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PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA AMBITO TERRITORIALE N. 3 - MUNICIPIO IV SCUOLE DELL INFANZIA COMUNALI: - GROTTA DI GREGNA - VITTORIO VENETO

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PIANO TRIENNALE DELL’ OFFERTA FORMATIVA

AMBITO TERRITORIALE N. 3 - MUNICIPIO IV

SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI:

- GROTTA DI GREGNA - VITTORIO VENETO

- VILLAGGIO INA CASA

ANNO SCOLASTICO 2021/22

CHE COS'E' IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) rappresenta “ il Documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale “ della scuola.E’ la carta d’identità della scuola.

Illustra la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.

Viene elaborato annualmente dai Collegi Docenti e approvato dal Consiglio Scuola. Il P.T.O.F. è stilato per:

- gli alunni, per migliorare l'offerta formativa;

- i docenti, per operare scelte culturali consapevoli, condivise e responsabili;

(2)

- le famiglie, per una conoscenza più approfondita delle attività e dell’organizzazione della scuola.

- Per un'informazione trasparente del servizio scuola.

Il Piano Triennale dell’Offerta formativa è disponibile alla consultazione da parte dell’utenza presso le singole scuole e sul Sito del Municipio IV del Comune di Roma.

L’IDENTITA’ E LE FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE

La scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini e le bambine dai 3 ai 6 anni, ed è la risposta al loro diritto all’educazione ed alla cura, in coerenza con i principi sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’unione Europea e alle 8 Tesi del Comune di Roma.

La scuola dell’infanzia promuove:

-

Lo sviluppo della persona umana

-

L’uguaglianza delle opportunità educative e formative

-

Il superamento di ogni forma di discriminazione

-

L’accoglienza e l’inclusione

-

La valorizzazione della cultura familiare, linguistica, etnica e religiosa

-

La partecipazione attiva delle famiglie

- L’apertura al territorio.

Le sue finalità sono lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza e sono esplicitate nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012.

Sviluppo dell’identità:

-

Vivere serenamente la propria corporeità;

-

Sentirsi bene e sicuri in un ambiente sociale allargato;

-

Sperimentare ruoli diversi, sentirsi parte di un gruppo/comunità. Conoscersi e sentirsi riconosciuti come persone uniche ed irripetibili.

Sviluppo dell’autonomia

-

Avere fiducia in sé e negli altri;

-

Perseverare nelle attività, provare soddisfazione nel fare da sé e nel chiedere aiuto;

-

Assumere atteggiamenti consapevoli e responsabili;

-

Esprime re sentimenti ed emozioni;

Sviluppo della competenza:

(3)

- Imparare a riflettere sulle esperienze attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’attitudine al confronto;

-

Immaginare e rappresentare situazioni ed eventi attraverso una pluralità di linguaggi;

-

Raccontare e rievocare azioni e vissuti e tradurli in tracce personali e condivise;

Sviluppo della cittadinanza:

-

Scoprire gli altri e le loro necessità;

-

Gestire la quotidianità attraverso regole condivise;

-

Un primo riconoscimento di diritti e doveri;

- Un’ apertura al futuro ed al rispetto dell’ambiente, degli altri e della natura.

(4)

L’AMBITO TERRITORIALE N. 3

L’Ambito Territoriale N. 3 è stato costituito nel 2019 ed è formato dai nidi “Bolle di Sapone”e

“l’aquilone” dalle scuole dell’infanzia,: “Villaggio INA casa”, “Grotta di Gregna” e “Vittorio Veneto”.

L‘ufficio del Responsabile delle strutture Educative e Scolastiche afferenti l’Ambito Territoriale N. 3, dott.ssa Maria Puddu, P.O. dei Servizi Educativi e Scolastici (P.O.S.E.S.), sono situati presso la scuola dell’infanzia V.Veneto in via Pomona, 9, è possibile scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: maria.puddu@comune.roma.it

VITTORIO VENETO Via Pomona 11

06/95952119

La scuola è formata da 3 sezioni a tempo pieno

La mensa è interna

VILLAGGIO INA CASA Via Rivisondoli 11 06/95950509-06/95950559

La scuola è formata da 2 sezioni a tempo pieno ognuna da 18 bambini

Ha un grande giardino La mensa è interna GROTTA DI GREGNA

Via Mammuccari 35 06/95950514-06/95950564

La scuola è formata da 4 sezioni a tempo pieno ognuna da 25 bambini

Ha un grande giardino con giochi e gazebo La mensa è interna

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CENNI STORICI DEL TERRITORIO in cui sono insistenti le scuole

L’ambito Territoriale N. 3 si trova nel IV Municipio e si estende su tre quartieri, precisamente Colli Aniene, dove si trova la scuola dell’infanzia Grotta di Gregna, il quartiere di Pietralata dove sono ubicati, il Nido comunale “Bolle di Sapone”, la scuola dell’infanzia Vittorio Veneto e il quartiere Ponte Mammolo in cui si trovano la scuola dell’infanzia “Villaggio INA casa” e il nido “l’Aquilone”.

La scuoladell’infanzia Grotta di Gregna si trova tra il quartiere Il quartiere Colli Aniene e il Tibuertino III, in un’area urbana, compresa fra via Tiburtina e il tratto urbano dell’Autostrada A24, a cavallo di viale Palmiro Togliatti.

È delimitata a ovest dalla ex borgata del Tiburtino III, a nord da Ponte Mammolo e dal fiume Aniene a est dal Parco della Cervelletta e a sud dall’autostrada A24.

Ospita numerosi uffici pubblici e privati, tra cui la sede dell'Associazione Italiana Casa (AIC) e un distaccamento dell’ASL Roma B. Ai margini del quartiere è presente il depuratore Roma Est, gestito da Acea. La storia dell’insediamento inizia alla fine degli anni sessanta quando una serie di cooperative edilizie, prima tra tutte l'Associazione Italiana Case (AIC), usufruendo delle facoltà previste dalla legge 167/1962 sull’edilizia economica e popolare, acquistarono una vasta area compresa nel Piano di Zona

“Tiburtino Sud”, un territorio fino ad allora ondulato e nei pressi del fiume (da cui il nome “Colli Aniene”, sebbene oggi il quartiere sia pianeggiante). Il quartiere di Colli Aniene, presenta nel suo territorio il Parco naturale della Cervelletta .

