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DECIMA APPENDICE MMXX

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Academic year: 2022

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DECIMA APPENDICE

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DECIMA APPENDICE

MMXX

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©

PROPRIETÀ ARTISTICA E LETTERARIA RISERVATA

ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI S.p.A.

2020 ISBN 978-88-12-00876-6

Stampa

ABRAMO PRINTING & LOGISTICS S.p.A.

Catanzaro Printed in Italy

© by SIAE, 2020, per Rugilė Barždziukaitė, Christian Boltanski, Santiago Calatrava, Laika

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ISTITVTO DELLA

ENCICLOPEDIA ITALIANA

FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI

PRESIDENTE FRANCO GALLO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VICEPRESIDENTI

GIOVANNI PUGLISI, DOMENICO TUDINI

GIOVANNI AJASSA, DOMENICO ARCURI, MAURIZIO BERETTA,

GIAMPIETRO BRUNELLO, EMILIO CAMPOS, LUCIANO CARTA, MASSIMILIANO CESARE, PIERLUIGI CIOCCA, DANIELE DI LORETO, MARCELLO FOA, MASSIMO LAPUCCI, VITTORIO MELONI, MARIO ROMANO NEGRI, SALVATORE ROSSI, ALESSANDRO TONETTI,

FRANCESCO VENOSTA, SERGIO VENTO

DIRETTORE GENERALE

MASSIMO BRAY

COMITATO D’ONORE

GIULIANO AMATO, FRANCESCO PAOLO CASAVOLA, FABIOLA GIANOTTI, GIORGIO NAPOLITANO, CARLO MARIA OSSOLA, PIETRO RESCIGNO

CONSIGLIO SCIENTIFICO

ENRICO ALLEVA, LUCIA ANNUNZIATA, STEFANO BOERI, LINA BOLZONI, GEMMA CALAMANDREI, LUCIANO CANFORA, ENZO CHELI, MICHELE CILIBERTO, ESTER COEN, MARCO D’ALBERTI, JUAN CARLOS DE MARTIN, LUCIANO FONTANA, RENZO GATTEGNA, EMMA GIAMMATTEI, CARLO GUELFI, FERNANDO MAZZOCCA, MELANIA G. MAZZUCCO, ALBERTO MELLONI, DANIELE MENOZZI, ENZO MOAVERO MILANESI,

NUCCIO ORDINE, MIMMO PALADINO, GIORGIO PARISI, GIANFRANCO PASQUINO, GILLES PÉCOUT, WOLFANGO PLASTINO, ALBERTO QUADRIO CURZIO, GIANFRANCO RAVASI, LUCA SERIANNI, SALVATORE SETTIS, GIANNI TONIOLO

COLLEGIO SINDACALE

GIULIO ANDREANI, Presidente;

FRANCESCO LUCIANI RANIER GAUDIOSI DI CANOSA, BARBARA PREMOLI STEFANIA PETRUCCI, Delegato della Corte dei Conti

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PROGETTO SCIENTIFICO TULLIO GREGORY MASSIMO BRAY

DIRETTORE SCIENTIFICO CARLO MARIA OSSOLA

C

ONSULENTI SCIENTIFICI

Giuliano Amato, Sandro Cappelletto, Claudio Cartoni, Giulio Ferroni, Livio Sacchi, Mariuccia Salvati

REDAZIONE ENCICLOPEDICA

Responsabile Monica Trecca

Coordinamento delle attività redazionali Francesca R. Scicchitano, Andrea Di Salvo

Consulenti disciplinari

Daniela Angelucci, Fabio Catino, Luigia Lonardelli

Segreteria di redazione Mirella Aiello

PRODUZIONE

Antonella Baldini, Monica Di Meo, Fabrizio Izzo

Segreteria Carla Proietti Checchi

DIRETTORE DELL’AREA GESTIONALE Gerardo Casale

Ha contribuito con un servizio editoriale adHoc srl: Andrea Biggera, Gianni Bovini, Cecilia Causin, Claudio Censori, Aldo Antonio Cobianchi, Guido De Blasi, Mariano Delle Rose, Francesca Donati, Sara Esposito, Va- nessa Iacoacci, Francesca Lotti, Maria Isabella Marchetti, Eloisa Mura, Tullio Ottolini, Cristina Pasqua, Vin- cenzo Piglionica, Pietro Giulio Riga, Aldo Roma, Luigi Russo, Laura Schettini, Lorenzo Trovato, Paola Vinesi;

Daniele Cesarini, Simone Lucidi

X APPENDICE DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA

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DECIMA APPENDICE VOLUME SECONDO

L-Z

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Il simbolo segnala la presenza di un approfondimento all’interno di un lemma e nei rinvii indica in corrispondenza di quale lemma si trova l’approfondimento.

Il volume è stato chiuso in redazione nel mese di settembre 2020.

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ricchezza del quadro cognitivo di cui dispone: istitu- zioni, scuole, opere, maestri.

Paesaggi e istituzioni. – Questi ultimi venti anni hanno visto rafforzarsi la vita istituzionale del paesag- gio. Proprio all’inizio del 21° sec. è uscito il quinto vo- lume di Culture and nature, dedicato a Giardini e pae- saggio (2003), a cura di Carmen Añón Feliù, un compendio della legislazione internazionale a difesa e tutela del patrimonio naturale e artistico. È una pub- blicazione che ci orienta verso un campo di azione molto vasto, nel quale istituzioni internazionali, come l’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) e l’ICOMOS (International COuncil on MOnuments and Sites), stanno compiendo una classificazione che estende al paesaggio le catego- rie di valorizzazione e restauro, riconoscendolo come parte del ‘patrimonio mondiale dell’umanità’. Si rea- lizza così quanto stabilito dalla Convenzione europea del paesaggio, ratificata dall’Italia con l. 9 genn. 2006 nr. 14, che ha il merito di avere stabilito un linguag- gio comune fra amministratori, accademici e associa- zioni onlus, e di avere attivato varie forme di osserva- tori del paesaggio in Europa. UNISCAPE è una rete europea di oltre cinquanta atenei con il fine di sup- portare l’attuazione della Convenzione. L’AIAPP (As- sociazione Italiana di Architettura del Paesaggio) è l’as- sociazione professionale degli architetti del paesaggio.

La IASLA (Italian Academic Society of Landscape Architecture) è la società scientifica italiana dell’ar- chitettura del paesaggio.

Il paesaggista oggi potrebbe essere chiamato ad af- frontare problemi di cui si ignorano la dimensione e la natura, ma alcuni avvenimenti è fatale che si com- piano, così è stato nella storia e così sarà.

Quando, nel 12° sec., l’abate Suger a Saint-Denis costruiva l’idea politica e religiosa di uno Stato-nazio- ne, per lui il portato della fede era ugualmente nella cu- stodia delle reliquie, nel mercato, nello splendore del- le opere d’arte, nell’invenzione del gotico, nel cieco ri- spetto della regola. Il progetto di paesaggio gli era ben chiaro, e la storia gli ha dato ragione.

Bibliografia: B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Torino 1948, 20073; C. Moore, W. Turnbull jr, W.J. Mitchell, The poetics of gardens, Cambridge (Mass.)-London 1988; L.

Kroll, Tout est paysage, Paris 2001; W.G. Sebald, Austerlitz, München 2001 (trad. it. Milano 2002, 20114); Culture and na- ture. International legislative texts referring to the safeguard of natural and cultural heritage, ed. C. Añón Feliú, Firenze 2003;

U. Eco, Storia della bellezza, Milano 2004; B. Lassus, Les jar- dins suspendus de Colas, Paris 2010; M. Romano, Ascesa e de- clino della città europea, Milano 2010; S. Settis, Paesaggio, co- stituzione, cemento, Torino 2010; F. Zagari, Sul paesaggio.

Lettera aperta, Melfi 2014. Franco Zagari Paesaggio culturale: aspetti legislativi. – Il Codice dei beni culturali e del paesaggio. – A cento anni dalla prima legge di salvaguardia della pineta di Classe, vicino a Ravenna (cd. legge Rava, l. 16 luglio 1905 nr.

