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2021_05_10_Lista di controllo per valutazione preliminare (6199 KB)

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(1)

Lista di controllo per la valutazione preliminare

(art. 6, comma 9, D.Lgs. 152/2006)

(2)

Provincia di Treviso

Ufficio Valutazione Impatto Ambientale

Modulistica VIA - 15/12/2017 Pagina 2 di 28

1. Titolo del progetto

Messa in sicurezza dello svincolo mediante la costruzione di una rotatoria a Vallio di Roncade tra la S.P.

64 e la S.R. 89

2. Tipologia progettuale

Allegato alla Parte Seconda del

D.Lgs.152/2006, punto/lettera Denominazione della tipologia progettuale

 Allegato II, punto/lettera ___ _______________________________________________

 Allegato II-bis, punto/lettera ___ _______________________________________________

 Allegato III, punto/lettera ___ _______________________________________________

Allegato IV, punto 7 / lettera h strade extraurbane secondarie non comprese nell’allegato II-bis

3. Finalità e motivazioni della proposta progettuale

Descrivere le principali finalità e motivazioni alla base della proposta progettuale evidenziando, in particolare, come le modifiche/estensioni/adeguamenti tecnici proposti migliorano il rendimento e le prestazioni ambientali del progetto/opera esistente

Ricompreso all'interno di una serie di interventi strutturali posti in essere dai singoli Enti gestori della viabilità, volti a migliorare ed efficientare gli spostamenti veicolari all'interno del territorio della Provincia di Treviso, l'intervento in progetto è finalizzato principalmente ad incrementare il livello di sicurezza nella percorrenza dell'attuale incrocio, ora a raso, oggetto di frequenti sinistri. Si evidenzia che la sua realizzazione, la quale non comporterà un aumento dei correnti flussi in transito, per contro favorirà la moderazione delle velocità di percorrenza del tratto, mitigandone conseguentemente incidentalità e pressione acustica. Quest'ultima verrà ulteriormente ridotta attraverso la posa in opera di barriere fonoassorbenti poste nelle vicinanze dei ricettori più prossimi. Inoltre, non modificando gli attuali flussi di traffico, la realizzazione dell'opera non sarà causa di influenze negative dal punto di vista delle emissioni in atmosfera.

Negli anni la S.R. 89 è stata interessata da diversi interventi volti a migliorarne il livello di servizio. In particolare le intersezioni con le viabilità maggiori che la intersecano, un tempo costituite da semplici incroci a raso, sono state via via sostituite da intersezioni a rotatoria. In particolare, lungo il tratto ricadente all’interno del territorio della Provincia di Treviso, sono presenti le seguenti rotatorie (rispettivamente partendo da Treviso e proseguendo in direzione est):

- Rotatoria di collegamento con il casello autostradale di Treviso Sud (A27), diametro interno 80 m - Rotatoria all’intersezione con via Agozzo (collegamento tra S.R. 89 e S.R. 53), diametro interno 80 m - Rotatoria di collegamento con il casello autostradale di Meolo-Roncade (A4), diametro interno 80 m - Due rotatorie realizzate in tempi relativamente recenti, poco lontane tra loro, in Comune di Meolo,

con diametro interno rispettivamente 30 e 35 m

- Rotatoria sulla S.S. 14 “Triestina”, diametro interno 170 m

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La scelta di realizzare una rotatoria con dimensioni adeguate ai flussi di traffico che interessano le strade su di essa afferenti consente di evitare le intersezioni tra le diverse correnti di traffico migliorando l'assetto attuale ed aumentando il livello di servizio dell’intersezione. Non si rilevano problemi conseguenti al nuovo assetto viario.

La S.R. 89 “Treviso-Mare” costituisce un’arteria principale per il collegamento del Trevigiano con il Veneziano, in particolar modo negli spostamenti da e per le località marittime della costa veneta poste immediatamente a est di Venezia. In località Vallio di Roncade (TV) viene intersecata dalla S.P. 64

“Zermanesa”, che collega il territorio del Moglianese con la zona di San Biagio di Callalta e Ponte di Piave.

L’intersezione tra le due arterie è costituita da due singoli nodi separati ma attigui; sul lato sud della S.R.

89 la S.P. 64 forma una piccola rotatoria di diametro interno 40 m esterna al sedime stradale della Regionale, che serve anche la viabilità locale; sul lato nord invece il collegamento è realizzato mediante un classico incrocio a raso. Lungo tutto lo sviluppo dell’intersezione sulla S.R. 89 è presente la corsia di accumulo e svolta a sinistra.

L’area di intervento risulta particolarmente pregiata dal punto di vista agricolo per la presenza di vigneti localizzati su ambo i lati della S.R. 89.

4. Localizzazione del progetto

Descrivere l’inquadramento territoriale del progetto in area vasta ed a livello locale, anche attraverso l’ausilio di cartografie/immagini (vedi allegati) evidenziando, in particolare, l’uso attuale e le destinazioni d’uso del suolo, la presenza di aree sensibili dal punto di vista ambientale (vedi Tabella 8)

L’intervento è localizzato nel Comune di Roncade (TV), in località Vallio, lungo la S.R. 89 “Treviso-Mare”, in corrispondenza dell’intersezione con la S.P. 64 “Zermanesa”.

Fig. 1 – Ortofoto del contesto paesaggistico di riferimento con individuazione dell’area d’intervento

Vallio

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Fig. 2 – Ortofoto dell’area d’intervento con punti di ripresa fotografica

Foto A

A B

D C E

Vallio

F

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Foto B

Foto C

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Foto D

Foto E

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Foto F

Fig. 3 – Estratto dalla Carta Tecnica Regionale dell’ambito di intervento

L’area di interesse si colloca nella tavola n. 26 “Pianure del Sandonatese e Portogruarese” del Sistema del territorio rurale e della rete ecologica del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, in una zona caratterizzata da “elevata utilizzazione agricola”.

