MUSEO DEI FIORENTINI
MUSEO DI INTERESSE DIOCESANO
REGOLAMENTO Articolo 1 DIREZIONE DEL MUSEO
1.1 Composizione del Consiglio di Amministrazione
Il Museo dei Fiorentini persegue gli scopi statutari attraverso un Consiglio di Amministrazione composto secondo le modalità indicate nell’Articolo 5 dello Statuto del Museo nelle specifiche di seguito esposte:
Un membro nella figura del Parroco pro tempore della Basilica Parrocchiale di San Giovanni Battista dei Fiorentini o da di lui delegato;
Un membro nella figura del Presidente della Arciconfraternita di San Giovanni dei Fiorentini detta della Pietà o da di lui delegato;
Un membro nella figura del Responsabile per l’Arte Sacra della Diocesi di Roma, o da di lui delegato;
Un membro nella figura del funzionario responsabile per i beni artistici per San Giovanni dei Fiorentini del Ministero per i Beni Culturali o da figura equipollente nel caso di variazioni delle strutture di soprintendenza locali.
1.2 Nomina e funzioni del Direttore del Museo
Il Direttore del Museo è nominato dall’Ordinario Diocesano di Roma su proposta del Consiglio di Amministrazione.
Il Direttore ha la cura, gestione, organizzazione interna, mantenimento, valorizzazione e sviluppo della struttura museale.
E’ il Legale Rappresentante del Museo, e da lui dipendono le nomine relative alla gestione della struttura.
Sua è l’approvazione ultima del bilancio preventivo e consuntivo e il suo voto è decisivo nelle votazioni del CdA.
Il Direttore convoca il CdA e la commissione di gestione ogniqualvolta reputi opportuno e comunque almeno due volte l’anno per formulare il le linee programmatiche e per redigere e approvare il bilancio preventivo e consuntivo.
Il Direttore viene nominato per la durata di quattro anni e svolge la sua mansione a titolo completamente gratuito.
1.3 Funzioni del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione si affianca al Direttore nelle attività di gestione straordinaria e ordinaria del Museo.
Al CdA è demandata l’approvazione dei bilanci e la redazione dei verbali relativi alle riunioni.
I membri durano in carica per quattro anni e svolgono la propria mansione a titolo completamente gratuito.
1.4 Nomina e funzioni della Commissione di Gestione
Il Direttore, coadiuvato dal CdA nomina la Commissione di Gestione del Museo nelle figura di un Curatore, un Responsabile delle Relazioni Esterne, un Responsabile dell’Ufficio Amministrativo, un Responsabile dell’Ufficio Legale.
La Commissione di Gestione, presieduta dal Direttore del Museo, svolge l’attività ordinaria della struttura.
Curatore del Museo. Valorizza il patrimonio artistico del Museo, rendendolo conosciuto e fruibile attraverso l’ideazione, progettazione e organizzazione di eventi, esposizioni, concerti, incontri, iniziative culturali e artistiche. Ha le funzioni relative a: esposizione delle opere; compilazione dei materiali informativi e descrittivi; cura del buono stato del Museo e delle sue collezioni.
Responsabile delle Relazioni Esterne. Svolge le attività preposte a rendere noto il Museo presso enti e istituzioni. Predispone piani di comunicazione; redige comunicati stampa; cura website e mailing list, organizza iniziative tese a rendere quanto più nota la struttura; concede e richiede patrocini e svolge attività di promozione presso strutture turistiche e di ricezione. Coordinandosi con il Curatore, predispone il merchandising del Museo, i materiali promozionali e le pubblicazioni. Mantiene l’archivio fotografico delle opere.
Responsabile dell’Ufficio Amministrativo. Redige i bilanci preventivi e consuntivi, tiene nota delle spese;
raccoglie preventivi e fatture; procede ai pagamenti; predispone le pratiche relative agli eventi e alle iniziative;
tiene il contatto amministrativo con terzi che svolgano attività nel Museo.
Svolge le pratiche amministrative relativi a prestiti delle opere.
Responsabile dell’Ufficio Legale. Consulente legale della struttura. Emette parere su accordi e contratti.
Gestisce i diritti di copyright sulle immagini e sui progetti e a lui si fa riferimento in caso di qualsiasi controversia.
I membri della Commissione durano in carica per quattro anni e svolgono la propria mansione a titolo completamente gratuito.
1.5 Altre nomine del Museo
L’Ordinario Diocesano di Roma ha la qualifica di Presidente Onorario del Museo dei Fiorentini.
Di concerto con il CdA, il direttore può proporre consulenti esterni nella figura di persone di indubbia rispettabilità e competenza e comunque per un periodo stabilito.
Gli eventuali consulenti prestano il proprio servizio in maniera del tutto gratuita.
