Il colore della pelle è un esempio di adattamento biologico
Post genetico
Genetico
Pigmentazione “facoltativa” Pigmentazione “costitutiva”
Equilibrio tra le funzioni del carattere “colore della pelle”
Difesa dai raggi UVB e UVA
(100-280 nm), (280-320 nm), (320- 400nm)
Percorso Formazione 24 CFU III ciclo
aa 2019-2020
Interazione tra genoma a fattori ambientali (M. Fuciarelli)
Equilibrio tra le funzioni del carattere “colore della pelle”
Difesa dai raggi UVB e UVA
Malattie delle ossa
(rachitismo, osteomalacia, osteoporosi) Se si “privilegia” la funzione biologica di difesa dai raggi UV
si va incontro al rischio di sviluppare determinate “malattie delle ossa” (rachitismo, osteomalacia, osteoporosi)
Struttura dell’osso
Percorso Formazione 24 CFU III ciclo
aa 2019-2020
Interazione tra genoma a fattori ambientali (M. Fuciarelli)
Equilibrio tra le funzioni del carattere “colore della pelle”
Attivazione della vitamina D Difesa dai raggi UVB e UVA
Se si “privilegia” la funzione biologica di attivazione della vitamina D, aumenta il rischio di sviluppare le malattie, più o meno gravi se non addirittura letali, strettamente legate all’esposizione alle radiazioni ultraviolette
Malattie della pelle (melanomi cutanei, vari tipi di carcinomi cutanei o oculari, cheratosi, cataratta, pterigio, scottature, herpes labiale, photoaging)
Percorso Formazione 24 CFU III ciclo
aa 2019-2020
Interazione tra genoma a fattori ambientali (M. Fuciarelli)
Equilibrio tra le funzioni della pigmentazione
Difesa dai raggi UV
Malattie delle ossa
Equilibrio tra le funzioni della pigmentazione
Difesa dai raggi UV
Malattie della pelle
Termoregolazione e pigmentazione
Lucy
Turkana Boy/ Nariokotome Boy
Termoregolazione come pressione selettiva
3 eventi migratori
“out of Africa 1”
circa 1,5 myr (Homo ergaster);
“out of Africa 2”
circa 0,7 myr (Homo
heidelbergensis);
“out of Africa 3”
a partire da circa 0,130 myr (Homo sapiens)
EFFETTI DELLA LUCE SULLA FISIOLOGIA DELL’UOMO
nanometro (nm) = 10-9m (un milionesimo di mm)
Spettro elettromagnetico e spettro visibile (tra il rosso e il violetto):
radiazioni con minore lunghezza d'onda hanno maggiore frequenza e alta energia
(ultravioletto, raggi X e raggi gamma); radiazioni con maggiore lunghezza d’onda
hanno minore frequenza e bassa energia (infrarossi, microonde e onde radio)
➢
UVC (100-280 nm): generalmente non penetrano l'atmosfera terrestre quindi non hanno nessun ruolo nella risposta adattativa della pelle
➢
UVB (280-315 nm): la maggior parte viene assorbita o schermata dall'atmosfera (ossigeno, ozono, acqua presente nell’atmosfera)
➢
UVA (315-400 nm): raggiungono la superficie terrestre in quantità maggiore rispetto agli UVB (UVA2 sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo e delle rughe!)
UVR
Radiazioni ionizzanti
Media Annuale
(Co V)
Coefficiente di variazione annuale
UVB (280-315 nm): all’equatore e tra i due tropici si hanno i livelli maggiori, con due picchi stagionali ai due equinozi. Valori medi molto bassi in Eurasia e nord America.
