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2...|...|  dlE  rBdrrBdrBVmef

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Soluzione di Elettromag. 02-02-2002

1) La sbarretta conduttrice in moto nel campo B diviene sede di un campo elettrico EVB e di conseguenza di una f.e.m. ricavabile come:

. 2 .

.

| . . .

|

r2

dr B r B dr B V m

e

f r r

E dl

 

La potenza dissipata vale pertanto

 

R m e Pot f

.2

.

.

*** Si è calcolato il valore assoluto di f.e.m. perché il suo segno è irrilevante per il calcolo della Potenza (che dipende da (f.e.m.)2) .

Per completezza si osservi che il verso della corrente indotta è dalla periferia al centro O del conduttore circolare. In tal modo il campo B1 prodotto dalla corrente indotta risulta uscente dal foglio - in opposizione al campo B principale. Il verso della corrente sarà utile nella risposta 2) 2) Al regolo sono applicate forze magnetiche in quanto esso è un conduttore percorso da corrente e immerso in un campo magnetico.

- R

r r B

I. 2

Risultante 23 B

ut

- La forza magnetica è uniformemente distribuita sulla sbarretta e quindi il punto di applicazione, per simmetria, è il punto centrale della sbarretta.

- Direzione: perpendicolare alla sbarretta.

- Verso: nella figura dall'alto al basso (tende ad opporsi al moto della sbarretta: questa gira in senso antiorario e la forza magnetica invece (se agisse da sola) la farebbe ruotare in senso orario)

3)

  .1 4

4 2 2

R r

B

Lo si può calcolare seguendo due procedimenti:

a) partendo dalla potenza sviluppata (che è il contrario di quella dissipata): detta potenza è =



(da cui, dividendo per

, si ottiene quanto richiesto).

b) calcolando il momento della forza applicata ad un singolo elemento e integrando su tutta la sbarretta.(Per brevità si omette quest'ultimo calcolo)

(2)

Soluzione Ottica 02-02-2002

1) Detta Y la distanza di un punto generico del segmento S1-S2 dalla sorgente S1 (di sinistra), per un minimo m si può scrivere:

)2 1 2 2 (

3

Y Y m

Per il primo m=1 e la relazione precedente fornisce

2 2

2Y 3 ; cioè Y= /2 Ce n'è un altro, simmetrico a distanza /2 dalla sorgente S2 di destra.

In definitiva:

Minimi a /2 e a dall'estremo sinistro (sarebbero due minimi anche i punti occupati dalle sorgenti!!!)

Per i Massimi si può scrivere:

YY m

2

3 ; da cui si trovano 3 Massimi :

Massimi a 1/4 a 3/4 (il punto centrale) e a 5/4 dall'estremo sinistro

2) Detta z la distanza di un punto esterno al segmento S1-S2 da una delle due sorgenti (la più vicina per comodità) allora:

2

) 3 2

(z 3 z sempre, per qualsiasi z : la differenza delle distanze dalle due sorgenti è sempre pari a un numero dispari di mezze lunghezze d'onda quindi :

I punti esterni al segmento S1-S2 sono tutti punti di minimo, quindi anche il punto O 3) Ci si può aiutare con la figura qui accanto.

La distanza cercata è la lunghezza Y del segmento OM.

La si può calcolare applicando due volte il teorema di Pitagora (ai due triangoli OMS1 e OMS2) (Dal momento che stiamo cercando il punto di primo massimo le due distanze di detto punto dalle due sorgenti devono differire di )

(3)

 

 

 

 

 

 

2 2 2

2 2 2

2 a

y H

a H

y

Eliminando a (che, per curiosità vale 4

7

a ) si trova: 1,581.

2 . 5

y

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