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Officina Barezzi

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Academic year: 2021

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Donatella Pini, Carmen Castillo Peña, «Officina Barezzi», Historias Fingidas, 7 (2019), pp. 433-436.

DOI: http://dx.doi.org/10.13136/2284-2667/142 . ISSN: 2284-2667.

433

Officina Barezzi

Donatella Pini Carmen Castillo Peña (Università di Padova)

§

Nome del progetto Officina Barezzi

Pagina web principale

http://officinabarezzi.cab.unipd.it/public/

Attivo dal 2010

Istituzione

Università di Padova Direttrici

Donatella Pini e Carmen Castillo Peña Membri del progetto

Begoña Arbulu (Università di Padova), Gabriele Bizzarri (Università di Pa-

dova), Giovanni Cara (Università di Padova), Carmen Castillo Peña (Uni-

versità di Padova), Donatella Pini (Università di Padova), Anna Polo

(Università di Padova), Luigi Tessarolo, Raffaella Tonin (Università di Bo-

logna), Edoardo Ventura, Federica Zoppi (Università di Zaragoza).

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Historias Fingidas, 7 (2019) – Progetti DH

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Oggetto della ricerca

Il sito Officina Barezzi è dedicato alla storia della traduzione tra Italia e Spa- gna e in particolare alla preparazione di accurate edizioni elettroniche che presentino in forma sinottica opere originali e traduzioni altamente signi- ficative per la storia della cultura spagnola e italiana. L’ideazione muove da una prospettiva secondo cui la traduzione è un percorso culturale che con- tribuisce alla circolazione di testi e forme e alla stimolazione delle idee at- traverso i paesi e i popoli, ma anche un prodotto letterario e linguistico, per cui sono fondamentali strumenti che consentano analisi a diversi li- velli: intertestuale, per lo studio del contesto storico e culturale in cui sono state realizzate le traduzioni nonché della pratica della traduzione nel pe- riodo al quale esse appartengono; extratestuale (l’originale, il traduttore, il possibile lettore); paratestuale (titolo, prologo, prefazione, note del tradut- tore); intratestuale (la diversità di pratiche traduttive); macrostrutturale, per mettere a confronto la struttura generale dell’opera originale con quella della traduzione; microstrutturale, centrata nello studio degli interventi dei traduttori (addizioni, soppressioni, modificazioni, errori di traduzione, plagi). La finalità principale è la preparazione di materiali testuali che per- mettano di giungere ad un’analisi dettagliata e comparativa delle tradu- zioni, senza tralasciare il contesto, la diffusione, le analogie o le anomalie, le simili o le diverse logiche che ne hanno regolato o squilibrato l’acclima- tamento nella cultura del paese d’arrivo. Traduzione ma anche riscrittura, dunque. E traduzione intesa come sistema e come confronto fra lettera- ture fino a comprendere tutti gli aspetti ad essa ascritti: la transcodifica- zione da cultura a cultura, da genere a genere, da lingua a lingua, da testo a testo.

La titolazione è un omaggio all’editore cremonese Barezzo Barezzi, attivo a Venezia nella prima metà del Seicento, promotore della lingua, cultura e letteratura spagnola in Italia, a cui si deve una fitta attività nella duplice veste di editore e traduttore. L’aspetto più rilevante è legato alla diffusione in Italia dei principali romanzi picareschi di cui fiutò il successo editoriale:

tradusse il Lazarillo de Tormes (1622), includendovi La gitanilla di Cervantes,

poi il Guzmán de Alfarache (1606; 1615) ed infine la Pícara Justina (1624). Al

Barezzi editore si deve, inoltre, la prima pubblicazione delle Novelas

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Donatella Pini, Carmen Castillo Peña

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Ejemplares di Cervantes in italiano con il titolo Il novelliere castigliano (1626) nella traduzione dell’amico Noviliers Clavel col quale s’indovina la costi- tuzione d’un sodalizio intellettuale che favorisce la pubblicazione della No- menclatura italiana, francese e spagnola. Ancora sul fronte italo-spagnolo, va ricordata l’ultima sua prova di ispanista, la traduzione del Poema trágico del español Gerardo di Céspedes y Meneses, apparsa nel 1630; infine, per la ti- pografia barezziana, uscirono postume le Opere Spirituali di San Juan de la Cruz (1643) e di Santa Teresa de Jesús (1643; 1649). Notevole la presenza nel suo catalogo anche di testi enciclopedici come L’Essanima degl’ingegni di Huarte de San Juan (1600; 1604). Esplorare il laboratorio di Barezzi signi- fica quindi addentrarsi davvero in uno tra i luoghi privilegiati di contatto tra le due culture. Contatto che è stato esteso ad altri momenti e altri luo- ghi. Pertanto, se molte delle ricerche ivi contenute girano in torno all’atti- vità di Barezzi, altre hanno spaziato verso altri testi della cultura italiana di particolare rilievo per la storia delle idee in Spagna: le Novelas ejemplares di Cervantes (testo spagnolo a cura di Carmen Castillo Peña, traduzioni ita- liane a cura di Anna Vencato, studio introduttivo di Donatella Pini); La pícara Justina di Francisco López de Úbeda, a cura di Giovanni Cara e Edoardo Ventura; è in preparazione l’edizione delle prime traduzioni spa- gnole del trattato Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria.

Di recente il portale è stato incrementato con l’inclusione del sito

EPIGRAMA (Español para Italianos, Gramáticas Antiguas), progetto

centrato nella tradizione grammaticale dello spagnolo in Italia, che com-

prende edizioni critiche digitali di grammatiche e trattati grammaticali, in-

troduzioni a traduzioni e opere lessicografiche pubblicate fra il XVI e il

XIX secolo, nonché testi che comprendono osservazioni metalinguistiche

utili alla didattica della lingua spagnola per italiani. La versione digitale è

dotata di strumenti per la ricerca grammaticografica e linguistica da parte

di specialisti in storia della grammatica, delle teorie linguistiche, della lin-

gua spagnola e italiana, dell’insegnamento della lingua spagnola agli stra-

nieri, e, in ultima istanza, della storia della cultura, visto che l’impostazione

didattica di questi testi, i cui autori sono anche traduttori, mette in luce

questioni ideologiche e culturali di cruciale importanza. Attualmente

EPIGRAMA ha pubblicato l’edizione delle prime tre grammatiche dello

spagnolo in Italia: Il Paragone della lingua toscana et castigliana di G. Alessandri

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Historias Fingidas, 7 (2019) – Progetti DH

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di Urbino (1560), le Osservationi della lingua castigliana di G. Miranda (1566)

e la Gramatica Spagnola e Italiana (1624) di Lorenzo Franciosini. Sono in

preparazione il Compendio del signor Massimo Troiano (1569), il Compendio del

signor Massimo Troiano ... Con le annotazioni del signor Argisto Giuffredi (1601) e

le Annotazioni di Gauges de’ Gozze (1631).

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