411), il Codice dei beni culturali e del paesaggio (c.b.c.;

d. legisl. 22 genn. 2004 nr. 42) dedica la Parte III ai beni paesaggistici, definendo il paesaggio all’art. 131 come «il territorio espressivo di identità, il cui carat- tere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni. Il presente Codice tutela il pae- saggio relativamente a quegli aspetti e caratteri che co- stituiscono rappresentazione materiale e visibile del- l’identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali» (cfr. anche Mirri 2005, pp. 112 e segg.). Per quanto questa definizione sembri richiamare l’espres-

sione un po’ retorica e ideali- sta del «volto amato della Pa- tria» attribuita allo scrittore e critico d’arte britannico John Ruskin e ricorrente nella prima metà del Novecento (Piccioni 1999), essa si collega certamente al forte valore identitario che connota il pa- trimonio culturale (art. 1, 2°

co., c.b.c.). Il ritorno al ter- mine paesaggio (rispetto ad ambiente, che ha dominato la seconda metà del Novecento) è dovuto non solo al rispetto della Costituzione (che all’art.

9 proclama che «La Repub- blica promuove lo sviluppo della cultura» e «Tutela il pae- saggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione»), ma anche della Convenzione eu- ropea sul paesaggio, adottata a Firenze il 20 ottobre 2000, 249

PAESAGGIO

TRIUMPHSANDLAMENTS, il murale di William Kentridge ‘graffito’ lungo gli argini del fiume Tevere, Roma, 3 aprile 2017 (fot. ANSA Alessandro Di Meo)

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250 PAESAGGIO

Il paesaggio del futuro

La nuova concezione del paesaggio e le sue implicazioni democratico-culturali. – L’idea del paesaggio come quadro naturale e insieme delle bellezze naturali, affermatasi nella legislazione italiana agli inizi del Novecento (l. 11 giugno 1922 nr. 778; l. 29 giugno 1939 nr. 1497), è stata superata e assorbita in quella del paesaggio come forma complessiva del territorio risultante non solo dagli elementi naturali, ma anche dalle sue interrelazioni con l’azione modificatrice dell’uomo. Se la transizione si registra a partire dal 1970 per merito di Alberto Predieri, il pieno riconoscimento normativo si deve al d.lgs. 22 genn. 2004 nr. 42 (d’ora in poi: Codice). I beni paesaggistici esprimono, oggi, non solo valori naturali ed estetici ma altresì storici,

morfologici, urbanistici e culturali (art. 2, 3° co., Codice), atteso che il paesaggio è «il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni» (art. 131, Codice). La definizione segue la firma della Convenzione europea del paesaggio (Firenze, 20 ottobre 2000) in cui questo «designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle

popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro

interrelazioni» (art. 1, lett. a).

Poco si è riflettuto, però, sulle implicazioni della trasformazione dell’idea di paesaggio: se questo vede diluita la componente estetica a vantaggio della sua dimensione latamente culturale, qual è il rapporto tra l’autorità pubblica e la società nei processi di trasformazione del territorio?

Tutela e trasformazione del paesaggio storicizzato:

i problemi aperti. – Tanto per il paesaggio che per il patrimonio storico e artistico della nazione, la Costituzione (art. 9) ne funzionalizza la tutela alla promozione dello sviluppo della cultura.

L’interpretazione dinamica dei due commi dell’art. 9 della Costituzione è giuridificata anche nell’art. 1, 2° co., del Codice.

L’abbandono della concezione estetico- naturalistica dovrebbe determinare il rifiuto di un approccio elitario-costruttivistico a vantaggio di una visione aperta alle concezioni emergenti nella società.

La presa di coscienza del legame paesaggio- società dovrebbe anche comportare la

considerazione che la tutela del paesaggio non coincide necessariamente con la conservazione statica, non ha per fine la mummificazione del

territorio, ma ammette anche sue trasformazioni, quanto meno nella misura in cui esse siano espressive di una ricerca che ha per fine, appunto, lo sviluppo di nuova cultura.

L’interpretazione combinata dei due commi in cui si sviluppa l’art. 9 della Costituzione non consente di fare del paesaggio un nuovo museo a cielo aperto: ciò, se da un lato produrrebbe l’effetto di una conservazione eccellente (2° co.), dall’altro negherebbe quelle trasformazioni attraverso cui l’uomo esprime un nuovo modo di porsi nei confronti della natura, impedirebbe di lasciare tracce nuove della storia umana che si imprime sul territorio (1° co.). È necessario, cioè, non solo conservare il paesaggio ereditato ma anche costruirne di nuovi, accettando l’idea di distruggere per ricreare. Talvolta il nuovo paesaggio è frutto di una rottura con il passato, come nella costruzione di via dei Fori imperiali, del Vittoriano o di via della Conciliazione, nella Capitale, oppure il restauro del Maschio Angioino a Napoli, impensabili oggi alla luce dell’ordinamento vigente. In altri casi, la rigenerazione si deve a un delicato inserimento del nuovo nel paesaggio tradizionale: ciò è avvenuto nel ‘Labirinto della Masone’ di bambù a Fontanellato; nel Parco Sculture del Chianti; o nella riconversione museale della centrale elettrica Montemartini a Roma.

Qual è il confine tra rigenerazione del paesaggio e distruzione insipiente o semplicemente speculativa non può affermarsi in linea teorica. È certo, però, che l’alternativa non può neanche essere

rappresentata da una rassicurante musealizzazione dell’intero territorio. La negazione della libertà di ricreare il paesaggio implica la mummificazione dell’ambiente, e rischia di risolversi in

un’operazione opposta a quella riuscita a coloro che quel paesaggio hanno creato.

È piuttosto necessaria un’attenta opera di auscultazione delle tendenze che si affermano nella società, della storia che lentamente cambia, dei bisogni che via via si esprimono ponendo nuovi problemi che richiedono risposte diverse, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118, 4° co., Costituzione), che si pone come una delle articolazioni della sovranità popolare.

Tutto ciò può comportare la necessità di modificare il paesaggio; e si violerebbe il 1° co.

dell’art. 9 della Costituzione (promozione dello sviluppo della cultura) se si assolutizzasse l’idea di una tutela impositiva legittimante solo immobilismo (2° co.).

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251 PAESAGGIO

Il paesaggio del futuro

La dinamica tutela-rigenerazione e la partecipazione dei cittadini al processo di

trasformazione del territorio. – Se il paesaggio va inteso in senso dinamico, cioè come continua interazione tra natura e uomo, ne deriva che – come ricorda la normativa (art. 143, Codice) – la sua tutela non può essere intesa come

puramente conservativa: esso va sì «curato e sviluppato per consentirne la trasmissione alle future generazioni […] per cercare di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente», ma nel contempo occorre conciliare «la conservazione e la trasformazione» (Morbidelli, in Il ‘paesaggio’

di Alberto Predieri, 2019, p. 25).

Di tali istanze sembra farsi espressione la Convenzione europea del paesaggio che pone il problema delle trasformazioni imposte dalle

«evoluzioni delle tecniche di produzione agricola, forestale, industriale e pianificazione mineraria e delle prassi in materia di pianificazione

territoriale, urbanistica, trasporti, reti, turismo e svaghi» e, più generalmente, dai «cambiamenti economici mondiali» (Preambolo); nel contempo, in tali trasformazioni la Convenzione riconosce alle popolazioni un ruolo attivo. È vero che gli Stati si impegnano a «stabilire e attuare politiche paesaggistiche volte alla protezione, alla

gestione, alla pianificazione dei paesaggi tramite l’adozione delle misure specifiche» (art. 5, lett.

b), ma nel far ciò devono «avviare procedure di partecipazione del pubblico, delle autorità locali e regionali e degli altri soggetti coinvolti nella definizione e nella realizzazione delle politiche paesaggistiche» (lett. c).

