POESIE CINESI TRADOTTE DA
GIOVANNI BINDI
Giovanni Bindi
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GIOVANNI BINDI
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A GABRIELED'AHHDS'ZI RICORDO AFFETTUOSO
DEL TRADUTTORE
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PREFAZIONE
ChinonsacheiCinesisonoun popolodipoeti?echelalorolettera- tura ècosivastadacomprendere poco menodidugentorailavolumi?
Èper questochefindalsecoloscorso sicominciòacolmard'ognilodela civiltàdell'ImperoCeleste'dichiaran- doladegnadiservirdimodelloalla civiltàeuropea;èperquestochesi vollero istituite inmolteuniversità cat- tedredisinologia.
Anchemepresevaghezzadicono- sceredirettamenteleopereletterarie
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dellaCina,emidiediastudiarequella stranalinguadimonosillabichesi credèperlungotempoquasiimpossi- bileadimparare,macheora,grazie aiprofondistudideinostri dottisino- logi,s'imparatal'equalecomelealtre.
Via via cheandavoinnanzi,misi aprivaunmondosemprepiùnuovo, qualunquefosseilgenereletterarioa cuimivolgessi.Mapiùdituttom'at- tirava,m'affascinavalapoesialirica.
Ohche dolcezzadisuoni!oh che soave ingenuitàdisentimenti!oh chevarietà d'elegie, di- cantid'amore,d'innisacri, d'epigrammi,d'apologhi!...
Emi proposidipubblicarne,lette- ralmentetradottiinprosa,unpiccolo saggio.Ma, quandofuialmomentodi farlascelta,mitrovaiconfuso(per usareappuntounasimilitudined'un
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7 poetacinese)comesìtrovaconfuso un pesci.oU.nodelf Jlnanrj-ìtotravoltodalia- correnteinmezzoallemirìadideinon maivistipesci guizzanti nelMarGiallo.
Tuttaviabisognavascegliere;enetolsi lamaggiorparte dallo Sci-king,lapiù grandiosaedanticaraccoltadiversi cinesi,aiqualimiparvebened'ag- giungernealcuni di poeti celebriposte- riori,come sarebbero Mi-ni eBe-sa-si.
Qualorailpresentesaggioriesca, sic- comespero,graditoailettoriitaliani, glifaròinbrevesuccedereun grosso volume,olocorrederòdiundiscorso preliminareincuisitratti,piùlarga- mentechesiapossibile,dellaCinae deiCinesiconsideratineiduerispetti storicoeletterario.
GiovanniBindi.
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POESIE
CINESI.CONTROUNADONNA.
Hai-tang vive traisadicieifiori;el'abi- tualooccupazioneililuisonoilcanto eladanza.
Tuttiladicono bdht.l^saaccompiijinauno allaporta,perandare incontroadunaltro.
Manon vedete che costei hailvisoinverni- ciatodirossetto?
Sosilava,sserconacquaicoloripresiad imprestilo,sarebbeuna sozza mascheraeliones- suno vorrebbe raccattare trovandola per la via.
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CONTROUNGIUDICE.
Sebbeneiosiamagistrato,nonfoalcuna sentenza. Trattisidisferzareuno,o di metterlo inlibertà,lasciolacosa all'arbitrio del cancel- liere.
Questo solodomando: denaro, e sempre de- naro.Enefacciodueparti:unaperme, l'altraancora perme.
A UN AGRICOLTORE.
0giovineagricoltoreche maltrattilaterra, selaterraconservaodiocoperto,ellabenti darà strane spighe informi.
Eletuebiadediriso,invecedisorridere leggiadramente, saran simili a bocche sdentate;
Cosicchéipoeti,incercadisimilitudini,si troverannoassai confusi.
11 Cessadunque, o giovine agricoltore, dimal- trattarlabeneficaterra.
CONSIGLIDIUNAVARO.
Tudiciche,morto tuo padre,glicomprerai lapiùbellacassadiabetechetiriescatro- vare.
Noncommettere diquestepazzie:illegno d'abeteètroppocaro.E unmortonondi- stingueillegnod'abeteda quello di salice.
Dietro casa,c'èunvecchiotrogoloda scu- deria.Quelloèadattoper farlacassaatuo padre,senzaspender denari.
