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Academic year: 2022

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REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 14291 DEL 24/09/2020 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA

Area:

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(TARANTINO ANTONIA) (TARANTINO ANTONIA) (R. BOTTI)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

SANITA' E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

(D'Amato Alessio) ___________________________

L'ASSESSORE

POLITICHE SOCIALI, WELFARE ED ENTI LOCALI

(Troncarelli Alessandra) (O. Guglielmino)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ASSESSORE IL DIRETTORE IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 29/09/2020 prot. 714 ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

____________________________________ ____________________________________

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE

Recepimento dell'Accordo in Conferenza Unificata n. 80 del 9 luglio 2020 recante «Accordo, ai sensi dell'articolo 9 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli Enti Locali sul documento recante

"Linee di indirizzo per la prevenzione e il controllo dell'infezione da SARS-COV-2 nelle Comunità Residenziali del privato sociale che accolgono minorenni che hanno compiuto il 14° anno di età e giovani adulti e per la gestione delle attività trattamentali negli Istituti Penali per i Minorenni"».

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

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Oggetto: Recepimento dell’Accordo in Conferenza Unificata n. 80 del 9 luglio 2020 recante

«Accordo, ai sensi dell’articolo 9 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli Enti Locali sul documento recante “Linee di indirizzo per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle Comunità Residenziali del privato sociale che accolgono minorenni che hanno compiuto il 14° anno di età e giovani adulti e per la gestione delle attività trattamentali negli Istituti Penali per i Minorenni”».

LA GIUNTA REGIONALE

Su proposta dell’Assessore Salute e Integrazione Socio-Sanitaria di concerto con l’Assessore Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la Legge n. 833 del 23 dicembre 1978 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale;

VISTA la Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme sul procedimento amministrativo” e s.m.i.

e, in particolare, l’articolo 15 (Accordi fra pubbliche amministrazioni) che disciplina lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune tra Pubbliche Amministrazioni;

VISTO il Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421” e s.m.i.;

VISTA la Legge Regionale 16 giugno 1994, n. 18 e s.m.i., recante “Disposizioni per il riordino del SSR ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 e successive modificazioni e integrazioni. Istituzioni delle aziende unità sanitarie locali”;

VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002 n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale) e s.m.i.;

VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e s.m.i.;

VISTO l’art. 2, co. 283, della Legge 24/12/2007, n. 244 (finanziaria 2008) che definisce il trasferimento delle funzioni sanitarie in materia di sanità penitenziaria dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale e s.m.i.;

VISTO il DCA n. U00606 del 30 dicembre 2015, recante l’istituzione, la soppressione e la ridenominazione delle AA.SS.LL. del Lazio;

VISTO il D.P.C.M. 12 gennaio 2017, recante "Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”;

VISTA la D.G.R. n. 203 del 24 aprile 2018 concernente: “Modifica al Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e successive modificazioni” che ha istituito la Direzione Regionale Salute e Integrazione sociosanitaria e la Direzione Regionale per l’Inclusione Sociale;

VISTA la D.G.R. n. 271 del 5 giugno 2018, con quale è stato conferito al dott. Renato Botti l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria;

VISTO il DCA del 20 gennaio 2020 n. U00018, concernente: “Adozione in via definitiva del piano rientro “piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario regionale 2019- 2021 ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 88 della L, 191/2009, secondo periodo. Modifiche

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ed integrazioni al DCA U00469 del 14 novembre 2019 in esito al verbale del Tavolo di verifica del 27 novembre 2019”;

VISTA la Delibera del Consiglio dei Ministri 5 marzo 2020, con cui è stato disposto, tra l’altro, di approvare il Piano di Rientro della Regione Lazio adottato dal Commissario ad acta con il DCA n.