Lo spirito della Convenzione non appare essere stato pienamente incarnato nella normativa nazionale e, ancor di più, nell’azione

amministrativa: la combinazione di queste due forze giunge a riconoscere preminenza a un’idea puramente conservativa del paesaggio ereditato a discapito della sua trasformazione; della tutela di questo si fa paladino essenzialmente lo Stato centrale. Non è in discussione che il paesaggio appartenga alla nazione tutta e non (solo) alle comunità locali che insistono nei territori interessati: si impone piuttosto il problema di come consentire la partecipazione dei cittadini all’inevitabile processo di trasformazione del paesaggio.

Secondo l’art. 131 del Codice, l’intervento dei diversi soggetti pubblici in qualche modo legittimati a intervenire sul paesaggio deve

assicurare «la conservazione dei suoi aspetti e caratteri peculiari», mentre i «nuovi valori paesaggistici» possono solo essere «integrati e coerenti» con il paesaggio storicizzato. Tali parametri normativi si traducono in valutazioni tecnico-discrezionali affidate a funzionari ministeriali, sindacabili dall’autorità giudiziaria entro i ristretti margini della sola illogicità manifesta, del difetto di motivazione o dell’errore di fatto conclamato (Consiglio di Stato, sez. VI, 28 dic. 2015 nr. 5844 e 15 ott.

2018 nr. 5909). Non appare più rassicurante il fatto che tali valori paesaggistici devono rispondere a «criteri di qualità e sostenibilità», dal momento che essi sono (im)posti dalla burocrazia ministeriale senza essere né discussi e condivisi al proprio interno (Carpentieri, in Il

‘paesaggio’ di Alberto Predieri, 2019, p. 192), né a fortiori sottoposti ad alcun processo di ascolto e partecipazione democratica, come pur vorrebbe la Convenzione di Faro del 27 ottobre 2005 e, prima ancora, quella definita a Firenze nel 2000. Se è costituzionalmente e moralmente imposta la tutela del paesaggio, questa viene interpretata dal legislatore come unilateralmente diretta a «recuperare i valori culturali che esso esprime» nel senso di «assicura[re] la

conservazione dei suoi aspetti e caratteri peculiari» (art. 131, 4° co., Codice). Ne deriva che l’applicazione di quei parametri, già ristretti ex se, resta affidata sovente al soggettivismo dei singoli che pur ammantano di scientificità valutazioni, talvolta, criticabili (se solo fossero realmente discutibili oltre il formalismo del sindacato della discrezionalità tecnica).

Bibliografia: Istituzioni e politiche culturali negli anni Trenta, a cura di V. Cazzato, Roma 2001; A.L.

Tarasco, Beni, patrimonio e attività culturali. Attori privati e autonomie territoriali, Napoli 2004; G.F.

Cartei, Convenzione europea del paesaggio e governo del territorio, Bologna 2007; C. Tosco, Il paesaggio come storia, Bologna 2007; M. Jakob, Il paesaggio, Bologna 2009; G. Romano, Studi sul paesaggio, Torino 2009;

Il ‘paesaggio’ di Alberto Predieri, a cura di G. Morbidelli, M. Morisi, Firenze 2019 (in partic. G. Morbidelli, Il contributo fondamentale di Alberto Predieri

all’evoluzione e alla decifrazione della nozione giuridica di paesaggio, pp. 13 e segg.; G. Severini, L’evoluzione storica del concetto giuridico di paesaggio, pp. 59 e segg.;

P. Carpentieri, Il ruolo del paesaggio e del suo governo nello sviluppo organizzativo e funzionale del Ministero e delle sue relazioni inter-istituzionali, pp. 169 e segg.).

Antonio Leo Tarasco

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per cui l’espressione designa «una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni; [...] è componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espres- sione della diversità del loro comune patrimonio cul- turale e naturale e fondamento della loro identità» (art.

1, lett. a; art. 5, lett. a). La sintetica definizione di Al- berto Predieri (1969) di «forma del Paese nella sua in- terezza» (p. 391) si scioglie affermando che «la tutela del paesaggio come forma del Paese, plasmata dal- l’azione della comunità, investe ogni intervento umano che operi nel divenire del paesaggio, qualunque possa essere l’area in cui viene svolto. Se il paesaggio è di- namicamente inteso come continua modificazione della natura e delle precedenti opere dell’uomo, la tutela del paesaggio consiste nel controllo e nella direzione degli interventi della comunità sul territorio» (pp. 393-94).

Il c.b.c. riunisce due concezioni del paesaggio de- rivanti dalle leggi che nel Novecento lo hanno disci- plinato. Nell’ambito della generale riorganizzazione dello Stato nel ventennio tra le due guerre mondiali e dell’‘azione per l’arte’ del ministro Giuseppe Bot- tai, la l. 29 giugno 1939 nr. 1497 per la «Protezione delle bellezze naturali» distingue tra le bellezze indi- viduali (le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica; le ville, i giardini e i parchi, che si distinguono per la loro non comune bellezza) e di insieme (i com- plessi di cose immobili che compongono un caratte- ristico aspetto, avente valore estetico e tradizionale; le bellezze panoramiche e i punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze). Nella seconda metà del Novecento, per contrastare gli effetti dei cambiamenti determi- nati dal miracolo economico (espansione della città a scapito della campagna, abbandono dell’agricoltura, grandi infrastrutture, cementificazione delle coste e delle zone ancora integre, abusivismo incontrollato, sfruttamento delle risorse, tecnologie sempre nuove), la cd. legge Galasso (d.l. 27 giugno 1985 nr. 312, con- vertito in l. 8 ag. 1985 nr. 431) introduce vincoli per undici tipologie ambientali e recupera competenze allo Stato rispetto al dilagare della forza attrattiva del- l’urbanistica, passata alle Regioni in virtù del decen- tramento (Mirri 2007, pp. 65 e segg.).

Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (ema- nato nel 2004 e più volte aggiornato e integrato) in- dividua diverse categorie di beni paesaggistici, deri- vanti dalla legge Bottai del 1939 e dalla legge Galasso del 1985, cui si aggiungono «ulteriori immobili ed aree specificamente individuati a termini dell’art. 136 e sot- toposti a tutela dai piani paesaggistici», come la necro- poli fenicio-punica di Tuvixeddu a Cagliari (Consiglio di Stato, Sentenza, sez. VI, 3 marzo 2011 nr. 1366).

Vi sono quindi diverse tipologie, individuate in parte direttamente dalla legge e in parte dall’autorità am- ministrativa: il carattere comune è indicato dall’art. 2,

3° co., c.b.c. di costituire «espressione dei valori sto- rici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del ter- ritorio», tale da giustificare un regime giuridico di tu- tela e valorizzazione del paesaggio per salvaguardare i valori che esso esprime quali manifestazioni identita- rie percepibili (art. 131, 2° co., c.b.c.). L’elemento cen- trale per le attività di tutela, gestione e valorizzazione è la pianificazione paesaggistica, che investe l’intero territorio regionale ed è obbligatoria (art. 135); richiede la cooperazione tra le amministrazioni pubbliche (in- nanzitutto Stato e Regioni), anche nella definizione di politiche e obiettivi di qualità paesaggistica, come pure il coordinamento della pianificazione con gli altri stru- menti urbanistici.

L’UNESCO. – Allargando la visione dall’ordina- mento italiano a quello internazionale, fondamentale è l’azione dell’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) fondata a Lon- dra nel 1945. Oltre alla Convenzione dell’Aia del 1954 sulla protezione, in caso di conflitto armato, di mo- numenti, musei, collezioni, libri rari e archivi storici meritevoli di tutela, nello stesso anno fu adottata a Parigi la Convenzione europea per lo studio della lin- gua, della storia e della civiltà dei Paesi aderenti. Nel 1972 la Convenzione del patrimonio mondiale di Pa- rigi individuò quello culturale nei monumenti, com- plessi e siti, e quello naturale nei monumenti natu- rali, formazioni geologiche e siti naturali: fu così aperta una Lista del patrimonio mondiale, in cui inserire i «beni che abbiano un valore universale eccezionale».