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Fig. 4 – Estratto del P.T.R.C. 2020, elaborato 9, tav. 26

Nella Carta dei Suoli del Veneto vengono descritte le unità cartografiche ed in riferimento al paesaggio vengono specificate: la morfologia, il materiale parentale, le quote, la vegetazione, l’uso del suolo, il regime idrico e la presenza di non suolo

L’area oggetto di intervento rientra nell’Unità Cartografica BA3.2 con caratteristiche di seguito riportate.

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Fig. 5 – Estratto della Carta dei suoli del Veneto

Dal punto di vista ambientale non si riscontrano nell’ambito di intervento particolari emergenze, come risulta dalle immagini seguenti, estratte dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Treviso.

Dalle immagini seguenti emerge che l’ambito di intervento ricade in area a pericolosità idraulica moderata

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(P1) e caratterizzata, nell’intorno, da segni di agro-centuriazione romana.

Fig. 6A – Estratto delle tavole 1.1.B (a sx) e 1.2.B (a dx) del P.T.C.P. con evidenziata l’area di intervento

Fig. 6B – Estratto delle tavole 1.3.B (a sx) e 3.1.B (a dx) del P.T.C.P. con evidenziata l’area di intervento

Fig. 6C – Estratto delle tavole 3.2.B (a sx) e 2.B (a dx) del P.T.C.P. con evidenziata l’area di intervento

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Fig. 6D – Estratto della tavola 2.4.IX del P.T.C.P. con evidenziata l’area di intervento

Dall’osservazione del P.A.T. del Comune di Roncade, che si riporta in estratto nelle immagini seguenti, non emergono sovrapposizioni tra l’area di intervento e vincoli di qualche tipo e genere (tav. 1) né interessa invarianti di natura paesaggistica, ambientale o storico-monumentale (tav. 2). L’opera in progetto ricade in fascia di interferenza di un’infrastruttura principale, nei pressi di un’area esondabile o a ristagno idrico (tav. 3). Sempre nella tav. 3 emerge che l’abitato di Vallio è indicato come sito a fragilità archeologica. Nella tav. 4 la S.R. 89 “Treviso-Mare” è indicata come infrastruttura di trasporto da riqualificare/potenziare e l’intersezione oggetto del presente intervento come principale intersezione da migliorare.

Fig. 7A – Estratto delle tavole 1-Nord (a sx) e 2-Nord (a dx) del P.A.T. del Comune di Roncade

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Fig. 7B – Estratto delle tavole 3-Nord (a sx) e 4-Nord (a dx) del P.A.T. del Comune di Roncade

Dall’analisi preliminare del Piano degli Interventi del Comune di Roncade (che si riporta di seguito in estratto) non si evidenziano vincoli particolari insistenti sulla zona di intervento. Le aree interessate risultano classificate nella parte nord come zone agricole non integre mentre nella parte sud come zone agricole integre.

Fig. 8 – Estratto del Piano degli Interventi del Comune di Roncade

Il Piano Generale di Bonifica e Tutela del Territorio del Consorzio di Bonifica Piave, all’interno del cui comprensorio ricade l’ambito di intervento, indica che sul lato nord della S.R. 89 “Treviso-Mare”, in corrispondenza dell’intervento in progetto vi è la presenza di un canale demaniale denominato “Valliol di San Rocco”.

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Fig. 9 – Estratto della Carta topografica dei bacini e sottobacini consorziali tratta dal P.G.B.T.T. del Consorzio di Bonifica Piave con evidenziata l’area di intervento

Fig. 10 – Estratto della mappa catastale

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5. Caratteristiche del progetto

Descrivere le principali caratteristiche dimensionali, tipologiche, funzionali del progetto (indicare se il progetto/opera è soggetto alle disposizioni di cui al D.Lgs.105/2015).

Descrivere le attività in fase di cantiere (aree temporaneamente impegnate; tipologia di attività/lavorazioni;

obblighi in materia di gestione delle terre e rocce da scavo; risorse utilizzate, rifiuti, emissioni/scarichi in termini quali-quantitativi, cronoprogramma).

Descrivere la fase di esercizio (aree definitivamente impegnate; risorse utilizzate, rifiuti, emissioni/scarichi in termini quali-quantitativi).

Per entrambe le fasi (cantiere, esercizio) indicare le tecnologie e le modalità realizzative/soluzioni progettuali finalizzate a minimizzare le eventuali interferenze con le aree sensibili indicate in Tabella 8.

L’intervento in oggetto consiste nella realizzazione di una rotatoria che sostituisca l’attuale intersezione, in modo tale da favorire lo scambio di traffico tra le varie arterie stradali migliorando le condizioni di sicurezza e di fluidità del traffico, particolarmente intenso nelle ore di punta e nel periodo estivo.

Il progetto prevede la realizzazione di una rotatoria a quattro bracci posizionata in asse alla S.R. 89

“Treviso-Mare”, con precedenza all’anello, di diametro interno di 60,00 m e due corsie di marcia da 3,75 m con banchine asfaltate in destra e in sinistra da 1,50 m, per una larghezza complessiva del nastro stradale di 10,50 m e diametro esterno della rotatoria di 81,00 m.