La scuola dell’infanzia V.Veneto si trova Il quartiere Pietralata, ha visto un notevole sviluppo negli anni fra gli anni 70 e 90 con la costruzione di moltissime unità abitative e con una serie di interventi sul territorio che hanno avuto l’apice con la costruzione della Metro Bche ha permesso il collegamento con il centro di Roma. Il quartiere fu abilmente descritto in romanzi e racconti di Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia e da Albino Bernardini, il cui libro “Un anno a Pietralata”, diede vita al lungometraggio prodotto dalla RAI,“ Diario di un maestro”. Pietralata in epoca romana era una gigantesca tenuta.

I primi a tenere in gestione un territorio così vasto furono i patrizi romani e, in periodo medioevale, quella dei Pietralata era una vera e propria famiglia che spadroneggiava a Roma grazie alla grandezza del proprio latifondo. Nei secoli successivi, purtroppo, tutto il territorio si divise in continuazione tra le famiglie dominanti, trasformando il territorio in borgate più o meno estese, che assunsero la forma di un punto di appoggio e durante la Seconda Guerra Mondiale un posto sicuro per difendersi dalle bombe. Dagli anni Cinquanta in poi Pietralata vive un vero e proprio riscatto sia a livello edile/abitativo, sia a livello sociale: il quartiere riscopre, negli ultimi 50 anni: la Metropolitana, l’Ospedale e le strutture residenziali moderne, passando dal riconoscimento di Pietralata come XXI quartiere di Roma nel 1961.

Immerso nel verde (anche se ora tutto è inserito nel contesto urbano dominante).

Pietralata è la casa di tanti nomi illustri, ma forse quello più caro agli occhi degli abitanti è quello di Pier Paolo Pasolini, al quale la cittadinanza avrebbe voluto dedicare il Largo di Pietralata (la piazza principale del quartiere). Il quartiere è spesso e volentieri set cinematografico: basti pensare ai due film di “Romanzo Criminale”, girati interamente qui per dare ancora più risalto alle intricate trame delle pellicole cinematografiche.

La scuola dell’infanzia INA CASA si trova nel quartiere Pontemammolo/Rebibbia è sorto negli anni venti senza seguire piani urbanistici, e si è sviluppato attorno al nucleo del carcere di Rebibbia, costruito nel 1938. Un tempo era prevalentemente industriale, nel quale i residenti emigrati da varie regioni condividevano una fitta rete di relazioni interpersonali tipiche delle borgate romane, isolate dal centro della città.

Tra il ’57 e il ’62 è stato poi realizzato il complesso residenziale INA – Casa.

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Il quartiere INA-Casa di Ponte Mammolo è stato progettato per accogliere circa 3000 abitanti all’interno di circa 425 alloggi. Il progetto del quartiere fa capo a due gruppi di progettazione, con capogruppi: L.Vagneti e G.Vaccaro, che hanno delineato il nucleo nord lungo la via Tiburtina e il nucleo sud al livello del fiume sviluppando in maniera molto diversa il tema della ricerca, sia sui tipi edilizi sia sull’impianto urbanistico.

Durante la fase di progettazione sono stati determinanti i fattori paesaggistici, ambientali e morfologici del luogo. Il complesso è diviso in due nuclei che presentano caratteristiche tipologiche e architettoniche differenti: quello Nord, vicino alla via Tiburtina e il cui progetto fu coordinato da Luigi Vagnetti, presenta un carattere più urbano rispetto al nucleo Sud, coordinato da Giuseppe Vaccaro.Il primo ospita una doppia fila di case sfalsate a due piani con giardino disposte simmetricamente rispetto a Via Ripa Teatina,asse centrale del nucleo nord e porta di accesso al quartiere Ina - casa da via Tiburtina; lungo Via Ripa Teatina si

concentrano i principali servizi: negozi, centro sociale, mercato e asilo nido. La via Rivisondoli, parallela all’Aniene, segna il confine con il nucleo sud. Il nucleo sud, compreso tra via Rivisondoli e via Campotosto, costituito da una serie di edifici a due piani allineati ortogonalmente al fiume, è la parte più innovativa del complesso perché si sviluppa sul tema della “unità di buon vicinato”, basata sull’idea di raccogliere attorno ad un’area pedonale comune variamente attrezzata un ristretto numero di famiglie.

Agli estremi, lungo il fiume, il nucleo si conclude con una scuola e con un edificio in linea a 4 piani in posizione elevata. Ponte Mammolo è una delle zone più trafficate di Roma, ed è uno dei più affollati nodi di scambio del sistema di trasporto della capitale.

La stazione di Ponte Mammolo si trova sulla linea B della metropolitana, e costituisce un punto di interscambio tra metro, autobus urbani, autobus extraurbani e mezzo privato.

Inoltre in tale punto si intersecano sia grandi infrastrutture viarie a livello metropolitano (Metropolitana, asse via Tiburtina, viale Palmiro Togliatti) che sistemi naturali morfologici, come il fiume Aniene ed il suo ambito naturalistico. La presenza di una stazione Metro rende la zona nodale per gli spostamenti verso il centro della citta’. Oggi nel quartiere sono presenti diverse realtà culturali e sociali anche per etnia.

L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

Nel periodo che ha avuto inizio a Marzo 2020 con l'emergenza Covid-19, e la chiusura delle scuole in tutto il territorio nazionale, le insegnanti delle Scuole Comunali dell'Infanzia afferenti all'ambito 3 del IV° Municipio mosse da un agire consapevole e responsabile si sono viste immediatamente impegnate a riprogrammare la metodologia didattica.

Il presupposto di fondo è stato quello di mantenere vivo il senso di comunità e di appartenenza, anche seguendo le norme anticovid..

Più dettagliatamente il corpo docente seguendo le indicazioni della Task Force Scuola di Roma Capitale

"Proposte e criteri per i servizi educativi e scolastici 0-6" specifica che “Per affrontare la fase delicata del rientro è necessario creare ambiti emotivamente protetti, tranquillizzando adulti e bambini/e, evitando situazioni ansiogene e dando spazio alle emozioni, ricostruendo routine e abitudini che danno sicurezze.”

Ed è alla luce di tutto questo che prende vita il nostro Piano dell’Offerta Formativa.

CALENDARIO SCOLASTICO

Le scuole dell’infanzia capitoline osservano il calendario scolastico emanato dalla Giunta Regionale del Lazio, che ha deliberato l’apertura delle scuole dell’infanzia il 15 settembre e la chiusura il 30 giugno.

TEMPO SCUOLA

La scuola è aperta dal lunedì al venerdì con orario 8,00/16,30.

