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Centro diurno per l assistenza degli anziani Partanna (TP)

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Academic year: 2022

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Centro diurno per l’assistenza degli anziani – Partanna (TP) 1

1. PREMESSA

2. DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO 2.1 Analisi stato di fatto 3. SCOPO DEGLI INTERVENTI

3.1 Descrizione degli interventi

4. RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE

4.1 Ristrutturazione spazi servizi generali ed ambienti ad uso collettivo 4.2 Ristrutturazione servizi igienici

4.3 Abbattimento barriere architettoniche 5. RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

5.1 Risparmio energetico

5.1.1 Impianto elettrico e d’illuminazione - Impianto d’illuminazione di emergenza - Lampade a led per esterni

5.1.2 Impianto fotovoltaico 5.1.3 Impianto solare termico 5.1.4 Cappotto termico 5.1.5 Sostituzione infissi 5.2 Impianto idrico

5.3 Materiali ecocompatibili

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1. PREMESSA

Il presente elaborato costituisce la relazione generale del progetto esecutivo relativo agli interventi previsti per il recupero dell’immobile sito in Via Mazzini a Partanna (TP) da adibire a centro diurno per l’assistenza degli anziani. Il centro diurno costituisce un centro di appoggio del servizio di assistenza domiciliare e un punto di incontro per la vita di relazione fra tutti i cittadini.

Nel centro diurno vengono organizzate attività e servizi atti a svolgere una funzione integrativa sociale.

Le tipologie d’intervento, del presente elaborato, verteranno alla ristrutturazione e alla ridistribuzione funzionale dell’edificio, mirando al miglioramento delle condizioni di benessere, all’adeguamento alle vigenti normative in materia di sicurezza, igiene, agibilità e all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il progetto, prevede l’utilizzo di materiali ecocompatibili, la riduzione dei consumi idrici mediante il ricorso a soluzioni semplici ed innovative, l’utilizzo di energia alternativa (solare termico e fotovoltaico) e di soluzioni moderne ed innovative (illuminazione a led) per il conseguimento di un significativo risparmio energetico.

Nota integrativa al progetto

I prezzi unitari delle varie categorie di lavoro sono stati desunti dal prezzario regionale Sicilia, pubblicato nella G.U.R.S. n. 13 parte I del supplemento ordinario del 15.03.2013, tuttavia per la tipologia di intervento, alcune categorie non contemplate nel suddetto prezzario, sono state determinate mediante analisi dei prezzi (come stabilito dall’art. 32 del Regolamento di Attuazione di cui al DPR 207/2010 nel suo testo coordinato con il D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, introdotto in Sicilia con legge regionale n. 12 del 12 luglio 2011 e successive modifiche ed integrazioni).

I costi dei materiali sono stati desunti da indagini di mercato, secondo il criterio della convenienza per l’Amministrazione a parità di caratteristiche tecniche.

I costi della manodopera sono stati desunti dalle tabelle dell’ANCE Trapani, relative al costo medio orario Ministeriale valevoli dall’1 settembre 2014.

I prezzi derivanti dalle analisi sono comprensivi delle maggiorazioni per spese generali pari al 15% e utile impresa pari al 10%.

Per la stima analitica dei costi della sicurezza sono stati utilizzati unicamente i prezzi del capitolo 23 del suddetto prezzario regionale Sicilia, tali prezzi sono valutati al netto dell’utile di impresa in

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quanto non vanno soggetti a ribasso al momento della gara.

Il quadro economico del presente progetto è stato redatto secondo le indicazioni fornite dall’Assessorato Infrastrutture e della Mobilità, Dipartimento Regionale Tecnico, il quale invita ad uniformarsi nelle more di una legge di chiarimento in ordine all’applicazione dell’art. 82, comma 3 bis del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., secondo cui la valutazione del prezzo debba avvenire scorporando il costo del personale dal resto delle voci indicate in sede di offerta dal concorrente.

2.

DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO

L’edificio, identificato sulla mappa catastale al Foglio 88 part. n. 209, è stato realizzato con concessione edilizia n. 2256/c del 09/05/1985 e autorizzazione del Genio Civile di Trapani n. 35283 del 07/07/1984. La relazione a struttura ultimata è stata redatta dall’arch.