Coefficiente di variazione (CoV) variabile
UVB
UVA (315-400 nm): valore medio molto alto all’equatore e tra i due tropici, costantemente variabile oltre i tropici durante l’anno. Raggiungono la superficie terrestre in quantità maggiore Coefficiente di variazione (CoV) inverso rispetto a quello di UVB
UVA
LIVELLI DI RAGGI UVA E UVB
66°33'
La pigmentazione Radiazioni ionizzanti
Effetti positivi/negativi (UVA )
Effetti positivi/negativi (UVB - eritematogeni)
Foto ossidazione della melanina Produzione di melanina (10-1.000 volte superiore a UVA)
Azione disinfettante sulla cute Abbronzatura più persistente
Sintesi della vitamina D (ridotta) Sintesi della vitamina D (295-297 nm) Invecchiamento della pelle (photoaging) Invecchiamento (photoaging) della pelle
(ridotto)
Tumori, melanomi Tumori, melanomi (ridotti)
Fotolisi dei nutrienti (acido folico, vit. B9) Colpi di sole, eritemi, scottature
EFFETTI DEI RAGGI UV SULLA PELLE
66°33'
La pigmentazione Radiazioni ionizzanti
Effetti positivi/negativi (UVA )
Effetti positivi/negativi (UVB - eritematogeni)
Foto ossidazione della melanina Produzione di melanina (10-1.000 volte superiore a UVA)
Azione disinfettante sulla cute Abbronzatura più persistente Trasformazione della provitamina D
(ridotta)
Trasformazione della provitamina D (295-297 nm)
Invecchiamento della pelle (photoaging) Invecchiamento (photoaging) della pelle (ridotto)
Tumori, melanomi Tumori, melanomi (ridotti)
Fotolisi dei nutrienti (acido folico, vit. B9) Colpi di sole, eritemi, scottature
EFFETTI DEI RAGGI UV SULLA PELLE
Il colore della pelle, degli occhi, dei capelli
La pigmentazione è un carattere
poligenico e pleiotropico
Strato malpighiano
•Organo più grande/esteso del nostro corpo
•Diverse funzioni
➢Termoregolazione
➢Protezione da danni di natura fisica e chimica
➢Protezione dall’invasione dei microrganismi
➢Assorbimento
➢Riserva (acqua, lipidi); ruolo sintetico (vit. D)
(Cellule morte)
(cheratinociti) (strati cellule piatte)
(livello germinativo, melanociti, sintesi di
quasi il 90% vit. D)
Struttura dell’epidermide
•Epidermide
•Derma (impalcatura, sede di vasi sanguigni, terminazioni nervose e annessi cutanei)
•Ipoderma o tessuto sottocutaneo (tessuto adiposo, circa il 50% del grasso corporeo- isolante termico, riserva energetica)
melanocita
cheratinociti
PIGMENTI
•Beta carotene
•Emoglobina
Raggi ultravioletti (UVA, UVB)
•Melanina
•Cheratina
•Vasi sanguigni
Determinanti Biologici del Colore della Pelle
(Pigmenti)
❑ β Carotene
❑ Emoglobina
❑ Melanina
Vitamina A (retinoidi)
Retinolo (A1); retinaldeide o retinale (A2) ; acido retinoico (A2).
❖Alimenti di origine vegetale
Carotenoidi: β-carotene (provitamina A);
attività antiossidante
❖Alimenti di origine animale
Determinanti Biologici del Colore della Pelle
(Pigmenti)
❑ β Carotene
❑ Emoglobina
❑ Melanina
Emoglobina
● Molecola complessa trasportatore di ossigeno
● Presente all’interno dei globuli rossi
● Nella forma ossigenata ha colore e dà alla pelle un colorito dal rosato a leggermente pigmentato
● Nella forma deossigenata ha colore violaceo e dà alle pelli chiare un colorito cianotico caratteristico della deprivazione di ossigeno e del soffocamento
I melanociti sintetizzano la melanina, che si aggrega in granuli, all’interno dei melanosomi
Determinanti Biologici del Colore della Pelle
(Pigmenti)
❑ β Carotene
❑ Emoglobina
❑ Melanina
•Dopamina:
neurotrasmettitore del sistema nervoso simpatico, agisce sul comportamento e sull’umore
•Neuromelanina riduce il danno ossidativo tramite l’inattivazione dei radicali liberi dannosi
Fenilalanina
(aa essenziale)
•Proteine della soia
•Alga spirulina
•Noccioline, mandorle, burro di arachidi
•Semi di zucca, semi di sesamo
•Latte, yogurt, formaggio
•Avocado,
• prezzemolo,
•Pollo, tacchino, pesce
FENILCHETONURIA E ALBINISMO
FENILALANINA
Fenilalanina idrossilasi TIROSINA (idrossifenilalanina)
Tirosinasi + O2
Cu++ dipendente DOPA (diidrossifenilalanina)
Dopaossidasi + O2 DOPACHINONE
DOPACROMO
INDOLO-5,6-CHINONE (INDOLO-5,6-CHINONE)N
cisteina
EUMELANINA (omopolimero) FEOMELANINA
(eteropolimero)
FENILCHETONURIA
(Diagnosi precoce, test di Guthrie)
ALBINISMO
SINTESI DEL PIGMENTO MELANINA
Fenilalanina (aa essenziale, esclusivamente introdotto con la dieta) Phenylalanine hydroxylase (PAH)
tirosina fenilalanina
La malattia si manifesta alla nascita, con accumulo di fenilpiruvato (o fenilchetone) nelle urine; comporta ritardo mentale, danni cerebrali, epilessia, e ipopigmentazione.
