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Capitolo 2

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Academic year: 2021

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Capitolo 2  

Analisi socio­economica dell’area dei Tacchi 

 

 

2.1 Introduzione 

Una lettura delle difficoltà e dei punti di forza di un certa area è premessa indispensabile per l’elaborazione e per l’attuazione delle politiche territoriali. Tale lettura deve necessariamente comprendere una molteplicità di aspetti, di natura socio-economica, culturale e fisico-naturale. Volendo analizzare, come esplicitato nell’introduzione, il territorio nel quale sorgerà il costituendo Parco Regionale dei Tacchi, in questo capitolo tentiamo di ricostruire l’odierna situazione socio-economica e le dinamiche che ad essa hanno condotto.

Nel capitolo successivo verranno esaminate le peculiarità culturali e fisico naturali che insieme costituiscono le risorse più rilevanti per l’area.

La quasi totalità dei dati è stata ricavata dall’Atlante Statistico dei Comuni d’Italia ISTAT che comprende i censimenti sulla popolazione e abitazioni, sull’industria e servizi e quello sull’agricoltura, aggiornati alle ultime rilevazioni disponibili (rispettivamente 2001, 2001, 2000), mentre i restanti valori sono stati recuperati da i diversi database della Regione Autonoma della Sardegna (RAS), alcuni da i siti internet dei vari Ministeri e altri da rilevazioni dirette. Al momento della definizione delle variabili esaminare si sono scelti solo un ristretto numero di indicatori, ritenuti i più significativi, per completezza tuttavia gli altri indicatori disponibili sono stati riportati nell’appendice statistica che si trova alla fine del presente lavoro.

In particolare, nel paragrafo 2 viene identificata l’area di studio da un punto di vista geografico introducendo anche qualche indicatore di base, mentre nel paragrafo 3 si pone l’attenzione sulla struttura demografica per verificarne la consistenza numerica e qualitativa. Nel paragrafo 4 viene presentata la situazione economica del territorio e nel paragrafo 5 vengono analizzati i dati sull’agricoltura e sugli allevamenti. Nel paragrafo 6 vengono mostrate le infrastrutture e i servizi disponibili per le popolazioni dell’area e infine nel paragrafo 7 sono esposte le dinamiche socio-economiche che hanno portato all’attuale situazione del territorio.

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2.2 Identificazione dell’area di studio: L’area dei Tacchi 

Quando si pensa ad un parco, nazionale o regionale che sia, è immediata l’associazione mentale ad uno spazio fisico con un territorio perimetrato e ben definito. Questa concezione, puramente geografica, non può essere utilizzata se si vogliono investigare le dinamiche socio-economiche dell’area, che hanno i confini diventano molto più sfumati.

Questa incongruenza nasce dal fatto che quando si tracciano i confini di un parco non si tengono in considerazione le logiche economiche e politiche, quindi solitamente esiste una contraddizione tra perimetro e confini sociali (Calafati, 2002).

La Legge quadro sulle aree protette (L. n.394/1991) in parte ha sanato questa incoerenza con il concetto di “area contigua”, cioè una sorta di area pre-parco, nella quale si possono far ricadere gli stessi caratteri dell’area protetta e potenzialmente far coincidere i confini sociali con il perimetro del parco.

Il metodo più immediato per prendere in considerazione i confini sociali di un parco è quello di considerare i confini amministrativi dei comuni che hanno una parte di territorio (significativa) nel perimetro del parco stesso (Compagnucci e Mazzoni, 2002).

Fatta questa premessa metodologica possiamo andare ad identificare il territorio oggetto di studio.

L’area del Parco Regionale dei Tacchi (d’ora in avanti PRT) è localizzata nel settore centro orientale della Sardegna, fino al 2005 apparteneva interamente alla Provincia di Nuoro mentre a seguito della Legge Regionale 12 luglio 2001, n. 9, che regolamenta l’istituzione delle nuove provincie sarde, l’area è stata fatta ricadere tra i territori della Provincia dell’Ogliastra e quella della Provincia di Cagliari.

Il territorio comprende una superficie di quasi 95.000 ettari ricadenti nei confini di 11 comuni di cui 8 appartenenti alla Provincia dell’Ogliastra: Gairo, Jerzu, Osini, Perdasdefogu, Seui, Tertenia, Ulassai e Ussassai; mentre gli altri 3 di competenza della Provincia di Cagliari: Esterzili, Sadali, Seulo; a questi si possono aggiungere i Comuni di Arzana, Lanusei e Loceri che possiedono un agro nell’area interessata dalla costituzione del parco, ma tenendo conto che i rispettivi centri abitati risultano essere piuttosto distante dai confini del Parco si è ritenuto opportuno non considerarli a fini di analisi.

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Tab. 2.1 ‐ L’area del PRT: alcuni dati di base, anno 2006 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Demo: Demografia in cifre

La tabella 2.1 ci offre una prima visione dell’entità territoriale dell’area tramite alcuni dati di base sulla dimensione demografica e spaziale dell’area.

Nel 2006 l’area del sistema dei Tacchi ha una popolazione residente di 18.370 abitanti in una superficie di 943,4 kmq, una prima considerazione può essere fatta sulla densità abitativa che risulta essere particolarmente bassa, di appena 19 abitanti/kmq, dato molto significativo se confrontato con quello provinciale 31 ab./kmq e quello regionale 69 ab./kmq.

La popolazione è concentrata maggiormente nei comuni di Jerzu, Perdasdefogu e Tertenia che da soli detengono poco più del 50% degli abitanti dell’area.

Dal dato sull’altimetria, riferito alla quota del municipio, possiamo identificare il territorio come prevalentemente montuoso; solo Jerzu e Tertenia risultano avere valori sotto i 500 m slm questa considerazione e avvalorata dalla classificazione Istat delle zone altimetriche, dove l’area risulta essere suddivisa tra la condizione di montagna interna e collina litoranea.

Dall’analisi della struttura insediativa (tabella 2.2) si delinea una condizione di concentrazione delle abitazioni nei centri urbani, a sola eccezione dei comuni di Jerzu, Tertenia ed Osini che hanno una quota non insignificante di case sparse, inoltre và segnalata la presenza 311 abitazioni in nuclei abitati nel territorio di Tertenia corrispondenti alla frazione costiera di Sarrala in località Marina di Tertenia.

n % Kmq % Esterzili  818  4,5 100,8 10,7 8 731 CA Gairo  1.642  8,9 78,5 8,3 21 690 OG Jerzu  3.285  17,9 102,6 10,9 32 427 OG Osini  906  4,9 39,7 4,2 23 623 OG Perdasdefogu  2.262  12,3 77,7 8,2 29 599 OG Sadali  990  5,4 49,9 5,3 20 740 CA Seui  1.499  8,2 148,2 15,7 10 820 OG Seulo  952  5,2 58,9 6,2 16 799 CA Tertenia  3.722  20,3 117,8 12,5 32 121 OG Ulassai  1.605  8,7 122,1 12,9 13 740 OG Ussassai  689  3,8 47,3 5,0 15 670 OG TOT AREA  18.370  100,0 943,4 100,0 19 632,7 Provincia Ogliastra  58.048   1.854,2  31 Regione Sardegna 1.655.677   24.089,9  69 Provincia di  appartenenza

Comuni Pop Residente Superficie Densità 

(Ab/Kmq)

Altimetria    (m slm)

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Tab.  2.2 ‐ Struttura insediativa nell’area del PRT, anno 2001 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 2001 

La tabella 2.3 relativa alle abitazioni per anno costruzione ci permette di vedere che la quota maggiore dell’edificato complessivo dell’area risale agli anni ’70. A far crescere il valore complessivo pesano in maniera considerevole i valori di Gairo (42%) e Osini (39%), inoltre questi dati aumentano in maniera importante, rispettivamente al 84% e 83%, se si considera il periodo ’46-’81. Numeri così significativi trovano una spiegazione agevole se si considera che entrambi i comuni sono stati completamente abbandonati nel periodo ’51-’60, in seguito ai pesanti danni riportati dall’abitato durante l’alluvione del 1951, e sono stati interamente ricostruiti a qualche chilometro di distanza.

