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LE MALATTIE RARE UNA PRIORITÀ DI SANITÀ PUBBLICA

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Academic year: 2022

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Corso FAD: Approccio alle Malattie Rare

LE MALATTIE RARE UNA PRIORITÀ DI SANITÀ PUBBLICA

Renza Barbon Galluppi

UNIAMO - Federazione Italiana Malattie Rare onlus

(2)

Introduzione (2)

Per l'Unione Europea una malattia è definita rara quando il numero di pazienti non è superiore a 5 ogni 10.000 abitanti ma tale definizione varia in altri paesi.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità le malattie rare (MR) sono oltre 7.000 di cui l'80% è di origine genetica e il 75% colpisce in età pediatrica.

Gli aspetti critici più rilevanti delle malattie rare sono:

La diagnosi

L'andamento cronico e spesso invalidante

La scarsità di percorsi assistenziali adeguati e integrati

La mancanza di terapie specifiche e la difficoltà di accesso alle terapie esistenti

Il senso di solitudine davanti alla malattia e l'impatto emotivo

La malattia rara richiede non solo diagnosi ma anche prevenzione, riabilitazione e sostegno psico-socio-economico, allargato anche al nucleo familiare del paziente

(3)

Multidisciplinarietà e transizione

L'andamento cronico, ingravescente e spesso invalidante comporta il

coinvolgimento di medici con diverse specializzazioni e richiede l'impegno di diverse figure professionali:

Infermiere

Riabilitatore

Assistente sociale

Psicologo

PLS

MMG

Il passaggio dall'età pediatrica a quella adulta è complicato per la mancanza di continuità nelle cure e nel proseguimento di progetti assistenziali già attivati

Anche i familiari sono coinvolti spesso in maniera totale nella presa in carico di un figlio o congiunto colpito da malattia rara

(4)

La presa in carico

Elementi per la presa in carico. La rete di presa in carico è costituita da diversi nodi che devono comunicare e lavorare sinergicamente tra loro, in particolare i nodi della rete sono:

Centri/Presidi per le persone con malattia rara individuati dalle Regioni

Servizi ospedalieri e territoriali (sanitari, socio-sanitari (es. distretti), sociali, educativi, MMG e PLS, …) vicini al luogo di vita della persona

Metodo di lavoro: coordinamento

Interno al Centro/ Presidio per gli aspetti multidisciplinari

Tra il Centro/ Presidi e le strutture territoriali vicini al luogo di vita della persona con malattia rara, compresi i PLS e i MMG

Nel territorio con collegamenti multisettoriali (sanitario, sociale, educativo, lavoro, tempo libero, ecc)

Strumento: la redazione e l'aggiornamento di Piani Terapeutici Assistenziali Individuali Integrati condivisi dall'intera rete, che si redigono attraverso Unità Valutative Integrate

Tratto da: EUROPLAN 2, www.uniamo.org

Insieme degli interventi coordinati che danno risposte ai bisogni assistenziali di ogni singola persona, tenuto conto della famiglia e del contesto di vita, risposte dinamiche perché variano nel tempo

(5)

I PDTA

Scopo dei PDTA è di favorire l'integrazione fra gli operatori, ridurre la variabilità clinica, contribuire a diffondere la medicina basata sulle evidenze, utilizzare in modo congruo le risorse e permettere di valutare le prestazioni erogate mediante indicatori

Devono quindi contenere la descrizione di “chi fa cosa” nello specifico contesto, come si collegano i diversi nodi, le regole affinché il paziente possa accedere ai diversi nodi in maniera semplificata e chiara, come rendere equo il sistema definendo quali sono le condizioni in base alle quali la persona può accedere a determinati servizi/ prestazioni

Il PDTA deve garantire un livello minimo di qualità a tutti i pazienti (“non meno di, non più di”) lasciando nel contempo una certa discrezionalità al medico, che ha la responsabilità finale del percorso, in base alle caratteristiche del paziente

I percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) sono uno strumento di gestione clinica usato per definire il migliore processo assistenziale finalizzato a rispondere a specifici bisogni di salute, sulla base di raccomandazioni

riconosciute (linee guida) adattate al contesto locale

Tratto da: EUROPLAN 2, www.uniamo.org

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I centri di competenza/presidi della rete

Il D.M. 279/2001 definisce operativamente la Rete nazionale dei Centri/Presidi della rete regionali di riferimento per la diagnosi, la cura e l'assistenza dei malati rari.