I rami di afferenza verranno realizzati con un leggero allargamento della carreggiata attuale per favorire l’inserimento in rotatoria e una maggiore separazione delle correnti veicolari in ingresso e uscita dall’anello rotatorio per mezzo di aiuole spartitraffico. I rami di innesto hanno larghezza di m 6,00 con corsia di marcia di m 3,50, quelli di uscita hanno sempre larghezza di m 6,00 ma la corsia di marcia è stata portata a m 4,50.

Per consentire l’innesto in rotatoria della S.P. 64 da nord dovrà essere realizzato un tratto di nuova viabilità di lunghezza circa 400 m e larghezza 9,50 m (sezione stradale tipo C2 secondo il D.M. 05 novembre 2001) che andrà a raccordarsi al sedime esistente, ove è prevista la regolarizzazione della sezione stradale che attualmente presenta una strettoia in corrispondenza degli edifici esistenti.

Il progetto prevede di realizzare tale tratto di nuova viabilità sul lato nord della viabilità esistente, che viene mantenuta ma destinata all’accesso delle abitazioni esistenti, previa chiusura dell’innesto sulla Treviso- Mare e realizzazione di un cul-de-sac. Per fare ciò si dovrà anche prevedere l’abbattimento di un edificio fronte strada attualmente disabitato.

L’innesto della S.P. 64 da sud invece verrà realizzando riutilizzando parte del sedime della viabilità esistente mantenendo anche il collegamento con la via Gaetano Zompini.

L’intervento richiede lo spostamento della viabilità di accesso ai fondi e alle abitazioni poste sul lato nord della S.R. 89. Saranno invece mantenuti il più possibile inalterati gli accessi alle altre proprietà private.

A completamento dell’opera verranno realizzati fossi di guardia al fine di mantenere la continuità idraulica e assicurarne la compatibilità idraulica; verranno inoltre riutilizzati i reliquati per la realizzazione di aiuole a verde con l’eventuale ripristino delle essenze arboree eliminate.

Tale soluzione permette di contenere al minimo gli espropri che saranno localizzati solamente a nord dell’attuale sedime stradale della S.R. 89 mentre a sud verranno riutilizzate aree attualmente destinate e viabilità.

Il progetto, per le sue caratteristiche, non è soggetto alle disposizioni di cui al D.Lgs.105/2015.

Le opere di adeguamento dell’intersezione vengono descritte come segue:

• Gli allargamenti e modifiche delle carreggiate stradali e di raccordo alla rotatoria verranno realizzate mediante sbancamento per la formazione dei nuovi rilevati e successiva costruzione della nuova sovrastruttura stradale;

• I rilevati per la realizzazione della sede stradale verranno realizzati in misto granulare. Gli stessi saranno presidiati al piede da fossi di guardia per l’invaso e smaltimento delle acque meteoriche provenienti dalla pavimentazione stradale. I rilevati, previa formazione di piano di posa adeguatamente

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costipato, saranno realizzati mediante terreni appartenenti ad uno dei seguenti gruppi della classificazione UNI 10006/1963: A1a, A1b ed A3 e seguendo le avvertenze del Capitolato Speciale d’Appalto di Veneto Strade nonché le prescrizioni della direzione lavori;

• La sovrastruttura stradale sarà di tipo flessibile e costituita da strato di fondazione in misto granulare stabilizzato di opportuna granulometria e spessore, strato di base bitumato, strato di collegamento e strato di usura in conglomerato bituminoso.

L’infrastruttura sarà dotata di aiuole spartitraffico per la corretta individuazione dell’intersezione a rotatoria sistemate a verde con prato.

La rotatoria di progetto sarà inoltre corredata da impianto di illuminazione e da barriere di sicurezza e, localmente, da barriere fono-assorbenti, sistemate in adiacenza della carreggiata stradale a protezione delle abitazioni prospicienti la Treviso-Mare, attualmente soggette al rumore dei veicoli in transito.

Le aree residuali saranno sistemate a prato.

L’intervento, in virtù della sua localizzazione e dimensione e delle opere di inserimento paesaggistico (opere a verde) e di invarianza idraulica a cielo aperto previste, non incide sulla funzionalità ecologica, idraulica ed idrogeologica dell’area.

In ragione della sistemazione dell’intersezione esistente si esclude la sussistenza di modifiche dell’assetto percettivo del luogo sia nei riguardi della visibilità per i veicoli che per lo scenario panoramico del sito;

l’intervento in progetto prevederà elementi di corredo realizzate mediante caratteri costruttivi, materici e coloristici tali da non inficiare le caratteristiche paesaggistiche dell’area.

Le opere di progetto garantiranno molteplici vantaggi:

➢ L’incremento del livello di sicurezza nella percorrenza dell’intersezione, ora a raso, caratterizzata attualmente da elevata incidentalità

➢ La riduzione delle velocità di percorrenza sulla Treviso-Mare, data dalla futura presenza dell’intersezione a rotatoria, con conseguente incremento della sicurezza della circolazione

➢ La riduzione delle velocità di percorrenza sulla Treviso-Mare, data dalla futura presenza dell’intersezione a rotatoria, con conseguente riduzione della pressione acustica sui ricettori più prossimi all’ambito di intervento

➢ L’ulteriore riduzione della pressione acustica per le abitazioni prospicienti la S.R. 89, grazie alla posa in opera, nell’ambito del presente progetto, di barriere fonoassorbenti nelle vicinanze dei ricettori più prossimi

➢ L’assenza di influenze negative dal punto di vista delle emissioni in atmosfera, in quanto l’opera in progetto non andrà ad incrementare gli attuali flussi di traffico

➢ L’incremento della sicurezza degli accessi alle abitazioni private che affacciano sul tratto della S.P.