Articolo 2 GESTIONE ORDINARIA DEL MUSEO
2.1 Apertura del Museo
Il Museo è aperto dal 1 Settembre al 30 Giugno, per un minimo di 25 ore settimanali. Sono previste aperture straordinarie, su indicazione del CdA e della Commissione di Gestione.
2.2 Custodia del Museo
Il Museo si avvale per l’apertura di collaborazione con volontari e con associazioni di settore.
Articolo 3 GESTIONE STRAORDINARIA DEL MUSEO
3.1 Opere straordinarie
Per tutte i lavori e progetti che esulano da quanto approvato nel piano preventivo annuale è necessaria la convocazione del Consiglio di Amministrazione.
Articolo 4 COMPOSIZIONE DEL MUSEO
4.1 Descrizione della struttura, collezioni e modalità di prestito
In riguardo alla descrizione delle struttura, collezione, fondi e impianti del Museo e in merito alle modalità di prestito e ricezione delle opere, si fa riferimento all’allegato STANDARD FACILITIES REPORT.
STANDARD FACILITIES REPORT
1. LUOGO
Collocata alla fine di Via Giulia, in prossimità della congiunzione fra Corso Vittorio Emanuele II e il Lungotevere, la struttura è raggiungibile dalla chiesa e dall'ingresso indipendente del Palazzo dell'Arciconfraternita dei Fiorentini.
2. STORIA
Il Museo, dedicato all'arte sacra, viene inaugurato nel Giugno 2001 quale una delle opere del Grande Giubileo del 2000, a termine di tre anni di lavori, con il contributi statale e della C.E.I.
Il progetto ha previsto la ristrutturazione di locali prestigiosi e nascosti - come il sottotetto della navata destra della chiesa - e ha rappresentato la prima struttura museale nata dopo l'istituzione del Polo Museale Romano.
È stata così creata una struttura moderna e versatile nel pieno rispetto della struttura antica.
Il Museo si arricchisce di nuovi restauri e di opere di allestimento tese a rendere quanto e più possibile la collezione ampia e di alto livello e gli spazi versatili e funzionali a una programmazione culturale.
Negli anni 2012 - 2013 sono stati portati avanti i lavori di restauro e allestimento ed espansione e nello stesso tempo sono state promosse iniziative culturali, sociali, formative e aggregative. Si è resa necessaria una riorganizzazione dell'esposizione delle opere, alla luce di nuove scoperte e attribuzioni con un nuovo allestimento che contempla la manutenzione degli spazi architettonici con l'inserimento di nuove strutture e la modifica delle attuali, per garantire la valorizzazione e la migliore fruizione del Museo.
Tale operazione è stata eseguita sotto la supervisione del responsabile della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e del Polo Museale della Città di Roma.Tale operazione
era imprescindibile a causa di diversi fattori: dal punto di vista strutturale il Museo, inaugurato nel 2000 e a seguito di lavori molto veloci a causa della scadenza del Grande Giubileo, ha ora 13 anni di attività, e diverse problematiche emerse negli anni hanno danneggiato coperture, masse murature e superfici. Si è quindi proceduto a un rifacimento degli intonaci, con riparazione delle crepe, rimozione delle superfetazioni causate dall'umidità, rasatura e ridipintura. Parallelamente, si è proceduto a un riallestimento della collezione con nuovi criteri che valorizzino maggiormente le opere e la letture delle stesse. Tale riallestimento era del resto necessario in quanto nel corso degli anni, attraverso ricerche e restauri, sono state traslate al Museo alcune opere che si sono in maniera più o meno eterogenea aggiunte alla collezione iniziale, mentre altre, come il reliquiario del Piede di Santa Maria Maddalena sono state trasferite in Basilica. Il nuovo allestimento tiene conto delle dimensione di alcune opere per le quali sono necessari in maniera imprescindibile le pareti alte, poste nel lato verso la Navata centrale. In particolare, "cardine" dell'intervento è l'altare della Sala Capitolare dei Santi Celso e Giuliano, ricomposto attraverso il ritrovamento e restauro dello smarrito paliotto in marmoridea, del quale attraverso fotografie d'archivio si è potuto con certezza definire la pertinenza. L'Altare così composto risulta alto più di 4 metri, e non poteva certamente essere ricollocato nella primigenia posizione, scelta quando, mutilo, non se ne conosceva l'intero disegno. Questa importante testimonianza, insieme agli aggiornamenti su provenienze e attribuzioni e al trasferimento al Museo di alcune opere ora
“appoggiate” in chiesa, ha dettato una linea guida nuova nella distribuzione delle sale del Museo. Il nuovo allestimento vuole dare una omogeneità ai pezzi ricollocandoli secondo una suddivisione in sale che riferisse direttamente ai luoghi originali di provenienza (fondo del distrutto Oratorio di Sant'Orsola della Pietà, opere relative all'edificazione della Basilica, Fondo del Capitolo dei Santi Celso e Giuliano, Opere del distrutto Ospedale dei Fiorentini, più una parte dedicata ai Santi). Tale allestimento, integrato da tabelle descrittive, vuole proporre al visitatore una facilità di lettura degli antichi ambienti oggi distrutti, rendendo esplicita la vicinanza artistica fra opere provenienti dallo stesso luogo.
