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Il Modello dell’Orbitale Ibrido di Legame

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Academic year: 2021

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(1)

La Teoria del Legame di Valenza

Un legame covalente tra due atomi A e B viene spiegato in termini di sovrapposizione tra due orbitali atomici appartenenti ai due atomi e ‘descrittivi’

dei due elettroni di legame. Gli elettroni di legame provengono normalmente da entrambi gli atomi. La forza del legame è funzione dell’entità della sovrapposizione degli orbitali.

(2)

Il Modello dell’Orbitale Ibrido di Legame

x

y s

z

+ + - +

-

- Orbitali di valenza

del carbonio:

E.g.: Metano, CH4

Posso spiegare ogni legame covalente mediante la teoria del legame di valenza?

In ambo i casi gli orbitali atomici del carbonio sono orientati in maniera inadeguata -

4 e- spaiati:

‘disponibile’ per 4 legami B)

2 e- spaiati:

‘disponibile’ per 2 legami A)

(3)

Il Concetto di Ibridazione

Interferenza tra funzioni d’onda, i.e. ‘rimescolamento’ di orbitali

Ψa= ½ (s + px + py + pz) Ψa= ½ (s + px - py - pz) Ψa= ½ (s - px + py - pz) Ψa= ½ (s - px - py + pz)

4 orbitali ibridi sp3

orientati verso i vertici di un tetraedro regolare (109,5°)

Ibridazione sp

3

(4)

ETOT = E2s + 3 E2p = 4 Esp3

Ibridazione

2s

2p

E

Orbitali atomici di valenza di un atomo di C

Orbitali ibridi sp3 di un atomo di C

(e.g. CH4)

sp3

sp3

sp3

sp3

sp3

C H1s

H1s H1s

H1s

(5)

Il modello dell’orbitale ibrido di legame correla:

a. Formule di Lewis b. Teoria VSEPR c. Quantomeccanica

a b c

(6)

E.g. 2: Acqua, H2O H1s

Osp3 O

H H

E.g.1: Ammoniaca, NH3 H1s

Nsp3 N

H H H

H H H

Csp3

E.g. 3: Etano, C2H6 H1s C C

H H H

H

H H

E.g. 4: Diborano, B2H6 H

H B

H H

B H H

(7)

Ibridazione sp

2

Ibridazione 2s

2p

sp2 E

Orbitali atomici di valenza di un atomo di C

Orbitali ibridi sp2 di un atomo di C

2p

sp2 sp2

sp2 p

(8)

sp2 F2p F

F

B F

E.g.1: Trifluoruro di boro, BF3

B F F F

sp2

E.g.3: Benzene, C6H6 H

H H H

H H E.g.2: Formaldeide, CH2O

H

sp2 sp2

H1s C O

H H

Legame σσσσ C-H

Legame σσσσ C-O

???

Vedi seguito

Doppietti di non legame

(9)

Ibridazione sp

p

Ibridazione 2s

2p

sp E

Orbitali atomici di valenza di un atomo di C

Orbitali ibridi sp di un atomo di C

2p

p sp sp

(10)

Nr. di Valenza Nr. AO Combinati Tipo Ibridazione

Geometria Orbitali Ibridi

2 2 sp Lineare

3 3 sp2 Trigonale Planare

Ibridazione e Forma Molecolare

4 4 sp3 Tetraedrica

5 5 * sp3d Bipiramidale

Trigonale

6 6 * sp3d2 Ottaedrica

* Molecole Ipervalenti, dal III Periodo (e.g. PCl5, SF6…)

(11)

Geometria

Nr. Valenza

Geometria VSEPR sp

sp2

sp2 Ibridi

3 2

3 BF3, SO3

NO3-, CO32- BeH2, CO2

SO2, O3, NO2

sp3

sp3

sp3

4

4

4

SO42-, CH4, CH3Cl

NH3, PF3

H2O, H2S, SF2

(12)

