Resoconti Parlamentari 1467 Assem blea Regionale Siciliana
YII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto 1974
C C L X I V S E D U T A
(Antimeridiana)
m e r c o l e d ì 7 AGOSTO 1974
Presidenza del Vice Presidente CORALLO indi
del Presidente FASINO
I N D I C E
Rag.
Disegni d ì le g g e : -
■« Interventi stra ordin a ri n e l settore d ella difesa del suolo e deUa fores ta z ion e » (5 Z 0 /A ) (D i
scussione) :
PRESIDENTE . 1467, 1476, 1477, 1478, 1480, 1482, 1487, 1490 O'ALIA, r e l a t o r e ...
A M M A V U T A ...
GRILLO M O R A S S U T T I . . . . 1471, 1481, 1486, 1488 MANISCALCO B A S IL E . . . • 1^74, 1482, 1487 G roM M A H R A , A s s e s s o r e all’a gricoltu ra e fo res te 1476, 1479 1482, 1485, 1488
RUSSO M IC H E LA N G E LO . . . . 1478
BONEIGLIO, P r e s id e n te della R e g io n e . ■ 1478, 1489 RnSTDONE ... 1484, 1485 d e P A S Q U A L E ... I486, 1490
■« Interventi p e r la rea lizza zion e di u n prog ra m m a di opere irrìg u e e o p e re p rio rita rie d ei pian i zonali E s a » .(4 0 4 /A ) (D is cu s sio n e ):
PRESIDENTE . 1490, 1492, 1493, 1494, 1495, 1496, 1498, 1499
NICITA, rela tore . . . • • ■ ■ 1490
m a n i s c a l c o b a s i l e...
OIUMM ARRA, A s ses so re alVagricoltu ra e foreste
d e p a s q u a l e...
TRINCANATO , . . . .
BONFIGLIO, P re sid en te d ella R eg io n e
1491 1492, 1493 1495, 1498 1493, 1497
1493 1493
La seduta è aperta alle ore 10,30.
CHESSARI, segreto.TÌo ff., dà lettura del processo verbale della seduta precedente che, non sorgendo osservazioni, si intende appro- vato.
Discussione del disegno di legge: « Interventi straordinari nel settore della difesa del suolo e della forestazione » (520/A).
PRESIDENTE. Si passa al primo punto del
l ’ordine del giorno: Discussione del disegno di legge « Interventi straordinari nel settore della difesa del suolo e della forestazione ».
Invito gli onorevoli componenti la terza Commissione legislativa a prendere posto al banco alla medesima assegnato.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole D’Alia.
D’ALIA, relatore. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge che è aU’esame deU’Assemblea, nel testo proposto dalla Commissione, si differisce da quello ori
ginariamente proposto dal Governo essen
zialmente per due aspetti.
Un primo aspetto riguarda rimpegno di spesa, nel senso che la Commissione lo ha ridotto; e un secondo aspetto che differisce, dicevo, rispetto al testo originario, riguarda quel complesso di norme relative alle strut
ture operative deirAmministrazione nel senso che si è convenuto di rinviare questo com
plesso di norme ad altro provvedimento legi
slativo.
Mi preme subito chiarire che la riduzione deirintervento finanziario non è evidente
mente da attribuire ad una scarsa valutazione della enorme esigenza che esiste in Sicilia in materia di interventi per la difesa del
Resoconti, f. 203 (500)
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I
VII Legislatura CCLXIV SEDUTA 7 Agosto 1974
suolo, ma soltanto ad una necessità di ope
rare contemporaneamente su due piani, cioè da una parte l’approntamento di un docu
mento programmatico di vasto respiro che af
fronti radicalmente il problema sulla base di precise acquisizioni tecniche, scientifiche, economiche e sociali; e dall’altra,, la esigenza di operare immediatamente per avviare a soluzione quei problemi che si manifestano in maniera così evidente e drammatica, da non consentire ulteriori rin vii.,
Contemporaneamente, si intende avviare anche un insieme di interventi pubblici per assicurare, in breve termine, consistenti pos
sibilità occupazionali anche e soprattutto in rapporto alle ben note difficoltà di carattere congiunturale; sicché l ’intervento a breve termine, consentito, appunto, dallo stanzia
mento previsto all’articolo 2, cioè di 25 mi
liardi, non esime ovviamente rAmministra- zione ad approntare con la necessaria solle
citudine il piano generale di massima degli interventi pluriennali che deve costituire il quadro operativo entro il quale dovrà essere affrontato il complesso problema della difesa del suolo.
Ritengo che tale problema abbia ormai as
sunto connotati sufficientemente chiari e tali comunque da esimermi dal giustificare in que
sta sede la necessità dell’adozione di un appo
sito strumento programmatico per il settore.
I guasti, peraltro, provocati dai recenti e ricorrenti eventi di carattere alluvionale sono stati una valida occasione per approfonditi dibattiti e per concrete puntualizzazioni sia in sede tecnica che scientifica, quindi, è or
mai tempo che si passi rapidamente al con
creto, disponendo mezzi e strumenti idonei.
L’articolo 1 del disegno di legge prevede espressamente una stretta connessione con le comunità montane e gli altri comuni in
teressati che avranno così modo di parteci
pare attivamente trasferendovi le concrete brucianti realtà locali alla formulazione del programma di interventi, prefigurando così una reale partecipazione democratica degli enti locali.
Per quanto riguarda specificatamente la fo
restazione, ribadendo, peraltro, indirizzi già precedentemente espressi per il settore, ol
tre alle modalità di esproprio, gli interventi sono esplicitamente riservati a terreni dema
niali della Regione, di altri enti pubblici e comunque in terreni da acquisire al demanio
regionale. Inutile sottolineare, quindi, l ’ini- portanza delle norme che confermano la pre
minenza deH’interesse pubblico nel settore della forestazione.
Rilievo particolare, inoltre, assumono le norme relative al valore della indennità di esproprio allorché si tratti di coltivatori di
retti,. di mezzadri o di fittavoli per i quali è previsto un aumento della relativa inden
nità. La norma ha una evidente motivazione di carattere sociale. E’ previsto anche.un in
tervento sostitutivo da parte dell’Azienda fo
reste demaniali in caso di acciarata inadem
pienza' assai spesso determinata da deficienze di carattere finanziario da parte degli enti locali in direzione del patrimonio boschivo co
munale.
E’ stata, altresì, prevista una migliore e più razionale utilizzazione della difesa contro gli incendi; si tratta ovviamente di una prima iniziativa che dovrà essere - completata con ulteriori provvedimenti che tengano conto delle dimensioni del problema..
Infine, vengono proposte alcune norme di carattere organizzativo per migliorare le pos
sibilità operative del corpo forestale. E’ stato, dicevo, rinviato ad ùn successivo disegno di legge organico la definitiva ristrutturazione dei servizi per adeguarne la funzionalità alle crescenti esigenze.
AMMAVUTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. ;
AMMAVUTA. Signor Presidente, onorevo
li colleghi, il disegno di legge sugli inter
venti straordinari nel settore della difesa del suolo e della forestazione, che ci apprestiamo a discutere, costituisce un primo importante risultato della costante iniziativa politica che il nostro gruppo parlamentare, il nostro Par
tito ha sviluppato nel corso di questi mesi in stretto collegamento don il Vasto movimento di lotta dei lavoratori forestali, espresso in modo unitario dai sindacati.
L’attuale disegno di legge, infatti, afferma all’articolo 1, in modo chiaro e inequivoca
bile, una esigenza inderogabile della quale ci siamo fatti portatori con la nostra propo
sta politica del programma di risanamento delle zone interne della Sicilia e cioè di un piano pluriennale di interventi per la difesa del suolo, ciuale premessa necessaria per una
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politica di risanamento del territorio , e di rin
novamento deU’agricoltura.
L’altro elemento che assume valore po
litico di grande significato democratico, è co
stituito dal fatto che tale piano pluriennale di interventi deve essere sottoposto al pa
rere e alle osservazioni delle comunità mon
tane e che tali pareri ed osservazioni vanno trasmessi aU’Assemblea regionale che valu
terà il piano e le osservazioni per approvarli con apposita legge. •
All’articolo 1 di questo disegno di legge, quindi, si affermano due principi che rap
presentano una svolta radicale, una rottura con il passato, caratterizzato dalla disorgani
cità, dalla dispersività degli interventi, dal carattere autoritario, burocratico, repressivo e angarico della politica forestale svolta sino ad oggi dai Governi della Regione.
Il primo principio che si afferma positiva- mente aU’articolo 1 del disegno di legge, in
fatti, è quello della unitarietà della program
mazione della difesa del suolo, strettamente legata, però, all’altro principio della democra
ticità del momento decisionale, visto in un rapporto dialettico fra le varie istanze elet
tive, comunità montane - Assemblea regio
nale. Ora, fino a due mesi or sono il Go
verno si faceva sostenitore di quel disegno di legge sulla ristrutturazione dei servizi fo
restali che ..affermava, invece, la vecchia con
cezione autoritaria, accentratrice, di una le
gislazione ormai vecchia, di 50 anni, e vo
gliamo qui ricordare come, in quella occa
sione, all’inizio di discussione di quel dise
gno di legge, noi abbiamo richiesto l’accanto- namento di quella proposta e oggi possiamo sottolineare la nostra soddisfazione per racco
glimento, in questo disegno dì legge, di una gMsta concezione riformatrice, di una conce
zione democratica di cui siamo stati e siamo portatori e sostenitori.
noi sappiamo bene, tuttavia, che un principio programmatico, affermato nella leg
ge. non basta a mutare una realtà; occorre una lotta, occore una volontà politica per dare corpo a queste idee, per dare vita al progetto riformatore che sottende alle impor- anti affermazioni contenute nell’articolo 1.
Con la, lotta dei lavoratori, con la nostra
^ziativa politica pressante, incalzeremo il overno, incalzeremo la maggioranza perchè SI arrivi, entro l’anno, a varare la legge per piano pluriennale per la difesa del suolo.
L’altro elemento positivo di questo dise
gno di legge in discussione è l’avere strap
pato, nelle more del piano pluriennale, un congruo stanziamento di 25 miliardi per la forestazione da valere per l’esercizio 1974.
Stanziamento che, a nostro giudizio, deve assolvere a due obiettivi ugualmente prio
ritari:
1) assicurare, a partire dal prossimo mese di settembre, piena ed ininterrotta occupa
zione ai lavoratori forestali, a tutti i lavoratori forestali e a nuove leve di giovani lavoratori e ai lavoratori dei vivai forestali;
2) assicurare, anche nelle more del piano pluriennale e di una legge organica comples
siva, un tipo di spesa che si ispiri a criteri di razionale organicità ed economicità, il che significa perseguire i seguenti obiettivi:
I - conservare, potenziare e sviluppare il bosco esistente;
IL - ampliare i rimboschimenti di quelle zone a sicura vocazione forestale;
III - assicurare la manutenzione ordina
ria e straordinaria dei boschi sia del demanio della Regione che dei Comuni allo scopo di prevenire quegli incendi dovuti alla colpe
vole carenza degli interventi manutentori;
IV - potenziare l’attività dei vivai delle aziende e degli ispettorati forestali, allo scopo di fornire la necessaria materia prima per i rimboschimenti, che pur dovranno essere fatti, attraverso la spesa dei 25 miliardi.
Ma noi pensiamo che se si dovrà arrivare, come si deve arrivare, a un varo del piano pluriennale, è necessario, sin da ora, interve
nire per il potenziamento del settore vivai- stico che rappresenta, in definitiva, la fabbrica che deve fornire le piantine necessarie per i prossimi anni;
V - rispetto pieno del calendario dei la
vori colturali per evitare fatti scandalosi, ai quali assistiamo continuamente. Non com
prendiamo perchè possa avvenire una sfasa
tura, pressocchè permanente, per esempio, dei tempi di inizio dei lavori colturali; per cui in alcune zone della nostra provincia si stanno facendo lavori di sarchiatura del rimboschi
mento che andavano fatti nel mese di marzo,
Resoconti Parlamentari — 1470 'Assem blea Regionale Siciliana
VII Legisiatura CCLXIV SEDUTA 7 Agosto 1974
o che addirittura vengono ■ messe a dimora delle piantine aH’inizio delle calure estive, a metà del mese di maggio.
Quindi, anche questa questione dì un pieno rispetto del calendario e quindi dei tempi tecnici è indispensabile perchè il modo come sino ad ora si è condotta questa attività, il modo come questo lavoro è stato fatto ha portato a un fallimento di un certo tipo di rimboschimento.
Ora, il modo come l’Assessore per l ’Agri
coltura andrà a spendere questi 25 miliardi costituirà la cartina di tornasole o di una con
ferma della conduzione fallimentare, e per certi versi scandalosa, accentratrice e buro
cratica che ha caratterizzato la politica fore
stale dei Governi della Regione, ovvero di una rottura con il passato che porti all’affer
mazione di una politica seria, rigorosa, ad una conduzione democratica di tutto questo settore.
E anche su questo punto, vogliamo qui ri
badirlo, incalzeremo e non daremo tregua al Governo.
Noi esigiamo un mutamento radicale nei metodi di gestione della politica forestale in Sicilia. E si badi bene; questa nostra dichia
razione non vuole essere una pura afferma
zione rituale, ma un annuncio di lotta ferma e rigorosa contro metodi parassitari, cliente- lari, dispersivi, che i lavoratori forestali e le popolazioni delle zone montane respingono decisamente e non sono più, in ogni caso, disposti a tollerare.
E la prova di quanto qui noi affermiamo con forza è, per esempio, la esperienza re
cente che noi abbiamo fatto, sabato scorso, nell’assemblea popolare delle Madonie, tenu
tasi nell’aula consiliare di Petralia Sottana, e dì cui abbiamo avuto conferma ed eco nel
l’incontro che ieri, come gruppi parlamentari comunista e socialista, abbiamo avuto con delegazioni di lavoratori forestali di tutta la Sicilia. I lavoratori forestali, gli amministra
tori comunali, gli allevatori, denunciano con forza una situazione che è diventata in- soppoi'tabile.