64 a nord della Treviso-Mare, grazie alla realizzazione di una controstrada dedicata

Dal punto di vista realizzativo dell’opera, che verrà comunque approfondito nella fase di progettazione esecutiva, si adotteranno le misure necessarie per minimizzare l’impatto sulla circolazione veicolare, prevedendo innanzitutto la realizzazione delle opere al di fuori dell’arteria stradale della S.R. 89 e la deviazione del traffico di attraversamento Roncade-Monastier lungo altre direttrici, la realizzazione delle lavorazioni su metà rotatoria per volta con deviazione della circolazione della Treviso-Mare sull’altra metà e, infine, l’apertura della circolazione su tutta la rotatoria e la realizzazione delle opere di finitura esternamente all’anello rotatorio.

Il cantiere base, la cui localizzazione verrà definita nella fase di progettazione esecutiva, avrà la funzione di:

• Stoccaggio materiali sciolti;

• Stoccaggio armatura di carpenteria;

• Stoccaggio materiali di risulta;

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• Deposito macchinari e attrezzature;

• Servizi igienici e spogliatoio.

Per la realizzazione delle opere in progetto è prevista la produzione delle seguenti tipologie di materiali derivanti dalle lavorazioni in progetto:

I. Materiali provenienti dall’installazione dei cantieri:

Lavorazioni preliminari (decespugliamento);

Materiali provenienti dall’esecuzione di scavi (eventuali, relative solo alla preparazione del cantiere base).

II. Materiali provenienti dalla demolizione:

Rimozione barriere stradali esistenti;

Fresato stradale (conglomerato bituminoso che si origina dalla scarifica dello strato superficiale del manto stradale);

Demolizione cls;

Scarti ferrosi;

III. Rifiuti prodotti dalla manutenzione degli automezzi in cantiere.

Sulla base di esperienze pregresse maturate in lavori simili i codici CER che possono essere attribuiti a questi materiali, se presenti, sono i seguenti: 17 01 07 miscuglio di cemento, 17 03 01 materiale fresato, 17 05 04 terre e rocce da scavo.

Le differenti caratteristiche dei materiali determinano diverse caratteristiche delle aree all’interno delle quali essi dovranno essere stoccati.

In tutti i casi le aree di stoccaggio, dimensionate in maniera diversa in funzione dei quantitativi di materiali da accumulare, verranno realizzate in modo da contenere al minimo gli impatti sulle matrici ambientali, con specifico riferimento alla tutela delle acque superficiali e sotterranee e alla dispersione delle polveri.

All’interno delle singole aree il terreno dovrà essere stoccato in cumuli separati, distinti per natura e provenienza del materiale, con altezza massima derivante dall’angolo di riposo del materiale in condizioni sature, tenendo conto degli spazi necessari per operare in sicurezza nelle attività di deposito e prelievo del materiale.

All’interno delle aree di stoccaggio si dovrà aver cura di predisporre, in modo separato e con chiara segnalazione di identificazione:

- depositi di accumulo dei materiali da scavo da sottoporre ad analisi, ovvero aree in cui verranno depositate le terre e rocce da scavo in attesa della determinazione delle caratteristiche di qualità ai fini della loro riutilizzazione;

- depositi di accumulo dei materiali da riutilizzare, ovvero aree in cui verranno stoccate, per un successivo riutilizzo, le terre e rocce da scavo già caratterizzate e che non vengono immediatamente reimpiegate;

- depositi temporanei di rifiuti non pericolosi, ovvero aree in cui vengono accumulati i rifiuti identificati come non pericolosi prima di procedere al loro smaltimento e/o recupero.

Al fine di garantire la massima tutela nelle aree destinate ai rifiuti, i tempi di deposito per le singole tipologie di materiali non dovranno superare quanto stabilito dalla normativa attualmente vigente. Inoltre, le diverse tipologie di rifiuti dovranno essere mantenute separate tra loro.

La durata dei lavori, aspetto che verrà comunque approfondito nella fase di progettazione esecutiva, potrà essere nell’ordine dei 6 mesi, cercando di evitare la stagione estiva, caratterizzata da consistente aumento di traffico da e verso le località marittime.

Nella figura sottostante è riportato un estratto planimetrico dell’intervento di progetto.

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Fig. 11 – Intervento in progetto

6. Iter autorizzativo del progetto/opera esistente

Procedure Autorità competente/ Atto / Data

 Verifica di assoggettabilità a VIA ________________________________________

 VIA ________________________________________

 Autorizzazione all’esercizio ________________________________________

Altre autorizzazioni

Autorizzazione paesaggistica

Autorizzazione archeologica

Variante urbanistica

 ____________________________________

 ____________________________________

 ____________________________________

7. Iter autorizzativo del progetto proposto

Fatti salvi gli eventuali adempimenti in materia di VIA ai sensi della Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006, da espletare in base agli esiti della valutazione preliminare, il progetto dovrà acquisire le seguenti autorizzazioni:

Procedure Autorità competente

 Autorizzazione all’esercizio ________________________________________

Altre autorizzazioni

Approvazione del progetto definitivo

Approvazione del progetto esecutivo

Veneto Strade S.p.A.

Veneto Strade S.p.A.

