DIETA CHETOGENICA
DIETE IPOCALORICHE
sovrappeso (> 35%) ed obesi (>10%) e si trova nelle regioni meridionali
Il sovrappeso e l’obesità ed sono temi molto attuali
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parla di Epidemia del TerzoMillennio Osservasalute 2016 evidenzia che :
In Italia il 35,3% della popolazione adulta è insovrappeso 1 persona su 10 è obesa(9,8%)
(studi ISTAT)
L’Italia non è tutta uguale
La percentuale maggiore di individui adulti in
Le regioni settentrionali sono le più virtuose con percentuali inferiori al 10% e 30%
Le percentuali maggiori di sovrappeso riguardano la fascia di età compresa tra 65 e 74 anni (46%). Inn
questa fascia gli obesi raggiungono il 15,3%
Anche nella fascia 18-24
(giovani) i dati sono
preoccupanti con il 14% dei
ragazzi in sovrappeso e 2,3%
DIETE IPOCALORICHE
SOVRAPPESO ED OBESITA’ SONO PRINCIPALMENTE CAUSATE DA
ABITUDINI ALIMENTARI SCORRETTE, ALIMENTAZIONE IPERCALORICA, E RIDOTTA ATTIVITA’
FISICA
SOVRAPPESO ED OBESITA’ GRAVANO SUL SSN PER IL 6,7 % DELLA SPESA PUBBLICA TOTALE
Il sovrappeso ed obesità sono fattori di rischio per la salute e incidono principalmente suiricoveri ospedalieri nei casi di patologie cardiovascolari, metaboliche osteoarticolari
La letteratura medica e gli studi osservazionali recenti
evidenziano la stretta correlazione tra obesità e cancro
DIETE IPOCALORICHE
I grassi sono una forma di energia metabolica alternativa ai carboidrati. Alcuni acidi grassi sono considerati “essenziali” come gli Omega-3 e l’acido linoleico.
1 grammo di grassi corrisponde a 9 Kcal IL CORRETTO BILANCIAMENTO DEI MACRONUTRIENTI E DEI MICRONUTRIENTI
CONTRIBUISCE IN MANIERA DETERMINANTE ALLA SALUTE DELL’INDIVIDUO IL METABOLISMO DEI MACRONUTRIENTI :
CARBOIDRATI - PROTEINE - GRASSI
I carboidrati si distinguono in semplici e complessi :
•Zuccheri ad elevato IG
•Carboidrati complessi a basso IG
1 grammo di zuccheri corrisponde a 4 Kcal
Dalle proteine derivano gli aminoacidi necessari per la crescita, per il mantenimento e la riparazione delle cellule e dei tessuti, per la produzione di ormoni, enzimi. In caso di digiuno gli aminoacidi ramificati prodotti nella digestione delle proteine possono essere utilizzati dall’organismo per ottenere energia.
1 grammo di proteine corrisponde a 4 Kcal
DIETE IPOCALORICHE
MANTENERE IL PIU’ POSSIBILE COSTANTI I LIVELLI DI GLICEMIA EMATICA IMPEDISCE I PICCHI DI INSULINA E QUINDI L’ACCUMULO DI LIPIDI NEL TESSUTO ADIPOSO
IL METABOLISMO DEI MACRONUTRIENTI : INSULINA E GLUCAGONE
INSULINA E GLUCAGONE SONO ORMONI CHE AGISCONOIN CONTRAPPOSIZIONE
L’ Insulina è secreta dalle cellule β del pancreas : stimola l’assorbimento del glucosio nei tessuti e l’accumulo del grasso
Il Glucagone è secreto dalle cellule α del pancreas stimola la
mobilizzazione delle riserve di glicogeno per ottenere glucosio
oltre che la “gluconeogenesi” (meccanismo a base dei
protocolli chetogenici) .
DIETE IPOCALORICHE
LA RIDUZIONE DEL PESO CORPOREO E’ UNA STRATEGIA NECESSARIA NELLA PREVENZIONE DI DIVERSE PATOLOGIE
•
Modificare lo stile alimentare
•
Modificare lo stile di vita
•
Bere moltaacqua
•
Ridurre il consumo difarmaci
LA MODIFICA DELLO STILE ALIMENTARE E’ L’APPROCCIO STORICAMENTE PIU’ SEGUITO PER IL CONTROLLO DEL PESO CORPOREO
QUELLA CHE VIENE COMUNEMENTE CHIAMATA
Le regole fondamentali per evitare il sovrappeso o per ridurlo sono “semplici”
DIETE LOW FAT DIETE LOW CARB ALTRI APPROCCI
DIETA MEDITERRANEA DIETA A ZONA DIETA LEMME
DIETA DASH DIETE NORMOPROTEICHE CHETOGENICHE DIETA DISSOCIATA
TISANOREICA DIETA DETOX
“DIETA ipocalorica”
Il panorama delle Diete è molto vario complesso, ma è possibile individuare il seguente schema:
DIETE IPOCALORICHE
DIETE LOW CARB
Le Diete Low Carb rappresentano regimi alimentari che limitano al minimo il consumo dei carboidrati inducendo la “chetosi”. Negli ultimi anni sono state riconsiderate come approccio fondamentale per la riduzione del peso corporeo e la riduzione dei fattori di
rischio cardiovascolari.