Meritano attenzione Seui e Ulassai che riportano i valori più alti nell’edificato costruito precedentemente al 1919 a testimonianza dell’importanza storico/culturale dei loro centri storici.

Nella figura 2.1 è rappresentato il numero delle abitazioni totale facendo la distinzione tra le case occupate da residenti e quelle vuote. Si può notare come Jerzu e Tertenia posseggono da sole quasi il 40% dell’edificato ad uso abitativo dell’area, superando entrambe le 2000 unità, rispettivamente con 2154 e 2616 abitazioni. Va fatto notare comunque che di queste abitazioni, oltre il 32% a Jerzu e oltre il 43% a Tertenia risultano essere disabitate.

Questi dati possono trovare giustificazione nel fatto che molti ogliastrini pur abitando nei centri regionali più grossi per motivi lavorativi continuano a mantenere dei

Comune Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale

Esterzili 690 0 1 691 Gairo 965 0 25 990 Jerzu 1554 0 600 2154 Osini 644 0 106 750 Perdasdefogu 1030 0 0 1030 Sadali 576 0 1 577 Seui 1071 0 1 1072 Seulo 631 0 23 654 Tertenia 1555 311 750 2616 Ulassai 957 0 4 961 Ussassai 445 0 0 445 TOT AREA 10118 311 1511 11940

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forti legami con l’area e il conservare l’abitazione nel proprio paese d’origine è sintomo non solo delle radicate relazioni di natura sociale ma anche del desiderio di farvi ritorno.

Tab. 2.3 ‐ Abitazioni per epoca di costruzione nell’area del PRT, anno 2001  Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 2001 Fig. 2.1 ‐ Abitazioni per tipo di occupazione nell’area del PRT, (val. assoluti) anno 2001  Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 2001      Comune Epoca  prima del  1919 Epoca 1919‐ 45 Epoca 1946‐ 61 Epoca 1962‐ 71 Epoca 1972‐ 81 Epoca 1982‐ 91 Epoca dopo  il 1991 TOT  COMUNE Esterzili 18 15 29 15 7 6 10 100 Gairo 0 8 19 23 42 7 2 100 Jerzu 14 9 17 17 20 14 9 100 Osini 0 0 19 27 39 10 6 100 Perdasdefogu 2 13 31 19 13 18 5 100 Sadali 10 12 28 13 19 11 7 100 Seui 34 15 17 12 11 7 5 100 Seulo 15 16 21 15 11 10 12 100 Tertenia 6 5 12 19 22 20 17 100 Ulassai 26 12 15 15 12 12 7 100 Ussassai 12 11 17 22 20 11 6 100 Val. % AREA 12 10 19 18 20 13 9 100 0 500 1000 1500 2000 2500

Esterzili Gairo Jerzu Osini Perdasdefogu Sadali Seui Seulo Tertenia Ulassai Ussassai

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2.3 Struttura demografica 

Le potenzialità di un territorio dipendono in primo luogo dalla tipologia di individui che lo abitano. Questo concetto è ancora più forte quando il territorio in questione è interessato da un processo di salvaguardia del sistema antropico tramite la formazione di un parco, quindi non si può esulare da un’analisi del capitale umano presente nell’area. Questa fase permetterà di evidenziare diversi fenomeni attraverso lo studio di alcuni indici demografici di base. Nello specifico si andranno a identificare: a) la struttura per età della popolazione residente; b) la struttura della popolazione attiva; c) la struttura della formazione scolastica.

Come già detto prima, l’analisi dell’area, e quindi anche lo studio della popolazione prenderà in esame non solo la porzione territoriale all’interno del perimetro del parco, ma anche le aree contigue in quanto territorio di competenza dello stesso. Come unità di base verranno utilizzati i confini comunali mentre i dati presi in esame saranno quelli censuari, ad eccezione dei dati sulla struttura per età.

Come si può vedere dalla figura 2.2 la popolazione considerata risulta essere pesantemente influenzata da una componente di ultra 64enni che raggiunge quasi il 22% del campione totale, mentre il secondo gruppo più numeroso è quello a cavallo tra i 35 e i 44 anni che rappresenta il 15%.

Se a questi dati si associa una piramide demografica della popolazione dell’area dei Tacchi (figura 2.3) il fenomeno viene agilmente descritto graficamente e risulta essere di facile lettura.

La prima cosa che ci permette di notare è il fatto che la popolazione è in una condizione matura che sta sperimentando una fase c.d. stazionaria bassa, ovvero con un basso tasso di natalità e di mortalità.

Con queste condizioni, graficamente non ci appare una piramide, cioè una figura con una base molto ampia formata da giovani individui e un restringimento via via che si raggiungono le classi più elevate di età, ma più che altro una figura romboidale a testimonianza del fatto che le classi di età media sono le più numerose.

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Fig. 2.2 ‐ Struttura per età della popolazione residente nell’area dei Tacchi d’Ogliastra – anno 2006  Fonte: elaborazioni su dati Istat – Demo: Demografia in cifre Fig. 2.3 ‐ Piramide demografica nell’area dei Tacchi d’Ogliastra – anno 2006  Fonte: elaborazioni su dati Istat – Demo: Demografia in cifre 0 5 10 15 20 < 14 15‐24 25‐34 35‐44 45‐54 55‐64 > 64 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 0,20 0,40 0,60 0,80 1,00 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 101 Femmine Maschi

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Questa figura, inoltre, ci permette di osservare come sia rispettato il rapporto di genere nelle classi di età più piccole cioè un più cospicuo numero di nascite maschili rispetto a quelle femminili (rapporto biologico: 106 maschi ogni 100 femmine) che però viene compensato durante l’arco della vita fino a invertirsi nella classi di età degli ultra 65enni dove la componente femminile della popolazione e notevolmente più numerosa, nei casi più importanti si raggiungono anche rapporti di 64 individui maschi e 100 individui femmine. La tendenza sembra essere più forte nelle fasce di età degli individui nati nei due periodi bellici.

Andando ad approfondire la tematica della tipologia di popolazione può essere utile impiegare gli Indici di vecchiaia5 riferiti ai censimenti 1971 e 2001, questo

confronto risulta essere utile per carpire i profondi mutamenti che si sono avvicendati in quest’area fino ai giorni nostri.

Già ad un primo sguardo della figura 2.4 si può notare come la componente anziana della popolazione del 1971 sia notevolmente più piccola rispetto a quella giovane, questo dato può essere spiegato dal fatto che in quel periodo era ancora forte l’espansione demografica e il tasso di natalità era ancora molto elevato di conseguenza il peso della popolazione anziana era sensibilmente basso.

Questo dato risulta essere capovolto nel 2001 e nello specifico il caso più clamoroso è quello di Esterzili dove si passa da un Indice di vecchiaia di 34 nel 1971 ad uno di 262,5 del 2001. Mentre a Tertenia appartiene il risultato meno negativo con un passaggio da 38 nel 1971 a 96,8 del 2001.

Queste dinamiche potrebbero essere interpretate secondo una duplice chiave di lettura, da una parte, con il fenomeno dello spopolamento dell’area che a partire dagli anni ‘70 ha privato il territorio di migliaia di soggetti in età riproduttiva, mentre dall’altra, con il progressivo calo di natalità che caratterizza tutte le popolazione che sperimentano una fase di transizione demografica dovuta al miglioramento dello stile di vita.