Al momento dell’iscrizione le famiglie hanno la possibilità di scegliere fra tre fasce orarie:

➢8,00 – 14.30

➢8,00 - 16.30

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L’orario di ingresso è dalle ore 8:00 alle 9:30, l’orario di uscita è dalle 16:00 alle 16.30.

E’ prevista un’uscita intermedia alle ore 14:30.

Presso le tre scuole dell’infanzia dell’Ambito Territoriale N.3 non è presente il turno antimeridiano.

ACCOGLIENZA

Nella nostra scuola è stata eliminata l'accoglienza comune così come anche il commiato comune, per evitare i contatti tra i bambini di diverse sezione, limitando accoglienza e commiato al singolo gruppo classe.

I bambini sono accompagnati dal personale scolastico direttamente nelle classi. E’ consentito l’accesso dei genitori per aiutare i bambini nella svestizione solo se muniti di Green Pass.

Per consentire una puntuale applicazione delle norme anti COVID-19, la scuola facilita l’uscita dei bambini già dalle 15.30 per evitare inutili assembramenti.

I genitori non entrano nella struttura al fine di garantire nello spazio della scuola un contingentato numero di presenze.

SPAZI

Oltre alle attività didattiche, nella classe, dopo attenta sanificazioni di tutte le superfici interessate, insegnanti e bambini pranzano, con cibo portato dal personale della mensa scolastica.

Cosi come riporta il documento programmatico “Sarà possibile, in base agli ambienti disponibili, alla loro organizzazione e alla dimensione dei gruppi/sezioni, progettare e programmare esperienze e attività in altri spazi, organizzando per questo rotazioni tra gruppi/sezioni purché sia evitata la possibilità di mixing dei gruppi/sezioni e previa disinfezione dei locali.”

Viene favorita l'attività in giardino dove le insegnanti possono svolgere parte delle attività ludico-didattica.

Fare educazione fuori costituisce oggi una grande possibilità per la scuola e lo è ancora di più in una città come Roma che custodisce un tesoro dal valore immenso, dato dal suo patrimonio storico, artistico, culturale e naturale.

L’Outdoor Education (OE) a livello internazionale comprende tutte quelle pratiche educative il cui comune denominatore è la valorizzazione dell’ambiente esterno nelle sue diverse configurazioni, come ambiente educativo senza definire quali attività o percorsi attuare, poiché ogni scelta attiene alla specificità del servizio educativo e alle scelte di insegnanti e educatori.

Questo momento delicato che può essere visto come un letargo pedagogico, per l’emergenza Covid in corso, favorisce invece, a chi vuole cogliere, una riflessione su come procedere in futuro, perché sicuramente un rispetto dello "spazio scuola" va oltre il momento e deve essere visto come presupposto pedagogico.

LABORATORI

I laboratori di intersezione vengono svolti sempre , dopo un’attenta sanificazione dei locali interessati e dopo una calendarizzazione d’uso degli stessi. Relativamente ai Laboratori che nel corso degli anni, hanno caratterizzato il nostro percorso didattico, facendo partecipare le famiglie al Progetto educativo in varie momenti dell’anno, anche quest’anno scolastico sono stati sospesi.

Le competenze delle insegnanti permettono il favorire altri tipi di attività all'interno della sezione.

Pertanto l'aumento delle ore di copresenza, oltre alle sostituzioni che si dovessero rendere necessarie a seguito di assenze del personale scolastico, vengono ulteriormente impegnate nel favorire la costruzione di piccoli gruppi all'interno della sezione per attività laboratoriali a sostegno della Programmazione didattica.

ASSENZE E DECADENZE

Per le assenze si fa riferimento alla circolare della Regione Lazio n. 719344 del 15.09.2021.

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Dopo, l'assenza per malattia superiore a tre giorni (senza conteggiare i giorni festivi finali e iniziali dell'assenza) la riammissione nei Servizi Educativi sarà consentita previa presentazione dell'idonea certificazione del Pediatra di Libera Scelta/Medico di medicina generale attestante l'assenza di malattie infettive o diffusive e l'idoneità al reinserimento nella comunità educativa/scolastica”.

Le assenze per altri motivi vanno comunicate prima dell’assenza stessa.

Le assenze superiori ai 30 giorni consecutivi, non giustificate, comportano la decadenza del posto.

DELEGHE

I bambini vengono consegnati solo ai genitori e alle persone da loro delegate, dopo aver compilato gli appositi moduli controfirmati da entrambi i genitori del minore all’inizio dell’anno scolastico.

SCUOLA E FAMIGLIA PATTO DI CORRESPONSABILITA'

Tutte le figure professionali, ponendosi in un atteggiamento di attenzione e di rispetto del contesto culturale e sociale presente sul territorio, operano anche per costruire un’alleanza educativa con le famiglie, tale alleanza è la base su cui costruire un progetto educativo condiviso e che prevede una corresponsabilità educativa da entrambe le agenzie educative.

Alla luce dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19, tale Patto Educativo di Corresponsabilità assume ulteriore importanza al fine di garantire il rispetto delle previste condizioni di sicurezza: “sarà fondamentale costruire un precorso volto a coinvolgere i genitori attraverso un patto di alleanza educativa finalizzato al contenimento del rischio. Il patto attiene alla dimensione educativa e alla necessaria connessione tra protocolli di sicurezza e qualità delle esperienze dei bambini” (MIUR, Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, 2020, p. 2).

CONTINUITA' EDUCATIVA

La scuola deve porsi in continuità con le esperienze che il bambino compie ogni giorno, mediandole culturalmente e collaudandole in una prospettiva di sviluppo educativo.

La partecipazione della famiglia alla vita della scuola, inizia già prima dell’inserimento del bambino nel gruppo, attraverso incontri di gruppo, colloqui individuali prima e durante l’anno scolastico. Attraverso periodiche assemblee, i genitori possono conoscere l’organizzazione scolastica e le scelte progettuali delle insegnanti.

I momenti di festa (inizio e fine anno), ricorrenze, feste del papà e della mamma, sono occasioni importanti perché permettono ai bambini/e di vedere che le loro esperienze scolastiche, sono condivise anche dalle famiglie, in un rapporto di reciproca fiducia anche se con canali alternativi.

Questa condivisione si concretizza, in momenti comuni attraverso gli Organi Collegiali che si esplicano in:

➢incontri tra docenti e genitori al fine di informare le famiglie sui processi di apprendimento dei bambini/e;

➢ricevimento individuale, su richiesta della scuola e/o della famiglia. Sono l’occasione di confronto e verifica dell’esperienza che i bambini/e stanno facendo;

➢Assemblea dei genitori;

➢Collegio Docenti;

➢Consiglio di Scuola. Organo deliberante e di gestione della scuola, approva il Piano annuale delle attività formulato dal Collegio Docenti ed eventuali iniziative di coinvolgimento dei genitori alla vita della scuola.

