• Non ci sono risultati.

mercoledì 7 AGOSTO 1974

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "mercoledì 7 AGOSTO 1974"

Copied!
33
0
0

Testo completo

(1)

Resoconti Parlamentari 1467 Assem blea Regionale Siciliana

YII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto 1974

C C L X I V S E D U T A

(Antimeridiana)

m e r c o l e d ì 7 AGOSTO 1974

Presidenza del Vice Presidente CORALLO indi

del Presidente FASINO

I N D I C E

Rag.

Disegni d ì le g g e : -

■« Interventi stra ordin a ri n e l settore d ella difesa del suolo e deUa fores ta z ion e » (5 Z 0 /A ) (D i­

scussione) :

PRESIDENTE . 1467, 1476, 1477, 1478, 1480, 1482, 1487, 1490 O'ALIA, r e l a t o r e ...

A M M A V U T A ...

GRILLO M O R A S S U T T I . . . . 1471, 1481, 1486, 1488 MANISCALCO B A S IL E . . . • 1^74, 1482, 1487 G roM M A H R A , A s s e s s o r e all’a gricoltu ra e fo res te 1476, 1479 1482, 1485, 1488

RUSSO M IC H E LA N G E LO . . . . 1478

BONEIGLIO, P r e s id e n te della R e g io n e . 1478, 1489 RnSTDONE ... 1484, 1485 d e P A S Q U A L E ... I486, 1490

■« Interventi p e r la rea lizza zion e di u n prog ra m m a di opere irrìg u e e o p e re p rio rita rie d ei pian i zonali E s a » .(4 0 4 /A ) (D is cu s sio n e ):

PRESIDENTE . 1490, 1492, 1493, 1494, 1495, 1496, 1498, 1499

NICITA, rela tore . . . 1490

m a n i s c a l c o b a s i l e...

OIUMM ARRA, A s ses so re alVagricoltu ra e foreste

d e p a s q u a l e...

TRINCANATO , . . . .

BONFIGLIO, P re sid en te d ella R eg io n e

1491 1492, 1493 1495, 1498 1493, 1497

1493 1493

La seduta è aperta alle ore 10,30.

CHESSARI, segreto.TÌo ff., dà lettura del processo verbale della seduta precedente che, non sorgendo osservazioni, si intende appro- vato.

Discussione del disegno di legge: « Interventi straordinari nel settore della difesa del suolo e della forestazione » (520/A).

PRESIDENTE. Si passa al primo punto del­

l ’ordine del giorno: Discussione del disegno di legge « Interventi straordinari nel settore della difesa del suolo e della forestazione ».

Invito gli onorevoli componenti la terza Commissione legislativa a prendere posto al banco alla medesima assegnato.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole D’Alia.

D’ALIA, relatore. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge che è aU’esame deU’Assemblea, nel testo proposto dalla Commissione, si differisce da quello ori­

ginariamente proposto dal Governo essen­

zialmente per due aspetti.

Un primo aspetto riguarda rimpegno di spesa, nel senso che la Commissione lo ha ridotto; e un secondo aspetto che differisce, dicevo, rispetto al testo originario, riguarda quel complesso di norme relative alle strut­

ture operative deirAmministrazione nel senso che si è convenuto di rinviare questo com­

plesso di norme ad altro provvedimento legi­

slativo.

Mi preme subito chiarire che la riduzione deirintervento finanziario non è evidente­

mente da attribuire ad una scarsa valutazione della enorme esigenza che esiste in Sicilia in materia di interventi per la difesa del

Resoconti, f. 203 (500)

(2)

Resoconti Parlamentari — 1468 Assem blea Regionale Siciliana

I

VII Legislatura CCLXIV SEDUTA 7 Agosto 1974

suolo, ma soltanto ad una necessità di ope­

rare contemporaneamente su due piani, cioè da una parte l’approntamento di un docu­

mento programmatico di vasto respiro che af­

fronti radicalmente il problema sulla base di precise acquisizioni tecniche, scientifiche, economiche e sociali; e dall’altra,, la esigenza di operare immediatamente per avviare a soluzione quei problemi che si manifestano in maniera così evidente e drammatica, da non consentire ulteriori rin vii.,

Contemporaneamente, si intende avviare anche un insieme di interventi pubblici per assicurare, in breve termine, consistenti pos­

sibilità occupazionali anche e soprattutto in rapporto alle ben note difficoltà di carattere congiunturale; sicché l ’intervento a breve termine, consentito, appunto, dallo stanzia­

mento previsto all’articolo 2, cioè di 25 mi­

liardi, non esime ovviamente rAmministra- zione ad approntare con la necessaria solle­

citudine il piano generale di massima degli interventi pluriennali che deve costituire il quadro operativo entro il quale dovrà essere affrontato il complesso problema della difesa del suolo.

Ritengo che tale problema abbia ormai as­

sunto connotati sufficientemente chiari e tali comunque da esimermi dal giustificare in que­

sta sede la necessità dell’adozione di un appo­

sito strumento programmatico per il settore.

I guasti, peraltro, provocati dai recenti e ricorrenti eventi di carattere alluvionale sono stati una valida occasione per approfonditi dibattiti e per concrete puntualizzazioni sia in sede tecnica che scientifica, quindi, è or­

mai tempo che si passi rapidamente al con­

creto, disponendo mezzi e strumenti idonei.

L’articolo 1 del disegno di legge prevede espressamente una stretta connessione con le comunità montane e gli altri comuni in­

teressati che avranno così modo di parteci­

pare attivamente trasferendovi le concrete brucianti realtà locali alla formulazione del programma di interventi, prefigurando così una reale partecipazione democratica degli enti locali.

Per quanto riguarda specificatamente la fo­

restazione, ribadendo, peraltro, indirizzi già precedentemente espressi per il settore, ol­

tre alle modalità di esproprio, gli interventi sono esplicitamente riservati a terreni dema­

niali della Regione, di altri enti pubblici e comunque in terreni da acquisire al demanio

regionale. Inutile sottolineare, quindi, l ’ini- portanza delle norme che confermano la pre­

minenza deH’interesse pubblico nel settore della forestazione.

Rilievo particolare, inoltre, assumono le norme relative al valore della indennità di esproprio allorché si tratti di coltivatori di­

retti,. di mezzadri o di fittavoli per i quali è previsto un aumento della relativa inden­

nità. La norma ha una evidente motivazione di carattere sociale. E’ previsto anche.un in­

tervento sostitutivo da parte dell’Azienda fo­

reste demaniali in caso di acciarata inadem­

pienza' assai spesso determinata da deficienze di carattere finanziario da parte degli enti locali in direzione del patrimonio boschivo co­

munale.

E’ stata, altresì, prevista una migliore e più razionale utilizzazione della difesa contro gli incendi; si tratta ovviamente di una prima iniziativa che dovrà essere - completata con ulteriori provvedimenti che tengano conto delle dimensioni del problema..

Infine, vengono proposte alcune norme di carattere organizzativo per migliorare le pos­

sibilità operative del corpo forestale. E’ stato, dicevo, rinviato ad ùn successivo disegno di legge organico la definitiva ristrutturazione dei servizi per adeguarne la funzionalità alle crescenti esigenze.