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8. Aree sensibili e/o vincolate

Indicare se il progetto ricade totalmente/parzialmente o non ricade

neppure parzialmente all’interno delle zone/aree di seguito riportate1: SI NO Breve descrizione2

1. Zone umide, zone riparie, foci dei fiumi

□ 

L'area di intervento non ricade all'interno delle aree/zone di cui al presente punto. Le aree più prossime sono il Fiume Sile ed il Fiume Piave. Anche le zone umide distano alcuni km dall’ambito dell’opera

2. Zone costiere e ambiente marino

□ 

L'area di intervento non ricade all'interno delle zone di cui al presente punto. La distanza dalle fasce più prossime si misura nell'ordine delle decine di km dall’ambito dell’opera

3. Zone montuose e forestali

□ 

L'area di intervento non ricade all'interno delle zone di cui al presente punto. La distanza dall'area forestale più prossima si misura nell'ordine di km dall’ambito dell’opera

4. Riserve e parchi naturali, zone classificate o protette ai sensi della normativa nazionale (L. 394/1991), zone classificate o protette dalla normativa comunitaria (siti della Rete Natura 2000, direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE)

□ 

All'interno del territorio amministrato dal Comune di Roncade è presente il sito Rete Natura 2000 (IT3240033 - Fiumi Meolo e Vallio). Il sito si estende all'interno dei Comuni di:

Breda di Piave, Monastier di Treviso, Roncade, S.

Biagio di Callalta e Meolo. Premesso che l'area di intervento non ricade all'interno delle zone di cui al presente punto, la stessa fa parte del bacino idraulico del Fiume Vallio

1 Per le zone/aree riportate ai punti da 1 a 7, la definizione, i dati di riferimento e le relative fonti sono riportati nell’

Allegato al D.M. n. 52 del 30.3.2015, punto 4.3.

2Specificare la denominazione della zona/area e la distanza dall’area di progetto, nel caso di risposta affermativa (ricade totalmente/parzialmente); nel caso di risposta negativa (non ricade neppure parzialmente) fornire comunque una breve descrizione ed indicare se è localizzata in un raggio di 15 km dall’area di progetto

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8. Aree sensibili e/o vincolate

Indicare se il progetto ricade totalmente/parzialmente o non ricade

neppure parzialmente all’interno delle zone/aree di seguito riportate1: SI NO Breve descrizione2

5. Zone in cui si è già verificato, o nelle quali si ritiene che si possa verificare, il mancato rispetto degli standard di qualità ambientale

pertinenti al progetto stabiliti dalla legislazione comunitaria

□ 

Il progetto si colloca in un ambito geografico caratterizzato da superamenti per quanto riguarda la componente aria (Qualità dell’aria). I superamenti dei limiti di legge di alcuni inquinanti, registrati nel corso di monitoraggi effettati a Roncade nell’ambito di altri progetti, risultano in linea con una situazione

di inquinamento

ubiquitario che interessa non solo la regione veneta ma l’intera pianura padana. Considerata la

limitata entità

dell'intervento in progetto (finalizzato

principalmente ad incrementare il livello di

sicurezza nella

percorrenza dell'incrocio, ora a raso, oggetto di incidentalità frequente), si evidenzia che la sua realizzazione non comporterà un aumento dei flussi attuali in transito, per contro favorirà la riduzione delle velocità di percorrenza del tratto, mitigandone conseguentemente incidentalità e pressione acustica. Quest'ultima verrà ulteriormente mitigata attraverso la posa in opera di barriere fonoassorbenti poste nelle vicinanze dei ricettori più prossimi. Non modificando gli attuali flussi di traffico, la realizzazione dell'opera non sarà causa di influenze negative dal punto di vista delle emissioni in atmosfera

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8. Aree sensibili e/o vincolate

Indicare se il progetto ricade totalmente/parzialmente o non ricade

neppure parzialmente all’interno delle zone/aree di seguito riportate1: SI NO Breve descrizione2

6. Zone a forte densità demografica

□ 

La zona non ha caratteristiche di forte densità demografica essendo in prevalenza un’area agricola

7. Zone di importanza paesaggistica, storica, culturale o archeologica

□ 

L’ambito d’intervento non

ha una valenza

paesaggistica,

archeologica o storico- culturale

8. Territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità (art.

21 D.Lgs. 228/2001)

 □

L’intero territorio del Comune di Roncade è inserito all’interno di una zona DOCG, denominata Vini del Piave e di una zona DOCG denominata Piave Malanotte

9. Siti contaminati (Parte Quarta, Titolo V del D.Lgs. 152/2006)

□ 

L’ambito di progetto non ricade in prossimità di siti contaminati, secondo i dati ARPAV

10. Aree sottoposte a vincolo idrogeologico (R.D. 3267/1923)

□ 

L’area oggetto di studio non ricade in alcun vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. né in prossimità

11. Aree a rischio individuate nei Piani per l’Assetto Idrogeologico e nei

Piani di Gestione del Rischio di Alluvioni

 □

L’ambito di progetto ricade in area a pericolosità idraulica moderata

12. Zona sismica (in base alla classificazione sismica del territorio

regionale ai sensi delle OPCM 3274/2003 e 3519/2006)3

 □

L’intero territorio del Comune di Roncade è sottoposto a vincolo sismico ai sensi del D.P.C.M. n. 3274/2003 classe 3

13. Aree soggette ad altri vincoli/fasce di rispetto/servitù (aereoportuali, ferroviarie, stradali, infrastrutture energetiche, idriche,

comunicazioni, ecc.)

 □

All’interno dell’area di intervento ricade il canale demaniale Valliol di San Rocco affiancato da fascia di rispetto consortile

3Nella casella “SI”, inserire la Zona e l’eventuale Sottozona sismica

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9. Interferenze del progetto con il contesto ambientale e territoriale

Domande Si/No/?

Breve descrizione

Sono previsti potenziali effetti ambientali significativi?

Si/No/? – Perché?