Venti anni dopo, in sede di rimeditazione della Convenzione, fu specificato meglio l’oggetto con la definizione dei paesaggi culturali come «opera con- giunta dell’uomo e della natura», individuando tre ca- tegorie: un «paesaggio progettato e creato intenzio- nalmente dall’uomo»; un «paesaggio organicamente evoluto», che può essere un «paesaggio relitto (o fos- sile)» o un «paesaggio continuo»; un «paesaggio cultu- rale associativo» che può essere apprezzato per le «as- sociazioni religiose, artistiche o culturali dell’elemento naturale» (UNESCO 2019, p. 83). Essi riflettono spe- cifiche tecniche d’uso dei terreni, con attenzione alle caratteristiche e ai limiti dell’ambiente naturale in cui si insediano, ma anche al legame spirituale con la na- tura. Siano essi colture terrazzate, giardini o luoghi sacri, testimoniano del genio creatore umano, del- l’evoluzione sociale, del dinamismo spirituale e im- maginario dell’umanità e, pertanto, fanno parte del- l’identità collettiva. Sono testimonianze preziose, uniche e irripetibili della lunga e intima relazione che intercorre tra l’uomo e l’ambiente in cui vive, in un processo evolutivo in cui il territorio viene modellato con perizia e sapienza dalle tecniche produttive, dalle tradizioni e dal genio creativo propri di ogni cultura locale (Paesaggi culturali, 2010). Tali beni «illustrano l’evoluzione della società e degli insediamenti umani nel corso dei secoli, sotto l’influsso di sollecitazioni e/o di vantaggi originati nel loro ambiente naturale e 252

PAESAGGIO

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delle forze sociali, economiche e culturali successive, interne ed esterne» (Regolamento per l’attuazione della Convenzione sul patrimonio mondiale, art. 36).

Alcuni siti rinviano a specifiche tecniche d’uso dei terreni, che assicurano la diversità biologica (per es., vigneti, risaie), altri, legati allo spirito della popola- zione (come i Sacri Monti) e alle credenze popolari, a pratiche artistiche e di costume molto sentite, testi- moniano un’eccezionale relazione spirituale tra l’uomo e la natura.

L’iscrizione dei paesaggi culturali nella Lista è de- stinata a far conoscere e mantenere la grande diversità delle interazioni tra gli uomini e l’ambiente, a proteg- gere le culture tradizionali ancora viventi e a conservare le tracce di quelle scomparse (come le necropoli della Licia ancora oggi abitate in Turchia e le ‘città morte’ in Siria). Per l’Italia, nella categoria dei paesaggi culturali, sono stati inclusi le Cinque Terre, la Costiera amalfi- tana, il Parco nazionale del Cilento con Paestum, Velia e la certosa di Padula, i Sacri Monti piemontesi e lom- bardi, la Val d’Orcia, Ferrara e il delta del Po, le ville medicee e giardini in Toscana, Assisi e i siti francescani, le Langhe e il Monferrato, Conegliano e Valdobbia- dene. Bisogna anche ricordare l’azione meritoria di as- sociazioni come Italia Nostra (fondata nel 1955) e FAI (Fondo Ambiente Italiano, fondato nel 1975), che hanno sempre sostenuto la difesa del patrimonio culturale e del paesaggio, con presa di coscienza o con l’acquisi- zione, il restauro e la gestione di monumenti e siti si- gnificativi o porzioni di territorio da recuperare e sal- vaguardare (come la baia di Ieranto, nel golfo di Napoli).

Conclusioni. – Se quindi, a livello internazionale, l’UNESCO ha individuato il paesaggio culturale come risultato significativo ed eccezionale dell’interazione fra uomo e ambiente, a livello europeo è stata rifiu- tata la concezione estetizzante in favore di una visione storico-sociale, per cui una parte di territorio è com- ponente essenziale del contesto di vita della popola- zione, espressione della diversità del comune patri- monio culturale e fondamento della sua identità. Una concezione globale, un’esperienza aperta, incompiuta, continuamente modificabile nello spazio e nel tempo:

si può affermare che un paesaggio è il risultato di un adattamento continuo ad attività, eventi e stili di vita (si pensi all’attuale esperienza della pandemia da Covid-19 e a tutti i cambiamenti in tanti campi, cui ha dato e darà origine nel tempo). E ancora si può pensare a esso come a un insieme di ‘luoghi della me- moria’ (memoria collettiva stratificata e associata agli usi del territorio), espressivi, per es., del mondo di ar- tisti, musicisti, poeti e letterati (parchi letterari e studi di artista) e del legame con aspetti religiosi (Sacri Monti) e tradizionali, ‘paesaggi produttivi’ in cui tra- dizione e innovazione coesistono per la tutela e valo- rizzazione di ambiti geografici specifici (vigneti ita- liani, francesi, californiani e perfino brasiliani).

La concezione giuridica italiana appare più legata ad ambiti circoscritti, già individuati in precedenza

come beni paesaggistici; tuttavia, considera il pae- saggio come una parte di «territorio espressivo di iden- tità» (art. 131 c.b.c.), mentre all’art. 6, 1° co., prevede che «In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degra- dati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggi- stici coerenti ed integrati». Si avvicina così alla più ampia concezione europea, per cui tutto il paesaggio è culturale, se è «componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fon- damento della loro identità» (Convenzione europea sul paesaggio, art. 5, lett. a). Si può così concludere che oggi il paesaggio si avvicina sempre più al bene culturale (cui è unito ex art. 2 nel concetto di patri- monio culturale), caratterizzandosi quale «testimo- nianza avente valore di civiltà», come negli anni Ses- santa aveva profeticamente indicato la Commissione d’indagine Franceschini (1967).

Bibliografia: L. Rava, La pineta di Ravenna, Roma 1926;

G. Bottai, prefazione a M. Lazzari, L’azione per l’arte, Fi- renze 1940; E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Roma-Bari 1961; Commissione d’indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e del paesaggio, Per la salvezza dei beni culturali in Italia, 3 voll., Roma 1967; A. Predieri, Significato della norma costituzionale sulla tutela del paesaggio, in Studi per il XX anniversario dell’Assemblea costituente, 2° vol., Le libertà civili e politiche, Firenze 1969, pp. 381-428; L. Piccioni, Il volto amato della patria, Camerino 1999, 20142; P. Bevilac- qua, Il paesaggio italiano nelle fotografie dell’Istituto Luce, Roma 2002; R. Balzani, Per le antichità e le belle arti. La legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l’Italia giolittiana, Bologna 2003;

M.B. Mirri, Codice dei beni culturali e del paesaggio, Viterbo 2005, 20175; M.B. Mirri, Per una storia della tutela del patri- monio culturale, Viterbo 2007; Paesaggi culturali, a cura di M.A. Giusti, E. Romeo, Roma 2010; Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), Operational guidelines for the implementation of the World heritage conven- tion, Paris 2019.

Si veda inoltre; G. Severini, “Paesaggio”: storia italiana, ed europea, di una veduta giuridica, «Aedon. Rivista di arti e diritto online», 2019, 1, http://www.aedon.mulino.it/archivio/

2019/1/severini.htm (16 ag. 2020). Beatrice Mirri PALEOANTROPOLOGIA. – Una storia prima della Storia. Una specie arcaica, ma recente. Una nuova chiave di lettura. Bibliografia

Nei primi due decenni del terzo millennio, i pro- gressi della paleoantropologia – la disciplina scienti- fica che si occupa della storia naturale della specie cui tutti apparteniamo, Homo sapiens, e dei nostri ante- nati e parenti estinti – sono stati rilevanti.

