Info Media Basket
Saison 2015-2016
23 septembre 2015
BASKTBALL Le BBC Nyon a trouvé un arrangement avec Gino Lanisse. De quoi bien muscler son secteur intérieur.
Le BBC Nyon muscle son sec- teur intérieur. A dix jours du dé- but du championnat de LNB, le club du Rocher a trouvé un ar- rangement avec Gino Lanisse.
Les pourparlers étaient engagés depuis un moment déjà mais les deux parties n’avaient jusqu’alors pas trouvé de terrain d’entente.
Lanisse a déjà porté le maillot nyonnais lors des années en LNA, ainsi que lors de la première sai- son en LNB, en 2013-2014.
Gino Lanisse, qui s’entraîne
avec l’équipe de Fabrice Rey de- puis le 11 septembre, a déjà dis- puté un match amical (contre Pully, la semaine dernière). L’ar- rivée de l’intérieur permettra
également de pallier l’absence de William Van Rooij, blessé et absent pour plus de six mois après une rupture des ligaments croisés du genou.
} FLOSGino Lanisse revient à Nyon pour muscler l’intérieur. ARCH. CÉLINE REUILLE
Gino Lanisse de retour au BBC Nyon
BASKETBALL
Gino Lanisse de retour
Le BBC Nyon a trouvé un accord avec l’expérimenté joueur intérieur. p. 12
ARCH. LA CÔTE
Un posto nella top 6 nel mirino della SAM
basket Il Massagno è pronto a ripartire, con qualche ambizione in più
di marco galli
L’inizio della stagione si avvici- na a grandi passi e tutte le squadre stanno ormai affilando le armi per presentarsi al meglio. La SAM Mas- sagno quest’anno alza l’asticella, la squadra è di quelle toste ed in più il marchio, che supporta il nome del club, è di… qualità visto che lo spon- sor si chiama “5 Stelle” (azienda di arredamento interno di Mezzovico, contratto triennale). Di richiamo i nuovi ingaggi, oltre a Kraljevic (un ritorno dopo il Friborgo), basti pen- sare a Quinton Day e Pape Badji dal Neuchâtel, Christophe Varidel e Marco Magnani dal Lugano, Ge- arhart giovane USA di talento. Tra le partenze, da segnalare quella di Cafisi, approdato al Lugano.
LE AMBIZIONI Com’è ormai tra- dizione, a fare da conduttore della serata il presidente Luigi Bruschetti che a turno ha presentato tutti i gio- catori e lo staff tecnico al completo.
Tanti applausi e sorrisi, c’è davvero grande fiducia in questa SAM che, come ha detto lo stesso numero uno massagnese «alza l’asticella perché riteniamo di avere le carte in regola per disputare un buon campionato».
Di riflesso le ambizioni? «Vogliamo qualificarci nei primi sei posti nella regular season ed andare il più lon- tano possibile in Coppa svizzera».
I RINFORZI Bruschetti parla quindi da tecnico quando chiama in causa l’arrivo che lui considera tattica- mente più pesante, quello di Ma- gnani: «Marco è un giocatore im- portante perché permetterà a Day di giocare come guardia». Per Pape, al- tro giocatore che risulterà prezioso, stavolta ad essere chiamato in causa è coach Gubitosa, confermato anche quest’anno: «Per noi rappresenta un tassello fondamentale unitamen- te a Day, un giocatore che può dare sostanza, fisicità e grinta al nostro team. Due bravi elementi, soprat- tutto due grandi personalità, dei le- ader che con l’entusiasmo giovanile possono convivere molto bene».
BUDGET E TEMI CALDI Il budget sarà aumentato, ma non di molto, e qui sta un po’ la sorpresa. Anco- ra Bruschetti: «Alla faccia di chi diceva che con la riduzione di uno straniero i costi dei giocatori sa- rebbero sensibilmente lievitati, noi siamo riusciti a tenere limitata la cifra, situata a 495.000 franchi». Al- tro tema dominante dell’estate è la riduzione degli stranieri, da 4 a 3, Bruschetti è esplicito: «Se il basket svizzero vuole davvero avere una svolta, deve percorrere questa stra- da. La si può anche criticare, tutta-
via ritengo che questo passo è ne- cessario affinché i club diventino dei veri e propri formatori per i loro settori giovanili, così da poter assi- curare un futuro». Poi la… freccia- ta a Swissbasketball: «Per ora sia- mo in mano alla Lega Basket, poi cosa succederà fra due anni con la nuova federazione non lo sappia-
mo, perché dai vertici di Swiss Ba- sketball non ci hanno detto nulla e questo è preoccupante…».
