I dati della ospedalità italiana oggi
C.Cislaghi, V. Arena, F.Giuliani, S.Olivadoti, A.Sferrazza
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
I posti letto ospedalieri
2010 Dati OECD
I posti letto ospedalieri
Elaborazione dei dati NSIS
(NB: i posti letto procapite per età sono stati considerati proporzionali ai tassi specifici per età di ospedalizzazione)
(NB: i posti letto procapite per età sono stati considerati proporzionali ai tassi specifici per età di ospedalizzazione)
eccedenze
carenze
eccedenze carenze
I ricoveri ospedalieri
L’Italia è tra i paesi con i più bassi tassi di ospedalizzazione per acuti ordinari
I ricoveri ospedalieri
fonte indagine multiscopo Istat 1997-2011
- Dal 1997 al 2011 i ricoveri si sono quasi dimezzati, più al sud che al nord tanto da cancellarne le differenze
- Diminuiscono di più i ricoveri degli uomini che quelli delle donne
- Diminuiscono di più i ricoveri tra i 40 e i 70 anni di età che quelli dei più giovani o dei più anziani
- Diminuiscono di più i ricoveri delle classi meno agiate e questo in modo omogeneo in tutta Italia
-Diminuiscono di più i ricoveri dei soggetti con molte patologie croniche
- La soddisfazione per l’assistenza medica ed
infermieristica ricevuta è buona e maggiore tra i meno
agiati
I ricoveri ospedalieri
fonte schede SDO 2006 - 2011
Tassi di ospedalizzazione 2010 per residenza
( grezzi e corretti per età e genere)
130,00 140,00 150,00 160,00 170,00 180,00 190,00 200,00 210,00 220,00 230,00
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Rom agna
Toscana Umbria
Marche Lazio
Abruzzo Molise
Cam pania
Puglia Basilicata
Calabria Sicilia
Sardegna Totale tassi grezzi
tassi standardizzati
0,00 50,00 100,00 150,00 200,00 250,00
lungodeg.
riabil. d.h.
riabil. ord.
acuti d.h.
acuti ord.
Tassi di ospedalizzazione 2010 per residenza
( per tipologia di ricovero, corretti per età e genere)
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8
ricoveri in day hospital / ricoveri ordinari 2010
Al sud è maggiore la proporzione di ricoveri acuti in day hospital
0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09
ricoveri non acuti / ricoveri acuti 2010
Al nord è maggiore la proporzione di ricoveri per non acuti
Giornate di ricovero e
degenza media
0,8 0,85 0,9 0,95 1 1,05 1,1 1,15
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 N.I. ricoveri
N.I. giornate deg.
giornate per ricovero anni
RICOVERI/
1000
GIORNATE/
1000 1997 11707 86616 1998 12577 88009 1999 12727 85811 2000 12671 82484 2001 12939 81425 2002 12948 80393 2003 12818 78450 2004 12991 78750 2005 12966 79070 2006 12857 78008 2007 12342 76340 2008 12112 75482 2009 11674 73548 2010 11294 72016
degenza media ricoveri acuti 2010
0,000 1,000 2,000 3,000 4,000 5,000 6,000 7,000 8,000 9,000
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Rom agna
Toscana Umbria
Marche Lazio
Abruzzo Molise
Cam pania
Puglia Basilicata
Calabria Sicilia
Sardegna Italia ordinari IT=6,7
day hospita IT=2,8 5
6 7 8
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
DEGENZA MEDIA ACUTI ORDINARI
Degenza media per classi di età
0 2 4 6 8 10 12
<1 1-14 15-44 45-64 65-74 75+
degenza media ricoveri non acuti 2010
0,000 5,000 10,000 15,000 20,000 25,000 30,000 35,000 40,000 45,000
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Rom agna
Toscana Umbria
Marche Lazio
Abruzzo Molise
Cam pania
Puglia Basilicata
Calabria Sicilia
Sardegna Italia riabilitazione IT=27,5
lungodegenza IT=31,1
Degenza media per tipo di attività
0 5 10 15 20 25 30 35
Acuti Lungodegenza Nido Riabilitazione
Ricovero ordinario Day hospital
neoplasie apparato respiratorio
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Rom agna
Toscana Umbria
Marche Lazio
Abruzzo Molise
Campania Puglia
Basilicata Calabria
Sicilia Sardegna
Totale
polmonite in > anni 18
0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Romagna Toscana
Umbria Marche
Lazio Abruzzo
Molise Cam
pania Puglia
Basilicata Calabria
Sicilia Sardegna
Totale
infarto miocardio senza compl.
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Romagna Toscana
Umbria Marche
Lazio Abruzzo
Molise Cam
pania Puglia
Basilicata Calabria
Sicilia Sardegna
Totale
parto senza complicazioni
0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Romagna Toscana
Umbria Marche
Lazio Abruzzo
Molise Cam
pania Puglia
Basilicata Calabria
Sicilia Sardegna
Totale
prematurità con affezioni maggiori
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Rom agna
Toscana Umbria
Marche Lazio
Abruzzo Molise
Cam pania
Puglia Basilicata
Calabria Sicilia
Sardegna Totale
psicosi
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Bolzano-Bozen
Trento Veneto
Friuli-Venezia Giulia Liguria
Emilia-Romagna Toscana
Umbria Marche
Lazio Abruzzo
Molise Cam
pania Puglia
Basilicata Calabria
Sicilia Sardegna
Totale
min = 7.07 med= 9.68 max=13.89 r/m = 71%
min = 3.76 med= 5.01 max= 5.76 r/m = 40%
min = 5.34 med= 6.18 max=11.16 r/m = 94%
min = 6.33 med= 8.47 max=11.01 r/m = 43%
min = 2.89 med= 3.47 max=3.98 r/m = 31%
min = 10.7 med= 15.1 max= 24.1 r/m = 89%
I costi
dell’ospedalizzazione
Nel 2011 si è tornati ai costi del 2006 se si corregge per il costo della vita.
