Rischio burnout
Strumenti di prevenzione
Angela Tosoni
Ufficio Volontariato, Promozione ed Integrazione del Servizio Nazionale
SCENARI Contesto
professionale vs
contesto
emergenziale
STRUMENTI DI PREVENZIONE Come
potenziare le risorse
individuali e professionali
BURNOUT Definizione del costrutto
RESILIENZA Vulnerabilità e flessibilità:
ristabilire l’equilibrio attraverso il cambiamento
SOMMARIO
La risposta di stress è una risposta di default:
• È inibita attivamente dalla corteccia
prefrontale quando l’ambiente è percepito come sicuro
• Questo processo è filogeneticamente antico, quindi per la maggior parte inconscio.
STRESS E RISCHIO BURNOUT
Tra le altre istituzioni, l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (2009) sottolinea l’eventualità che il burnout sia collegato allo stress sul lavoro, ad esempio, nello scarso sostegno del contesto per le persone colpite.
https://osha.europa.eu/it/safety-and-health-legislation/european-directives
STRESS E RISCHIO BURNOUT
RISCHIO BURNOUT
DEFINIZIONE SINDROME
Il burnout può essere descritto come
una condizione basata sull'esaurimento
prolungato
delle energie di un individuo
(Shirom 1989)
esaurimento emotivo
ridotta realizzazione personale
sentimenti di insufficienza
spersonalizzazione Melamed et al.2006;
Houkes et al.2011 Melamed et al.2006;
Ahola et al.2009
risposta personale individuale allo stress
persistente
con elementi emotivi caratteristici
sintomi psichici e somatici
anche se le cause immediate
potrebbero non essere chiare
Korczak et al. al.2010
ALTO IMPEGNO
Prestazioni e ambizione eccezionali
CARATTERISTICHE INDIVIDUALI
Alta motivazione Burnout
Caratteristiche
1. Eccessivo coinvolgimento 2. Esaurimento emozionale
3. Senso di svuotamento e sfinimento (mancanza delle energie necessarie per affrontare il lavoro)
4. Limiti comportamentali (si tenta di sfuggire al peso emozionale per sottrarsi al coinvolgimento con gli altri, riducendo al minimo indispensabile il contatto)
5. Indifferenza verso i bisogni altrui e un cinico disinteresse per i loro sentimenti
6. Depersonalizzazione.
7. Conseguenza della depersonalizzazione è la percezione del senso di colpa da parte dell'operatore
MODELLI INTERPRETATIVI
Fasi del processo di Burnout MASLACH 1992
DEPERSONALIZZAZIONE Questa reazione negativa si può manifestare con diversi comportamenti che vanno da sminuire e denigrare gli altri, ignorare le loro richieste di assistenza e di aiuto e comportarsi in modo scorretto nei loro confronti. I comportamenti negativi che
l'operatore mette in atto, sono tesi a ridurre al minimo il coinvolgimento nel lavoro attraverso il distacco, il cinismo e la freddezza
Distacco nella relazione
Eccessivo distacco che diventa disfunzionale
Depersonalizzazione
Crea difficoltà nel momento in cui avviene un'interferenza nella relazione con l'altro, comportando una ridotta
realizzazione professionale
Esaurimento
Esaurimento emotivo nei casi cronici
Fasi del processo di Burnout Golembiewski 1986
MODELLI INTERPRETATIVI
REALIZZAZIONE PROFESSIONALE
In questo modello, differentemente da quello della Maslach, l'antecedente della sindrome è
collocato nella depersonalizzazione che porta ad una ridotta realizzazione professionale, che a sua volta conduce all'esaurimento emotivo.
Il processo di burnout può essere rinforzato da:
Leiter et al.
2009; Ten Brummelhuis et al. 2011
Elevato carico di lavoro e complessità
Pressione temporale
Kaschka
et al. 2011 Msaouel et al.
2010
Incertezza sul lavoro
Kaschka et al.
2011
Conflitti di lavoro, problemi di leadership e collaborazione
Cerimele 2011 Mancanza di controllo
Weber e
Jaekel-Reinhard 2000
Mancanza di flessibilità
Nahrgang et al. 2011
Mancanza di autonomia
Ten Brummelhuis et al. 2011
Risorse
di lavoro ridotte
Bassa
soddisfazione sul lavoro
De Oliveira et al. 2011
Scarso lavoro di squadra
Kaschka et al.