Geometria

Nr. Valenza

Geometria VSEPR Ibridi

5

sp3d 5

sp3d PCl5, PF5, AsF5

SF4

sp3d 5

sp3d 5

ClF3

XeF2

(13)

Geometria

Nr. Valenza

Geometria VSEPR Ibridi

sp3d2 6 SF6, PF6-, SiF62-

6 6 sp3d2

sp3d2 XeF4

BrF5, IF5

(14)

Legami σ σ σ σ e Legami π π π π

I legami covalenti descritti sino ad ora, che hanno luogo per sovrapposizione di due orbitali lungo l’asse di legame, prendono il nome di legami σσσ.σ

Esiste una seconda tipologia di legame, qualora l’ibridazione sia di tipo sp2 o sp. Coinvolge gli orbitali p ortogonali all’asse di legame a dare luogo a legami ππππ. In questo modo si rende ragione di legami doppi e tripli.

(15)

E.g. 1: Formaldeide, CH2O

Legame σσσσ C-H

Legame σσσσ C-O Legame ππππ C-O

Doppietti di non legame

E.g. 2: Etilene, C2H4

Legame ππππ

Legame σσσσ C2p C2p H

C C H H

H

(16)

E.g. 3: Benzene, C6H6 sp2

C2p sp2

H1s

‘Scheletro’ σσσσ sp2

Legame ππππ localizzato Legame ππππ delocalizzato

Risonanza

(17)

E.g. 5: Allene, C3H4

C2p π

π π π

C2p C2p

C2p πππ

π π

π π π

πππ π

C C C

H H

H H

E.g. 6: Diossido di carbonio, CO E.g. 6: Diossido di carbonio, CO2

Legame σσσσ

Legame ππππ

Legame ππππ

C O

O

(18)

Rigidità Torsionale dei Legami π π π π

Etano, C2H6

Rotazione di 90°

attorno a C-C: non si ha rottura del legame

Etilene, C2H4

Rotazione di 90°

attorno a C=C: si ha rottura del legame π

(19)

I Limiti della Teoria degli Orbitali Ibridi

Un materiale diamagnetico (senza elettroni spaiati) viene debolmente respinto da un campo magnetico

Un materiale paramagnetico (con elettroni spaiati) viene attratto da un campo

magnetico

La descrizione dei legami nella molecola di ossigeno La descrizione dei legami nella molecola di ossigeno mediante la relativa formula di Lewis e la teoria del legame di valenza prevede che tutti gli elettroni della molecola siano appaiati, i.e. che O2 sia diamagnetico.

Sperimentalmente si osserva (Figura a lato) che l’ossigeno viene attratto da un campo magnetico, i.e. è paramagnetico.

O=O

(20)

Il Modello degli Orbitali Molecolari

Il modello degli orbitali molecolari (MO) descrive la densità elettronica dell’intera molecola mediante funzioni d’onda (gli MO, appunto) estese su tutta la molecola e derivanti dalla combinazione di orbitali atomici (AO) appartenenti ai diversi atomi della molecola.

Gli orbitali ibridi, al contrario, derivano dalla combinazione di AO descrittivi della densità elettronica di un solo atomo: in ragione di ciò, non sono estesi su tutta la molecola bensì centrati sull’atomo di origine.

Combinazione distruttiva Combinazione distruttiva

tra i 2 AO 1s: MO anti-legante (σσσσ*1s)

Combinazione costruttiva tra i 2 AO 1s: MO legante (σσσσ

1s) AO di 2 atomi H

MO di H2

Piano nodale

Densità elettronica tra i nuclei

(21)

1. Il numero di MO formati eguaglia il numero di AO combinati.

2. La combinazione tra AO è tanto più efficace quanto più hanno energia confrontabile.

3. Quanto più efficace è la combinazione degli AO, tanto più l’energia dell’MO legante si abbassa, mentre quella dell’MO anti-legante è elevata.