3. DESCRIZIONE
Il complesso di San Giovanni Battista dei Fiorentini si configura con due strutture architettoniche collegate:
la grande Basilica, opera dei più grandi architetti e artisti da XVI al XIX secolo -basta citare il coinvolgimento nella costruzione di Sansovino, Antonio da Sangallo, Michelangelo e poi l’effettiva erezione a opera di Giacomo Dalla Porta, la crociera e cupola di Carlo Maderno, l’abside di Francesco Borromini e la facciata di Alessandro Galilei nonché le opere di Pietro da Cortona, Salvator Rosa, Cigoli, Lanfranco, Ciampelli, Pomarancio e Passignano- Basilica cui sia affianca il Palazzo della Arciconfraternita dei Fiorentini, edificato negli anni 40 del Novecento a opera dell’Architetto Apollonj Ghetti a seguito della demolizione dell’Ospedale dei Fiorentini per l’apertura di Via Acciaioli e ospitante la sede della confraternita e l’Archivio storico.
Il Museo si colloca fra la connessione di queste due strutture con due ingressi, uno dal Palazzo, a Via Acciaioli 2, uno dalla Basilica, a Piazza dell’Oro 1.
Al piano rialzato è posta una sala di accoglienza, con una esposizione lapidea e di manufatti in legno dorato e argentato. Da questa sala, ove vi è anche un piccolo bookshop, si accede con ascensore al piano secondo, ove è ubicata la struttura museale, sviluppata nel sottotetto destro della chiesa. Il sottotetto si costituisce di uno spazio lungo circa 30 metri per 6 di larghezza con soffitto a capriate degradanti.
Il Museo è strutturato in una sequenza di sale in una configurazione da galleria, portate a uguale livello
grazie a un sistema di solai rivestiti da una pavimentazione in legno. Per la copertura si è deciso di lasciare in vista le capriate lignee originali della navata, permettendo la naturale illuminazione degli ambienti per mezzo di lucernari. Al piano -1, raggiungibile sia attraverso scala interna sia con ingresso indipendente da Piazza dell’Oro è ubicata una sala multimediale per n.100 posti, con una piccolo esposizione lapidea e strumentazione per convention, presentazioni e videoproiezioni.
4. COLLEZIONE
Il Museo dei Fiorentini risulta allora diviso in Sala dell'Oratorio di Sant'Orsola, Sala della Fabrica dei Fiorentini, Sala di San Celso e Giuliano, Sala delle Devozioni, Sala dell'Ospedale dei Fiorentini.
Le opere ricollocate costituiscono la collezione del Museo, che comprende attualmente 52 opere in esposizione e 20 in deposito, di cui si elencano le principali, specificando la provenienza (FA - Fondo Arciconfraternita; FP Fondo Parrocchia; FM Fondo Museo)
• statua marmorea di San Giovanni Battista, di Michelangelo Buonarroti, XV secolo FA;
• ovale marmoreo di Madonna con Bambino e Sant'Anna, di Pierino da Vinci, XV secolo FA;
• busto marmoreo di Antonio Cepparello, di Giovan Lorenzo Bernini, XVII secolo FA;
• busto marmoreo di Antonio Coppola, di Giovan Lorenzo Bernini, XVII secolo FA;
• busto marmoreo di Pier Cambi, di Pompeo Ferrucci, XVII secolo FA;
• Tabernacolo marmoreo, attribuito a Mino da Fisole, XV secolo FA;
• Crocifisso bronzeo di Ercole Ferrata, XVII secolo FA;
• Affresco di Madonna assisa con Bambino, attribuito a Daniele da Volterra, XVI secolo FA;
• Dipinto a olio de La predicazione del Battista di Giovanni Maria Bottalla detto Raffaellino, XVII secolo FA;
• Campana bronzea inglese di Magister Petrus, XII secolo FA;
• Dipinto ad olio di Madonna con Bambino, attribuito a Girolamo Pompeo Batoni e bottega, XVIII secolo FP;
• Grande ostensorio in argento di Luigi Valadier, seconda metà XVIII secolo FP;
• Parete architettonica in legno per tabernacolo, prima metà XVII secolo FP;
• Dipinto a olio di San Filippo Neri e San Carlo Borromeo, XVII secolo FP;
• Zuccotto di San Carlo Borromeo, XVI secolo FM;
• Paliotto in marmoridea, manifattura romana, XVII secolo FP;
• Paliotto in tessuto e filigrana d'oro, manifattura romana, XVIII-XIX secolo FP;
• Reliquiario in argento e bronzo dorato del piede di Santa Maria Maddalena, base di Benvenuto Cellini, piede di argentiere romano del XVII secolo FA, attualmente esposta nella Basilica.
