• Non ci sono risultati.

Valorizzare i talenti di ciascuno: dalla scuola al lavoro

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Valorizzare i talenti di ciascuno: dalla scuola al lavoro"

Copied!
30
0
0

Testo completo

(1)

Valorizzare i talenti di ciascuno:

dalla scuola al lavoro

Gianpaolo Torchio

Il diritto al lavoro delle persone con disabilità

S e t t o r e R i s o r s e e S e r v i z i a i C o m u n i

(2)

La presa in carico dei giovani con disabilità

dalla scuola al lavoro

(3)

La presa in carico

Un rischio importante:

l’abbandono dei servizi

Anagrafe della Fragilità 3

(4)

4° report aggiornato al 2019 4

(5)

Un confronto

fra diverse geografie

I B i s o g n i Ed u ca t i v i S p e c i a l i n e l l a s c u o l a e l e

(6)

Affrontare lo svantaggio

• Sia nella scuola, sia nel mondo del lavoro esistono normative e strumenti per affrontare lo svantaggio.

• Il modo in cui sono individuati i soggetti svantaggi nei due ambiti differisce, però, in modo importante.

(7)

Lo svantaggio nella scuola

Bi sogni E duc ati vi Speci ali

Alunni con disabilità

Alunni con disturbi evolutivi specifici (D.S.A., deficit, ADHD…..)

Alunni con svantaggio sociale, culturale e linguistico

(8)

Lo svantaggio nel lavoro

Disabilità

Legge 68/99

Categorie Svantaggiate

Legge 381/91

Parità di trattamento

DLgs 216/03

(9)

Riferimenti diversi

Non esiste, pertanto, una connessione univoca tra chi è

tutelato da percorsi specifici all’interno del percorso scolastico e chi, fuori dal contesto di istruzione e formazione, viene

supportato da specifiche politiche di inclusione.

• Il punto di più forte connessione è, sicuramente, la tutela della disabilità.

• Ma anche per gli stessi ragazzi e le stesse ragazze con disabilità, il percorso possibile non è unico: strumenti e approdi possono essere molto differenziati.

(10)

Un ventaglio di possibilità

Mercato del lavoro

Legge

68/99 Tirocini

Coop.

sociale Tirocini di

inclusione sociale

(11)

Le forme di tutela sul lavoro:

- Il collocamento mirato delle persone con disabilità - La cooperazione sociale tipo B

- Le norme per la parità di trattamento

(12)

Il diritto al lavoro

delle persone con disabilità

L a l e g g e 1 2 m a r zo 1 9 9 9 n . 6 8

(13)

L68/99: chi tutela

• Le persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o

sensoriali e ai portatori di handicap intellettivo, con invalidità civile superiore al 45%

• Le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%

• Le persone non vedenti o sordomute

• Le persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio (1°-8° categoria)

• I fruitori di assegno ordinario di invalidità ex L. 222/84

(14)

Come tutela

• I datori di lavoro pubblici e privati devono riservare delle quote della propria occupazione a persone con disabilità.

• Le quote di assunzione sono definite in base al numero dei dipendenti occupati

• da 15 a 35 dipendenti: 1 lavoratore con disabilità

• da 36 a 50 dipendenti: 2 lavoratori con disabilità

• Più di 50 dipendenti: 7% dei lavoratori occupati

• I datori di lavoro individuano (o concordano) le mansioni lavorative su cui effettuare gli inserimenti lavorativi nella

propria organizzazione. 14

(15)

Il principio guida del collocamento mirato

Per collocamento mirato si intende quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare

adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso:

analisi di posti di lavoro,

• forme di sostegno,

azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli

ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione.

(16)

La disabilità

16

Definizione OMS: […] la disabilità è un fenomeno complesso, che riflette l'interazione tra le caratteristiche di una persona con le caratteristiche della società in cui ella vive.

(17)

L68/99: il rapporto di lavoro

• La modalità normale di assunzione in legge 68/99 è

l’avviamento nominativo per scelta reciproca tra datore di lavoro e lavoratore.

• Ai lavoratori con disabilità si applica il trattamento economico e normativo previsto dalle leggi e dai contratti collettivi.

• Il datore di lavoro non può chiedere al lavoratore con disabilità una prestazione non compatibile con le sue minorazioni ed esistono specifiche tutele in caso di

aggravamento delle condizioni di salute o di significative

(18)

Svantaggio e

cooperazione sociale

L a l e g g e 8 n o v e m b r e 1 9 9 1 , n . 3 8 1

(19)

La cooperazione sociale

Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e

all'integrazione sociale dei cittadini attraverso:

a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi;

b) lo svolgimento di attività diverse (agricole, industriali, commerciali o di servizi) finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

(20)

La cooperazione sociale

Nelle cooperative sociali tipo B si considerano persone svantaggiate:

• invalidi, fisici, psichici o sensoriali

• persone in trattamento psichiatrico

• tossicodipendenti

• alcolisti

• minori in età lavorativa in situazione di difficoltà familiare

• condannati ammessi a misure alternative alla detenzione Le persone svantaggiate devono costituire almeno il 30% dei lavoratori della cooperativa.

(21)

La cooperazione sociale

• Le cooperative sociali tipo B, sono imprese in cui le persone con maggiori fragilità possono trovare un contesto che

persegue la mission specifica di integrarli in un contesto lavorativo e produttivo.

