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Mitigazione rischio alluvionale

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Academic year: 2021

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Mitigazione rischio alluvionale

❚  modificano le

caratteristiche delle

onde di piena nei tratti di interesse

❚  Richiedono accurata

valutazione dei volumi di piena perché si realizzi l’abbattimento della portata di picco per assegnato T

❚  Serbatoi di laminazione

❚  Casse di espansione

Misure Strutturali di difesa ‘ATTIVA’

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di difesa ‘ATTIVA’

La funzione di un serbatoio di piena (o di LAMINAZIONE) è quella di provvedere alla detenzione temporanea dei volumi di piena a monte della sezione di interesse e di rilasciarli più lentamente di come si presentano nell’onda di piena naturale.

Misure Strutturali di difesa ‘ATTIVA’

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Serbatoi di laminazione

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Diga del Bilancino

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❚  Diga del Bilancino - Barberino d.M. (FI)

❚  Fiume Sieve, affluente Arno. Invaso utile: 84 Mm3, Sup. bacino sotteso 149 km2.

❚  Capacità Invaso destinata alla laminazione: 15 Mm3

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http://www.bilancinolagoditoscana.it/pages/p_impianto.htm 64

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La vasca di laminazione o cassa di espansione è un’area delimitata da un'arginatura e soggetta ad allagamenti preordinati; è collegata direttamente al corso d'acqua, potendo essere prevista in Linea o in Derivazione

VASCHE DI LAMINAZIONE

Linea

Derivazione

Da G. Becciu

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Casse di espansione in linea

- Sfruttano il volume ottenuto dal rigurgito provocato da un’opera trasversale (traversa o soglia).

- Adatte ad alvei NON pensili

- Funzionamento semplice ed affidabile (no organi manovra)

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Cassa di espansione sul fiume Panaro

http://video.repubblica.it/cronaca/modena-buco-nella-diga-sul-panaro/153555/152058?

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Casse di espansione in Derivazione

- Sfruttano porzioni di territorio che si sviluppano

parallelamente all’alveo

- Efficienza (teorica) elevata

- Funzionamento complesso

(organi di regolazione)

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Ø  Casse di espansione in linea -Funzionamento idraulico- ü  E’ impossibile decapitare l’idrogramma

ü  Bassa efficienza, il volume invasato impone la portata in

uscita

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Ø  Casse di espansione in derivazione

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Ø  Casse di espansione in derivazione -Funzionamento idraulico- ü  Decapitazione dell’idrogramma (ma solo con organi di

derivazione di tipo attivo) ü  Alta efficienza

Casse di espansione

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Ø  Casse di espansione in linea

ü  Basso impatto sul territorio (pochi organi idraulici) ü  Bassa efficienza di laminazione (basso ν)

ü  Alto impatto ambientale (Trasporto solido, fauna ittica, continue innondazioni innaturali dell’alveo, etc.)

Ø  Casse di espansione in derivazione

ü  Alto impatto sul territorio (molti organi idraulici, ampia area occupata) ü  “Potenzialmente” massima efficienza di laminazione (alto ν)

ü  Basso impatto ambientale (in certi casi impatto positivo: f. Secchia)

Definizioni:

ν = 1-max(Q

u

)/max(Q

i

) Efficienza di laminazione

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Cassa di espansione di Renai (FI)

Durante una piena

Condizioni normali

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Casse di espansione di tipo misto (es. Fiume Secchia)

Golene impegnate per eventi di piena medio-alti

Cassa in derivazione per eventi con portate molto elevate

1.  traversa principale 2.  Traversa secondaria 3.  Sfioratore laterale 4.  Scaricatore

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Cassa sul fiume Secchia

Area a vocazione naturalistica

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Particolare dello sfioratore

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Ø  Serie di casse di espansione in linea

ü  La bassa efficienza idraulica puo’ essere superata con una serie di casse in linea disposte su tutto il tratto del fiume

interessato

ü  Basso impatto locale sull’ambiente, si simula il comportamento naturale del fiume (aree golenali) ü  Difficolta’ di progetto: l’idrogramma in ingresso in ciascuna cassa e’ l’idrogramma in uscita dalla precedente

piu’ l’effetto di propagazione dell’onda

ü  Difficile dimensionamento : Studio a livello di bacino e non locale

Casse di espansione

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Banna Bendola (TO):