Secchia Gaspare in data 22/04/1989 ed il collaudo statico delle strutture è stato rilasciato dall’Ing.

Giovanni Paolo Sieli in data 05/07/1989.

Tale fabbricato è costruito su un lotto poligonale di forma irregolare, avente edifici adiacenti sia sul fronte Nord-Ovest che sul fronte Sud-Est; mentre gli altri due fronti, sono prospicienti su delle strade, rispettivamente quello Nord-Est su Via La Rocca, dal

quale vi è un ingresso all’edificio, mentre quello Sud-Ovest è prospiciente su Via Mazzini e presenta tre ingressi.

L’accesso alla struttura avviene, in entrambi i casi, attraverso due gradini, per una alzata complessiva di circa 20 cm dal piano di calpestio dell’edificio stesso.

L’edificio si sviluppa su tre livelli, ove il terzo è la copertura piana e calpestabile, in cui troviamo il muretto che funge da parapetto, che marca il perimetro dell’edificio stesso. Tale muretto va a definire anche la sagoma dei due lucernai presenti, estesi per tutta l’altezza dell’edificio, che permettono il ricircolo dell’aria e apportano luce negli ambienti adiacenti.

Il primo livello si presenta con un grande ambiente, proprio entrando da Via Mazzini, dal quale si può accedere al vano scale, ad un vano ed al corridoio; il quale permette l’accesso agli altri ambienti, andando a terminare nell’ingresso presente su Via La Rocca. Tale livello si presenta

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con gli infissi, sia interni che esterni, e le pareti intonacate. Tra i vari ambienti vi sono anche i locali adibiti ai servizi igienici, i quali sono in condizioni precarie non adatte all’utenza dell’edificio.

Il secondo livello invece si presenta allo stato grezzo, ovvero sia la pavimentazione, che le pareti esterne e interne non sono rifinite; inoltre è sprovvisto di qualsiasi forma di infissi.

Caratteristiche costruttive

L’edificio in oggetto è stato realizzato con una struttura intelaiata in c.a., opportunamente giuntata sul lato trasversale della stessa. Le pareti, sia esterne che interne, sono state realizzate con conci di tufo collegati con malta, mentre i solai sono stati realizzati in latero-cemento. Per la finitura dei due fronti accessibili è stato utilizzato dell’intonaco di tipo tradizionale, in prevalenza con la tonalità del bianco; mentre la struttura portante dell’edificio, visibile esternamente, è stata messa in risalto dall’intonaco di color ocra.

2.1 Analisi stato di fatto

Il manufatto fa evincere lo stato di abbandono in cui si trova e la mancata manutenzione nel tempo. Sui prospetti sono visibili dei degradi dovuti al ristagno e al cattivo smaltimento delle acque piovane.

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Infatti sono presenti delle macchie, sia in corrispondenza delle sporgenze delle travi, sia nella parte inferiore della balaustra nella terrazza; ciò ha provocato nel tempo, il deterioramento, in alcune parti, del copriferro di travi e pilastri visibili esternamente. Osservando i fronti accessibili, si rilevano inoltre alcune mancanze di intonaco.

Entrando al primo livello dell’edificio, si recepisce immediatamente l’esigenza d’interventi di ristrutturazione, tinteggiatura di soffitti e pareti, e di adeguamento dell’impianto elettrico. Da una analisi più approfondita, si evince come la mancanza di dispositivi che regolamentino il clima unito a degli infissi particolarmente disperdenti, creino degli ambienti privi degli standard di confort.

Infatti gli infissi sono costituiti da telai in alluminio,

senza taglio termico e senza vetrocamera, montati al filo delle bucature.

Il secondo livello è quello che presenta più problematiche, infatti la mancanza di infissi esterni ha fatto sì che l’edificio sia sempre stato esposto agli sbalzi climatici e alle intemperie, creando così la carbonatazione del calcestruzzo, e innescando la corrosione dei ferri di armatura e il conseguente aumento di volume, provocando a sua volta il distacco dei copriferri in alcuni pilastri. Gli elementi che destano maggiori preoccupazioni sono i solai confinanti con la copertura, i quali sprovvisti di un’adeguata impermeabilizzazione, legato a uno scorretto smaltimento delle acque, permettono le infiltrazioni, visibili attraverso delle efflorescenze sia all’interno che all’esterno della struttura; tale meccanismo è andato così a compromettere la stabilità degli stessi solai.