Eseiltrogoloètroppocorto,prendiuna scure,tagliailcorpo indue parti, e sovrapponi l'una all'altra.
Intalmodonellacassacistaràamera- viglia.
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AL SOLE.
Altempo dell'imperatoreYaov'erano dieci Soli;
Manove caddero colpiti dalle freccia che Y-eu seppedestramente scagliare dalla vetta de!monte Kuon-lun.
Unsolone rimase, e tuseiquello;
Tuche vienisempre al mattino, tu che tra- monti sempre; alla sera tuffandoti dentro al mare.
Nulla nullacheticorrucci,sicuoproutosto dinubi l'oriente odilmezzodì, elenebbie s'ad- densano all'occidente e al settentrione.
Perfido sole!chenonsonioY-eu per trapassare iltuodisco splendente efarticaderecoprala terra?
SOSPIRODIUN INNAMORATO.
Laluna sale versoilcuore deleielnotturno edamorosamente visiriposa.
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13 Sullagoapena mosso,ilrestodellasera passa,passaeancorpassabaciandol'acque felici.
Oh,qualserenoaccordoemrr^dall'unione dellecose che son fatte per unirsi!
Malecosechesonfattoper unirsi,s'uni- sconoben di rado.
ILLAMENTODITEU-NGO.
Signore,noisiamo in quell'età dell'anno in coigliuomini soffrono un calore eccessivo.
Eppure,poichémis'accusainnocente,ap- pena avrò cessato di vivere,ilcielofaràcadere unanevefittaegelata,checopriràilmio tronco.
Voi ditecheilcalore.èeccessivo,echeil cieloinfiammatonon lascierebbe cascarenem- meno unfioccodinove.
Ma nonavetesentitodiscorrermaidella nevecheEn-yeu fece volare nel sesto mese?
14
Se veramente sonoiopienad'unaindigna- zionechedivampacomeilfuoco,voglioche volinnell'aria,comeIutierifiocchi,ifioridel- l'acquagelata;
Vogliochequestifioriavviluppinoilmio cadavere,acciocchénonvisiabisognodiun carro copertoililisciastufili,rièdicavallibianchi per trasportarlo inunadesertasepoltura.
0nubi che ondeggiate nell'aria,permeof- fuscateilcielo1
0ventipoderosi, permesoffiatea turbine!
Ohfate,fatecheilmiovotosiadempia.
PRIMAVERA.
Eccoiltempoche zefliro spira più soave e piùgradita èlapioggia:bastauna mattinata nerchè l'arbusto distendalesuegemmeinfles- sibilirami.
1mieisentimentivolanoinversileggieri,
tomequestanebbiachecoloragliarchidel
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15 ponte,comequestirami, la cuiombrasiagita alsoffiodellaprimavera.
Oh, misero colui chesistruggea cavar l'oro dallevisceredellaterra!Lanoveche,non è molto,citoglievalavistadelcielo,ifioriche adesso empiono P aria dei Joro profumi, queste son cose che fanmeditare.
Allacolombaviaggiatricechemichiedesse ilnumero(le'mieipensieri,rispondereichesi fapiùprestoacontareifiocchidisetaso- spesia quella pianta.
ELOGIO DI PECHINO.
Unviaggiatoretraversavaunavastapianura nonlungidalFiumeBianco;ed era l'ora in cuilalunas'accendemalinconicamentenel crepuscolodellasera;edeglividemigran chiaroreverso oriente.
—
Oh! Oh!—
eglidisse—
eccounpaese singolare,unpaese,inverità,piùsingolare diDigitizedbyGoogle
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quanti paesiho finora traversati; poichéilsole quisicoricaad oriente.
E, rivolgendosiadunuomoche incitava col pungolo dibambù una mandradibufalineri, chiese:
—
Qual paese è mai questo, in cuiil solesicorica dallapartedioriente?—
PerfinoSou-Tong-Pononluimai veduto paeseincuiilsolesicorichidallapartedi oriente.Quelchetuprendipelmeraviglioso tramonto di un astro èlosplendor di Pechino—
risposeilpastore.
CANTODIUNSOLDATO.
Houditoiltang-tang deltamburo, elegrida deicomandanti.Isoldatiaccorrono intorno allo stendardo,e,agitandolearmi,giàsognanole festedellavittoria.
