• Non ci sono risultati.

La tutela dell’ambiente nel suo complesso ed in particolare il controllo della qualità dell’aria, che ne rappresenta uno degli aspetti principali, sono problematiche di stretta attualità.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "La tutela dell’ambiente nel suo complesso ed in particolare il controllo della qualità dell’aria, che ne rappresenta uno degli aspetti principali, sono problematiche di stretta attualità. "

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

III

Introduzione

La tutela dell’ambiente nel suo complesso ed in particolare il controllo della qualità dell’aria, che ne rappresenta uno degli aspetti principali, sono problematiche di stretta attualità.

La corretta gestione di tali problematiche ha richiesto la predisposizione di adeguati strumenti di intervento in diversi settori, che vanno dalla normativa, alla modellistica, alla strumentazione.

Ad esempio negli studi di valutazione e di impatto ambientale per quanto riguarda la fase di caratterizzazione della componente aria è necessario valutare l’impatto di rilasci di inquinanti in atmosfera.

Per fare ciò si utilizzano modelli di dispersione che necessitano di una fase di preanalisi tramite l’utilizzo di modelli meteorologici.

Quindi per descrivere i livelli di inquinamento di una particolare area a scala locale e a scale più grandi (alla mesoscala o a scala sinottica) è importante poter ricostruire la situazione meteorologica.

Meteorologia che è possibile descrivere tramite l’utilizzo di diverse classi di modelli meteorologici, tra cui due delle più importanti sono quelle dei modelli prognostici ed i modelli diagnostici.

La classe dei modelli prognostici è molto eterogenea ma con un importante elemento in comune: la possibilità di prevedere l’evoluzione spazio-temporale dei principali campi meteorologici.

In tale classe di modelli le misure sperimentali disponibili costituiscono le condizioni iniziali e al contorno delle varie equazioni costituenti il modello.

La seconda classe è quella dei modello diagnostici in cui la struttura matematica è costituita da un numero ridotto di relazioni di conservazione (generalmente la sola conservazione della massa) e da relazioni di Similarità.

A tutto ciò si deve aggiungere l’impiego diretto delle misure realizzate nella zona oggetto della simulazione modellistica.

Questi modelli non hanno una applicabilità generale visto che

ipotizzano una evoluzione temporale dei fenomeni meteorologici

(2)

IV

lenta e quindi approssimabile con una sequenza di stati quasi stazionari.

Lo scopo del lavoro svolto è stato quello di valutare e cercare di comprendere come un modello fisico ሺܯܯ5ሻ riesca ad interpretare le situazioni meteo alla mesoscala e a scala locale e dove esso eventualmente differisca rispetto ai risultati ottenuti da un modello diagnostico semiempirico ሺܥܣܮܯܧܶሻ.

Dopo aver effettuato una analisi dello stato attuale delle conoscenze nel settore della modellistica ambientale che studia la qualità dell’aria con una panoramica dei modelli attualmente disponibili e con le loro caratteristiche principali, l’attenzione si è rivolta verso due modelli meteorologici in particolare.

Per la classe dei modelli prognostici è stato preso in esame il ܯ݁ݏ݋ݏ݈ܿܽ݁ ܯ݋݈݀݁݅݊݃ 5

௧௛

݃݁݊݁ݎܽݐ݅݋݊ (ܯܯ5ሻ mentre per la classe dei modello diagnostici il modello ܥܣܮܯܧܶ.

Dopo aver effettuato una analisi dei dati meteorologici provenienti da centraline automatiche dislocate in varie località nei domini geografici considerati, è stata effettuata la scelta di casi di studio ritenuti rilevanti a rappresentare eventi di particolare interesse al fine di valutare la risposta dei due modelli.

Si è provveduto ad una breve descrizione geografica della zona oggetto di studio per mettere in luce caratteristiche territoriali (interfaccia terra-mare, orografia complessa) che potevano giustificare ed aiutare ad interpretare i dati calcolati dai modelli.

In aggiunta è stata effettuata una analisi meteorologica dei periodi di studio scelti al fine di caratterizzarli in maniera più completa.

Dopodichè si è passati alla simulazione dei casi di studio con i due modelli prescelti con la conseguente elaborazione dei dati calcolati confrontandoli con i dati reali delle centraline di superficie, mettendo in luce eventuali discordanze e/o concordanze negli andamenti o nei valori numerici delle serie temporali.

Il supporto tecnico-scientifico per l’utilizzo del modello ܯܯ5 è

stato garantito dalla Prof.Rossella Ferretti e dal suo staff presso il

Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi dell’Aquila,

mentre il supporto per ܥܣܮܯܧܶ da T.E.A. Sistemi a Pisa nelle

persone del Prof.Paolo Andreussi, dell’Ing.Gianni Morale e dal suo

staff.

Riferimenti

Documenti correlati

Alcune particelle vengono emesse direttamente nell’atmosfera, ma la maggior parte si formano come risultato di reazioni chimiche che coinvolgono i gas precursori (anidride

Nel monitoraggio delle medie annuali sono state considerate, oltre alle stazioni della qualità dell’aria, anche quelle rappresentative delle emissioni

Le macchine che sfruttano il principio della fotocatalisi non si limitano a purificare l’aria attraversa il catalizzatore e la lampada UV usata anche come battericida, ma

• In Italia, il compito di sorvegliare la qualità dell’aria è affidato alle Regioni che si avvalgono del sistema delle Agenzie per l’Ambiente. • Il sistema delle

Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente di cui sono Presidente, oltre a supportare il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare nel

I mesi col maggior numero di giorni favorevoli all’accumulo degli inquinanti, soprattutto gennaio, febbraio e dicembre, hanno invece influito sul superamento del

Alcune particelle vengono emesse direttamente nell’atmosfera, ma la maggior parte si formano come risultato di reazioni chimiche che coinvolgono i gas precursori (anidride

Per quanto riguarda le particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron le emissioni sono dovute per oltre il 39% (circa 3.600 tonnellate) ai trasporti, per quasi il 39%