Rimane in carica tre anni ed è costituito dai rappresentanti dei genitori, delle insegnanti, dei collaboratori scolastici e dalla P.O.S.E.S. dott.ssa Maria Puddu.

La modalità degli incontri attualmente è in videoconferenza.

INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E B.E.S.

La scuola dell’infanzia, per gli stili di comunicazione che la caratterizzano, per la flessibilità e la globalità

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progettuale, è il contesto favorevole per l’intervento educativo didattico dei bambini diversamente abili.

La scuola opera in stretto rapporto con le famiglie e i Centri specialistici territoriali e non, che si occupano dell’aspetto terapeutico/riabilitativo degli alunni diversamente abili. I Centri specialistici hanno il compito di redigere la diagnosi funzionale.

L’insegnante all’integrazione con le insegnanti di sezione predispongono il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) che sarà misurato sul bambino e sulla programmazione di sezione. Nella sezione in cui è inserito un alunno diversamente abile, le insegnanti avranno particolare attenzione a predisporre spazi, materiali, ad individuare strategie appropriate e necessarie al pieno sviluppo delle potenzialità individuali, in funzione dell’integrazione.

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Svolge la sua attività didattica per un’ora e trenta minuti a sezione. Per i bambini che non si avvalgono dell’I.R.C. le insegnanti propongono attività alternative legate alla programmazione periodica. Con i Decreti Presidenziali in data 30-03-2004, sono stati approvati gli obiettivi specifici di apprendimento, propri dell’insegnamento della Religione Cattolica. Tali obiettivi costituiscono parte integrante delle indicazioni nazionali del D.ls. N. 59/04. La Programmazione dell’insegnamento della religione cattolica, trova la sua collocazione nel Campo di esperienza “il sé e l’altro”.

Gli obiettivi specifici di apprendimento sono tre:

➢Osservare il mondo

➢Scoprire la persona di Gesù di Nazareth, come viene presentata nei Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane;

➢Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana;

Questi obiettivi, devono essere sviluppati nel quadro delle finalità della scuola dell’infanzia, non ci sono attività e strategie didattiche proprie dell’educazione religiosa. Verranno utilizzate quelle di cui avvale la normale opera educativa. L’accoglienza è il criterio metodologico che sottende ogni attività, favorendo la percezione del valore della sua persona, la costruzione della sua identità. Nella programmazione annuale, hanno uno spazio maggiore e centrale i momenti del Natale e della Pasqua, in cui viene sottolineato l’incontro con gli altri e il riconoscimento delle diversità culturali, etniche e religiose. Nell’insegnamento della religione cattolica, si avrà particolare attenzione ai bambini/e con varie forme di disabilità.

CONTINUITA’ EDUCATIVA NIDO – SCUOLA PRIMARIA

Particolare importanza le nostre scuole dedicano ai Progetti di Continuità Educativa, perché riteniamo che l’esperienza di crescita del bambino/a, deve essere vista come un itinerario continuo tra le diverse Istituzioni educative-formative: dalla famiglia al Nido alla Scuola dell’Infanzia, alla Scuola Primaria e agli ordini di scuola successivi.

Il passaggio tra le due strutture educative, costituisce un momento delicato per il bambino/a e la sua famiglia sul piano psicologico, affettivo, sociale e relazionale.

La continuità educativa rappresenta la condizione indispensabile, per garantire che, tale passaggio, assuma una rilevanza pedagogica, affinchè il bambino/a possa rafforzare e arricchire le sue competenze.

La continuità, non è solo un mero passaggio verticali di informazioni ma, si configura come vero e proprio Progetto Educativo e si realizza collegialmente. La continuità didattica fra i diversi ordini di scuola è un requisito essenziale per un’azione educativa attenta ai bisogni degli alunni.

Le insegnanti, annualmente, sviluppano in accordo con le educatrici del Nido e con le insegnanti della Scuola Primaria un Piano di interventi e di attività per garantire ai bambini il diritto ad un percorso formativo coerente, organico e completo.

PROGETTO ACCOGLIENZA

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L’inserimento di un bambino è un momento delicato che deve essere vissuto serenamente, possibilmente con la vicinanza di un famigliare.

Il Piano Accoglienza deve rispettare le esigenze del bambino, perché i tempi di adattamento sono soggettivi e perciò non programmabili.

La compresenza del genitore e delle insegnanti all’interno della sezione è indispensabile per creare un ambiente che possa favorire le relazioni tra bambino- bambino, bambino – insegnante e genitore- insegnante, permettendo così di affrontare con serenità le problematiche di questo momento.

L’intervento educativo mirato al recupero e all’inclusione di soggetti in situazione di svantaggio, necessità che, ogni percorso operativo si raccordi tra scuola, insegnanti, operatori sociali, servizi specialistici e famiglia. La formulazione di specifici progetti Educativi personalizzati, considererà il bambino/a protagonista del proprio personale progetto di crescita, in presenza di oggettive necessità verranno prese in esame ulteriori opportunità formative sulla base delle risorse disponibili.

Il Progetto viene elaborato sulle necessità di instaurare nei bambini/e un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che li accoglie, consentendo loro, di sviluppare competenze ed abilità trasversali sia affettive che cognitive, attraverso il gioco e l’esplorazione globale dello spazio.

Con questo tipo d’inserimento, non solo i nuovi iscritti ma anche i bambini di 4 e 5 anni, hanno la possibilità di riprendere a frequentare la scuola in modo graduale e di ricreare e rafforzare le relazioni interrotte con la fine dell’anno scolastico.

DOTAZIONI ORGANICHE

Ciascuna scuola ha in organico in più indicato come organico potenziamento, messe a disposizione nella struttura per coprire le assenze delle insegnanti, articolano il proprio orario coprendo l'intera giornata scolastica e, con indicazioni della POSES, come da circolare QM20200057793 dell' 8/10/2020, lo modificano e lo rendono flessibile sulla base delle esigenze.

Qualora non debbano sostituire il personale, perché presente, tali figure sono necessarie per la cura dei bambini (igiene e sicurezza) e nel supporto di attività in piccolo gruppo all'interno delle sezioni.

All’interno della struttura tutto il personale dovrà indossare mascherina e soprascarpe o calzature dedicate per l’intero arco della giornata lavorativa.

ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Nelle scuole del nostro territorio, diamo la priorità al rispetto dei tempi e alla soddisfazione dei bisogni dei bambini/e, tenendo conto delle singole problematiche e bisogni. La nostra filosofia è lo star bene a scuola da protagonisti, per crescere in autonomia, per acquisire nuove competenze e aprirsi al mondo. L’immagine di un bambino/a a cui facciamo riferimento è quella di una persona protagonista del suo processo di crescita e della sua storia.

Un bambino/a capace, creativo/competente che chiede alla scuola di aiutarlo a diventare grande nel rispetto della sua libertà. Le tre scuole dell’infanzia dell’Ambio Territoriale N. 3, organizzano delle attività diversificate che vanno ad implementare l’Offerta Formativa, queste attività si esplicano in Progetti che si svolgono in orario scolastico e vengono svolti dalle insegnanti e/o operatori esperti nel settore provenienti dalle associazioni accreditate da Municipio IV.

Di seguito vengono presentati i Progetti Educativi delle tre scuole dell’infanzia che fanno parte dell’ambito territoriale N. 3 :

●GROTTA DI GREGNA

●VITTORIO VENETO

●VILLAGGIO INA – CASA

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il piano Triennale dell’Offerta Formativa 2019/2022 che le Scuole afferenti all’ambito 3 intendono realizzare

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è il seguente per ogni scuola.

I Progetti Educativi mantenendo nelle tre annualità la stessa finalità educativa affrontano il tema nei suoi diversi aspetti attraverso metodologie strumenti e risorse che possono variare ogni anno richiedendo pertanto un aggiornamento.

PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO 3° ANNUALITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA “GROTTA DI GREGNA”

Anno scolastico 2021/2022

PROGETTO “GIOCO IN NATURA TRA COLORI ED EMOZIONI”

GROTTA DI GREGNA A.S. 2019/2022

“I colori delle emozioni.”

VITTORIO VENETO A.S. 2019/2022

“ Il mare, il fiume, la montagna”

VILLAGGIO INA CASA A.S. 2019/2022

“Alla scoperta delle emozioni”

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PREMESSA

Il piano Triennale dell’Offerta Formativa 2019/2022 che la scuola Grotta di Gregna intende realizzare avrà come fil rouge la conoscenza delle emozioni nelle varie espressioni.

Il Progetto educativo, per l’anno scolastico 2019/2020 dal titolo “ i colori delle emozioni”, utilizzerà come sfondo integratore il libro di Anna Llenas ,“I colori delle emozioni” (Ediz. Raggi di sole Gribaudo) e il percorso che si vuole realizzare è alfabetizzare alle emozioni.

Nell’anno scolastico 2020/21 il Progetto Educativo avrà come titolo “ I colori delle emozioni...L’avventura continua” e approfondirà i temi trattati nell’anno precedente.

Nell’anno scolastico 2021/22 il Progetto Educativo avrà come titolo “ I colori delle emozioni nell’arte” e attraverso le opere degli artisti si scopriranno le emozioni che ne emergono.

L’A.S. 2021 – 2022 è il secondo anno di restrizioni a causa della pandemia da covid-19 e dopo aver riprogettato e riorganizzato la scuola dal punto di vista educativo e pratico, ripensando tutti gli spazi esterni ed interni ed avendo sperimentato l’Out door Education creando una continuità tra il dentro e fuori, le insegnanti decidono di continuare il progetto di educazione ambientale, aggiungendo anche l’aspetto emozionale per rendere più completa l’esperienza che i bambini e le bambine andranno a vivere.

FINALITA’ DEL PROGETTO EDUCATIVO

Sviluppare l’autostima per consolidare la capacità per vivere nuove esperienze in un contesto socialeambientale allargato.

Sviluppare la capacità nell’esplorare la realtà e interiorizzare le regole della vita quotidiana per assumere comportamenti sempre più responsabili. Favorire atteggiamenti e comportamenti etici rispettosi delle diversità, della natura in tutte le sue forme, valorizzare i sani stili di vita e la tutela dell’ambiente in cui si vive. Scoprire e riconoscere attraverso la natura le emozioni e vivere contestualizzandole.

METODOLOGIA DIDATTICA

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Il nostro progetto vuole stimolare i bambini e le bambine alla scoperta della realtà per condurli progressivamente alla conoscenza e alla riflessione. Il punto di partenza della metodologia è: l'esperienza diretta di ogni bambino e di ogni bambina ; il fare per scoprire.

L’ascoltare e riprodurre graficamente le proprie emozioni. L'itinerario educativo-didattico si muove dalla naturale curiosità dei bambini e delle bambine riguardo l'ambiente che li circonda:

●partire dal vissuto del bambino, dalle sue intuizioni e previsioni sulle “leggi” che regolano la natura e l'ambiente circostante;

●creare motivazioni ed aspettative sulle quali ragionare;

●ascolto democratico delle opinioni di ogni bambino e bambina del gruppo;

●stimolare l'osservazione, la sperimentazione attraverso esperienze dirette in un approccio multisensoriale in attività di gruppo;

Documentazione

Documentazione fotografica/Registrazione di conversazione/Incontri dibattito tra le insegnanti A causa dell’emergenza sanitaria in corso saranno sospesi: Attività con la partecipazione delle famiglie; Progetti di intersezione; Laboratorio “I sogni di Agata”; Laboratorio Motorio permanente; Il Progetto Lettura; Laboratorio in continuità didattica con la Scuola Elementare Tullio de Mauro. La sospensione di tali attività rimarrà in vigore fino a nuove disposizioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico e da parte dell’Amministrazione di Roma Capitale.

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SCUOLA DELL'INFANZIA COMUNALE “VITTORIO VENETO”

PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO “ALLA SCOPERTA DELLA MONTAGNA”

ANNO SCOLASTICO 2021- 2022

PREMESSA

L'emergenza Covid, come anche lo scorso anno, contrassegna il rientro a scuola, e tutte le proposte formative si modulano sull'esigenza di osservanza norme anticovid.

Fin dai primi giorni la fase strettamente didattica è stata preceduta da una fase pedagogica volta a sensibilizzare tutta la comunità scolastica sull’importanza delle regole di prevenzione contro la diffusione del Covid-19.

Ciò nonostante le insegnanti hanno voluto riproporre un modello di scuola volto alla normalità, all'apertura ad esperienze nuove e stimolanti seppur mantenendo intatte le bolle.