Da una parte c ’è il giudìzio positivo dei la
voratori, delle Amministrazioni comunali per la prospettiva nuova che si apre con questa legge nel settore forestale, e dall’altra la giusta e fondata preoccupazione che, se non si modifica radicalmente un metodo di ge
stione del settore forestale, anche questi 25
miliardi potrebbero essere inghiottiti dal vor
tice del tipo di organizzazione parassitaria e dispersiva che attualmente ha la Regione in questo settore.
Vorrei citare solo un piccolo campionario di ciò che, per esempio, in questa assemblea popolare è stato detto e che può valere ad illuminare tutta una situazione. Si capisce che noi speriamo che non sia dappertutto co
sì; ma è certo che, in buona parte, sono fatti ' che possono ripetersi ovunque. Abbiamo casi, per esempio, come quello della contrada « Pia
no Ferro » di Petralia Sottana, dove da 20 anni si investono e si fanno perizie di rim
boschimento con il risultato che non sono at
tecchite delle piantine; e così « Cozzo Cofino », anche lì perizie una dietro l ’altra, impianti fatti in modo sbagliato; risultato; in queste zone non esiste bosco, abbiamo avuto disoc
cupazione dei lavoratori, abbiamo un giudizio negativo delle popolazioni sulla politica fore
stale della Regione. Polizzì Generosa: un caso anche qui di spreco, di clientelismo; si danno in appalto delle stradelle in cui vi era già una pista e quella stradella, invece, si va a dare in appalto.
Quindi, un sistema che deve essere pro
fondamente modificato; deve essere modifi
cato il sistema di organizzazione dei vivai forestali, che non è corrispondente alla esi
genza di una programmazione nel settore della forestazione, il tipo di piantine, non
ché il numero delle piantine che sono ne
cessarie amiualmente per portarle a dimora.
E’ il caso di tm allevatore che ha chiesto a me personalmente di sapere come mai da cinque anni era stato espropriato di alcune salme di terreno dalla Forestale e da cinque anni quel terreno non viene rimboschito, non viene utilizzato per il pascolo. Anche qui un caso di angheria, di sopruso che viene fatto nei confronti degli allevatori; un terreno che viene sottratto non solo alla coltura ma anche a quella possiMlità di pascolo per la zootec
nia. Dei boschi che sono diventati delle selve inestricabili per mancanza di manutenzione- Potremmo qui continuare ad elencare una serie di carenze,, di inadempienze, _ di sper
peri, di sprechi che sono stati fatti.
Ebbene, in quella assemblea popolare la proposta che noi abbiamo lanciato di una chiesta di massa, di un libro bianco sulle gra^
carenze, sui metodi di gestione parassitar fatti di sprechi, di dispersività, nel modo
Resoconti Parlamentari
VII Legislatura
1471 - C C L X IV SEDUTA
Assemblea Regionale Siciliana
7 Agosto 1974
intervenire da parte dell’Amministrazione fo
restale in Sicilia, ha trovato pieno consenso nelle altre forze politiche presenti, nei sin
dacati, fra gli amministratori comunali.^ Que
sta inchiesta di massa sarà raccolta in un libro bianco unitamente alle proposte di in
terventi e di metodi nuovi di gestione della politica forestale, libro bianco che metteremo à disposizione dell’Assemblea regionale per
chè ne tragga elementi di riflessione e di decisione, e proposte alternative che le forze popolari e democratiche, i sindacati e le am
ministrazioni comunali vogliano discutere e contrattare con il Governo.
Questi 25 miliardi andranno spesi, certo, sulla base anche di programmi che TAmmi- nistrazione forestale e l’Assessore all’agricol
tura hanno il dovere di formulare; ma deve confrontarsi immediatamente.questo program
ma con le esigenze reali e con le proposte che vengono e che possono venire dalle forze politiche democratiche a livello delle singole zone, delle Comunità montane, dei Comuni e delle forze sindacali, eccetera.
Prima di concludere, vorrei brevissima
mente illustrare un gruppo di emendamenti che noi abbiamo presentato e che riguardano, per esempio, all’articolo 1 la esigenza che noi avvertiamo, che in un piapo pluriennale della difesa del suolo sia previsto anche 1 inter
vento per quanto attiene i piccoli invasi, cioè la raccolta delle acque nei tronchi montani dei bacini. Noi riteniamo che questo vada esplicitamente enunciato nell’articolo 1 per sottolineare un fatto importante, cioè come la raccolta delle acque non soltanto sia un fatto importante per la valorizzazione che di que
sta acqua può essere fatta ai fini irrigui, ai fini di uno sviluppo dell’agricoltura, ma an
che ai fini della stessa difesa del suolo.
Un sistema di piccoli e medi serbatoi nei tronchi montani dei bacini non soltanto rap
presenta un elemento importante di raccolta di questo liquido prezioso, ma rappresenta uii intervento sistematorio che ci consente di non investire in modo passivo dei finanzia
menti, ma in modo attivò, cioè attraverso la creazione di infrastrutture produttive come
sono, appunto, i piccoli e medi invasi.
Riservandomi di illustrare gli emendamenti successivamente, vorrei soltanto dire che il gruppo di emendamenti che abbiamo presen
tato tende a migliorare, sia pure nel tipo di struttura di questo disegno di legge, e a sot
tolineare alcune questioni che noi riteniamo essenziali.
GRILLO MORASSUTTI. Chiedo di par
lare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GRILLO MORASSUTTI. Onorevole Presi
dente, onorevoli colleghi, noi discutiamo oggi un disegno di legge che riguarda uri argo
mento di particolare interesse per la Sicilia.
Un argonierito sul quale da anni si sono pun
tati i riflettori dell’interesse della pubblica opinione, che è stato più volte affrontato e sul quale vari governi regionali hanno legi
ferato; il rimboschiiriento della Sicilia.
Il rimboschimento della^ Sicilia è una^ aspi
razione del cittadino il quale da un rimbo
schimento effettivo del territorio siciliano tro
verebbe modo per avere migliorato il_ pro
prio habitat naturale, nel quale il siciliano Yìve dal punto di vista climatico, dal punto di vista della difesa del suolo. Vari interessi, anche economici, hanno spinto forze politiche, categorie sociali, a richiedere un massiccio in
tervento per il rimboschimento del suolo si
ciliano.
Sono state anche scritte delle opere di na
tura scientifica, altre anche di storia econo
mica, nelle quali veniva chiarito come la Si
cilia alcune migliaia di amai fa, con certezza fino a 2000, 2200 anni fa, fosse interamente coperta di boschi e appunto per questo fosse ricca di acque, e quindi fertile.
Non occorre qui citare molti autori latini o greci perchè venga dimostrato come il suolo della Sicilia ai primi colonizzatori greci ate
niesi si mostrò interamente coperto di boschi.