Con riferimento alla popolazione in età di lavoro (popolazione attiva) sono stati calcolati gli indici di dipendenza6 e di ricambio7 (tabella 2.4)

       5 L’Indice di vecchiaia è dato dal rapporto tra la popolazione di età superiore a 65 anni e la  popolazione inferiore a 14 anni. Indica quanti anziani si hanno in una popolazione per ogni 100  giovanissimi. Valori superiori a 100 indicano una popolazione tendenzialmente anziana.  6 L’indice di dipendenza misura il rapporto tra la popolazione in età troppo giovane o troppo  anziana per lavorare (età < 14 anni e > 65 anni) e la popolazione in età lavorativa. A valori  elevati corrisponde bassa dipendenza 

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Fig. 2.4 ‐ Indice di vecchiaia nell’area dei Tacchi d’Ogliastra – 1971, 2001 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 1971, 2001

Tab.  2.4  ‐  Indici  di  dipendenza  e  di  ricambio  nell’area  dei  Tacchi  d’Ogliastra  –  anno  2001

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni,  2001         7 L’indice di ricambio mette a rapporto il numero di individui prossimi all’uscita dal mercato del  lavoro (età compresa tra 60 e 64 anni) e il numero di individui in entrata nel mercato del lavoro  (età compresa tra 15 e 19 anni). Valori superiori a 100 indicano un basso ricambio  generazionale.  0 50 100 150 200 250 1971 2001 Comune Indice di  Dipendenza Indice di  Ricambio Esterzili 60,8 130,2 Gairo 51,9 87,4 Jerzu 48,6 83,1 Osini 64,1 93,4 Perdasdefogu 50,3 87,1 Sadali 49,9 80,3 Seui 49,4 91,2 Seulo 66,9 144,4 Tertenia 48,7 76,3 Ulassai 63,9 91,8 Ussassai 61,3 81,1 TOT AREA 53,1 88,2 Provincia Ogliastra   46,9 87,2 Regione Sardegna  42,7 93,1

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Il primo indice viene considerato un indicatore di rilevanza economica e sociale soprattutto da un punto di vista previdenziale perché pone a confronto la quota di popolazione che per ragioni di età non può essere autonoma e la quota di popolazione che essendo in età attiva può provvedere al proprio e l’altrui sostentamento.

I dati di questo primo indice indicano una dipendenza abbastanza forte, superiore in media di circa il 6 punti rispetto alla Provincia dell’Ogliastra e addirittura di 10 punti se si considerano i dati regionali. Questo indice però deve essere interpretato con cautela poiché, quando si considerano società con un componente agricola importante i soggetti molto giovani o anziani non possono essere considerati tutti economicamente o socialmente dipendenti dagli adulti.

Il secondo indicatore ovvero l’indice di ricambio ci permette di osservare la capacità della popolazione di sostituire coloro che escono dal mercato del lavoro per limiti di età con individui giovani. I risultati non evidenziano una particolare distanza dai dati provinciali e regionali, se non in due casi: quello di Esterzili e quello di Seulo rispettivamente di 130,2 e 144,4 a fronte di una media dell’area presa in esame di 88,2. Questi dati stanno a significare che nel 2001 è stata rilevata una notevole capacità di sistema di sostituire con individui in cerca di prima occupazione la forza lavoro in uscita (su 88 pensionati abbiamo 100 giovani in ingresso). Anche questi dati, come quelli dell’indice di dipendenza, vanno interpretati con tutte le cautele del caso in quanto questo indice risulta essere instabile nell’analisi di piccoli comuni poiché considera solo cinque classi al numeratore e cinque al denominatore. Con questa considerazione possono sembrare normali i dati a prima vista anomali dei Comuni poc’anzi citati, che risultano essere tra i più piccoli dell’area considerata.

Una delle variabili più importanti per comprendere la dotazione di capitale umano di un territorio, riguarda il grado di istruzione formale che è stato calcolato considerando la popolazione di età superiore a 6 anni suddivisa per titolo di studio (figura 2.5).

Come si può notare, nell’area dei Tacchi d’Ogliastra, nel 2001 quasi il 57% della quota di popolazione oggetto di studio ha raggiunto almeno la licenza media inferiore, mentre il totale dei laureati e diplomati è pari a poco più del 20%.

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Fig. 2.5 ‐ Popolazione di età superiore a 6 anni per titolo di studio (valori % ‐ 1991, 2001) 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 1991, 2001

Se andiamo a considerare le dinamiche dell’ultimo decennio ci accorgiamo che la struttura della formazione scolastica si è modificata a favore dei gradi di istruzione più elevati, infatti è quasi raddoppiata la quota di diplomati e laureati, con una conseguente forte riduzione degli individui senza titolo di studio passando da un 22% nel 1991 a un 15% nel 2001.

Osservando i valori assoluti riferiti al 2001 (tabella 2.5) ci accorgiamo che Tertenia risulta detenere da sola il 48% della popolazione priva di titolo di studio (alfabeta e analfabeta) inoltre possiamo notare come la quota di popolazione in possesso di una laurea sia concentrata nel comune di Jerzu con un valore che corrisponde addirittura al 30% dei laureati presenti in tutta l’area.

Se analizziamo la figura 2.6 riusciamo ad apprezzare meglio il fenomeno per singolo comune dove ci accorgiamo che solo Ulassai e nuovamente Jerzu, rispettivamente con un 6% e un 6,9%, hanno una quota di laureati che supera il 5% della propria popolazione comunale.

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 Laurea Diploma Licenza Media Licenza Elementare Alfabeti senza titolo Analfabeti 2001 1991

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Tab. 2.5 ‐ Popolazione di età superiore a 6 anni per titolo di studio (valori % su tot. area ‐ anno 2001)  Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, anno 2001  Fig. 2.6 ‐ Quote di popolazione detentori di Laurea e Diploma (valori % per comune ‐ anno 2001) Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, anno 2001      Comuni Popolazione  residente >6  anni (2001) Laurea Diploma di  scuola  secondaria  superiore Licenza di  scuola media  inferiore o di  avviamento  professionale Licenza di  scuola  elementare Alfabeti  privi di  titoli di  studio Analfabeti Esterzili 819 3 4 4 5 5 10 Gairo 1.578 7 6 10 8 10 6 Jerzu 3.198 30 22 17 19 12 7 Osini 905 5 4 5 5 6 14 Perdasdefogu 2.211 10 17 12 12 10 11 Sadali 1.006 5 5 6 5 5 6 Seui 1.490 8 8 10 7 8 6 Seulo 986 4 5 5 7 5 2 Tertenia 3.497 12 17 20 19 22 26 Ulassai 1.523 13 8 8 8 10 6 Ussassai 724 3 4 4 4 4 5 TOT AREA 17.937 100 100 100 100 100 100 0 5 10 15 20 25 Laurea Diploma

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2.4 Struttura economica 

Per effettuare l’analisi del tessuto economico dell’area dei Tacchi verranno utilizzati i dati del Censimento Industria e Servizi (CIS) per gli addetti8 e le unità locali9, e quello della Popolazione e Abitazioni per gli occupati10, entrambi riferiti al 2001.

Come mostrano i dati delle tabelle 2.5 e 2.6 l’area risulta avere 1742 addetti allocati in 875 unità locali ad evidenziare l’assenza di unità produttive di grossa entità. A fini metodologici è bene tenere presente il condizionamento del dato statistico assoluto dovuto all’ economia sommersa; inoltre bisogna considerare che non sono disponibili dei dati dalla quale poter rilevare la componente agricola, e considerando i valori così bassi rilevati dal CIS, sembra essere particolarmente forte in quest’area.