Mentre lo scorso anno si percepiva una paura che “impediva” un contatto e una condivisione di idee e di nuovi percorsi educativi e didattici, quest'anno grazie anche alla dimestichezza nell'uso di piattaforme social che consentono di confrontarsi meglio, si avverte un nuovo fermento di idee.

Per le attività progettuali, a supporto delle insegnanti viene coinvolto il potenziamento inserito nella scuola.

Finalità educative

Quest'anno il nostro Progetto Educativo è volto alla scoperta della montagna, ambiente che spesso i bambini non possono osservare direttamente. Il percorso ha la finalità di accompagnare il bambino a scoprire se stesso, la natura e gli elementi che la compongono. Come sfondo integratore si è pensato di utilizzare la storia della famosa bambina svizzera Heidi che, attraverso una rappresentazione della realtà come fonte di felicità e salute, manifesta sempre una sublime meraviglia davanti allo spettacolo che la natura offre.

Attraverso questa storia in parte raccontata e in parte vista (guardando le puntate tratte dalla famosa serie) si vuole far vedere ai bambini la bellezza della montagna con gli occhi giusti. Sono gli occhi di una bambina capace di vedere naturalmente le cose con una purezza cristallina. L'obiettivo non è quindi solo la conoscenza dell'ambiente ma anche delle emozioni che essa porta con sé. Heidi è un esplosione di emozioni che nel guardarla, empaticamente le trasmette.

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Ad esempio nello stupore che mostra dinnanzi ai fenomeni naturali come un tramonto.

«Peter! Peter! Il fuoco! Il fuoco! Le montagne bruciano tutte, brucia anche la neve lassù e anche il cielo! Guarda, guarda! La montagna di roccia, quella alta, arde tutta. Oh, la bella neve di fuoco! Peter, alzati! Guarda, c’è fuoco anche lassù, nella tana dell’uccellaccio. Guarda le rocce! Guarda gli abeti! Tutto è in fiamme!»...

. «Che cos’è allora?» – gridò Heidi correndo qua e là per vedere meglio da tutte le parti. Era tanto bello che la bimba non si saziava di quello spettacolo.

E' questa manifestazione dell'amore indiscusso verso questo ambiente che apre tutti i canali sensoriali. L'odore della primavera, della neve, ed anche della stalla; i rumori del vento, del temporale, dei belati e delle campane, delle capre.

Alcune puntate sono dedicate proprio ad ognuno di questi aspetti.

L'incantato mondo dove Heidi scopre la bellezza di prati, monti e tramonti non è per tutti. O meglio chi vuole goderne deve fare un piccolo sforzo come la salita tanto faticosa che la piccola fa la prima volta che sale. Questa fatica faremo noi nel mostrare attraverso sensazioni, esperimenti, lavori manuali quello che lo spettacolo della natura ci offre.

La finalità del progetto è la conoscenza di fenomeni naturali per far provare amore e quasi commozione davanti a questi.

Il rispetto dell'ambiente passa attraverso l'amore, e solo promuovendo ed esaltando il suo manifesto splendore si può sviluppare una coscienza ecologica nei piccoli.

Per avere un quadro completo degli obiettivi di riferimento del progetto, tracciamo il seguente schema articolato in campi di esperienza che attraverso attività mirate si cercherò di raggiungere.

Metodologia

Il percorso progettuale, attraverso momenti di gioco-azione, coinvolge direttamente i bambini mediante esperienze sensoriali.

A tal fine noi insegnanti utilizzeremo diversi supporti didattici, tra i quali:

✔La lettura della storia di Heidi

✔La visione di alcune puntate della famosa serie

✔Drammatizzazione

✔Osservazione dei fenomeni naturali

Il percorso progettuale si svolgerà seguendo le fasi di:

✔Osservazione ed analisi della situazione di partenza (conoscenze possedute dai bambini e curiosità manifestate)

✔Esperienza concreta

✔Rielaborazione verbale, grafo-pittorica, mimico-gestuale del vissuto

✔Verifica del lavoro svolto

Persone, modi e tempi

Nella realizzazione del progetto punti importanti di riferimento saranno le insegnanti e i bambini.

Rispetto alle scelte organizzative e tenuto conto che, ogni maestra sceglierà in base all’analisi delle risorse e dei bisogni del proprio gruppo di bambini, vi sono alcuni elementi di base da considerare essenziali:

➔La flessibilità;

➔L’analisi ricorrente della funzionalità delle scelte organizzative;

➔L’utilizzo ottimale della compresenza.

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Risorse 1. Libri illustrati;

2. Fogli da disegno, cartoncini colorati, cartone, conchiglie, sabbia, . . . 3. Tempere, matite colorate

4. Pasta di sale 5. Colla, forbici, ecc.

6. CD, materiale audio/video

Spazi

Aule e giardino

Uscite didattiche, laboratori e feste

A causa delle regole imposte dal governo al fine di ridurre al minimo i contagi del Covid-19, per quest’anno non è stato possibile prevedere uscite didattiche, laboratori con i genitori e feste.

Valutazione e monitoraggio

La verifica delle conoscenze e delle abilità avverrà tramite l’osservazione sistematica dei bambini in situazioni di gioco libero, guidato, nelle attività programmate, nelle conversazioni (individuali e di gruppo), attraverso l’uso di schede strutturate e non.

Documentazione

È prevista la realizzazione di una documentazione per ciascuna sezione in cui si raccolgono elaborati, schede operative che documentano, anche tramite brevi didascalie, il percorso fatto durante tutto l’anno scolastico, si riserva una documentazione che unisce tutte e tre le sezioni della scuola semmai lavorando in momenti diversi sullo stesso murale o plastico.

Le singole documentazioni verranno poi raccolte in una unica documentazione a testimonianza di tutto il lavoro che i bambini e tutto il team scolastico affronta ogni anno.

SCUOLA DELL'INFANZIA COMUNALE “VILLAGGIO I.N.A. CASA”

PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO 3° ANNUALITA'

ARTE MUSICA ED EMOZIONI ANNO SCOLASTICO 2021- 2022

PREMESSA

Il piano Triennale dell’Offerta Formativa 2019/2022 che la scuola Villaggio Ina-Casa intende realizzare avrà come leit motiv la scoperta e conoscenza delle emozioni.

Il Progetto educativo, per l’anno scolastico 2019/2020 dal titolo “ Emozionamoci…La scatola delle emozioni”, utilizzerà

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come sfondo integratore il libro di Anna Llenas ,“I colori delle emozioni” (Ediz. Raggi di sole Gribaudo) per alfabetizzare il bambino alle emozioni e per fornire allo stesso gli strumenti per conoscere e riconoscere il linguaggio delle emozioni.