U00018 del 20.01.20 e recepito dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 12 del 21 gennaio 2020, subordinatamente al recepimento, mediante deliberazione di Giunta integrativa, da dottarsi entro il termine del 30 marzo 2020 (poi prorogato al 30 giugno 2020), delle ulteriori modifiche richieste dai Ministeri Salute ed Economia e Finanze con il parere del 28 gennaio 2020;

VISTO il DCA n. 81 del 25 giugno 2020 che ha adottato il Piano di rientro denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021” in recepimento delle modifiche richieste dai Ministeri vigilanti con il citato parere del 28 gennaio 2020 e definito il percorso volto a condurre la Regione verso la gestione ordinaria della sanità, previa individuazione degli indirizzi di sviluppo e qualificazione da perseguire;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 26 giugno 2020 n. 406 “Presa d’atto e recepimento del Piano di rientro denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021” adottato con il Decreto del Commissario ad acta n. 81 del 25 giugno 2020 ai fini dell’uscita dal commissariamento”;

CONSIDERATO che con il verbale della riunione del 22/07/2020 il tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza ha ratificato l’uscita della Regione Lazio dal commissariamento;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 29 settembre 2020 n. 661, recante “Attuazione delle azioni previste nel Piano di rientro denominato Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 adottato con il DCA n. 81 del 25 giugno 2020 e recepito con la DGR n. 406 del 26 giugno 2020”;

VISTO l’art. 9, D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281 - Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato - città ed autonomie locali, e, in particolare, il comma 2, lettera c), in base al quale la Conferenza Unificata promuove e sancisce accordi tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere in collaborazione attività di interesse comune;

VISTO il Decreto legislativo 22 giugno 1999, n. 230, "Riordino della medicina penitenziaria, a norma dell'articolo 5 della legge 30 novembre 1998, n. 419”;

VISTO il D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, “Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”;

VISTA la Legge Regionale 6 ottobre 2003, n. 31, “Istituzione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”;

VISTA la Legge Regionale 8 giugno 2007, n. 7, “Interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta”;

VISTO il D.P.C.M. 1 aprile 2008, concernente “Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria”, e la relativa presa d’atto con DGR del 4 luglio 2008, n. 470;

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VISTO l’Accordo in Conferenza Unificata (Rep. Atti 81/CU) del 31 luglio 2008, che ha deliberato la costituzione del «Tavolo permanente sulla sanità penitenziaria», tra i compiti del quale vi sono anche l’espletamento dell’attività istruttoria dei provvedimenti, da sottoporre all’esame della Conferenza Unificata, e quello di predisporre indirizzi per favorire la realizzazione dei programmi di interventi nelle realtà territoriali nei confronti dei detenuti, degli internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale e quello di definire strumenti volti a favorire il coordinamento fra Regioni, Provveditorati regionali dell’Amministrazione Penitenziaria e Centri di giustizia minorile;

VISTA la DGR 137 del 13/3/2009 con la quale fu istituito l’Osservatorio Regionale permanente sulla Sanità penitenziaria della regione Lazio;

VISTA la Determinazione n. D2244 del 21/07/2009 con la quale la Regione ha istituito un gruppo di lavoro denominato “Coordinamento Regionale interaziendale per la tutela della salute in carcere” composto dai referenti di Sanità penitenziaria di ciascuna ASL e da alcuni referenti della Giustizia in ambito penitenziario, che, ai fini dell’attuazione del DPCM 2008, aveva il compito di supportare la Regione nel complesso trasferimento della salute del detenuto e dell’internato, dalla Giustizia alla Sanità;

VISTO la C.U. n. 82 del 26 novembre 2009 recante «Linee di indirizzo per l’assistenza ai minori sottoposti a provvedimento dell’Autorità giudiziaria” che stabilisce la necessità di prestare particolare attenzione ai provvedimenti giudiziari che prevedono il collocamento in comunità di accordi e protocolli a livello regionale»;

VISTA la C.U. n. 5 del 12 gennaio 2012, recante «Linee di indirizzo per la riduzione del rischio autolesivo e suicidario dei detenuti, degli internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale»;

VISTA la C.U. n. 3 del 22/1/2015 recante “Linee guida in materia di modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria negli Istituti Penitenziari per adulti; implementazione delle reti sanitarie regionali e nazionali” e recepita con DGR del Lazio n.375 del 28/07/2015;

VISTO il DCA n. U00026 del 23 gennaio 2015 recante: “Recepimento Accordo n. 5/CU del 19 gennaio 2012 e approvazione documento “Programma operativo di prevenzione del rischio autolesivo e suicidario dei detenuti, degli internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale nella Regione Lazio”.