Il dato più significativo è rappresentato dal settore del commercio che con 355 unità locali da lavoro a 555 addetti

La classificazione Istat di tale settore viene fatta considerando i sottosettori: commercio all’ingrosso e al dettaglio;

la riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa

      

8

  Gli  addetti  alle  unità  locali  sono  costituiti  dal  personale  presso  le  unità  locali  ubicate  sul  territorio  nazionale  alla data  del 22  ottobre  2001.  Gli  addetti  alle  unità  locali  sono  classificati  in  base  all'attività  economica  principale  svolta  dall'unità  locale  e  rispetto  alla  sua  ubicazione.  Essi  coincidono  a  livello  nazionale  con  gli  addetti  alle  imprese/istituzioni,  ma  non  coincidono  a  livello  di  distribuzione  dell'occupazione  per  attività  economica  o  per  territorio.  Infatti,  per  le  imprese/istituzioni  plurilocalizzate,  gli  addetti  alle  unità  locali  sono  occupati  e,  quindi  classificati,  rispetto  all'attività  economica principale dell'unità locale stessa che può essere diversa da quella dell'impresa/istituzione.  (Def. Istat) 

9 Luogo fisico nel quale un'unità giuridico ‐ economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività 

economiche. L'unità locale corrisponde ad un'unità giuridico ‐ economica o ad una sua parte, situata in  una  località  topograficamente  identificata  da  un  indirizzo  e  da  un  numero  civico.  In  tale  località,  o  a  partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano  (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico – economica. (Def. Istat) 

10

 Persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento (dal 14 al 20 ottobre 2001) hanno svolto  un'occupazione  in  proprio  o  alle  dipendenze  da  cui  traggono  un  profitto  o  una  retribuzione  (si  deve  considerare  qualsiasi  tipo  di  reddito:  salario,  stipendio,  onorario,  profitto,  rimborso  spese,  eventuali  pagamenti  in  natura,  vitto  e  alloggio).  Comprendono,  inoltre,  quanti  collaborano  con  un  familiare  che  svolge attività lavorativa in conto proprio senza avere un regolare contratto di lavoro o una retribuzione  (coadiuvante  familiare).  Qualunque  forma  di  lavoro  atipico,  con  o  senza  contratto,  costituisce  un  requisito  sufficiente  per  essere  incluso  tra  gli  occupati,  purché  le  ore  di  lavoro  prestate  abbiano  un  corrispettivo monetario o in natura. (Def. Istat) 

(15)

Gli altri settori più rilevanti risultano essere quelli delle costruzioni con 374 addetti in 160 unità locali e quello dei servizi con 339 addetti in 144 unità locali, di quest’ultimo emerge il dato molto importante nel Comune di Perdasdefogu che da solo fa rilevare ben 100 addetti (38,3% del comune e 29,5% del totale d’area), tale dato è da giustificare con la presenza della base “a terra” del Poligono Sperimentale di Addestramento Interforze del Salto di Quirra (PISQ). Al 2003 la sola installazione militare di Perdasdefogu fa registrare un personale occupato pari a 541 unità di cui 66 dipendenti civili, se a questi viene sommato il personale d’istanza nella “base a mare” (Capo San Lorenzo) si raggiungono i 753 individui e considerata la piccola dimensione del Comune è facile immaginare il peso di questo insediamento per l’economia dell’area.

Tab. 2.6 ‐ Addetti alle unità locali per settore – anno 2001 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Industria e Servizi, 2001

Tab. 2.7 ‐ Unità locali per settore – anno 2001 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Industria e Servizi, 2001 Territorio Agricoltura 

e Pesca Commercio Costruzioni

Energia, Gas 

e Acqua Estrattive Manifattura

Alberghi e 

Ristorazione Servizi Totale

Esterzili 0 19 8 0 0 3 10 8 48 Gairo 0 28 16 0 0 0 29 28 101 Jerzu 1 151 115 6 0 64 46 55 438 Osini 2 14 7 0 0 0 5 12 40 Perdasdefogu 2 87 30 5 0 17 20 100 261 Sadali 0 36 30 0 0 10 12 12 100 Seui 0 48 14 6 0 6 16 27 117 Seulo 0 16 16 0 0 3 11 11 57 Tertenia 3 116 104 0 23 68 46 65 425 Ulassai 0 32 20 0 0 30 19 13 114 Ussassai 0 8 14 0 0 3 8 8 41 TOT AREA 8 555 374 17 23 204 222 339 1742 Territorio Agricoltura 

e Pesca Commercio Costruzioni

Energia, Gas 

e Acqua Estrattive Manifattura

Alberghi e 

Ristorazione Servizi Totale

Esterzili 0 15 8 0 0 3 7 7 40 Gairo 0 25 16 0 0 0 12 8 61 Jerzu 1 72 115 1 0 28 17 28 262 Osini 1 14 7 0 0 0 4 9 35 Perdasdefogu 1 52 30 1 0 11 11 23 129 Sadali 0 25 30 0 0 6 7 8 76 Seui 0 31 14 2 0 4 11 10 72 Seulo 0 15 16 0 0 3 6 7 47 Tertenia 3 72 104 0 2 31 21 33 266 Ulassai 0 26 20 0 0 8 8 7 69 Ussassai 0 8 14 0 0 2 4 4 32 TOT AREA 6 355 374 4 2 96 108 144 1089

(16)

I settori meno incisivi risultano essere quelli dell’agricoltura e pesca industriale con soli 8 addetti, quello energetico con 17 addetti e infine quello estrattivo con 23 addetti.

A questi dati possono essere associati quelli della tabella 2.7 sulla popolazione residente suddivisa per condizione lavorativa, dalla quale si rilevano 5454 occupati a fronte di una forza lavoro pari a 7171 da cui possiamo ricavare una disoccupazione media dell’area del 24%, dato ovviamente da depurare della quota importante di lavoro nero non rilevato dai dati.

Tab. 2.8 ‐ Popolazione residente maggiore di 15 anni per condizione, anno 2001 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 2001 

Detto questo non passa inosservato il valore molto rilevante della non forza lavoro composta da ben 9082 unità nella quale si possono distinguere una quota importante di individui ritirati dal lavoro 45% e solo di una piccola parte di studenti 16,5%.

Nella figura 2.2 si può meglio apprezzare la ripartizione della disoccupazione per Comune, dove spicca il dato di Tertenia abbondantemente oltre il 30%, altri dati significativi sono quelli di Gairo, Seui e Seulo che superano il 26% . I valori sotto al 15% si riferisco ai soli comuni di Perdasdefogu e Ulassai.

Se osserviamo la figura 2.3 sull’occupazione suddivisa per macro-settori si nota come è il settore dei servizi a farla da padrone con una media del 58% e con il picco massimo dell’ 81% nel comune di Perdasdefogu a corroborare la tesi sopra descritta riferita all’economia che ruota attorno al Poligono militare.

Comune Occupati In cerca di 

Occupazione Totale Forza  Lavoro Totale non Forza  Lavoro Popolazione con  +15 anni Esterzili 221 75 296 460 756 Gairo 484 182 666 774 1440 Jerzu 1044 323 1367 1529 2896 Osini 264 75 339 482 821 Perdasdefogu 742 112 854 1146 2000 Sadali 327 82 409 522 931 Seui 446 160 606 778 1384 Seulo 219 85 304 594 898 Tertenia 986 497 1483 1623 3106 Ulassai 522 78 600 751 1351 Ussassai 199 48 247 423 670 TOT AREA 5454 1717 7171 9082 16253

(17)

Fig. 2.7 ‐ Individui in cerca di occupazione, (valori %) anno 2001 Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 2001 Fig. 2.8 ‐ Quote di occupati per macro‐settore, (valori %) anno 2001   Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 2001  0 5 10 15 20 25 30 35 0 10 20 30 40 50 60 70 80

(18)

Non essendo disponibili i dati sul reddito procapite, e per far comprendere meglio la dimensione economica dell’area si possono analizzare i dati del reddito imponibile riferito all’anno 2004 (tabella 2.8).

I percettori di reddito risultano essere 7031 individui su una popolazione attiva complessiva di 7171, inoltre è facile notare come le classi di reddito più numerose sono quelle tra 7.500€ e 20.000€ che accorpate raggiungono il 66% del totale dei contribuenti.

Nella figura 2.3 si possono valutare meglio i valori sulla ripartizione nei diversi Comuni, da cui si evidenzia una concentrazione del reddito imponibile nei comuni di Jerzu, Perdasdefogu e Tertenia che in tre riescono a condensare il 51,3% del reddito totale percepito nell’area.