Effetti pleiotropici:
•Tiroxina
•Adrenalina
•Melanina
ALBINISMO
Nelle popolazioni umane si può
riscontrare 1 soggetto albino ogni
17.000 individui. L’albinismo è una
malattia autosomica recessiva.
Il colore della pelle è un esempio di adattamento biologico
Genetico
pigmentazione costitutiva o
“permanente” che l’individuo presenta fino dalla nascita anche se in forma “non definitiva”
pigmentazione labile o
“abbronzatura” che non è trasmissibile e può variare nel corso della vita di un individuo
Post genetico
•Individui
•Espressione dei geni
•Non trasmissibile
•Reversibile
•Popolazione
•“Tipo” di geni
•Trasmissibile
•Irreversibile/
Reversibile in tempi lunghi
"We know so little about the genetic and evolutionary architecture of human traits.
We cannot expect to use
human genetics to understand complex diseases most
effectively without first
working out how fundamental characteristics, such as eye, hair and skin color, are determined.“
(Mark Shriver, Scientific American Magazine, 2005)
IL MECCANISMO DELLA PIGMENTAZIONE “FACOLTATIVA” (ABBRONZATURA) DOPO L’ESPOSIZIONE AI RAGGI UV (pigmentazione immediata o diretta e pigmentazione progressiva o indiretta)
DUE STADI DI ACCLIMATAZIONE:
PRIMO STADIO:
Abbronzatura immediata
“immediate pigment darkening” (IPD)
• Scurimento transitorio della pelle in risposta ai raggi UVA e alla luce visibile.
• Raggiunge il massimo entro 1-2 ore dall’inizio dell’esposizione e regredisce in 3-24 ore dopo l’esposizione.
• Non si formano nuovi melanosomi ma si ha riarrangiamento e fotoossidazione delle molecole di melanina già presenti. Si forma un cap per proteggere il nucleo dai danni dei raggi UV.
SECONDO STADIO:
Abbronzatura ritardata
“delayed tanning” (DT)
• Scurimento protratto nel tempo a seguito di esposizione prolungata, specie a UVB.
• Inizia dopo 48-72 ore dall’inizio dell’esposizione
• Raggiunge il massimo dopo 19 giorni e richiede 9 mesi e mezzo per regredire
• I melanociti si ingrandiscono e aumentano la loro attività, aumenta il numero di melanosomi, e i dendriti si allungano per favorire il trasferimento dei granuli di melanina verso i cheratinociti
Unità morfologico- funzionale della pelle:
1 melanocita e 36 cheratinociti
Melanocita
Granuli di melanina contenuti in un melanosoma
Melanocita: cellula dendritica derivata dalla cresta neurale.
Migra verso l’epidermide nel primo trimestre di vita
intrauterina.
