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Dipartimento Installazioni di Produzione e Insediamenti Antropici

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Academic year: 2022

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www.inail.it

Dipartimento

Installazioni di Produzione e Insediamenti Antropici

Settore Ricerca, Certificazione e Verifica

Metodologie innovative e modellistica ambientale

Dispersione SO2 da FC in posizione P2 con foro 300 mm e vento di 2 m/s da SudOvest

La realtà italiana degli insediamenti produttivi è assai complessa a causa di: tipologia delle emissioni, localiz- zazione territoriale e variabilità legata ai singoli processi produttivi. Inoltre esistono delle interazioni tra area in- dustriale ed aree urbane ad alta densità abitativa. I mo- delli per la valutazione delle conseguenze sono l’unico strumento valido sia per valutare le aree di impatto delle emissioni continue che per il calcolo delle distanze di ri- schio nei casi incidentali.

Tre sono le categorie di dati indispensabili per la modelli- stica: la meteorologia, i fattori di emissione legati alle sor- genti e i dati inquinamento per la validazione dei risultati.

L’uso dei modelli permette di:

> Valutare i livelli di inquinamento di qualsiasi inquinante compresi quelli dannosi alla salute o normati per legge.

> Valutare la dipendenza tra i livelli di inquinamento e la conformazione del territorio.

> Contestualizzazione del modello sul territorio in esame.

> Valutare gli effetti dovuti a rilasci incidentali e le di- stanze di sicurezza.

> Valutare gli effetti delle ricadute al fine della valutazio- ne dei rischi in prossimità degli impianti.

> Valutare l’incidenza sulla dispersione degli inquinanti della presenza di strutture impiantistiche in prossimità del luogo dell’incidente.

APPLICAZIONI MODELLISTICHE CONVENZIONALI SCALA LOCALE

Gli episodi di inquinamento possono essere stimati usan- do un modello tridimensionale in grado di considerare la variabilità oraria del vento e della turbolenza atmosferi- ca. I modelli Lagrangiani a Particelle possono essere usa- ti per seguire l’evoluzione giornaliera delle variabili mete- orologiche che pilotano la dispersione degli inquinanti in orografia complessi e terreni non omogenei. Il codice di tipo Lagrangiano “a particelle” può seguire l’evoluzione degli inquinanti con “particelle virtuali”, il cui movimento medio è definito dal vento locale e la cui dispersione è ottenuta da velocità casuali legate alla turbolenza atmo- sferica locale.

SCALA REGIONALE

La qualità dell’aria a scala regionale e urbana è simula- ta mediante sistemi integrati di modellazione che utiliz- zano inventari delle emissioni di tipo dinamico, modelli fotochimici e di aerosol, e un modello meteorologico che guida la simulazione. Possono essere generati scenari emissivi alternativi che permettono di valutare l’efficacia dei diversi provvedimenti.

Concentrazione e deposizione a scala regionale sono si- mulate mediante modelli Euleriani alimentati da dati me- teorologici sinottici, inventari delle emissioni e condizioni al contorno fornite da simulazioni a grande scala.

APPLICAZIONI MODELLISTICHE INNOVATIVE Modelli a reti neurali

Parallelamente alla modellistica convenzionale e avanza- ta di dispersione atmosferica degli inquinanti si è svilup- pata una attività modellistica innovativa basata sull’uso di reti neuronali applicate sia per la stima di parametri di turbolenza atmosferica, della meteorologia e dei livelli di inquinamento, che come modulo statistico in cui le reti neuronali vengono accoppiate a modelli di dispersione per migliorare l’accuratezza sulla determinazione delle ricadute al suolo delle emissioni industriali.

Simulazioni su Micro scala

La dinamica della dispersione di inquinanti negli strati più bassi dell’atmosfera è influenzata dalla presenza di ostacoli e, in ambienti confinati, si possono verificare epi- sodi di elevato inquinamento.

In questi casi viene utilizzato un sistema modellistico in- novativo per la simulazione a microscala del trasporto e diffusione di inquinanti in atmosfera in cui la ricostruzio- ne dei campi meteorologici in presenza di ostacoli viene eseguita mediante l’implementazione di parametrizza- zioni che permettono di eseguire simulazioni con tempi di risposta rapidi. Questo consente sia la realizzazione di un numero elevato di prove che la ricostruzione di periodi relativamente lunghi mediante l’approccio tradizionale con modelli CFD. La dispersione atmosferica degli inqui- nanti emessi viene poi ricostruita mediante un modello Lagrangiano a particelle operante su microscala in grado di tenere conto della presenza di ostacoli.