Tab. 2.9 ‐ Reddito imponibile ai fini delle addizionali IRPEF – Anno d’imposta 2004 Fonte: elaborazioni su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze, anno 2004  FREQUENZA AMMONTARE fino a 1.000 62 € 30.966 da 1.000 a 2.000 83 € 119.192 da 2.000 a 3.000 123 € 309.189 da 3.000 a 4.000 74 € 254.756 da 4.000 a 5.000 101 € 451.076 da 5.000 a 6.000 97 € 520.010 da 6.000 a 7.500 199 € 1.312.478 da 7.500 a 10.000 1115 € 9.463.849 da 10.000 a 15.000 2078 € 25.720.501 da 15.000 a 20.000 1442 € 24.312.058 da 20.000 a 25.000 796 € 17.400.411 da 25.000 a 29.000 338 € 8.931.593 da 29.000 a 32.600 171 € 5.143.460 da 32.600 a 35.000 60 € 1.968.569 da 35.000 a 40.000 79 € 2.879.467 da 40.000 a 50.000 40 € 1.684.405 oltre 50.000 35 € 1.910.073 TOTALE 7031 € 109.111.276 CLASSI DI REDDITO COMPLESSIVO IN EURO

REDDITO IMPONIBILE AI FINI DELLE ADDIZIONALI ALL' IRPEF

(19)

Fig. 2.9 ‐ Ripartizione del reddito imponibile per Comune – (valori %) Anno d’imposta 2004

Fonte: elaborazioni su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze, anno 2004

A conclusione di questa breve analisi economica si può comprendere che la specializzazione dell’area nel settore dei servizi associata ad una tipologia di popolazione con un’età media molto alta lascia immaginare un’economia basata sui servizi di base, cioè quelle attività che sono necessarie per il funzionamento di una comunità locale, che vanno dal gommista, al distributore di benzina, dalla farmacia al negozio alimentari, ecc.

Questo dato fa comprendere come l’economia presente nell’area non possieda nessun settore ad alto valore aggiunto. Le uniche realtà produttive di grossa entità nell’area vanno ricercate nella trasformazione di prodotti alimentari prevalentemente lattiero – caseari e nella produzione enologica che per una comprensione più approfondita si rimanda al paragrafo sull’agricoltura.

Inoltre bisogna riflettere sul fatto che nell’area è stata perpetrata una politica per ridurre la disoccupazione incentrata sui cantieri forestali, infatti in queste aree interne l’Ente Foreste continua a giocare un ruolo importante anche come ammortizzatore sociale. 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22

(20)

A queste considerazioni và associato il fatto che nell’area il 56% della popolazione maggiore di 15 anni è considerata non forza lavoro, che incide particolarmente sulla produttività dell’area. E’ evidente quindi che nell’area buona parte del reddito deriva da tre componenti principali il commercio, i cantieri forestali e le pensioni.

Comunque non bisogna sottovalutare la quota importante, e non rilevata dai dati, rappresentata dall’economia sommersa e nello specifico costituita da una parte, di una quota notevole di manodopera in nero in tutti i settori produttivi e dall’altra di un vitale mercato informale di vari prodotti dell’ agroalimentare dall’olio al vino passando per le carni e i formaggi, ecc.

(21)

2.5 Agricoltura e zootecnia 

Considerata la propensione storica all’agricoltura e all’allevamento dell’area si ritiene utile esaminare quello che può essere considerata una misura dell’interazione tra uomo e natura.

In prima analisi vanno considerati alcuni dati sulla tipologia di superficie (Tabella 2.9) dalla quale si può notare che il 78% del territorio dell’area è gestito attraverso attività agro-silvo-pastorali. Questo dato trova i suoi picchi massimi nei comuni di Gairo e Seui nei quali la superficie agraria totale rappresenta più del 90% della superficie territoriale totale.

Tab. 2.10 ‐ Dati sulla ripartizione della superficie, Anno 2000 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – V° Censimento Agricoltura, 2000

Se invece andiamo a considerare i valori della superficie agraria utilizzata (SAU) vediamo che la quota non si riduce di tanto, infatti risulta essere del 52%, con picchi sempre nei due comuni appena citati con valori rispettivamente del 80% e del 72%. Merita menzione il dato di Perdasdefogu dove risulta essere importante la forbice tra il valore della superficie agraria totale e la SAU infatti ci appare una differenza di addirittura il 52%.

Tale dato probabilmente è influenzato dalla presenza della già menzionata installazione militare che sottopone a questo comune una servitù militare su un’area di 271 Ha, alla situazione di Perdasdefogu fanno compagnia i comuni di Ulassai, Arzana,

Comune Superficie  Territorio Superficie Agraria  Totale (SAT) Superficie  Agraria  Utilizzata (SAU) SAT/Sup.  Territorio SAU/Sup.  Territorio Esterzili  10.078   7.264,9   3.544,9  72 35 Gairo  7.846   7.468,1   6.239,7  95 80 Jerzu  10.261   7.082,4   3.489,6  69 34 Osini  3.968   2.488,0   1.849,8  63 47 Perdasdefogu  7.773   6.891,8   2.849,1  89 37 Sadali  4.988   3.558,2   2.685,8  71 54 Seui  14.820   13.642,8   10.619,9  92 72 Seulo  5.886   4.772,1   4.077,4  81 69 Tertenia  11.777   6.911,9   3.847,5  59 33 Ulassai  12.211   9.543,5   7.108,2  78 58 Ussassai  4.730   3.563,1   3.045,3  75 64 TOT AREA  94.338   73.186,8   49.357,2  78 52 valori assoluti (Ha) valori relativi (%)

(22)

Tertenia e Jerzu che per lo stesso motivo subiscono una privazione coattiva del proprio territorio rispettivamente di 961, 945, 340,5 e 272,2 ettari.

In valore assoluto è ragguardevole il dato di Seui nel quale la SAU rappresenta ben 10.620 ettari seguita a distanza da Ulassai con 7.108 ettari.

Per meglio comprendere la natura del paesaggio che si può apprezzare in quest’area è bene analizzare la superficie agraria scomposta nelle sue componenti principali (Tabella 2.10).

Il dato che immediatamente desta attenzione è quello che riguarda la superficie boschiva che risulta essere più del 60% della superficie agraria totale.

Tab. 2.11 ‐ Superficie aziendale secondo l’utilizzazione dei terreni, Anno 2000 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – V° Censimento Agricoltura, 2000

Già con questo dato è facile immaginarsi il paesaggio rigoglioso che si può apprezzare in buona parte di quest’area, rappresentato per la maggiore da foresta mediterranea sempreverde nella quale sono i lecci a farla da padrone.

Il dato più importante è localizzato nel territorio di Seulo, dove la copertura boschiva raggiunge l’81%, mentre l’unico comune nella quale non è il bosco ricoprire la maggioranza relativa del territorio, è Perdasdefogu che invece ha il 52% del proprio suolo destinato all’uso di prati a pascolo. Come si percepisce dai valori il territorio è composto da due componenti principali che da sole raggiungono l’84% della superficie agraria totale, la prima, più grande , rappresentata dai boschi, mentre la seconda è costituita dai prati permanenti a pascolo.

Comune SAU a  seminativi SAU a  coltivazioni  permanenti SAU a prati  permanenti e  pascoli Boschi Superficie  Agricola Non  Utilizzata  (SANU) Altra superficie Esterzili 10 1 40 42 0 7 Gairo 2 4 11 78 3 2 Jerzu 6 16 29 40 4 5 Osini 4 15 7 69 3 2 Perdasdefogu 2 5 52 35 1 5 Sadali 4 3 17 63 2 10 Seui 2 1 20 71 3 4 Seulo 8 2 4 81 0 4 Tertenia 9 10 25 48 3 5 Ulassai 1 3 21 68 1 6 Ussassai 0 4 10 78 5 2 TOT AREA 4 5 23 60 2 5

(23)

Le coltivazioni permanenti e la superficie a seminativi insieme incidono solo per il 10% del totale della terra a destinazione agricola.