Una storia prima della Storia. – La paleoan- tropologia è una scienza di sintesi, al crocevia fra di- versi campi di studio, in primo luogo l’antropologia, la paleontologia e la biologia evoluzionistica. Parliamo 253

PAESAGGIO - PALEOANTROPOLOGIA

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755 INDICE

Primo volume

1 Abbattitore di Silverio Novelli 3 Aborto di Alessandra Gissi 7 Acqua di Vito Felice Uricchio 12 Adolescenza di Silvia Gregory

16 L’adolescenza inquieta di Eraldo Affinati 21 Adozione di Leonardo Lenti

24 Agricoltura di Elena Viganò 28 Deforestazione di Ilenia Rossini 34 Alfabetizzazione di Francesco De Renzo 37 Ambiente: Economia di Marco Frey

39 Ambiente: Environmental humanities di Marco Armiero, Serenella Iovino

44 Animali di Marco Di Domenico 49 Animazione di Daniele Dottorini 54 Anoressia di Paolo Cotrufo 57 Antico di Luciano Bossina

61 Antisemitismo di Donatella Di Cesare 66 Antitrust di Antonio Cucinotta 70 Antropologia di Giorgio Manzi

75 Anziano di Walter Verrusio, Bruno Casciaro, Mauro Cacciafesta

78 Archeologia di Daniele Manacorda 83 Architettura di Livio Sacchi 90 Archivio di Michela Procaccia

96 Aria di Alessandro Di Menno di Bucchianico 100 Armi di Giovanna Maletta

105 Arte di Angela Vettese 112 Ascolto di Alessandro Cecchi 115 Atmosfera di Paola Gregory 119 Automobile di Giuseppe Berta 123 Autonomia di Francesco Palermo 126 Autore di Ercole Giap Parini 130 Autorità di Stefano Biancu

132 Banche e sistema finanziario di Riccardo De Bonis, Alberto Pozzolo

137 Bellezza di Stefano Catucci

142 Bene comune: Economia di Silvia Mocellin 146 Bene comune: Diritto di Paolo Rametta 148 Biblioteca di François Dupuigrenet Desroussilles 150 La mia biblioteca di Tullio Gregory

152 Big data di Alberto Di Meglio, Anna Ferrari 156 Biodiversità di Valentina Rastelli

162 Bioetica di Luca Savarino 165 Bioinformatica di Francesco Gatto

169 Biologia spaziale di Debora Angeloni, Paolo Nespoli 173 Biomateriali di Silvia Panzavolta

176 Biopolitica di Simona Forti 180 Biotecnologie di Caterina Visco 184 Blockchain technology di Mauro Bellini 191 Brand di Patrizia Boglione

193 Brexit di Andrea Biondi 198 Bulimia di Paolo Cotrufo 200 Bullismo di Silvia Gregory 204 Burocrazia di Guido Melis 208 Calcolo di Paolo Zellini

211 Cambiamenti climatici di Antonello Pasini 217 Capitalismo di Alessandro Somma

221 Carcere di Stefano Anastasia, Luigi Manconi 224 I bambini in carcere di Stefano Anastasia, Luigi

Manconi

225 Censura di Anna Pintore 229 Centro di Carlo Gasparrini

236 Chimica, Industria di Gabriele Centi

238 Cibo di Stefano Magagnoli, Jean-Pierre Williot 245 Cinema: L’epoca del post-cinema di Bruno Di

Marino, Bruno Roberti

250 Cinema: Teorie del cinema di Daniela Angelucci 254 Città di Marco Cremaschi

261 Cittadinanza, Diritto di di Mario Savino 267 Cittadinanza attiva di Giovanni Moro 270 Classe sociale di Antonio Schizzerotto 274 Clonazione di Lino Loi

279 Commercio internazionale di Pierluigi Montalbano 283 Comunicazione scientifica di Rossella Panarese 286 Comunità di Loredana Sciolla

290 Concorrenza di Marco D’Alberti

293 Condivisione di Ugo Mattei, Alessandra Quarta 296 Confine di Franco Farinelli

302 Conflitto di Dario Gentili

305 Connettività: Il ruolo della connettività nella società digitale del 21° secolo di Fabio Catino

308 Connettività: Connettività e globalizzazione della salute di Margherita Fronte

311 Consumo di Emy Zecca

315 Contaminazione di Massimo Fusillo I titoli in corsivo indicano gli approfondimenti delle voci

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756 INDICE

318 Contraccezione di Carlo Flamigni 321 Cooperazione di Diego Antonino Cimino 328 Corpo di Michela Marzano

332 Corruzione di Raffaele Cantone 335 Whistleblowing di Raffaele Cantone 337 Costituzione di Maurizio Fioravanti 342 Crescita economica di Fabrizio Zilibotti 346 Criminalità organizzata di Raffaele Cantone 350 Crisi di Carlo Galli

356 Cristianesimo di Olivier Thomas Venard 362 Cultura di Michael Rössner

369 Cybersecurity di Fabrizio Virtuani 372 Hacker di Ilenia Rossini 375 Danza di Susanne Franco 377 Democrazia di Nadia Urbinati 381 Demografia di Alessandro Rosina 385 Depressione di Franco Lolli 388 Design di Stefano Maffei

394 Cos’è il design oggi? Esplorare i confini di Stefano Maffei

397 Destra e sinistra di Giovanni Orsina 401 Dialogo di Marco Aime

405 Digitale, Società di Juan Carlos De Martin 409 Digital health di Eugenio Santoro

413 Dipendenze di Davide Banon 418 Diritti dei minori di Filomena Albano 422 Diritti in rete di Guido Saraceni

425 Diritti umani: I diritti umani: una storia lunga, breve o brevissima? di Pietro Costa

430 Diritti umani: Diritti umani e disuguaglianze di Ornella Ferrajolo

432 Diritto di Franco Modugno 439 Diritto d’autore di Laurent Pfister

440 La nascita del diritto d’autore di Laurent Pfister 442 Diritto del mare di Alessandro Zampone

447 Disobbedienza di Federica Giardini 450 Disoccupazione di Madia D’Onghia 455 Disuguaglianza di Guido Alfani 459 Dittatura di Marcello Flores 465 Divulgazione di Michele Bellone 468 Documentario di Daniele Dottorini 472 Droghe di Salvatore Giancane 476 Drone di Federica Mezzani 481 Dubbio di Stefano De Matteis 485 Ebraismo di Alberto Cavaglion 488 Economia di Ignazio Musu

492 Economia blu di Margherita Cappelletto 496 Economia circolare di Agime Gerbeti 500 Economia della cultura di Michele Trimarchi 504 Economia sociale di Andrea Fumagalli 507 Editoria di Michael Reynolds

514 Educazione di Sergio Tramma 517 Egemonia di Lorenzo Mesini 523 Enciclopedia di Massimo Bray

530 Energia di Michele Masulli, Valeria Termini 536 Energia oscura di Luca Amendola

539 Energie rinnovabili di Michele Masulli, Valeria Ter- mini

542 La digitalizzazione nel settore dell’energia di Luca Vincenzo Nicola Lo Schiavo

544 La diffusione delle fonti rinnovabili per la produ- zione di energia elettrica in Italia di Andrea Gal- liani

546 Epidemie di Paola Stefanelli 550 AIDS di Paola Vinesi

552 Erasmus di Sofia Corradi, Mariachiara Russo 555 Esposizione di Paolo Baratta

561 Estetica di Paolo D’Angelo 565 Euro di Federico Fubini 567 Fame di Naomi Hossain 573 Famiglia di Chiara Saraceno 578 Fantascienza di Paolo Musso 584 Fantasy di Lorenzo Trovato

588 Farmaco di Giuseppe Remuzzi, Nello Martini 592 Fecondazione di Carlo Flamigni

596 Fede di Gianfranco Ravasi 600 Femminicidio di Daniela Danna 605 Femminismo di Brunella Casalini 609 Fiction di Daniele Giglioli 613 Filosofia di Massimo Cacciari 622 Finanza di Roberto Artoni 627 Fisica di Eugenio Coccia

633 Fondamentalismo di Luca Ozzano 638 Formazione di Francesco De Renzo

642 Fotografia di Gabriele D’Autilia, Giacomo Daniele Frangapane

647 Fotonica di Roberta Ramponi, Gianluca Valentini, Caterina Vozzi

652 Fragilità: La fragilità e la Terra di David E. Alexander 656 Fragilità: La fragilità e l’uomo di Walter Verrusio,

Bruno Casciaro, Mauro Cacciafesta 659 Frontiere di Manlio Graziano 663 Fruizione di Ernesto Assante