I Centri di Competenza sono unità funzionali, costituiti da una o più unità

organizzative/operative, dove si gestisce il percorso diagnostico per giungere il più precocemente possibile all'individuazione della patologia e dove si definisce il percorso socio-sanitario globale individuale della persona con malattia rara.

Tali Centri devono garantire competenze specialistiche multidisciplinari diagnostiche, terapeutiche e assistenziali, finalizzate al mantenimento delle funzioni e dell'autonomia, alla qualità della vita, alla dignità della persona e all'inserimento nei diversi contesti familiari e sociali. Devono quindi necessariamente avere un ampio bacino d'utenza e sviluppare ricerca clinica.

I Centri di Competenza devono mantenere i legami tra le azioni poste in atto dai diversi attori coinvolti nell'assistenza comprese le reti ospedaliere e quelle territoriali per

l'assistenza primaria e riabilitativa, mantenere la storia clinica e l'evoluzione sanitaria del malato anche nel passaggio tra età pediatrica ed età adulta.

Tratto da: EUROPLAN 2, www.uniamo.org

(7)

Il modello ideale di assistenza di UNIAMO a cui tendere

LIVELLO 1 La conoscenza

LIVELLO 2 La presa in carico sanitaria LIVELLO 3

La presa in carico territoriale (socio-sanitaria)

Malato Raro

Famiglia

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Gli obbiettivi comuni

Costruire una strategia europea unica globale integrata a lungo

termine rispondente ai bisogni delle persone affette da patologie rare

in tutta l'Europa capace di mettere a sistema la complessità degli

interventi

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Le politiche sanitarie europee pubbliche

Consultazione Pubblica (febbraio 2008)

Comunicazioni della Commissione (11 novembre 2008)

Raccomandazioni del Consiglio Europeo (9 giugno 2009)

Rappresentano le fondamenta per la strategia futura dell'azione comunitaria nel campo delle malattie rare per quanto concerne l'assistenza sanitaria, la ricerca e lo sviluppo terapeutico

EU Policy on Cross Border healthcare

Nuova normativa che regola il diritto dei pazienti alle cure mediche in un altro paese dell'UE, chiarendo, fra l'altro, le modalità di rimborso e i casi che richiedono un'autorizzazione preventiva

EU Public Health Programme

Contributo al mantenimento delle Malattie Rare come priorità di sanità pubblica nel Programma Europeo

(10)

Le raccomandazioni europee (2009/C 151/02)

1. Piani e strategie nel settore delle malattie rare

2. Definizione, codificazione e inventariazione adeguati delle malattie rare 3. Ricerca sulle malattie rare

4. Centri di competenza e reti europee di riferimento per le malattie rare 5. Riunire a livello europeo le competenze sulle malattie rare

6. Responsabilizzazione delle organizzazioni dei pazienti

7. Sostenibilità

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Indagine sulle principali macro-aree di bisogno

Finanziamento Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,

legge 383/2000 annualità 2010, progetto Diaspro Rosso (www.uniamo.org )

Diagnosi

Centri di competenza

Assistenza territoriale

Diritti esigibili

Malato raro e famiglia

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Assistenza territoriale (1)

Soddisfazione media dei rispondenti

Scala: 1= per nulla; 5= molto soddisfatto

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Assistenza territoriale (2)

Prestazione usufruite negli ultimi 12 mesi

% di chi ne ha usufruito

Parzialmente o totalmente a carico?