Il bilancio giornaliero delle calorie è così distribuito :
30-40% carboidrati - 25-30% proteine – 25-30% grassi
Le Diete Ipocaloriche basate sull’approccio low carb apportano una quantità di calorie giornaliere variabile in ragione del protocollo seguito.
Le diete low carb permettono la riduzione del peso corporeo e della massa grassa Intervengono inoltre sull’ insulina
(riducendo quindi rischio di insulino-resistenza e diabete di tipo 2).
Sono sconsigliate nei casi di disturbi renali accertati.
E’ raccomandato il consumo di frutta e verdura per contrastare carenze vitaminiche e minerali, mentre è sconsigliato il consumo eccessivo di carni rosse per prevenire
disturbi metabolici e degenerativi
DIETE IPOCALORICHE
DIETE LOW CARB
PROGRAMMA ZEROLIP : DIETA CHETOGENICA NORMOPROTEICA
La dieta chetogenica normoproteica rappresenta attualmenteuno degli strumenti più efficaci nel contrastodell’obesità
Nella dieta chetogenica l’apporto proteico può derivare dal consumo di alimenti ricchi di proteine o con Integratori a base di proteine ad alto valore biologico o dall’associazione
di entrambe.
DIETE IPOCALORICHE
PROGRAMMA ZEROLIP
Questa dieta è caratterizzata da trefasi
Fase 1: “Chetogenesi” - In questa fase si ha una riduzione significativa dell'apporto calorico, raggiunto da un apporto praticamente invariato di proteine e da un ridotto apporto di carboidrati e grassi (max 10-15% En).
Fase 2: “Rieducazione alimentare (Mantenimento)” - In questa fase si ha una reintroduzione graduale dei carboidrati.
Fase 3: “Consolidamento dei risultati attraverso un corretto equilibrio alimentare, associato ad un sano stile di vita” - Rispettare una corretta alimentazione e praticare una costante attività fisica porta a mantenere nel tempo l’obiettivo che viene raggiunto in questopercorso.
DIETE IPOCALORICHE
ZEROLIP FIBRA
Glucomannano e Cromo
ZEROLIP vaniglia/limone
Proteine del siero del latte, Aminoacidi essenziali e vitamina B6
ZEROLIP DREN
Ananas, Tarassaco, Inulina
PROGRAMMA ZEROLIP
DIETE IPOCALORICHE
LOW FAT – LOW CARB TIRANDO LE SOMME
Sia le Diete Low Carb che le Diete Low Fat sembrano approcci adeguati per ridurre il sovrappeso e contrastare l’obesità
Come mai tuttavia l’aumento di obesità e sovrappeso a livello globale è stato così massiccio, da portare l’OMS a parlare di epidemia di obesità?
Le recenti ricerche scientifiche concludono che il risultato di una dieta dipende dall’individuo e dal suo genotipo, e non dalla dieta scelta. Non esiste quindi una dieta universalmente valida per tutti gliindividui.
I recenti approfondimenti sui meccanismi fisiopatologici dell’insulino-resistenza hanno evidenziato alcuni aspetti molto importanti :
(1) maggiore è la resistenza all'insulina del paziente, più diventa critico il carico glicemico della dieta.
(2) La qualità dei grassi è molto più importante della quantità.
(3) Il principio migliore per un apporto calorico ridotto non è nella riduzione dei grassi, ma nell’aumentare il consumo di cibi ipocalorici (verdure e frutta ricchi di fibre).
(4) L'appetibilità di una dieta, così come il senso di sazietà sono fattori critici: non c'è successo senza la
conformità del paziente al regime alimentare proposto.
DIETE IPOCALORICHE
LOW FAT – LOW CARB TIRANDO LE SOMME
Sia le Diete Low Carb che le Diete Low Fat sembrano approcci adeguati per ridurre il sovrappeso e contrastare l’obesità
Diversi studi infatti riportano che gli adulti con insulino-resistenza hanno più successo nella perdita di peso con una dieta LOW CARB rispetto a una dieta a basso contenuto di grassi, mentre gli adulti con maggiore sensibilità all'insulina ottengono risultati uguali o migliori con una dieta LOW FAT rispetto ad
una dieta a basso contenuto di carboidrati.
Ad oggi, la limitazione dei carboidrati, nel contesto di una alimentazione di tipo mediterraneo sembra essere l'opzione più utile per gli individui che cercano di perdere peso riducendo i fattori di
rischio cardiovascolare.
L’approccio più realistico per affrontare l'epidemia di obesità dovrebbe quindi basarsi su una classificazione efficace degli individui cui adattare la dieta più efficace per la perdita e il controllo
del peso.
INTEGRATORI NUTRIZIONALI
Perdita di Peso Corporeo
Quantitativi - per la dose di 6 capsule: Quantità VNR
Glucomannano 3 g
Cromo (da Cromo picolinato) 180 mg 450%
VNR: Valore Nutrizionale di riferimento
DOSE CONSIGLIATA:
2 cps 3 volte al giorno, circa 30 minuti prima dei pasti principali, assunta con abbondante acqua.