2011
SCENARI EMERGENZIALI
Condizioni di lavoro imprevedibili e in rapida evoluzione
Maggiore pressione temporale
Maggiore esposizione psicofisica
Decision making in tempi ridotti
RISCHI SPECIFICI IN EMERGENZA
LE STRUTTURE OPERATIVE DEL SISTEMA
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Aeronautica Militare Esercito Italiano Marina Militare Carabinieri Polizia di Stato Guardia di Finanza
Enti e Istituti di ricerca di rilievo nazionale
CNR- Consiglio Nazionale Ricerche
ISPRA
INGV-Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia Capitaneria di Porto
Croce Rossa Italiana Strutture del Servizio Sanitario Nazionale Organizzazioni di volontariato Corpo Nazionale Soccorso
Alpino e Speleologico
Ordini professionali
SCENARI EMERGENZIALI
GESTIONE DEL RISCHIO
RACCOLTA INFORMAZIONI ANALISI DELLE ALTERNTIVE AZIONE
Il processo di gestione del rischio nei contesti emergenziali può essere
suddiviso in tre fasi
ELEMENTI CHIAVE NELLA GESTIONE DEL RISCHIO
SCENARI EMERGENZIALI
PIANIFICAZIONE
In tutte le situazioni d’emergenza la
pianficazione è uno strumento chiave per
proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori FORMAZIONE
Gli operatori di emergenza altamente qualificati sperimentano una minore
prevalenza degli effetti di stress e burnout SUPPORTO E ASSISTENZA
Il sostegno sociale e l’assistenza psicologica sono misure preventive importanti
GESTIONE DELLO STRESS
Se sei in dubbio, preparati al peggio:
È adattiva
È una risposta veloce e automatica.
LA RISPOSTA DI DEFAULT DELLO STRESS
Ledoux
http://joseph-ledoux.com
La risposta fight-or-flight di fronte ad un
pericolo è adattiva e consente la sopravvivenza
GESTIONE DELLO STRESS
GESTIONE DELLO STRESS
Questa risposta difensiva è caratterizzata da cambiamenti a diversi livelli
nell’organismo:
• cambiamenti cognitivi
(ipervigilanza e pensiero ripetitivo intrusivo)
• cambiamenti fisiologici
(dominanza del sistema nervoso simpatico e rilascio di noradrenalina e cortisolo)
• cambiamenti comportamentali (conosciuti in psicofisiologia come la
risposta di attacco o fuga; fight-or- flight).
ATTACCO O FUGA?
INTEROCEZIONE
Nel processo di recupero dallo stress appare essenziale che si abbia la consapevolezza del proprio stato fisiologico interno
L’interocezione, che funzionalmente e neuroanatomicamente si distingue dalla percezione dei 5 sensi, è un processo di monitoraggio che coinvolge il corpo nel suo aspetto fisico e include la capacità di riconoscere le sensazioni corporee, la consapevolezza degli stati emotivi e il mantenimento dell’omeostasi fisiologica
STRESS E RESILIENZA
Resilienza
Informatica
Psicologia
Ingegneria
Economia Biologia
Fisica
RESILIENZA
AMBITI DISCIPLINARI
FISICA: capacità di un corpo di resistere alla sollecitazione esterna e di riassumere la forma iniziale
INGENGNERIA: capacità di resistenza di un materiale sottoposto ad un impatto INFORMATICA:capacità di un sistema di continuare a funzionare malgrado
anomalie
ECONOMIA: strategia pianificata per il funzionamento in caso di emergenza BIOLOGIA: capacità di un tessuto di autoripararsi
PSICOLOGIA: abilità individuale a fronteggiare le avversità
RESILIENZA
IN SINTESI
RESILIENZA CAPACITÀ DI...
SUPERARE UN EVENTO TRAUMATICO RESISTERE AD UN EVENTO
TRAUMATICO
RIGENERANDOSI RIFORMANDOSI SENZA PERDITE
SENZA DANNI
Quali sono le caratteristiche (individuali, sociali e ambientali) in grado di:
SUPPORTARE, INCREMENTARE, PRODURRE Un atteggiamento resiliente?
