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INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI E ACCOGLIENZA STRANIERI

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Academic year: 2022

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ISTITUTO COMPRENSIVO “C. BERTERO”

Santa Vittoria d’Alba – Cinzano

RELAZIONE FINALE SULLA FUNZIONE STRUMENTALE

INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI E ACCOGLIENZA STRANIERI

INSEGNANTE: Gullino Cinzia ANNO SCOLASTICO: 2008 / 2009

Il giorno 8/ 10/ 2008 il Collegio dei Docenti ha assegnato alla sottoscritta la funzione strumentale al Piano dell’Offerta Formativa “Integrazione alunni disabili e accoglienza stranieri”.

Riporto la parte relativa tratta dal P.O.F. dell’Istituto.

- Integrazione alunni disabili e accoglienza stranieri (Cinzia Gullino)

Opera nel Gruppo H, incontrandosi periodicamente con i Docenti di sostegno dei tre ordini di Scuola cui fornisce materiali e indicazioni di supporto al PEI e alla sua verifica. Coordina la commissione “Accoglienza”.

Il mio compito è stato quindi quello di favorire l’integrazione degli alunni che partono più svantaggiati rispetto agli altri, ovvero quelli in situazione di handicap e quelli stranieri appena giunti in Italia. Promuovere l’integrazione di ogni singola persona, affinché ognuno possa esprimere al meglio il proprio potenziale e sentirsi parte di una comunità, ritengo sia uno dei compiti fondamentali che la scuola deve ricoprire. Scopo dell’istituzione scolastica

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è infatti quello non solo di accogliere le diversità, ma di metterle al centro della sua offerta formativa; la scuola deve cioè dare soddisfazione ai bisogni formativi di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione individuale (soggetti “normali”, stranieri, in situazione di handicap o di disagio, superdotati, …).

Due sono quindi stati gli ambiti principali del mio interesse, ovvero l’integrazione degli alunni in situazione di handicap e l’integrazione degli allievi stranieri.

A) L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

Nel nostro Istituto, nel corrente anno scolastico, sono inseriti 20 alunni in situazione di handicap, così suddivisi per ordine di scuola:

• Scuola dell’Infanzia: 1 alunno (Cinzano).

• Scuola Primaria: 10 alunni:

- 3 a Cinzano;

- 3 a Santa Vittoria d’Alba;

- 2 a Pocapaglia;

- 2 a Macellai.

• Scuola Secondaria di Primo Grado: 9 alunni:

- 6 a Cinzano;

- 3 a Pocapaglia.

Nelle classi in cui sono inseriti tali alunni operano un totale di 9 insegnanti di sostegno, così suddivisi per ordine di scuola:

• Scuola dell’Infanzia: 1 insegnante a metà orario (Cinzano).

• Scuola Primaria: 4 insegnanti a orario completo, uno per plesso.

• Scuola Secondaria di Primo Grado: 3 insegnanti a cattedra intera (due a Cinzano e uno a Pocapaglia) e un insegnante a Pocapaglia ad orario ridotto.

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Ho operato per favorire l’integrazione degli alunni in situazione di handicap di tutto l’istituto in questo modo:

• elaborando un nuovo modello di P.E.I. (Piano educativo individualizzato).

D’accordo con la Dirigente scolastica, ho elaborato un nuovo modello di P.E.I. più snello rispetto a quello degli anni precedenti, più facilmente compilabile grazie a griglie già predisposte e di più immediata lettura sulle competenze raggiunte dagli allievi in situazione di handicap.

• coordinando il Gruppo di studio e di lavoro sull’handicap di istituto (Gruppo H).

Il Gruppo H del nostro Istituto Comprensivo è costituito dal Dirigente scolastico e dai nove docenti di sostegno che operano nell’Istituto. Durante l’anno, il Gruppo H si è riunito quattro volte: ad ottobre, per conoscersi reciprocamente, riflettere sul ruolo dell’insegnante di sostegno e prepararsi alla stesura del P.E.I. di ogni singolo alunno;

a dicembre, per discutere sulla verifica intermedia del P.E.I. e sulla richiesta delle ore di sostegno per l’anno successivo; a marzo, per un incontro con i genitori degli alunni in situazione di handicap; a maggio, per la verifica finale delle attività di sostegno e del P.E.I.