AMMAVUTA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. ;

AMMAVUTA. Signor Presidente, onorevo­

li colleghi, il disegno di legge sugli inter­

venti straordinari nel settore della difesa del suolo e della forestazione, che ci apprestiamo a discutere, costituisce un primo importante risultato della costante iniziativa politica che il nostro gruppo parlamentare, il nostro Par­

tito ha sviluppato nel corso di questi mesi in stretto collegamento don il Vasto movimento di lotta dei lavoratori forestali, espresso in modo unitario dai sindacati.

L’attuale disegno di legge, infatti, afferma all’articolo 1, in modo chiaro e inequivoca­

bile, una esigenza inderogabile della quale ci siamo fatti portatori con la nostra propo­

sta politica del programma di risanamento delle zone interne della Sicilia e cioè di un piano pluriennale di interventi per la difesa del suolo, ciuale premessa necessaria per una

(3)

Resoconti Parlamentari VII Legislatura

1469 — Assem blea Regionale Siciliana

C C L X IV SEDUTA 7 Agosto 1974

politica di risanamento del territorio , e di rin­

novamento deU’agricoltura.

L’altro elemento che assume valore po­

litico di grande significato democratico, è co­

stituito dal fatto che tale piano pluriennale di interventi deve essere sottoposto al pa­

rere e alle osservazioni delle comunità mon­

tane e che tali pareri ed osservazioni vanno trasmessi aU’Assemblea regionale che valu­

terà il piano e le osservazioni per approvarli con apposita legge. •

All’articolo 1 di questo disegno di legge, quindi, si affermano due principi che rap­

presentano una svolta radicale, una rottura con il passato, caratterizzato dalla disorgani­

cità, dalla dispersività degli interventi, dal carattere autoritario, burocratico, repressivo e angarico della politica forestale svolta sino ad oggi dai Governi della Regione.

Il primo principio che si afferma positiva- mente aU’articolo 1 del disegno di legge, in­

fatti, è quello della unitarietà della program­

mazione della difesa del suolo, strettamente legata, però, all’altro principio della democra­

ticità del momento decisionale, visto in un rapporto dialettico fra le varie istanze elet­

tive, comunità montane - Assemblea regio­

nale. Ora, fino a due mesi or sono il Go­

verno si faceva sostenitore di quel disegno di legge sulla ristrutturazione dei servizi fo­

restali che ..affermava, invece, la vecchia con­

cezione autoritaria, accentratrice, di una le­

gislazione ormai vecchia, di 50 anni, e vo­

gliamo qui ricordare come, in quella occa­

sione, all’inizio di discussione di quel dise­

gno di legge, noi abbiamo richiesto l’accanto- namento di quella proposta e oggi possiamo sottolineare la nostra soddisfazione per racco­

glimento, in questo disegno dì legge, di una gMsta concezione riformatrice, di una conce­

zione democratica di cui siamo stati e siamo portatori e sostenitori.

noi sappiamo bene, tuttavia, che un principio programmatico, affermato nella leg­

ge. non basta a mutare una realtà; occorre una lotta, occore una volontà politica per dare corpo a queste idee, per dare vita al progetto riformatore che sottende alle impor- anti affermazioni contenute nell’articolo 1.

Con la, lotta dei lavoratori, con la nostra

^ziativa politica pressante, incalzeremo il overno, incalzeremo la maggioranza perchè SI arrivi, entro l’anno, a varare la legge per piano pluriennale per la difesa del suolo.

L’altro elemento positivo di questo dise­

gno di legge in discussione è l’avere strap­

pato, nelle more del piano pluriennale, un congruo stanziamento di 25 miliardi per la forestazione da valere per l’esercizio 1974.

Stanziamento che, a nostro giudizio, deve assolvere a due obiettivi ugualmente prio­

ritari:

1) assicurare, a partire dal prossimo mese di settembre, piena ed ininterrotta occupa­

zione ai lavoratori forestali, a tutti i lavoratori forestali e a nuove leve di giovani lavoratori e ai lavoratori dei vivai forestali;

2) assicurare, anche nelle more del piano pluriennale e di una legge organica comples­

siva, un tipo di spesa che si ispiri a criteri di razionale organicità ed economicità, il che significa perseguire i seguenti obiettivi:

I - conservare, potenziare e sviluppare il bosco esistente;

IL - ampliare i rimboschimenti di quelle zone a sicura vocazione forestale;

III - assicurare la manutenzione ordina­

ria e straordinaria dei boschi sia del demanio della Regione che dei Comuni allo scopo di prevenire quegli incendi dovuti alla colpe­

vole carenza degli interventi manutentori;

IV - potenziare l’attività dei vivai delle aziende e degli ispettorati forestali, allo scopo di fornire la necessaria materia prima per i rimboschimenti, che pur dovranno essere fatti, attraverso la spesa dei 25 miliardi.

Ma noi pensiamo che se si dovrà arrivare, come si deve arrivare, a un varo del piano pluriennale, è necessario, sin da ora, interve­

nire per il potenziamento del settore vivai- stico che rappresenta, in definitiva, la fabbrica che deve fornire le piantine necessarie per i prossimi anni;

V - rispetto pieno del calendario dei la­

vori colturali per evitare fatti scandalosi, ai quali assistiamo continuamente. Non com­

prendiamo perchè possa avvenire una sfasa­

tura, pressocchè permanente, per esempio, dei tempi di inizio dei lavori colturali; per cui in alcune zone della nostra provincia si stanno facendo lavori di sarchiatura del rimboschi­

mento che andavano fatti nel mese di marzo,

(4)

Resoconti Parlamentari 1470 'Assem blea Regionale Siciliana

VII Legisiatura CCLXIV SEDUTA 7 Agosto 1974

o che addirittura vengono ■ messe a dimora delle piantine aH’inizio delle calure estive, a metà del mese di maggio.

Quindi, anche questa questione dì un pieno rispetto del calendario e quindi dei tempi tecnici è indispensabile perchè il modo come sino ad ora si è condotta questa attività, il modo come questo lavoro è stato fatto ha portato a un fallimento di un certo tipo di rimboschimento.

Ora, il modo come l’Assessore per l ’Agri­

coltura andrà a spendere questi 25 miliardi costituirà la cartina di tornasole o di una con­

ferma della conduzione fallimentare, e per certi versi scandalosa, accentratrice e buro­

cratica che ha caratterizzato la politica fore­

stale dei Governi della Regione, ovvero di una rottura con il passato che porti all’affer­

mazione di una politica seria, rigorosa, ad una conduzione democratica di tutto questo settore.

E anche su questo punto, vogliamo qui ri­

badirlo, incalzeremo e non daremo tregua al Governo.

Noi esigiamo un mutamento radicale nei metodi di gestione della politica forestale in Sicilia. E si badi bene; questa nostra dichia­

razione non vuole essere una pura afferma­

zione rituale, ma un annuncio di lotta ferma e rigorosa contro metodi parassitari, cliente- lari, dispersivi, che i lavoratori forestali e le popolazioni delle zone montane respingono decisamente e non sono più, in ogni caso, disposti a tollerare.

E la prova di quanto qui noi affermiamo con forza è, per esempio, la esperienza re­

cente che noi abbiamo fatto, sabato scorso, nell’assemblea popolare delle Madonie, tenu­

tasi nell’aula consiliare di Petralia Sottana, e dì cui abbiamo avuto conferma ed eco nel­

l’incontro che ieri, come gruppi parlamentari comunista e socialista, abbiamo avuto con delegazioni di lavoratori forestali di tutta la Sicilia. I lavoratori forestali, gli amministra­

tori comunali, gli allevatori, denunciano con forza una situazione che è diventata in- soppoi'tabile.