La Sicilia iniziò ad essere sfruttata, e quin
di depredata, già nel periodo romano quando divenne il granario dell’impero e quindi biso- o-nava abbattere i boschi, perchè i terreni dove si abbattevano boschi per diversi anni erano fertili e davano molto grano. Il legname del
la Sicilia servì alla fiotta imperiale.
Andando avanti si arriva al Medio Evo, durante il quale il disboschimento divenne un fatto comune e indiscriminato in quanto il latifondo con le sue colture estensive ave
va bisogno di grandi dimensioni, non avendo problemi di manodopera che non veniva pra
ticamente pagata e, quindi, i boschi dove- vano essorG abl^attuti.
Resoconti Parlamentari — 1472 Assem blea Regionale Siciliana
VII Le g is l a t u r a C C L X IV SEDUTA 7 Agosto I974
E così andò impoverendosi il patrimonio bo
schivo siciliano e così il territorio della Sici
lia cominciò a divenire scarso di acqua.
Se questa nota storica potrebbe sembrare un po’ astrusa, io ritengo, invece, oggi di do
verla sottolineare, appunto perchè in un mo
mento in cui si vuole rilanciare l ’agricoltura siciliana, nel momento in cui alcune direttive di massima sono state già assunte, come quelle della nuova svolta verso la zootecnia e, quin
di, verso mia trasformazione del nostro pa
trimonio agricolo, mai come in questo mo
mento il rimboschimento della Sicilia diviene un fatto prioritario da far sorgere collateral
mente a quelle zone ed in quelle zone dove si vuole operare per una effettiva trasforma
zione del suolo e dell’economia agraria sici
liana.
Quindi, convinti come siamo di tutto que
sto, bene abbiamo accettato questa iniziativa, ma soprattutto bene abbiamo accettato quan
to m questo disegno di legge è scritto nel
l ’articolo 1, cioè la volontà di preparare un piano organico per un effettivo rimboschi
mento della Sicilia.
La nostra preoccupazione, però, che le for
ze politiche vogliano ancora una volta fare una azione che nulla ha a che vedere con le reali necessità del suolo siciliano, la nostra preoccupazione che altri scandali possano na
scere attraverso il discorso del rimboschi
mento, oggi forestazione, viene subito confer
mata quando da un lato ci si chiede di appro
vare im disegno di legge che delega il Go
verno a fare un piano e, subito dopo, sì chiede all’Assemblea di votare in un altro articolo lo stanziamento di 25 miliardi per andare a completare o allargare i boschi esistenti.
Ecco ringanno! Ecco il motivo per cui noi oggi denunziamo pubblicamente questo nuo
vo tentativo di ritornare sugli errori del passato!
Quanti scandali, quanto denaro bruciato sulla via del rimboschimento in Sicilia! Quan
ta serie, lunga serie di enti più o meno re
gionali per il rimboschimento hanno fatto la fine vergognosa che tutti i colleghi ricor
dano! Quanti miliardi sono stati letteralmente bruciati in rimboschimenti assurdi abbando
nati a se stessi, dove il sottobosco dopo pochi anni diveniva più alto del bosco stesso per divenire poi secco e creare gli incendi che hanno distrutto non solo i boschi che ab
biamo piantato in questo ventennio o venti
cinquennio di autonomia, ma anche i boschi piantati precedentemente.
Ecco come non solo non abbiamo arric
chito il nostro patrimonio boschivo in Sicilia, ma abbiamo danneggiato quello già esistente.
Ecco perchè noi condanniamo il tentativo di continuare sugli errori del passato. Noi non siamo assolutamente d’accordo che que
sta Assemblea stanzi altri 25 miliardi per continuare sugli errori del passato.
E lo denunziamo perchè non si può con
tinuare a piantare alberi resinosi che poi bruciano quando ormai tutte le università impongono la ricostituzione della macchia mediterranea come unica possibilità per evi
tare gli incendi.
Quando lo stesso Israele ha creato, in ter
reni molto più poveri di acqua dei nostri, boschi rigogliosi, appunto perchè prima di fare il rimboschimento ha creato i piani, ha creato le zone e, soprattutto, ha allargato i sesti degli alberi e ha creato i corpi fore
stali che li curano inverno ed estate, perchè il sottobosco non cresca impunemente, soprat
tutto il sottobosco parassitario, il sottobosco che in estate diviene secco. Ecco perchè noi, se siamo a disposizione, come forza politica, per appoggiare l ’azione di qualsiasi governo che tenda ad uno studio approfondito con i comuni interessati, con le comunità montane e, perchè no, con le università siciliane per aprire un nuovo cammino sulla strada di un effettivo rimboschimento, siamo assoluta- mente contrari — e, quindi, insistendo su questo piano, saremmo contrari sull’intero di
segno di legge'— a delegare altri 25 miliardi per fare cose che non servono a nessuno;
perchè s e . si vogliono questi 25 miliardi al
lora c’è la volontà del Governo di non fare il piano o di rimandarlo alle calende greche.
Noi vogliamo invece il piano, un piano se
rio, portato in Assemblea, dal quale poi possa partire il rimboschimento della Regione sici
liana. Per cui, ove ve ne fosse la disponibilità finanziaria, sarenlmo disposti ad approvare un disegno di legge che preveda anche impegni enormi di denaro pubblico, ritenendo però che quel denaro viene ad essere un patrimonio di ricchezza per la Sicilia e per le generazioni che verranno.
Venticinque miliardi buttati al vento per ampliare 0 per rifinire i boschi esistenti, senza prima conoscere il piano che è la scelta politica del Governo, che infatti lo porta all’articolo 1 di questo disegno <31
Resoconti Parlamentari — 1473 — Assem blea Regionale Siciliana
VII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto 1974
legge, senza discuterlo; sono 25 miliardi but
tati al vento, che certamente non servono all’economia siciliana, che certamente non servono aH’agricoltura siciliana e ai cittadini siciliani, che forse servono a ben altre cose, che forse possono anche servire a creare occupazione immediata per il bracciantato siciliano.
Ma diamogli l ’occupazione, diamogliela su
bito attraverso un piano; s’impegni il Governo a fare un piano ed a portarlo a brevissima scadenza in Assemblea e i gruppi politici avranno la sensibilità di discuterlo pur nel- rapprofondimento del dibattito e del con
fronto delle idee e dei suggerimenti, ma con solerzia e con celerità, e quindi l’effetto sa
rebbe più completo; a parte il fatto da noi sostenuto che, proprio attraverso una legge organica per il rimboschimento, il braccian
tato siciliano potrebbe trovare non l’occupa
zione provvisoria ma una occupazione stabile per la cura del bosco.