IL SETTORE GIOVANILE La 5 Stel- le Sambasket ha sempre un florido settore giovanile e un centro di for- mazione riconosciuto da SwissBa- sketball, che dispone di una Under
23 che gioca nel campionato di Pri- ma Lega, oltre alla Under 19. Inoltre ha “ceduto” i suoi giocatori nati nel 2001 al Team Ticino, mentre pro- segue la collaborazione con il BC Vedeggio, il club si aprirà anche ad altre collaborazioni con società che condivideranno il progetto massa- gnese.
Sconfitte le due svizzere
champions hockey league Davos e Zurigo KO all’andata
MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE 2015
Il presidente Bruschetti:
«Alziamo l’asticella perché riteniamo di avere le carte
in regola per disputare buon campionato».
i nuovi, da sin.: pape, kraljevic, Day, Varidel, gearhart e magnani. (fotogonnella)
Daniel Andjelkovic 1994 199 cm Fabio Appavou 1994 184 cm Pape Badji / SEN 1992 208 cm Andrea Bracelli 1997 193 cm Quinton Day / USA 1984 172 cm Set Gearhart / USA 1992 201 cm Randpon Grüninger 1995 191 cm Peter Ishiodu 1991 196 cm Marco Magnani 1985 181 cm Alexander Martino 1998 183 cm Marko Kraljevic 1991 196 cm Christophe Varidel 1989 189 cm
lo staff
Robbi Gubitosa allenatore Fabrizio Garbosi vice allenatore Mathias Baylaender vice allenatore
la rosa
di Dario ‘Mec’ Bernasconi Tra pochi giorni riprende il cam- pionato di A femminile. Il via sa- bato con la giornata a Yverdon, tutte le squadre presenti come da quattro anni a questa parte e, fi- nalmente, saranno otto. Natural- mente siamo alle solite in fatto di comunicazione: sul sito della Lega non è ancora possibile avere i roster delle squadre perché bi- sogna attendere le inutili confe- renze di inizio stagione. Ci si chie-
de come sia ancora possibile che nel 2015 non si capisca che l’infor- mazione deve essere aperta e im- mediata. Sarà anche vero che i club non collaborano al meglio, fornendo per tempo i loro effetti- vi, ma avere due settimane prima i roster e poi aggiornarli non do- vrebbe essere problematico. Lo stesso vale ovviamente anche per il settore maschile.
Non è meglio il sito di Swissba- sketball dove non ci sono i risul- tati delle Nazionali che hanno
giocato durante l’estate i vari tor- nei. Se il buongiorno si vede dal mattino, è già notte. Non è cam- biato nulla rispetto al passato, malgrado le mille promesse fatte quando ci sono stati gli avvicen- damenti sulle poltrone più alte. Ci piacerebbe veramente che infine qualcosa cambiasse.
Qualcosa in effetti è cambiato con la Supercoppa tenutasi a Zurigo un mese fa e che ha visto la vitto- ria del Lugano. Una manifesta- zione che inglobava gli sport di
sala, unihockey, pallavolo, palla- mano. Nel deserto dell’Hallensta- dion, il basket ha svolto il suo compitino, con i soliti fedelissimi a marcare le distanze esistenti nella Svizzera tedesca fra il ba- sket e gli altri sport di sala.
E che il basket sia un po’ la Cene- rentola, lo confermano alcuni aspetti organizzativi. Il 24” era dato da un tablet, posto in terra vicino al tavolo, che solo i giocato- ri potevano vedere, torcendo il collo a dipendenza dalla direzio-
ne d’attacco. Inoltre, nessuna in- dicazione per la stampa, se non una fotocopia del referto qualche minuto prima della partita.
