mammuthus meridionalis Ossa (tarso e metatarso sx con falangi prossimali in connessione anatomica)

I14671 Mammuthus meridionalis Ossa (testa di femore sx) Valdarno

Superiore

I14672 Mammuthus meridionalis Ossa (porzione di femore dx) Valdarno

Superiore

I14673 Mammuthus meridionalis Ossa (testa del femore sx) Valdarno

Superiore I14674 Mammuthus o

Elephas Denti (porzione di difesa)

I14675 Mammuthus o Elephas

Ossa (tibia dx) I14676 Mammuthus o

Elephas

Ossa (corpo del femore)

I14677 Mammuthus lamarmorae Ossa (omero dx, scapola dx, scapola sx, omero sx, ala iliaca dx, porzione distale del femore sx, porzione prossimale di radio e ulna dx in connessione anatomica)

Fontana Morimenta (Gonnesa)

Cagliari

I14678 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) San Romano Pisa

I14679 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) Valdarno

Superiore

I14680 Mammuthus meridionalis Ossa (vertebra toracica) Monte Castello Pisa

I14681 Mammuthus meridionalis Denti (porzione di difesa) Montefoscoli

I14682 Mammuthus meridionalis Ossa (vertebra toracica) San Romano Pisa

I14685 Mammuthus meridionalis Denti ( estremità anteriore di difesa) San Regolo Pisa

I14686 Mammuthus meridionalis Ossa (vertebra toracica) San Romano Pisa

I14687 Mammuthus meridionalis Ossa (porzione prossimale di costa toracica) Chianni Pisa

I14711 Mammuthus Denti (calco di difesa)

Tabella 6: Dati ricavati dalla compilazione delle schede del MSNT.

Attualmente, il Ministero dei Beni Culturali, sta creando una nuova scheda di

catalogazione per tutto il materiale naturalistico conservato nei musei, valida a livello nazionale, studiata per rendere più uniformi le informazioni sui fossili, per potere così creare un database valido a livello nazionale. Quando le schede saranno pronte sarà necessario passare da quelle usate attualmente nel Museo a quelle studiate dal Ministero.

(33)

2.8 Reperti significativi conservati nel MSNT

I reperti di elefanti più significativi conservati nel Museo sono sicuramente il

Mammuthus cf. rumanus/meridionalis trovato a Lajatico (Pisa) e scavato da Ramaccioni nel 1934, ed il Mammuthus lamarmorae trovato a Fontana Morimentu (Gonnesa,

Cagliari) nel 1881 e scavato da Forsyth Major.

Il reperto di Mammuthus cf. rumanus/meridionalis è molto importante perché rappresenta la prima testimonianza dell'arrivo degli Elephantidae in Italia, e per estensione in Europa occidentale. Il livello geologico dove è stato trovato l'elefante di Lajatico è databile a circa 2,6 Ma (Ferretti, comunicazione personale). Oltre a

rappresentare la più antica testimonianza di Elephantidae in Italia, rappresenta anche il reperto più completo di questi elefanti primitivi. Ramaccioni nella sua pubblicazione del 1936 descrive e misura tutti i pezzi che ha recuperato nello scavo. Parte di questo materiale era già nel 1936 in pessime condizioni ed aveva subito diversi restauri dopo il recupero.

Basandosi sulle misure prese da Ramaccioni (1936) e sull’avanzato stato di usura degli ultimi molari, si può ipotizzare che questo elefante doveva essere un esemplare adulto. Doveva avere circa 40 anni, secondo la scala basata sul ricambio dentario utilizzata per l'elefante africano attuale. Lo sviluppo delle difese e le dimensioni fanno pensare ad un individuo maschio, di grandi dimensioni, al limite superiore della variabilità riscontrata nelle specie fossili di questo gruppo (Ferretti,

comunicazione personale).

Alcune parti scheletriche del Mammuthus di Lajatico descritto da Ramaccioni non sono state trovate; risultano mancanti gli omeri, le coste e le vertebre. Altri reperti, in base al grado di fossilizzazione, all'aspetto ed al tipo di restauro, sono stati

dubitativamente riferiti a questo elefante (reperti indeterminati segnalati come MSNT I 14662 e I 14663).

Le parti scheletriche mancanti si sono forse deteriorate con il tempo, oppure sono andate distrutte durante i bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra

(34)

Mondiale dal Museo o durante il trasloco delle collezioni da Pisa a Calci. Tutto il materiale che era stato figurato da Ramaccioni è stato però rintracciato.