Nell’anno scolastico 2020/21 il Progetto Educativo avrà come titolo “ C’era una volta…le emozioni” dove attraverso la lettura e la rielaborazione di alcune fiabe si affronterà e approfondirà la tematica delle emozioni. Nell’anno scolastico 2021/22 il Progetto Educativo avrà come titolo “ Arte, musica ed emozioni”; ed è proprio dalla scoperta e conoscenza di varie opere d’ arte e dei suoi autori che si cercherà di fare emergere e riconoscere ad ogni bambino il proprio stato emozionale.

MOTIVAZIONE

Le emozioni condizionano i rapporti interpersonali: aggressività e timidezza possono farci allontanare dagli altri e chiuderci in noi stessi. Per raggiungere gli obiettivi della nostra vita, la razionalità della nostra mente deve trovare l’equilibrio nell’altalena dei sentimenti.

La scuola dell’infanzia è uno dei principali ambienti in cui il bambino costruisce la propria

storia personale e sperimenta le relazioni con gli altri proprio attraverso le emozioni, i primi sentimenti in grado di capire e le proprie reazioni, siano esse negative che positive.

La complessità delle dinamiche relazionali e sociali, gli stati emotivi interiori condizionano notevolmente il percorso cognitivo degli alunni, nonché la fiducia in se stessi.

L’emozione non solo è al centro dell’ individuo ma è espressione stessa della vita; pertanto si può dire che sapere riconoscere , ascoltare e rispettare le le emozioni proprie e altrui significa ascoltare e rispettare le persone nella loro globalità.

“ L’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio,da una tela di ragno”.

( Pablo Picasso)

Il Progetto Educativo di quest'anno scolastico riprende e vuole approfondire il tema delle emozioni iniziato nel corso dei due anni precedenti. La finalità del percorso è quella di offrire ai bambini adeguate opportunità di esplorazione ed elaborazione dei loro mondi emozionali e relazionali. All’interno del nostro progetto educativo, oltre all’alfabetizzazione emotiva, si vuole sviluppare l’educazione alla socialità. I verbi chiave, anche quest’anno saranno: esprimere e verbalizzare; esprimere e verbalizzare sentimenti, pensieri, preoccupazioni circa quanto è accaduto e quanto accade, rielaborandoli in modo creativo, sereno e gioioso.

ATTIVITA’

Attraverso l’osservazione di quadri famosi e l’ascolto di brani musicali, si elaboreranno tutte le tematiche emozionali,sviluppando le competenze espressive,linguistiche,cognitive e sociali. Le immagini e i suoni consentiranno di far emergere gli stati d’animo dei bambini. Si cercherà di favorire lo sviluppo degli aspetti fondamentali della personalità sia, di ordine cognitivo, sia di ordine affettivo,sia sociale e morale,dando ampio spazio al conoscere,

nell'esprimere, all’agire e al gestire le proprie emozioni. I bambini osserveranno lo scorrere del tempo e il susseguirsi delle stagioni con le proprie caratteristiche in un percorso ricco di esperienze sensoriali diversificate: dal disegno libero,alla sperimentazione di diverse tecniche pittoriche ed espressive, alla ricerca delle emozioni che ne derivano. I bambini che frequentano l’ultimo anno e si apprestano al passaggio alla scuola primaria saranno coinvolti in un laboratorio di prescrittura e precalcolo attraverso il gioco delle lettere e i numeri attraverso il metodo Munari.Le attività si svolgeranno individualmente o in forma laboratoriale organizzando piccoli gruppi.

I criteri guida della prassi didattica saranno:

l’attenzione agli specifici bisogni educativi di cui ogni bambino è portatore

la valorizzazione della componente educativa rivestita dai momenti di convivialità e routine

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il riferimento continuo alla dimensione ludica e all’esperienza diretta che stimolano la motivazione e l’interesse dei piccoli. L’esperienza ed il gioco consentono al bambino di effettuare le prime esperienze, che le insegnanti accolgono e valorizzano costruendo specifici progetti di apprendimento

la promozione di attività in piccolo gruppo di tipo laboratoriale, nelle quali l’apprendimento è basato sull’osservazione, sull’esplorazione, sull’esperienza diretta e sulla rielaborazione delle esperienze effettuate.

METODOLOGIA

La scelta della metodologia parte dalla consapevolezza che le competenze dei bambini maturano e si sviluppano in una scuola a misura di bambino permeata da un clima sociale positivo in cui vi sia, ascolto, attenzione ai bisogni di ognuno e tempi distesi. Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all’espressività e alla socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei bambini, le loro curiosità e i loro suggerimenti, creando occasioni per stimolare e favorire in tutti gli apprendimenti significativi. Alla base dell’agire quotidiano ci sarà pertanto un’ intenzionalità didattica, mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie:

●Il gioco: risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontano e si interpretano in modo creativo, le esperienze soggettive e sociali.

●L’esplorazione e la ricerca: le esperienze proposte faranno leva sulla originaria curiosità del bambino e verranno attivate attraverso le attività in piccolo gruppo in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini confrontano situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano ipotesi. Si darà ampio rilievo al “fare” e “all’agire” dei bambini, alle esperienze dirette, al contatto con la natura, con le cose che li circondano, con l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro proposte e iniziative.

●La vita di relazione: l’interazione con i docenti e con gli altri bambini favorisce il gioco simbolico ,facilita lo svolgimento delle attività didattiche, sollecita a dare e ricevere aiuto e spiegazioni. E’ necessario però un’attenzione continua ai segnali inviati dai bambini, soddisfacendo i loro continui bisogni di sicurezza e gratificazione. si ritiene che la dimensione affettiva sia una componente essenziale nel processo di crescita di ognuno, affinché il bambino acquisti autostima, maturi gradualmente la propria identità nel confronto con l’altro, imparando a rispettare il prossimo e a condividere le regole.

●La sezione: è il luogo privilegiato per le esperienze affettive di socializzazione e di introduzione globale alle tematiche programmate; la sicurezza e la familiarità che questo ambiente trasmette, aiuta a facilitare ogni forma di apprendimento.

Il giardino: dove attraverso l’esplorazione dell’ambiente, il gioco spontaneo, il movimento, l’utilizzo dei sensi, il contatto diretto con gli elementi della natura, i bambini imparano a interrogare e conoscere la realtà che li circonda e a percepire se stessi in relazione al mondo e agli altri.

●Le routine: l’integrazione di momenti di cura, di relazione e di apprendimento delle stesse routine (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come base sicura per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.