667 Fumetto e graphic novel di Luca Raffaelli 675 Gender di Michela Marzano

679 Genetica di Ernesto Di Mauro 683 Genitorialità di Silvia Gregory 687 Genocidio di Rosario Salvatore Aitala 693 Geografia di Matteo Meschiari 697 Geopolitica di Emidio Diodato 701 Gioco di Andrea Angiolino

707 Giornalismo di Davide Casati, Barbara Stefanelli 711 Globalizzazione: Le sfide della globalizzazione di

Jeffrey Sachs

716 Globalizzazione: Tra globalizzazione economica e globalizzazione politica di Alessandro Colombo 721 Governance di Maria Rosaria Ferrarese 726 Gravità quantistica di Alessandra Gnecchi 731 Guerra di Vittorio Emanuele Parsi 735 Identità di Manlio Graziano 739 Ideologia di Roberto Finelli

742 Fine delle ideologie di Giorgio Scichilone

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757 INDICE

744 Immagine di Andrea Pinotti

748 Inclusione di Roberta Caldin, Alessia Cinotti 754 Inconscio di Alberto Luchetti

756 Individualismo di Francesco Remotti 761 Industria 4.0 di Raffaele Secchi 766 Infanzia di Giovanni Zoppoli 774 Innovazione di Andrea Bonaccorsi

779 Inquinamento di Alessandro Di Menno di Bucchia- nico

783 Integrazione di Irene Ponzo 788 Intellettuale di Luciano Canfora 791 Intelligence di Mario Caligiuri

795 Intelligenza artificiale di Alberto Di Meglio, Fabio Fracas, Sofia Vallecorsa

798 Intermedialità di Pietro Montani 803 Internet di Claudio Allocchio

806 Invecchiamento di Walter Verrusio, Bruno Casciaro, Mauro Cacciafesta

809 Islam di Paolo Luigi Branca

Secondo volume

1 Lavoro di Silvana Sciarra 7 Leader di Donatella Campus 11 Letteratura di Giulio Ferroni 17 LGBTQIA+ di Lorenzo Bernini 22 Libertà di Luca Fonnesu 29 Libro di Elisabetta Sgarbi

32 Il libro e la lettura di Stefano Salis 36 Limite di Gabriele Lolli

39 Lingua e dialetti di Federico Albano Leoni 46 Lingue classiche di Ivano Dionigi

48 La diffusione delle lingue classiche di Ivano Dionigi 52 Lusso di Emanuela Prandelli

56 Marketing di Patrizia Boglione

59 Materiali innovativi di Michele Melchionna 63 Maternità di Marina D’Amelia

68 Matrimonio di Brunella Fiore, Mara Tognetti Bor- dogna

72 Medicina narrativa di Maria Giulia Marini 75 Mediterraneo di Giuseppe Grieco

82 Memoria di Liliana Segre

83 Memoria storica di Paolo Jedlowski

87 Mercati energetici e ambientali di Agime Gerbeti 92 Mercato di Federica Zaccagnini

94 E-commerce di Federica Zaccagnini 97 Mercato dell’arte di Marilena Pirrelli

105 Microcredito di Cinzia Cimini, Elisabetta Pezzi 108 Migrazioni di Michele Colucci

112 I minori stranieri non accompagnati in Italia di Ester di Napoli

116 Mito di Maurizio Bettini

120 Mobbing di Christophe Dejours, Antoine Duarte 124 Mobilità di Giulio De Carli

127 Mobilità sociale di Guido Alfani 131 Moneta di Fabrizio Mattesini

134 Morte e morire di Marzio Barbagli 138 Muro di Élisabeth Vallet

141 Museo di Christian Greco 147 Musica di Sandro Cappelletto 154 Nanotecnologie di Silvia Marchesan 157 Narcotraffico di Antonio Balsamo 165 Nazionalismo di Fabrizio Tonello 172 Negazionismo di Ilenia Rossini 174 Neocolonialismo di Gino Satta 178 Neoliberismo di Fabrizio Maronta 183 Network di Enrico Menduni

187 Neurodegenerative, Malattie di Fabrizio Chiti 192 Neuroscienze di Fabrizio Benedetti

196 Empatia di Maria Giulia Marini 198 Nucleare di Sergio Orlandi 204 Obesità di Paolo Cotrufo 207 Obsolescenza di Luca Tomesani 210 Occidente di Marcello Flores 215 Oligarchia di Fabrizio Tonello 221 Onde gravitazionali di Viviana Fafone 224 Opinione pubblica di Michele Sorice

227 Organismi geneticamente modificati di Matteo Lener 231 Organizzazioni internazionali di Anna Caffarena 235 Oriente di Guido Samarani

238 La Cina e il nodo coreano, il rapporto con l’India e la questione Hong Kong di Guido Samarani 244 Paesaggio: Il progetto di paesaggio del 21° secolo di

Franco Zagari

249 Paesaggio: Paesaggio culturale: aspetti legislativi di Beatrice Mirri

250 Il paesaggio del futuro di Antonio Leo Tarasco 253 Paleoantropologia di Giorgio Manzi

255 Pandemia: La pandemia come emergenza sanitaria di Pier Luigi Lopalco

259 Pandemia: Gli aspetti medico-sociali della pande- mia di Paolo Vineis, Stefania Salmaso

264 Pandemia: Per una ripartenza della sanità italiana di Claudio Cartoni

267 Pandemia: Le ricadute socioeconomiche della pan- demia di Domenico Valenza

269 Pandemia: Le conseguenze etiche della pandemia di Luca Savarino

272 Parlato di Fabio Rossi

277 Partecipazione di Antonio Floridia

283 Particelle elementari di Antonio Davide Polosa 287 Partito politico di Carlo Carboni

293 Patrimonio culturale: Memoria del patrimonio cul- turale di Tomaso Montanari

297 Patrimonio culturale: Il patrimonio culturale nel 21°

secolo di Antonio Leo Tarasco 304 Pedofilia di Fortunato Di Noto 308 Pena di morte di Riccardo Noury 313 Performance di Susanne Franco 318 Periferia di Paola Gregory 324 Persona di Pietro Costa

329 Pianeti extrasolari di Giampaolo Piotto 333 Plastica di Eleonora Polo

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758 INDICE

338 Poesia di Roberto Galaverni 342 Politica di Carlo Galli

346 Politica internazionale di Davide Borsani 352 Populismo di Nadia Urbinati

357 Postumano di Felice Cimatti 360 Postverità di Anna Maria Lorusso 362 Fake news di Ilenia Rossini 365 Precarietà di Roberto Ciccarelli 369 Privacy di Vincenzo Zeno-Zencovich

372 Proporzionalità, Principio di di Silvia de Nitto 376 Protesta di Loredana Sciolla

381 Protezionismo di Rama Dasi Mariani 385 Psicoanalisi di Alberto Luchetti

389 Pubblicità, Linguaggio della di Patrizia Boglione 392 Pudore di Marta Boneschi

395 Qualità della vita di Giampaolo Nuvolati 399 Radio di Marta Perrotta

402 Radioattività di Wolfango Plastino 406 Rappresentanza di Stefano Ceccanti 409 Razzismo di Donatella Di Cesare 414 Realtà di Stefano De Matteis 418 Realtà aumentata di Marcos Valdes 421 Religione di Isabella Guanzini

426 Resilienza di Paola Bastianoni, Tommaso Fratini 429 Reti e infrastrutture di Carlo Gasparrini 432 Fibra ottica di Andrea Melloni 435 Ricchezza e povertà di Maurizio Franzini 441 Ricerca di Marco Pavone