Hopreso anch'iolamia lancia, eilgiavellotto; ancheiosono andato in cerca delmiocavallo,che deve conmeannidare la polvere della baflaelia.
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17 Hotrovatoilcavallochetranquillamente pasceva sul limitare diunbosco,dove tagliava k'-rmiconuna piccola scure lucentelamìa leg- giartraFlai-tang.
Eabbiamoconclusounsacropatto:morti Ovivi,divisioprossimil'unaall'altro,non possiamo violarlo senza incorrere nel santo sde- gno di Budda.
Hostrettolamanodileinellamia,insegno difedeltà,ed ella miha promesso di vivermeco finoagliultimigiorni della vecchiaia.
Mailtamburo risuona, elegrida deicoman- danti.Iocorroallostendardoe,protendendole armi,nelsogno della vittoria rinnuovo lafette delgiuramento.
IDUE PRETENDENTI.
Quandol'imperatoreVen-vang spargeva sul popololesuo grazie,comelarugiada benefica sulepianteriarsedalsoleilriccoLao-sen venneamorte.Atai e Lieu-tsongsidisputa-
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vanoilpossessodellesue ricche:™1,dicembri entrambifiglidilai.
AlloraVen-vang fa levareilcadavere dalla
deidue pretendenti.
—
Queglisarà—
dice—
erede di Lao-seu,die mostri meglioilsuo va- lore,spronandoilcavalloalgaloppo,etrafig- gendo con la lanciaìlcadavere.
Lien-tsongsispìngea carriera, e percuoto pro- lbìKlaiìientr;conlapunta della sua lancia.MaAtai
Ven-vang,riconosciutolopelverofigliodi Lao-seu,conlasua profonda sapienzalopone inpossessodell'eredità.
LA FELICITÀ DELL'IMPERO.
Allorchélesciabolesono ricopritedini.-cinc elevanghe son rilucenti;
Allorchéigranaison pieni eleprigionison vuote;
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19 Allorchéipanattierivanno in portantinae imedicia piedi;
Quandolescale do.Ua pagodesoliconsumate, eicortilideitribunalison coperti d'erba,
L'impero èben governalo.
L'USIGNUOLO
Nascosto Iralefronde nei giardini del palazzo impeliale,un usignuolo canta soavi versi d'amore.
Corrono tralefronde,portativiadazulfìro, icantisuoi;corronopercossidalsolo,che scende fraramoeramo;
Ecosiaccesigiungonofinoall'altraparte delgiardinoimperiale,dovelafemmina del- l'usignuoloamorosamenteliaccoglie.
Iopurecanto,nascostotraleparetidella mia casa, in lode diFan-su,da' cuiocchi spira lagrazia deifioridelmandorlo;
Dallacuiboccavermiglialoparoleescono dolci,comeleapida un alveare colmo di miele;
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Dalcuisonopartonoondeggiamenti,come diunavelagonfiatadaunsoffioleggieroche sfioralasuperficiedelmare.
Maimieiversicorrononon accareraat.i dal sole,e,adifferenzadellafemminadell'usi- gnuolo,l'ingrataFan-sugliaccoglieconfred- dezza e disprezzo.
MELANCONIA.
Labrinacaddescintillante,mafatale,sui fiori:chiripareràconun padiglioneillorode-
licatoed olezzante tessuto?
Imiciversivanno via via vagando, in cerca
delregnodellaprimavera:l'animamiaim- mersanell'afflizioneguardadisiosa,amezza- notte,lalunache splende soprailvillaggio.
Nellamia melanconia pregolenubi chenon mi neghinouna compagna; nel mioabbandono invocoun'anima incuiiopossa versar tutta intera lamia.
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21 Aprimaveramidaròa percorrereideliziosi paesidiLoJeu;alcader dellefogliemichiu- derò tra quattro pareti per dedicarmi tutto agli studi.
INCAMPAGNA.
Comeèbelloquestocampo!comeègrande! diecimilastaiasonoappena bastanti a conte- nere!asuamessediognianno.E comeè
;.'i'ato,recandociavisitarlo,vedereicontadini
allegramente affaccendati intorno al lavoro!
Bellesonolenostremessi;lepecore nostre vengon su cosi candido e senzamacchia,che ben possiamo sacriilearieinonoredeglispirili dellequattroregionidelmondo.
