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La proposta di quadro finanziario pluriennale dell Unione europea

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Academic year: 2022

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La proposta di

quadro finanziario pluriennale 2021-2027 dell’Unione europea

Comitato nazionale del programma

«ENI CBC Mare Mediterraneo 2014-2020»

Ufficio della Regione Puglia, Roma 10 luglio 2018 Cons. Jacopo Martino

(2)

DG cooperazione allo sviluppo

QFP 2021-2027

1. I numeri

2. Il calendario

3. La nuova Rubrica VI

4. Alcune considerazioni

(3)

 Comunicazione COM (2018) 321

 €1.135 miliardi (a prezzi 2018), pari all’1,11% del RNL della UE-27

 Proposta di rafforzamento del legame tra finanziamenti UE e stato di diritto

 Proposta di revisione del finanziamento del bilancio UE (Gruppo di alto livello sulle risorse proprie)

 Rubrica VI «Il vicinato e il mondo»: €108,9 miliardi (a prezzi 2018)

1. I numeri (I)

(4)

DG cooperazione allo sviluppo

1. I numeri (II)

(5)

2. Calendario

Art. 312/2 TFUE

«Il Consiglio, deliberando secondo una procedura legislativa speciale, adotta un regolamento che fissa il quadro finanziario pluriennale. Delibera all'unanimità previa approvazione del Parlamento europeo, che si pronuncia a maggioranza dei membri che lo compongono.

Il Consiglio europeo può adottare all'unanimità una decisione che consente al Consiglio di deliberare a maggioranza qualificata quando adotta il regolamento di cui al primo comma».

 Secondo la Commissione, i negoziati per l’adozione del QFP 2014-2020 hanno richiesto troppo tempo. Una conseguenza visibile è stato l’avvio ritardato dei principali programmi di spesa.

 Per questo motivo propone come data-obiettivo il Consiglio europeo del 9 maggio 2019 a Sibiu (Romania), prima del rinnovo del Parlamento europeo e della Commissione.

 Art. 312/4: «Qualora il regolamento del Consiglio che fissa un nuovo quadro finanziario non sia stato adottato alla scadenza del quadro finanziario precedente, i massimali e le altre disposizioni vigenti nell'ultimo anno coperto sono prorogati fino all'adozione di detto atto».

(6)

DG cooperazione allo sviluppo

3. La nuova Rubrica VI: (I)

2 policy clusters:

€79,126 mld

€9,760mld

€2,649 mld

€0,444 mld

€12,865 mld

 a prezzi 2018

(7)

3. La nuova Rubrica VI (II)

Il nuovo strumento integrato: il pacchetto presentato dalla Commissione

Proposta di regolamento che istituisce lo

Strumento di vicinato, cooperazione lo sviluppo e cooperazione internazionale COM(2018) 460 + allegati

+

Commission Staff Working Document: «Impact assessment»

SWD(2018) 337 +

European Commission’s Regulatory Scrutiny Board SEC(2018) 310

(8)

DG cooperazione allo sviluppo

3. La nuova Rubrica VI (III)

Il nuovo strumento integrato: la struttura

40 articoli

TITOLO I: disposizioni generali (tra cui allocazione finanziaria, obiettivi etc.) TITOLO II: attuazione

a) Programmazione

b) Disposizioni specifiche per il vicinato (artt. 16-18) c) Piani d’azione, misure e modalità di attuazione

d) EFSD+

e) Monitoraggio, rendicontazione e valutazione TITOLO III: disposizioni finali

7 allegati

Lista di Paesi e territori nel vicinato

Aree di cooperazione per i programmi geografici Aree di intervento per i programmi tematici

Aree di intervento per le azioni di risposta rapida Aree prioritarie per le operazioni EFSD+

Governo dell’EFSD+

Principali indicatori di prestazione (dell’Unione)

Art. 18

Cooperazione

transfrontaliera

(9)

DG cooperazione allo sviluppo

3. La nuova Rubrica VI (IV)

Il nuovo strumento integrato: la cooperazione transfrontaliera

Articolo 18

Cooperazione transfrontaliera

1. La cooperazione transfrontaliera di cui all’articolo 2, paragrafo 3, comprende la cooperazione alle frontiere terrestri limitrofe, la cooperazione transnazionale su territori transnazionali più estesi, la cooperazione marittima nei bacini marittimi e la cooperazione interregionale.

2. L’area del vicinato contribuisce ai programmi di cooperazione transfrontaliera di cui al paragrafo 1, cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito del [ regolamento CTE ]. Per sostenere questi programmi è assegnato indicativamente fino al 4% della dotazione finanziaria per l’area del vicinato.

3. I contributi ai programmi di cooperazione transfrontaliera sono determinati e utilizzati ai sensi dell’articolo 10, paragrafo 3, del [ regolamento CTE ].