In definitiva, anche tramite questi dati si può percepire un territorio dove il leccio e gli arbusti tipici della macchia mediterranea ( ginepro , corbezzolo, erica, ecc. ) invadono costantemente il campo visivo dell’osservatore, anche se non sono rare le aree prive di copertura boschiva dedicate al pascolo.

Per l’area risultano essere importanti le coltivazione legnose agrarie, come si può dedurre dalla Figura 2.5, dalla quale evince una quota molto significativa di superficie a vite e a olivo.

Le coltivazioni di vite risultano essere concentrate nel comune di Jerzu e di Tertenia dove il vitigno si compone rispettivamente di 562 e 351 ettari, tali valori trovano giustificazione nella presenza nell’area di diverse cantine, alcune di rilevanza nazionale, nella quale i piccoli produttori conferiscono il loro raccolto per la produzione di importanti vini come il Cannonau di Jerzu “Josto Miglior”, che recentemente è stato insignito del titolo di miglior vino di Sardegna per il 2007.

Fig. 2.10 ‐ Superficie per principali coltivazioni agrarie legnose praticate, Anno 2000  Fonte: elaborazioni su dati Istat – V° Censimento Agricoltura, 2000 0 100 200 300 400 500 Vite Olivo Agrumi Fruttiferi

(24)

Per comprendere meglio l’importanza del settore vitivinicolo e la qualità dei vini prodotti nell’area si può citare il dato sulla superficie destinata a vini DOC e DOCG che tra Jerzu, Osini, Tertenia e Ulassai risulta essere di ben 421 ettari.

In tutti i comuni è comunque presente una quota non irrilevante di superficie destinata alla coltivazione della vite, nella quale i singoli produttori espletano una raccolta e una vinificazione destinata al consumo domestico o al mercato informale.

Un’altra coltura tipica dell’area è quella dell’olivo nella quale ancora Jerzu e Tertenia fanno registrare i dati più importanti rispettivamente con 405 e 302 ettari, comunque anche i dati di Osini, Perdasdefogu e Ulassai non sono marginali in quanto possiedono complessivamente 640 ettari di superficie destinata a tale coltivazione.

Anche in questo caso la produzione è di ottima qualità, ma a differenza della vinificazione, non esiste nei comuni dell’area dei Tacchi nessuna forma di trasformazione, e valorizzazione della materia prima a fini commerciali e l’olio prodotto viene quasi interamente lavorato nel frantoio di Jerzu e destinato alla produzione propria e al mercato in formale.

Le altre colture dagli agrumi ai frutteti ricoprono una piccola parte del territorio, anche se sono da segnalare gli agrumi e le pesche di Jerzu, le mele “a guancia rossa” di Ussassai, e le ciliegie di Osini.

Un aspetto produttivo che caratterizza storicamente tutto il sistema territoriale è l’allevamento; i dati delle tabella 2.11 e 2.12 ci aiutano a comprendere meglio questo fenomeno evidenziando una forte presenza nell’area prevalentemente di capi ovini.

I valori evidenziano una concentrazione di questa tipologia di allevamento nei comuni di Tertenia ed Esterzili che possiedono rispettivamente 9.214 e 7.147 capi ovini a fronte di un totale d’area di poco più di 32.000 capi. Dal punto di vista del numero di aziende, i due comuni appena citati dimostrano la vocazione per l’allevamento ovino avendo nel proprio territorio, il primo 71 e il secondo 53 aziende, seguiti comunque a breve distanza da Sadali che ne vanta 45.

(25)

Tab. 2.12 ‐ Aziende e capi per allevamenti bovini, bufalini e suini, Anno 2000

Fonte: elaborazioni su dati Istat – V° Censimento Agricoltura, 2000

Tab. 2.13 ‐ Aziende e capi per allevamenti ovini, caprini, equini e avicoli, Anno 2000

Fonte: elaborazioni su dati Istat – V° Censimento Agricoltura, 2000 

Per quanto riguarda l’allevamento caprino sono i comuni di Seui e Seulo ad avere il maggior numero di capi rispettivamente con 4.138 e 3.138 individui, ma per il numero di aziende primeggiano Tertenia e Sadali con 35 e 26 attività, considerato però il basso numero di capi si evidenzia la ridotta dimensione per singola azienda.

Un’altra fetta importante per l’allevamento dell’area è rappresentata dai bovini alla quale appartengono un totale di 159 aziende con un totale di 5.099 capi. Il maggior numero di bovini sono di proprietà di aziende nel territorio di Esterzili e di Gairo

Aziende Totale 

capi Vacche Aziende

Totale 

capi Bufale Aziende

Totale  capi Esterzili 136 57 1469 378 0 0 0 31 266 Gairo 76 12 940 8 0 0 0 23 76 Jerzu 44 4 66 2 0 0 0 7 70 Osini 26 0 0 0 0 0 0 8 21 Perdasdefogu 77 18 546 17 0 0 0 29 114 Sadali 100 10 113 23 1 3 0 64 312 Seui 50 15 669 0 0 0 0 7 35 Seulo 84 12 654 9 0 0 0 49 1248 Tertenia 187 19 94 10 0 0 0 91 433 Ulassai 44 11 483 16 0 0 0 14 150 Ussassai 57 1 65 0 0 0 0 38 78 TOT AREA 881 159 5099 463 1 3 0 361 2803

Suini

Comune Totale  aziende con  allevamenti

Bovini

Bufalini

Avicoli

Aziende Totale capi Aziende Totale capi Aziende Totale capi Capi

Esterzili 53 7147 20 2008 22 50 91 Gairo 15 798 20 1235 5 7 271 Jerzu 15 1413 14 1750 6 10 80 Osini 13 552 10 41 1 1 16 Perdasdefogu 13 1243 22 2185 3 13 318 Sadali 45 3551 26 370 9 37 20542 Seui 19 3038 24 4138 7 29 0 Seulo 30 3137 16 3158 5 15 119 Tertenia 71 9214 35 1623 5 9 1386 Ulassai 11 1552 13 2001 1 1 0 Ussassai 9 509 21 383 1 2 65 TOT AREA 294 32154 221 18892 65 174 22888 Comune

(26)

avendo rispettivamente 1.469 e 940 individui, da segnalare anche i valori di Seui (669) Seulo (654) e Perdasdefogu (546).

Per evidenziare meglio il fenomeno appena descritto si può osservare la Figura 2.6, che permette di verificare la ripartizione per comune di queste tre tipologie di allevamento.

Fig. 2.11 ‐ Capi per tipologie principali di allevamento, Anno 2000

Fonte: elaborazioni su dati Istat – V° Censimento Agricoltura, 2000

Riguardo alle altre tipologie di allevamento merita di essere segnalata un’importante attività avicola a Sadali che dei 22.888 capi totali ne possiede da sola 20.542, merito della cooperativa locale S'Axiri.

Nell’area è presente una buona attività di allevamento di suini anche se è stata decisamente ridimensionata dagli anni ’80 in poi con l’arrivo della peste suina, comunque il patrimonio zootecnico in questione risulta essere notevolmente sottovalutato dai dati Istat, questo si evince anche da una indagine condotta in tutta la Provincia dell’Ogliastra dove le istituzioni sanitarie ne segnalavano una sottostima di almeno il 40-50%. Dai dati risulta interessante il dato di Seulo che possiede 1.248 capi dei 2.803 totali collocati in 49 aziende.

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 Ovini Caprini Bovini

(27)

Nell’area il tradizionale allevamento suino è orientato, a parte la macellazione dei suinetti da latte, alla trasformazione in salumi.

Irrilevante è la quota di bufalini, così come gli allevamenti di equini che sono presenti con solo 174 capi.

Dalla situazione descritta, appare chiara la vocazione dell’area alla produzione agroalimentare incentrata sui settori vitivinicoli e olivicoli. Inoltre dai dati sull’allevamento risulta evidente la notevole primazia della zootecnia ovi-caprina che trova un valido supporto nella trasformazione dei prodotti lattiero - caseari grazie alla presenza del caseificio S.Antonio nel comune di Tertenia che lavora più di 2 milioni litri di latte all’anno per una produzione di 3.600 quintali di formaggio ovi-caprino11.