Noicantiamoalsuono del Kin e del She, noitacciamo risuonareiltamburo,permostrare labpstrariconoscenzaalprimo inventore del- l'agricoltura,perdomandarebeneficapìccia, perchèlenostremessiarrivinofelicementea maturità.
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Nonappena giungo Tseng-sun a cui spetta, di ])!< rifiliorealloccritnOEiiedelleotì'erte,ledonne
eilorofiglirecanoilciboquotidiano neicampi battutidalsole.
Golcuorepienodigioiaarrivacoluiche presiedeailavoridelcampo; e va in tutte le file,percorrendoledadestraasinistra,eas- saggia ogni ciboporassicurarsiohesiabuono.
Ilavoratorisirallegranonelvederprospe- raretuttelesementi e promettereunabbon- dante raccolto.11gran Tseng-sunècontento;
eicontadinisimettono connuovo ardoreal- l'opera.
ILPOETA KO-LI-TSIN
Untempo fu scopertaunatremenda congiura, secondoquellochenarranoleantichestorie:
avrebbeatterratoilprincipeLin-so,come un improvvisoturbinoatterraunagigantescae robustissima querce.
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23 Efraicongiuratic'erailpoeta Ko-li-tsin.
—
Dimmi—
glidisseCiao,ilgran giudice—
vuoitu salva la vita?Palesailnomedialtri
tarneltuocorpo.Senonpalesi,ilcorpo sof- friràslra/.iinauditiprima di separarsi dall'anima.
EKo-li-tsinfieramenterispose:
—
Allorchéilmio corpo sarà fatto in conto pezzied ognimiomembrosaràlacerato,Nonsiscopriràcertoinquallembodella miacarne sia nascostoilsegreto;
E quandoionon sarò più che unamelma sanguinosa,leviliorecchieinchinateversoi mieiavanzifumantinonudrannoalcun soffio traditore.
Cosicché,giudicevenerabile,preparaituoi strumenti;nellesentenzede'Sajrgiinluogodi Compassione metti pur Crudeltà;
Eituoisogni sienosereni!
—
Buddane circonfuselospirilo dirose,incar- natecomeilbelvoltodellefanciulle.DigitizedbyGoogle
ILCONTADINO EILPOETA.
Questo accadde a Tu-fu, celebre scrittore di versi.
Egli,passandopervia,videuncontadino che conducevaunasinelio,ilqualenonvoleva andare; eilcontadino,irrigatodalsudore,si sforzavaatirarloperlacavezza.
—
Iltuoasino—
disseTu-fu—
èpoco ubbidiente-.Glihaidato un' educa/ione cattiva.—
Sbagli—
ripreseilcontadino—
Iol'ho mandatoa scuola dal poeta Tu-fu.In questo munire l'asino ragliò a pieni polmoni.
—
Nonsentì?—
ilcontadino riprese—
Ha imparato amemoriaanchelesue poesie.—
LA GABBIA DEL CARNEFICE.
Tan-Io-Su,vedendo nel corteo d'unmanda- rinouncarneficeeliotrascinavacatenee por-
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lava sul capo una gabbia piena d'uccelli, disse:
—
Guarda!Perchèmaiqueiruomoporta sulcapouna gabbia piena d'uccelli?—
Per indicare—
disseilcarnefice—
la ginn curacon la quale io custodiscoiprigio- nieriche la giustiziamiaffida.—
—
0 nonpiuttosto—
disseTan-lo-Su—
per indicare cheiprigionierihannoleali ?
—
INNOAFO.
Nell'universovièunasolanatura d'intelli- genza .perfetta:questanatura è Fo.
Egliha creato la terra;eglivenne sulla terra per salvargliuomini,ed espiarnelecolpe.
Eglicreòilsolee la luna,per darcil'intel- letto;eglifecesorgereilgranodelriso,per darciilnutrimento.
Eglicreòleacque delmareperchèplacide mostrasserolasuaclemenza,procellosemo- strunrierolasua collera.
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Eglipopolòdiuccellivagantil'aeresereno, perchecuiloroyorgliegirìglicantasserolodi eterne.
Eglipopolòrliastril'azzurro delciclo,perchè sembrassero all'uomogliinfinitiocchideldio che veglia sopra dilui.