Da una parte c ’è il giudìzio positivo dei la­

voratori, delle Amministrazioni comunali per la prospettiva nuova che si apre con questa legge nel settore forestale, e dall’altra la giusta e fondata preoccupazione che, se non si modifica radicalmente un metodo di ge­

stione del settore forestale, anche questi 25

miliardi potrebbero essere inghiottiti dal vor­

tice del tipo di organizzazione parassitaria e dispersiva che attualmente ha la Regione in questo settore.

Vorrei citare solo un piccolo campionario di ciò che, per esempio, in questa assemblea popolare è stato detto e che può valere ad illuminare tutta una situazione. Si capisce che noi speriamo che non sia dappertutto co­

sì; ma è certo che, in buona parte, sono fatti ' che possono ripetersi ovunque. Abbiamo casi, per esempio, come quello della contrada « Pia­

no Ferro » di Petralia Sottana, dove da 20 anni si investono e si fanno perizie di rim­

boschimento con il risultato che non sono at­

tecchite delle piantine; e così « Cozzo Cofino », anche lì perizie una dietro l ’altra, impianti fatti in modo sbagliato; risultato; in queste zone non esiste bosco, abbiamo avuto disoc­

cupazione dei lavoratori, abbiamo un giudizio negativo delle popolazioni sulla politica fore­

stale della Regione. Polizzì Generosa: un caso anche qui di spreco, di clientelismo; si danno in appalto delle stradelle in cui vi era già una pista e quella stradella, invece, si va a dare in appalto.

Quindi, un sistema che deve essere pro­

fondamente modificato; deve essere modifi­

cato il sistema di organizzazione dei vivai forestali, che non è corrispondente alla esi­

genza di una programmazione nel settore della forestazione, il tipo di piantine, non­

ché il numero delle piantine che sono ne­

cessarie amiualmente per portarle a dimora.

E’ il caso di tm allevatore che ha chiesto a me personalmente di sapere come mai da cinque anni era stato espropriato di alcune salme di terreno dalla Forestale e da cinque anni quel terreno non viene rimboschito, non viene utilizzato per il pascolo. Anche qui un caso di angheria, di sopruso che viene fatto nei confronti degli allevatori; un terreno che viene sottratto non solo alla coltura ma anche a quella possiMlità di pascolo per la zootec­

nia. Dei boschi che sono diventati delle selve inestricabili per mancanza di manutenzione- Potremmo qui continuare ad elencare una serie di carenze,, di inadempienze, _ di sper­

peri, di sprechi che sono stati fatti.

Ebbene, in quella assemblea popolare la proposta che noi abbiamo lanciato di una chiesta di massa, di un libro bianco sulle gra^

carenze, sui metodi di gestione parassitar fatti di sprechi, di dispersività, nel modo

(5)

Resoconti Parlamentari

VII Legislatura

1471 - C C L X IV SEDUTA

Assemblea Regionale Siciliana

7 Agosto 1974

intervenire da parte dell’Amministrazione fo­

restale in Sicilia, ha trovato pieno consenso nelle altre forze politiche presenti, nei sin­

dacati, fra gli amministratori comunali.^ Que­

sta inchiesta di massa sarà raccolta in un libro bianco unitamente alle proposte di in­

terventi e di metodi nuovi di gestione della politica forestale, libro bianco che metteremo à disposizione dell’Assemblea regionale per­

chè ne tragga elementi di riflessione e di decisione, e proposte alternative che le forze popolari e democratiche, i sindacati e le am­

ministrazioni comunali vogliano discutere e contrattare con il Governo.

Questi 25 miliardi andranno spesi, certo, sulla base anche di programmi che TAmmi- nistrazione forestale e l’Assessore all’agricol­

tura hanno il dovere di formulare; ma deve confrontarsi immediatamente.questo program­

ma con le esigenze reali e con le proposte che vengono e che possono venire dalle forze politiche democratiche a livello delle singole zone, delle Comunità montane, dei Comuni e delle forze sindacali, eccetera.

Prima di concludere, vorrei brevissima­

mente illustrare un gruppo di emendamenti che noi abbiamo presentato e che riguardano, per esempio, all’articolo 1 la esigenza che noi avvertiamo, che in un piapo pluriennale della difesa del suolo sia previsto anche 1 inter­

vento per quanto attiene i piccoli invasi, cioè la raccolta delle acque nei tronchi montani dei bacini. Noi riteniamo che questo vada esplicitamente enunciato nell’articolo 1 per sottolineare un fatto importante, cioè come la raccolta delle acque non soltanto sia un fatto importante per la valorizzazione che di que­

sta acqua può essere fatta ai fini irrigui, ai fini di uno sviluppo dell’agricoltura, ma an­

che ai fini della stessa difesa del suolo.

Un sistema di piccoli e medi serbatoi nei tronchi montani dei bacini non soltanto rap­

presenta un elemento importante di raccolta di questo liquido prezioso, ma rappresenta uii intervento sistematorio che ci consente di non investire in modo passivo dei finanzia­

menti, ma in modo attivò, cioè attraverso la creazione di infrastrutture produttive come

sono, appunto, i piccoli e medi invasi.

Riservandomi di illustrare gli emendamenti successivamente, vorrei soltanto dire che il gruppo di emendamenti che abbiamo presen­

tato tende a migliorare, sia pure nel tipo di struttura di questo disegno di legge, e a sot­

tolineare alcune questioni che noi riteniamo essenziali.

GRILLO MORASSUTTI. Chiedo di par­

lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRILLO MORASSUTTI. Onorevole Presi­

dente, onorevoli colleghi, noi discutiamo oggi un disegno di legge che riguarda uri argo­

mento di particolare interesse per la Sicilia.

Un argonierito sul quale da anni si sono pun­

tati i riflettori dell’interesse della pubblica opinione, che è stato più volte affrontato e sul quale vari governi regionali hanno legi­

ferato; il rimboschiiriento della Sicilia.

Il rimboschimento della^ Sicilia è una^ aspi­

razione del cittadino il quale da un rimbo­

schimento effettivo del territorio siciliano tro­

verebbe modo per avere migliorato il_ pro­

prio habitat naturale, nel quale il siciliano Yìve dal punto di vista climatico, dal punto di vista della difesa del suolo. Vari interessi, anche economici, hanno spinto forze politiche, categorie sociali, a richiedere un massiccio in­

tervento per il rimboschimento del suolo si­

ciliano.

Sono state anche scritte delle opere di na­

tura scientifica, altre anche di storia econo­

mica, nelle quali veniva chiarito come la Si­

cilia alcune migliaia di amai fa, con certezza fino a 2000, 2200 anni fa, fosse interamente coperta di boschi e appunto per questo fosse ricca di acque, e quindi fertile.

Non occorre qui citare molti autori latini o greci perchè venga dimostrato come il suolo della Sicilia ai primi colonizzatori greci ate­

niesi si mostrò interamente coperto di boschi.

La Sicilia iniziò ad essere sfruttata, e quin­

di depredata, già nel periodo romano quando divenne il granario dell’impero e quindi biso- o-nava abbattere i boschi, perchè i terreni dove si abbattevano boschi per diversi anni erano fertili e davano molto grano. Il legname del­

la Sicilia servì alla fiotta imperiale.