VISTO il DCA n. U00383 del 4 agosto 2015 recante: “Percorsi assistenziali di presa in carico sanitaria e di cura dei minori e giovani adulti con problemi psicopatologici e/o psichiatrici e/o dipendenze patologiche sottoposti a procedimento penale”.

VISTA la C.U. n. 129 del 26 ottobre 2017, di definizione del «Piano Nazionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi minorili del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità»;

VISTA la DGR 237 del 22/5/2018 “Istituzione dell'Osservatorio permanente sulla Sanità Penitenziaria. DPCM 1/4/08 concernente "Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e dei beni strumentali in materia di sanità penitenziaria". Modifica della DGR. n.137 del 13/3/2009.

VISTO il Decreto del Presidente della Regione n. T00282 del 12/11/2018 con il quale sono stati nominati i componenti dell’Osservatorio Permanente sulla Sanità Penitenziaria, di cui al DPCM 1/04/08;

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VISTO il D. Lgs. n. 2 ottobre 2018, n. 121, recante “Disciplina dell’esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni, in attuazione della delega di cui all’art. 1, c. 81, 83 e 85, lettera p) della Legge 23 giugno 2017 n. 103” ed in particolare, l’art. 12 (che prevede la collaborazione dei servizi socio sanitari territoriali con gli Uffici di Servizio Sociale minorile per tutta la durata dell’esecuzione della misura penale di comunità), l’art. 14 (che indica tra gli elementi che costituiscono il progetto educativo individuale le attività di istruzione, di formazione professionale, culturali, sportive e lavorative) e l’art. 19 (che presta particolare attenzione alla tutela delle relazioni familiari e all’affettività aumentando il numero dei colloqui previsti e prevedendo diverse modalità per mantenere le relazioni affettive);

RICHIAMATI tutti i provvedimenti statali e regionali adottati sino alla data odierna per fronteggiare l’emergenza sanitaria da COVID-19;

VISTA la Deliberazione di Consiglio regionale n.1 del 24 gennaio 2019 del Piano sociale regionale denominato “Prendersi Cura un Bene Comune” con il quale la Regione Lazio, nell’ambito delle proprie competenze, promuove il miglioramento della condizione carceraria con l’obiettivo di favorire il ricorso a misure alternative alla detenzione, con particolare attenzione per le detenute madri con figli minori, potenziando il sistema integrato di rete sociale regionale, nonché promuovendo l’individuazione e l’istituzione delle case famiglia protette di cui all’articolo 4 della legge 21 aprile 2011, n. 62 concernente disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori, predisponendo inoltre, anche attraverso i beni confiscati alla mafia, una rete di soluzioni abitative accessibili a ex detenuti liberi da non oltre ventiquattro mesi, condannati in esecuzione penale esterna, detenuti in permesso premio, familiari di detenuti residenti fuori regione in visita ai parenti ristretti negli istituti penali e penitenziari del Lazio, nonché predisponendo una rete di strutture di accoglienza accessibili a persone sottoposte a misure cautelari personali, condannate in esecuzione penale o sottoposte a misura di sicurezza che, in ragione delle loro condizioni psicofisiche, abbiano bisogno di programmi di recupero e di riabilitazione esterni al circuito penitenziario o all’internamento nelle REMS, anche mediante l’implementazione della rete dell’accoglienza alloggiativa per gli adulti, per minori e giovani adulti e per le detenute madri;

VISTO il D.P.C.M. 18 maggio 2020, recante «Modifiche all’art. 1, comma 1, lettera cc) del D.P.C.M. 17 maggio 2020 concernente “Disposizioni attuative del decreto legge 25 marzo 2020, n.

