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Ordine Francescano Secolare della Campania

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Academic year: 2022

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Ordine Francescano Secolare della Campania

info@ofs.campania.it

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Prot. n° 78/2020/P

Marzano di Nola, 20 ottobre 2020

Ai Ministri e Consigli locali Alle Fraternità OFS in formazione

p.c. Ai Ministri Provinciali del Primo Ordine e del TOR Al Consiglio regionale GiFra

Alle Sorelle Clarisse

OGGETTO: IBOSCHI DI FRANCESCO E CHIARA

Carissimi,

l’impegno per la cura del Creato dei Francescani Secolari della Campania continua. Il valore della biodi- versità, la necessità di azioni atte a tutelare il territorio dai dissesti idrogeologici e a salvaguardia del nostro paesaggio suggeriscono una linea di intervento tesa ad incrementare la piantumazione di alberi.

Francesco e Chiara amavano ogni creatura quale testimonianza dell’azione creatrice di Dio Padre.

Con il Capitolo di inizio anno vogliamo dare avvio ad una attività che ci vedrà impegnati a piantare nella nostra regione arbusti ed alberi quali segni e testimonianza del nostro impegno per la cura di Madre Terra.

Nell’organizzare il Capitolo Fraterno regionale di inizio anno, il Consiglio regionale ha pensato di distri- buire alle Fraternità della regione delle piante in fitocella ricevute dal vivaio regionale Cerreta Cognola, alla cui direzione va il nostro ringraziamento.

Le piante disponibili sono il Mirto e il Cerro. Il Mirto è consigliato per le Fraternità presenti in aree costiere o a clima mediterraneo, mentre il Cerro è indicato per le Fraternità presenti nelle aree interne della Cam- pania.

Nei prossimi giorni distribuiremo le piante in ciascuna delle Zone in cui è stata suddivisa la nostra Frater- nità regionale.

Ad ogni Fraternità locale, meglio se in collaborazione con le Fraternità vicine o dell’intera zona di appar- tenenza, chiediamo di elaborare un piccolo progetto e nel mese di novembre, mese in cui ricade la gior- nata dell’albero, abbia cura di piantare l’albero o gli alberi ricevuti in dono per realizzare o un boschetto, appunto i Boschi di Francesco e Chiara, o per piantare una singola pianta in un luogo simbolico del proprio territorio, sia il giardino del Convento, la piazza del paese,….

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Ordine Francescano Secolare della Campania

Nel rispetto di tutte ordinanze e i decreti emanati in questo periodo, vi suggeriamo di coinvolgere in tale progetto l’Amministrazione Comunale, le Fraternità della Gioventù Francescana e altre Associazioni e di lasciare traccia dell’evento anche con una piccola targa dell’iniziativa adottata.

Vi chiediamo di documentare ogni piantumazione con delle foto o video da far avere al Consiglio regio- nale unitamente alla allegata scheda che vi invitiamo a compilare.

Nell’attesa di poterlo fare di persona, vi salutiamo fraternamente.

Per il Consiglio regionale OFS della Campania Antonio Nappi

Ministro regionale

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S CHEDA DI PROGETTO

“I BOSCHI DI F RANCESCO E C HIARA

FRATERNITÀ COINVOLTE: ___________________________________________________________________

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ENTI ED ASSOCIAZIONI COINVOLTE: ___________________________________________________________

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SINTESI ATTIVITÀ: _______________________________________________________________________

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LUOGO IN CUI È STATA EFFETTUATA LA PIANTUMAZIONE:______________________________________________

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ESSENZA PIANTUMATA: _____________________________________ NUMERO DI ESEMPLARI: _____________

GIORNO IN CUI È STATA EFFETTUATA LA PIANTUMAZIONE: _____________________________________________

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Ordine Francescano Secolare della Campania

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I L M IRTO

Nome scientifico Myrtus communis

Famiglia Myrtaceae

Periodo di fioritura Giugno-Agosto

La pianta di Mirto è una specie spontanea tipica della macchia mediterranea. Nel nostro Paese il Mirto è

diffuso soprattutto nelle zone costiere del Sud e delle Isole, fino ai 600 m di altitudine. Il mirto è una pianta molto rustica, di facile propagazione.

Nella nostra tradizione popolare questa pianta è nota anche col nome di mortella.

La pianta di Mirto ha portamento arbustivo-cespuglioso, con ramificazioni molto fitte. È una specie di lento accrescimento che può diventare plurisecolare. L’altezza varia a seconda dell’età e dell’ambiente di crescita, da cm 50 a m 3-4.

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L A Q UERCIA C ERRO

Nome scientifico Quercus cerris

Famiglia Fagaceae

Periodo di fioritura Aprile-Maggio

La Quercia Cerro o Cerro è una pianta legnosa con portamento

arboreo, può raggiungere i 35 m di altezza e diametri del tronco che possono superare il metro. Ha tronco dritto e slanciato che, in bosco, si diparte in rami nel terzo superiore, con branche robuste, le più basse orizzontali e corte, poi ascendenti e sinuose, che formano una chioma dapprima ovale, poi globosa e mediamente densa.

Le foglie sono di forma molto variabile e tardivamente caduche; sono mediamente a profilo oblungo- obovato e arrotondate alla base, a volte troncate o leggermente cordate.

I frutti alla fine del primo anno sono piccoli come gemme e brevemente peduncolati; durante la stagione vegetativa riprendono lo sviluppo e nel mese di ottobre maturano e disseminano.

In genere, il legname veniva utilizzato per traverse ferroviarie, per doghe da botti, raggi di ruote, ma ora viene utilizzato più come ottimo legno da ardere e per la produzione di carbone, migliore ancora del legno delle altre querce in quanto privo di tannino che rallenta la combustione.

L'apparato radicale è molto sviluppato, adatto a sopportare anche periodi di siccità, ha un fittone che penetra molto in profondità già all'inizio della crescita della plantula e rimane sempre attivo per tutta la vita della pianta.

In Italia, il Cerro, diviene molto abbondante sulla dorsale appenninica, soprattutto dalla Maremma to- scana in giù, nell'subordine Lathyro nigri-Quercenalia cerris.

Molto diffuso nel Molise, nel Sannio, nell'Irpinia e Basilicata

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