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Telerilevamento dei cambiamenti ambientali

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Academic year: 2022

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Telerilevamento dei cambiamenti ambientali

Laurea Magistrale in Ecologia dei Cambiamenti Globali Anno Accademico 2020-2021

Seconda parte Prof. Alfredo Altobelli

(2)

Un satellite può restare nella stessa orbita per un lungo periodo di tempo grazie all’equilibrio tra attrazione

gravitazionale terrestre e forza centrifuga.

Al di fuori dell’atmosfera la resistenza opposta dall’aria è

assente, quindi la velocità del satellite si mantiene costante e il risultato è un’orbita stabile attorno alla Terra per molti anni.

Orbite satellitari

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C’è una connessione diretta tra la distanza dalla Terra e la velocità orbitale del satellite.

Un satellite collocato in un’orbita ad una distanza di circa 800 km dalla Terra, è esposto ad una forte attrazione gravitazionale e si deve spostare ad una velocità considerevole per generare una forza centrifuga di pari entità (Landsat-8: d=705 km, v=7.5 km/s pari a 26.970 km/h, t=99’).

Orbite satellitari

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Le orbite geostazionarie si collocano a quote molto elevate, nell’ordine dei 36.000 km dalla superficie terrestre.

Queste quote conferiscono caratteristiche particolari

all’orbita: infatti permettono al satellite di completare una rivoluzione intorno alla Terra nello stesso periodo che il pianeta impiega a compiere una rotazione sul suo asse; il satellite sembra stazionario rispetto alla Terra.

Orbite satellitari

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Orbite satellitari

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Orbite satellitari

La permanenza sulla verticale di un punto permette, ai satelliti

geostazionari, di ottenere riprese della stessa zona molto ravvicinate nel tempo, per tale motivo sono particolarmente utili a scopi meteorologici.

I satelliti Meteosat sono posizionati sopra l’incrocio tra l’equatore ed il meridiano di Greenwich (sopra il Golfo di Guinea). Essi inviano a terra immagini nei 3 canali dello spettro elettromagnetico (visibile, infrarosso vicino e vapore acqueo cioè infrarosso medio) ogni 15 minuti.

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Meteosat

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Uno svantaggio delle orbite geostazionarie risiede nella grande distanza dalla Terra che riduce la risoluzione spaziale all’ordine di chilometri.

Molte piattaforme di telerilevamento sono progettate per seguire

un'orbita polare (di norma Nord-Sud) che, insieme alla rotazione della Terra (Ovest-Est), consente di coprire la maggior parte della superficie

della Terra in un periodo di 5 giorni, per la coppia di satellite Sentinel-2, e di 16 per il Landsat-8.

Orbite satellitari

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Queste orbite in realtà sono quasi-polari in quanto hanno

inclinazioni di 95-100 gradi sul piano equatoriale, quota variante dalla superficie terrestre fra 600 e 800 km e periodo orbitale di 90-100 minuti.

Orbite satellitari

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Idealmente le immagini satellitari ottiche, per poterle confrontare, dovrebbero essere acquisite tutte nelle stesse condizioni di illuminazione.

In realtà l’illuminazione varia in funzione della latitudine, della stagionalità e dell’ora del giorno.

I satelliti con orbite quasi-polari eliosincrone sono in grado di ridurre una delle più importanti cause di variabilità dell’illuminazione, l’ora della giornata.

Orbite satellitari

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L’orbita eliosincrona deriva il nome dal fatto che in tale configurazione

orbitale l’angolo formato dalla congiungente Sole - centro della Terra e dal piano orbitale del satellite è mantenuto costante nel tempo.

Questo fa sì che il passaggio del satellite avvenga sempre alla stessa ora per le stesse latitudini.

Orbite satellitari

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Orbite satellitari

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Nel caso di orbite elio-sincrone, ogni volta che il satellite compie una rotazione completa della Terra, viene effettuata una scansione di una nuova porzione della superficie.

La zona “fotografata” sulla superficie, è definita swath (strisciata) e varia generalmente fra le dieci e le centinaia di chilometri in

larghezza, a seconda dell’orbita o della tipologia di sensore

impiegato. E’ di fatto la scena, all’interno dell’angolo di vista il FOV – Field of View del satellite.