19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e del decreto legge 16 maggio 2020 n. 33, recante «ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, laddove prescrive che, tenuto conto delle indicazioni del Ministero della Salute, le articolazioni del Servizio Sanitario territoriale assicurano al Ministero della Giustizia idoneo supporto per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19»;

PRESO ATTO che la Conferenza Unificata, nella seduta del 9 luglio 2020, ha approvato l’

«Accordo, ai sensi dell’articolo 9 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli Enti Locali sul documento recante “Linee di indirizzo per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle Comunità Residenziali del privato sociale che accolgono minorenni che hanno compiuto il 14° anno di età e giovani adulti e per la gestione delle attività trattamentali negli Istituti Penali per i Minorenni”» (Rep. Atti CU/80/2020);

TENUTO CONTO che la ASL Roma 1, sul cui territorio insiste l’IPM (Istituto Penale per Minorenni) Casal del Marmo e che la ASL Roma 3, sul cui territorio insiste il CPA (Centro di Prima accoglienza) realizzano interventi finalizzati alla tutela della salute dei minori/giovani adulti del circuito penale e attivano progetti di integrazione sociosanitaria, in un’ottica preventiva e/o di inclusione anche in collaborazione con altri servizi territoriali e/o con i servizi municipali/comunali, per tutte le problematiche suddette;

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CONSIDERATO che le tematiche di cui trattasi sono state ampiamente condivise nell’ambito del Tavolo di Consultazione Permanente per la Sanità Penitenziaria e durante gli incontri con il Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità;

CONSIDERATO altresì che il documento “Linee di indirizzo per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle Comunità Residenziali del privato sociale che accolgono minorenni che hanno compiuto il 14° anno di età e giovani adulti e per la gestione delle attività trattamentali negli Istituti Penali per i Minorenni” è stato diramato ai componenti del Tavolo di Consultazione Permanente sulla Sanità Penitenziaria, al Vice Capo di gabinetto del Ministero della Salute, al Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, nonché alla Regioni e all’ANCI, che hanno danno assenso formale tecnico;

CONSIDERATO che lo scopo del documento è la definizione di linee di indirizzo omogenee sul territorio nazionale per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 al fine di consentire la realizzazione di procedure operative integrate tra i Centri di Giustizia Minorile, Enti Locali e Aziende Sanitarie Locali modulate in base alle risorse disponibili e secondo le specificità locali;

RITENUTO necessario, pertanto, recepire l’Accordo sopra indicato, recante “Linee di indirizzo per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle Comunità Residenziali del privato sociale che accolgono minorenni che hanno compiuto il 14° anno di età e giovani adulti e per la gestione delle attività trattamentali negli Istituti Penali per i Minorenni” allegato al presente provvedimento, quale parte integrante e sostanziale;

RITENUTO necessario, altresì, promuovere la diffusione delle suddette Linee guida alle comunità di accoglienza del territorio laziale, tenuto conto che la maggior parte delle comunità residenziali per minori accolgono anche minori del circuito penale e che quindi le stesse si possono estendere a tutte le comunità di accoglienza favorendo l’omogeneità nelle procedure di prevenzione e controllo dell’infezione SARS-COV-2;

CONSIDERATO che dal presente atto non derivano ulteriori oneri a carico del bilancio regionale;

DELIBERA

per le motivazioni indicate in premessa e che si intendono integralmente richiamate,

1. di recepire l’Accordo approvato in Conferenza Unificata in data 9 luglio 2020 (Rep. Atti CU/80/2020), ai sensi dell’articolo 9 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli Enti Locali sul documento recante

“Linee di indirizzo per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle Comunità Residenziali del privato sociale che accolgono minorenni che hanno compiuto il 14°

anno di età e giovani adulti e per la gestione delle attività trattamentali negli Istituti Penali per i Minorenni”, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

2. di promuovere la diffusione delle citate Linee guida alle Comunità di accoglienza del territorio laziale, tenuto conto che la maggior parte delle comunità residenziali per minori accolgono anche minori del circuito penale e che quindi le stesse si possono estendere a tutte le comunità di accoglienza favorendo l’omogeneità nelle procedure di prevenzione e controllo dell’infezione SARS-COV-2.

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Le Aziende Sanitarie Locali del Lazio, in relazione alle funzioni ed alle specifiche competenze, provvederanno all’adozione degli atti, degli interventi e delle azioni necessarie a garantire l’attuazione delle disposizioni contenute nell’Accordo in oggetto.

Il presente atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e diffuso sul sito internet www.regione.lazio.it

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