• offrendo supporto ai docenti di sostegno.

In tutto il corso dell’anno mi sono dimostrata disponibile alle richieste degli insegnanti di sostegno, per quanto riguarda ad esempio la stesura del P.E.I., la sua verifica, la sintesi valutativa per richiedere le ore di sostegno per l’anno successivo, consigli pratici sui rapporti con i colleghi, con i familiari, con gli operatori socio- sanitari, … Dato che cinque di loro non possiedono il titolo di specializzazione sul sostegno, ho cercato di dare loro degli strumenti per potersi adeguatamente formare, come una bibliografia e una sitografia utili per il lavoro dell’insegnante di sostegno e una mappa concettuale con i punti chiave del lavoro del docente di sostegno inteso come figura di sistema.

• occupandomi della scelta dei sussidi da acquistare.

Dati i fondi a disposizione, ad inizio anno ho scelto quali sussidi utili per il sostegno acquistare. Visto che non c’erano particolari necessità legate ai deficit dei bambini in situazione di handicap, ho scelto di acquistare principalmente materiali utili per gli alunni disabili e più in generale in difficoltà della scuola primaria e della secondaria

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di primo grado. Ho così deciso di comperare testi di tipo operativo sull’italiano, la matematica e le capacità cognitive.

• partecipando agli incontri della rete “I Care”.

Dallo scorso anno scolastico, il nostro Istituto Comprensivo ha costituito una rete con le Direzioni Didattiche del 1°, del 2° e del 3° Circolo di Alba, più le due Scuole Secondarie di Primo Grado sempre di Alba, nell’ambito del progetto nazionale “I Care”. Pertanto durante il corso dell’anno ho partecipato ai vari incontri tenutisi per progettare le attività di formazione per docenti di sostegno e non, grazie ai fondi ministeriali di tale progetto. Ho partecipato anche al convegno regionale “I care: Le scuole in rete a confronto… senza rete”.

• collaborando con la Dirigente Scolastica.

Ogni qual volta vi è stata la necessità, ho operato insieme alla Dirigente Scolastica su tematiche legate all’handicap (ad esempio per la richiesta dell’organico per il prossimo anno scolastico) e ho fatto da intermediaria tra la Dirigente stessa e gli altri insegnanti di sostegno (ad esempio per quanto riguarda corsi di formazione, tra cui quello per docenti su posto di sostegno ma senza titolo di specializzazione).

• Inoltre, non specifico per gli alunni in situazione di handicap, ma più in generale per gli allievi con difficoltà varie oppure con doti particolari, ho coordinato il progetto

“Star bene a scuola”. Tale progetto, realizzato nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, prevede da parte dei docenti interessati delle ore aggiuntive di insegnamento effettuate con piccoli gruppi di alunni e finalizzate al recupero o all’approfondimento di determinate discipline scolastiche.

B) L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Per favorire l’integrazione degli alunni stranieri di tutto l’Istituto Comprensivo ho operato nei seguenti modi:

• coordinando la Commissione Accoglienza.

Tale Commissione, composta da 5 docenti (3 della scuola primaria e 2 della secondaria di primo grado), è stata costituita con lo scopo di predisporre delle prove di ingresso da sottoporre agli alunni stranieri appena giunti in Italia. In questo modo

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si possono acquisire dei dati oggettivi su alcune abilità e capacità degli allievi, in modo da decidere con maggiore consapevolezza in quali classi inserirli. La Commissione Accoglienza ha predisposto tali test di ingresso e, riflettendo sulle problematiche che emergono quando vengono inseriti dei minori stranieri nelle nostre classi, ha avanzato l’ipotesi che all’inizio di ogni anno scolastico si accantoni una parte del Fondo di Istituto, in modo da poter utilizzare tali fondi in caso di necessità per realizzare progetti di alfabetizzazione di primo livello più consistenti.