Costo medio annuale

Esami clinici 80,5% 26,0% 642 €

Interventi riabilitativi 66,8% 33,6% 1.350 €

Farmaci 63,2% 42,7% 400 €

Protesi/ausili/presidi sanitari 42,1% 32,5% 550 €

Assistenza psicologica

ai familiari 24,7% 44,4% 1.000 €

Integratori alimentari/

alimenti particolari 23,7% 82,2% 400 €

Terapia occupazionale 21,1% 44,2% 1.800 €

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Malato raro e famiglia (1)

La presenza di un componente affetto da malattia rara all'interno della famiglia

Scala: 1= per nulla; 5= molto

(15)

Malato raro e famiglia (2)

La presenza di un componente affetto da malattia rara all'interno della famiglia per GRADO DI AUTONOMIA

Scala: 1= per nulla; 5= molto

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L'Empowerment

Empowerment psicologico:

Convinzione soggettiva di poter influire sulle decisioni che incidono sulla propria vita

Capacità di comprendere il proprio ambiente socio-politico

Capacità di comprendere la propria malattia

Partecipazione ad attività collettive mirate ad influenzare l'ambiente socio politico

Empowerment organizzativo:

Include i processi e le strutture organizzative che aumentano la

partecipazione dei membri e migliorano l'efficacia dell'organizzazione nel raggiungere i propri scopi

Empowerment di comunità:

“Processo dell'azione sociale attraverso il quale le persone,

le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale e politico per

migliorare l'equità e la qualità di vita” (Wallerstein, 2006)

(17)

La missione di UNIAMO F.I.M.R. ONLUS

Migliorare la qualità della vita delle persone colpite da malattia rara,

attraverso l'attivazione, la promozione e la tutela dei diritti vitali dei

malati rari nella ricerca, nella bioetica, nella salute, nelle politiche

sanitarie e sociosanitarie

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Malattia→ UNIAMO→ UNIAMO goldin

Il ristoro Fantàsia a Venezia, Castello 3911

Dare a ragazzi con disabilità diverse:

La dignità di un lavoro

Un luogo dove socializzare

Una laboratorio di sperimentazione dove provare e provarsi, per raggiungere obiettivi sempre più elevati

Il turismo sociale: appartamento Fantàsia

Venezia, San Marco 1731 www.uniamogoldin.it

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UNIAMO goldin Impresa Sociale

La missione: favorire il reinserimento nel tessuto sociale e lo sviluppo

individuale delle persone con disabilità o svantaggiate attraverso la

promozione di servizi sociali, socio sanitari; la realizzazione di

strumenti operativi; iniziative, informative e formative, ad ampia

trasferibilità di utilità sociale.

(20)

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

R. Barbon, M. Del Zotti, T. Iorno, V.M. Lapadula, M. Marcheselli, P. Marinelli, N. Spinelli

ASSOCIAZIONI AFFILIATE AL 29.03.2014 n. 109

REVISORI DEI CONTI E. Di Nucci G. Suriano

IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI

G. Cafiero, R. Di Bisceglie,

M. Falcone LA SEGRETERIA

M.P.Albrizio, M. Bognolo, E. Bonaldo, G. Toso E LO STAFF DI SUPPORTO

R. Astolfo, S. Bartezzati, S. Bellagambi, S. Casati, F.

Cristoferi, F. Minelli, S. Porchia, A. Scopinaro

UNIAMO F.I.M.R. onlus

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Gli appuntamenti 2014 e 2015

 Piano Nazionale Malattie Rare – 2013/2016

28 febbraio 2015 - Giornata delle malattie rare www.rarediseaseday.org

UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare onlus Iscrizione n. 102 del Registro nazionale A.P.S.

Associazioni di Promozione Sociale Fondata a Roma il 3 luglio 1999 [email protected]

0039 041 2410886 www.uniamo.org

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