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Sono presenti due blocchi destinati a servizi igienici, entrambi fatiscenti e obsoleti, non adeguati sia alle attuali normative igenico-sanitarie che alla accessibilità per i portatori di handicap.

Tra gli impianti dell’edificio, alcuni si presentano in condizioni di degrado e non rispondono alle norme d’igiene e sicurezza, mentre altri non risultano realizzati. Pertanto saranno necessari interventi su di tutti gli impianti tecnologici (idrico, igienico sanitario, elettrico, di riscaldamento.

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3. SCOPO DEGLI INTERVENTI

Gli interventi previsti nel presente progetto esecutivo, come anticipato, verteranno alla ristrutturazione e riqualificazione dell’edificio, mirando al miglioramento delle condizioni di benessere, all’adeguamento impiantistico e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ciò sarà svolto al fine di rendere l’edificio conforme alle norme vigenti.

La realizzazione dei vari interventi progettuali mirerà al risparmio energetico, intervenendo sull’edificio con accorgimenti e dispositivi che consentiranno oltre al contenimento dei consumi di energia elettrica, anche di produrne in maniera autonoma, il consumo di combustibile per le esigenze di riscaldamento sarà ridotto mediante l’installazione di un sistema solare termico.

Si ricorrerà in maniera prioritaria all’uso di materiali eco-compatibili e all’adozione di soluzioni innovative, finalizzate alla riduzione del consumo energetico.

3.1 Descrizione degli interventi

La riqualificazione dell’esistente consiste nella conversione all’efficienza di quanto già costruito.

Ciò si otterrà proponendo la progettazione e la realizzazione d’interventi di riqualificazione e adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza, igiene e abbattimento delle barriere architettoniche. Tutti gli interventi verteranno a rendere l’edificio più funzionale ed efficiente dal punto di vista energetico, più ecologico e salubre dal punto di vista della bioedilizia, tramite l’utilizzo di materiali naturali. In particolare:

RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE - Ristrutturazione servizi generali

- Ristrutturazione ambienti ad uso collettivo - Ristrutturazione servizi igienici

- Ristrutturazione uffici

- Abbattimento barriere architettoniche

RISPARMIO ENERGETICO Risparmio energetico

- Rifacimento e nuova realizzazione impianto elettrico, d’illuminazione, di illuminazione d’emergenza

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- Installazione impianto fotovoltaico - Installazione impianto solare termico - Installazione cappotto termico - Sostituzione e installazione infissi Risparmio idrico

- Rifacimento impianto idrico Materiali ecocompatibili

- Utilizzo di materiali ecocompatibili

- Utilizzo di materiali cosiddetti a “km zero”

4. RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE

La lunga lista di carenze prestazionali riscontrate sull’edificio in oggetto, assumendo naturalmente come parametri i livelli di qualità prestazionale posti dalle normative tecniche vigenti, impone di non considerare soltanto le carenze degli elementi tecnici ma di relazionarsi anche con l’inefficienza degli spazi per le attività.

Il livello d’intervento proposto è la riqualificazione totale del manufatto edilizio, inteso come insieme del sistema spaziale e tecnologico.

4.1. Ristrutturazione spazi servizi generali e ambienti ad uso collettivo

Gli spazi destinati a queste attività, si presentano oggi poco fruibili, fatiscenti e privi degli idonei dispositivi di utilizzo; si fa riferimento naturalmente al primo livello, essendo il secondo completamento sprovvisto di ogni elemento di finitura. Previe prove di spicconature, per stabilire le condizioni della struttura, s’interverrà all’asportazione (dove è presente) e la realizzazione (dove è mancante, con gli tutti gli idonei strati) degli intonaci e alla successiva tinteggiatura con due mani d’idropittura ad acqua di colore bianco per pareti e soffitti. Tutte le superfici calpestabili saranno rivestite con un pavimento e zoccolatura in grès porcellanato.