5. SICUREZZA
L’area espositiva è dotata di un sistema televisivo a circuito chiuso collegato a un impianto di registrazione monitorato 24 ore su 24, e di personale di guardiania in turnazione negli orari di apertura.
Il sistema di allarme è operativo con rilevatori antintrusione volumetrici installati in tutte le sale espositive.
Le vetrine espositive a piano terra presentano vetri antisfondamento.
6. SISTEMA ANTINCENDIO
In tutta l’area espositiva è attivo un impianto fisso automatico di rilevazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio con un sistema di segnalatori ottici di fumo.
Sono presenti estintori a mano (a polveri e idranti) nelle area espositiva, nel deposito e nella zona di guardiania.
La manutenzione dell’impianto viene regolarmente effettuata da una ditta specializzata.
7. CONDIZIONI AMBIENTALI
L’impianto di illuminazione delle sale espositive è stato realizzato secondo le caratteristiche standard previste dalla normativa vigente.
Le sale espositive, dotate di un impianto di condizionamento, presentano spesse mura perimetrali tali da mantenere il range di escursione giornaliera dei parametri termoigrometrici tra il 10 e il 15%.
I parametri medi termoigrometrici dopo un anno di monitoraggio sono:
T: 20° C – 24°C U.R.:50/60 %
8. RICEVIMENTO E CUSTODIA DELLE OPERE
Il Museo dei Fiorentini si impegna verso i prestatori a sostenere integralmente spese derivanti da: trasporto, assicurazione, operazioni doganali di temporanea importazione/esportazione, imballaggio, disimballaggio, pavimentazione.
Pur ricorrendo sempre a ditte altamente specializzate e di assoluta fiducia, il Museo dei Fiorentini, du precisa indicazione del prestatore, potrà garantire l’affidamento dei servizi di trasporto, assicurazione e imballaggio a ditte da questo indicate.
Per tale evenienza, il prestatore dovrà indicare per esteso il nominativo della ditta e, qualora si tratti di società straniera, anche il nominativo della corrispondente ditta italiana.
Andranno inoltre indicati i nominativi delle persone la cui presenza presso la sede espositiva è richiesta come condizione per il prestito e il messo di trasporto utilizzato.
9. TRASPORTO DELLE OPERE
Le operazioni di scarico e carico delle opere sono effettuate al coperto dall’ingresso da Via Acciaioli 2 o dall’ingresso dalla chiesa sotto il controllo di personale di custodia.
• Dimensioni massime del vano di accesso alla sede espositiva: 2,20x1,30 mt.
• Orario di ricevimento e consegna delle opere concordato volta per volta.
10. ASSICURAZIONE DELLE OPERE
Il Museo dei Fiorentini si impegna verso i prestatori a fornire la più ampia garanzia assicurativa per il prestito concesso. Tutti i prestiti sono assicurati contro tutti i rischi, dal momento in cui le opere sono prese in carico dal richiedente fino alla restituzione al prestatore. La polizza di norma adottata prevede le clausole: “tutti i rischi” e “da chiodo a chiodo”.
Il Museo dei Fiorentini ricorre sempre a compagnie primarie per la stipula del contratto di assicurazione delle opere, ma il prestatore, ha facoltà di imporre, con il dovuto preavviso, una compagnia di propria fiducia.
In tal caso, il prestatore dovrà indicare per esteso il nominativo della compagnia e, qualora si tratti di compagnia straniera, anche il nominativo della corrispondente compagnia italiana.
11. RIFERIMENTI DI CONTATTO
Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini a Roma Museo dei Fiorentini
Sede espositiva: Via Acciaioli 2 – 00186 Roma telefono: +39 06 68892059 fax: +39 06 6869892 Sede legale: Via Acciaioli 2 – 00186 Roma
email: [email protected] sito: www.sangiovannideifiorentini.net Legale Rappresentante: Monsignor Luigi Veturi
NOTA
Le informazioni contenute nel presente STANDARD FACILITIES REPORT sono riservate e fornite al prestatore per consentire una adeguata valutazione delle condizioni espositive offerte dal Museo dei Fiorentini a salvaguardia, tutela e garanzia delle opere richieste in prestito. Nessuna delle informazioni suddette potrà essere diffusa senza apposita autorizzazione.