L'altro reperto significativo conservato nel Museo di Pisa è il Mammuthus lamarmorae. Questo reperto è un olotipo, cioè su questo scheletro è stata determinata nel 1883 da Forsyth Major una nuova specie. La prima segnalazione dei resti dell'elefante sardo é stata data da Acconci (1881a). I reperti provengono da un deposito di arenarie eoliche wurmiane di Funtana Morimentu (Gonnesa, Cagliari). Acconci (1881a) elenca le ossa ritrovate, ma non le descrive né le figura. La determinazione della specie è stata tentata nel 1882 da Forsyt Major basandosi sulle ossa carpali e tarsali. Egli ritiene di poter associare tali resti al Mammuthus meridionalis del Valdarno, per via della forma delle superfici articolari. Basandosi solo su questa caratteristica egli ritiene possibile fondare una nuova specie, l’ Elephas lamarmorae (Comaschi Caria 1965).

Caterini (1924) pensa che sia una forma nana simile a quelle siciliane e la definisce come Elephas melitensis. Vaufrey (1929) studia solo l'omero, il radio e l'ulna

dell'animale e li riferisce ad una forma di Elephas melitensis, anche se ritiene che alcune misure siano aberranti. Egli rifiuta l'ipotesi di una nuova specie perché

contrasterebbe con la sua teoria dell'esistenza degli istmi pleistocenici. Egli però non vede né i carpali né i tarsali su cui Major aveva fondato la specie. Anche Comaschi Caria (1965) ritiene che i resti appartengano ad una forma simile a quelle siciliane. Solo dopo aver trovato dei molari in altri siti, soprattutto grazie al ritrovamento del molare di Tramariglio (Malatesta 1954), Malatesta è riuscito a capire che i resti appartengono ad una forma nana mammuttina, l'unica presente nelle isole mediterranee.

Dopo la scoperta di questo proboscidato a Funtana Morimentu, parte dei resti sono stati inviati a Pisa e parte a Basilea. I resti inviati a Pisa sono la scapola destra, la scapola sinistra, l'omero destro, l'omero sinistro, la porzione prossimale del radio e dell’ulna destra in connessione anatomica, l'ala iliaca destra e la

porzione distale del femore sinistro. I resti sono parzialmente decalcificati, ancora incrostati dal sedimento che li inglobava. Appartengono sicuramente ad un individuo adulto, visto che le diafisi e le epifisi sono saldate.

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Nel museo di storia naturale di Basilea (Naturhistorische Museum Basel) sono conservati parte delle ossa dell'arto anteriore sinistro e dell'arto posteriore sinistro (Fig. 26). Le ossa sono: l'uncinato; il magnum; il secondo, il terzo, il quarto e il quinto metacarpale; il calcagno; l'astragalo; il naviculare; l'ectocuneiforme; il cuboide; il quarto metatarsale. Inoltre dello stesso esemplare sono conservati altri resti frammentari, che consistono principalmente in coste e vertebre e parte dei carpali dell'arto destro. Questo materiale probabilmente è stato portato direttamente da Major a Basilea; infatti i cartellini che accompagnano questi resti sono stati scritti da lui. In un cartellino egli scrisse che nella stessa zona di Morimentu, dove sono stati ritrovati questi resti, sono avvenuti scavi a più riprese. Nel sito, prima di Major, aveva già scavato un ingegnere tedesco, di cui non si fa il nome, che aveva trovato anche dei molari di proboscidato. Di questi molari purtroppo non si sa più nulla (Comaschi Caria 1965).

I resti conservati a Basilea si trovano in ottime condizioni e non hanno bisogno di ulteriore restauro.

Visto che in precedenza solo parte dei reperti conservati a Pisa sono stati studiati (Vaufrey 1924), si rende necessaria una nuova descrizione di questa specie, che tenga conto di questi importanti resti “riscoperti” nel MSNT. Inoltre, visto l'importanza dei reperti e l'eccezionalità del ritrovamento (è l'unico scheletro di proboscidato trovato in Sardegna, gli altri reperti del Mammuthus lamarmorae sono molari), si è deciso di far fare i calchi del materiale conservato nel Museo di Basilea, in modo da poter avere tutti i resti di questo scheletro nel Museo.

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Figura 26: In alto omero destro di Mammuthus lamarmorae (MSNT I 14677), sotto zampa anteriore destra dello stesso animale, conservata nel

Figura

Figura 16:  Misure prese sui molari. Terzo molare inferiore sinistro di Elephas (P.)                  antiquus (MSNT I 12639) di Monte delle Gioie (Roma), vista linguale
Tabella 2:  Valori medi in millimetri usati per determinare i molari di Mammuthus                    meridionalis.
Tabella 3:  Valori medi in millimetri usati per determinare i molari di Mammuthus                     trogontherii.
Tabella 5:  Valori medi in millimetri usati per determinare i molari di Elephas (P.)                     antiquus.
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