Fovegliasopra di noi, e profondamente ne scrutaleazionidiciascuno, ed nucheipensieri:
EdaibuoniEgliha preparatofelicitàper- fetta,traendoliasé,dopo la morte, pei cinque gnididelmonte Siumì;
Aicattivitrasmettelanaturad'immondi animali;ma, perlopreghieredeivivi,pietoso lìaccoglieancora nella sua estasi.
Iperversianderaiinn senza misericordia nella
grandemontagna,asubirvilapenaeterna deìlelorcolpe.
Enoi,recaticiallapagoda,chinatidavanti all'altare,branditoilsacrobastone che nelsuo ventreracchiudeilsacrocorno,
Tivolgeremopreghiere,oinfinitocomele gocced'acquacheriversastinegliabissidel mare,
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27 0tremendocomela{orzachehaiclonato allafolgore,o piocomelatortorellacuifeti ilcuorecandidoalpar delle piume.
Noit'invochiamo,Fo,noitiamiamo;ela morteciadditeràlaviapergiungereintua presenza.
IN LODEDIDONNA.
AmepiaceLiao-mei,ladonnadall' agii*
corpo spiranteilmedesimo profumo dell'ambra Lasuafronte,sottoglioscuricapelli,so- migliaalialunaemergente dalla notte;lesui gotesondue pianure coperte dineve;ilsue naso èuna collina di giada;
Isuoigrandiocellidalleciglialucidesonc
due rondinelled'estate; Eisuoidentisonounchiaroruscelloche scorrefradue rivo ove fiorisconolepeonie.
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INMORTEDITU-FU.
Ohimè!Ilfiord'eleganzacihaabbandonati.
Lapoesiaoralasualingua,comeilcanto èlalinguadell'usignuolo.
A!lame della luna, oall'ombravespertina eglivedeva ognicosanelsuoaspetto poetico.
Tu-fu,fiord' eleganza, perchècihaiabban- donati ?
Salivanolesuestrofeadaccarezzardolce- mente la bianca stella e tuttigliastri del cielo; Dal cieloripiovevanosullaterra,piùlumi- nose,ad accarezzareleorecchie dinoi mortali.
Tu-fu, fior d'eleganza, perchècihaiabban- donati?
Ilsuo verso spirava mite melanconia,comeil grido dellarondine cheha perdutoisuoi piccoli.
Isuoipensierispiravandolcezza,comela frontediuna giovane innamorata.
Tu-fu,fiord'eleganza,perchècihaiabban- donati?
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29 Ormaitrascorrerannointerestagioni,ela voce diTu-funon manderà, più alcun suono;
IIsolecompierà tuttorailsuo giro diurno, mailpensierodiTu-fu rimarràsemprena- scostodentro latomba.
Ohimè!Ilfior d'eleganzaciha abbandonati.
AMOREALLA POESIA.
Anch'io sono abitante dell'Impero Celeste, e mangioilgrano delriso,emidissetocon la deliziosabevanda del thè, e in palanchino pas- seggioperleviedellacittàilluminate dalsole che ispira a^linominil'intelligenza.
Al mattinoquandomialzo, alla seraquando mi corico, canto lodiallanatura edaFocol liiì^ruii^giodellapoesia.
PerchèConfucio,ilgrandedottore,dissea suofiglio:
—
attendimolto alia poesia?—
Eilfigliorispose:
—
Nonviattendo.—
Eildottore:—
Se non attendi alla poesia,DigitizedbyGoogle
30
senoniiesercitiascriverne,nonsapraipiù parlarbene.
Ioviattendo, emiesercitoa scrivereversi, pereiii:Confucio,ilgranitelilosofo,parlòintal modoa suofiglio.
ALLA RONDINE.
Ahimè! D'onde vienitu,orondinellanera, conlepiumescompostee^liocellislti^olti^r Ipèschiinfioredicevano:
—
Nonforseun ucceldirapina,caduto dallenuvole,ha divo- ratoilcervellodellarondinellanera?—
IIrivo,ovetuscendeviabere,diceva:
—
Ellaha forse avutol'ardirediscendere a dissetarsiinqualchegranfiume;Elesueali,d'improvvisoLagnateda un'onda, son divenute cosi pesanti chenon possono più levarsiavolo.
—
Ipeschi eilrivos'ingannavano.Larondine,
svolazzandonelleapertured'uncancello,ha fattoconfidenzeall'orecchiod'un poeta.