4. Il tasso di cofinanziamento dell’Unione non può superare il 90% della spesa ammissibile di un programma di cooperazione transfrontaliera. Per l'assistenza tecnica, il tasso di cofinanziamento è del 100%.

5. I prefinanziamenti per i programmi di cooperazione transfrontaliera sono definiti nel programma di lavoro conformemente alle esigenze dei paesi e territori terzi partecipanti e possono superare la percentuale di cui all’articolo 49 del [ regolamento CTE ].

6. Un documento di strategia indicativo pluriennale per la cooperazione transfrontaliera, che definisca gli elementi di cui all’articolo 12, paragrafo 2, del presente regolamento, è adottato a norma dell’articolo 10, paragrafo 1, del [ regolamento CTE ].

7. Qualora i programmi di cooperazione transfrontaliera siano sospesi a norma dell’articolo 12 del [ regolamento CTE ], il sostegno dell’area del vicinato per il programma sospeso che resta disponibile

può essere utilizzato per finanziare altre attività nell'area del vicinato.

(10)

DG cooperazione allo sviluppo

4. Alcune considerazioni (I)

In generale:

 Attenzione alle cifre: Comunicazione COM (2018) 321, pag. 28 in calce:

“Current prices are calculated by applying annually a fixed deflator of 2% to the amounts in 2018 prices”.

€108,92

€1.134,58

Prezzi 2018

(11)

4. Alcune considerazioni (II)

In relazione allo strumento integrato:

 Ad esito del riesame di medio termine (sia valutazione esterna, sia rapporto della Commissione) gli strumenti di finanziamento sono stati giudicati “fit for purpose”.

Tuttavia, la Commissione ha proposto una ristrutturazione sostanziale.

 Recesso UK + nuove priorità (migrazione, sicurezza, revisione finanziamento del bilancio UE)

 Nuova disciplina EFSD inclusa nel regolamento

 Aree di attenzione:

- Funzionamento del nuovo strumento: governo e implicazioni strategiche (FES, vicinato etc.), assistenza macrofinanziaria, mandato per i prestiti esterni della BEI.

- Funzionamento dei meccanismi di flessibilità.

- Monitoraggio e valutazione.

 spinta alla integrazione del FES nel bilancio UE

 crescita strumenti finanziari

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DG cooperazione allo sviluppo

4. Alcune considerazioni (III)

In relazione alla Rubrica VI: una obiettiva semplificazione

2014-2020 2021-2027

Fondo europeo di sviluppo (fuori bilancio)

Strumento per il vicinato, lo sviluppo e la cooperazione internazionale (€89,5 miliardi)

- pilastro geografico - pilastro tematico - pilastro di risposta rapida

- riserva di fondi non allocati per nuove sfide e priorità 1. Strumento di cooperazione allo sviluppo

2. Strumento di vicinato

3. Strumento per la democrazia e i diritti umani 4. Strumento di partenariato

5. Strumento per la stabilità e la pace 6. Strumento per la sicurezza nucleare 7. Regole comuni di attuazione 8. Assistenza macrofinanziaria 9. Fondo di garanzia per l’azione esterna

10. Aiuto umanitario Strumento per l’aiuto umanitario (€11 miliardi)

11. Strumento di assistenza preadesione Strumento di assistenza preadesione (€14,5 mdl)

12. PESC Strumento PESC (€3 miliardi)

PTOM (decisione ad hoc finanziata dal FES) Cooperazione con PTOM e Groenlandia (€0,5 miliardi) 13. Strumento per la Groenlandia

Non rinnovati:

- “European international volunteer programme for humanitarian missions abroad”

- “Protezione civile dell’Unione europea e centro europeo di reazione d’urgenza”.

(13)

4. Alcune considerazioni (IV)

Per finire: la politica europea di sviluppo

• La Comunicazione riflette una evoluzione internazionale dei paradigmi di cooperazione, in cui il punto di equilibrio si sposta sempre di più dalla cooperazione intesa in senso classico (binomio solidarietà / eliminazione della povertà) verso i temi della sostenibilità e della sfide condivise (binomio prosperità / pace&sicurezza) che includono il clima, la tutela ambientale, le migrazioni.

• Alcuni principi fondanti dovrebbero essere preservati: il focus sui paesi meno avanzati e sui paesi fragili; il principio dell’inclusività e della lotta alle disuguaglianze (“leave no-one behind”); la riaffermazione dell’impegno assunto in tema di devoluzione dello 0,7% del RNL a politiche di aiuto pubblico allo sviluppo entro il 2030, che si accompagna alla previsione di un criterio di daccabilità ex ante delle risorse della Rubrica in parola.

(14)

Grazie !

Jacopo MARTINO Consigliere di legazione

D.G. per la cooperazione allo sviluppo | Ufficio I: politiche di sviluppo della UE Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale

 +39.06.3691.4130

@ jacopo.martino@esteri.it

DG cooperazione allo sviluppo

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