445 Riduzionismo di Federico Laudisa

447 Rifiuti di David Bolzonella, Franco Cecchi, Mauro Majone, Giuseppe Mininni, Paolo Pavan

453 Rifugiati di Christopher Hein

458 Rigenerazione urbana di Leopoldo Freyrie 463 Robotica di Giorgio Metta

467 Salute di Paolo Vineis 472 Schiavitù di Gino Satta 476 Scrittura di Giuseppe Antonelli 481 Scuola di Adolfo Scotto di Luzio 486 Coding di Claudio Censori 490 Secessionismo di Francesco Palermo 495 Seconde generazioni di Rosita Fibbi

500 Dinamiche sociali e identità nelle seconde genera- zioni di Rosita Fibbi

504 Sessualità di Elisabetta Ruspini

509 Sicurezza internazionale di Alessandro Marrone 513 Silenzio di Nicola Piovani

514 Il silenzio nel cinema contemporaneo di Daniele Dottorini

517 Sindacato di Roberto Ciccarelli 519 Sistema solare di Françoise Combes 520 Marte di Roberto Orosei 525 Smart di Ugo Mattei 533 Smart city di Carlo Ratti

536 Smart working di Gaetano Zilio Grandi, Rosita Zucaro

542 Social network di Giuseppe Riva 545 Solidarietà di Mariuccia Salvati

548 Le politiche di solidarietà a livello economico-sociale di Nicola Viceconte

552 Solitudine di Piero Cipriano 556 Sostenibilità di Alessandro Marata 560 Buen vivir di Ilenia Rossini 566 Sovranismo di Gianfranco Pasquino 572 Spazio e tempo di Gabriele Veneziano 575 Spazio pubblico di Davide Tommaso Ferrando 581 Sport di Paul Dietschy

588 Storia di Paolo Capuzzo 592 Street art di Marco Tomassini

597 Teatro, Frontiere del di Oliviero Ponte di Pino 604 Tecnologie di memoria di Alberto Pace

607 Tecnologie quantistiche di Tommaso Calarco, Daniele Binosi

610 Televisione di Luca Barra

612 Netflix e la televisione non lineare di Luca Barra 615 Tempo di Samuele Iaquinto

619 Terra di Carlo Doglioni

624 Terremoto di Francesco Mulargia

626 Catastrofe naturale di Marco Di Domenico 630 Terrorismo di Marina Calculli

632 Terrorismo e islam radicale di Francesco Petronella 638 Testamento biologico di Marco Azzalini

642 Tortura di Riccardo Noury 645 Traduzione di Camilla Miglio

649 Transculturalismo di Dagmar Reichardt, Igiaba Scego

652 Transizione energetica di Alberto Clò 657 Trasparenza di Alfredo Moliterni 661 Trasporto di Stefano Ricci 668 Turismo di Alessandro Simonicca 673 Umanesimo, Nuovo di Emma Giammattei 678 Umanitarismo di Silvia Salvatici 683 Unione Europea di Giuliano Amato 688 Università di Cristina Messa 692 Universo di Andrea Ferrara

696 Materia oscura di Cristiano Galbiati 699 Vaccino di Roberto Burioni

703 Verità di Franca D’Agostini 707 Viaggio di Paolo Di Paolo

710 Videogioco di Fabio Viola, Vincenzo Idone Cassone 714 Turismo videoludico di Fabio Viola

715 Virtuale di Roberto Diodato 718 Avatar di Angela Maiello 719 Web di Marco Fasoli

722 Web: Il web nella rete di Claudio Allocchio 723 Web celebrity di Giulia Blasi

727 Welfare di Franca Maino 731 Zona abitabile

731 Zoonosi

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INDICE DELLE TAVOLE FUORI TESTO

UN’UMANITÀ IN MOVIMENTO, I 96 tavv. 1-16 UN PIANETA CHE CAMBIA, I 208 tavv. 17-32 TRASFORMAZIONI E DEGENERAZIONI DELLA CITTÀ, I 368 tavv. 33-48

CONFLITTI INSOSTENIBILI, I 608 tavv. 49-64 CULTURA IN ESPOSIZIONE, I 784 tavv. 65-80

METAMORFOSI DEL LAVORO, II 128 tavv. 1-16 IL MONDO SOSPESO, II 256 tavv. 17-32

PERSONE, II 368 tavv. 33-48

RIFIUTI E RISORSE, II 448 tavv. 49-64 LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ, II 624 tavv. 65-80

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REFERENZE DELLE TAVOLE FUORI TESTO

Un’umanità in movimento – I: Santi Palacios/AP Photo II: Ivan Romano/Getty Images III: Marco Longari/AFP/ Getty Images IV:

Maciej Luczniewski/NurPhoto /Getty Images) V: Herika Martinez/AFP /Getty Images VI: Jonas Gratzer/LightRocket /Getty Images VII: Christof Stache/AFP /Getty Images VIII: Simona Granati / Corbis / Getty Images IX: Emilio Morenatti/AP Photo X: Dan Kit- wood/Getty Images XI: Dominika Zarzycka/NurPhoto / Getty Images XII: Emanuele Cremaschi/Getty Images XIII: Giulia Tacconi XIV: Rehman Asad/NurPhoto /Getty Images XV: Jacopo Brogioni XVI: Paolo Manzo/NurPhoto /Getty Images. Un pianeta che cambia – XVII: Marco Serena/NurPhoto /Getty Images XVIII: Antonio Calanni/AP Photo XIX: Munir Uz Zaman/Afp / Getty Ima- ges XX: Andrew Renneisen/Getty Images XXI: Riccardo Dalle Luche/ Ansa XXII: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images XXIII: ASA Earth Observatory images by Lauren Dauphin, using Landsat data from the U.S. Geological Survey XXIV: Nick Moir / Fairfax Media / Getty Images XXV: Zinyange Auntony/Afp /Getty Images XXVI: USGS / ESA, CC BY-SA 3.0 IGO; Copernicus Sentinel data modificati (2018), elaborati da ESA XXVII: Noah Berger/AP Photo XXVIII: Copernicus Sentinel data modificati (2019), elaborati da ESA, CC BY-SA 3.0 IGO XXIX: Roberto Silvino / NurPhoto /Getty Images XXX: USGS/NASA Landsat data/Orbital Horizon/Gallo Images/Getty Images XXXI: Copernicus Sentinel data modificati (2019), elaborati da ESA, CC BY-SA 3.0 IGO XXXII Ben Cur- tis/AP Photo. Trasformazioni e degenerazioni della città – XXXIII: Burak Kara/Getty Images XXXIV: Philippe Huguen/Afp /Getty Images XXXV: Thierry Orban / Getty Images XXXVI: Massoud Hossaini/AP Photo XXXVII: Issam Rimawi / Anadolu Agency / Getty Images XXXVIII: Andre Penner/AP Photo XXXIX: Rodrigo Abd/AP Photo XL: Francesco Natale XLI: Andrea Di Sabatino XLII: Ivan Romano / Getty Images XLIII: Gian Maria Mazzei XLIV: Muhammet Fatih Ogras / Anadolu Agency/ Getty Images XLV:

Michael S. Williamson / The Washington Post /Getty Images XLVI: Drew Forsyth / EyeEm/Getty Images XLVII: Matthew Hor- wood / Getty Images) XLVIII: DigitalGlobe /Getty Images. Conflitti insostenibili – XLIX: Mushfiqul Alam / NurPhoto /Getty Ima- ges L: Giles Clarke / Unocha /Getty Images LI: Amru Salahuddien / dpa/ Getty Images; Giles Clarke / Unocha/ Getty Images LII: Ali Jadallah / Anadolu Agency / Getty Images LIII: Jacopo Brogioni LIV: AFP /Getty Images LV: Delil Souleiman / AFP/ Getty Images LVI: Omar Haj Kadour / AFP /Getty Images LVII: Delil Souleiman / AFP /Getty Images LVIII: Mohammed Hamoud / Getty Ima- ges LIX: Mohammed Hamoud / Anadolu Agency /Getty Images LX: Yasuyoshi Chiba / AFP /Getty Images LXI: Omar Martinez / picture-alliance / dpa / AP Photo LXII: Pedro Rances Mattey / picture-alliance / dpa / AP Photo LXIII: Ronaldo Schemidt / AFP / Getty Images LXIV: Rahmat Gul/AP Photo. Cultura in esposizione – LXV: Jeff J Mitchell / Getty Images LXVI: Mourad Balti Touati/LaPresse LXVII: David Silverman / Getty Images LXVIII: Lidija Pisker / SOPA Images / LightRocket / Getty Images LXIX:

Zakir Chowdhury / Barcroft Media /Getty Images LXX: AFP/ Getty Images LXXI: Kirsty Wigglesworth/AP Photo LXXII: Spencer Platt / Getty Images LXXIII: Ansa/Alessandro Di Marco LXXIV: Fabrizio Villa/Getty Images LXXV: Valentin Flauraud/Keystone /AP Photo LXXVI: Francesco Alesi/Greenpeace LXXVII: Lionel Bonaventure / POOL / AFP /Getty Images LXXVIII: Jean-Phi- lippe Ksiazek / AFP /Getty Images LXXIX: Mauricio Santana / Getty Images LXXX: Costfoto / Barcroft Media/ Getty Images; per gentile concessione Infini.to –Planetario di Torino. Metamorfosi del lavoro – I: Lorenzo Palizzolo/Getty Images II: Kevin Fra- yer/Getty Images III: Lars Hagberg / AFP/Getty Images IV: Ng Han Guan/AP Photo V: Jean-Pierre Clatot / AFP /Getty Images VI:

George Frey / Getty Images; Frederick Florin / AFP /Getty Images VII: Viktor Drachev /TASS /Getty Images VIII: Sean Gallup / Getty; Kirill Kudryavtsev / AFP /Getty Images Images IX: George Osodi / Bloomberg /Getty Images X: Michaela Rihova /CTK /AP Photo XI: Scott Peterson / Getty Images XII: Robyn Beck / AFP/Getty Images XIII: The Yomiuri Shimbun /AP Photo XIV: Mah- mut Serdar Alakus / Anadolu Agency / Getty Images XV: Sean Gallup / Getty Images XVI: Meng Delong / VCG /Getty Images.

Il mondo sospeso – XVII: Lorenzo Palizzolo / Getty Images XVIII: Laura Lezza / Getty Images XIX: Alvaro Barrientos /AP Photo XX: Alexander Zemlianichenko/ AP Photo XXI: Vatican Pool/Vatican Media /Getty Images XXII: Emrah Gurel/ AP Photo XXIII Arne Dedert / picture alliance / Getty Images XXIV: Christopher Furlong /Getty Images XXV: Josh Edelson / AFP/Getty Images XXVI Aref Tammawi / AFP/Getty Images XXVII: John Thys / AFP /Getty Images XXVIII: Chip Somodevilla / Getty Images XXIX:

Noah Berger/AP Photo XXX: Jared C. Tilton / Getty Images XXXI: Antonio Masiello / Getty Images XXXII: Brook Mitchell / Getty Images. Persone – XXXIII: Cem Genco / Anadolu Agency / Getty Images XXXIV: Jacopo Brogioni XXXV: Abed Rahim Khatib / NurPhoto/ Getty Images XXXVI: Jacopo Brogioni XXXVII: Kiran Ridley / Getty Images XXXVIII: Emanuele Cremaschi / Getty Images XXXIX: Esteban Felix / AP Photo XL: Jose Jimenez / Getty Images XLI: Kai Schwoerer / Getty Images XLII: Mauro Pimen- tel / AFP/ Getty Images XLIII: Alessandra Tarantino /AP Photo XLIV: Melissa Pallini XLV: Melissa Pallini XLVI: Oleksandr Rupeta / NurPhoto /Getty Images; Fikret Kavgali / Anadolu Agency /Getty Images XLVII: Spencer Platt / Getty Images; David Ryder / Getty Images XLVIII: Alexi Rosenfeld / Getty Images. Rifiuti e risorse – XLIX: Ben Curtis/AP Photo L: Nhac Nguyen / AFP/Getty Ima- ges LI: Syed Mahamudur Rahman / NurPhoto /Getty Images LII: Andrew Gal / NurPhoto/Getty Images LIII: Jilson Tiu / Green- peace LIV: Lorenzo Moscia/Greenpeace LV: Francesco Natale LVI: Alberto Canocchi LVII: Francesco Natale LVIII: Koji Sasahara /AP Photo LIX: Fredrik Varfjell / Afp/Getty Images LX: Slavomir Kubes / CTK/ AP Photo LXI: Waltraud Grubitzsch / dpa-Zen- tralbild / ZB / Getty Images LXII: Klaus-Dietmar Gabbert / dpa / Getty Images LXIII: John Thys / Afp/ Getty Images LXIV: News Øresund - Kristoffer Dahl CC BY- SA 3.0. La sfida della sostenibilità – LXV: Zhai Huiyong / Visual China Group / Getty Images LXVI: Buddhika Weerasinghe / Getty Images LXVII: Tobias Schwarz/AFP /Getty Images; Francois Nel/Getty Images LXVIII:

Mehedi Hasan/NurPhoto /Getty Images LXIX: Sina Schuldt/picture alliance / Getty Images LXX: Wang HE/Getty Images; Jonathan Raa/NurPhoto /Getty Images LXXI: Lyu Jia / Huaxi Metropolis Daily / Visual China Group / Getty Images LXXII: Christian Ender/Getty Images LXXIII: VCG /Getty Images LXXIV: Joerg Waterstraat / Sulupress.de/ dpa / AP Photo LXXV: Schalk van Zuy- dam/AP Photo LXXVI: The Big Picture per gentile concessione Stefano Boeri Architetti, Metrogramma Milano, Inside Outside /Petra Blaisse LXXVII: Suhaimi Abdullah / Getty Images LXXVIII: Nicola Micheletti / Getty Images; Jan Cattaneo / EyeEm/Getty Ima- ges LXXIX: per gentile concessione Adidas; per gentile concessione Ikea LXXX: Nikolaj Kledzik/Getty Images.

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COLLABORATORI DELLA DECIMA APPENDICE

CON ELENCO DELLE VOCI REDATTE

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(24)

AFFINATI, Eraldo, L’adolescenza inquieta AIME, Marco, Dialogo

AITALA, Salvatore Rosario, Genocidio ALBANO, Filomena, Diritti dei minori ALBANO LEONI, Federico, Lingua e dialetti

ALEXANDER, David E., Fragilità: La fragilità e la Terra (trad.

dall’inglese di Sergio Knipe)

ALFANI, Guido, Disuguaglianza; Mobilità sociale ALLOCCHIO, Claudio, Internet; Web: il web nella rete AMATO, Giuliano, Unione Europea

AMENDOLA, Luca, Energia oscura

ANASTASIA, Stefano, Carcere; I bambini in carcere ANGELONI, Debora, Biologia spaziale

ANGELUCCI, Daniela, Cinema: Teorie del cinema ANGIOLINO, Andrea, Gioco

ANTONELLI, Giuseppe, Scrittura

ARMIERO, Marco, Ambiente: Environmental humanities ARTONI, Roberto, Finanza

ASSANTE, Ernesto, Fruizione

AZZALINI, Marco, Testamento biologico BALSAMO, Antonio, Narcotraffico BANON, Davide, Dipendenze BARATTA, Paolo, Esposizione BARBAGLI, Marzio, Morte e morire

BARRA, Luca, Televisione; Televisione: Netflix e la televisione non lineare

BASTIANONI, Paola, Resilienza BELLINI, Mauro, Blockchain technology BELLONE, Michele, Divulgazione BENEDETTI, Fabrizio, Neuroscienze BERNINI, Lorenzo, LGBTQIA+

BERTA, Giuseppe, Automobile BETTINI, Maurizio, Mito BIANCU, Stefano, Autorità

BINOSI, Daniele, Tecnologie quantistiche BIONDI, Andrea, Brexit

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763

COLLABORATORI DELLA DECIMA APPENDICE

CON ELENCO DELLE VOCI REDATTE

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