Intervento Integrato Scolmatore-Cassa (non realizzata)

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Idrogrammi progetto – Metodo Indiretto – Pioggia triangolare

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Cassa di espansione – Sottobacini afferenti

AREA CASSA Rivo Prasecco

Bacino Uscita dallo 18

scolmatore

❚  Uscita scolmatore: deriva dagli idrogrammi di progetto

❚  Bacino 18: è afferente

direttamente in cassa

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Moto vario – idrogrammi in uscita

“Saturazione” della cassa.

Con bacino 18

afferente in cassa Con bacino 18

afferente nel Banna

TR 200, TP 24

0 10 20 30 40 50 60

0 10 20 30

Ore Q (m3 /s)

Q in uscita Q in entrata TR 200, TP 24

0 10 20 30 40 50 60

0 10 Ore 20 30

Q (m3 /s)

Q in uscita Q in entrata

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Risultati

Con bacino 18

afferente in cassa Con bacino 18

afferente nel Banna

0 20 40 60 80 100 120

0 3 6 9 12 15 18 21 24 27

Ore Q (m3 /s)

Q valle senza opere Q valle con scolmatore Q valle scolmatore+cassa

Tp ( )

0 20 40 60 80 100 120

0 3 6 9 12 15 18 21 24 27

Ore Q (m3 /s)

Q valle senza opere Q valle con scolmatore Q valle scolmatore+cassa

Tp( )

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Evento idrometeorologico critico (R. Rosso)

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Misure ed interventi NON Strutturali

Da R. Rosso

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Misure ed interventi non strutturali

❚  di competenza non e s c l u s i v a m e n t e ingegneristica,

❚  finalizzati alla riduzione dell'entità dei danni, s e n z a i n t e r v e n i r e dire tt ame nt e s ul le caratteristiche delle piene

❚  Si basano comunque su una preliminare mappatura delle aree a rischio.

❚  pianificazione duso del territorio e degli insediamenti nelle aree alluvionabili;

❚  sistemi di preannuncio e preavviso:

consentono la previsione di eventi meteorici particolarmente gravosi con anticipo tale da permettere la diramazione di eventuali avvisi alla popolazione;

❚  il flood proofing

Si introducono modifiche strutturali nelle singole costruzioni per conferire loro una certa resistenza agli effetti di un'alluvione.

❚  i programmi di assicurazione dei beni, volti a ridistribuire i costi delle ricostruzioni piuttosto che a ridurre i danni;

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Svolgimento di attività periodiche volte ad assicurare l’efficienza dei manufatti, la stabilità delle sponde e l’officiosità dei corsi d’acqua senza ricorrere a interventi strutturali di rilevante importanza.

Misure non strutturali: Manutenzione Ordinaria

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Pianificazione duso del territorio (v.a. Misure di Salvaguardia)

Messa in atto di programmi di contenimento e sviluppo delle attività antropiche all'interno delle aree a rischio;

Prevedono un'analisi delle varie tipologie d'uso dell'area inondabile e l'introduzione di vincoli di tipo amministrativo fortemente restrittivi, correlati con le caratteristiche del corso d'acqua, con gli ecosistemi interessati e con le attività economiche che si svolgono nelle aree confinanti;

Misure non strutturali:

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Quando vi siano condizioni di formazione della piena compatibili con tempi di preavviso sufficientemente lunghi (ordine delle sei-otto ore) è possibile segnalare in tempo reale l’evoluzione dell’evento, per potere mettere in atto adeguate misure di protezione civile, quali l'evacuazione di aree o l’installazione di strutture difensive temporanee a protezione degli edifici.