Possiamo immaginare che una tale manifestazione sia costata più di centomila franchi e allora ci chiediamo se non c’erano un po’ di soldini per avere due perso- ne, come succede in campionato, che facessero tale fondamentale servizio per gli addetti ai lavori.
Chiudiamo con una preoccupa- zione di non poco conto. Il settore
arbitrale è alla canna del gas in fatto di numeri. Dalla fine della prossima stagione sarà innalzato il limite di età perché mancano arbitri di A. Ce ne sono una venti- na, anche se alcuni come Wirz, Hjartasson e Stojcev con proble- mi fisici. Come faranno a trovare 15 arbitri validi ogni settimana e come faranno, nei “fantastici”
doppi turni nel weekend? Quan- do scrivevamo sulla crisi del set- tore già qualche anno fa, tutti a dire che eravamo prevenuti.
Si comincia, sempre sperando che si migliori
PALLE DA BASKET
La 5 Stelle Sambasket lancia la nuova stagione, in cui punta all’alta quota nel massimo campionato maschile
di Giorgio Franchi
Scuole di Nosedo, uno dei fulcri storici della Sam Massagno, che da quest’anno assume un nome di prestigio visto che lo sponsor si chiama 5 Stelle (azienda di arre- damenti interni di Mezzovico) con cui ha sottoscritto un con- tratto di 3 anni. Ieri la società con tutti i suoi effettivi si è presentata a stampa e tifosi. Quest’anno la squadra, ancora diretta da Gubi- tosa, pensa in grande per il mas- simo campionato che inizierà sa- bato 3 ottobre proprio col derby dell’Elvetico col Lugano. Compa- gine in parte rinnovata, nel repar- to stranieri, con l’arrivo di Quin- ton Day, Badji Pape e Set Gear- hart, e negli svizzeri, con gli arrivi di Marco Magnani (un ritorno, il suo) e, soprattutto, di Varidel (te- mibile tiratore dai 3 punti). Alla voce partenze, va annotato il nome di Cafisi, che ha tentato la carta Tigers.
La nuova Sam suscita grande en- tusiasmo, come testimonia l’aula magna, per l’occasione gremita fino all’orlo. L’asticella delle am-
bizioni è stata posta più in alto ri- spetto al passato; ciò, malgrado il budget sia stato ritoccato al mini- mo, come precisa il presidentissi- mo Bruschetti: «Siamo riusciti a contenere i costi nella misura di 495mila franchi. Contrariamente a chi ha detto che la riduzione de- gli stranieri ha fatto esplodere il costo dei giocatori svizzeri, noi abbiamo limitato al minimo l’au- mento del budget».
A fare da cerimoniere, per l’enne- sima volta, proprio il numero uno massagnese, sempre in prima li- nea, con la solita presentazione (condita da commenti a tratti pure pittoreschi) dei giocatori.
Gli obiettivi? Alti. Bruschetti par- te in quarta: «Quest’anno voglia- mo puntare ai primi 6 posti, ab- biamo le carte in regola per farlo, anche perché gli stranieri Day e Pape sono garanzia di esperienza e qualità tecnica». Il rientro di Magnani è tra gli ingaggi pesanti:
«Marco ha le qualità per essere una vera spalla per Quinton Day, che potrà così giocare pure come guardia per sfruttare le sue doti.
La presenza di Magnani servirà anche a Martino, 17 anni, per ap- prendere ulteriormente impor- tanti nozioni per la sua crescita, al fianco di Marco come di Day appunto. Importante è anche l’ar- rivo di Varidel, che nelle poche partite disputate la scorsa stagio- ne col Lugano aveva dimostrato
Tra una decina di giorni si farà sul serio TI-PRESS/D. AGOSTA
di avere buone qualità. Occorrerà essere capaci di cercargli lo spa- zio sufficiente per tentare il tiro nelle condizioni ideali».