Per quanto riguarda le superfici vetrate, si provvederà alla sostituzione con infissi avente telaio in legno con vetro camera, che garantiranno l’isolamento termico e acustico. Si tende a precisare che ogni ambiente possiede un’apertura o direttamente verso l’esterno o verso il lucernario.

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4.2 Ristrutturazione dei servizi igienici

Si è mostrato particolare interesse agli interventi di manutenzione straordinaria, per la realizzazione di nuovi servizi igienico-sanitari e tecnologici, nonché la ristrutturazione, riparazione e integrazione di quelli esistenti attualmente precari.

Si realizzeranno opere necessarie ad adeguare i servizi e gli impianti tecnologici alle esigenze di servizio, e si provvederà alla realizzazione di tutti i servizi igienici idonei per i diversamente abili.

Si ricorrerà al rifacimento degli intonaci, alla tinteggiatura interna di soffitti e pareti, e alla sostituzione dei rivestimenti interni, pavimentazioni, piastrelle e dei sanitari.

4.3 Abbattimento barriere architettoniche

In ottemperanza all'art. 4 del DPR 503/1996 e degli artt. 77-82 del DPR 380/2001verranno apportati accorgimenti finalizzati all'abbattimento delle barriere architettoniche.

Gli edifici e gli spazi pubblici devono essere accessibili, garantire cioè la completa fruibilità dello spazio anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, per far ciò sono necessarie la totale assenza di barriere architettoniche e la presenza di adeguati elementi di ausilio e di riferimento.

A tale fine saranno realizzate due scivoli (per dislivelli compresi entro i 20 cm) d’accesso all’edificio su Via Mazzini, con pendenza costante del 10%, e una rampa posta in corrispondenza dell’ingresso su Via La Rocca; in tutti i casi con una larghezza di 100 cm. Gli scivoli verranno realizzati seguendo le norme vigenti e in modo armonico architettonicamente con il resto dell’edificio. All’interno dell’edificio verrà installato una piattaforma elevatrice, che permetterà l’accesso tra i vari livelli.

Inoltre tutti i servizi igienici saranno idonei, conformi alle norme e fruibili dagli spazi comuni per i diversamente abili.

Piattaforma elevatrice

In conformità alle normative vigenti, sia in materia di abbattimento delle barriere architettoniche e sia delle costruzioni in zona sismica, con presa visione della nota emanata dall’Ufficio del Genio Civile di Trapani (n°Prot. 14468, del 27/02/2015 con oggetto “Art. 3 della Legge 64/74.

Individuazione di alcuni interventi privi di rilevanza ai fini sismici e pertanto non assoggettabili alla denuncia dei lavori di cui all’art.17 della Legge 64/74 e all’art.4 della Legge 1086/71) si installerà in tale edificio una piattaforma elevatrice. Tale sistema consentirà l’accesso al primo piano, in piena autonomia da parte degli utenti. Nello specifico verrà installata a ridosso del vano scale.

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5. RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

5.1 RISPARMIO ENERGETICO

Uno degli obiettivi principali per la riqualificazione dell’edificio, che è divenuto un elemento fondante del progetto degli interventi, è stata la messa a punto di sistemi e soluzioni per l’abbattimento dei costi di gestione dell’edificio.

Gli interventi di riqualificazione energetica dell’immobile esistente saranno finalizzati a:

1. migliorare il comfort degli ambienti interni;

2. contenere i consumi di energia;

3. ridurre le emissioni di inquinanti e il relativo impatto sull’ambiente;

4. utilizzare in modo razionale le risorse, attraverso l’uso di fonti energetiche rinnovabili;

5. ottimizzare la gestione dei servizi energetici.

Riqualificare l’immobile dal punto di vista energetico, funzionale ed estetico è utile e vantaggioso.

Il plus di valore che ne consegue è determinato da:

minori spese di riscaldamento

maggiore comfort

salubrità degli ambienti, qualità dell’aria

rispetto dell’ambiente

sensazione di benessere

5.1.1 Impianto elettrico e d’illuminazione

Dal punto di vista della massimizzazione dell’efficienza energetica e del miglioramento delle condizioni di sicurezza e prevenzione incendi, fra gli interventi mirati alla riqualificazione dell’edificio, è previsto il rifacimento dell’impianto elettrico dell’intero edificio.