1. La costruzione, l’esercizio o la dismissione del progetto comporteranno azioni che modificheranno fisicamente l'ambiente interessato (topografia, uso del suolo, corpi idrici, ecc.)?

Si

No

Si

No Descrizione:

Trattasi di intervento correttivo del tracciato

di un tratto

infrastrutturale esistente.

Perché:

L’intervento è limitato ad un ambito contenuto e circoscritto e in gran parte interno alla fascia di rispetto stradale. Gli accorgimenti di progetto sono tali da contenerne l’invasività.

2. La costruzione o l’esercizio del progetto comporteranno l’utilizzo di risorse naturali come territorio, acqua, materiali o energia, con particolare riferimento a quelle non rinnovabili o scarsamente disponibili?

Si

No

Si

No Descrizione:

L’intervento prevederà l’utilizzo di alcune delle seguenti risorse indicate, senza tuttavia attingere a fonti energetiche

scarsamente disponibili.

Perché:

Le quantità di materiale da utilizzare saranno contenute e non si prevede il ricorso a materiali o tecnologie costruttive di particolare impegno dal punto di vista degli effetti ambientali.

3. Il progetto comporterà l’utilizzo, lo stoccaggio, il trasporto, la movimentazione o la produzione di sostanze o materiali che potrebbero essere nocivi per la salute umana o per l’ambiente, o che possono destare preoccupazioni sui rischi, reali o percepiti, per la salute umana?

Si

No

Si

No Descrizione:

Non è previsto l’impiego di materiali o sostanze nocive, salvo quelle usualmente impiegate nella costruzione di intersezioni stradali e comunque di limitata quantità d’impiego.

Perché:

L’utilizzo di eventuali prodotti tossici è limitato a piccole quantità (per esempio solventi).

Durante la realizzazione saranno adottati protocolli di gestione delle emergenze per l’eventuale contenimento degli effetti.

4. Il progetto comporterà la produzione di rifiuti solidi durante la costruzione, l’esercizio o la dismissione?

Si

No

Si

No

Descrizione:

In alcune fasi di realizzazione saranno prodotti materiali provenienti da demolizione del corpo stradale.

Perché:

La gestione dei materiali provenienti dalle lavorazioni verrà condotta secondo prescrizioni di legge per lo smaltimento o il riciclaggio degli stessi. Le terre e rocce da scavo saranno riutilizzate in cantiere e/o avviate al ciclo di smaltimento.

5. Il progetto genererà emissioni di inquinanti,

Si

No

Si

No

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9. Interferenze del progetto con il contesto ambientale e territoriale

Domande Si/No/?

Breve descrizione

Sono previsti potenziali effetti ambientali significativi?

Si/No/? – Perché?

sostanze pericolose, tossiche, nocive nell’atmosfera?

Descrizione:

Le emissioni inquinanti saranno quelle prodotte dai gas di scarico dei mezzi di cantiere.

Perché:

Non si prevedono emissioni aggiuntive rispetto a quelle prodotte dai mezzi di cantiere e dal traffico veicolare.

6. Il progetto genererà rumori, vibrazioni, radiazioni elettromagnetiche, emissioni luminose o termiche?

Si

No

Si

No Descrizione:

Le emissioni rumorose sono riconducibili alle lavorazioni previste nonché al traffico veicolare presente durante i lavori.

Perché:

Non si prevedono emissioni rumorose aggiuntive rispetto a quelle indicate.

In compenso la riqualificazione dell'intersezione comporterà, in futuro, un'attesa riduzione delle emissioni in virtù della moderazione delle velocità di percorrenza del tratto,

riducendone inoltre

incidentalità e pressione acustica. Quest'ultima verrà ulteriormente contenuta attraverso la posa in opera di barriere fonoassorbenti poste nelle vicinanze dei ricettori più prossimi.

7. Il progetto comporterà rischi di contaminazione del terreno o dell’acqua a causa di rilasci di inquinanti sul suolo o in acque superficiali, acque sotterranee, acque costiere o in mare?

Si

No

Si

No Descrizione:

Il rischio è

rappresentato da limitati ed eventuali sversamenti

accidentali in fase di scavo e di costruzione.

Perché:

Il cantiere e gli operatori saranno formati e dotati di presidi di pronto intervento per contenere gli eventuali effetti di contaminazione accidentale.

8. Durante la costruzione o l’esercizio del progetto sono prevedibili rischi di incidenti che potrebbero interessare la salute umana o l’ambiente?

Si

No

Si

No Descrizione:

Il rischio è

riconducibile solo alla eventuale casualità di un evento incidentale involontario.

Perché:

In cantiere si impiegheranno i presidi ed i provvedimenti previsti dai protocolli di sicurezza.

9. Sulla base delle informazioni della Tabella 8 o di altre informazioni pertinenti, nell’area di

progetto o in aree limitrofe ci sono zone

Si

No

Si

No

(23)

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9. Interferenze del progetto con il contesto ambientale e territoriale

Domande Si/No/?

Breve descrizione

Sono previsti potenziali effetti ambientali significativi?

Si/No/? – Perché?

protette da normativa internazionale, nazionale o locale per il loro valore ecologico, paesaggistico, storico-culturale od altro che potrebbero essere interessate dalla realizzazione del progetto?

Descrizione:

L’area di intervento non interferisce con siti della rete Natura 2000.

Perché:

L’area di intervento non è neppure parzialmente inserita all’interno di perimetri tutelati dalla Rete Natura 2000. Il sito Natura 2000 più prossimo è IT3240033 - Fiumi Meolo e Vallio.