CONFEZIONE: Flacone da 60 capsule da 550mg
Il glucomammano può essere assunto in un contesto di dieta ipocalorica chetogenica (nella fase di mantenimento quando si ha una progressiva reintroduzione deicarboidrati
nell’alimentazione)
ZEROLIP FIBRA capsule
Integratore a base di glucomannano e cromo.
Nel contesto di una dieta equilibrata il glucomannano contribuisce alla perdita di peso corporeo
INTEGRATORI NUTRIZIONALI
La leptina, o ormone della sazietà, agisce come modulatore in senso negativo del senso di fame.
Viene prodotto dal tessuto adiposo.
ZEROLIP FIBRA capsule
Integratore a base di glucomannano e cromo.
Meccanismi ormonali della fame
Lo stomaco comunica con l’ipotalamo tramite l’ormone grelina che agisce da modulatore del senso di fame. Quando il volume libero nello stomaco si riduce, diminuisce la sintesi di grelina e l’ipotalamo trasmette il senso di sazietà.
Perdita di Peso Corporeo
INTEGRATORI NUTRIZIONALI
INDICAZIONI SALUTISTICHE
L’EPA e il DHA contribuiscono alla normale funzione cardiaca, al mantenimento della normale pressione e dei normali livelli dei trigliceridi nel sangue. Il DHA contribuisce al mantenimento della normale funzione cerebrale ed al mantenimento della normale capacità visiva.
DOSE CONSIGLIATA
Da 1 a 3 perle al giorno, durante i pasti. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250 mg di EPA e di DHA.
AVVERTENZE
Nessuna alle dosi consigliate. Non superare la dose consigliata. Il prodotto non costituisce un sostituto di una dieta variata. Se si è in trattamento con farmaci ipoglicemizzanti consultare il medico prima dell’eventuale utilizzo del prodotto.
CONFEZIONE
Blister da 30 perle da 1,45 g ognuna.
Flacone da 90 perle da 1,45 g ognuna.
Flacone da 130 perle da 1,45 g ognuna.
Quantitativi - per la dose di giornaliera di 1 perla: Quantità VNR
Olio di pesce bidistillato 940 mg
(EPA 470 mg - DHA 235 mg)
Acido alfa-lipoico 50 mg
Vitamina E (di origine naturale) 10 mg 100%
Gli omega 3
SeaLife perle di Olio di pesce bidistillato
INTEGRATORI NUTRIZIONALI
Gli omega 3
La loro diminuzione è caratterizzata da sintomi
neurologici, ridotta acuità visiva, lesioni cutanee, ritardi della crescita, riduzione della capacità di apprendimento.
L’efficacia della conversione dell’acido alfa linoleico in EPA
e DHA da parte del
diminuisce metabolismo
sensibilmente divenendo nell’anziano.
con molto L’olio di
l’età, bassa pesce Gli Omega-3 sono grassi polinsaturi essenziali (PUFA) che svolgono importanti funzioni nell’organismo
L’acido alfa linoleico , l’ EPA e il DHA sono i più importanti acidi grassi a lunga catena della serie degli Omega-3 e svolgono nell’organismo umano funzioni strutturali e funzionali a livello delle membrane plasmatichecellulari.
Diversi studi epidemiologici osservazionali hanno dimostrato che l'assunzione ridotta di Omega-3 è strettamente associata all'insorgenza di malattie mentali e neurologiche come disturbi dello sviluppo cerebrale e depressione.
L’Acido alfa linoleico (ALA) presente nell’olio di lino, di noci e di colza, è il precursore di EPA e DHA.
contiene invece naturalmente EPA e DHA immediatamente disponibili e quindi adatti alla supplementazione nutrizionale.
L’olio di pesce contiene invece naturalmente EPA e DHA immediatamente disponibili e quindi adatti alla supplementazione nutrizionale.
INTEGRATORI NUTRIZIONALI
Gli omega 3
INTEGRATORI NUTRIZIONALI
Gli omega 3
EICOSANOIDI "BUONI" EICOSANOIDI "CATTIVI"
Inibiscono l'aggregazione piastrinica Favoriscono l'aggregazione piastrinica Favoriscono la vasodilatazione Favoriscono la vasocostrizione Stimolano la risposta immunitaria Deprimono la risposta immunitaria
Combattono le infiammazioni Favoriscono le infiammazioni
Gli Eicosanoidi
Rappresentano un gruppo di secondi messaggeri lipidici comprendente le prostaglandine, i leucotreni e i tromboxani, acidi grassi idrossilati. Sono prodotti in piccole quantità da ogni cellula del nostro corpo: svolgono la loro funzione fisiologica ed in breve tempo vengono metabolizzati
Tantissime sono le loro funzioni all'interno del nostro organismo. Come tutti gli ormoni, gli eicosanoidi, oltre ad essere dei messaggeri chimici, possiedono effetti antagonisti. Ovvero, esistono eicosanoidi "buoni" e "cattivi“.