L’impianto attuale è obsoleto, inesistente in alcuni casi, e inadeguato alle esigenze dell’utenza, non conforme alle normative in materia di sicurezza e antincendio.

Saranno eseguiti un insieme di accorgimenti che tenderanno all'ottimizzazione della distribuzione dell’energia elettrica.

Gli ambienti di cui trattasi sono destinati a locali ad uso collettivo e ricreativo.

L’impianto elettrico si originerà in BT dal quadro generale, sarà alimentato dalla rete di distribuzione e dall’impianto di produzione energia fotovoltaica in bassa tensione.

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L’intero edificio verrà suddiviso in più zone, in ciascuna delle quali l’intero impianto elettrico farà capo a un quadro contenente le protezioni e sezionamenti alle linee terminali.

In linea generale, le protezioni contro i contatti diretti e indiretti mediante involucri e barriere verranno realizzate secondo quanto previsto dalle norme CEI in vigore e con quanto sopra esposto.

In particolare verranno utilizzati dispositivi a interruzione automatica dell’alimentazione (interruttori magnetotermici e/o differenziali), coordinati con l’impianto di terra.

Impianto d’illuminazione di emergenza

Sarà inoltre realizzato un impianto di luci di emergenza, tramite plafoniere autoalimentate con batterie incorporate, in grado di garantire un illuminamento medio di almeno 5 lux sulle uscite e vie di esodo, per almeno 60 minuti. L’illuminazione di sicurezza sarà garantita in tutti gli ambienti al chiuso con presenza di persone. In detti locali le uscite dovranno avere un illuminamento sufficiente alla loro individuazione in modo da garantire l’esodo in caso di emergenza, permettendo l’evacuazione veloce, diretta e sicura.

Lampade a led per esterni

Per l’intero edificio, si è scelto di utilizzare un sistema d’illuminazione con lampade a led al fine di garantire la riduzione dei costi energetici e di conseguenza un minor impatto ambientale, elevata efficienza e durata di vita.

Si predilige l’uso dei led perché non emettono calore, generano una luce bianca pulita ed emettono immediatamente la luce al massimo della loro efficienza.

5.1.2 Impianto fotovoltaico

Al fine di ottimizzare i consumi e consentire l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2, sarà installato un impianto fotovoltaico.

L’impianto fotovoltaico, sarà costituito da una serie di moduli contenenti celle al silicio in grado di produrre corrente elettrica in forma continua sfruttando la radiazione solare.

I moduli fotovoltaici saranno installati sulla copertura dell’edificio con orientamento sud e inclinazione di 30° rispetto al piano orizzontale, in modo da ottenere la massima produttività nell’arco dell’anno. I moduli fotovoltaici saranno collegati l’uno all’altro in serie per formare delle stringhe e aumentare la tensione dell’energia prodotta. Le stringhe saranno collegate tra loro in

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parallelo per aumentare la corrente prodotta. I moduli collegati tra loro costituiscono il generatore fotovoltaico. La corrente elettrica continua prodotta dai moduli è trasformata in corrente alternata attraverso gli inverter per essere utilizzata e/o immessa nella rete di distribuzione pubblica; infatti, parte dell’energia prodotta dal generatore FV viene direttamente utilizzata dall’impianto utilizzatore (luci, prese, servizi) mentre una parte potrà essere immessa in rete.

5.1.3 Impianto solare termico

Ai fini dell'utilizzo e l'integrazione di fonti rinnovabili si provvederà all'installazione di un impianto solare termico.

L’utilizzo dell’impianto consentirà, attraverso lo sfruttamento dell'energia solare, la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) dove il risparmio energetico conseguente all’adozione di un impianto solare è compreso tra il 50% e il 90% del totale. Un impianto a pannelli solari abbinato a un bollitore consentirà di soddisfare interamente la produzione di acqua calda sanitaria nei mesi estivi e di intervenire a supporto della caldaia nelle stagioni intermedie. L’installazione dell’impianto solare influirà anche sulla riduzione dei costi per il riscaldamento invernale.

5.1.4 Cappotto termico

Uno degli interventi di maggior rilievo, previsto per il controllo della trasmissione di calore attraverso l’involucro edilizio, sarà quello dell’isolamento termico delle chiusure verticali opache e della copertura.