Modelli per la valutazione dell’impatto sulla salute L’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute co- stituisce un aspetto di rilievo per la vastità della popo- lazione esposta e diventa un fattore di impatto non tra- scurabile soprattutto in relazione al numero di individui potenzialmente coinvolti. La base della stima dei valori di esposizione della popolazione/lavoratori sono i valori di concentrazioni di inquinanti mediante modelli di disper- sione e i tempi trascorsi all’aperto e nei micro ambienti

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INAIL - Settore Ricerca, Certificazione e Verifica, DIPIA - Direttore: Dott. Ing. Paolo Pittiglio

Via Urbana, 167 - 00184 Roma • Tel. 06 9789 3001/02/03 • Fax 06 9789 3304 • e-mail: r.dpa@inail.it

Centro Ricerche di Monte Porzio Catone: Via Fontana Candida, 1 - 00040 Monte Porzio Catone - Roma Tel. 06 94181 518 • Fax 06 94181 527 ISBN 978-88-7484-289-6 © 2011 INAIL. Distribuzione gratuita. Vietata la vendita. La riproduzione anche parziale su qualsiasi mezzo è consentita solo se citata la fonte. Stampato dalla Tipolitografia INAIL di Milano • Edizione 2011 Autori: P. Pittiglio, C. Andenna, F. Damiani, C. Gariazzo, A. Pelliccioni, B. Pietrangeli, D. Sacco, E. Sturchio Progetto editoriale: Dipartimento Processi Organizzativi - URP Coordinatore Gruppo di Lavoro DIPIA: A. Pirone

indoor durante la giornata. In particolare si possono otte- nere le seguenti informazioni:

> Quantificazione dell’impatto sulla salute in termini di numero di casi (morti e ricoveri) attribuibili all’inquina- mento atmosferico.

> Valutazione delle concentrazioni più verosimili a cui la popolazione o i lavoratori sono esposti.

> Distribuzioni territoriali dell’esposizione derivanti dai dati della popolazione/lavoratori e di inquinamento provenienti dal modello.

> La metodologia consente di ottenere le mappe di esposizione e la distribuzione sul territorio dei casi di mortalità e di ricoveri attribuibili alle concentrazioni di inquinanti specifici. Oggetto di studio sarà la valu- tazione di nuovi indici ambientali/sanitari che tengo- no in considerazione gli aspetti spaziali legati all’epi- demiologia.

Metodologie di rappresentazioni territoriali georiferite dei fenomeni fisici stazionari e non stazionari derivanti da diverse matrici ambientali

Il riscontro dei modelli di fenomeni fisici con l’ambiente reale di azione è fondamentale ai fini della loro validazio- ne in special modo per valutare concretamente l’intera- zione con gli elementi territoriali sensibili che la rappre- sentazione georiferita è in grado di mettere in evidenza.

La rappresentazione territoriale dei fenomeni fisici trova applicazione pratica in molti settori.

Il Dipartimento Installazioni di Produzione e Insedia- menti Antropic, in particolare, utilizza metodiche e tec- niche GIS avanzate per l’integrazione delle informazioni inerenti i fenomeni fisici con le informazioni di tipo ge- ografico soprattutto nel campo della analisi incidentale relativa agli impianti ricadenti sotto la direttiva Seveso.

Attività di consulenza ad elevato contenuto di ricerca

> Valutazioni delle aree di impatto da emissioni continue e accidentali.

> Studio di area su problematiche specifiche.

> Calcolo di mappe di esposizioni ad agenti fisici e chimi- ci in ambienti di vita.

> Calcolo di mappe di esposizioni ad agenti fisici e chimi- ci in ambienti di lavoro outdoor.

> Caratterizzazione meteorologica e di emissione di siti complessi.

Attività di consulenza istituzionali

Il Dipartimento Installazioni di Produzione ed Insedia- menti Antropici svolge attività di consulenza in materia per le Autorità Competenti.

Mappe di esposizione all’Ozono per la città di Roma durante il mese di giugno 2006

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Contatti: Coordinamento contenuti a cura di Dott. Armando Pelliccioni - a.pelliciconi@inail.it

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

C. GARIAZZO, O. HÄNNINEN, A. AMICARELLI, A. PELLICCIONI, C. SILIBELLO, R. SOZZI & M. JANTUNEN “Integrated model for the estimation of annual, seasonal, and episode PM10 exposures of children in Rome, Italy”

Air Quality Atmosphere and Health journal, DOI 10.1007/s11869-010-0128-x - January 2011

A. PELLICCIONI, C. GARIAZZO, M. DE DOMINICIS, “A novel health and air quality index based on human exposure and air concentration levels”, 12th International Conference on Harmonisation within Atmospheric Dispersion Modelling for Regulatory Purposes,

Cavtat, Croatia October 6th-9th, 2008

A. PELLICCIONI, R. COTRONEOAND F. PUNGÌ, “Optimization of Neural Net training using Patterns Selected by Cluster Analysis:

a Case-study of Ozone Prediction level” Eighth Conference on Artificial Intelligence and its Applications to the Environmental Sciences, AMS 90th Annual Meeting 17-21 January 2010, Atlanta

PAROLE CHIAVE

Modelli a dispersione, Meteorologia, Reti neurali, Mappe di Esposizione, Indici di qualità ambientale/salute

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