normativa sismica adeguata, pertanto molte delle strutture esistenti non sono state progettate per resistere ai

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Prefazione

Gli interventi sulle strutture esistenti rappresentano una delle parti più complesse dell’Ingegneria strutturale, sia in fase di progettazione, per le incertezze coinvolte con la conoscenza dell’opera in se stessa, sia in fase di esecuzione. Le difficoltà, rappresentate dalla non perfetta conoscenza delle caratteristiche dei componenti in opera richiede l’esecuzione di prove sui materiali che possano dare un’idea delle caratteristiche meccaniche degli elementi. Spesso, infatti, non è possibile reperire informazioni circa l’epoca di realizzazione e sui metodi utilizzati nella costruzione della struttura; i disegni originali e le relazioni tecniche di progetto non sono facilmente reperibili e di molte opere non furono neppure mai prodotti, si pensi alle costruzioni realizzate secondo le “regole del buon costruire” e quindi prive di un calcolo strutturale su base scientifica. Nonostante ciò, a volte, come si è fatto in questa tesi, si deve andare ad interpretare, con le poche informazioni disponibili, il dissesto degli edifici nonché a intervenire per garantire, dove possibile, la sicurezza statica e sismica.

L’Italia è un Paese caratterizzato da una sismicità molto elevata, tuttavia, solo di recente, si è dotata di una

normativa sismica adeguata, pertanto molte delle strutture esistenti non sono state progettate per resistere ai

terremoti e dunque non sono in grado di sopportare in sicurezza l’azione sismica di progetto definita nelle

norme. Questo è dimostrato dalle conseguenza spesso tragiche degli eventi sismici che si sono verificati nel corso

degli anni. La speranza è che si faccia sempre più prevenzione andando ad adeguare le strutture per

salvaguardare la vita delle persone in primo luogo e, in secondo luogo, per non danneggiare le attività produttive,

già provate dalla crisi economica e per proteggere il patrimonio storico e culturale di cui l’Italia è ricca.