Anche nell’anno scolastico in corso a causa dei protocolli sanitari non verranno svolte attività e laboratori di intersezione, tutte le attività verranno eseguite in ciascuna sezione o spazio esterno destinato a ognuna di esse.

STRUMENTI

Per la realizzazione del progetto verranno utilizzati i seguenti materiali, che saranno personali per ciascun bambino:

●materiali strutturati e non, ad uso esclusivo di ogni bambino o sanificato prima di ogni uso.

●matite per disegnare, tempere, pennarelli, pastelli a cera, matite colorate, acquarelli.

●carta colorata, cartoncino, carta crespa e velina, carta di giornale, carta bianca tipo Bristol.

●Forbici, gomme, colla vinavil e colla stick.

DOCUMENTAZIONE

Anche in questo anno emergenziale si utilizzerà una particolare modalità di documentazione, periodicamente verranno

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consegnati i lavori inerenti agli argomenti trattati in sezione, in questo modo i genitori saranno costantemente aggiornati sulle esperienze vissute dai propri figli.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le conoscenze e le abilità saranno verificate durante il corso dell’anno scolastico attraverso l’osservazione sistematica e occasionale dei bambini. La documentazione delle attività consente di verificare e di valutare la maturazione, le competenze acquisite, le particolari inclinazioni ed esigenze in ordine all’identità, all’autonomia e alla cittadinanza. La valutazione iniziale dei bambini, volta a delineare un quadro delle loro capacità in entrata, è effettuata attraverso conversazioni ,lavori individuali e di gruppo. Quelle in itinere e finali si basano sulla verbalizzazione delle esperienze didattiche, sulla raccolta degli elaborati dei bambini e sulle abilità mostrate nelle attività svolte.

PROGRAMMAZIONE PER TUTTE LE SCUOLE DELL’INFANZIA (BAMBINI DI 5 ANNI)

Progetto “La buona strada della sicurezza” in condivisione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

«La buona strada della sicurezza» è un progetto/sussidio didattico di educazione alla sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzato alla formazione di una generazione di cittadini responsabili, che abbiano una conoscenza consapevole del fenomeno «sicurezza stradale» e che sappiano valutare correttamente le proprie capacità in funzione di specifiche situazioni ambientali.

Il progetto intende educare e formare bambini della scuola dell’infanzia (cinque anni) e della scuola primaria al tema della sicurezza stradale, incentivando il senso di responsabilità individuale e collettiva e stimolando le motivazioni interiori. La sicurezza è intesa come il risultato di una maturazione etica, capace nel tempo di sviluppare nel bambino la figura del cittadino adulto autonomo, responsabile e consapevole di avere un ruolo attivo nella vita della collettività. Non è quindi un semplice insieme di norme da impartire («rispetto delle regole; rispetto del Codice della Strada»), ma più propriamente uno stile di comportamento che pone al centro il rispetto per la vita e la persona.

Al fine di raggiungere gli obiettivi, le attività di educazione stradale del progetto sono organizzate in tre moduli consecutivi per la durata di 4 ore complessive. In ogni modulo si sviluppa un contenuto specifico e si usa un particolare strumento come presentato nello schema.

MODULO A Conoscere se stessi e le proprie abilità/capacità Racconto 1 ora;

MODULO B Conoscere l’ambiente e le sue caratteristiche Kit Creativo Mappa 2 ore;

MODULO C Comprendere gli altri e le regole che governano i nostri rapporti Questionario 1 ora;

IL RUOLO DEL GENITORE

Le attività del Progetto sono organizzate per accrescere la consapevolezza in tema di sicurezza stradale e contestualmente possono contribuire alla formazione di una stile sostenibile. Partecipare alla circolazione stradale necessita di un apprendimento che inizia in età precoce, per molti bambini queste esperienze quotidiane avvengono soprattutto come «passeggero trasportato» che osserva la realtà dal finestrino di un’auto, per passare poi ad essere pedone, ciclista e poi passare al sellino di un ciclomotore: la mancata possibilità di confrontarsi in forma progressiva con i rischi reali non consente nell’adolescente di maturare una propria corretta percezione del rischio. Il ruolo del genitore e sicurezza stradale sono l’importanza dell’esempio e della coerenza del messaggio che viene divulgato all’adolescente. Varie ricerche hanno dimostrato che abitudini acquisite durante l’infanzia e l’adolescenza persistono nella vita adulta e ne condizionano la salute e lo stile di vita.

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PER LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO (STRUMENTI “RACCONTO” E “QUESTIONARIO”)

Il genitore può seguire l’intero percorso del figlio/a attraverso gli strumenti didattici – educativi che sono offerti durante le attività svolte a scuola e a casa. I racconti: posso essere riletti insieme e diventare un’opportunità di approfondimento e di discussione sui pericoli e sulle condotte sicure. In particolare , al termine del racconto sono stati inseriti degli spunti di riflessione ripresi da alcune frasi del testo in modo da favorire l’emergere di concetti che possono evocare argomenti. Il questionario è intenzionalmente un momento di dialogo tra il figlio/

a e il genitore. Un’occasione privilegiata di riflessione sulla percezione del pericolo e rischio della strada, sulle accortezze da adottare per essere prudenti, saggi e responsabili.

“LA PERCEZIONE DEL PERICOLO” COME I BAMBINI VEDONO, SENTONO, INTERPRETANO LA REALTÀ DELLA STRADA

I bambini sono piccoli e quindi hanno un’altra visuale. Il lo campo visivo è più ristretto e per via della statura non vedono al di sopra del tettuccio di un’auto. Non percepiscono quello che succede ai margini del loro campo visivo e possono assimilare meno informazioni contemporaneamente rispetto all’adulto. Hanno una limitata comprensione di concetti quali velocità, distanza e tempo. Non sanno cos’è uno spazio di frenata e non sanno calcolare quanto è vicina o lontana un’automobile rispetto a loro. Fanno errori di localizzare dei suoni e non capiscono da quale direzione arriva il rumore di un’automobile. La laterizzazione non è definita e spesso confondono la destra con la sinistra. I bambini hanno un’incerta rappresentazione del punto di vista altrui e si distraggono facilmente. Un compagno che saluta dall’altro lato della strada, una palla che rotola via:

sono situazioni banali che attirano l’attenzione e possono far dimenticare tutto il resto, anche il traffico e il passaggio di un veicolo. In automobile il bambino è relativamente più sicuro. Tuttavia ogni automobile in più che viaggia verso la scuola è un pericolo in più per gli altri bambini.

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