Siamo invece d’accordo, ma riteniamo che il prowedimento sia tardivo, sulle richieste che il Governo avanza per incrementare la difesa dei boschi esistenti. E allora forse ri
teniamo che gli stessi 500 milioni siano po
chi; riteniamo che siamo già fuori tempo;
comunque saremmo d’accordo. Saremmo d’ac
cordo anche ad autorizzare gli ispettorati pro
vinciali per assumere subito manodopera av
ventizia da mandare nei boschi a controllarli, a difenderli; sarenmio favorevoli a modifiche di questo genere, anche se, dobbiamo rico
noscere che due mesi già abbondanti, due mesi e mezzo dei cinque mesi estivi della Sicilia sono trascorsi. Comunque, nonostante questo, riteniamo che quella parte di questo disegno di legge possa avere una sua vali
dità, anzi vada maggiormente sottolineata per difendere il patrimonio esistente, non certa
mente per andare ad aumentare in maniera indiscriminata e senza ordine quello che re
sta dei boschi che abbiamo sin qui creato.
^ Onorevole Presidente, onorevoli colleglli, e con profonda amarezza che il gruppo del movimento sociale italiano nota ancora po
sizioni vecchie di quindici anni in questa A s
semblea, posizioni che vedono le forze di si
nistra appoggiare questo disegno di legge per
? contingentali, quando le stesse forze di lustra dichiarano di essere innanzitutto fa- uevoli alla creazione di un piano organico.
Bisogna a questo punto scegliere. Non si può continuare con i pannicelli caldi.
In effetti, l’utilità che ne verrà all’occupa
zione in Sicilia deU’impiego di questi 25 mi
liardi è di gran lunga più scarsa .di quella che ne verrebbe da un piano organico. E appunto per volere il piano organico bisogna rifiutare oggi in questo disegno di legge di allungare il brodo concedendo aU’Amministrazione re
gionale altri 25 miliardi di interventi prov
visori. Bisogna costringere il Governo della Regione a presentarsi in Assernblea subito.
Ecco perchè noi, negli emendamenti che ab
biamo presentato, chiediamo anche un ter
mine e non la genericità dell’articolo 1, un termine entro il quale il Governo si impe
gna a presentare questo piano aU’Assembléa.
Bisogna che le forze politiche oggi rompano con il- passato, rompano con un atteggiamento che ha creato enormi danni all’economia si
ciliana e che è un atteggiamento scandaloso, di voluto sperpero di denaro, che non serve a nessuno se non a creare dei boschi con
dannati già tra due amii ad essere preda delle fiamme.
Per questo motivo il gruppo del Movimento sociale italiano, mentre dichiara la sua com
pleta disponibilità per un discorso serio sul rimboschimento della Sicilia, rifiuta questo disegno di legge e lo rifiuta, onorevoli colle
ghi, fino a quando non verrà stralciata da esso quella parte che comprende la eroga
zione di 25 miliardi per interventi che non potranno essere guidati da una nuova solu
zione politica ed economica che le forze pre
senti in Assemblea tutte hanno dichiarato di volere ricercare, ma che con questi 25 mi
liardi verrebbe ad essere allontanata nel tem
po e forse in maniera indefinita. Ove niai, in
vece, il Governo ci chiedesse di aumentare quegli stanziamenti per la difesa del patri
monio boschivo attuale, siamo a disposizione perchè crediamo in quella strada, anche se- provvisoria, sempre in attesa del piano per difendere ciò che esiste.
Ed ecco come, onorevole Presidente e ono
revoli colleglli, noi oggi con profonda ama
rezza constatiamo che il tempo passa ma le cose restano sempre le stesse. Nonostante gii errori enormi del passato, nonostante la di
mostrazione che abbiamo avuto, nonostante gli enormi servizi di stampa che hanno con
dannato la classe dirigente siciliana per gli errori del passato sul piano del rimboschi-
Resoconti Parlamentari 1474 Assem blea Regionale Siciliana
VII Legislatura CCLXIV SEDUTA 7 Agosto 1974
mento, ancora una volta si viene a chiedere all’Assemblea stanziamenti, per non si sa che cosa, su indiscriminate posizioni di intervento, mentre comincia però ad affiorare timida
mente la volontà di ricercare una soluzione globale. E noi, responsabilmente, puntiamo il dito su questo timido tentativo del Governo regionale di imboccare la strada giusta e di
ciamo che siamo a disposizione perchè ben presto venga in Assemblea e vada in porto questo nuovo piano dal quale la Sicilia, sia dal punto,di vista agricolo, sia dal punto di vista turistico, sia dal punto di vista dello habitat naturale, molto si attende. E, pun
tando il dito su quell’atteggiamento e con
dannando l’altro, ci auguriamo di richiamare alla responsabilità piena i componenti di questa Assemblea, invitando il Governo an
che a seguire con coraggio ciò che timida
mente è affiorato; cioè, la volontà di trasfor
mare un rimboschimento generico in un fatto politico che intervenga ed incida nelle realtà sociali ed economiche della Regione siciliana.
MANISCALCO BASILE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MANISCALCO BASILE. Onorevole Presi
dente, onorevoli colleghi, il mio discorso sarà breve. L’esigenza che questa legge si propone di soddisfare, è certamente importante e vi
tale per la nostra Regione.
Senza bisogno di fare un excursus storico che ci dimostrerebbe come nei momenti in cui la Sicilia è stata rimboschita, è stata pro
spera ed in quelli nei quali non lo è stata, non è stata prospera, è certo che un rimbo
schimento organico e ben fatto della nostra Isola si impone come esigenza fondamentale per il suo benessere e per la sua prosperità.
Però, così come è positiva e buona l’esi
genza che questa legge si propone di soddi
sfare, debbo dire con rammarico che la legge non è buona ed è da respingere sotto molti versi. Anzitutto, perchè è dato un peso pre
valente, quasi esclusivo, a quelli che sono i lavori e le opere di rimboschimento e non sono considerate, organizzate, studiate, come dovrebbero essere per legge (come avviene, per esempio, nel campo nazionale con la legge del 1962 per le zone antisismiche), quelle che sono le misure da adottare per prevenire gli incendi. Non possiamo andare più in questa
materia alla carlona e sperare nel buon Dio che non faccia venire lo scirocco o che faccia venire la pioggia al momento opportuno. Po
chi accorgimenti tecnici, razionali e con spesa relativamente limitata, potrebbero difendere i nostri boschi; e di questo, in questa legge, io non ne vedo traccia.
Basterebbero dei servizi radio per la co
municazione immediata degli incendi e baste
rebbero dei mezzi di soccorso rapidi, stu
diati affidandosi a delle Commissioni che si documentino smche sulla base di quanto è studiato all’estero.
Proprio i giornali davano ampio risalto ad una pratica che nel Canadà, dove c ’è pur
troppo la stessa piaga del fuoco e dell’incen
dio dei nostri boschi, è stata rimediata con degli aerei i quali hanno un sistema rapi
dissimo di riempimento; sono piccoli e pos
sono partire anche da piccoli aeroporti e possono estinguere un incendio appena ini
ziato nel giro, di pochi minuti. Se questo acca
desse, se vi fosse un avvistamento rapido ed un rapido mezzo di intervento, non assiste
remmo alla pietosa scena, cui assistiamo ogni amio, di incendi nei nostri boschi che du
rano giorni e giorni e che si mangiano de
cine di migliaia, centinaia di migliaia di gior
nate lavorative e divorano somme che sono state spese e buttate al vento o, più propria
mente, al fuoco.