I melanociti delle pelle più chiare contengono per lo più melanosomi meno densi (Stadi II-III) …
Il processo di maturazione del melanosoma
(controllato geneticamente) attraversa 4 stadi (I, II, III, IV) e conduce, da un vacuolo vuoto, a un
organello striato pieno di melanina
… mentre i melanociti delle pelli più scure mostrano melanosomi più maturi (Stadi III-IV)
I II
III IV
III II
III
IV La densità dei melanociti per unità di superficie
corporea varia da circa 900 a circa 2000/mm
2Inibizione della tirosinasi
Metabolismo della melanina
(Cu++ dipendente)+ O2
(idrossifenilalanina) (diidrossifenilalanina)
Dopaossidasi + O2
(omopolimero) (eteropolimero)
Nelle pelli più scure i melanosomi contengono quasi esclusivamente il pigmento eumelanina e non si
aggregano tra loro, nelle pelli più chiare i melanosomi contengono anche quantità variabili di feomelaninae sono impacchettati in organuli circondati da una membrana, detti lisosomi
Raggi UV
•Due reazioni enzimatiche
•Serie di reazioni spontanee senza catalisi enzimatica
•Riarrangiamenti molecolari
•Co-polimerizzazioni
•Intermedi instabili e autoossidati
•Eu- e feo-melanina riversate fuori dai melanociti tra le cellule circostanti
•Proteina p53 induce una modificazione post-traduzionale di POMC a seguito dello “stressor raggi UV”
•MC1R (melanocortin-1 receptor):
recettore trans-membrana dei melanociti della cute.
•MC1R induce l’espressione di MITF (microphthalmia-associated transcription factor) mRNA
•La sintesi del fattore di trascrizione MITF up-regola alcuni geni coinvolti nella melanogenesi
•I melanosomi maturi si distribuiscono tra i cheratinociti adiacenti per proteggere il loro nucleo dal pericolo degli UVR
Ormone melanotropo o ormone melanocito-stimolante: α-MSH
(Melanocyte-Stimulating Hormone) prodotto nella cute a partire da POMC
Glicoproteina Pro-opiomelanocortina (POMC)
Beta-endorfina Frammenti
+
Gamma-lipotropina ACTH
IPOFISI
alfa-MSH
TESSUTI NON IPOFISARI
frammento gamma-MSH
Sintesi della melanina
Assunzione di cibo Risposta
immunitaria MSH
Ainger et al. (2016)
La regolazione degli enzimi “melanogeni”, primo tra tutti il gene “chiave” TYR (enzima tirosinasi , Cu dipendente) appare centrale nella melanogenesi.
Metabolismo della melanina
Ma il gene TYR è “affiancato” da almeno altri 92 geni che agiscono a livello dell’RNA e non solo …
… anche la quantità di eumelanina e feomelanina nei melanosomi è controllata da più geni …
… geni che controllano caratteri che hanno un chiaro significato adattativo
TYR Enzima tirosinasi
TYRP1 Struttura melanosoma SCL45A2 o
MATP
Traffico intracellulare
OCA2 pH melanosomi
SLC24A5 Livelli di calcio
MC1R, ASIP Eumelanina/feomelanina KITLG Distribuzione melanina Ma il numero esatto dei loci genici coinvolti nei vari step della
pigmentazione è ancora da definire con esattezza (3?, 5?, 4-6?, 30-40?, 100?, … 378!):
a oggi 171 sono stati mappati , di 8 è ben chiara la funzione (TYR, TYRP1, OCA2, SLC45A2, SLC24A5, MC1R, ASIP, KITLG),
3 sono “candidati” (SLC24A4, IRF4, TPCN2) (Sturm, 2009)
e degli altri non è ancora ben chiaro il ruolo.
Del Bino et al. (2018) Clinical and Biological Characterization of Skin Pigmentation Diversity and Its Consequences on UV impact. Int. J. Mol. Sci. 19, 2668; doi:10.3390/ijms19092668
La principale pressione selettiva che ha portato alla perdita del pelo è stata la termoregolazione
Australopithecus afarensis (Africa orientale e nord orientale, 3,5 milioni anni fa) aveva pelle chiara ricoperta da peluria scura
Homo ergaster (Africa orientale, 1,8-1,6 milioni anni fa) scarsa peluria su gran parte del corpo e probabilmente pelle scura per proteggersi dai raggi UV e facilitare la perdita di calore
Homo neaderthalensis (Europa, circa 300.000-28.000 anni fa) pelle più chiara rispetto agli altri due a causa dei raggi UV di minore intensità
La storia della pigmentazione della pelle rappresenta un sistema modello
estremamente interessante per
comprendere e spiegare l’evoluzione.