Andando avanti si arriva al Medio Evo, durante il quale il disboschimento divenne un fatto comune e indiscriminato in quanto il latifondo con le sue colture estensive ave­

va bisogno di grandi dimensioni, non avendo problemi di manodopera che non veniva pra­

ticamente pagata e, quindi, i boschi dove- vano essorG abl^attuti.

(6)

Resoconti Parlamentari 1472 Assem blea Regionale Siciliana

VII Le g is l a t u r a C C L X IV SEDUTA 7 Agosto I974

E così andò impoverendosi il patrimonio bo­

schivo siciliano e così il territorio della Sici­

lia cominciò a divenire scarso di acqua.

Se questa nota storica potrebbe sembrare un po’ astrusa, io ritengo, invece, oggi di do­

verla sottolineare, appunto perchè in un mo­

mento in cui si vuole rilanciare l ’agricoltura siciliana, nel momento in cui alcune direttive di massima sono state già assunte, come quelle della nuova svolta verso la zootecnia e, quin­

di, verso mia trasformazione del nostro pa­

trimonio agricolo, mai come in questo mo­

mento il rimboschimento della Sicilia diviene un fatto prioritario da far sorgere collateral­

mente a quelle zone ed in quelle zone dove si vuole operare per una effettiva trasforma­

zione del suolo e dell’economia agraria sici­

liana.

Quindi, convinti come siamo di tutto que­

sto, bene abbiamo accettato questa iniziativa, ma soprattutto bene abbiamo accettato quan­

to m questo disegno di legge è scritto nel­

l ’articolo 1, cioè la volontà di preparare un piano organico per un effettivo rimboschi­

mento della Sicilia.

La nostra preoccupazione, però, che le for­

ze politiche vogliano ancora una volta fare una azione che nulla ha a che vedere con le reali necessità del suolo siciliano, la nostra preoccupazione che altri scandali possano na­

scere attraverso il discorso del rimboschi­

mento, oggi forestazione, viene subito confer­

mata quando da un lato ci si chiede di appro­

vare im disegno di legge che delega il Go­

verno a fare un piano e, subito dopo, sì chiede all’Assemblea di votare in un altro articolo lo stanziamento di 25 miliardi per andare a completare o allargare i boschi esistenti.

Ecco ringanno! Ecco il motivo per cui noi oggi denunziamo pubblicamente questo nuo­

vo tentativo di ritornare sugli errori del passato!

Quanti scandali, quanto denaro bruciato sulla via del rimboschimento in Sicilia! Quan­

ta serie, lunga serie di enti più o meno re­

gionali per il rimboschimento hanno fatto la fine vergognosa che tutti i colleghi ricor­

dano! Quanti miliardi sono stati letteralmente bruciati in rimboschimenti assurdi abbando­

nati a se stessi, dove il sottobosco dopo pochi anni diveniva più alto del bosco stesso per divenire poi secco e creare gli incendi che hanno distrutto non solo i boschi che ab­

biamo piantato in questo ventennio o venti­

cinquennio di autonomia, ma anche i boschi piantati precedentemente.

Ecco come non solo non abbiamo arric­

chito il nostro patrimonio boschivo in Sicilia, ma abbiamo danneggiato quello già esistente.

Ecco perchè noi condanniamo il tentativo di continuare sugli errori del passato. Noi non siamo assolutamente d’accordo che que­

sta Assemblea stanzi altri 25 miliardi per continuare sugli errori del passato.

E lo denunziamo perchè non si può con­

tinuare a piantare alberi resinosi che poi bruciano quando ormai tutte le università impongono la ricostituzione della macchia mediterranea come unica possibilità per evi­

tare gli incendi.

Quando lo stesso Israele ha creato, in ter­

reni molto più poveri di acqua dei nostri, boschi rigogliosi, appunto perchè prima di fare il rimboschimento ha creato i piani, ha creato le zone e, soprattutto, ha allargato i sesti degli alberi e ha creato i corpi fore­

stali che li curano inverno ed estate, perchè il sottobosco non cresca impunemente, soprat­

tutto il sottobosco parassitario, il sottobosco che in estate diviene secco. Ecco perchè noi, se siamo a disposizione, come forza politica, per appoggiare l ’azione di qualsiasi governo che tenda ad uno studio approfondito con i comuni interessati, con le comunità montane e, perchè no, con le università siciliane per aprire un nuovo cammino sulla strada di un effettivo rimboschimento, siamo assoluta- mente contrari — e, quindi, insistendo su questo piano, saremmo contrari sull’intero di­

segno di legge'— a delegare altri 25 miliardi per fare cose che non servono a nessuno;

perchè s e . si vogliono questi 25 miliardi al­

lora c’è la volontà del Governo di non fare il piano o di rimandarlo alle calende greche.

Noi vogliamo invece il piano, un piano se­

rio, portato in Assemblea, dal quale poi possa partire il rimboschimento della Regione sici­

liana. Per cui, ove ve ne fosse la disponibilità finanziaria, sarenlmo disposti ad approvare un disegno di legge che preveda anche impegni enormi di denaro pubblico, ritenendo però che quel denaro viene ad essere un patrimonio di ricchezza per la Sicilia e per le generazioni che verranno.

Venticinque miliardi buttati al vento per ampliare 0 per rifinire i boschi esistenti, senza prima conoscere il piano che è la scelta politica del Governo, che infatti lo porta all’articolo 1 di questo disegno <31

(7)

Resoconti Parlamentari 1473 — Assem blea Regionale Siciliana

VII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto 1974

legge, senza discuterlo; sono 25 miliardi but­

tati al vento, che certamente non servono all’economia siciliana, che certamente non servono aH’agricoltura siciliana e ai cittadini siciliani, che forse servono a ben altre cose, che forse possono anche servire a creare occupazione immediata per il bracciantato siciliano.

Ma diamogli l ’occupazione, diamogliela su­

bito attraverso un piano; s’impegni il Governo a fare un piano ed a portarlo a brevissima scadenza in Assemblea e i gruppi politici avranno la sensibilità di discuterlo pur nel- rapprofondimento del dibattito e del con­

fronto delle idee e dei suggerimenti, ma con solerzia e con celerità, e quindi l’effetto sa­

rebbe più completo; a parte il fatto da noi sostenuto che, proprio attraverso una legge organica per il rimboschimento, il braccian­

tato siciliano potrebbe trovare non l’occupa­

zione provvisoria ma una occupazione stabile per la cura del bosco.

Siamo invece d’accordo, ma riteniamo che il prowedimento sia tardivo, sulle richieste che il Governo avanza per incrementare la difesa dei boschi esistenti. E allora forse ri­

teniamo che gli stessi 500 milioni siano po­

chi; riteniamo che siamo già fuori tempo;

comunque saremmo d’accordo. Saremmo d’ac­

cordo anche ad autorizzare gli ispettorati pro­

vinciali per assumere subito manodopera av­

ventizia da mandare nei boschi a controllarli, a difenderli; sarenmio favorevoli a modifiche di questo genere, anche se, dobbiamo rico­

noscere che due mesi già abbondanti, due mesi e mezzo dei cinque mesi estivi della Sicilia sono trascorsi. Comunque, nonostante questo, riteniamo che quella parte di questo disegno di legge possa avere una sua vali­

dità, anzi vada maggiormente sottolineata per difendere il patrimonio esistente, non certa­

mente per andare ad aumentare in maniera indiscriminata e senza ordine quello che re­

sta dei boschi che abbiamo sin qui creato.