E questo è un difetto della legge; perchè non si può lasciare al corpo forestale e nem
meno all’Assessorato di stabilire questi mezzi, senza che l ’Assemblea possa dire la sua pa
rola. E’ tutta una minuziosa organizzazione di avvistamento e di prevenzione e repressione degli incendi che dovrebbe essere studiata, in
corporata in questa legge, nella quale non vi è che qualche pallido, inadeguato accenno.
Per quanto riguarda, poi, la spesa, in ef
fetti questa è una di quelle tipiche leggi che si possono chiaftiare le leggi del centro-smi- strà, nelle quali si. comincia da un grosso preambolo, si comincia da un grosso cenno
su un grosso piano, che chi sa quando e com e
verrà, e poi si arriva, in un articolo su cces
sivo, ad uno stanziamento di 25 miliardi che non si sa come, dove e perchè :— e solo a libito dell’Assessore — potrà essere zato. Badate che ho notato con ramniaric che il testo di legge di iniziativa governati^
era migliore, sotto questo profilo. Perchè a . articolo 3, dopo avere stabilito che all ar
Resoconti Parlamentari — 1475 Assemblea Regionale Siciliana
VII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto 1974
colo 2 si predisponeva il piano grande, in base anche alle condizioni ideologiche ed a quant’altro, si diceva: « verrà redatto un piano stralcio che sarà approvato con decre
to dell’Assessore all’agricoltura e foreste, sentita la Commissione legislativa dell’agri
coltura e delle foreste ». Cosicché questo piano-stralcio, va bene che prevedeva una spesa più grossa, ma comunque era sempre un sotto-piano, era un piano preliminare, era un quid che avrebbe incanalato, dentro certi limiti controllabili (sarebbe stato meglio se anche questo piano lo avesse approvato l’As
semblea o fosse stata prevista l’approvazione di questo piano da parte dell’Assemblea) anche questo piano stralcio; praticamente avrebbe presentato dei canali, dei binari entro i quali la spesa sarebbe stata conte
nuta.
Invece, l’articolo 2 del testo della Com
missione, che deteriora molto il disegno di iniziativa governativa, dice: « Per la difesa e la conservazione del suolo, mediante l ’ese
cuzione ed il completamento di rimboschi
menti ed opere costruttive connessi... » tutti concetti, naturalmente, molto vaghi « ... su terreni ricadenti... eccetera, nonché mediante la ricostituzione o l ’ampliamento di boschi deteriorati ». Vedete quale larga gamma di scelta vi è neU’ambito di queste iniziative:^
si può riprendere un bosco incendiato, si può ampliare, si può rinsaldare un terreno, si può fare, insomma, tutto quello che si vuole. E per questo è autorizzata una spesa di 25 miliardi in una materia così incande
scente come quella dei rimboschimenti! In
candescente non solo dal punto di vista ma
teriale, ma anche per quello che é accaduto, perchè, come voi sapete, ben cinque processi penali sono stati promossi a proposito dei rimboschimenti che sono stati effettuati dalla Amministrazione dell’agricoltura e delle fo
reste ed in uno di questi, con rammarico
— perchè la persona che ha subito questa condanna gode della mia stima — , c’è stata Una condanna a quattro anni e mezzo di reclusione proprio nei giorni scorsi.
Io c[ui faccio un discorso che non vuole mancare minimamente di riguardo nè al Go
verno, nei confronti del quale io svolgo una opposizione che vuole essere corretta anche dura, nè specificamente all’Assessore al
l’agricoltura e le foreste; però devo dire che, 'luale che sia la correttezza delle persone, la pressione delle clientele non potrà essere
ignorata, le istanze della base, come si suol dire oggi con una frase fatta, trita e ritrita, non potranno essere tenute in non cale. Ed allora, quando questo disegno di legge sarà approvato — e sarà approvato certamente con il voto determinante degli onorevoli col
leghi del Partito comunista italiano, perchè nel banco di centro non vedo nessuno tranne me — sorgeranno tanti alberelli democri
stiani, tanti alberelli socialisti, tanti alberelli comunisti, in questo clima pesante di Re
pubblica conciliare che viviamo. Ed è per questo, onorevoli colleghi comunisti — la
sciate che ve lo dica_— che voi siete d’ac
cordo che si dia una ampia facoltà indi- scriminata di spesa senza nessuna direttiva e senza nessun binario, senza nessun criterio guida ad tm assessore democristiano; e que
sta è la prova del pesante clima di Repub
blica conciliare che anche neU’ambito della Regione siciliana noi viviamo e stiamo vi
vendo. Ci saranno anche i vostri alberi, col
leghi comunisti...
RUSSO MICHELANGELO. Uno per lei anche ci sarà!
ORLANDO. Ci sarà una piantina anche per lei!
MANISCALCO BASILE. Ci sarà qualche alberello social democratico. Forse, dicevo ieri sera commentando questa legge, se mi è permesso aggiungere uno scherzo a quello che ho detto, bisognerebbe anche aggiungere un emendamento che preveda i cartellini che si possano mettere sugli alberi e che dicano: questo è un albero democristiano, questo è socialista, questo è comunista...
CHESSARI. Ci sarà anche una piantina per lei; poi inviteremo lei a stare sotto il.
fresco di questo albero...
MANISCALCO BASILE. Io la ringrazio, ma per me piantine non ce ne sono e non ce ne saranno mai, perchè il mio costume e quello del Partito a cui ho l’onore di ap
partenere è ben diverso da quello della per
sona che mi ha interrotto in modo estrema- mente inopportuno.
Non ci saranno piantine per me di nes
sun genere; e questa legge, appunto perchè è impostata in questo modo, non soddisfa asso-
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V I I Le g is l a t u r a C C L X IV SEDUTA 7 Agosto I974
lutamente a quella che è l ’esigenza impor
tante del rimboschimento. Bisognerebbe che fosse integrata con una adeguata prevenzione moderna, dopo moderno studio delle misure antincendio e che fosse stornata questa spesa immediata di 25 miliardi che non è suscetti
bile di alcun controllo e che saranno certa
mente male spesi per boschi che andranno in fumo.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro chiede di parlare, dichiaro chiusa la discussione ge
nerale. Ha facoltà di parlare l’Assessore al
l ’agricoltura.
GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Onorevole Presidente, onorevoli col
leghi, il disegno di legge presentato dal Go
verno regionale sul quale l ’Assemblea sta
mattina sta consentendo la discussione attra
verso così impegnati interventi degli onore
voli colleghi, ha previsto la redazione dì un piano generale e l’attuazione di interventi pluriennali rivolti alla conservazione e alla tutela degli equilibri ambientali della nostra Isola.
Nella relazione che accompagna il dise
gno di legge che, come è noto, è di inizia
tiva governativa, è stato posto in risalto come la soluzione del problema della difesa del suolo, il problema della regolazione delle acque sia divenuto ormai indifferibile, in quanto rappresenta la basilare premessa per il riassetto territoriale dell’Isola costituita, come è noto, per circa l’85 per cento da vaste zone montuose e collinari nella massima par
te dissestate.