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UNMOTTODITU-FU.
Tsui-ciu-cìeTci-cianerano,piùtherivali, nemici;maqualche volta, insiemea Li-tai-pc e Tu-fu, consumavanoleore delvesprobevendo buonvino.
Tsui-ciu-cibevevamoltovino.Nebeveva tanto,chenondiràdoV ubriachezzas'impa- dronivarie'suoipensieri;ed una voltas'impa- dronì [iure delsuo corpo per modo, cheisuoi occhicessaronopersempre di vedere elabocca direspirare.
MoraTci-ciandisse:
—
Allorchéunuomo èmorto,l'anima suasitrasfondeinaltrivi- venti.Noncredete voi che l'anima di Tsui-ciu-cì siapassataad abitare nel ventre impuro diun pureeV—
ErisposeTu-fu,che era valente motteggia- tore:
—
Sbagli.Tsui-eiu-cisaràtrasformato in sogliache siapunitosguazzando nell'acqua.—
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ILSAVIO CITJOSO.
Quandosalesopraun albero per rapire un frutto,oquandosalesopraunmuroperve- dereatraversolarosea carta delle finestreuna fanciullacheavvolgeinpiccolefasceisuoi piediniprofumati,
Ilsaviononmancamai di attorcigliai-la
sua trecciaintorno alla testaprudente.
Poichében potrebbeaccaderecheleoche custodidellaca=a,afferrandoetirandosenza rispettounabellatrecciapendula,
Scuotesservivamenteilcervellonellatosta delcurioso.
LA TEMPESTA.
Aprolamiafinestra.Oh,chepurezzadi cielo!comerilucononell'ombra delfirmamentto lestelle!
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33 Comelalunaspande la sua pallida luceai- tornoattorno,esirispecchiasulasuperficie dell'acquatremula!
Iosorrido.Ma unanube solcaleggieralo spazio,e la pallidalunanonmandapiùisuoi raggisottilid'oro;
Un'altranube,eun'altraancorasiadden- sano sulla prima, elestellelucenticessano di guizzarenelfirmamento.
Passa volandounuccellodaivariegatico-
lori.
—
Dovefuggì—
glichiedo—
miobelnavigatoredall'aria?
—
—
Iofuggo la tempesta.Quandosiferman lenuvole, e rumoreggiagraveiltuono,bisogna sottrarsiallafuriadeglielementi.—
Avreivolutochiedereall'uccellovariegato, sebisognisottrarsianche alla furia delle pas- sioni.Maeglieravolatovia.
/
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FELICITÀDIAMORE.
loerasimileaunpadiglionedisabitato,in mezzo a un lago gelalo dall'inverno.
Sottoileie!nero,graveilipiemia,siigliali ieri sottilie nudi,gliuccellichiusi nelloloropiume
dormivarifrimai nenie,credendo chel'asselanotte.
Mad'improvvisoilgransolesischiude, l'aureotettodelpadigliones'illumina,esul Iagoliquidofiorisconoitulipanid'acqua;
Elefinestres'apronolietamente;euna donnainchinaversoifioriilsuovoltopiù bellodellaluna,mentregliuccelliinfesta cantatiperleicon soavità non udita mai.
DESIDERII.
Vorreimolte cose, per volereunacosasola:
Chel'imperatoremi creasse sno mandarino, tenendomi prossimoalsuosogliogemmato;
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35 CheKouau-tedestasseardoridiguerra nei Tarlaci,perchèiopotessi vincerliinsanguinose battaglie;
Chenelpiùgrande tempio di Budda,l'ora- colomidiee.-scfigliuoloileisole.
Vorreiaccompagnai1colmioflautolepiù dolcieatr/.oniclicinaigermogliaronoda fan- tasiadipoeta;
Vorreiclicfindovegiungelavistagiun- gesseroicampibagnatidalsudoredeimiei contadini;
Eche quattro servimiportasseroinpalan- chino,ealtridue mi stessero a lato con ven- taglirilucentidìgemmo.
Vorreichelamiatrecciancrissìinastrasci- casseperterra,egliocelliinirisplende.-:-ero comeilchiarorediunlampo;
Chenellemiebraccia fosselaforza disol- levareleimmensemontagne;
Chenellemiegambefosselavelocitàdello Beffiro;
Chenelmio cuoresifossetrasfusal'anima diunsemi-dio.