• attuando il Protocollo di Accoglienza.

Ad inizio anno scolastico il Collegio dei Docenti ha approvato e deliberato il Protocollo di Accoglienza che è stato elaborato l’anno scorso dal Coordinamento interscolastico “Accoglienza ed integrazione scolastica - minori immigrati ed educazione interculturale”. Tale Protocollo prevede delle particolari procedure da seguire al momento dell’iscrizione e dell’inserimento a scuola di alunni stranieri appena giunti in Italia. Pur con alcune difficoltà, quando a gennaio sono arrivate quattro allieve di origine marocchina, per il loro inserimento nella scuola ho seguito le procedure previste dal Protocollo di Accoglienza.

• occupandomi della scelta dei sussidi da acquistare.

Dati i fondi a disposizione, ad inizio anno ho scelto quali sussidi utili per l’alfabetizzazione acquistare. Ho così deciso di comperare testi di tipo operativo sull’insegnamento dell’italiano come lingua 2, sia per quanto riguarda un’alfabetizzazione di primo livello, sia per l’alfabetizzazione di secondo livello.

• partecipando agli incontri del Coordinamento interscolastico "Accoglienza ed integrazione scolastica - minori immigrati ed educazione interculturale” (insieme alla docente Giolito Delia).

Questo gruppo di Coordinamento è costituito da due responsabili del Consorzio Intesa di Bra (il Sig. De Vitto Emilio e la Sig.ra Bono Elisa) e dagli insegnanti referenti per l’integrazione dei minori stranieri delle scuole coinvolte del territorio intorno a Bra, ovvero: le Direzioni Didattiche del 1° e del 2° Circolo di Bra, la Scuola Media Statale di Bra, gli Istituti Comprensivi di Cherasco, di Sommariva Bosco, di Sommariva Perno, di La Morra e il nostro. L’obiettivo di tali incontri è stato quello di condividere le buone prassi e arrivare alla messa in comune di strumenti utili per favorire l’integrazione dei minori stranieri.

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• facendo da intermediaria con il Centro Stranieri di Alba (Cooperativa Orso).

Per i progetti di educazione interculturale e le attività di mediazione linguistica e culturale svoltisi nelle classi interessate di tutto l’Istituto, ho tenuto i contatti con la responsabile del Centro Stranieri di Alba, la Sig.ra Elena Ferrero. Tale collaborazione si è rivelata preziosa soprattutto nel momento in cui sono arrivate quattro alunne di origine marocchina, in quanto il mediatore linguistico e culturale di lingua araba è stato per noi indispensabile per poter comunicare con la loro famiglia.

• coordinando il progetto di alfabetizzazione per gli alunni stranieri.

Dapprima si era deciso di utilizzare le ore disponibili del progetto per l’alfabetizzazione di secondo livello di alcuni alunni della scuola secondaria di primo grado di Cinzano. In corso d’anno però sono emerse nuove necessità e così due insegnanti della scuola primaria di Cinzano hanno effettuato queste ore aggiuntive di insegnamento per l’alfabetizzazione di primo livello delle bambine di origine marocchina arrivate a metà anno scolastico.

• collaborando con la Dirigente Scolastica.

Ogni volta che vi è stata la necessità, ho collaborato con la Dirigente Scolastica su tematiche legate all’integrazione degli alunni stranieri.

Oltre a queste azioni specifiche per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap e degli alunni stranieri, ho partecipato agli Staff di Direzione e ho collaborato con la Dirigente Scolastica per la stesura dei progetti “Scuole aperte – Potenziamento delle attività di apprendimento pratico della musica” e “ Azioni di sistema a sostegno delle fasce deboli delle Istituzioni Scolastiche Statali del Piemonte”.

Cinzano – S. Vittoria d’Alba, 03/ 06/ 2009

Gullino Cinzia

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