La pianificazione degli interventi nel set
tore della forestazione, si impone, dunque, sotto una duplice angolazione visuale. A nzi
tutto per assicurare la continuità dei finan
ziamenti allo scopo, di evitare che i rimbo
schimenti realizzati, le opere già concretate vadano irrimediabilmente perdute per man
canza di successivi interventi culturali e ma
nutentori, oppure per carenza nella difesa dagli incendi, dall’altro lato per conseguire una razionale distribuzione degli impianti boschivi nel tempo e nello spazio.
Per la prima fase di attuazione del piano, che secondo le indicazioni contenute nella relazione della Commissione parchi com
porterebbe oggi una spesa di oltre 650 mi
liardi di lire per la sola opera di forestazione,
il disegno di legge di iniziativa governativa prevedeva uno stanziamento di 100 miliardi, la Commissione legislativa dell’agricoltura ha ritenuto di introdurre alcune modifiche al testo governativo, riducendo l’autorizzazio
ne di spesa a 25 miliardi.
Il Governo ha ecceduto a tale soluzione che ha lasciato, purtroppo, insoluto il pro
blema di fondo, ma che tuttavia consente l’attuazione di quegli interventi che assumo
no carattere prioritario sia ai fini della si
stemazione idrogeologica, sia per consentire il completamento delle opere realizzate con precedenti finanziamenti.
Per la elaborazione e per la successiva at
tuazione del piano, il disegno di legge pre
vedeva il potenziamento di tutte le strutture operative, sia attraverso la dotazione di ade
guate attrezzature e di mezzi idonei, sia me
diante l ’ampliamento dei ruoli organici del corpo forestale che in atto risultano assolu
tamente insufficienti ad assicurare i servizi di istituto e a fronteggiare i compiti che era
no previsti dal piano degli interventi.
La Commissione ha ritenuto di stralciare in via provvisoria tutte le norme che riguar
dano il personale e ha deciso di rinviare que
sto problema ad altro provvedimento legisla
tivo coordinato con la redazione del piano di interventi pluriennali in materia di fo
restazione e di difesa del suolo.
Il Governo ritiene, a questo,, proposito, di dovere evidenziare che gli interventi pro
grammati saranno in prevalenza attuati in amministrazione diretta, ciò che comporterà un notevole impegno per gli uffici operativi, i quali dovranno accollarsi tutte le incom
benze afferenti alla progettazione, alla di
rezione, alla gestione, alla vigilanza dei lavori.
Per quanto attiene ai mezzi e alle attrez
zature occorrenti per la prevenzione e per la lotta contro gli incendi boschivi, la Com
missione ha contenuto la spesa entro modesti limiti, entro limiti, cioè, che appaiono inade
guati ad assicurare la salvaguardia del pa
trimonio boschivo della nostra Isola.
Il Governo ha preso atto e non può neri prendere atto degli intendimenti che hanno ispirato le modifiche apportate dalla Com
missione in modo tale che il disegno di legS®
si presenta come un primo provvedimento di emergenza diretto a fronteggiare, non solo gli impegni di sistemazione e manuten
tori del patrimonio boschivo siciliano, nia
Resoconti Parlamentari 1477 Assemblea Regionale Siciliana
VII Legislatura CCLXIV SEDUTA 7 Agosto 1974
soprattutto a creare forme ed occasioni di occupazione in vista dell’acuirsi della crisi occupazionale per il prossimo autunno.
Non può esimersi il Governo dal porre l’accento sulla inderogabile esigenza che ven
ga presto ripreso in esame e portato a so
luzione il problema della riorganizzazione di tutto il settore forestale che assume un peso determinante per l’assetto del territorio iso
lano, per lo sviluppo delle condizioni socio- economiche delle zone montane.
Con tali considerazioni il Governo dichiara di impegnarsi a che gli obiettivi più imme
diati, gli obiettivi di emergenza più prossi
mi, previsti daU’iniziativa, nelle previsioni così contenute imposte dalla Commissione vadano raggiunti in maniera proficua e so
prattutto in maniera rapida.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro chie
de di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale e metto ai voti il passaggio all esa
me degli articoli.
Chi è favorevole resti seduto, chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Imdto il deputato segretario a dare let
tura dell’articolo 1.
MESSINA, segretario:
« Art. 1.
L’Assessore all’agricoltura e le foreste, te-- nuto conto delle condizioni ambientali e con riferimento particolare al dissesto idrogeolo
gico dei bacini, prow ederà alla redazione di un piano generale di massima degli inter
venti pluriennali per la conservazione e la tutela degli equilibri ambientali in materia di boschi, difesa del suolo e conservazione della natura. Tale piano sarà inviato preven
tivamente alle Comunità montane ed anche ai cornimi interessati non inclusi nelle Co
munità montane che, entro il termine di 60 giorni, potranno esprimere pareri ed osser
vazioni.
_ Il piano, unitamente alle osservazioni e ui pareri viene trasmesso alTAssemblea re
gionale siciliana per l ’approvazione con legge ».
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti: dagli onorevoli Ammavùta, Lauricella, Tortorici e Barcellona.
Emendamento modificativo all’art. 1.
Dopo le parole « della natura » e prima delle parole « Tale piano » inserire le se
guenti: « ivi compresi quelli concernenti la costruzione di piccoli e medi serbatoi per la raccolta delle acque nei tronchi montani dei bacini e le opere comiesse a scopo di irriga
zione nelle aree montane »;
dagli onorevoli Grillo Morassutti, Gram
matico, Cavallaro e Cilia:
aggiungere all’ultimo comma, dopo le pa
role: « viene trasmesso » le parole: « entro il 31 dicembre 1974 ».
Con il parere favorevole della Commis
sione e del Governo, metto ai voti l ’emen
damento Ammavùta.
Chi è favorevole resti seduto, chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Metto ai voti l’emendamento Grillo Mo
rassutti ed altri.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 1 nel testo risultante.
Chi è favorevole resti seduto, chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Invito il deputato segretario a dare let
tura dell’articolo 2.
MESSINA, segretario:
« Art. 2.
Per la difesa e la conservazione del suolo mediante l’esecuzione ed il completamento di rimboschimenti, rinsaldamenti _ ed opere co
struttive, connesse, su terreni ricadenti in bacini montani ovvero in zone vincolate o vineolabili a termini del R. D. 30 dicembre 1923, n. 3267 nonché mediante la ricostitu
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VII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto1974
zione o rampliamento di boschi deteriorati, è autorizzata la spesa di lire 25 miliardi, a carico del bilancio del Fondo di solidarietà nazionale ».