L’approccio della maggior parte degli studi scientifici è quello di considerare la resilienza come un costrutto dinamico strettamente correlato a due capacità di adattamento:
La rinascita dopo un evento traumatico
Lo sviluppo individuale che si produce nonostante i rischi ai quali si è esposti
IN PSICOLOGIA
RESILIENZA
VULNERABILITÀ FLESSIBILITÀ
La capacità di rispondere e recuperare rapidamente da fattori di stress ricorrenti è fondamentale per l’equilibrio omeostatico dell’individuo ed è essenziale per la salute psicologica
Il recupere dallo stress è un processo
multiforme e coinvolge interazioni complesse tra cervello, comportamento e ambiente
STRESS E RESILIENZA
Studi scientifici longitudinali basati su popolazioni che operano in scenari emergenziali evidenziano che la
gestione degli aspetti patologici dello stress e la resilienza individuale
possono influenzare i meccanismi omeostatici
STRESS E RESILIENZA
RISTABILIRE L’EQUILIBRIO
• Studi di neuroimaging funzionale hanno identificato nella corteccia insulare la struttura cerebrale critica per la
modulazione della funzione interocettiva
• Il funzionamento e il potenziamento della corteccia insulare distingue la capacità di gestire in maniera efficace gli stressor esterni
STRUMENTI DI GESTIONE DELLO STRESS
STRUMENTI DI GESTIONE DELLO STRESS
•Avere una visione positiva di te stesso (immagine di sé)
•Avere fiducia nei punti di forza e abilità (auto- conoscenza)
•Essere capace di fissare obiettivi realistici e misurabili
•Essere in grado di gestire in modo sano sentimenti e impulsi
•Avere skills comunicative
•Sviluppare abilità di problem solving
Lo apprezzo molto ma in questo momento sto cercando qualcosa di più interessante
INDICATORI DI RESILIENZA
STRUMENTI DI GESTIONE DELLO STRESS
Gli studi scientifici hanno anche dimostrato che la funzione interocettiva può essere migliorata attraverso un training di
consapevolezza (mindfulness)
Per mindfulness si intende una particolare e piena attenzione mentale al momento
presente
Definizione di JON KABAT ZINN:
‘porre attenzione in un modo particolare, intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante’.
NEUROFISIOLOGIA DELLA MINDFULNESS
Salience Network: coinvolge l’insula anteriore ed il cingolo anteriore, sono due aree cerebrali chiave tra emozione/cognizione e mente/corpo; secondo alcuni
modelli l’insula anteriore è
connessa tra i networks cerebrali.
STRUMENTI DI GESTIONE DELLO STRESS
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato, negli ultimi 20 anni, che training specifici sulla resilienza basati sulla consapevolezza (mindfulness) hanno avuto effetti positivi in tutte le categorie di lavoratori ad alto rischio.
In particolare:
SOCCORRITORI
PERSONALE MEDICO E PARAMEDICO VIGILI DEL FUOCO
FORZE DELL’ORDINE MILITARI
I partecipanti ai programmi formativi basati sulla
mindfuness hanno mostrato una maggiore resilienza e flessibilità psicologica
STRUMENTI DI GESTIONE DELLO STRESS
MECCANISMI DI FUNZIONAMENTO
Shapiro e colleghi (2005), partendo dagli studi di ricerca di settore sul burnout, compassion fatigue, e traumatizzazione vicaria, hanno condotto uno studio sugli operatori sanitari per affrontare i fattori di stress inerenti al loro lavoro.
INTENZIONE
ATTENZIONE
ATTITUDINE
Trasformazioni osservate nella pratica: autoregolazione, flessibilità emotiva, cognitiva e comportamentale EFFICACIA MBSR
disagio psicologico generale
stress
burnout lavorativo
STRUMENTI DI GESTIONE DELLO STRESS
DECENTRAMENTO RE-PERCIVING
MINDFULNESS E SUE APPLICAZIONI
Portare intenzionalmente attenzione, con atteggiamento di apertura e non giudizio all’esperienza del momento presente porta a un cambiamento di prospettiva, definito re- perciving (Baer 2010)
STRUMENTI DI GESTIONE DELLO STRESS
MINDFULNESS E SUE APPLICAZIONI
RISPONDERE INVECE DI REAGIRE CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVAREAZIONE
INCONSAPEVOLE
• azione dettata da processi
automatici
RICONOSCIMENTO CONSAPEVOLE
• risposta in base ad una maggiore consapevolezza
IL PASSAGGIO RIDUCE L'INTENSITÀ DELLA REAZIONE E LA SUA PRESA SUL SOGGETTO:
POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE E COMPRENDERE CIÒ CHE STA SUCCEDENDO
“gli interventi basati sulla consapevolezza possono aiutare ad alleviare una serie di problemi di salute mentale e migliorare il funzionamento psicologico’’ (Baer 2003)
astensione dal giudizio
pazienza
accettazione