Verrà realizzato sui due fronti (gli altri due fronti non sono accessibili) un “cappotto termico” tramite un rivestimento continuo in grado di garantire l’isolamento termico per preservare il fabbisogno energetico sia estivo che invernale, con tangibile miglioramento del comfort abitativo e un risparmio dei costi di gestione dell’edificio.

L’obiettivo è di preservare il microclima dell’edificio, isolando in modo sicuro e continuo pareti e copertura costituiti da materiali diversi, evitando la formazione di ponti termici e la conseguente formazione di condense e muffe interne.

La scelta del sistema da utilizzare per l’intervento d’isolamento è mirata, oltre al contenimento energetico anche all’utilizzo di materiali ecocompatibili, selezionando quelli che nella produzione, nella posa, nella dismissione e nel possibile riciclo non danneggino né l’uomo né l’ambiente. Si prediligono materiali naturali, non inquinanti e riciclabili.

Per tale motivo si utilizzerà un sistema isolante costituito da pannello in lana di roccia legata, il tutto

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in possesso di certificazioni ambientali di ecobiocompatibilità.

L’isolamento termico delle chiusure sarà realizzato all’esterno. Questa è la soluzione più efficace per isolare l’edificio, compatibilmente con i vincoli architettonici, la resistenza meccanica della chiusura e lo stato di conservazione della superficie.

Isolamento a cappotto consisterà nell’applicare sulla faccia esterna della parete di un pannello di materiale isolante di spessore complessivo di 80 mm ricoperto dall’intonaco, rinforzato da un’armatura in rete di materiale plastico e completato dallo strato di finitura. Il sostanziale vantaggio di questa tipologia d’intervento, rispetto a uno strato interno, è dovuto alla creazione di un volano termico. Ciò significa che la muratura interna al cappotto è in grado di accumulare energia termica, e la sua inerzia contribuisce a mantenere stabile la temperatura nell’ambiente interno o, comunque, a evitare variazioni rapide della stessa.

La tecnologia cappotto consentirà di:

- eliminare pressoché completamente i ponti termici;

- eliminare i fenomeni di condensazione superficiale e interstiziale del vapore d’acqua poiché aumenta la temperatura delle superfici interne;

- migliorare sensibilmente l’inerzia termica dell’edificio (diminuendo drasticamente il coefficiente globale di scambio termico della parete sottoposta a retrofit, consentendo l’abbattimento della potenza termica trasmessa attraverso la parete stessa).

I materiali isolanti utilizzati saranno caratterizzati da ottime caratteristiche meccaniche e di resistenza agli agenti atmosferici. Inoltre, è stata valutata la permeabilità al vapore dei materiali impegnati che, al tempo stesso, devono avere una capacità di assorbimento dell’acqua meteorica pressoché nulla. Per tale motivo verrà adottato materiale sintetico fino all’altezza di 1 metro da terra, per evitare il rischio di risalita dell’umidità capillare.

La finitura superficiale sarà di tipo tradizionale come quella preesistente, essa svolgerà una funzione protettiva degli strati sottostanti e servirà a ricostituire l’aspetto esterno dell’edificio.

5.1.5 Sostituzione infissi

Gli infissi (presenti solo al primo livello) non garantiscono comfort termo igrometrico e un sufficiente isolamento termico a causa d’infiltrazioni d’aria, provocando spreco di energia a causa di dispersioni di calore per trasmissione attraverso i vetri e i telai.

Quindi per il controllo della trasmissione di calore attraverso l'involucro, si provvederà alla sostituzione degli infissi, laddove esistenti ed alla installazione laddove non ancora installati,

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utilizzando tecnologie adeguate in grado di garantire benessere termico degli occupanti e la riduzione dei consumi. Si elimineranno così le perdite di calore, dovute ad infiltrazioni d’aria e alla conduzione attraverso le chiusure trasparenti.

Le chiusure trasparenti sono un importante elemento di frontiera responsabile del controllo delle dispersioni termiche, della permeabilità dell’aria e del passaggio di luce naturale. Essi hanno, generalmente, una trasmittanza termica (U) 4-5 volte superiore a quella degli elementi opachi che costituiscono l’involucro dell’edificio.