La Toscana è tra le poche Regioni che invece evidenzia una crescita dei costi.
L’indicatore “posti letto”
coglie la complessità?
L’indicatore “posti letto”
coglie la complessità?
Posti letto dichiarati e posti letto utilizzati
Pasqua
Ferragosto
Natale
Ponte
di fine aprile Ponte
di inizio novembre
Ponte Immacolata
Effetto WE
Quota non programmabile
Eccesso teorico
% letti mai saturati:
Pubblico 15% Privato 23%
Ciò significa che il giorno di massima occupazione ospedaliera c’erano vuoti 30.363 posti letto per ricoveri acuti ordinari. Se tra un ricovero e l’altro lasciassimo vuoto ogni letto per un giorno, rimarrebbero ancora 7.333 posti letto mai occupati … quanti oggi si pensa di tagliarne!
Esaminando la situazione regionale, ad esempio, della Regione Toscana:
“eccedenza” posti letto pubblici = 1.773 cioè il 17.2% di 10.307
“eccedenza” posti letto privati = 408 cioè il 32.5% di 1.257
“eccedenza” posti letto totali = 1.181 cioè il 18.9% di 11.564 occupazione posti letto pubblici = 72.1%
occupazione posti letto privati = 44.4%
occupazione posti letto totale = 69.1%
questa la sintesi di tutte le Regioni
questa la sintesi di tutte le Regioni
-5%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
POSTI LETTO PUBBLICI ORDINARI ACUTI MAI UTILIZZATI / MASSIMI UTILIZZATI
questa la sintesi di tutte le Regioni
L’indicatore “posti letto”
coglie la complessità?
Tasso di ospedalizzazione e U.A.O
Numero di UAO prodotte (acuti). Anni 2006-2010
0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 1.200.000
Piemonte Val d' Aosta
Lombardia PA di Bolzano
PA di Trento Veneto
Friuli Venezia Giulia Liguria
Em ilia Rom
agna Toscana
Um bria
Marche Lazio
Abruzzo Molis
e Campania
Puglia Basilic
ata Calabria
Sicilia Sardegna
2006 2007 2008 2009 2010
Proporzioni UAO/RICOVERI (Italia=1) Ricoveri pubblici acuti – prodotti nelle Regioni
Maggior complessità
Minor
complessità
Proporzione tra costi unitari di produzione
di una UAO nelle Regioni ed in Italia
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000
PIEMONTE VALLE D`AOSTA LOMBARDIA PROV. AUTON. BOLZANO PROV. AUTON. TRENTO VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA italia
costo unitario UAO (solo acuti ordinari) - media 2007/2010
Cosa crea il costo
dell’ospedalizzazione?
Le variazioni hanno riguardato per lo più il costo del personale mentre il costo dei beni è rimasto inalterato
Cosa crea il costo
dell’ospedalizzazione?
I posti letto quanto spiegano i costi?
1 : 2.25
1 : 2.31
1 : 4.96
1 : 5.35 Il numero di posti letto non spiega tutta la
variabilità dei costi sia perché nei presidi vi è una diversa presenza di attività extra muraria sia perché la complessità dell’attività è variabile tra i presidi.
Esclusi i casi con valori inferiori al 1° decile o
superiori al 9° decile
Cosa crea il costo
dell’ospedalizzazione?
Il taglio dei posti letto ha inciso sui costi del SSN?
Spesa sanitaria
Posti letto Extra H- assistenza
Intra H-
Se le cose
stanno così …
Spesa sanitaria Posti letto
Riducendo i posti letto
Si riduce la spesa ?
assistenza Posti letto
Riducendo i posti letto
Si può non ridurre
l’assistenza?
assistenza Posti letto
Riducendo i posti letto
Si può non ridurre
l’assistenza?
ma la spesa ?
Spesa sanitaria
Posti letto assistenza
Extra H-
Intra H-
… possono diventare così … ? Se le cose
stanno così …
… in conclusione …
Su che indicatore devo
puntare per “disinvestire”?
attività
attività
attività
attività
spesa
spesa spesa
spesa
Non modifico i volumi di
prestazione ma cerco di
razionalizzare i costi
Trasferisco delle prestazioni
ospedaliere sul territorio
Taglio tout court le prestazioni
ospedaliere
Seconda strategia
attività
attività
attività
spesa spesa
spesa
Non modifico i volumi di
prestazione ma cerco di
razionalizzare i costi
Trasferisco delle prestazioni
ospedaliere sul territorio
Taglio tout court le prestazioni
ospedaliere
Seconda strategia
Controllo occupazione, degenza media, appropriatezza, produttività
Controllo il setting
assistenziale
Controllo le
dotazioni (PL), le attività (UAO), la domanda
attività
attività
attività
spesa spesa
spesa
Non modifico i volumi di
prestazione ma cerco di
razionalizzare i costi
Trasferisco delle prestazioni
ospedaliere sul territorio
Taglio tout court le prestazioni
ospedaliere
Controllo occupazione, degenza media, appropriatezza, produttività
Controllo il setting
assistenziale
Controllo le
dotazioni (PL), le attività (UAO), la domanda
Controllando non solo l’impatto sulla spesa, sul consenso degli operatori, sulla soddisfazione degli utenti …
… ma anche
controllando l’impatto sulla salute e
sull’equità!