Altro importante capitolo la ri- duzione degli stranieri, tanto di- scussa: la Sam è sempre stata fa- vorevole a questa decisione: «Se
il basket svizzero vuole vera- mente decollare, questa era l’uni- ca pista percorribile. Per produr- re finalmente dei giocatori no- stri bisogna lavorare in profon- dità, i club devono diventare dei formatori».
I favoriti del campionato, sem-
pre i soliti o c’è da attendersi qualche sorpresa? «Chi ha più disponibilità finanziarie può permettersi stranieri di più alto livello che continueranno a fare la differenza. Il gap tra le migliori e le altre forse verrà ridotto, ve- dremo».
Per essere protagonisti
BASKET | LNA MASCHILE
BASKET
Sam Massagno 2015/16
Daniel Andjelkovic, classe 1994, 199 cm Fabio Appavou, 1994, 184 cm
Pape Badji, Sen, 1992, 208 cm Andrea Bracelli, 1997, 193 cm Quinton Day, Usa, 1984, 172 cm Set Gearhart, Usa 1992, 201 cm Randon Grüninger, 1995, 191 cm Peter Ishiodu, 1991, 196 cm Marco Magnani, 1985, 181 cm Alexander Martino, 1998, 183 cm Marko Kraljevic, 1991, 196 cm Christophe Varidel, 1989, 189 cm
Allenatore: Robbi Gubitosa
Viceallenatori: Fabrizio Garbosi e Mathias Baylaender
Im Paradies und im Rampenlicht
BASKETBALL Im College verlor Nikki Dixon die Freude am Basketball. In Winterthur hat die 22-Jährige sie wieder gefunden. Am Sonntag startet sie als Leaderin des BCW in die NLA-Saison.
«Winterthur ist mein Paradies», sagt Nikki Dixon. Vor dreieinhalb Wochen ist die Amerikanerin an- gereist, um das Frauenteam des Basketballclubs zu verstärken. An ihr neues Leben müsse sie sich erst noch gewöhnen, erzählt sie.
«Hier hat es mehr Velos und einen Schaltknüppel im Auto.» Die Schweizer seien oft zu Fuss unter- wegs, ist Dixon aufgefallen. Und beim Einkauf im Lebensmittella- den war sie froh über Unterstüt- zung der Teamkolleginnen. Aber:
«Sie wollen sich mit mir in Deutsch unterhalten», empört sich Dixon schmunzelnd.
Die Neue sagt, sie sei ein Girl aus der Stadt. Charlotte, wo sie zuletzt wohnte, hat 800000 Ein- wohner. «Es war lärmig und unge- mütlich, du konntest draussen keinen Kaffee trinken. Wenn ich in Winterthur aus dem Fenster schaue, sehe ich den Himmel und keine Hochhäuser. Hier ist eine Gemeinschaft. Hier fühle ich mich mehr zu Hause.» Dabei ist Nikki Dixon weit weg von Freun- den, Bruder, Schwester, der Mut-
ter. Während der Zeit am College bekam sie an jedem Spiel Besuch.
Einfach frei aufspielen Mit zwei Koffern ist Nikki Dixon nach Winterthur gekommen.
«Zwei Koffer, um mein ganzes Le- ben hineinzupacken», sinniert sie.
Nach dem Abschluss der Ausbil- dung am College, wo sie Psycholo- gie studierte, organisierte ihr Agent vier Angebote ausländi- scher Klubs. «Die Schweiz habe ich vorher nur aus Filmen ge- kannt», gesteht die Amerikanerin.
Zu Winterthur habe sie einfach nicht Nein sagen können, so Di- xon. «Hier bin ich eins mit mir.»
«Im College war es ein Kampf», erzählt Nikki Dixon. Das Basket- ballspiel sei sehr strukturiert ge- wesen. «In Winterthur kann ich meine natürlichen Basketball- Instinkte ausleben», sagt sie. Und hier achte der Coach auf sie. «Er ist für mich und das Team eine Va- terfigur.» Nikki Dixon wird ernst.
Ihr Vater starb 2013. Er brachte sie zum Basketball. Und übte mit ihr Eins-gegen-eins-Situationen.
«Ständig», sagt Nikki Dixon. «Und ich habe nie gewonnen.»