^ Onorevole Presidente, onorevoli colleglli, e con profonda amarezza che il gruppo del movimento sociale italiano nota ancora po­

sizioni vecchie di quindici anni in questa A s­

semblea, posizioni che vedono le forze di si­

nistra appoggiare questo disegno di legge per

? contingentali, quando le stesse forze di lustra dichiarano di essere innanzitutto fa- uevoli alla creazione di un piano organico.

Bisogna a questo punto scegliere. Non si può continuare con i pannicelli caldi.

In effetti, l’utilità che ne verrà all’occupa­

zione in Sicilia deU’impiego di questi 25 mi­

liardi è di gran lunga più scarsa .di quella che ne verrebbe da un piano organico. E appunto per volere il piano organico bisogna rifiutare oggi in questo disegno di legge di allungare il brodo concedendo aU’Amministrazione re­

gionale altri 25 miliardi di interventi prov­

visori. Bisogna costringere il Governo della Regione a presentarsi in Assernblea subito.

Ecco perchè noi, negli emendamenti che ab­

biamo presentato, chiediamo anche un ter­

mine e non la genericità dell’articolo 1, un termine entro il quale il Governo si impe­

gna a presentare questo piano aU’Assembléa.

Bisogna che le forze politiche oggi rompano con il- passato, rompano con un atteggiamento che ha creato enormi danni all’economia si­

ciliana e che è un atteggiamento scandaloso, di voluto sperpero di denaro, che non serve a nessuno se non a creare dei boschi con­

dannati già tra due amii ad essere preda delle fiamme.

Per questo motivo il gruppo del Movimento sociale italiano, mentre dichiara la sua com­

pleta disponibilità per un discorso serio sul rimboschimento della Sicilia, rifiuta questo disegno di legge e lo rifiuta, onorevoli colle­

ghi, fino a quando non verrà stralciata da esso quella parte che comprende la eroga­

zione di 25 miliardi per interventi che non potranno essere guidati da una nuova solu­

zione politica ed economica che le forze pre­

senti in Assemblea tutte hanno dichiarato di volere ricercare, ma che con questi 25 mi­

liardi verrebbe ad essere allontanata nel tem­

po e forse in maniera indefinita. Ove niai, in­

vece, il Governo ci chiedesse di aumentare quegli stanziamenti per la difesa del patri­

monio boschivo attuale, siamo a disposizione perchè crediamo in quella strada, anche se- provvisoria, sempre in attesa del piano per difendere ciò che esiste.

Ed ecco come, onorevole Presidente e ono­

revoli colleglli, noi oggi con profonda ama­

rezza constatiamo che il tempo passa ma le cose restano sempre le stesse. Nonostante gii errori enormi del passato, nonostante la di­

mostrazione che abbiamo avuto, nonostante gli enormi servizi di stampa che hanno con­

dannato la classe dirigente siciliana per gli errori del passato sul piano del rimboschi-

(8)

Resoconti Parlamentari 1474 Assem blea Regionale Siciliana

VII Legislatura CCLXIV SEDUTA 7 Agosto 1974

mento, ancora una volta si viene a chiedere all’Assemblea stanziamenti, per non si sa che cosa, su indiscriminate posizioni di intervento, mentre comincia però ad affiorare timida­

mente la volontà di ricercare una soluzione globale. E noi, responsabilmente, puntiamo il dito su questo timido tentativo del Governo regionale di imboccare la strada giusta e di­

ciamo che siamo a disposizione perchè ben presto venga in Assemblea e vada in porto questo nuovo piano dal quale la Sicilia, sia dal punto,di vista agricolo, sia dal punto di vista turistico, sia dal punto di vista dello habitat naturale, molto si attende. E, pun­

tando il dito su quell’atteggiamento e con­

dannando l’altro, ci auguriamo di richiamare alla responsabilità piena i componenti di questa Assemblea, invitando il Governo an­

che a seguire con coraggio ciò che timida­

mente è affiorato; cioè, la volontà di trasfor­

mare un rimboschimento generico in un fatto politico che intervenga ed incida nelle realtà sociali ed economiche della Regione siciliana.

MANISCALCO BASILE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANISCALCO BASILE. Onorevole Presi­

dente, onorevoli colleghi, il mio discorso sarà breve. L’esigenza che questa legge si propone di soddisfare, è certamente importante e vi­

tale per la nostra Regione.

Senza bisogno di fare un excursus storico che ci dimostrerebbe come nei momenti in cui la Sicilia è stata rimboschita, è stata pro­

spera ed in quelli nei quali non lo è stata, non è stata prospera, è certo che un rimbo­

schimento organico e ben fatto della nostra Isola si impone come esigenza fondamentale per il suo benessere e per la sua prosperità.

Però, così come è positiva e buona l’esi­

genza che questa legge si propone di soddi­

sfare, debbo dire con rammarico che la legge non è buona ed è da respingere sotto molti versi. Anzitutto, perchè è dato un peso pre­

valente, quasi esclusivo, a quelli che sono i lavori e le opere di rimboschimento e non sono considerate, organizzate, studiate, come dovrebbero essere per legge (come avviene, per esempio, nel campo nazionale con la legge del 1962 per le zone antisismiche), quelle che sono le misure da adottare per prevenire gli incendi. Non possiamo andare più in questa

materia alla carlona e sperare nel buon Dio che non faccia venire lo scirocco o che faccia venire la pioggia al momento opportuno. Po­

chi accorgimenti tecnici, razionali e con spesa relativamente limitata, potrebbero difendere i nostri boschi; e di questo, in questa legge, io non ne vedo traccia.

Basterebbero dei servizi radio per la co­

municazione immediata degli incendi e baste­

rebbero dei mezzi di soccorso rapidi, stu­

diati affidandosi a delle Commissioni che si documentino smche sulla base di quanto è studiato all’estero.

Proprio i giornali davano ampio risalto ad una pratica che nel Canadà, dove c ’è pur­

troppo la stessa piaga del fuoco e dell’incen­

dio dei nostri boschi, è stata rimediata con degli aerei i quali hanno un sistema rapi­

dissimo di riempimento; sono piccoli e pos­

sono partire anche da piccoli aeroporti e possono estinguere un incendio appena ini­

ziato nel giro, di pochi minuti. Se questo acca­

desse, se vi fosse un avvistamento rapido ed un rapido mezzo di intervento, non assiste­

remmo alla pietosa scena, cui assistiamo ogni amio, di incendi nei nostri boschi che du­

rano giorni e giorni e che si mangiano de­

cine di migliaia, centinaia di migliaia di gior­

nate lavorative e divorano somme che sono state spese e buttate al vento o, più propria­

mente, al fuoco.

E questo è un difetto della legge; perchè non si può lasciare al corpo forestale e nem­

meno all’Assessorato di stabilire questi mezzi, senza che l ’Assemblea possa dire la sua pa­

rola. E’ tutta una minuziosa organizzazione di avvistamento e di prevenzione e repressione degli incendi che dovrebbe essere studiata, in­

corporata in questa legge, nella quale non vi è che qualche pallido, inadeguato accenno.