 

      

(28)

2.6 Infrastrutture e servizi 

Per completare questa breve panoramica dell’area non si poteva tralasciare la descrizione della dotazione di servizi e infrastrutture.

Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, i maggiori assi viari sono rappresentati dalle strade statali di competenza ANAS:

• SS 198 (c.d. di Seui e Lanusei) Æ attraversa interamente l’area del parco partendo dal sud del Sarcidano, passando per il cuore della Barbagia, fino alla nuova Provincia dell'Ogliastra, questa strada inoltre garantisce il collegamento con i comuni capoluogo Lanusei e Tortolì.

• SS 125 (c.d. Orientale Sarda) Æ tradizionale arteria della costa orientale dell’Isola che congiunge Olbia, passando per la Provincia dell’Ogliastra, con il capoluogo regionale. Dal 2001 sono iniziati i lavori per la realizzazione di un'arteria ad alto scorrimento che colleghi Cagliari con l'Ogliastra. Attualmente sono già stati aperti diversi lotti che hanno ridotto in modo significativo i tempi di percorrenza.

Mentre costituiscono la rete viaria secondaria le strade provinciali:

• SP 11 Æ dalla SS 198 collega i comuni di Osini, Ulassai, Jerzu fino al bivio della vecchia SS 125 in località Genna ‘e Cresia )

• SP 13 Æ collega il comune di Perdasdefogu alla SP 11

• SP 28 Æ collega Gairo con la vecchia SS 125 e a breve distanza dal tracciato della nuova SS 125

• SS 8 Æ congiunge Seulo alla SS 198

Dal punto di viste delle infrastrutture ferroviarie l’area è attraversata dalla tratta storica Arbatax – Mandas che collega la costa con l’entroterra dell’Isola percorrendo tutto il sistema dei Tacchi d’Ogliastra. Tale infrastruttura veniva utilizzata regolarmente per il trasporto pubblico ordinario fino al giugno del 1997, da allora, grazie ad alcuni interventi ESIT e CEE, viene utilizzata a fini turistici soprattutto nel periodo estivo durante il quale vengono effettuati due viaggi A/R ordinari più altri su richiesta di comitive.

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L stazione fino al stazioni impossi come p tipico, o I permett (Corong storicam con Seu I rigoglio apprezz diverse trenino L’area dei e che si inc 1956 partiv i di Ussassa ibili da rag punto di pa oltre che per

In seguito s teva ai min giu). Prima mente una d ulo e infine E Il Trenino osi che attr zare al meg coperture f verde, con Tacchi d’O contra entra va un altro t ai, Niala e S ggiungere c artenza per r l’accesso a si incontra natori di r di abbando delle più im Esterzili. Verde, co raversa, è u glio le div finanziarie e n miglioram Ogliastra at ando nel sis tronco diret San Gerolam con altri m diverse esc all’Oasi flor la stazione raggiungere onare la zon mportanti di osì è chiam un naturale verse sfacc e un progett menti nell’in ttualmente stema dei ta tto a Jerzu. mo queste u mezzi, inoltr cursioni o ro - faunisti di Anulù, e la minier na dei Tacch questa zon mata questa e punto di ettature de to integrato nfrastruttur è servita c acchi è que Successiva ultime due s re vengono rganizzate ica di Mont un tempo m ra di antra hi si attrave na, Sadali c a ferrovia accesso pe ell’area. Att per la mess a, nelle car con 6 stazio ella di Gair amente si a sono immer utilizzate dall’omoni tarbu. molto impo acite di Sa ersano le sta che condivid per i paes er i turisti tualmente sa a sistema rrozze e ne oni: la prim ro dalla qua ttraversano se nel verde regolarmen mo ristoran ortante perc an Sebastia azioni di Seu de la stazio saggi verdi che voglio sono previ a della rete d el patrimon ma ale le e e nte nte ché ano ui, one e no isti del nio

(30)

im pe no pr Ta Fo sc E G Je O P S S S T U U T mmobiliare ersonale. Se pr otiamo che rimaria e un ab. 2.14 ‐ Str onte: elabora Entran cuola eleme Comune sterzili Gairo erzu Osini erdasdefogu adali eui eulo ertenia Ulassai Ussassai OT AREA delle Ferr rendiamo in e nell’area na non esigu utture scola azioni su dat ndo nello s entare e di Scuole  elementa rovie della n esame le vi è una ua presenza stiche e alun i Istat, anno  specifico, i una scuola ri Alunni i nelle sc elemen 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 11 Sardegna infrastruttu copertura p di istituti d nni per grado 1998 dati eviden a media in scritti  cuole  ntari Scuo in 46 73 192 55 137 44 76 51 237 89 46 1046 (FdS) oltr ure dedicate pressoché t di istruzione o di istruzion nziano la pr nferiore, me ole medie  nferiori A n m 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 11 re che nel e all’istruzio totale di sc e secondaria e, anno 1998 resenza in o entre l’istru Alunni iscritti  nelle scuole  medie inferiori 26 59 123 31 84 43 57 36 167 50 34 710 lla formazi one (tabella cuole di is a. 8  ogni comun uzione secon Scuole  secondarie superiori ione del a 2.14) , struzione ne di una ndaria è Alunni is nelle sc second superi 2 1 1 4 scritti  uole  arie  ori 464 209 168 841

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garantita da 2 Licei Scientifico uno a Jerzu e uno Seui, un Istituto tecnico commerciale sempre a Jerzu e un Istituto Professionale Industria e Artigianato a Perdasdefogu.

Dal punto di vista sanitario i comuni appartenenti alla Provincia di Cagliari sono di competenza della ASL di Cagliari mentre quelli che ricadono nella Provincia dell’Ogliastra rientrano nell’area della ASL di Lanusei (tabella 2.15).

Tab. 2.15 ‐ Strutture medico‐sanitarie, anno 2007 

Fonte: elaborazioni su dati Ministero della Salute – www.ASLLanusei.it – www.ASLCagliari.it , anno 2007 

L’assistenza sanitaria è garantita in primo luogo dalla presenza nell’area della Casa di Cura "M. Tommasini" nel comune Jerzu, la clinica è privata ma risulta essere accreditata e convenzionata con l’azienda pubblica. Come si evince dai dati, nel nosocomio sono presenti 80 posti letto e il personale totale si compone di 70 unità.

La copertura delle farmacie è capillare infatti ogni comune nel proprio abitato. Gli ambulatori di Igiene e di Sanità Pubblica non sono presenti solo nei comuni di Gairo, Osini e Ulassai mentre le guardie mediche risultano essere assenti da Esterzili, Seulo e ancora Ulassai che comunque ha una copertura del servizio garantita dal vicino centro abitato di Jerzu.

Come si vede dalla tabella 2.16 in tutti i comuni dell’area è presente uno sportello del Banco di Sardegna, le filiali sono quelle di Jerzu, Seui, Tertenia e Ulassai mentre gli altri uffici hanno la qualifica di agenzia, inoltre ogni comune è servito da un ufficio delle Poste Italiane.

La copertura ADSL è limitata solo ai comuni di Gairo, Osini, Tertenia e Ulassai, comunque bisogna tenere presente che la RAS sta attuando una politica indirizzata alla

Comune Numero di  Istituti  complessivo Posti letto  ordinari Totale  personale Farmacie Ambulatorio  di Igiene e  Sanità  Pubblica guardia  medica Esterzili 1 1 Gairo 1 1 Jerzu 1 80 70 1 1 1 Osini 1 1 Perdasdefogu 1 1 1 Sadali 1 1 1 Seui 1 1 1 Seulo 1 1 Tertenia 1 1 1 Ulassai 1 Ussassai 1 1 TOT AREA 1 80 70 11 8 7

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riduzione del DigitalDivide che ha l’obiettivo di portare, entro il 2008, la copertura della banda larga al 100% dei Comuni dell’Isola, impiegando la fibra ottica in tutti i comuni sopra i 1.500 abitanti, mentre nei centri più piccoli saranno utilizzati ponti radio ad altissima velocità o la tecnologia senza fili Wi-Max.