10. Nell’area di progetto o in aree limitrofe ci sono altre zone/aree sensibili dal punto di vista ecologico, non incluse nella Tabella 8 quali ad esempio aree utilizzate da specie di fauna o di flora protette, importanti o sensibili per la riproduzione, nidificazione, alimentazione, sosta, svernamento, migrazione, che potrebbero essere interessate dalla realizzazione del progetto?

Si

No

Si

No

Descrizione:

Dalla consultazione delle banche dati regionali e provinciali non si è trovato riscontro in merito.

Perché:

L’area di intervento non è neppure parzialmente inserita all’interno di perimetri tutelati dalla Rete Natura 2000. Il sito Natura 2000 più prossimo è IT3240033 - Fiumi Meolo e Vallio.

11. Nell’area di progetto o in aree limitrofe sono presenti corpi idrici superficiali e/o sotterranei che potrebbero essere interessati dalla realizzazione del progetto?

Si

No

Si

No Descrizione:

Nonostante l’area di intervento faccia parte del bacino del Fiume Vallio (compreso nell’elenco dei siti Natura 2000), non vi scarica direttamente.

Perché:

La natura e le dimensioni dell’intervento sono tali da non sollevare attenzione rispetto al rischio di inquinamento idrico superficiale e sotterraneo.

Inoltre la creazione di nuove affossature ai fini dell’invarianza idraulica dell’intervento comporteranno un beneficio in termini di sicurezza idraulica dell’area.

12. Nell’area di progetto o in aree limitrofe sono

presenti vie di trasporto suscettibili di elevati

Si

No

Si

No

(24)

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9. Interferenze del progetto con il contesto ambientale e territoriale

Domande Si/No/?

Breve descrizione

Sono previsti potenziali effetti ambientali significativi?

Si/No/? – Perché?

livelli di traffico o che causano problemi ambientali, che potrebbero essere interessate dalla realizzazione del progetto?

Descrizione:

L’intervento riguarda un provvedimento di sistemazione di una intersezione stradale ricadente su di una strada di grande importanza e con volumi di traffico consistenti.

Perché:

L'intervento in progetto, finalizzato principalmente ad incrementare il livello di sicurezza nella percorrenza dell'incrocio, oggetto di incidentalità frequente, favorirà la moderazione delle velocità di percorrenza del tratto, riducendone

conseguentemente

incidentalità e pressione acustica. Quest'ultima verrà ulteriormente mitigata attraverso la posa in opera di barriere fonoassorbenti poste nelle vicinanze dei ricettori più prossimi.

13. Il progetto è localizzato in un’area ad elevata intervisibilità e/o in aree ad elevata fruizione pubblica?

Si

No

Si

No Descrizione:

Trattasi di intervento a

raso in area

extraurbana pianeggiante.

Perché:

L’intervento in esame non produrrà impatti visivi rilevanti nell’area.

14. Il progetto è localizzato in un’area ancora non urbanizzata dove vi sarà perdita di suolo non antropizzato?

Si

No

Si

No Descrizione:

Parte dell’intervento, sul lato nord, è collocata oltre la fascia di rispetto stradale, su terreni agricoli soggetti ad antropizzazione.

Perché:

Le dimensioni dell’intervento sono tali da non attendersi ripercussioni ambientali significative sulla componente suolo agricolo.

15. Nell’area di progetto o in aree limitrofe ci

sono piani/programmi approvati inerenti

Si

No

Si

No

(25)

Provincia di Treviso

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Modulistica VIA - 15/12/2017 Pagina 25 di 28

9. Interferenze del progetto con il contesto ambientale e territoriale

Domande Si/No/?

Breve descrizione

Sono previsti potenziali effetti ambientali significativi?

Si/No/? – Perché?

l'uso del suolo che potrebbero essere interessati dalla realizzazione del progetto?

Descrizione:

L’area di interesse si colloca nella tavola n.

26 “Pianure del

Sandonatese e

Portogruarese” del Sistema del territorio rurale e della rete ecologica del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, in

una zona

caratterizzata da

“elevata utilizzazione agricola” per cui il P.T.R.C. persegue la conservazione

dell’integrità del territorio aperto e la limitazione della trasformazione in zone con altra destinazione.

Perché:

Le dimensioni dell’intervento sono tali da non attendersi ripercussioni ambientali significative sull’uso del suolo.

Il numero di particelle catastali destinate a coltivazioni agricole interferite dall’intervento in progetto è molto limitato (2) e verranno interessate sul margine.

L’espropriazione legata alla realizzazione dell’opera non creerà reliquati.

16. Sulla base delle informazioni della Tabella 8 o di altre informazioni pertinenti, nell’area di progetto o in aree limitrofe ci sono zone densamente abitate o antropizzate che potrebbero essere interessate dalla realizzazione del progetto?

Si

No

Si

No Descrizione:

Il caso non ricorre.

Perché:

L’intervento non è collocato in

prossimità di zone

densamente abitate.

17. Nell’area di progetto o in aree limitrofe sono presenti ricettori sensibili (es. ospedali, scuole, luoghi di culto, strutture collettive, ricreative, ecc.) che potrebbero essere interessate dalla realizzazione del progetto?

Si

No

Si

No Descrizione:

L’intervento non arriva ad interessare le opere

in precedenza

menzionate.

Perché:

L’intervento non arriva ad interessare le opere in precedenza menzionate.

18. Nell’area di progetto o in aree limitrofe sono presenti risorse importanti, di elevata qualità e/o con scarsa disponibilità (es. acque superficiali e sotterranee, aree boscate, aree agricole, zone di pesca, turistiche, estrattive, ecc.) che potrebbero essere interessate dalla realizzazione del progetto?