Gli infissi, ovvero telai mobili e persiane, che verranno installati nel fabbricato risponderanno alle attuali normative in materia di sicurezza e risparmio energetico, e saranno caratterizzati da serramenti in legno, che garantiranno l’isolamento termico ed acustico e con vetrata isolante di sicurezza, rispettando i vincoli paesaggistici presenti nel PPR.

Le proprietà termiche dei serramenti scelti influenzeranno le prestazioni del sistema edilizio sotto diversi punti di vista:

- consumi energetici per riscaldamento e raffrescamento - comfort termo igrometrico

- comfort visivo (illuminazione naturale).

Nello specifico si avrà la fornitura e posa in opera di serramenti esterni realizzati con telai mobili e persiane dallo spessore di 63-70 mm.

Insieme agli infissi è prevista la fornitura e posa in opera di vetri termoacustici isolanti antinfortunistici, secondo quanto previsto dalle norme di sicurezza, poiché questo materiale ha tendenza a rompersi in piccoli pezzi smussati poco pericolosi.

La parte trasparente dell’infisso sarà realizzata con un vetro camera stratificato 3+3.1 BE/12/4:

ovvero posti dal lato interno, si avrà un vetro stratificato e basso emissivo, composto da due lastre incolore da 3 mm, unite da un film plastico (polivinilbutirrale), successivamente vi è un’intercapedine dallo spessore di 12 mm, e infine una lastra di vetro da 4 mm.

5.2 Impianto idrico

Il rifacimento integrale dell’impianto idrico di adduzione sarà eseguito nel rispetto delle norme di legge vigenti.

Il contatore generale unico sarà posizionato esternamente all’edificio, in modo da essere facilmente ispezionabile dall’ente preposto alla fornitura d’acqua potabile.

L’intera rete di distribuzione sarà provvista di saracinesche d’intercettazione poste in punti

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opportuni in modo da sezionare l’impianto. All’interno dell’edificio le tubazioni si svilupperanno sotto traccia e non dovranno presentare giunzioni dal collettore all’erogatore. Il collettore dell’acqua fredda non dovrà presentare punti di unione con quello dell’acqua calda, in modo da non ridurre fenomeni di raffreddamento del collettore caldo.

Nell’edificio sarà installata una caldaia istantanea a gas per la produzione di acqua calda sanitaria.

L’integrazione dell’impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria permetterà un risparmio energetico ed economico.

Adozione di dispositivi per la regolazione del flusso d’acqua

Per ridurre i consumi di acqua potabile verranno installati sistemi per la regolazione del flusso di acqua delle cassette di scarico dei vasi igienici, che dovranno essere dotate di un dispositivo azionabile manualmente; inoltre verrà installato per tutti i rubinetti un riduttore di flusso.

Il riduttore di flusso è un piccolo e semplice dispositivo applicato ai rubinetti che permette di risparmiare acqua e di ridurre il consumo di energia utilizzata per riscaldarla e per trasportarla. Il riduttore di flusso è un innovativo e semplice sistema che sostituisce i comuni filtri frangi getto.

Le cassette saranno dotate di un dispositivo comandabile manualmente che consentirà in alternativa:

- la regolazione continua, in fase di scarico, del volume di acqua scaricata;

- la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di acqua: il primo compreso tra 7 e 12 litri e secondo compreso tra 5 e 7 litri.

Con questi semplici dispositivi si stima un immediato risparmio energetico fino al 50% del consumo di acqua potabile.

5.3 MATERIALI ECOCOMPATIBILI

Si ricorrerà in maniera prioritaria all’uso di materiali eco-compatibili al fine di assicurare un elevato livello di qualità ambientale. Ciò significa garantire condizioni di benessere ottimali per quanto riguarda il comfort ambientale, sia sotto l'aspetto termico che acustico, sia visivo che elettromagnetico e della qualità dell’aria.

La bioarchitettura si propone di intervenire, selezionando i materiali che nella produzione, nella posa, nella dismissione e nel possibile riciclo non danneggino né l’uomo né l’ambiente.