 

Tab. 2.16 ‐ Sportelli bancari, sportelli postali e copertura ADSL, anno 2007 

Fonte: elaborazioni su indagine diretta, anno 2007 

Tab. 2.17 ‐ Capacità degli esercizi ricettivi, (valori assoluti) anno 2005 

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Indagine sulla capacità degli esercizi ricettivi, anno 2005 

Comune Sportelli Sportelli Poste 

Italiane Banco di  Sardegna ADSL Esterzili 1 1 Agenzia no Gairo 1 1 Agenzia si Jerzu 1 1 Filiale no Osini 1 1 Agenzia si Perdasdefogu 1 1 Agenzia no Sadali 1 1 Agenzia no Seui 1 1 Filiale no Seulo 1 1 Agenzia no Tertenia 1 1 Filiale si Ulassai 1 1 Filiale si Ussassai 1 1 Agenzia no TOT AREA 11 11

Territorio

Esercizi ricettivi - Anno 2005 Posti letto - Anno 2005

Esterzili 0 0 Gairo 3 744 Jerzu 3 65 Osini 3 18 Perdasdefogu 2 24 Sadali 1 6 Seui 4 35 Seulo 2 42 Tertenia 3 549 Ulassai 1 24 Ussassai 0 0 TOT AREA 22 1507 Cagliari 6,25 34581 Ogliastra 18,71 10861 Sardegna 10 170.847 Mezzogiorno 5 1.052.019 Italia 7 4.350.533

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Ultimo in ordine di trattazione ma non di importanza è l’apparato delle infrastrutture ricettive che al 2005 non risulta particolarmente dotato, eccezion fatta per i comuni di Gairo e Tertenia che fanno registrare rispettivamente la disponibilità di 744 e 549 posti letto (tabella 2.17).

Questi dati, clamorosi rispetto alla media dell’area, sono facilmente spiegabili alla luce del fatto che entrambi i comuni hanno una parte di territorio che si affaccia nella costa ogliastrina e tramite dei campeggi e dei villaggi riescono agilmente a raggiungere quella quota. Mentre se andiamo a depurare questi valori dalle strutture ricettive balneari vedremo che i valori più significativi in termini di posti letto appartengono a Jerzu (65) e Seulo (42).

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2.7 Dinamiche di lungo periodo 

E’ complesso realizzare una analisi delle performance di un territorio quando numerose sono le componenti da monitorare e non vi è disponibilità di dati importanti come il prodotto interno lordo o il valore aggiunto, ma almeno per interpretare grossolanamente la traiettoria di un’area possiamo utilizzare due indicatori: la dinamica della popolazione e la dinamiche degli addetti.

Entrambi gli indici non hanno la pretesa di evidenziare sviluppo o crescita economica ma semplicemente di riflettere equilibri o disequilibri che si sono susseguiti nell’area negli ultimi cinquanta anni.

Nel periodo 1951-2001 il sistema dei Tacchi d’Ogliastra ha subito una profonda modificazione strutturale sperimentando una costante riduzione demografica dagli anni ’60 in poi (figura 2.12).

Fig.  2.12  ‐  Dinamica  demografica  nell’area  dei  Tacchi,  (valori  assoluti)  periodo  1951‐2001

Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 1951, 2001 

L’area ha conosciuto un solo periodo di crescita, tra il 1951 e il 1961 dove ha avuto un incremento di più di 2.000 unità, ma dal ’61 è iniziato il costante declino demografico che ha portato una flessione di quasi 6.300 individui.

20.000 21.000 22.000 23.000 24.000 25.000 26.000 27.000 28.000 1951 1961 1971 1981 1991 2001 n.  Ab it an ti

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Tale decrescita oltre a trovare giustificazione nel fisiologico spopolamento delle aree interne è stata accelerata dall’apertura della cartiera di Arbatax, che a partire dal 1964 per quasi tre decenni è stata una delle principali industrie in Europa per la fabbricazione di carta per quotidiani.

Ovviamente, a quell’epoca, molti operai dei comuni dell’area Tacchi hanno trovato conveniente trasferirsi con tutta la famiglia nella pianura costiera dove potevano trovare impiego in questa grande realtà produttiva e terreni edificabili a basso prezzo.

Se si guardano i tassi di crescita dei singoli comuni, delineati nella figura 2.13, si trova conferma di quanto si accennava poc’anzi, infatti dal 1961 in poi sono rari i casi di crescita positiva e addirittura nel periodo ’91-’01 abbiamo dei saldi negativi in tutti i comuni. Fig. 2.13 ‐ Dinamica demografica nei comuni dell’area dei Tacchi, (valori %)  periodo 1951‐2001 Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 1951, 2001 ‐25 ‐15 ‐5 5 15 25 51‐61 61‐71 71‐81 81‐91 91‐01 Esterzili Gairo Jerzu Osini Perdasdefogu Sadali Seui Seulo Tertenia Ulassai Ussassai

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Andando ad analizzare le dinamiche occupazionali dell’area dei Tacchi nel periodo 1971-2001 (figura 2.14) emerge il costante calo del peso dell’agricoltura a favore del settore dei servizi, lasciando pressoché immutato il peso degli occupati nell’industria.

Volendo considerare solo i valori assoluti degli occupati nell’area (figura 2.15) il dato che ne ricaviamo è una crescita di 461 unità nel decennio ’71-’81 a cui però segue un crollo di 1231 individui nel ventennio ’81-’01 pari al 18,4% in termini relativi.

Fig. 2.14 ‐ Dinamica degli occupati per macrosettori, (valori %)  periodo 1971‐2001 

 Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 1971, 2001 

Un ultima considerazione può essere fatta guardando la figura 2.16 che ci permette di seguire le dinamiche degli addetti alle unità locali nei principali settori dell’industria e dei servizi. Da questo grafico si evince un complessivo calo strutturale degli addetti ad eccezione del solo settore ricettivo che dimostra una lenta ma costante crescita a segnalare la sottile volontà dell’abbandonare i settori tradizionali a favore del settore turistico. I comparti che risultano essere più stabili sono quello edilizio e quello dei servizi, mentre quelli che hanno subito una flessione sono il commercio e la manifattura, quest’ultima soprattutto nel periodo ’81-’91.

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 1971 1981 1991 2001 Servizi Industria Agricoltura

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Fig. 2.15 ‐ Dinamica degli occupati, (valori assoluti)  periodo 1971‐2001  Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 1971, 2001 Fig. 2.16 ‐ Dinamica degli addetti per settori principali, (valori assoluti)  periodo 1971‐2001   Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Industria e Servizi, 1971, 2001  5400 5600 5800 6000 6200 6400 6600 6800 1971 1981 1991 2001 100 200 300 400 500 600 700 1971 1981 1991 2001

Figura

Tab. 2.1 ‐ L’area del PRT: alcuni dati di base, anno 2006 
Tab.  2.2 ‐ Struttura insediativa nell’area del PRT, anno 2001 
Tab. 2.3 ‐ Abitazioni per epoca di costruzione nell’area del PRT, anno 2001  Fonte: elaborazioni su dati Istat – Censimento Popolazione e Abitazioni, 2001  Fig. 2.1 ‐ Abitazioni per tipo di occupazione nell’area del PRT, (val. assoluti) anno 2001   Fonte: 
Fig. 2.2 ‐  Struttura per età della popolazione residente nell’area dei Tacchi d’Ogliastra – anno 2006   Fonte: elaborazioni su dati Istat – Demo: Demografia in cifre  Fig. 2.3 ‐ Piramide demografica nell’area dei Tacchi d’Ogliastra – anno 2006  Fonte: ela
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