LE MATERIE PLASTICHE
Le prime materie plastiche della storia erano ricavate da prodotti vegetali (caucciù), animali (corno) o fossili (ambra).
Nel 1839 l’americano Goodyear scoprì il metodo per migliorare le proprietà meccaniche del caucciù (vulcanizzazione).
Nel 1906, il belga Baekeland fabbricò la bakelite, prima resina sintetica ottenuta in laboratorio.
Dalla raffinazione del petrolio si
ottennero poi le materie plastiche
sintetiche.
Con il termine materie plastiche si indicano tutti i prodotti di natura organica (contenenti cioè carbonio) che hanno la proprietà di
assumere consistenza pastosa, di essere facilmente plasmabili, di assumere una forma e di mantenerla.
Dal punto di vista chimico, le materie plastiche sono polimeri, cioè sostanze organiche costituite da molecole di grande dimensione (macromolecole) formate da catene di molecole più piccole (monomeri).
I polimeri possono essere naturali (come il caucciù o la cellulosa) o sintetici (creati
chimicamente, per lo più ricavati dal petrolio).
Principali caratteristiche e proprietà
Comportamento al calore
Resine termoplastiche: si possono fondere e modellare più volte;
Resine termoindurenti: solo una volta Conducibilità elettrica
Bassa, in genere sono isolanti
Resistenza alle sollecitazioni Buona
Resilienza
Buona resistenza agli urti
Plasticità Ottima
Durezza Discreta
Duttilità Ottima
Malleabilità Ottima
Elasticità Buona
La produzione di materie plastiche consiste nel trasformare chimicamente molecole semplici (monomeri) in lunghe catene di macro molecole complesse (polimeri).
I polimeri si possono suddividere in due grandi famiglie:
polimeri termoplastici e polimeri termoindurenti .
Classificazione delle materie plastiche
Il processo produttivo industriale
a) Estrusione
E’ un processo continuo che permette di formare tubi, lastre, pellicole o tubolari. Una grande vite convoglia il materiale da una tramoggia in un cilindro riscaldato, dove avviene la fusione e l’omogeneizzazione.
a) Soffiaggio
La formatura del pezzo avviene per soffiaggio di aria mediante compressore entro uno stampo predisposto. Gli stampi possono essere di alluminio, resina o di legno.
a) Stampaggio
Lo stampo è un dispositivo che permette di riprodurre la sua forma in diversi oggetti, tutti uguali tra loro. Gli stampi possono essere di gesso, di terra, di legno, di metallo, di materiali diversi a seconda degli scopi.
Altre tipologie di materie plastiche
a) La gomma
La gomma è un polimero naturale (elastomero), una macromolecola ottenuta dall’unione di molecole fondamentali (monomeri di isoprene) unite a catena mediante la ripetizione dello stesso tipo di legame.
Le principali fasi della lavorazione della gomma sono:
essiccatura e masticazione; mescola; formatura;
vulcanizzazione.
Il processo di vulcanizzazione, con l’addizione di sostanze come lo zolfo, serve per renderla meno elastica e più adatta ad una lavorazione meccanica.
Così si possono avere gli elastici comuni, gli pneumatici o la dura ebanite.
b) Materiali adesivi
L’adesivo è una sostanza non metallica in grado di congiungere materiali mediante fissaggio superficiale (adesione), e un’adeguata forza interna (coesione).
Esistono adesivi derivanti da sostanze organiche o inorganiche. I materiali adesivi più comuni sono il silicone, le resine viniliche, la colla, il nastro adesivo.