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I materiali scelti risponderanno ai requisiti di resistenza meccanica e stabilità, sicurezza antincendio, protezione dal rumore, igiene, salute, rispetto dell’ambiente, isolamento termico e risparmio di energia. Si prediligono materiali naturali, non inquinanti e riciclabili.

La scelta dei materiali di finitura ha tenuto conto delle caratteristiche relative all’utilizzo, alle proprietà di asetticità e del grado di riciclabilità, pertanto ha rappresentato un momento decisivo.

Di seguito sono riportati alcuni materiali ecocompatibili che saranno utilizzati negli interventi previsti.

Pannelli isolanti. Lo strato per isolamento termico è costituito da un pannello in lana di roccia, dello spessore di 80 mm, materiale ecocompatibile, naturale, non inquinante e riciclabile. Tale materiale possiede ottime caratteristiche meccaniche e di resistenza agli agenti atmosferici ed è prodotta con materiali di elevata qualità. Sarà utilizzato come isolante per la realizzazione del cappotto termico sulle superfici verticali opache, opportunamente fissato alle stesse.

La calce. Usata come legante per malte e intonaci e come componente per pitture. Garantisce alle murature caratteristiche di traspirabilità, eccellente resistenza agli sbalzi termici, perfetta adesione, ottima elasticità, bassissimo contenuto di sali idrosolubili, non patisce della presenza di umidità o acqua nelle murature. Ha una lunga durata, economicità e basso contenuto energetico in fase produttiva.

Il Biointonaco naturale certificato eco-compatibile. Di pura calce naturale per intonacature altamentetraspirante. Contiene solo materie prime di origine rigorosamente naturale e minerali riciclati. A ridotte emissioni di CO2 e basse emissioni di sostanze organiche volatili. A ventilazione naturale, attivo nella diluizione degli inquinanti indoor, batteriostatico e antimuffa naturale.

Riciclabile come inerte a fine vita.

L’Intonaco schermante a base di gesso e carbonio. Da un particolare impasto di gesso naturale e fibre di carbonio si ottiene un intonaco premiscelato per interni adatto per la schermatura di campi elettrici ed elettromagnetici. Nelle basse frequenze, intorno ai 50 Hz, la schermatura del campo elettrico è superiore al 90%. Nella banda delle alte frequenze da 20 KHz a 10 GHz l’attenuazione del campo magnetico è del 100%.

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Centro diurno per l’assistenza degli anziani – Partanna (TP) 17

Le pitture naturali. Prodotte nel rispetto della natura e senza derivati del petrolio, sono composte da materie prime naturali quali resine e oli vegetali (pino, larice, lino, soia, germe di mais), cere e gomme vegetali, oli essenziali (rosmarino, agrumi), coloranti e sostanze minerali naturali (talco, ocra, terre coloranti), non danneggiano chi le usa, non producono inquinamento, hanno profumazioni gradevoli e balsamiche che creano benessere ed armonia. Sono completamente atossiche e prive di sostanze chimiche di sintesi, alta traspirabilità e compatibilità con i supporti da trattare, resa generalmente superiore alla vernice tradizionale, facilità d’uso e di applicazione, caratteristiche antistatiche delle superfici trattate.

La ceramica. Durabile nel tempo, resistente agli attacchi atmosferici, offre un buon isolamento termoacustico, unisce sicurezza, durezza, resistenza meccanica, inerzia e igiene a eccezionali qualità estetiche.

Il vetro. Offre soluzioni straordinarie, espressioni della ricerca edilizia in termini di efficienza energetica, ecosostenibilità ed ecocompatibilità. Le proprietà del vetro sono innumerevoli, è un materiale omogeneo, indeformabile alle temperature ordinarie, trasparente allo spettro visibile, inattaccabile dalla maggior parte degli acidi, malleabile e resistente alle sollecitazioni.

Materiali “km zero”

Si mirerà a utilizzare materiali a “km zero”, ossia al riutilizzo di materiali dello stesso sito d’intervento, riducendo le emissioni di CO2 causate dai mezzi di trasporto. Si tratta di un criterio progettuale nato per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale degli edifici. L’edilizia a “km zero”, può avere anche un importante valore sociale e culturale con positive conseguenze sull’aspetto paesaggistico.

Partanna, 23 Giugno 2015

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Varvaro & Misuraca Ingegneria S.r.l.

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