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti:
dagli onorevoli Grillo Morassuttì, Gram
matico, Cavallaro e Cilia:
l ’articolo 2 è soppresso;
dagli onorevoli Amniavuta, Lauricella, Tortorici e Barcellona:
dopo la parola « nonché » sostituire quelle successive con il periodo seguente: « ...la manutenzione ordinaria e straordinaria dei posti, la ricostituzione e rampliamento di boschi, deteriorati, è autorizzata la spesa di lire 24.400 milioni, a carico del bilancio del fondo di solidarietà nazionale »;
dagli onorevoli Ammavuta, Lauricella, Tor
torici e Barcellona:
Aggiungere il seguente secondo comma:
« E’ altresì autorizzata la spesa di lire 600 milioni a carico del bilancio del fondo di so
lidarietà nazionale per il potenziamento dei vivai dell’Azienda delle foreste demaniali e degli Ispettorati forestali ».
RUSSO MICHELANGELO. Chiedo di par
lare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RUSSO MICHELANGELO. Signor Presi
dente, onorevoli colleghi, io intervengo su questo articolo del disegno di legge per fare una breve messa a punto circa alcune que
stioni che sono state dette da parte del Governo in quest’Aula.
Non mi riferisco naturalmente a certe argomentazioni che sono state portate nel corso del dibattito; mi riferisco a un dato di fatto, Taffermazione deH’Assessore all’agri
coltura secondo cui la Commissione ha mo
dificato il disegno di legge proposto dal Go
verno portando lo stanziamento da 100 mi
liardi a 24 miliardi. Io su questa questione ritengo necessaria una messa a punto perchè la Commissione di merito aveva già appro
vato i primi 4 articoli del testo governativo,
apportando alcune modifiche, in cui era con
tenuto lo stanziamento di 100 miliardi. Dopo l ’approvazione di questi 4 articoli, si è trovata di fronte a una posizione del Governo se
condo cui non era possibile decidere uno stanziamento triennale ma solo per il 1974, per cui praticamente, dopo che la legge è andata in Commissione finanze, la Commis
sione di merito ha dovuto ridurre lo stan
ziamento da 100 a 24 miliardi e pratica- mente limitare lo stanziamento soltanto per il 1974.'
Ora, ho voluto precisare questa questione perchè mi era parso dalle affermazioni del
l’Assessore all’agricoltura che ci fosse una Commissione, una tale terza Commissione, la quale di fronte a un disegno di legge go
vernativo che stanziava 100 miliardi, a un certo momento pensa invece- che si debba approvare un disegno di legge con uno stan
ziamento di 25 miliardi.
I fatti non stanno così. Noi ci siamo tro
vati invece di fronte a una richiesta del Go
verno di limitare per il solo 1974 lo stan
ziamento; è per questo che la Commissione poi ha dovuto praticamente modificare anche alcune decisioni prese originariamente e pre
disporre un disegno di legge che servisse ap
punto per la utilizzazione di questi 24 mi
liardi.
BONFIGLIO, Presidente della Regione.
Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BONFIGLIO, Presidente della Regione.
Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, per evitare che sorgano equivoci dall’intervento testé formulato dall’onorevole Russo, il Go
verno avverte l’esigenza di un chiarimento più generale, ricordando il proprio consenso a una linea più volte affermata in questa As
semblea circa la esigenza di collegare la po
litica della spesa a una visione generale di tutti i settori di intervento.
Questo indirizzo è stato più volte affermato dai vari settori di questa Assemblea. Il Go
verno ha avuto la opportunità di manife
stare la propria adesione a questa linea, a questa direttrice. Da ciò la opportunità di contenere la previsione finanziaria di questo disegno di legge a limiti tali da non alterare la visione generale della spesa. E’ chiaro che
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rintervento del quale oggi l’Assemblea di
scute non esaurisce il nostro impegno per quanto riguarda la forestazione e per quan
to riguarda più in generale il settore della difesa del suolo, che troverà ima collocazione adeguata neirambito del piano di interventi che il Governo presenterà all’Assemblea pri
ma della ripresa autunnale. La esigenza dello stralcio — si tratta di uno stralcio funzio
nale collegato a un organico disegno di pro
grammazione — sorge proprio dalla esigenza di impiegare i mesi intervallati attraverso quelle operazioni materiali di progettazione, in mancanza delle quali LAmministrazione regionale sarebbe stata posta nella impossi
bilità di predisporre gli strumenti operativi.
Mi pare che in questo senso non vi siano problemi e che il Governo si sia mosso in una posizione di assoluta coerenza rispetto al proprio programma operativo, riscontran
do in tutte le sedi un’ampia convergenza di valutazioni positive nell’ambito dell’Assem
blea stessa.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro chie
de di parlare, pongo in votazione l’emenda
mento soppressivo Grillo Morassutti ed altri.
Chi è favorevole resti seduto, chi è c o n -.
trario si alzi.
{Non è approvato)
Si passa all’esame dell’emendamento Am - mavuta ed altri.
GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Signor Presidente, vorrei precisare le ragioni del parere contrario del Governo all’ emendamento Ammavuta. In effetti 1 emendamento, così come è formulato, pone dei problemi di ordine anche costituzionale,
^1 tratta di un impiego di fondi dell’articolo L’attività manutentoria ordinaria po- rebbe esulare dalla destinazione di questi ondi. Il Governo ritiene, tuttavia, che la izione dell’articolo 2, ultima parte, dove si parla di ricostituzione di boschi, possa con- enere ampiamente le ipotesi contenute nel- sinendamento Ammavuta, per cui prega
l’onorevole Ammavuta di volere ritirare lo emendamento, tenuto conto che la materia è già ampiamente contenuta nello stesso.
AMMAVUTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
AMMAVUTA. Signor Presidente, in effet
ti la questione .che ha sollevato l’onorevole Assessore ci porterebbe anche a qualche ri
flessione su questo terreno, cioè deU’even- tuale incostituzionalità per la utilizzazione dei fondi di solidarietà nazionale. Tuttavia, questo potrebbe valere per la manutenzione ordinaria e non anche per quella straordi
naria.
Ma ciò che conta e che io colgo nella di
chiarazione dell’Assessore, è, invece, il fatto che, indipendentemente dalla sottolineatura di questa esigenza, cioè che si vada ad una manutenzione ordinaria e straordinaria dei boschi, nei programmi dell’Azienda forestale degli Ispettorati Dipartimentali per le Fo
reste siano previsti questi interventi asso
lutamente indispensabili per la salvaguardia dei nostri boschi. E, quhidi, noi ritiriamo remendamento ma è chiaro che l ’Assessore assume un impegno politico ben preciso cir
ca il fatto di portare avanti un programma teso a realizzare la manutenzione ordinaria e straordinaria nei boschi della Regione sici
liana.
PRESIDENTE. L’Assemblea prende atto del ritiro dell’emendamento.
Si passa all’esame dell’altro emendamento aggiuntivo Ammavuta ed altri.
GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Signor Presidente, voglio del pari ri
volgere invito- all’onorevole Ammavuta di volere ritirare l ’emendamento aggiuntivo al secondo comma, tenuto conto che una riserva di una quota delTintervento dei 25 miliardi per il potenziamento dei vivai dell’Azienda Forestale, può essere anche un fatto limita
tivo che contrasta con le intenzioni dei pre
sentatori.