4. Le funzioni d’onda MO descrivono la densità elettronica nel rispetto del principio di Pauli e della regola di Hund.

5. Si definisce ordine di legame la quantità:

½ (nr. elettroni di legame – nr. elettroni di anti-legame)

(22)

Molecola H2

H, configurazione elettronica 1s1

MO di anti-legame σ*1s, vuoto

MO: Molecole Biatomiche Omonucleari del I Periodo

Molecola He2

He, configurazione elettronica 1s2

MO di anti-legame σ*1s, pieno

MO di legame, σ21s

La molecola H2 è stabile

MO di legame, σ21s

La molecola He2 NON è stabile

(23)

MO: Molecole Biatomiche Omonucleari del II Periodo: Li

2

e Be

2

A pressione ambiente, scaldato oltre i 1342 °C, il Li passa allo stato di vapore.

Esiste come molecola biatomica?

Molecola Li2

Li, configurazione elettronica 1s22s1

Dal diagramma emerge che:

1. Gli elettroni di core non contribuiscono alla formazione del legame. L’apporto al legame degli elettroni in σ è vanificato dal

La molecola Li2 è stabile

elettroni in σ

1s è vanificato dal contributo ‘distruttivo’ di quelli in σ*1s.

2. La molecola Be2 NON esiste. Il Be ha configurazione elettronica 1s22s2: la formazione della molecola prevedrebbe l’occupazione completa dell’orbitale non-legante σ*2s.

(24)

MO: Molecole Biatomiche Omonucleari del II Periodo – Da B

2

a Ne

2

Dopo l’elemento Be, da B a Ne la descrizione della configurazione elettronica richiede l’uso di funzioni d’onda 2p. Come si traduce ciò in termini di teoria MO?

Si assuma arbitrariamente che l’asse di legame si estenda lungo z.

Gli AO 2pz si combinano per sovrapposizione frontale, a dare 1 MO legante (σ2p) e 1 MO anti-legante (σ∗2p)

Gli AO 2px e 2py si combinano per sovrapposizione laterale. Ciascuno dei 2 AO dà 1 MO legante (π2p) e 1 MO anti- legante (π∗2p), per un totale di 2 MO leganti π2p isoenergetici (o degeneri) e 2 MO anti-leganti π∗2p tra loro isoenergetici.

(25)

Complessivamente, il diagramma energetico degli MO per molecole

biatomiche omonucleari dovrebbe essere: Tale schema NON prevede che vi siano interazioni tra gli AO 2s di un atomo e gli AO 2p dell’altro atomo all’atto della formazione degli orbitali molecolari.

Il comportamento magnetico indica che la distribuzione degli elettroni risultante da tale schema è un modello adeguato solo per O2, F2 e Ne2.

(26)

Avevamo già sottolineato (Cap. 2) che la separazione energetica tra funzioni d’onda 2s e 2p aumenta andando da sinistra verso destra in un periodo.

1. Per O, F e Ne la differenza di energia tra 2s e 2p è sufficientemente elevata da non consentire la loro combinazione.

2. Per B, C e N si deve ammettere invece la combinazione tra 2s e 2p.

Si hanno quindi 2 schemi, in ragione dell’entità dell’interazione tra 2s e 2p:

O

2

, F

2

, Ne

2

B

2

, C

2

, N

2

σ∗

σ∗ σ∗

σ∗

2s

σ σ σ σ

2s

σ σ σ σ

2p

π π π

π

2p L’interazione 2s-2p porta a:

1. stabilizzare progressivamente σ2s 2. Destabilizzare progressivamente σ2p,

che diviene energeticamente meno stabile di π2p.

(27)
(28)

MO: Molecole Biatomiche Eteronucleari del II Periodo: NO

.

N O

.

N O

Ricordiamo:

ossido di azoto, NO, 11 elettroni di valenza, radicale.

Più rappresentativa

In caso di molecole eteronucleari, gli MO riceveranno maggiore contributo dagli AO di energia più contributo dagli AO di energia più confrontabile. Agli MO leganti contribuiscono maggiormente gli AO dell’ossigeno, mentre agli MO antileganti gli AO dell’azoto.

L’elettrone spaiato è in un MO a

maggior contributo dell’azoto.

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