Heuteistdieflinkeundwendige AufbauspielerinaufdemWegzum Korb nicht zu stoppen. Bei den ClemsonTigersknacktesiealserst vierte Spielerin in der Geschichte die 1500-Punkte-Marke. Sie warf
14 Punkte pro Partie, angelte sich total 532 Rebounds und klaute 235-maldenBall.DieZahleninte- ressieren sie aber nur mässig.
«Klar, für meine weitere Karriere sind sie wichtig. Aber nicht dafür, wie ich mich im Spiel fühle.» Und darum gehe es doch: einen Job zu haben, der einen glücklich mache.
Der Traum von der WNBA Basketball spielt Nikki Dixon, seit sie acht ist. Schon als Kind träum- te sie davon, Profispielerin zu sein. In der WNBA. «Damals ha- ben die Leute halt gefragt, wo ich einmal stehen will als Erwachse- ne», erinnert sie sich. In ihrem
ersten Jahr im College habe sie dann gemerkt, dass alles wahr werden kann. «Da kam ich mental und physisch auf ein anderes Le- vel.» Im WNBA-Draft blieb sie zwar ungewählt. In der Schweiz zu spielen, sei aber genauso ein Privileg. Und ein Erfolg.
Dixon weiss, dass sie im Ram- penlicht stehen wird. Ein Vorbild sein für die Junioren, von denen sie einige selbst trainiert. Wie ihre eigenen Vorbilder Diana Taurasi oder Candace Parker in der US- Profi-Liga spielen, bleibt aber ein Ziel. Grenzen nach oben kennt Nikki Dixon nicht. Sie sagt: «The Sky is the Limit.» Stefan Kleiser
AuFtAKt gEgEN MEIStEr Am Sonntag geht es los: Die Winterthurerinnen starten in Yverdon in die NLA-Saison.
Gleich ein Sieg, das wäre eine Überraschung, treffen die Auf- steigerinnen doch auf Schwei- zer Meister Hélios Basket. Die Walliserinnen haben zuletzt viermal in Folge den Titel ge- wonnen. Auf diese Saison hat Hélios zwar vier der fünf besten Skorerinnen verloren. «Hélios wird aber immer noch ein Topteam sein», sagt BCW-Trai- ner Daniel Rasljic: «Unsere Siegchancen sind gering.» skl
EISHoCKEy NLB
EHCW – HC Red Ice Martigny 2:3 (1:1, 1:2, 0:0). – Deutweg. – 1200 Zuschauer.
– SR Urban/Wehrli; Kaderli/Schüpbach. – To- re: 8. Vesely (Steinauer) 1:0. 13. Malgin (Flya- gin, Marti) 1:1. 21. (21:46) Beeler (Grolimund, Hoffmann) 2:1. 26. Zorin (Starkow, Hurtubi- se) 2:2. 32. Gailland (Starkow, Hurtubise/Aus- schluss Vesely) 2:3. – Strafen: Je 4×2. – EHCW: Haller; Grolimund, Mettler; Hurter, Steinauer; Gähler, Büsser; Zuber, Wollgast;
Hoffmann, Theodoridis, Beeler; Vesely, Keller, Hartmann; Furrer, Homberger, Thöny; Staiger, Studer, Wieser. – Martigny: Dupont; Borlat, Zanatta; Vermeille, Wyssen; Marti, Flyagin;
Tanner, David Wildhaber; Starkow, Hurtubi- se, Zorin; Colin Loeffel, Rexha, Dähler; Dimi- tri Malgin; Brem, Lachmatow; Franzén, Brüg- ger, Gailland. – Bemerkungen: EHCW ohne Celio (im Aufbau) und Aerni (überzählig), erstmals mit Haller im Tor. 7. Lattenschuss Wieser. 17. Lattenschuss Loeffel. 39. Pfosten- schuss Hartmann. 45. Lattenschuss Hoff- mann. 56:35 Timeout Martigny. Timeout EHCW. EHCW ab 59:10 ohne Torhüter.
Nikki Dixon: Ihr Leben dreht sich um den Basketball. Stefan Kleiser