Per quanto riguarda, poi, la spesa, in ef­

fetti questa è una di quelle tipiche leggi che si possono chiaftiare le leggi del centro-smi- strà, nelle quali si. comincia da un grosso preambolo, si comincia da un grosso cenno

su un grosso piano, che chi sa quando e com e

verrà, e poi si arriva, in un articolo su cces­

sivo, ad uno stanziamento di 25 miliardi che non si sa come, dove e perchè :— e solo a libito dell’Assessore — potrà essere zato. Badate che ho notato con ramniaric che il testo di legge di iniziativa governati^

era migliore, sotto questo profilo. Perchè a . articolo 3, dopo avere stabilito che all ar

(9)

Resoconti Parlamentari — 1475 Assemblea Regionale Siciliana

VII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto 1974

colo 2 si predisponeva il piano grande, in base anche alle condizioni ideologiche ed a quant’altro, si diceva: « verrà redatto un piano stralcio che sarà approvato con decre­

to dell’Assessore all’agricoltura e foreste, sentita la Commissione legislativa dell’agri­

coltura e delle foreste ». Cosicché questo piano-stralcio, va bene che prevedeva una spesa più grossa, ma comunque era sempre un sotto-piano, era un piano preliminare, era un quid che avrebbe incanalato, dentro certi limiti controllabili (sarebbe stato meglio se anche questo piano lo avesse approvato l’As­

semblea o fosse stata prevista l’approvazione di questo piano da parte dell’Assemblea) anche questo piano stralcio; praticamente avrebbe presentato dei canali, dei binari entro i quali la spesa sarebbe stata conte­

nuta.

Invece, l’articolo 2 del testo della Com­

missione, che deteriora molto il disegno di iniziativa governativa, dice: « Per la difesa e la conservazione del suolo, mediante l ’ese­

cuzione ed il completamento di rimboschi­

menti ed opere costruttive connessi... » tutti concetti, naturalmente, molto vaghi « ... su terreni ricadenti... eccetera, nonché mediante la ricostituzione o l ’ampliamento di boschi deteriorati ». Vedete quale larga gamma di scelta vi è neU’ambito di queste iniziative:^

si può riprendere un bosco incendiato, si può ampliare, si può rinsaldare un terreno, si può fare, insomma, tutto quello che si vuole. E per questo è autorizzata una spesa di 25 miliardi in una materia così incande­

scente come quella dei rimboschimenti! In­

candescente non solo dal punto di vista ma­

teriale, ma anche per quello che é accaduto, perchè, come voi sapete, ben cinque processi penali sono stati promossi a proposito dei rimboschimenti che sono stati effettuati dalla Amministrazione dell’agricoltura e delle fo­

reste ed in uno di questi, con rammarico

— perchè la persona che ha subito questa condanna gode della mia stima — , c’è stata Una condanna a quattro anni e mezzo di reclusione proprio nei giorni scorsi.

Io c[ui faccio un discorso che non vuole mancare minimamente di riguardo nè al Go­

verno, nei confronti del quale io svolgo una opposizione che vuole essere corretta anche dura, nè specificamente all’Assessore al­

l’agricoltura e le foreste; però devo dire che, 'luale che sia la correttezza delle persone, la pressione delle clientele non potrà essere

ignorata, le istanze della base, come si suol dire oggi con una frase fatta, trita e ritrita, non potranno essere tenute in non cale. Ed allora, quando questo disegno di legge sarà approvato — e sarà approvato certamente con il voto determinante degli onorevoli col­

leghi del Partito comunista italiano, perchè nel banco di centro non vedo nessuno tranne me — sorgeranno tanti alberelli democri­

stiani, tanti alberelli socialisti, tanti alberelli comunisti, in questo clima pesante di Re­

pubblica conciliare che viviamo. Ed è per questo, onorevoli colleghi comunisti — la­

sciate che ve lo dica_— che voi siete d’ac­

cordo che si dia una ampia facoltà indi- scriminata di spesa senza nessuna direttiva e senza nessun binario, senza nessun criterio guida ad tm assessore democristiano; e que­

sta è la prova del pesante clima di Repub­

blica conciliare che anche neU’ambito della Regione siciliana noi viviamo e stiamo vi­

vendo. Ci saranno anche i vostri alberi, col­

leghi comunisti...

RUSSO MICHELANGELO. Uno per lei anche ci sarà!

ORLANDO. Ci sarà una piantina anche per lei!

MANISCALCO BASILE. Ci sarà qualche alberello social democratico. Forse, dicevo ieri sera commentando questa legge, se mi è permesso aggiungere uno scherzo a quello che ho detto, bisognerebbe anche aggiungere un emendamento che preveda i cartellini che si possano mettere sugli alberi e che dicano: questo è un albero democristiano, questo è socialista, questo è comunista...

CHESSARI. Ci sarà anche una piantina per lei; poi inviteremo lei a stare sotto il.

fresco di questo albero...

MANISCALCO BASILE. Io la ringrazio, ma per me piantine non ce ne sono e non ce ne saranno mai, perchè il mio costume e quello del Partito a cui ho l’onore di ap­

partenere è ben diverso da quello della per­

sona che mi ha interrotto in modo estrema- mente inopportuno.

Non ci saranno piantine per me di nes­

sun genere; e questa legge, appunto perchè è impostata in questo modo, non soddisfa asso-

Resoconti, f. 204 (500)

(10)

Resoconti Parlamentari 1476 Assem blea Regionale Siciliana

V I I Le g is l a t u r a C C L X IV SEDUTA 7 Agosto I974

lutamente a quella che è l ’esigenza impor­

tante del rimboschimento. Bisognerebbe che fosse integrata con una adeguata prevenzione moderna, dopo moderno studio delle misure antincendio e che fosse stornata questa spesa immediata di 25 miliardi che non è suscetti­

bile di alcun controllo e che saranno certa­

mente male spesi per boschi che andranno in fumo.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro chiede di parlare, dichiaro chiusa la discussione ge­

nerale. Ha facoltà di parlare l’Assessore al­

l ’agricoltura.

GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Onorevole Presidente, onorevoli col­

leghi, il disegno di legge presentato dal Go­

verno regionale sul quale l ’Assemblea sta­

mattina sta consentendo la discussione attra­

verso così impegnati interventi degli onore­

voli colleghi, ha previsto la redazione dì un piano generale e l’attuazione di interventi pluriennali rivolti alla conservazione e alla tutela degli equilibri ambientali della nostra Isola.

Nella relazione che accompagna il dise­

gno di legge che, come è noto, è di inizia­

tiva governativa, è stato posto in risalto come la soluzione del problema della difesa del suolo, il problema della regolazione delle acque sia divenuto ormai indifferibile, in quanto rappresenta la basilare premessa per il riassetto territoriale dell’Isola costituita, come è noto, per circa l’85 per cento da vaste zone montuose e collinari nella massima par­

te dissestate.

La pianificazione degli interventi nel set­

tore della forestazione, si impone, dunque, sotto una duplice angolazione visuale. A nzi­

tutto per assicurare la continuità dei finan­

ziamenti allo scopo, di evitare che i rimbo­

schimenti realizzati, le opere già concretate vadano irrimediabilmente perdute per man­

canza di successivi interventi culturali e ma­

nutentori, oppure per carenza nella difesa dagli incendi, dall’altro lato per conseguire una razionale distribuzione degli impianti boschivi nel tempo e nello spazio.

Per la prima fase di attuazione del piano, che secondo le indicazioni contenute nella relazione della Commissione parchi com­

porterebbe oggi una spesa di oltre 650 mi­

liardi di lire per la sola opera di forestazione,

il disegno di legge di iniziativa governativa prevedeva uno stanziamento di 100 miliardi, la Commissione legislativa dell’agricoltura ha ritenuto di introdurre alcune modifiche al testo governativo, riducendo l’autorizzazio­

ne di spesa a 25 miliardi.