Si

No

Si

No Descrizione:

L’ambito di intervento interessa parzialmente aree a destinazione agricola.

Perché:

Le dimensioni dell’intervento sono tali da non attendersi ripercussioni ambientali significative.

(26)

Provincia di Treviso

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Modulistica VIA - 15/12/2017 Pagina 26 di 28

9. Interferenze del progetto con il contesto ambientale e territoriale

Domande Si/No/?

Breve descrizione

Sono previsti potenziali effetti ambientali significativi?

Si/No/? – Perché?

19. Sulla base delle informazioni della Tabella 8 o di altre informazioni pertinenti, nell’area di progetto o in aree limitrofe sono presenti zone che sono già soggette a inquinamento o danno ambientale, quali ad esempio zone dove gli standard ambientali previsti dalla legge sono superati, che potrebbero essere interessate dalla realizzazione del progetto?

Si

No

Si

No

Descrizione:

Il progetto si colloca in un ambito geografico caratterizzato da superamenti per quanto riguarda la componente aria (Qualità dell’aria). I superamenti dei limiti di legge di alcuni inquinanti, registrati

nel corso di

monitoraggi effettati a Roncade nell’ambito di altri progetti, risultano in linea con una

situazione di

inquinamento

ubiquitario che interessa non solo la regione veneta ma l’intera pianura padana.

Perché:

Considerata la limitata entità dell'intervento in progetto (finalizzato principalmente ad incrementare il livello di sicurezza nella percorrenza dell'incrocio, ora a raso, oggetto di incidentalità frequente), si evidenzia che la sua realizzazione non comporterà un aumento dei flussi attuali in transito, per contro favorirà la riduzione delle velocità di percorrenza del tratto, mitigandone conseguentemente

incidentalità e pressione acustica.

Non modificando gli attuali flussi di traffico, la realizzazione dell’opera non sarà causa di influenze negative dal punto di vista delle emissioni in atmosfera.

20. Sulla base delle informazioni della Tabella 8 o di altre informazioni pertinenti, il progetto è ubicato in una zona soggetta a terremoti, subsidenza, frane, erosioni, inondazioni o condizioni climatiche estreme o avverse quali ad esempio inversione termiche, nebbie, forti venti, che potrebbero comportare problematiche ambientali connesse al progetto?

Si

No

Si

No

Descrizione:

Il caso non ricorre.

Perché:

Si ritiene che l’osservazione degli accorgimenti derivanti dalle prescrizioni normative in merito a tali eventi siano sufficienti a tutelare dal rischio indicato.

21. Le eventuali interferenze del progetto

identificate nella presente Tabella e nella

Si

No

Si

No

(27)

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9. Interferenze del progetto con il contesto ambientale e territoriale

Domande Si/No/?

Breve descrizione

Sono previsti potenziali effetti ambientali significativi?

Si/No/? – Perché?

Tabella 8 sono suscettibili di determinare effetti cumulativi con altri progetti/attività esistenti o approvati?

Descrizione:

Non si è trovato riscontro in merito ad altri progetti approvati nell’ambito

dell’intervento, dalla consultazione del P.I.

del Comune di Roncade e dell’Ente gestore della S.R. 89

“Treviso-Mare”.

Perché:

Non sono evidenziati altre situazioni che possano produrre effetti ambientali cumulativi a quelli prodotti dal progetto.

22. Le eventuali interferenze del progetto identificate nella presente Tabella e nella Tabella 8 sono suscettibili di determinare effetti di natura transfrontaliera?

Si

No

Si

No Descrizione:

Il caso non ricorre.

Perché:

L’ubicazione dell’intervento è tale da non presentare il rischio indicato.

10. Allegati

Completare la tabella riportando l’elenco degli allegati alla lista di controllo. Tra gli allegati devono essere inclusi, obbligatoriamente, elaborati cartografici redatti a scala adeguata, nei quali siano chiaramente rappresentate le caratteristiche del progetto e del contesto ambientale e territoriale interessato, con specifico riferimento alla Tabella 8.

Gli allegati dovranno essere forniti in formato digitale (.pdf) e il nome del file dovrà riportare il numero dell’allegato e una o più parole chiave della denominazione (es. ALL1_localizzazione_progetto.pdf)

N. Denominazione Scala Nome file

01 Planimetria di progetto 1:1.000 ALL01_planprog.pdf

02 Allegato ALL02 1:75.000 ALL02_foci_vincfor_zoneumide.pdf 03 Allegato ALL03 1:10.000 ALL03_natura2000_PAI_bacini.pdf 04 Allegato ALL04 1:75.000 ALL04_paesagg_arch_parchris.pdf 05 Allegato ALL05 1:10.000 ALL05_vincsism.pdf

06 Allegato ALL06 1:10.000 ALL06_tipihabitat.pdf

07 Allegato ALL07 1:10.000 ALL07_areenucleo_correcol.pdf

08 Allegato ALL08 1:75.000 ALL08_doc_docg.pdf

(28)

Provincia di Treviso

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Modulistica VIA - 15/12/2017 Pagina 28 di 28

09 Doc fotografica - ALL09_docfoto.pdf

Il dichiarante

Ing. Antonio Martini

(documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell’art. 24 D.Lgs. 82/2005 e ss.mm.ii)4

4Applicare la firma digitale in formato PAdES (PDF Advanced Electronic Signatures) su file PDF.

MARTINI ANTONIO STUDIO MARTINI INGEGNERIA S.R.L.

/ 03168000275 Amministratore unico 27.04.2021 07:59:03 UTC

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