• La cooperazione sociale costituisce la più robusta struttura

dedicata al recupero e al reinserimento di risorse umane che il mercato altrimenti emarginerebbe.

• Le cooperative sociali hanno figure dedicate, di carattere educativo e sociale, che sostengono la persona nel suo stare

(22)

La parità di trattamento nelle condizioni di lavoro

I l D e c r e t o L e g i s l a t i v o 9 l u g l i o 2 0 0 3 , n . 2 1 6

(23)

Diritto alla parità di trattamento

• Per quanto concerne l'occupazione e le condizioni di lavoro è parità di trattamento: l'assenza di qualsiasi discriminazione diretta o indiretta a causa della religione, delle convinzioni personali, degli handicap, dell'età o dell'orientamento

sessuale.

• I datori di lavoro, pubblici e privati, sono tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli nei luoghi di lavoro, per garantire alle persone con disabilità la piena eguaglianza con gli altri

lavoratori.

(24)

Ambiti di applicazione

a) accesso all'occupazione e al lavoro, sia autonomo che dipendente;

b) occupazione e condizioni di lavoro, compresi gli avanzamenti di carriera, la retribuzione e le condizioni del licenziamento;

c) accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione

professionale, inclusi i tirocini professionali;

d) affiliazione e attività nell'ambito di organizzazioni di lavoratori, di datori di lavoro o di altre organizzazioni professionali.

(25)

Le politiche attive rivolte alle persone con disabilità

I l s i s t e m a D o t a l e e i l P i a n o P ro v i n c i a l e L I F T

(26)

I servizi

• Per accedere ai servizi della legge 68/99 il/la giovane con disabilità in uscita dalla scuola deve iscriversi alle liste del collocamento mirato legge 68/99

• L’iscrizione avviene nei Centri per l’Impiego dopo aver presentato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità Lavorativa, comune a qualsiasi altro aspirante lavoratore

Sono necessari:

• una certificazione di invalidità con percentuale (generalmente si ottiene alla maggiore età, possibile dai 16 anni)

• la «Relazione Conclusiva» elaborata dalla medesima commissione ai sensi della legge 68/99

26

(27)

I servizi

• La principale azione di politica attiva per il lavoro rivolta alle persone iscritte alle liste legge 68/99 è la Dote Unica Lavoro Disabilità del Piano provinciale LIFT

• La Dote rappresenta una dotazione di risorse a disposizione della persona per ottenere servizi di accompagnamento e supporto alla ricerca del lavoro

Il destinatario può scegliere l’operatore da cui ricevere tali servizi

(28)

I servizi

• Gli operatori accreditati sono

accreditati a livello regionale all’erogazione dei servizi al lavoro

inseriti nel catalogo del Piano provinciale LIFT a fronte di specifiche caratteristiche e competenze

• Tra gli operatori accreditati troviamo

Servizi pubblici dei Comuni/Ambiti territoriali (SIL)

Operatori del privato sociale (Consorzi coop, Onlus…)

Aziende profit specializzate (Agenzie per il Lavoro)

• La diversificazione nella rete rappresenta una importante

opportunità di scelta, adeguatezza e complementarietà. 28

(29)

I servizi

• L’operatore scelto dal destinatario di Dote Lavoro predisporrà un Piano di Intervento Personalizzato

• Il Piano di Intervento Personalizzato descrive le azioni che

verranno svolte con la persona per supportarla nel percorso di ricerca del lavoro.

Tra le possibili attività: Bilancio di competenze; Creazione rete di sostegno; Orientamento e formazione alla ricerca attiva del lavoro; Accompagnamento continuo; Coaching; Formazione;

Tutoring e accompagnamento al tirocinio/work experience;

(30)

Grazie

Gianpaolo Torchio

Responsabile dei servizi per il mercato del lavoro [email protected]

Servizio per il collocamento mirato [email protected]

Piano LIFT

[email protected]

S e t t o re R i s o r s e e S e r v i z i a i C o m u n i

26

Riferimenti

Documenti correlati

I genitori in attesa del buono Scuola devono aspettare ad acquistare i libri di testo, in quanto il buono sarà spendibile solo come “CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DI

 La Direzione territoriale Inail di Milano Porta Nuova e il Comitato Italiano Paralimpico Comitato Regionale Lombardia si impegnano ad attivare, come previsto

La Dote Scuola accompagna lungo tutto il percorso scolastico i giovani iscritti alle scuole elementari, medie o superiori, statali o paritarie, o ai corsi d’istruzione e

2) studenti residenti in Lombardia che frequentano i medesimi corsi in regioni confinanti, rientrando quotidianamente alla propria residenza al termine delle lezioni. Tale indice ha

monitoraggio/valutazione della qualità delle attività svolte in alternanza, che consentano una reale acquisizione di abilità e competenze professionali degli studenti con

La misura è finalizzata a sostenere i giovani lavoratori parasubordinati colpiti dalla crisi e privi di altre tutele che intendono avviare un percorso di orientamento alla ricerca

La persona che intende fare richiesta di partecipazione a DOTE FORMAZIONE deve rivolgersi a un operatore, pubblico o privato, accreditato per i servizi

Gli Istituti scolastici e le scuole della formazione professionale che si distingueranno per aver coinvolto il maggior numero dei loro studenti (del quinto anno