Orbite satellitari

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Il passaggio del satellite Landsat-8 sulla regione Friuli Venezia Giulia, avviene intorno alle 9.40 (GMT/UTC), (GMT+1 ora locale cioè 10.40;

oppure 11:40, cioè GMT+2, quando viene adottata l'ora legale).

Il valore della misura del tempo nell'unità di misura UTC (Coordinated Universal Time) coincide col valore espresso nell'unità tempo medio di Greenwich (Greenwich Mean Time).

Orbite satellitari

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Il Landsat completa la sua orbita in 99 minuti per 14 volte ogni giorno.

Durante un periodo di rivoluzione del satellite la Terra ha effettuato una rotazione di circa 25° di longitudine, da ovest verso est, e

conseguentemente la successiva strisciata di 185 km del satellite è spostata di 2875 km rispetto a quella adiacente che sarà acquisita dopo 7 giorni.

https://www.youtube.com/watch?v=P-lbujsVa2M

Orbite satellitari

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Le geometria di ripresa utilizzate nel telerilevamento possono essere di tipo analogico o a scansione digitale.

I metodi principali di scansione della scena per le piattaforme

satellitari sono in modalità puntuale (pixel) whiskbroom o lineare pushbroom.

Formazione dell’immagine

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Formazione dell’immagine

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18

Lo scanner whisk-broom Lo scanner push-broom

Formazione dell’immagine

(2) FOV – Fiel Of View, ampiezza di scansione (Swath) all’interno del campo di vista (3) IFOV - Istantaneus Field Of View, angolo di risoluzione geometrica dello scanner

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Scanner whisk-broom: i pixel della riga sono registrati in sequenza con l’ausilio di uno specchio rotante. Terminata la scansione di una riga si inizia una nuova scansione, che per il moto del satellite si riferisce ad una riga successiva.

L’energia elettromagnetica incidente sullo specchio viene inviata ad un prisma che, in corrispondenza delle diverse direzioni di

rifrazione, ripartisce le differenti bande spettrali ai relativi sensori.

Formazione dell’immagine

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Scanner Push-broom: Il metodo prevede l’osservazione

simultanea di una intera riga dell’immagine, permettono ad ogni sensore di vedere e misurare l'energia proveniente dalla

superficie per un periodo di tempo più lungo.

Migliorando perciò la risoluzione radiometrica. Inoltre non ha parti mobili e ciò lo rende più stabile.

Formazione dell’immagine

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Whisk-broom scanner Push-broom scanner

Landsat-7 ETM+ Landsat-8 OLI

Landsat-5 TM Sentinel-2 MSI

Formazione dell’immagine

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Spazio delle caratteristiche (feature space)

Firma spettrale

Indici spettrali Mappe tematiche Immagine

Multispettrale

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RISOLUZIONE SPAZIALE: corrisponde all’IFOV, definito come il cono di visibilità di un’area a terra rilevata dallo strumento, si misura in radianti o metri. In pratica corrisponde alle dimensioni del pixel.

RISOLUZIONE SPETTRALE: larghezza delle bande e numero delle bande.

RISOLUZIONE RADIOMETRICA: minima variazione di segnale che il sistema riesce a distinguere. Di fatto si riferisce al numero di livelli di grigio utilizzati (bit).

Risoluzioni dei sensori

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RISOLUZIONE TEMPORALE: tempo che intercorre tra le due registrazioni di una stessa scena e una nuova

ripresa della stessa.

AMPIEZZA DELLA SCENA: per il Landsat è di 185x185 km, per il Sentinel-2 è di 290 km (Swath); per l’Utente vengono fornite scene (Tile) di 100x100 km.

Risoluzioni dei sensori

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Il progetto Copernicus dell’ESA

e la serie di satelliti Sentinel

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Il progetto Copernicus dell’ESA

e la serie di satelliti Sentinel

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Sentinel-1 è una missione radar in orbita polare, in grado di operare giorno e notte in ogni condizione atmosferica, per servizi di osservazione su terra e mare. Sentinel-1A è stato lanciato il 3 aprile 2014 e Sentinel-1B il 25 aprile 2016.

Sentinel-2 è una missione ottica multispettrale in orbita polare per il monitoraggio in alta risoluzione del territorio. Fornisce immagini della copertura vegetale, del suolo e dell'acqua, nonché informazioni in caso di emergenze. Sentinel-2A è stato lanciato il 23 giugno 2015 e Sentinel-2B il 7 marzo 2017.