•  Input del sistema:

•  Dati esclusivamente meteorologici e/o da Radar Meteo

•  Dati pluviometrici puntuali

•  Dati idrometrici rilevati in sezioni fluviali

•  Risposta del sistema (uso modello A-D e modello di propagazione)

•  Output del sistema (definizione idrogrammi di piena in sezioni sensibili con indicazione decisioni da prendere)

ELEMENTI DEL SISTEMA:

Misure non strutturali: Monitoraggio e preannuncio

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Monitoraggio e preannuncio delle piene

v  Bacini maggiori (>10.000 km

2

): previsione di piena effettuata sostanzialmente in funzione dei livelli idrici (o delle portate) registrati in una o più sezioni di monte;

v  Bacini intermedi (1.000-10.000 km

2

): previsione effettuata in funzione delle sole misure di precipitazione;

v  Bacini minori (<1.000 km

2

): previsione effettuata solo disponendo di una previsione delle precipitazioni;

v  Sottobacini minori e bacini urbani (<100-200 km

2

): acquisizione dei

dati pluviometrici mediante radar meteorologico e loro trattamento

mediante modelli di dettaglio distribuiti spazialmente.

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Misure non strutturali: il Flood Proofing

Con il termine flood proofing si definisce quell'insieme di azioni di adattamento degli edifici e, più in generale, delle strutture, che possono essere applicate per ridurre i danni conseguenti alle piene. Generalmente tali misure cautelative possono essere classificate in tre categorie (IJJAS, 1993):

v azioni permanenti, che prescindono dall’eventualità di un preavviso dell'evento: esse consistono nell'adozione di materiali da costruzione resistenti al passaggio dell'acqua o del fango, oppure nel realizzare le costruzioni ad una quota il più possibile elevata rispetto al piano di campagna, così da rendere più difficoltoso l'eventuale ingresso delle acque;

v azioni contingenti, da eseguire dopo il recepimento del segnale di allarme: ad esempio, la chiusura delle aperture e l'impermeabilizzazione delle pareti al fine di evitare fenomeni di infiltrazione delle acque;

v azioni d'emergenza eseguite durante il passaggio della piena come l'uso di sacchetti di sabbia per l'innalzamento degli argini.

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Flood proofing

Federal Emergency Management Agency

USA

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Flood proofing

Indicazioni FEMA (2003)

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101

Flood proofing

Indicazioni FEMA (2003)

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102

Flood proofing

Indicazioni FEMA

Sollevare i componenti

del sistema elettrico

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Flood proofing

Indicazioni FEMA

Ancorare i serbatoi

contenenti acqua,

combustibile, ecc.

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Flood proofing

Indicazioni FEMA

Sollevare ai piani superiori, ovvero

organizzare a prova di piena le

apparecchiature di riscaldamento,

ventilazione e

condizionamento

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Flood proofing

Indicazioni FEMA

Installazione di valvole

di non ritorno manuali

sugli scarichi fognari

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❚  Intervento specifico di riduzione delle perdite economiche, da implementare autonomamente o a complemento delle protezioni strutturali già esistenti;

❚  Alternativa interessante rispetto alle misure cautelative di tipo strutturale (possibilità di rendere le popolazioni consce del rischio di una inondazione, minor costo rispetto alle misure strutturali, assenza di interferenze con l'ambiente naturale e, quindi, di qualunque tipo di impatto);

❚  Strumento di pubblico intervento utilizzabile anche da parte della pubblica amministrazione per l’individuazione di limiti specifici per la sicurezza e per lo sviluppo nella pianificazione d'uso del territorio (obblighi legali nell'acquisto delle polizze assicurative, incentivi alla firma di un contratto, finanziamenti pubblici dedicati a coprire, in tutto o in parte, i costi delle polizze).

❚  Problema: le perdite occorse agli individui assicurati che vivono in un’area soggetta a rischio non sono statisticamente indipendenti (eventuale intervento dello Stato)

❚  Problema in Italia: Insufficiente conoscenza del grado di rischio da parte delle compagnie di assicurazione

Misure non strutturali: Assicurazione dei beni

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cità degli interventi di emergenza rea- lizzati lungo l’asta principale del fi ume Po durante gli eventi di piena più in- tensi fra cui in particolare: l’adegua- mento delle