Il Governo ha ecceduto a tale soluzione che ha lasciato, purtroppo, insoluto il pro­

blema di fondo, ma che tuttavia consente l’attuazione di quegli interventi che assumo­

no carattere prioritario sia ai fini della si­

stemazione idrogeologica, sia per consentire il completamento delle opere realizzate con precedenti finanziamenti.

Per la elaborazione e per la successiva at­

tuazione del piano, il disegno di legge pre­

vedeva il potenziamento di tutte le strutture operative, sia attraverso la dotazione di ade­

guate attrezzature e di mezzi idonei, sia me­

diante l ’ampliamento dei ruoli organici del corpo forestale che in atto risultano assolu­

tamente insufficienti ad assicurare i servizi di istituto e a fronteggiare i compiti che era­

no previsti dal piano degli interventi.

La Commissione ha ritenuto di stralciare in via provvisoria tutte le norme che riguar­

dano il personale e ha deciso di rinviare que­

sto problema ad altro provvedimento legisla­

tivo coordinato con la redazione del piano di interventi pluriennali in materia di fo­

restazione e di difesa del suolo.

Il Governo ritiene, a questo,, proposito, di dovere evidenziare che gli interventi pro­

grammati saranno in prevalenza attuati in amministrazione diretta, ciò che comporterà un notevole impegno per gli uffici operativi, i quali dovranno accollarsi tutte le incom­

benze afferenti alla progettazione, alla di­

rezione, alla gestione, alla vigilanza dei lavori.

Per quanto attiene ai mezzi e alle attrez­

zature occorrenti per la prevenzione e per la lotta contro gli incendi boschivi, la Com­

missione ha contenuto la spesa entro modesti limiti, entro limiti, cioè, che appaiono inade­

guati ad assicurare la salvaguardia del pa­

trimonio boschivo della nostra Isola.

Il Governo ha preso atto e non può neri prendere atto degli intendimenti che hanno ispirato le modifiche apportate dalla Com­

missione in modo tale che il disegno di legS®

si presenta come un primo provvedimento di emergenza diretto a fronteggiare, non solo gli impegni di sistemazione e manuten­

tori del patrimonio boschivo siciliano, nia

(11)

Resoconti Parlamentari 1477 Assemblea Regionale Siciliana

VII Legislatura CCLXIV SEDUTA 7 Agosto 1974

soprattutto a creare forme ed occasioni di occupazione in vista dell’acuirsi della crisi occupazionale per il prossimo autunno.

Non può esimersi il Governo dal porre l’accento sulla inderogabile esigenza che ven­

ga presto ripreso in esame e portato a so­

luzione il problema della riorganizzazione di tutto il settore forestale che assume un peso determinante per l’assetto del territorio iso­

lano, per lo sviluppo delle condizioni socio- economiche delle zone montane.

Con tali considerazioni il Governo dichiara di impegnarsi a che gli obiettivi più imme­

diati, gli obiettivi di emergenza più prossi­

mi, previsti daU’iniziativa, nelle previsioni così contenute imposte dalla Commissione vadano raggiunti in maniera proficua e so­

prattutto in maniera rapida.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro chie­

de di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale e metto ai voti il passaggio all esa­

me degli articoli.

Chi è favorevole resti seduto, chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Imdto il deputato segretario a dare let­

tura dell’articolo 1.

MESSINA, segretario:

« Art. 1.

L’Assessore all’agricoltura e le foreste, te-- nuto conto delle condizioni ambientali e con riferimento particolare al dissesto idrogeolo­

gico dei bacini, prow ederà alla redazione di un piano generale di massima degli inter­

venti pluriennali per la conservazione e la tutela degli equilibri ambientali in materia di boschi, difesa del suolo e conservazione della natura. Tale piano sarà inviato preven­

tivamente alle Comunità montane ed anche ai cornimi interessati non inclusi nelle Co­

munità montane che, entro il termine di 60 giorni, potranno esprimere pareri ed osser­

vazioni.

_ Il piano, unitamente alle osservazioni e ui pareri viene trasmesso alTAssemblea re­

gionale siciliana per l ’approvazione con legge ».

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti: dagli onorevoli Ammavùta, Lauricella, Tortorici e Barcellona.

Emendamento modificativo all’art. 1.

Dopo le parole « della natura » e prima delle parole « Tale piano » inserire le se­

guenti: « ivi compresi quelli concernenti la costruzione di piccoli e medi serbatoi per la raccolta delle acque nei tronchi montani dei bacini e le opere comiesse a scopo di irriga­

zione nelle aree montane »;

dagli onorevoli Grillo Morassutti, Gram­

matico, Cavallaro e Cilia:

aggiungere all’ultimo comma, dopo le pa­

role: « viene trasmesso » le parole: « entro il 31 dicembre 1974 ».

Con il parere favorevole della Commis­

sione e del Governo, metto ai voti l ’emen­

damento Ammavùta.

Chi è favorevole resti seduto, chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Metto ai voti l’emendamento Grillo Mo­

rassutti ed altri.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 1 nel testo risultante.

Chi è favorevole resti seduto, chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare let­

tura dell’articolo 2.

MESSINA, segretario:

« Art. 2.

Per la difesa e la conservazione del suolo mediante l’esecuzione ed il completamento di rimboschimenti, rinsaldamenti _ ed opere co­

struttive, connesse, su terreni ricadenti in bacini montani ovvero in zone vincolate o vineolabili a termini del R. D. 30 dicembre 1923, n. 3267 nonché mediante la ricostitu­

(12)

Resoconti Parlamentari — 1478 — Assem blea Regionale Siciliana

VII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto1974

zione o rampliamento di boschi deteriorati, è autorizzata la spesa di lire 25 miliardi, a carico del bilancio del Fondo di solidarietà nazionale ».

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti:

dagli onorevoli Grillo Morassuttì, Gram­

matico, Cavallaro e Cilia:

l ’articolo 2 è soppresso;

dagli onorevoli Amniavuta, Lauricella, Tortorici e Barcellona:

dopo la parola « nonché » sostituire quelle successive con il periodo seguente: « ...la manutenzione ordinaria e straordinaria dei posti, la ricostituzione e rampliamento di boschi, deteriorati, è autorizzata la spesa di lire 24.400 milioni, a carico del bilancio del fondo di solidarietà nazionale »;

dagli onorevoli Ammavuta, Lauricella, Tor­

torici e Barcellona:

Aggiungere il seguente secondo comma:

« E’ altresì autorizzata la spesa di lire 600 milioni a carico del bilancio del fondo di so­

lidarietà nazionale per il potenziamento dei vivai dell’Azienda delle foreste demaniali e degli Ispettorati forestali ».

RUSSO MICHELANGELO. Chiedo di par­

lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RUSSO MICHELANGELO. Signor Presi­

dente, onorevoli colleghi, io intervengo su questo articolo del disegno di legge per fare una breve messa a punto circa alcune que­

stioni che sono state dette da parte del Governo in quest’Aula.