Sentinel-3 è una missione multi-strumentale in orbita polare per la misurazione di variabili come la topografia della superficie del mare, la temperatura del mare e del

suolo con alta precisione e affidabilità. Sentinel-3A è stato lanciato il 16 febbraio 2016 e Sentinel-3B il 25 aprile 2018.

Il progetto Copernicus dell’ESA

e la serie di satelliti Sentinel

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Sentinel-4 è un payload che sarà imbarcato su un satellite geostazionario Meteosat di Terza Generazione Sounder (MTG-S). Sentinel-4 è dedicato al monitoraggio atmosferico.

Sentinel-5 è un payload che sarà imbarcato su un satellite MetOp di Seconda Generazione, conosciuto anche come Post-ePS. Sentinel-5 sarà dedicato al monitoraggio dell’atmosfera.

Sentinel-5 Precursor è una missione per il monitoraggio dell’atmosfera. Il satellite è stato lanciato il 13 ottobre 2017.

Sentinel-6 è una missione che fornirà informazioni accurate per la misurazione della superficie del mare, per studi oceanografici e sul clima.

Il progetto Copernicus dell’ESA

e la serie di satelliti Sentinel

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Il satellite Sentinel-2 MSI (MultiSpectral Instrument)

I satelliti Sentinel-2° e Sentinel-2B operano simultaneamente sulla stessa orbita

eliosincrona a 786 km di altezza sfasati di 180°.

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https://blogs.fu-berlin.de/reseda/

Il satellite Sentinel-2 MSI (MultiSpectral

Instrument)

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https://blogs.fu-berlin.de/reseda/

Il satellite Sentinel-2 MSI (MultiSpectral

Instrument)

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Data Products

Level-1C products are radiometric and geometric corrected top of atmosphere

(TOA) data. These corrections include orthorectification and spatial registration on the UTM/WGS84 system with sub-pixel accuracy. Level-1C imagery is delivered in granules of 100×100 km of approximately 600-800 MB each. The individual spectral bands are present in their respective resolution (10, 20 and 60m), which is why

resampling to a uniform geometric resolution is often necessary for further processing.

A product consists of image data, available as JPEG2000 files, and the associated metadata, all capsuled within a “SAFE” file container.

Il satellite Sentinel-2 MSI (MultiSpectral Instrument)

https://blogs.fu-berlin.de/reseda/

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Data Products

Level-2A is the surface reflectance, or Bottom-Of-Atmosphere (BOA), product derived from a associated Level-1C product. This product is corrected by any

distortion of atmosphere, terrain and cirrus clouds. Level-2A datasets come with some additional data layers: aerosol optical thickness-, water vapour, and scene classification maps and quality indicators, including cloud and snow probabilities.

Il satellite Sentinel-2 MSI (MultiSpectral Instrument)

https://blogs.fu-berlin.de/reseda/

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La serie di satelliti Landsat

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Landsat 8 OLI (Operational Land Imager) and TIRS (Thermal Infrared Sensor)

https://blogs.fu-berlin.de/reseda/

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https://blogs.fu-berlin.de/reseda/

Landsat 8 OLI (Operational Land Imager) and TIRS

(Thermal Infrared Sensor)

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Level-1 products

Standard Landsat 8 data products consist of quantized and calibrated scaled

Digital Numbers (DN) representing the multispectral image acquired by OLI and TIRS. They can be converted to Top Of Atmosphere (TOA) reflectance and

radiance values by using radiometric rescaling coefficients as described in this USGS guide.

Level-2 products

USGS offers on-demand Surface Reflectance data products (Level-2). Surface

Reflectance products provide an estimate of the surface spectral reflectance as it would be measured at ground level in the absence of atmospheric scattering or absorption. Surface reflectance values are scaled between 0 % and 100 %. This atmospheric correction is done via the Landsat Surface Reflectance Code (LaSRC), which utilizes the Landsat band 1, auxiliary MODIS data and radiative transfer

models.

Landsat 8 OLI (Operational Land Imager) and TIRS

(Thermal Infrared Sensor)

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Landsat 8 OLI-TIRS vs Sentinel-2 MSI

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Fine prima parte

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