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Allora forsepotrei conseguire quella cosache sola voglio;etrascorrerebeatamente la vita.
Maforseanche alloralamiafanciullami spregerebbe.
ILLAMENTO DIUNA VEDOVA.
Invoco tuttoilgiorno,cosparsaelipianto,il min[iilornoFo;loinvocoperchèvogliaren- dermiilmio marito.
Ma Fo nonascoltalamiavocetremante.
Edioaspetto tuttoilgiornoinvano,per vedere seilmio marito ritorna nel talamoahbam.ln- na(o.
Quandovenni alla casa dimio marito,lieto corteggio di amiciiniaccompagnava. Io stavo chiusainunaportantina clorata,ed eglil'apri.
Oh!perchè oranon mièdato di aprire, a miavolta,latombadovemiomaritoèrin- chiuso?
Glipiacqui, efummosposi,emesola tolse
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37 a consorte:loaltromoglistelleròdimenticate, ed io solafuilamadredeifiglidilui;
Mesolariconobbecomesignoradellasua casa,deisuoipossessi,do'suoi pensieri.
Edeglimori.Edioloaccompagnai fino alla pipollma,sopralasediavelaladibianco cir- condaladalledonneedaiparentieliotutti piangevano;
Egiàda cento giorninon hosalito,come prescrivonleleggi,illettoper riposare.
Maleleggiprescrivonopuregliaddolorali abitibianchiporilvolgerditreanni.
.Comeèpossibiledioanchedopotroanni siapostoterminealmio dolore?
CANTO GUERRESCO.
Kouau-te,questodioterribile,amailrÌ30 delleforile:amachegliuominisiscanninoa vicenda nellepianure arso dal sole.
Egliaspiracon deliziailsangue chefumae
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l'odori!duliebattaglie;malesuenaripalpi- tanod'un piacere che non dà loro alcun altro eccidio,
Quandosentonosalireilgenerosoanturio chesisprigiona dal cuor trafitto delpiù prode.
MASSIME E SENTENZE.
L'uomonon pensa a far male allatigre,ma latigrepensasempre a far male all'uomo.
Ilcielononhaparenti:trattaugualmente
tuttigliuomini.
Chinonsicontentaatempo,dovràpen- tirsi.
L'apparenza èilvuoto, eilvuotonon ò altro chel'apparenza.
Icinque colorifanno chegliuominiabbiano occhienonvedano;icinque suonifanno che gliuomini abbiano orecchi enonodano.
IIsaggiofailbenecomerespira.Faroil
bene è la sua vita.
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89 Chiprovapiacerenelmioefaticanella virtù,èancor novello nell'uno e nell'altra.
Stateinavvisocontrolavoluttà.
Quandoilcuorenon è retto,idesirleriisono sregolali.
Accoglieteivostripensiericomesopiti,e trattateivostridesideriicomefanciulli.
Oggiipiùignorantinesannoabbastanza pervedereidifettialtrui,eipiùaddottrinati sonciechisuipropridifetti.
Le parole piene di saviezza soncomelavirtù, nòrimangono senza ricompensa.
Noncercatelecornainfronteall'agnello nascente.
Ungranbenefìziodevefardimenticarele piccoleiasionidilamenti.
l'acqua prendi:laforma del vasoclicla-contiene.
Imalvagi credonoessereben nascosti;ma
soncomeipescirinchiusiinunvivaio;per quantosituffinonell'acqua,siscorgono sempre.
Gliuomini esercitanolelinguea blandirsi o adistruggersi.
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Nonsidove disprezzareilbene, soloperchè civenga additalodauntristo.
.Incoraggiandolasuperstizione diunpopolo, vis'introducelabarbarie.
So la forza eilpoterenon sono abbastanza repressidaunprincipe,questoequivalead opprimere i deboli eipoveri.
Piùl'indigna/iou eèrepressa,piùdiviene violenta.
Chiudete la porta agli adulatori!
Lasventuranonèconsideralacheda chi lasoffre.
Specchiatinelpassato se vuoiveder qualche cosa nell'avvenire.
Spossounaparolagettataacaso è cagione d'effettidimolta gravezza.
Comecerteerbechevedineicampi,cos'i certeopereumanesiproduconononsisa come.
FINE.
Prezzo: Cent.
rag?