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Riassunto La malattia celiaca è una malattia sistemica immuno-mediata indotta dall’

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Academic year: 2021

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La malattia celiaca è una malattia sistemica immuno-mediata indotta dall’esposizione al glutine degli alimenti e dalle prolammine ad esso correlate in individui geneticamente suscettibili e caratterizzata dalla presenza di una combinazione variabile di manifestazioni cliniche, anticorpi specifici, aplotipi HLA-DQ2 o DQ8 ed enteropatia. In questa patologia sono presenti, tutti gli elementi cruciali di una malattia autoimmunitaria: la suscettibilità genetica, l’agente trigger, il self-antigene. Ma la perfetta reversibilità delle lesioni (e degli anticorpi specifici) che si ottiene con una dieta aglutinata allontana la celiachia dalle tipiche patologie autoimmuni, nelle quali la distruzione irreversibile dell'organo bersaglio precede necessariamente l’inizio delle manifestazioni cliniche. La patogenesi immunomediata consiste in una reazione di tipo Th1, sostenuta da linfociti T glutine-sensibili che riconoscono l’antigene modificato dall’enzima transglutaminasi. La rottura della tolleranza orale verso un comune componente proteico della dieta suggerisce un deficit dei meccanismi immunitari tolerogeni, tra i quali riveste particolare importanza la sottopopolazione di linfociti T regolatori CD4/CD25 positivi.

Nel nostro studio è stata valutata la popolazione di linfociti T CD4+CD25+ esprimenti il marker di superficie LAP (Latency-associated peptide), associata alla forma latente del TGF- β, altamente specifico di funzione immunoregolatoria.

La popolazione dei linfociti T regolatori CD4+LAP+ è risultata significativamente aumentata nella mucosa duodenale dei pazienti con celiachia attiva rispetto a quelli a dieta aglutinata e ai controlli. Le cellule LAP+ possono essere ascritte a due sottopopolazioni distinte

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sulla base dell’espressione di Foxp3, il marker intracellulare più diffusamente utilizzato per l’identificazione dei linfociti regolatori. Nakamura e coll. hanno agli inizi degli Anni 2000 identificato le cellule CD4+CD25+LAP+ come sottopopolazione specifica capace di esercitare una funzione regolatoria più efficiente rispetto alle CD4+CD25+convenzionali.

Il controllo inadeguato della flogosi nella celiachia attiva nonostante l’incremento numerico delle cellule regolatorie sopracitate suggerisce

che, come precedentemente dimostrato per i linfociti T

CD4+CD25+Foxp3+, le cellule T responder possano mostrare refrattarietà all’azione immunoregolatoria a seguito del blocco mediato da IL-15 e IL-21del signaling intracellulare del TGF β.

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