Non mi riferisco naturalmente a certe argomentazioni che sono state portate nel corso del dibattito; mi riferisco a un dato di fatto, Taffermazione deH’Assessore all’agri­

coltura secondo cui la Commissione ha mo­

dificato il disegno di legge proposto dal Go­

verno portando lo stanziamento da 100 mi­

liardi a 24 miliardi. Io su questa questione ritengo necessaria una messa a punto perchè la Commissione di merito aveva già appro­

vato i primi 4 articoli del testo governativo,

apportando alcune modifiche, in cui era con­

tenuto lo stanziamento di 100 miliardi. Dopo l ’approvazione di questi 4 articoli, si è trovata di fronte a una posizione del Governo se­

condo cui non era possibile decidere uno stanziamento triennale ma solo per il 1974, per cui praticamente, dopo che la legge è andata in Commissione finanze, la Commis­

sione di merito ha dovuto ridurre lo stan­

ziamento da 100 a 24 miliardi e pratica- mente limitare lo stanziamento soltanto per il 1974.'

Ora, ho voluto precisare questa questione perchè mi era parso dalle affermazioni del­

l’Assessore all’agricoltura che ci fosse una Commissione, una tale terza Commissione, la quale di fronte a un disegno di legge go­

vernativo che stanziava 100 miliardi, a un certo momento pensa invece- che si debba approvare un disegno di legge con uno stan­

ziamento di 25 miliardi.

I fatti non stanno così. Noi ci siamo tro­

vati invece di fronte a una richiesta del Go­

verno di limitare per il solo 1974 lo stan­

ziamento; è per questo che la Commissione poi ha dovuto praticamente modificare anche alcune decisioni prese originariamente e pre­

disporre un disegno di legge che servisse ap­

punto per la utilizzazione di questi 24 mi­

liardi.

BONFIGLIO, Presidente della Regione.

Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BONFIGLIO, Presidente della Regione.

Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, per evitare che sorgano equivoci dall’intervento testé formulato dall’onorevole Russo, il Go­

verno avverte l’esigenza di un chiarimento più generale, ricordando il proprio consenso a una linea più volte affermata in questa As­

semblea circa la esigenza di collegare la po­

litica della spesa a una visione generale di tutti i settori di intervento.

Questo indirizzo è stato più volte affermato dai vari settori di questa Assemblea. Il Go­

verno ha avuto la opportunità di manife­

stare la propria adesione a questa linea, a questa direttrice. Da ciò la opportunità di contenere la previsione finanziaria di questo disegno di legge a limiti tali da non alterare la visione generale della spesa. E’ chiaro che

(13)

Resoconti Parlamentarì 1479 Assem blea Regionale Siciliana

VII Legislatura C C L X IV SEDUTA 7 Agosto 1974

rintervento del quale oggi l’Assemblea di­

scute non esaurisce il nostro impegno per quanto riguarda la forestazione e per quan­

to riguarda più in generale il settore della difesa del suolo, che troverà ima collocazione adeguata neirambito del piano di interventi che il Governo presenterà all’Assemblea pri­

ma della ripresa autunnale. La esigenza dello stralcio — si tratta di uno stralcio funzio­

nale collegato a un organico disegno di pro­

grammazione — sorge proprio dalla esigenza di impiegare i mesi intervallati attraverso quelle operazioni materiali di progettazione, in mancanza delle quali LAmministrazione regionale sarebbe stata posta nella impossi­

bilità di predisporre gli strumenti operativi.

Mi pare che in questo senso non vi siano problemi e che il Governo si sia mosso in una posizione di assoluta coerenza rispetto al proprio programma operativo, riscontran­

do in tutte le sedi un’ampia convergenza di valutazioni positive nell’ambito dell’Assem­

blea stessa.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro chie­

de di parlare, pongo in votazione l’emenda­

mento soppressivo Grillo Morassutti ed altri.

Chi è favorevole resti seduto, chi è c o n -.

trario si alzi.

{Non è approvato)

Si passa all’esame dell’emendamento Am - mavuta ed altri.

GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Signor Presidente, vorrei precisare le ragioni del parere contrario del Governo all’ emendamento Ammavuta. In effetti 1 emendamento, così come è formulato, pone dei problemi di ordine anche costituzionale,

^1 tratta di un impiego di fondi dell’articolo L’attività manutentoria ordinaria po- rebbe esulare dalla destinazione di questi ondi. Il Governo ritiene, tuttavia, che la izione dell’articolo 2, ultima parte, dove si parla di ricostituzione di boschi, possa con- enere ampiamente le ipotesi contenute nel- sinendamento Ammavuta, per cui prega

l’onorevole Ammavuta di volere ritirare lo emendamento, tenuto conto che la materia è già ampiamente contenuta nello stesso.

AMMAVUTA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

AMMAVUTA. Signor Presidente, in effet­

ti la questione .che ha sollevato l’onorevole Assessore ci porterebbe anche a qualche ri­

flessione su questo terreno, cioè deU’even- tuale incostituzionalità per la utilizzazione dei fondi di solidarietà nazionale. Tuttavia, questo potrebbe valere per la manutenzione ordinaria e non anche per quella straordi­

naria.

Ma ciò che conta e che io colgo nella di­

chiarazione dell’Assessore, è, invece, il fatto che, indipendentemente dalla sottolineatura di questa esigenza, cioè che si vada ad una manutenzione ordinaria e straordinaria dei boschi, nei programmi dell’Azienda forestale degli Ispettorati Dipartimentali per le Fo­

reste siano previsti questi interventi asso­

lutamente indispensabili per la salvaguardia dei nostri boschi. E, quhidi, noi ritiriamo remendamento ma è chiaro che l ’Assessore assume un impegno politico ben preciso cir­

ca il fatto di portare avanti un programma teso a realizzare la manutenzione ordinaria e straordinaria nei boschi della Regione sici­

liana.

PRESIDENTE. L’Assemblea prende atto del ritiro dell’emendamento.

Si passa all’esame dell’altro emendamento aggiuntivo Ammavuta ed altri.

GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIUMMARRA, Assessore all’agricoltura e foreste. Signor Presidente, voglio del pari ri­

volgere invito- all’onorevole Ammavuta di volere ritirare l ’emendamento aggiuntivo al secondo comma, tenuto conto che una riserva di una quota delTintervento dei 25 miliardi per il potenziamento dei vivai dell’Azienda Forestale, può essere anche un fatto limita­

tivo che contrasta con le intenzioni dei pre­

sentatori.

Riferimenti

Documenti correlati

A partire dal 4 aprile 2016, chi non si presenta a visite o esami senza aver disdetto la prenotazione deve pagare una sanzione pari al ticket previsto per le fasce di reddito

La Direzione Nazionale, in collaborazione con il Coordinamento Sport Invernali AICS, organizza il Corso di Formazione e Addestramento per Guida Italiana di Sci Alpino

[r]

Sono ammissibili al contributo le spese per la consulenza qualificata finalizzata all’ottenimento della certificazione, l’ente di verifica e di certificazione, nonché

Il consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada e per ferrovia è quella figura professionale di cui si devono avvalere le imprese

Al Direttore Regionale OGGETTO: Servizio di Taratura dei seguenti strumenti: Calibro a corsoio, Pinza Amperometrica, Pirometro, Spessimetro a Ultrasuoni in dotazione a

La presente indagine di mercato e la successiva ricezione delle manifestazioni di interesse non sono in alcun modo vincolanti per questa Direzione Regionale e

l’Amministrazione Comunale giusta deliberazione di G.M. 161 del 16.09.2019 intende promuovere l’esibizione delle realtà presenti sul territorio che intendono realizzare