La pigmentazione cutanea soddisfa tutti i criteri per un modello evolutivo vincente
gene MC1R
“melanocortin 1 receptor”
“alpha melanocyte stimulating hormone receptor”
e gene ASIP
300.000-28.000
Photoproduct
Photoaging
DNA polimerasi
Nucleotide excision repair
(processo di riparo del DNA)
Photoaging
Composti antiossidanti (agenti riducenti)
alimenti
Vitamina C (acido ascorbico) Frutta e verdura
Vitamina E (tocoferoli) Oli vegetali Antiossidanti polifenolici
(resveratrolo, flavonoidi)
Tè, caffè, soia, origano, frutta, olio di oliva, cioccolato e vino rosso Carotenoidi (licopene, carotene)
Acidi grassi polinsaturi (omega 3, a. linoleico, a. arachidonico)
Frutta e verdura
Oli, pesci grassi, pesce azzurro
Melatonina; Glutatione; Sistemi enzimatici (SOD, catalasi e altri perossidi);
Jones et al. (2018): The vitamin D-Folate Hypothesis as an evolutionary model for skin pigmentation: an update and integration of current ideas. Nutrients 10, 554.
Vitamin D-Folate Hypothesis
o Vit. B9 (in supplementi e alimenti fortificati)
Folati (tetraidrofolati poli-glutammati) presenti negli alimenti
Un esempio di NUTRIGENETICA:
MTHFR (methylenetetrahydrofolate reductase gene)
•La dose minima giornaliera consigliata è 5 mcg (200 UI) (da 1 a 50 anni) 10 mcg (400 UI) (51 - 70 anni) 15 mcg (600 UI) (oltre i 70 anni) (UI=Unità Internazionali=25ng)
•Il limite massimo di tollerabilità è:
50 mcg (2.000 UI) al giorno (adulti)
Sunshine vitamin
La Vitamina D2è presente nel lievito di birra, nel germe di grano e nei funghi
Pelle chiara 10-15 min Pelle scura 20 min
Anziani 30 min
Source Vitamin D3
Sunlight Exposure (full body exposure)
3,000 -20,000 IU
(pre-vitamin D)
or calcitriolo
Engelkin (2015)
Holick, MF. (2007) Vitamin D Deficiency. N. Engl. J..Med. 357: 3 DBP (vit D binding protein
(CytP450)
(Calcitriolo, forma attiva) (Calcitriolo, forma attiva)
Rachitismo
Osteomalacia
BMD (bone mineral density)
San (Botswana) Pokot (Kenia)
Berberi (Tunisia) Sami
(Finlandia) Inuit (Canada)
COLORE DELLA PELLE
(pigmentazione costitutiva)
TIPO DI ALIMENTO NUTRIENTE CONSEGUENZE Fegato di narvalo, caribù,
anatra,
Pelle e grasso di narvalo
Vitamina A Vitamina C o acido ascorbico
sviluppa la visione notturna, protegge la pelle, protegge dalle infezioni
Protegge i vasi sanguigni. Una deficienza provoca scorbuto, rallentamento della crescita e aterosclerosi Caribù, balena Proteine animali Utili per l’accrescimento, per la produzione di
anticorpi, assicurano l'energia.
Balena, caribù Zinco Facilita la guarigione dalle ferite, potenzia il sistema immunitario, favorisce l’accrescimento nel periodo adolescenziale
Elefante marino, caribù, mitili, Ptarmigan, anatre
Ferro Essenziale per la formazione dei globuli rossi, e per il trasporto dell’ossigeno
Pesci Calcio e
vitamina D
Sono coinvolti nella formazione delle ossa e dei denti forti, interviene nel funzionamento del sistema
nervoso
Elefante marino, balena Vitamine B Utili per pelle e occhi sani, coinvolte nel metabolismo cellulare e nel funzionamento del sistema nervoso Elefante marino, balena Acidi grassi
polinsaturi (Omega-3)
Preservano dalle malattie cardiocircolatorie